Cap.
1 I | momento che non stava bene, era giusto augurargli di guarire;
2 I | lo stesso. Celso Ornavati era gentile e distratto: si
3 I | aforismi di Oscar Wilde; ed era in cerca di aforismi egli
4 I | malinteso....» Celso Ornavati era giunto a questo aforisma,
5 I | qualche cosa di simile era già stato detto.~All'estremità
6 I | razza. Il suo buon Baganella era uomo semplice e cortese,
7 I | aveva chiamato Filippeschi era un giovane elegante: Vittorina
8 I | disagio.~Invece sapeva tutto: era pratico di seta e di lana
9 I | cenno del capo....~Donde era piovuto?... Vittorina si
10 I | presso il direttore.... Non era una cliente di gran conto?
11 I | ombrelli lucidi; un cavallo era scivolato sull'asfalto nero
12 I | Io ho avuto un amico....~Era una specie di ritornello
13 I | coloniali, Arrigo Beyle non era ancora un grande scrittore;
14 I | scrittore; e il Daumier non era un maestro del disegno e
15 I | nel caso di Arrigo Beyle c'era sotto una donna, una giovane
16 I | signora.~- No; l'ideale c'era; l'arte, la letteratura;
17 I | vivere delle mie rendite.... Era una buona famiglia....~Fece
18 I | malinconia indicibile, egli s'era quasi intenerito; e aspettava
19 II | parentado, per amicizie, non era degna del grande casato
20 II | agli sposi. E non piccolo era il gaudio degli invitati,
21 II | orecchie, al petto; e non v'era femmina nel suo abito da
22 II | segreto pel quale Gioconda era salita a tanto.~Dei parenti
23 II | cosa agevole per lui, ch'era mancino; ma la voce correva,
24 II | di gente che in parte gli era sconosciuta, punto dagli
25 II | tutta l'anima.~Gioconda era sua per la vita intera;
26 II | la veglia angosciosa, s'era detto ch'egli amava Gioconda
27 II | portare il suo nome.~Egli era stato fino a quel giorno
28 II | Vittorina sua moglie non era andata molto lontano dal
29 II | lontano dal vero: una donna era nella vita di Folco Filippeschi:
30 II | voleva la sua condizione, non era priva nè di gusto nè di
31 II | giorno diventar voluttuosa, era in tutte le sue movenze.~
32 II | animo del giovine, così com'era indifferente al muto omaggio
33 II | correggendo i manoscritti....~Ella era tutta lieta, instancabile:
34 II | Gioconda: Francesco Villon era pel momento il suo poeta
35 II | quel poco che si sapeva era terribile.... Sì, terribile!
36 II | egli aveva ucciso, rubato, era stato capo d'una banda di
37 II | grazie ad alte protezioni, era partito, scomparso per sempre
38 II | dattilografate.... Quant'era carina in quell'atto, come
39 II | contaminasse!... Ma no, il poeta era altro che l'uomo; e quel
40 II | negozio di pelliccerie, ed era giovane per bene, aveva
41 II | madre; e a diciassette anni era andata sposa a un uomo di
42 II | questo: dimenticarla. Non era lecito, se pure fosse stato
43 II | portargliela via?... Perchè era bella?... Ah, là, là, il
44 II | bene; ma che giovane!... Era uno di quei pupazzi che
45 II | Chiese se la sua commissione era stata eseguita; guardò,
46 II | volto del signor Piero si era fatto paonazzo; la signora
47 III | III.~ ~Le due coppie.~ ~Era una signora o una signorina?~
48 III | Vittorina stette a osservarli.~Era il nuovo venuto un giovane
49 III | sinistra e che certamente era troppo esile per sostenere
50 III | della cui presenza non si era accorta o non si curava.~
51 III | livrea che, sopraggiunto, si era posto a qualche distanza. -
52 III | biondo, il viso del quale era incorniciato dal cappuccio
53 III | all'arte: io dicevo che c'era sotto una donna?... Poi
54 III | disse il direttore, perchè era entrato in possesso della
55 III | nella strada.~La pioggia era cessata; tra le nuvole bianche
56 III | rispondere. Il suo pensiero era occupato dall'incontro con
57 III | di Vittorina Ornavati non era difficile ad attuare.~Pochi
58 III | tenendosi Lillia stretta Era le braccia, si allontana,
59 IV | passar tutte le sere. N'era così sazio, vi si sentiva
60 IV | resto del mondo.~Folco non s'era ingannato. Sarebbe stato
