Parte
1 1| facesse quella povera bestia a sapere che noi si partiva, ne a
2 1| io, fuori di me e senza sapere che fosse, cominciai, mischiando
3 1| sangue; ma non ingegno, né sapere, né grandezza altra verace.
4 1| onesti e venerabili. Senza sapere per anche che fosse al mondo
5 1| rivedere il mio angeletto, né sapere né anche, prima di morire,
6 2| ammirare il suo smisurato sapere non era quivi se non io
7 2| ardentissima cupidità di sapere, bruciò nell'anno mille
8 3| felicità; e però la cupidità di sapere era sterminata. Misera!
9 3| Cupidissima, dunque, di sapere, io cominciai ad affliggermi
10 3| fine io non potessi mai sapere più di esse medesime che
11 3| queste due chiavi dell'umano sapere, pietosa finalmente ai mali
12 3| il cammino che conduce al sapere. E però, non essendoti accaduto,
13 3| credi di non poter mai più sapere nulla, e ne prendi una grandissima
14 3| dirò già che non si può sapere nulla al mondo: perché questa
15 3| tuo linguaggio, se tu vuoi sapere, tu non devi né andare a
16 3| che quelli sieno il vero sapere, e sopra quelli reggerai
17 3| sono rea, come voi dovete sapere, di colpa veruna, qualunque
18 3| quello fosse unico e vero sapere. Ora, leggendo cose astratte
19 3| risanava, senza voler più sapere di cavalli né di calessi,
20 4| convento. Ma mi confortava il sapere ch'io sarei il primo esempio
21 4| stesso è notabile o utile a sapere, ma per l'ordinario quello
22 4| e la mia antica brama di sapere e di vedere; ed io da pregata
23 4| bellezza, o d'ingegno, o di sapere, o d'umanità, o di coraggio,
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