a-calic | calma-diven | diver-incia | incid-ond' | ondat-rifle | rifug-stanc | stano-zoppi
Cap.
1 V | il retroscena della Boite à Fursy; non si sapeva di
2 | a'
3 V | sbarrò gli occhi quasi per abbacinarli al torrente di luce artificiale
4 XI | pesanti. Quella ricchezza li abbacinava.~- È cosa stupenda! - diceva
5 IV | con cui parla suo marito, abbandona la penna, e chiede:~- Che
6 IX | distrutto ogni cosa, ho abbandonato famiglia e amici, e città
7 X | una confidenza, tale un abbandono d'anima, che con poco, s'
8 VIII| la guardò, comprese; e si abbandonò tra le braccia di lei, piangendo
9 VIII| abbracciando Delfina, poi Piero, e abbassandosi a fare una carezza a Dick.~
10 III | vedi.... Dov'è Lillia?~E abbassò il cappuccio, togliendosi
11 | abbiano
12 | abbiate
13 VI | aspettando che Gioconda si abbigliasse per uscire, fu telefonato
14 II | abitudine di servire; i capelli abbondantemente impomatati eran lucidi e
15 VIII| dubbio! promise la contessa, abbracciando Delfina, poi Piero, e abbassandosi
16 VIII| più, e potevan venire ad abbracciar la figliuola. Cantava, saltava,
17 II | se non fosse conveniente abbracciare il conte Filippeschi; Gioconda
18 VII | avvicinandosele.~Tentò di abbracciarla e si sentì respinto.~- Non
19 IX | e far così incolmabile l'abisso che la teneva lontana dalla
20 IV | bene conoscevano Folco gli abitanti dell'una e dell'altra ala
21 X | Filippeschi erano andati ad abitare o si erano fatti assidui
22 IV | i congiunti di Gioconda abitavano un quartiere formato da
23 X | contentissima.~Tutti i damerini che abitualmente corteggiavano la contessa
24 X | che Nenni, quella canaglia abituata alle scaltrezze della scuderia,
25 IX | Mi sembra che non ne abusi, - osservò Ariberto. - Anzi,
26 III | agitando le chiome delle acacie, scombuiando le acque del
27 II | martora, che con la destra accarezzava lievemente, soffiandovi
28 IV | scherzasse. Pianse per lui, lo accarezzò, disse che amare era una
29 I | mano che le sue compere s'accatastavano sul banco, diventare infedele
30 XII | secolo; era la sala a cui non accedevano invitati. Gioconda la preferiva
31 III | bastoncino sotto il braccio per accendere la sigaretta.~- Spero d'
32 X | stancavano Gioconda, mentre accendevano la fantasia di Vittorina.~
33 VI | delle stampe inglesi, e accennando col bastoncino d'ebano,
34 I | che parlando del conte accennava con gli occhi al Filippeschi;
35 VI | occhi della contessa si accese un lampo d'ira, ch'ella
36 IX | la testa; tuttavia, se ne accettano lo stesso le conclusioni.
37 VIII| Occorreva un certo coraggio ad accettarlo; bisognava star sulla breccia
38 VIII| comprendi che in questo caso accetto qualunque posto senza discutere,
39 VIII| immediatamente. Più che fredda, era accigliata.~- Ah, siete voi! - disse. -
40 III | consiglio di suo marito s'accingeva a chiamare un ragazzo dalla
41 VI | allegria, di spensieratezza; si accoccolava volontieri per terra, cantava
42 IV | per lei esser tutto nell'accogliere le carezze del marito e
43 II | comportava, come Gioconda lo accoglieva.... E il conte - finì la
44 IX | morire: la sorella e la madre accolsero Folco assai peggio che se
45 IX | accusarla, se non d'avere accolto l'amore di lui e d'aver
46 VIII| Ah, siete voi! - disse. - Accomodatevi. Mi fa piacere di vedervi.~-
47 IV | Dobelli, tutto si sarebbe accomodato. Ma erano idee sue; vedeva
48 V | Biblioteca o non ha tempo d'accompagnarmi a teatro.~- Un giorno o
49 III | avviava verso la scala, accompagnata dall'uomo che aveva fatto
50 IX | vi riguarda. Ascoltatemi: accompagnatemi fuori; non voglio uscire
51 III | andava facendo sberleffi, accompagnati da gesti veloci, come avesse
52 IX | domandò:~- Come mai non accompagni quasi più la contessa?~-
53 VIII| mormorò all'orecchio:~- Ti accompagno!~Folco la guardò, comprese;
54 VIII| appreso che Folco s'era dovuto acconciare a un posticino con modesto
55 I | danaro dal libro, dovette acconciarsi a tener la contabilità in
56 III | supporre che la contessa non si acconciasse interamente e ciecamente
57 X | più assiduo.~Folco s'era acconciato a soddisfarla e non mancava
58 VIII| noleggiare una carrozza. Dick si acconciò di malavoglia tra Delfina
59 II | Gioconda e Carlo, potevano accordarsi, conveniva ammettere quest'
60 VIII| Triplice in politica, siamo d'accordo; ma per divertirsi non c'
61 III | dismisura; per ciò non si accorge che il giovane ride, ma
62 X | spingersi, un supplicare, un accorrere, che strappavano qualche