61 IV | amante di sua moglie. Ella era riuscita a togliergli dall'
62 IV | finanziario di Folco, e Folco s'era dovuto provvedere dei documenti
63 IV | inappellabile del cuore, era o matto o morto. Che rispondere?...
64 IV | diversamente; che la sua era la parola dei Filippeschi,
65 IV | suo conto pensava che c'era della esagerazione di qua
66 IV | irremovibili; la testardaggine era il difetto di casa Filippeschi.
67 IV | se ne andò pacifico com'era venuto.~Di tutto questo,
68 IV | accarezzò, disse che amare era una grande sventura, che
69 IV | con Corradino Àutari, s'era mostrata subito contenta;
70 IV | angolo del salotto, dov'era curvo a disporre la roba
71 IV | miserabili giunterie ond'ella gli era stata profferta e quasi
72 IV | dire a tua madre che non c'era alcun bisogno di mentire
73 IV | chiede:~- Che significa?~- Era inutile, - spiega Folco, -
74 V | nozze, Ariberto Puppi le si era messo vicino, abbandonando
75 V | spesso, ridere qualche volta.~Era stato il solo, fra gli amici
76 V | Gioconda Filippeschi, non era, non poteva, non doveva
77 V | espressione. Ariberto s'era occupato di Gioconda, pur
78 V | dame di sua conoscenza. S'era messo francamente tra lei
79 V | capito; intorno a Gioconda s'era formato un circolo di gentiluomini,
80 V | significato.~Ariberto Puppi era di dodici anni circa maggiore
81 V | dal caso fortunato. Ma s'era dovuta subito ricredere.~
82 V | non potevano dire.~No, non era il papà.~Gioconda lo constatò
83 V | rinomanza di bell'uomo, s'era tirato addosso una grandine
84 V | grandine di mali finti, si era foggiato una maschera, s'
85 V | foggiato una maschera, s'era messo a camminare come una
86 V | dello spettacolo, Ariberto era stanco.~Abituato a vivere
87 V | scena, tornò a fissarli.~Era facile comprendere che il
88 V | scrutava per sapere se godeva; era orgoglioso di leggere su
89 V | aveva trascritto il Rondeau era stata seguita per lei da
90 V | d'un semplice capriccio? Era molto giovane: poteva allontanarsi,
91 V | una parola impensata, ch'era innamorata di lui?... L'
92 V | avesse a pensare che Gioconda era in cerca d'un marito.~La
93 V | Tale una gioia rabbiosa s'era scatenata nell'animo della
94 V | con gli occhi. Tuttavia era stata ancora in dubbio,
95 V | dei nervi allentarsi; s'era abbandonata piangendo fra
96 V | braccia di Folco.~E non era finita. A Parigi, egli le
97 V | prima con lei?... O che mai era ella, perchè si tentassero
98 V | la contessa Filippeschi era tuttora e sempre in casa,
99 V | pari a lei; forse ella era anche più su, nella scala
100 VI | sorridere: gli chiedevano chi era la giovane signora e il
101 VI | comprendesse che si parlava di lei; era soddisfatta; il suo nome
102 VI | comprese che Folco Filippeschi era piccato, e mutò subito discorso.~
103 VI | complicata prima di gustarla.~Era notte tardissima, allorchè
104 VI | Gioconda indovinò ch'egli era ostile, di malumore.~- Non
105 VI | case. La città non dormiva; era cessata la furia dei veicoli,
106 VI | da misere finestrucole; era una guida sicura.~Sopra
107 VI | suo cervello s'annebbiava. Era notata per la sua bellezza;
108 VI | aveva visto ogni cosa.~Così era «tutta di qua».~Folco se
109 VI | la furia delle domande; era per Folco solo, nella più
110 VI | non che Folco Filippeschi era incappato fino al collo;
111 VI | ciò Ariberto Puppi non s'era ammogliato.~- È una «cuffia»! -
112 VI | affatto a capire Ariberto.~Era un amico? era un nemico?
113 VI | Ariberto.~Era un amico? era un nemico? Proteggeva Gioconda
114 VI | sagacia diplomatica, la quale era riuscita a irritar più d'
115 VI | saluto....~La contessa ch'era apparsa sulla soglia, gli
116 VII | spesso si rivolgeva: Ariberto era un amico o un nemico? aveva
117 VII | giudizii su lei stessa? Ella era certa che Ariberto non si
118 VII | femminile l'avvertiva ch'egli era un nemico: un temibile nemico
119 VII | monache presso il quale era stata educata i primi anni,
120 VII | sorrideva, e il suo pensiero era lontano; Folco tentava d'
