Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Alfabetica    [«  »]
epperò 2
equità 1
equivaleva 1
era 236
eran 14
erangli 1
erano 32
Frequenza    [«  »]
264 una
258 gioconda
238 con
236 era
231 l'
224 in
203 è
Luciano Zuccoli
La volpe di Sparta

IntraText - Concordanze

era

    Cap.
1 I | momento che non stava bene, era giusto augurargli di guarire; 2 I | lo stesso. Celso Ornavati era gentile e distratto: si 3 I | aforismi di Oscar Wilde; ed era in cerca di aforismi egli 4 I | malinteso....» Celso Ornavati era giunto a questo aforisma, 5 I | qualche cosa di simile era già stato detto.~All'estremità 6 I | razza. Il suo buon Baganella era uomo semplice e cortese, 7 I | aveva chiamato Filippeschi era un giovane elegante: Vittorina 8 I | disagio.~Invece sapeva tutto: era pratico di seta e di lana 9 I | cenno del capo....~Donde era piovuto?... Vittorina si 10 I | presso il direttore.... Non era una cliente di gran conto? 11 I | ombrelli lucidi; un cavallo era scivolato sull'asfalto nero 12 I | Io ho avuto un amico....~Era una specie di ritornello 13 I | coloniali, Arrigo Beyle non era ancora un grande scrittore; 14 I | scrittore; e il Daumier non era un maestro del disegno e 15 I | nel caso di Arrigo Beyle c'era sotto una donna, una giovane 16 I | signora.~- No; l'ideale c'era; l'arte, la letteratura; 17 I | vivere delle mie rendite.... Era una buona famiglia....~Fece 18 I | malinconia indicibile, egli s'era quasi intenerito; e aspettava 19 II | parentado, per amicizie, non era degna del grande casato 20 II | agli sposi. E non piccolo era il gaudio degli invitati, 21 II | orecchie, al petto; e non v'era femmina nel suo abito da 22 II | segreto pel quale Gioconda era salita a tanto.~Dei parenti 23 II | cosa agevole per lui, ch'era mancino; ma la voce correva, 24 II | di gente che in parte gli era sconosciuta, punto dagli 25 II | tutta l'anima.~Gioconda era sua per la vita intera; 26 II | la veglia angosciosa, s'era detto ch'egli amava Gioconda 27 II | portare il suo nome.~Egli era stato fino a quel giorno 28 II | Vittorina sua moglie non era andata molto lontano dal 29 II | lontano dal vero: una donna era nella vita di Folco Filippeschi: 30 II | voleva la sua condizione, non era priva di gusto di 31 II | giorno diventar voluttuosa, era in tutte le sue movenze.~ 32 II | animo del giovine, così com'era indifferente al muto omaggio 33 II | correggendo i manoscritti....~Ella era tutta lieta, instancabile: 34 II | Gioconda: Francesco Villon era pel momento il suo poeta 35 II | quel poco che si sapeva era terribile.... Sì, terribile! 36 II | egli aveva ucciso, rubato, era stato capo d'una banda di 37 II | grazie ad alte protezioni, era partito, scomparso per sempre 38 II | dattilografate.... Quant'era carina in quell'atto, come 39 II | contaminasse!... Ma no, il poeta era altro che l'uomo; e quel 40 II | negozio di pelliccerie, ed era giovane per bene, aveva 41 II | madre; e a diciassette anni era andata sposa a un uomo di 42 II | questo: dimenticarla. Non era lecito, se pure fosse stato 43 II | portargliela via?... Perchè era bella?... Ah, , , il 44 II | bene; ma che giovane!... Era uno di quei pupazzi che 45 II | Chiese se la sua commissione era stata eseguita; guardò, 46 II | volto del signor Piero si era fatto paonazzo; la signora 47 III | III.~ ~Le due coppie.~ ~Era una signora o una signorina?~ 48 III | Vittorina stette a osservarli.~Era il nuovo venuto un giovane 49 III | sinistra e che certamente era troppo esile per sostenere 50 III | della cui presenza non si era accorta o non si curava.~ 51 III | livrea che, sopraggiunto, si era posto a qualche distanza. - 52 III | biondo, il viso del quale era incorniciato dal cappuccio 53 III | all'arte: io dicevo che c'era sotto una donna?... Poi 54 III | disse il direttore, perchè era entrato in possesso della 55 III | nella strada.~La pioggia era cessata; tra le nuvole bianche 56 III | rispondere. Il suo pensiero era occupato dall'incontro con 57 III | di Vittorina Ornavati non era difficile ad attuare.