63 IX | ricchezza, farfalloni che accorrevano a tutte le luci.~Guardandosi
64 III | governante. Poi alla contessa accorsa spiega come Lillia non si
65 IV | da finestre fitte, l'una accosto all'altra, sventrate da
66 XII | bambina, si piegò su di lei, accostò l'orecchio al suo piccolo
67 X | nella gabbia, vedon le tigri accovacciarsi quasi per incanto; o meglio
68 II | effetti.~Chiuso tra quella accozzaglia di gente che in parte gli
69 IX | il matrimonio mi avrebbe accumulato intorno. Quando suo padre
70 IX | Vedete di quali colpe mi accusa? Miserie, non vi pare?~-
71 IX | Di quale colpa si poteva accusarla, se non d'avere accolto
72 IX | aveva parlato abbastanza; le accuse che Folco faceva a Gioconda
73 IV | afflitta più giorni per le acerbe dichiarazioni dei Filippeschi,
74 IX | imprudente dimostrare un acerbo dolore per la morte del
75 IV | sorridendogli quasi timidamente, si acquatta docile ai piedi di Folco.~ ~ ~ ~
76 III | delle acacie, scombuiando le acque del lago; correvano pel
77 I | pomeriggio condurre a termine un acquerello con effetto di tramonto.
78 III | sei così distratto!~E si acquetò. Il disegno di far la conoscenza
79 IV | consiglia di buon grado l'acquisto di una stola e d'un manicotto
80 II | augurio o d'invidia senza acredine; le maritate maliziose scherzavano
81 II | invitati, alcuni dei quali s'adagiavano per la prima volta di lor
82 VI | E non trovava la parola adatta, sufficientemente dolce.~-
83 IV | qualche cosa che mi si adatti: una giacca o una stola.
84 V | avesse tenuto il contegno adatto. Egli poteva prendersi lievemente
85 V | addentato l'anello, come si addenta una preda da troppo tempo
86 V | che, rimasta sola, aveva addentato l'anello, come si addenta
87 XI | Filippeschi aveva fatto addobbare, fu aperto a ricche feste.~
88 IV | appartamento da lui scelto e addobbato in un quartiere quieto,
89 I | sorriso, il quale voleva addolcire la parola troppo breve.~-
90 III | signora o una signorina?~Addossata a una delle colonne che
91 II | padre, vantasse nome e censo adeguati alla nascita della giovinetta.~
92 III | Ma subito soggiunse:~- Adesso, però, io vorrei conoscere
93 X | ai vecchi e i vecchi agli adolescenti. Tutto un uragano di speranze
94 X | doveva prestarsi a lasciarsi adorare, e ciò gli dava idea d'una
95 X | occhi di quegli instancabili adoratori. Esse li tenevano tutti
96 X | in quell'aria, tra quegli adulatori smaccati, ciascuno dei quali
97 X | di galanterie pronte, di adulazioni incessanti, che avevano
98 II | sorpresa. Ella si levò per affacciarsi alla finestra a respirare.
99 VIII| ammalato? - interrogò Folco affannosamente.~- Molto. Parti subito.~
100 XII | ad ascoltarne il respiro affannoso e quel breve lagno che le
101 I | interruppe Vittorina, afferrando la destra di Celso. - Mi
102 II | tre passi, pesanti, e ad afferrare la mano di Folco:~- Dio
103 VII | nella toppa.~Allora egli afferrò la busta, i manoscritti,
104 IV | negava il conforto dell'affetto largito pure alle bestie.~
105 VII | grato per le sue parole affettuose?~La giovane tacque. Rimaneva
106 IX | amichevole, un consiglio affettuoso, un tono d'esperienza. La
107 VII | ch'egli mi sia veramente affezionato e che la sua amicizia onesta
108 XII | notte; non aveva mai voluto affidarla ad alcuna governante, sebbene
109 I | condusse Vittorina e gliela affidò, dicendogli:~- La signora
110 X | apparir delle due giovani, s'affievolivano al loro allontanarsi; le
111 I | È l'opposizione che affina i caratteri e tempra la
112 IV | desiderato restare in città, affinchè l'appartamento da lui scelto
113 IV | la moglie aveva preso in affitto un appartamento all'altro
114 IV | Ma questi, vedutala poi afflitta più giorni per le acerbe
115 V | perchè volete darmi questa afflizione morale in cambio delle afflizioni
116 V | afflizione morale in cambio delle afflizioni fisiche?~- Vi teniamo in
117 XII | piedi, mentre la sua mano s'affondava nella tasca della giacca.~
118 VI | Bisognerebbe che io le facessi l'affronto di supporre che mentiva.~
119 II | della mano sinistra; cosa agevole per lui, ch'era mancino;
120 VI | femminile, gli omaggi e gli aggettivi dei giornali su quel tema
121 IV | volta.~- La cosa in sè, - aggiunge prendendo posto in una poltrona
122 VII | scrivere, e ogni sera Folco vi aggiungeva una pagina di note o di
123 XI | guastato e l'ho dato ad aggiustare.~Poi, volgendosi a Folco:~-
