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Antonio Ranieri
Ginevra o L'orfana della Nunziata

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


12-anzid | apert-bombe | boni-conci | concl-dilic | dilig-fattu | fauci-guard | guare-invoc | invol-minac | mines-parla | paro-prome | pront-rigog | rigon-scolp | scomp-spare | sparg-tocco | togli-voler | voles-zuppa

                                                              grassetto = Testo principale
     Parte                                                    grigio = Testo di commento
2501 2 | gli occhi e così aprì le fauci, che quando lessi d'Aletto, 2502 4 | di rapirgli la più bella favilla che gli brillava nel pensiero, 2503 4 | indarno; perché nessuna favoletta da vecchiarella sarebbe 2504 4 | del quale egli era un gran favorito, ed avrebbe potuto fare 2505 Not | architetto, il cavalier Fazzini, mi chiamò, per nome, dal 2506 2 | smascellandosi delle risa:~In di presso ch'io nol dissi! 2507 1 | a terra il languore e le febbri causatemi dallo stento e 2508 2 | stupida, e come per un sogno febbrile, la piccola cameretta assai 2509 4 | duca fu venuto, tutti gli fecer piazza, ed ei passando ed 2510 3 | seme del male nel suo seno fecondo, divenire ogni più pregna 2511 2 | né quell'altre due sue fedeli segretarie. L'una portava 2512 1 | fontana. I due abati e il fedelissimo don Gaetano erano già a 2513 2 | l'eco della capace volta fedelmente ripeteva. Dall'altra parte 2514 1 | pagliericcio per terra, la cui federa, ch'era d'accia grossissima, 2515 2 | e due guanciali con le federe medesimamente line, e una 2516 Lett | egli direbbe, a uso di Fedro: Stulte nudabit animi conscientiam.~~  ~ 2517 2 | ch'io ti sforacchierò il fegato.~L'altro, pure dandola a 2518 1 | mortuos quam viventes.~Et feliciorem utroque judicavi eum qui 2519 4 | infelicissimamente morire potendo vivere felicissima, palesatemi colui che amate, 2520 4 | entrare a buona guardia in una feluca carica di doghe che n'andava 2521 4 | ree e zotiche e sfrontate femminacce di questo mondo: che, a 2522 2 | che chi m'artigliava e fendeva il petto, chi m'uncinava 2523 1 | piedi e in tal guisa mi si fendevano, che il camminare mi diveniva 2524 4 | orangutanghi, di cinocefali, di fenici, o di qualunque altro più 2525 2 | io con un fremito di sì ferale rabbia, ch'io non avrei 2526 Not | più corrivo, il manicomio; Ferdinando secondo, furbissimo fra 2527 2 | notte. Cadaveri, becchini, feretri, mortori, sepolture, scheletri 2528 2 | benigno quella sua cera ferina:~Povera la mia ragazza, 2529 4 | quel che v'è di bruto e di ferino.~Ma come più tosto il mio 2530 2 | nondimeno assai bene di non ferire troppo gravemente alcuno, 2531 4 | scagliavo addosso furibonda per ferirlo, ecco mi sento afferrare 2532 1 | passarmi fuor fuora, né senza ferirmi nel petto che n'ho ancora 2533 3 | ne baciò le sanguinenti ferite.~E non m'astenni a questi 2534 1 | innalzatosi dal Vesuvio, mi feriva vivissimamente gli occhi, 2535 1 | sulle spalle. Ed io credo fermamente ch'ella non senza ragione 2536 1 | andava di tanto in tanto fermando a fare il mercato ora di 2537 2 | del viso e della mano di fermarci, quasi fosse dentro da quell' 2538 1 | scalino ero costretta di fermarmi, e prendere un poco di fiato 2539 2 | quelle che vagavano, si fermarono, ed io mi accorsi che costei 2540 1 | sinistra fece cenno che si fermassero alquanto, e mettendo fuori 2541 4 | quel barbassoro. Quivi, fermata la bussola nella corte, 2542 1 | infinito affetto. Finalmente, fermatisi di botto, la luna trasparì 2543 4 | ciascun pe' fatti suoi, ci si fermava e faceva calca intorno per 2544 1 | di estendere i miei mal fermi passi; quel poco di strame 2545 4 | in un canto della camera, fermissima, se il prete perseverasse 2546 3 | inutilissima, essendo io fermissimamente risoluta di vivermi al fianco 2547 1 | più nel suo cuore l'usata ferocità. Onde, facendo occhiolino 2548 4 | pigione per certi finestroni ferrati distanti fra loro un buon 2549 4 | di quegli spietatissimi ferri, guardavo, quando dall'un 2550 3 | ingegnuolo somigliava quei fertilissimi ma sodi e intatti terreni 2551 Not | della creatura, io m'era più ferventemente studiato di sollevare tutti 2552 2 | mente a Dio, lo pregai con ferventi preci a rivolgere un istante 2553 2 | profondata in una preghiera ferventissima. A un tratto sollevò gli 2554 3 | non tanto che un troppo fervido ritorno d'affetto in lei 2555 3 | mi riponeva con assai più fervore alla lettura.~Gli uomini 2556 2 | veramente con certi scurisci o ferze che le suore avevano sempre 2557 3 | traspariva ancora dalle fessure dell'usciuolo del suo gabinetto, 2558 2 | un gran motteggiare, e un festeggiare compagnevole. Rigiravasi 2559 1 | bella scelta!... brutta fetente...~E mi diede un secondo 2560 3 | aveva meno voglia di lui di fiaccarsi il collo, se lo fiaccò veramente. 