Parte
1 1| quella vivanda presso che all'ultima estremità. Allora donna
2 1| Apostoli, quando io venni con l'ultima secchia dalla fontana. I
3 1| ogni uso.~Io che, forse non ultima delle mie sventure, mi portai
4 1| speranza. Quando rivenni l'ultima volta dalla fonte, entrai,
5 2| terminato di profferire l'ultima sillaba, quando tutti gli
6 2| tre arpie mi spinsero nell'ultima e nella più tetra di queste
7 2| che, da che avevo veduta l'ultima volta suora Geltrude, io
8 2| quindi, per assai altre, nell'ultima, ch'era l'infermeria. Questa
9 2| rinnuova a primavera. L'ultima volta ch'egli venne, suora
10 3| irrefrenabile di contemplare per l'ultima volta quelle amatissime
11 3| perduta compagna, e di quell'ultima notte, faceva ogni opera
12 3| Quivi, per ridurci in un'ultima stanzetta, si dové passare
13 4| sue bellezze: delle quali, ultima sua ingiustizia, sorride
14 4| dispregiata dalla prima insino all'ultima dolorosa femminetta dell'
15 4| che m'avanzano, diedi l'ultima perfezione alla mia pazzia.~ ~ ~
16 4| altra sponda, guarda per l'ultima volta il cielo e cade in
17 4| che ch'era in terra all'ultima estremità dell'edifizio;
18 4| intendemmo dal segretario, all'ultima sera d'una saltatrice.~Pervenimmo
19 4| Portello. Quivi vid'io l'ultima cosa oscena, una brutta
20 4| io felice, e questa fu l'ultima delle mie illusioni.~ ~ ~
21 4| del tutto e percossi per l'ultima volta la mia fronte. Così
22 4| XCIV.~ ~Io ebbi per l'ultima volta la volontà di morire,
23 4| sette mesi trovai io fra l'ultima plebe romana il più onesto
24 4| coprirli, gli avrei lavati l'ultima volta con le mie lacrime,
25 4| moribondo. Egli mi strinse l'ultima volta al seno, e con la
26 4| de' padri.~O Teodelinda! o ultima amica delle mie sventure,
27 4| piazzetta, alla bocca dell'ultima delle tre spelonche che
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