124 VII | attonito.~Era irriconoscibile.~Aggomitolata nella poltrona, pareva non
125 IV | altre pelliccie irsute, aggomitolate a guisa di belve, che mescolano
126 V | diatribe, accarezzando Dick aggomitolato sul suo grembo.~Finalmente
127 VI | incanti e aveva bisogno di aggrapparsi al braccio di lui per non
128 X | farli ridere, sorridere, aggrondare, parlare, tacere, correre
129 II | baciarle la mano, la mano agile e povera che non aveva anelli,
130 X | momento: marionette. Le mani agili di Gioconda tenevano i fili
131 III | gialliccia.~Soffiava il vento, agitando le chiome delle acacie,
132 IV | polleria, di vino, di dolciumi agri, di profumi economici.~Folco
133 | Ahi
134 IX | Di Francesco Villon, ahimè! - sospirò Gioconda.~- È
135 I | dico io! - rispose Celso, aiutando Vittorina a infilar la sua
136 IV | sugli òmeri della contessa o aiutandola a infilar le maniche delle
137 VIII| Quando udì che Ariberto lo aiutava, il cuore le si allargò;
138 VII | Gioconda, te ne prego. Aiutiamoci a dissipar questo malinteso.~-
139 II | grottesche cerimonie, o aizzandole a spifferare spropositi.~
140 VI | sapeva ormai che invece di aizzar la passione e l'amore, come
141 IV | abitanti dell'una e dell'altra ala di strada, avendolo visto
142 | alcuno
143 VII | giungeva inaspettata.~Folco, alieno per educazione e per orgoglio
144 VII | lontano; Folco tentava d'allacciare una conversazione, e il
145 VIII| aiutava, il cuore le si allargò; aveva di lui un concetto
146 V | tensione aspra dei nervi allentarsi; s'era abbandonata piangendo
147 II | credeva, nè dubitava, perchè allevata lungi dal moderno sudiciume
148 I | rattoppate?~Sul banco eran già allineate le scatole di cartone bianco:
149 III | stretta Era le braccia, si allontana, dopo un cenno di saluto
150 XII | contessa, non abbia timore.~S'allontanarono. Folco non disse parola.
151 V | cercava la mano, perchè non si allontanasse pur col pensiero; non pareva
152 V | ore di godimento, che l'allontanassero sempre più dalla casa bigiognola
153 IX | ricchezza sicura, avevano allontanato l'uno dall'altra.~Folco
154 VII | studi!~- Forse vuoi che allontani Ariberto, senza un motivo,
155 VIII| superba di conquistar l'alloro coi libri?... Folco ne sorrideva
156 I | appetitoso! - -ella seguitò, allungando il cucchiaio verso il piatto
157 IV | il conte non osa più fare allusione a quell'episodio: gli brucia
158 III | argentato; gli stivaletti alti, sottili, con un infinito
159 | altrove
160 | altrui
161 III | Nubile! - rispose Celso, senz'alzar gli occhi dal libro.~- Ma
162 XII | piccola Lillia non voleva alzarsi: era molto rossa in faccia,
163 V | pura, intelligente, essere amata da un conte Filippeschi,
164 II | Dobelli, che non avrebbe mai amato tanto, che non avrebbe potuto
165 IV | perchè ti volevo, perchè ti amavo davvero.~Gioconda, volte
166 IV | tatto, aveva compiuto la sua ambasceria senza aggiungere e senza
167 II | efficace protezione, in quale ambiente avrebbe fatto vivere la
168 II | l'azione, non faceva più ambigua, più ermetica, più degna
169 VI | della quale, io credo, ambisci la stima....~- Senza dubbio, -
170 X | ama; non ho detto che lo ami io....~- Giuggiole! - fece
171 V | boulevard, ella sorrise amichevolmente.~- Dove andate? - chiese
172 V | plenipotenziario o d'un ammaestratore di foche. Dei diplomatici
173 IX | del tuo lavoro. Ma voglio ammetterlo per un istante.... E che
174 IX | stata causa, involontaria ammettiamolo, di molti mali per me. Grazie
175 VII | deferente, gentile, amico, ammirativo, tutto quello che vuoi.
176 III | al giovane è sinceramente ammirato: la sua coltura letteraria
177 VI | per vedere la folla degli ammiratori.~- Se ti fa piacere il....
178 VI | dovuto confessare che siete ammirevole.~- Folco, disse Gioconda
179 III | Filippeschi: mi paiono molto ammodo. Andremo tutti i giorni
180 IV | egli è tutto in pena tra l'ammucchiar la roba guardata e il metterne
181 X | soverchiare i rivali; d'amor vero, di passione vera,
182 V | vizii, nè debolezze, nè amoretti; dedito interamente a' suoi
183 VI | quanto più gli è possibile amorevole e persuasivo; ma padrone.~
184 II | strette, i calzoni troppo ampi per le gambe secche. Egli
185 IV | fracasso, per quella via ampia su cui ondeggia un fumo,
186 IV | verde autunnale, la maggiore ampiezza di cielo, l'illusione nell'
187 III | rallegro, - rispose Celso, andando a guardar dalla soglia nella
188 VI | abbiamo alcuna intenzione di andarcene. Non è vero, Folco?~Folco