121 VII | conversazione, e il suo pensiero era lontano.~Mentre rientravano
122 VII | uno e all'altro stipite. Era un suo gesto abituale; avanzava
123 VII | quale, volgendo le spalle, s'era messo a tavolino e rileggeva
124 VII | dalla biancheria di cotone era balzata fuori come per magìa
125 VII | guardava Gioconda, attonito.~Era irriconoscibile.~Aggomitolata
126 VII | Sarebbe stato difficile dire s'era più bella nelle ore di calma
127 VII | contessa volgendosi.~Ella era pallida e la sua voce non
128 VII | sbarazzare d'un colpo. Meglio era attendere e vigilare.~-
129 VIII| la contessa Filippeschi era da otto giorni a Milano.
130 VIII| famiglia del suo arrivo, nè era andata a trovarla....~-
131 VIII| La contessa Filippeschi era in casa. Si fecero annunziare,
132 VIII| immediatamente. Più che fredda, era accigliata.~- Ah, siete
133 VIII| rimaneva, Folco Filippeschi s'era dovuto mettere alla ricerca
134 VIII| miserrimo; presso i giornali v'era piuttosto pletora che scarsezza
135 VIII| che per nascita e titoli era un loro pari.~Ariberto Puppi,
136 VIII| a sua volta da Parigi, s'era interessato egli pure a
137 VIII| frenò. Disse che il posto c'era: commesso agli stipendi
138 VIII| la cifra dello stipendio era dovuta a lui, vecchio e
139 VIII| Casa; e disse invece che s'era voluto usare un riguardo
140 VIII| sogni puerili. E mai non gli era parso che la festa fosse
141 VIII| avevano appreso che Folco s'era dovuto acconciare a un posticino
142 VIII| comprendendo che Gioconda era ferita dalle parole inconsciamente
143 VIII| tanto più dura in quanto era succeduto immediatamente
144 VIII| la soffocasse.~Gioconda era contenta, ma d'un contento
145 VIII| visitar Gioconda e Folco. S'era accorto che la contessa
146 VIII| accorto che la contessa era gelida con lui, e quantunque
147 VIII| aveva capito; poi Folco era l'intero giorno occupato,
148 VIII| espressione dolente, grave, ch'era sul volto d'Ariberto.~-
149 IX | varcar la soglia di casa, ed era morto senza perdonare a
150 IX | potesse godere Lillia.~Folco era stato percosso fieramente
151 IX | nello studio del notaio, s'era trovato di fronte alla madre,
152 IX | della povera donna? Non era onesta e diritta come Giselda?
153 IX | Gioconda piangeva in silenzio.~Era ferita al cuore.~Mai non
154 IX | sembrava un fanciullo smarrito. Era un debole, un vinto; la
155 IX | passarvi sopra e calpestarla.~Era un debole.~Gioconda che
156 IX | la volontà di due donne era più forte della volontà
157 IX | tempo in una vita la quale era, per quel momento, pazzesca.
158 IX | voi! Accompagnatelo!...~V'era un senso amichevole, un
159 IX | esperienza. La contessa n'era rimasta colpita come da
160 IX | veder quel turbamento ch'era una confessione, avete dato
161 IX | sono spiaciute. Il torto era mio; voi avevate ragione....~-
162 IX | Gioconda respirò.~Folco era freddo con lei; ma anche
163 IX | O che tipo d'imbecille era diventato costui, il quale
164 IX | non vedeva che sua moglie era o accasciata da una noia
165 IX | cercarmi intanto un impiego.~- Era molto giovane, - scusò Ariberto. -
166 IX | risponde distratta; una volta era l'entusiasmo, oggi è l'indifferenza....~
167 IX | verso l'ora del tè. Folco era uscito; i soliti amici non
168 IX | la volontà di suo padre era incrollabile, e che, spingendo
169 IX | mia bambina; quella donna era una fanciulla onestissima
170 IX | sposata e la sua onestà non era facile, perchè non le mancavano
171 IX | questo....~- Giuggiole! Non era poco.... - esclamò Ariberto.~-
172 IX | esclamò Ariberto.~- Era la verità o no?~- Perfettamente,
173 IX | contessa Filippeschi a Perugia era.... Come dire?... una merce
174 IX | riconoscere che la partita era difficile da giuocare; non
175 X | appena uscito di lutto, e s'era potuta fare amica della
176 X | petulante Vittorina Ornavati era contentissima.~Tutti i damerini
177 X | chiusa nel suo orgoglio, era contegnosa e fredda.~Così
178 X | anche Ariberto Puppi. Egli era impercettibilmente beffardo;