~Pochi 58 III | tenendosi Lillia stretta Era le braccia, si allontana, 59 IV | passar tutte le sere. N'era così sazio, vi si sentiva 60 IV | resto del mondo.~Folco non s'era ingannato. Sarebbe stato 61 IV | amante di sua moglie. Ella era riuscita a togliergli dall' 62 IV | finanziario di Folco, e Folco s'era dovuto provvedere dei documenti 63 IV | inappellabile del cuore, era o matto o morto. Che rispondere?... 64 IV | diversamente; che la sua era la parola dei Filippeschi, 65 IV | suo conto pensava che c'era della esagerazione di qua 66 IV | irremovibili; la testardaggine era il difetto di casa Filippeschi. 67 IV | se ne andò pacifico com'era venuto.~Di tutto questo, 68 IV | accarezzò, disse che amare era una grande sventura, che 69 IV | con Corradino Àutari, s'era mostrata subito contenta; 70 IV | angolo del salotto, dov'era curvo a disporre la roba 71 IV | miserabili giunterie ond'ella gli era stata profferta e quasi 72 IV | dire a tua madre che non c'era alcun bisogno di mentire 73 IV | chiede:~- Che significa?~- Era inutile, - spiega Folco, - 74 V | nozze, Ariberto Puppi le si era messo vicino, abbandonando 75 V | spesso, ridere qualche volta.~Era stato il solo, fra gli amici 76 V | Gioconda Filippeschi, non era, non poteva, non doveva 77 V | espressione. Ariberto s'era occupato di Gioconda, pur 78 V | dame di sua conoscenza. S'era messo francamente tra lei 79 V | capito; intorno a Gioconda s'era formato un circolo di gentiluomini, 80 V | significato.~Ariberto Puppi era di dodici anni circa maggiore 81 V | dal caso fortunato. Ma s'era dovuta subito ricredere.~ 82 V | non potevano dire.~No, non era il papà.~Gioconda lo constatò 83 V | rinomanza di bell'uomo, s'era tirato addosso una grandine 84 V | grandine di mali finti, si era foggiato una maschera, s' 85 V | foggiato una maschera, s'era messo a camminare come una 86 V | dello spettacolo, Ariberto era stanco.~Abituato a vivere 87 V | scena, tornò a fissarli.~Era facile comprendere che il 88 V | scrutava per sapere se godeva; era orgoglioso di leggere su 89 V | aveva trascritto il Rondeau era stata seguita per lei da 90 V | d'un semplice capriccio? Era molto giovane: poteva allontanarsi, 91 V | una parola impensata, ch'era innamorata di lui?... L' 92 V | avesse a pensare che Gioconda era in cerca d'un marito.~La 93 V | Tale una gioia rabbiosa s'era scatenata nell'animo della 94 V | con gli occhi. Tuttavia era stata ancora in dubbio, 95 V | dei nervi allentarsi; s'era abbandonata piangendo fra 96 V | braccia di Folco.~E non era finita. A Parigi, egli le 97 V | prima con lei?... O che mai era ella, perchè si tentassero 98 V | la contessa Filippeschi era tuttora e sempre in casa, 99 V | pari a lei; forse ella era anche più su, nella scala 100 VI | sorridere: gli chiedevano chi era la giovane signora e il 101 VI | comprendesse che si parlava di lei; era soddisfatta; il suo nome 102 VI | comprese che Folco Filippeschi era piccato, e mutò subito discorso.~ 103 VI | complicata prima di gustarla.~Era notte tardissima, allorchè 104 VI | Gioconda indovinò ch'egli era ostile, di malumore.~- Non 105 VI | case. La città non dormiva; era cessata la furia dei veicoli, 106 VI | da misere finestrucole; era una guida sicura.~Sopra 107 VI | suo cervello s'annebbiava. Era notata per la sua bellezza; 108 VI | aveva visto ogni cosa.~Così era «tutta di qua».~Folco se 109 VI | la furia delle domande; era per Folco solo, nella più 110 VI | non che Folco Filippeschi era incappato fino al collo; 111 VI | ciò Ariberto Puppi non s'era ammogliato.~- È una «cuffia»! - 112 VI | affatto a capire Ariberto.~Era un amico? era un nemico? 113 VI | Ariberto.~Era un amico? era un nemico? Proteggeva Gioconda 114 VI | sagacia diplomatica, la quale era riuscita a irritar più d' 115 VI | saluto....~La contessa ch'era apparsa sulla soglia, gli 116 VII | spesso si rivolgeva: Ariberto era un amico o un nemico? aveva 117 VII | giudizii su lei stessa? Ella era certa che Ariberto non si 118 VII | femminile l'avvertiva ch'egli era un nemico: un temibile nemico 119 VII | monache presso il quale era stata educata i primi anni, 120 VII | sorrideva, e il suo pensiero era lontano; Folco tentava d' 121 VII | conversazione, e il suo pensiero era lontano.