189 VI | interrogò:~- Tu mi consigli di andarmene?~- Non ho il diritto di
190 X | compreso davvero.~Celso era per andarsene, quando tornò indietro.~-
191 XI | penetrante d'Ariberto non andavano perdute.~In quei trattenimenti,
192 IX | interrogò Ariberto. - Così andrete di male in peggio, Folco
193 XII | tremendo di quelle ore, dall'angoscia spaventevole ch'egli conteneva
194 II | dubbii, le ansie, la veglia angosciosa, s'era detto ch'egli amava
195 V | ripiombata in quei ricordi angusti; umiliazioni, trepidanze,
196 VIII| ottenuto nulla.~- Duri, gli animali! - si lasciò scappare il
197 V | osservazioni di Ariberto; discuteva animatamente con lui sulle donne che
198 XI | bellimbusti le stavano intorno, animati dal cieco istinto malvagio
199 III | È difficile trovar due anime dannate come lui e il suo
200 X | suo cuore era libero e non annebbiato il cervello, quello spettacolo
201 VI | notturna, il suo cervello s'annebbiava. Era notata per la sua bellezza;
202 IV | pulsante, coperta di folla, annegata in un fragore interminabile
203 XII | chiuse nel suo studio; era annientato dalla rivelazione.~Riudì
204 V | volgarissime giunterie.~I suoi l'annoiavano. Le scrivevano di continuo
205 IX | Villon con lui e che mi annoio a udirlo parlare della poesia
206 VII | a tavolino e rileggeva o annotava con una matita.~- Lavori?
207 IV | Folco.~- Sto cercando - annuncia con un sorriso - qualche
208 II | la madre di lei gli aveva annunciato che la fanciulla stava per
209 XII | pelliccia.~- Non vado! - annunciò con voce risoluta.~Folco
210 VIII| Filippeschi era in casa. Si fecero annunziare, mentre la cameriera apriva
211 IX | la sera in cui egli aveva annunziato la morte del conte:~- Andate
212 VII | vide pallida, con la fronte annuvolata. Varcò la soglia senza rispondere.
213 I | numero di amici personali e anonimi, diventati illustri dopo
214 VIII| aperto, servire il pubblico anonimo, trangugiar forse qualche
215 II | ricordava ancora i dubbii, le ansie, la veglia angosciosa, s'
216 II | dunque le bellezze dell'antica lirica, la nostalgia delle
217 IV | passeggiata, Folco trova in anticamera parecchie grandi scatole
218 II | rubino, e lo infilò all'anulare di Gioconda, la quale come
219 IX | sue ambizioni. Lo confesso apertamente: e confesso che lo faccio
220 XII | contessa gettò le lettere aperte sulla tavola e si alzò precipitosamente.~-
221 V | notti in cui sognava a occhi aperti. Folco l'amava? L'amava
222 VIII| presenza è necessaria all'apertura del testamento. Andate anche
223 IV | sdegno silenzioso del conte, appaiono imperturbabili. Carlo Albèri
224 VII | Folco. - Tuttavia, sotto un'apparenza frivola si nasconde un'anima
225 XI | lasciava cogliere a quelle apparenze.~Aveva notato che la contessa,
226 VI | saluto....~La contessa ch'era apparsa sulla soglia, gli porse
227 X | un domatore di cavalli. Appassionato per gli svaghi sportivi,
228 III | Dormo malissimo; non ho appetito, non posso leggere senza
229 I | poco del tuo risotto. È appetitoso! - -ella seguitò, allungando
230 VII | stese le braccia nel vano, appoggiando le mani all'uno e all'altro
231 III | ostentare la sua debolezza, s'appoggiava con gesto esagerato a un
232 IX | bastoncino d'ebano, vi si appoggiò lievemente e si rivolse
233 IX | e confesso che lo faccio apposta....~- Ma perchè? Perchè
234 II | Folco doveva ancora apprendere la vita invece che rompersi
235 VI | porse la destra da baciare; apprese che Ariberto doveva partire
236 II | intorno alla figlia, visto e apprezzato col suo infallibile colpo
237 III | che lo aveva seguito. - Approfittiamo di questo istante, perchè
238 XII | tasca della giacca.~Gioconda appuntò il cappello in testa. Folco
239 III | nuvole bianche e dense si aprivano larghi squarci turchini:
240 II | sopracciglia delicate! due archi d'un finissimo pennello....~
241 I | Soltanto le cattive famiglie, arcigne, inesorabili, testarde,
242 XII | vide una maschera di dolore arcigno cader dal volto di Gioconda:
243 III | colonne che sostengono l'arco nel peristilio del grande
244 VII | chiusi e frenati, l'impeto, l'ardenza del carattere vivevano sempre.~
245 V | prudenza, o doveva essere più ardita? continuare nel suo riserbo
246 III | l'abito d'un color grigio argentato; gli stivaletti alti, sottili,
247 II | tavola fiorita, con ricche argenterie e cristalli di vario colore.
248 IV | bianco, rosso di fuoco, argento, su cui la seta delle fodere