179 X | sperare.~E perchè il suo cuore era libero e non annebbiato
180 X | avesse di più; ciascuno era gaio o accigliato a seconda
181 X | sorridere Ariberto Puppi, si era la certezza che tutti quei
182 X | muovere alla sua felicità. Era certo che nessuno valesse
183 X | nessuno valesse un'occhiata? era sicuro della virtù di Gioconda?
184 X | innamorata di lui, non s'era accorto o aveva fatto finta
185 X | accorgersi; e tuttavia se n'era accorta Gioconda, la quale
186 X | Per Vittorina quel periodo era già valicato da tempo. E
187 X | filosofia bergsoniana, poi era passato al Nietzsche, poi
188 X | definito Ariberto Puppi.~Egli s'era divertito fino a quel giorno,
189 X | Ariberto non si divertì più.~Era venuto a far parte del gruppo
190 X | immediatamente ciò ch'egli era: un domatore di cavalli.
191 X | giorno come uno scozzone.~Era il contrasto di Folco; questo,
192 X | passeggiata, indifferentemente; era impossibile capire s'egli
193 X | un giorno in cui Nenni era assente.~- Credo che quell'
194 X | tuttavia pensò ch'ella non era sincera e che fingeva benissimo....~
195 X | parlavano per lui, e Gioconda era intelligente.~Ariberto se
196 X | essere più assiduo.~Folco s'era acconciato a soddisfarla
197 X | onore d'esserle cavaliere, era uno spingersi, un supplicare,
198 X | Ornavati lo amava; ella era insistente, lo interrogava
199 X | Vittorina, dopo tutto, era discreta: non chiedeva se
200 X | erano spesso ironiche; v'era un senso d'amarezza in tutto
201 X | vero?~La felicità di Folco era un tema che Vittorina trattava
202 X | giovane spartano? E chi era?~- Un giovane spartano aveva
203 X | punito, poichè il furto era causa di gravissima condanna,
204 X | compreso davvero.~Celso era per andarsene, quando tornò
205 XI | cosa di sacro.~Gioconda era imperturbabile.~Tra gli
206 XI | cavalli, e il momento infatti era buono. Ma non si muoveva.~
207 XI | reggeva a viverle lontano. Era un corteggiamento serrato
208 XI | sopra un divano di vimini era Nenni Forcioli; e la contessa
209 XI | dettatura? E il salottino era freddo e bisognava tener
210 XI | cominciava ad infastidirla. Era un amico, ma un amico ingombrante,
211 XI | famiglie presso le quali era certa d'incontrarlo; ed
212 XI | Dov'è Folco?...~Folco era, come le leggi mondane esigono,
213 XI | ricondurla a casa.~La contessa era mutata. Si occupava poco
214 XI | tentazione che la circuisse. C'era qualche cosa nella sua vita
215 XI | tè in casa Filippeschi ed era presente anche Folco, Ariberto
216 XI | Come, l'anello di rubino si era guastato? Ma si trattava
217 XI | sul dito di Gioconda. Non era più «guastato», o miracolosamente
218 XII | Lillia non voleva alzarsi: era molto rossa in faccia, e
219 XII | del decimottavo secolo; era la sala a cui non accedevano
220 XII | città dai rumori incessanti, era incantevole.~Da poco avevan
221 XII | sta la bambina?~Gioconda era inquieta.~- Non sta bene, -
222 XII | curva sul visino di Lillia; era in tutto il volto della
223 XII | benissimo dove e da chi Gioconda era aspettata.~Da chi? No: veramente
224 XII | quella calligrafia gli era ignota; si trattava d'un
225 XII | si chiuse nel suo studio; era annientato dalla rivelazione.~
226 XII | trovato: egli, Folco, non era capace di far da padrone;
227 XII | di far da padrone; egli era un pover'uomo, un letteratoide,
228 XII | tutto restava sul piatto; era irrequieta, distratta, nervosa.
229 XII | un pensiero troppo grave. Era il pensiero di Lillia? era
230 XII | Era il pensiero di Lillia? era il pensiero dell'appuntamento?
231 XII | uscire.~Folco, il quale era presente, con un giornale
232 XII | giunse, Folco vide ch'ella era vestita.~Indossava un abito
233 XII | Gioconda osservò che Folco era pallidissimo e tremava.~-
234 XII | La maschera di dolore le era nuovamente calata sul volto,
235 XII | il letto della bambina. V'era ancora, dritta in piedi,
236 XII | alle tempie.~La cameriera era uscita.~Gioconda si avvicinò
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