~Mentre rientravano 122 VII | uno e all'altro stipite. Era un suo gesto abituale; avanzava 123 VII | quale, volgendo le spalle, s'era messo a tavolino e rileggeva 124 VII | dalla biancheria di cotone era balzata fuori come per magìa 125 VII | guardava Gioconda, attonito.~Era irriconoscibile.~Aggomitolata 126 VII | Sarebbe stato difficile dire s'era più bella nelle ore di calma 127 VII | contessa volgendosi.~Ella era pallida e la sua voce non 128 VII | sbarazzare d'un colpo. Meglio era attendere e vigilare.~- 129 VIII| la contessa Filippeschi era da otto giorni a Milano. 130 VIII| famiglia del suo arrivo, era andata a trovarla....~- 131 VIII| La contessa Filippeschi era in casa. Si fecero annunziare, 132 VIII| immediatamente. Più che fredda, era accigliata.~- Ah, siete 133 VIII| rimaneva, Folco Filippeschi s'era dovuto mettere alla ricerca 134 VIII| miserrimo; presso i giornali v'era piuttosto pletora che scarsezza 135 VIII| che per nascita e titoli era un loro pari.~Ariberto Puppi, 136 VIII| a sua volta da Parigi, s'era interessato egli pure a 137 VIII| frenò. Disse che il posto c'era: commesso agli stipendi 138 VIII| la cifra dello stipendio era dovuta a lui, vecchio e 139 VIII| Casa; e disse invece che s'era voluto usare un riguardo 140 VIII| sogni puerili. E mai non gli era parso che la festa fosse 141 VIII| avevano appreso che Folco s'era dovuto acconciare a un posticino 142 VIII| comprendendo che Gioconda era ferita dalle parole inconsciamente 143 VIII| tanto più dura in quanto era succeduto immediatamente 144 VIII| la soffocasse.~Gioconda era contenta, ma d'un contento 145 VIII| visitar Gioconda e Folco. S'era accorto che la contessa 146 VIII| accorto che la contessa era gelida con lui, e quantunque 147 VIII| aveva capito; poi Folco era l'intero giorno occupato, 148 VIII| espressione dolente, grave, ch'era sul volto d'Ariberto.~- 149 IX | varcar la soglia di casa, ed era morto senza perdonare a 150 IX | potesse godere Lillia.~Folco era stato percosso fieramente 151 IX | nello studio del notaio, s'era trovato di fronte alla madre, 152 IX | della povera donna? Non era onesta e diritta come Giselda? 153 IX | Gioconda piangeva in silenzio.~Era ferita al cuore.~Mai non 154 IX | sembrava un fanciullo smarrito. Era un debole, un vinto; la 155 IX | passarvi sopra e calpestarla.~Era un debole.~Gioconda che 156 IX | la volontà di due donne era più forte della volontà 157 IX | tempo in una vita la quale era, per quel momento, pazzesca. 158 IX | voi! Accompagnatelo!...~V'era un senso amichevole, un 159 IX | esperienza. La contessa n'era rimasta colpita come da 160 IX | veder quel turbamento ch'era una confessione, avete dato 161 IX | sono spiaciute. Il torto era mio; voi avevate ragione....~- 162 IX | Gioconda respirò.~Folco era freddo con lei; ma anche 163 IX | O che tipo d'imbecille era diventato costui, il quale 164 IX | non vedeva che sua moglie era o accasciata da una noia 165 IX | cercarmi intanto un impiego.~- Era molto giovane, - scusò Ariberto. - 166 IX | risponde distratta; una volta era l'entusiasmo, oggi è l'indifferenza....~ 167 IX | verso l'ora del . Folco era uscito; i soliti amici non 168 IX | la volontà di suo padre era incrollabile, e che, spingendo 169 IX | mia bambina; quella donna era una fanciulla onestissima 170 IX | sposata e la sua onestà non era facile, perchè non le mancavano 171 IX | questo....~- Giuggiole! Non era poco.... - esclamò Ariberto.~- 172 IX | esclamò Ariberto.~- Era la verità o no?~- Perfettamente, 173 IX | contessa Filippeschi a Perugia era.... Come dire?... una merce 174 IX | riconoscere che la partita era difficile da giuocare; non 175 X | appena uscito di lutto, e s'era potuta fare amica della 176 X | petulante Vittorina Ornavati era contentissima.~Tutti i damerini 177 X | chiusa nel suo orgoglio, era contegnosa e fredda.~Così 178 X | anche Ariberto Puppi. Egli era impercettibilmente beffardo; 179 X | sperare.