249 III | di bottoncini, son tutti argomenti di cui si vale la signora
250 III | ridendo, - smettete di fare l'arlecchino! Non vedete che vi osservano?~-
251 III | innanzi tiretti e bauli, armadi e valige, perchè li ispezioni
252 X | di là poteva osservare l'armeggio, il gareggiare dei suoi
253 II | lucidi e grassi; due baffi arricciati col ferro caldo gli ornavano
254 X | sarcastico, mentre la felicità vi arride. Non è vero?~La felicità
255 IX | felicità e la ricchezza vi arridono. La cosa mi è parsa bizzarra;
256 I | diventarono poi, cambiando strada, arrischiando tutto per tutto....~- Allora
257 VI | topolini, i quali prima d'arrischiare una corsa alla luce sporgono
258 II | lontane? Nessuna donna poteva arrivare a tanta percezione senza
259 I | ordine....~- Vada, vada. Arrivederla! - consentì Vittorina.~E
260 VIII| passo, - osservò Piero, - arriveremo da Gioconda verso l'alba.~
261 IX | nemico....~Gioconda si sentì arrossire.~- .... e perciò, - soggiunse
262 IV | tra le braccia, ne avrebbe arrossito per sè e per i suoi.~E Folco
263 X | e che la graziosa donna arrossiva un poco quando vedeva avvicinarsi
264 V | abbacinarli al torrente di luce artificiale che inondava il teatro.
265 I | Per diventare un grande artista non gli mancavano che un
266 VII | nemico? aveva su Folco un ascendente che giovava a lei o le nuoceva?~
267 X | Albergo comparve la figura asciutta e svelta di Nenni Forcioli.~-
268 X | muscoli, bruno in volto, asciutto, angoloso, dava a capire
269 IV | sulla spalla di lui e lo ascolta, - la cosa in sè non ha
270 V | Poi di giorno le toccava ascoltar le discussioni tra sua madre
271 XII | toccò la fronte. Stette ad ascoltarne il respiro affannoso e quel
272 VII | che Folco non l'avrebbe ascoltata senza chiederne la ragione.
273 IX | riguarda?~- Non vi riguarda. Ascoltatemi: accompagnatemi fuori; non
274 I | mano....~E distratta non ascoltò più il discorso di Celso,
275 I | cavallo era scivolato sull'asfalto nero all'angolo della via,
276 X | serraglio o di quel loro asilo infantile; benissimo leggevano
277 III | seguiva.~- Lillia è su; aspetta anche lei il suo babbo, -
278 XII | dove e da chi Gioconda era aspettata.~Da chi? No: veramente egli
279 III | vedete che vi osservano?~- Aspettate: ho quello che vi occorre.
280 I | pure per provarcisi.~- Mi aspetti? - riprese Vittorina, mentre
281 V | aveva sentito la tensione aspra dei nervi allentarsi; s'
282 I | gente pratica.~- Lasciami assaggiare un poco del tuo risotto.
283 II | storia dubitava.~Ladro e assassino?... Gioconda allontanò un
284 I | sciupando il loro tempo, per assecondare la famiglia; sono stati
285 IX | Folco. - Perchè non mi ha assecondato in ciò che mi è più caro,
286 X | così stretta d'incessante assedio. Ella ballava ogni giorno,
287 VIII| Milano. Dopo quattro mesi di assenza, da otto giorni a Milano,
288 IV | volentieri, se la rinunzia poteva assicurare un po' di pace al suo Folco.~
289 X | quasi per sondare, per assicurarsene.~Folco non rispose.~- Voi
290 VII | letterari, senza nemmeno assicurarti che fossi capace di comprenderli;
291 I | registri presso una Società d'Assicurazioni.~Vittorina si guardò dal
292 III | Quanto alla mia pietà, vi assicuro che non l'otterrete mai.
293 XI | Ariberto Puppi.~La presenza assidua di costui cominciava ad
294 X | vivevano in un cerchio di assidue premure, di galanterie pronte,
295 IX | penso io stesso, e la mia assiduità può nuocere a voi e a Folco.
296 VI | Folco.~Egli non aveva potuto assodare se non che Folco Filippeschi
297 III | mai udito parlare; ignora assolutamente quando, dove, come, sia
298 V | tutte benissimo.~Gioconda assorbiva con voluttà il presente
299 XI | solito per lo passato se ne astenesse, perchè non ballava e non
300 X | cui aveva riveduto nell'atrio del Grande Albergo di Stresa
301 X | giovane rimase impassibile all'atroce dolore; fu liberato, ma
302 XII | ritorno.~- Hai dato ordine d'attaccare?~- No: esco a piedi. Ho
303 XII | forse l'uno e l'altro le attanagliavano l'anima e pesavano tanto
304 VI | sua tavola. - Se mi sono attardato un poco, la colpa è più
305 VI | studiava il portamento, l'atteggiamento, gli sguardi, i gesti delle
306 IV | il pellicciaio col volto atteggiato a stupore per la frase malaccorta. -
307 II | Sì, terribile! E Folco atteggiava il volto a una smorfia,
308 IV | di Carlo Albèri, il quale attende quieto e grave alla bisogna.~
309 VI | che il marchese Puppi lo attendeva nella sala di lettura per
