Parte
1 1| questa forma per la via di san Pietro ad Aram.~Intanto
2 1| per la mano. Riuscimmo a San Giorgio a Cremano, Quindi
3 1| nella cucina del principe di san Marcello. Di poi ritornammo
4 1| nome dalla famosa chiesa di San Giovanni a Carbonara, e
5 1| capocuoco del principe di San Marcello, era composta di
6 1| casa presso alla chiesa di San Giovanni a Carbonara; che
7 1| intendeva la cucina del palazzo San Marcello. Mi consegnò una
8 1| don Peppino.~Il palazzo San Marcello era a Ghiaia. L'
9 1| alla cucina del principe di San Marcello, trovammo don Gennaro
10 1| battette l'ora all'oriuolo di San Giovanni, e m'avvertì dello
11 1| i tocchi dell'oriuolo di San Giovanni. L'oriuolo batteva
12 1| alla porta che domandasi di San Gennaro, e quivi si terminava
13 2| giustissima austerità. Ma come san Dionigi né san Martino non
14 2| Ma come san Dionigi né san Martino non v'impetrarono
15 2| piazza del Popolo e piazza di San Pietro, vi sia venuto posto
16 2| Ti par egli, Angelo! Per san Gennaro protettore, per
17 3| salse su gli scalini di San Piero a Maiella, e mostrò
18 3| sera dietro il colle di San Martino, e il dì seguente
19 4| promettergli che il dì di san Giovanni lo farebbe il più
20 4| caffé al canto di Porta a San Gennaro, fra un viluppo
21 4| voce fuga, che dal dì di san Giovanni m'era divenuto
22 4| insino alla piazzetta di san Piero ad Aram, dove entrammo
23 4| Ghiaia in sulla piazza di San Pasquale. Quivi scendemmo
24 4| fummo in sulla piazza di san Giovanni in Laterano.~Io
25 4| perpendicolo della cupola di San Pietro, sembrava come averla
26 4| fra le donne disoneste a San Michele, e il mio bambino
27 4| purissimo, non sull'altare di San Pietro o di Santa Maria
28 4| vetta, più tosto arcigna, di San Martino. Guardando in giù
29 4| l'occhio sul convento di San Gennaro detto dei Poveri,
30 4| memoria delle catacombe di San Sebastiano a Roma, e mille
31 4| ricordo che allato a un san Pietro v'è alcuni adoratori
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