~E perchè il suo cuore era libero e non annebbiato 180 X | avesse di più; ciascuno era gaio o accigliato a seconda 181 X | sorridere Ariberto Puppi, si era la certezza che tutti quei 182 X | muovere alla sua felicità. Era certo che nessuno valesse 183 X | nessuno valesse un'occhiata? era sicuro della virtù di Gioconda? 184 X | innamorata di lui, non s'era accorto o aveva fatto finta 185 X | accorgersi; e tuttavia se n'era accorta Gioconda, la quale 186 X | Per Vittorina quel periodo era già valicato da tempo. E 187 X | filosofia bergsoniana, poi era passato al Nietzsche, poi 188 X | definito Ariberto Puppi.~Egli s'era divertito fino a quel giorno, 189 X | Ariberto non si divertì più.~Era venuto a far parte del gruppo 190 X | immediatamente ciò ch'egli era: un domatore di cavalli. 191 X | giorno come uno scozzone.~Era il contrasto di Folco; questo, 192 X | passeggiata, indifferentemente; era impossibile capire s'egli 193 X | un giorno in cui Nenni era assente.~- Credo che quell' 194 X | tuttavia pensò ch'ella non era sincera e che fingeva benissimo....~ 195 X | parlavano per lui, e Gioconda era intelligente.~Ariberto se 196 X | essere più assiduo.~Folco s'era acconciato a soddisfarla 197 X | onore d'esserle cavaliere, era uno spingersi, un supplicare, 198 X | Ornavati lo amava; ella era insistente, lo interrogava 199 X | Vittorina, dopo tutto, era discreta: non chiedeva se 200 X | erano spesso ironiche; v'era un senso d'amarezza in tutto 201 X | vero?~La felicità di Folco era un tema che Vittorina trattava 202 X | giovane spartano? E chi era?~- Un giovane spartano aveva 203 X | punito, poichè il furto era causa di gravissima condanna, 204 X | compreso davvero.~Celso era per andarsene, quando tornò 205 XI | cosa di sacro.~Gioconda era imperturbabile.~Tra gli 206 XI | cavalli, e il momento infatti era buono. Ma non si muoveva.~ 207 XI | reggeva a viverle lontano. Era un corteggiamento serrato 208 XI | sopra un divano di vimini era Nenni Forcioli; e la contessa 209 XI | dettatura? E il salottino era freddo e bisognava tener 210 XI | cominciava ad infastidirla. Era un amico, ma un amico ingombrante, 211 XI | famiglie presso le quali era certa d'incontrarlo; ed 212 XI | Dov'è Folco?...~Folco era, come le leggi mondane esigono, 213 XI | ricondurla a casa.~La contessa era mutata. Si occupava poco 214 XI | tentazione che la circuisse. C'era qualche cosa nella sua vita 215 XI | in casa Filippeschi ed era presente anche Folco, Ariberto 216 XI | Come, l'anello di rubino si era guastato? Ma si trattava 217 XI | sul dito di Gioconda. Non era più «guastato», o miracolosamente 218 XII | Lillia non voleva alzarsi: era molto rossa in faccia, e 219 XII | del decimottavo secolo; era la sala a cui non accedevano 220 XII | città dai rumori incessanti, era incantevole.~Da poco avevan 221 XII | sta la bambina?~Gioconda era inquieta.~- Non sta bene, - 222 XII | curva sul visino di Lillia; era in tutto il volto della 223 XII | benissimo dove e da chi Gioconda era aspettata.~Da chi? No: veramente 224 XII | quella calligrafia gli era ignota; si trattava d'un 225 XII | si chiuse nel suo studio; era annientato dalla rivelazione.~ 226 XII | trovato: egli, Folco, non era capace di far da padrone; 227 XII | di far da padrone; egli era un pover'uomo, un letteratoide, 228 XII | tutto restava sul piatto; era irrequieta, distratta, nervosa. 229 XII | un pensiero troppo grave. Era il pensiero di Lillia? era 230 XII | Era il pensiero di Lillia? era il pensiero dell'appuntamento? 231 XII | uscire.~Folco, il quale era presente, con un giornale 232 XII | giunse, Folco vide ch'ella era vestita.~Indossava un abito 233 XII | Gioconda osservò che Folco era pallidissimo e tremava.~- 234 XII | La maschera di dolore le era nuovamente calata sul volto, 235 XII | il letto della bambina. V'era ancora, dritta in piedi, 236 XII | alle tempie.~La cameriera era uscita.~Gioconda si avvicinò


Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2008. Content in this page is licensed under a Creative Commons License