310 XII | linee:~«Oggi alle tre vi attendo. Venite a questo primo convegno,
311 VII | tutto.~Perchè?~Osservato attentamente Folco, le sembrò pensieroso:
312 V | espressione del piacere, stava attento ad ogni suo gesto, quasi
313 IX | che essere debole sia un'attenuante agli occhi di una donna?
314 V | Ariberto, sorridendo per attenuare nelle parole il senso di
315 VIII| loro l'uscio del salotto. Attesero venti minuti.~Finalmente
316 IV | cui parla la contessa, l'attira a sè nuovamente e la bacia
317 IV | posto in una poltrona e attirando sulle ginocchia la giovane,
318 VI | una tempesta di domande attonite, ma sapeva apparir freddissima
319 VII | Folco guardava Gioconda, attonito.~Era irriconoscibile.~Aggomitolata
320 II | sicurezza.~La signora Delfina attrasse fra le braccia sua figlia
321 XI | durante un ricevimento, nell'attraversare la serra, Ariberto aveva
322 XI | Di certo ella non aveva attraversato la serra che allo scopo
323 VI | generale inglese, dalle attrici meglio note a quella Maria
324 III | Ornavati non era difficile ad attuare.~Pochi giorni di poi, mentre
325 I | buon Dio per questa sera?~- Auf, quanto sei uggioso con
326 VII | Cioè, sì: ha dello che si augura di sapermi presto riconciliato
327 I | non stava bene, era giusto augurargli di guarire; se poi non fosse
328 VIII| sorridendo. - Sei papà: augurii!~- Ecco: e tu comprendi
329 IX | le spalle, ridendo.~- Ti auguro - disse - di non averne
330 VII | lentamente e implacabilmente nell'aura di veleno diafano che un
331 III | letteratura, di libri, di autori antichi e moderni. Celso
332 IV | quiete, la mitezza del verde autunnale, la maggiore ampiezza di
333 I | che pareva iniziare un autunno precoce: per la strada,
334 VIII| Manfredi, bruno con gli occhi avana iniettati di pagliuzze d'
335 IV | già vista, si leva e si avanza con parecchi goffi inchini,
336 X | nulla; Nenni sembrava non avanzare punto nella simpatia e nella
337 V | che Folco Filippeschi si avanzasse lui, da solo; non avesse
338 III | mai. Non ho tempo per gli avanzi di antichi monumenti....~-
339 VII | Lavoro un poco.~Gioconda avanzò di qualche passo.~- Lavorerai
340 | avendo
341 | averne
342 VII | Ti chiedo perdono di non averti riferito subito ogni cosa;
343 | avevi
344 XI | piccola Lillia. Cercava con avidità di distrarsi, non come una
345 V | interamente a' suoi studi; avido di gloria, ambizioso.~La
346 | avrai
347 | avranno
348 | avremo
349 | avresti
350 XI | del quale nessuno poteva avvedersi; anzi, osservando che per
351 V | alla realtà felice dell'avvenimento e al suo giusto significato.~
352 VII | inesplicabile e misterioso, l'avvenire di lei.~Gioconda andò sulla
353 VIII| che mi telegrafa, perchè avverta Folco, la cui presenza è
354 XII | ella interrogasse, Folco avvertì:~- Ho urtato con la caviglia
355 VIII| scioccamente non me ne avevate avvertita, - spiegò la contessa, -
356 VIII| Sei tornata e non ci hai avvertiti.~- Avevo le mie buone ragioni! -
357 VII | suo istinto femminile l'avvertiva ch'egli era un nemico: un
358 IV | mamma, - ella spiega. - L'avverto che andiamo a Versailles
359 VII | Gioconda! - ripetè Folco avvicinandosele.~Tentò di abbracciarla e
360 III | albergo, e così ci sarà facile avvicinarli.~Tacque, chinando il capo
361 X | arrossiva un poco quando vedeva avvicinarsi il giovane.~- Attenta! -
362 XII | era uscita.~Gioconda si avvicinò a Lillia e le toccò la fronte.
363 IX | inenarrabilmente malinconica, Folco s'avvide che Gioconda piangeva in
364 VI | passione e l'amore, come avviene nel cuore di quasi tutti
365 III | letteraria solida, piena, lo avvince.~- Non se ne meravigli! - -
366 IV | sopra un folto giardino, avvivando per la quiete, la mitezza
367 II | felicità piena, che gli avvivava tutta l'anima.~Gioconda
368 I | faceva da scrivano presso un avvocatello; diventarono poi, cambiando
369 VIII| dopo l'altro. Presso un avvocato bisognava fare il copista,
370 I | richiesto, il suo parere; sapeva avvolgere nella carta dodici paia
371 II | vita, fra il sentimento e l'azione, non faceva più ambigua,
372 VI | fruscìo di gonne sulla corsia azzurra.~Ariberto si piantò innanzi
373 III | aspetta anche lei il suo babbo, - rispose la signora. -
374 IV | attira a sè nuovamente e la bacia sulla bocca.~È sincera.~
375 VIII| figliuola! - disse Piero, baciando Gioconda in fronte. - Verrai
376 VI | silenzio.~Egli si chinò a baciarla. Come per magia, il malumore
377 IX | abitudini di una vita modesta, badando solo che degli agi potesse
378 VI | contatto di quelle mani.~- Non badarci, - disse, quasi scusandosi. -
379 III | balzò in piedi, e, senza badargli, corse a passi leggieri
380 X | tenevano tutti a distanza, badavano a distribuir con equità
381 XI | No, non l'ho perduto, - balbettò. - Si è guastato e l'ho
382 II | richiamava.~Una sera, leggendo la Ballade des menus propos, la fanciulla
383 V | diplomatici e dei Re, delle ballerine e degli uomini politici,
384 V | vado a dare un'occhiata ai balli russi. Prendiamo un taxi;
385 III | senza che i moscerini mi ballino innanzi agli occhi; non
386 VI | facendo un mestiere, e ti balocchi a Parigi, tra cene e teatri?
387 VII | biancheria di cotone era balzata fuori come per magìa da
388 III | vapore....~Ma la giovane balzò in piedi, e, senza badargli,
389 VIII| saltava, si portava intorno la bambinetta bellissima, sordo alle raccomandazioni
390 III | offrire a Lillia una graziosa bambola, che ha nel didietro un
391 II | invitati alle nozze e al banchetto, si poteva di primo acchito
392 II | rubato, era stato capo d'una banda di malfattori; aveva commesso
393 V | di Folco, che in quella baraonda di gente avesse tenuto il
394 VIII| Gioconda, non lo avrebbe barattato con un patrimonio, perchè
395 IX | insuperabile ed eterna, la barriera che lo separava da sua madre
396 IV | gonzo e costringerlo? Così i bassi mercanti di minuterie e
397 I | corsa, un mostro grigio e basso, rasentò la vettura e sparì
398 IX | sul conto di lui.~Le eran bastate le parole dettele sottovoce,
399 II | avesse avuto Gioconda. Gli bastava di levar gli occhi, d'incontrar
400 VI | giornali su quel tema non le bastavano. Voleva essere, come ella
401 IX | occasione grave, in un'ora di battaglia, egli non avrebbe avuto
402 I | in cerca di glorie e di battaglie.... È l'opposizione che
403 V | Dalla fiumana di gente che batte il lastrico del boulevard
404 I | avrebbe preso per marito senza batter ciglio, anzi con un poco
405 IX | irritava allorchè doveva battere contro una porta chiusa,
406 V | dalla fiumana di gente che batteva il lastrico del boulevard,
407 II | si scoloriva il volto pel batticuore, - avessero voluto vedere
408 XII | attenzione che gli raddoppiava il battito alle tempie.~La cameriera
409 III | al pontile, un piroscafo battuto dall'acqua rabbiosa dava
410 III | spalancarle innanzi tiretti e bauli, armadi e valige, perchè
411 XII | ambizioso andato a male.~Rise beffardamente.~- Chi sa? - disse ad alta
412 I | perduto il suo tempo: due begli aforismi alla maniera di
413 V | Edoardo VII e cenato con Rosa Belcolore; parlava di politica, sempre
414 III | Stresa verso la villa di Belgirate. - Ecco la donna per la
415 V | giorno della rinomanza di bell'uomo, s'era tirato addosso
416 II | di lei: sentiva dunque le bellezze dell'antica lirica, la nostalgia
417 IX | tutto questo manca il più bello: il sorriso d'una donna!...~
418 IV | aggomitolate a guisa di belve, che mescolano forme e colori,
419 IV | voglia di farsi capire, benchè il cuore gli dica che la
420 II | Folco:~- Dio vi darà la sua benedizione! - dichiarò con sicurezza.~
421 XII | Stefani quella fiera di beneficenza...~Folco non obiettò nulla.
422 V | La beveva, o si lasciava bere.~- E Villon? - chiese a
423 IV | affetto largito pure alle bestie.~Folco non poteva vedere
424 II | e dominare Gioconda?... bevere ingordamente la giovinezza
425 V | quasi per interpretarlo. La beveva, o si lasciava bere.~- E
426 I | della colazione, avendo bevuto molto Corvo bianco, mangiato
427 IV | diffonde come una striscia bianca all'orizzonte?...~Folco
428 III | cielo innumerevoli nubi biancastre gonfie d'acqua, mentre da
429 VII | di fanciulla povera dalla biancheria di cotone era balzata fuori
430 II | denti, che Folco ammirava bianchissimi tra le labbra porporine....
431 III | dilettato a frugar nelle biblioteche, principiando da quella
432 XII | sue abitudini, bevve due bicchieri di Porto.~- Sei stato a
433 I | Innanzi al caffè e a un bicchierino di liquore dorato, sul finir
434 V | allontanassero sempre più dalla casa bigiognola con le botteghe respiranti
435 IV | una lunga distesa di case bigiognole o nere, bucate da finestre
436 II | e i telegrammi, un solo biglietto d'augurio dei suoi parenti,
437 X | zuccherini e rimbrotti ai bimbi secondo il modo con cui
438 VIII| guadagnarsi la vita. Pensava al bimbo che doveva nascere, e al
439 I | storia della letteratura, la biografia dei grandi uomini....~-
440 III | qualche saggio critico e biografico; uno studio, per esempio,
441 IX | se mia cognata Giselda è bionda o bruna, se mia suocera
442 VIII| ciuffetto di capelli così biondi, che parevano bianchi.~Non
443 VI | credi?~- Perchè dubitarne? Bisognerebbe che io le facessi l'affronto
444 II | Delfina a giuocar con un bisunto mazzo di carte, ridacchiando
445 II | piuttosto per vedere il bizzarro corteo di buona gente ignara,
446 VIII| bisogno di prendere una boccata d'aria, e decisero di noleggiare
447 VIII| trangugiar forse qualche boccone amaro. Stipendio, ducentocinquanta
448 V | lui il retroscena della Boite à Fursy; non si sapeva di
449 IV | tramviere, alla figliuola di un bollatore di lettere. Folco osserva
450 I | possibile, - spiegò Celso bonariamente. - Anche nel caso di Arrigo
451 IV | ragione a lui. Grazie alla bontà liberale del padre, egli
452 I | Perchè no? Anche i buoni borghesi di Marsiglia comperavano
453 II | quell'Albèri Carlo con la botteguccia di pelli da gatto? D'estate
454 IV | ininterrotta fila di botteghe, botteguccie, taverne, ciascuna delle
455 I | mayonnaise; e vino, mezza bottiglia di Corvo, - ella disse al
456 III | con un infinito numero di bottoncini, son tutti argomenti di
457 XII | scosse, puntò l'indice al bottone del campanello elettrico.~-
458 VI | non rispose; guardava i boulevards, oscuri, a quella tarda
459 VII | odiava; tutta la sua vita brancolante di fanciulla povera dalla
460 I | paziente ed esperto, una brava macchina da lavoro, un ampio
461 IX | d'aver con lui sopportato bravamente le traversie della sua vita?~
462 XI | maniera di parlare a Gioconda brevemente, con frasi rotte, con emozione;
463 X | abituato a ordini secchi, brevi, a forzar cavalli all'ostacolo,
464 XI | tutt'al più giuocavano a bridge allo stesso tavolino. Ma
465 III | dorata, accompagnando il brontolìo del tuono.~- Non so da che
466 II | bruno che pareva di chiaro bronzo, e per gli occhi i quali
467 IV | allusione a quell'episodio: gli brucia dentro, gli torna crudele
468 IV | fine; ai lati e in alto bruciano tutti i colori, dalla sommità
469 IX | qualche pericolo, che poteva bruciarsi le ali proprio là dove supponeva
470 II | quel Carlo Albèri; e si bruciò al fuoco degli occhi dalle
471 I | destato l'invidia di Giorgio Brummel. Nel profilo di lui, negli
472 II | nella pietra avventurina, bruni con pagliuzze e punti d'
473 V | femminili non soltanto a Bucarest come a Pietroburgo, ma nelle
474 IV | case bigiognole o nere, bucate da finestre fitte, l'una
475 IX | sentimentale fosse molto buffa, ma non volle rilevarlo.
476 II | suggerirgli e gli usi più buffi, per descrivere il pranzo
477 V | serbare il broncio a un così buffo amico; quella sera si divertì
478 VII | Perchè mi hai inventato le bugie più puerili? Credevo tu
479 XI | e il momento infatti era buono. Ma non si muoveva.~Aveva
480 V | parlare dei vostri malanni da burla.~- Io non parlerò più dei
481 V | camminare come una navicella in burrasca, appoggiandosi, quando non
482 VIII| egli pure a quella ricerca, bussando alle porte degli amici,
483 IX | una porta chiusa, andò a bussar direttamente alla porta
484 VI | rappresentavano scene di caccia a cavallo, Ariberto Puppi
485 II | verrà più il pellicciaio a cacciarmi?~Il signor Piero si decise
486 XII | occasione di scrivergli: qualche cacciatore di femmine, qualche libertino,
487 XII | separarle. I suoi sguardi caddero sulla calligrafia verticale,
488 III | Filippeschi inciampa nel tappeto e cade. La signora Ornavati, la
489 XII | maschera di dolore arcigno cader dal volto di Gioconda: i
490 III | La pioggia riprendeva a cadere a scroscio. Fermo innanzi
491 IX | poco fondate, che sarebbero cadute da sole, e il giovane avrebbe
492 V | Filippeschi; subito gli eran caduti gli occhi sulla pagina in
493 V | come tra gli specialisti da caffè-concerto. Sapeva la storia d'infinita
494 XII | dolore le era nuovamente calata sul volto, dura e chiusa.~-
495 V | vecchio, senz'altro; aveva calcolato che poteva esserle quasi
496 I | cinque secoli di nobiltà, - calcolò Vittorina.~- È un'esagerazione,
497 II | gustare finalmente una gioia calda, una felicità piena, che
498 III | mio confronto, un utente caldaie a vapore....~Ma la giovane
499 II | baffi arricciati col ferro caldo gli ornavano il labbro superiore.
500 VI | nero, uno spumeggiar di calici, una profusione d'argenti,
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