2561 2 | sciagurate, insino quelle che per fiacchezza erano giaciute tutto il 2562 3 | fiaccarsi il collo, se lo fiaccò veramente. Perché la bestiuola, 2563 4 | riacceso, di segni d'antica fiamma e somiglianti, perché non 2564 4 | muro, e m'ammonì di non fiatare, che birri e gendarmi correvano 2565 1 | cavalli, visto che io pure fiatava, disse alle nutrici in quel 2566 4 | per un grosso mese non mi fiatò solamente del Russo. Ben 2567 4 | seta e le scarpe con grandi fibbie d'argento, e tutto nero 2568 4 | mi feci alla finestra, e ficcando, come potevo, il capo nei 2569 1 | corpo e più non dolesse, e, ficcandola nella carne viva dell'altro 2570 1 | per la vita, mi cominciò a ficcare il capo e poi le spalle 2571 1 | lungo stile, cominciò a ficcarla da tutte le parti in quella 2572 1 | fiasco, ch'era pieno d'olio, ficcarmi a forze giunte nel buco, 2573 1 | con ogni estrema prova, di ficcarsene gli aguzzi denti nella gola. 2574 4 | di furibonde, e il duca, ficcato finalmente, come potette 2575 2 | destra di quell'uscio, e ficcatosi di traverso nella sottile 2576 4 | ed avrebbe potuto fare a fidanza. E mi diceva queste cose 2577 2 | tre mie più strette e più fidate compagne si chiamavano, 2578 4 | sole. Quivi sono silenzi fidatissimi, dove è dato all'infelice 2579 4 | dove vai infelice, a chi ti fidi; e quel sentimento inesplicabile 2580 1 | esprimere con parole la fierezza del dolore ch'io ebbi. Le 2581 4 | pugni, quanto potetti più fieri, in quel visaccio. Ed afferratagli 2582 2 | purgatorio, mi assalì una fierissima febbre.~Io stetti ventuno 2583 2 | par maraviglia a dire, il figlio del figliuolo di quel primo. 2584 4 | trenta più riottose fra le figliuole della Nunziata che avevano 2585 2 | Io non vidi mai a nessuna figliuoletta di signor grande fare da' 2586 4 | solo aspetto di quel mio figliuolino m'aveva destato, io trovai 2587 2 | involta, che mi parve, tutta fignoli e schianze com'ero divenuta, 2588 1 | entrò dentro una brutta figuraccia di brigante, in abito di 2589 3 | cose potetti, dedussi e figurai col mio pensiero dalle premesse 2590 3 | ordinata e sugosa della figurazione materiale di tutto il globo 2591 4 | poco m'erano apparse certe figurine ch'io aveva viste altra 2592 4 | soccorso che mai nessun poeta figurò nelle sue fantasie; che 2593 2 | né anche far la calza o filare, e poscia che l'imparai, 2594 2 | giovanaglia, acciocché la filassero e ne facessero parecchie 2595 2 | hanno lavorata la calza e filata la stoppa tutta la mattina, 2596 4 | deserto lastricato, fra cento file di tronchi acquedotti e 2597 3 | stata troppo folle a voler filosofare, così poca cosa qual sono. 2598 3 | epiteti di dottoressa, di filosofessa e somiglianti, non volli 2599 3 | Bracmani, cioè una setta di filosofi adoratori d'un Dio unico 2600 4 | di tutte le mie lezioni filosofiche, le caddi ginocchioni anch' 2601 2 | duca stesso. Ultimamente a finalissima pena me ne sciolsi, e fuggendo 2602 3 | ed aveva anch'esso una finestretta che rispondeva nella via 2603 4 | con le grate di legno ai finestrucoli, e con tutto l'apparato 2604 2 | dalle grondaie prossime al finestrucolo di quella prigione per una 2605 2 | edificata per abituro di Fingal e de' suoi compagni, e che 2606 4 | celare la nativa barbarie finge di conoscersi, dell'arti 2607 4 | Costei, sull'imbrunire, fingerà d'andare giù in cucina per 2608 1 | ciascuno al suo posto che fingevano d'essere sepolti nel più 2609 2 | ceci, o per meglio dire, fingono di pagarlo così ed in effetto 2610 2 | avea posto.~Quando la messa finì, la nostra aguzzina, se 2611 3 | credetti aver veduto il finimondo. Avevo creduto che il cielo 2612 4 | riammesso nella sala per finire la sua pittura, mi si venne 2613 2 | come tessere tele e tappeti finissimi, ricamare dilicatamente, 2614 3 | morte.~Ella non aveva ancora finite queste parole, ch'io diedi 2615 4 | Ginevrina, voi m'eravate apparsa finora un fiero peccato della fortuna. 2616 2 | affanno, a parlare alcune fioche parole, com'io era stata 2617 2 | sceda, s'andò con Dio.~Al fioco lume di quella lucernuzza 2618 3 | imparato che per chi ha fior d'ingegno il maestro è cosa 2619 2 | dico, seguitandolo la sua fiorente scuola, e tutto il restante 2620 4 | uccisi dalla tempesta tutti i fiori e le piante, la vita comincia 2621 4 | scrissero e perorarono tutti i fisici della terra, e che tutte 2622 4 | ricette ed era tenuto gran fisico in quell'ospizio, sedutomisi 2623 2 | grani. Ed io, guardando fiso il moribondo lume della 2624 2 | senza però guardarmi troppo fissamente, mi disse ad alta voce:~ 2625 2 | guerito d'una cavernosa fistola ch'avea non so dove.~ ~ ~ 2626 1 | mi sarei mai messo questo fistolo addosso.~Quello che a voi 2627 2 | paurose buche, donde per fittissime gelosie si udiva la messa 2628 1 | vani de' merli infiniti fiumi d'acqua. M'abbattei in un 2629 1 | vidit mala quae sub sole fiunt.~Ecclesiastes. IV. 1.2.3.~ ~ 2630 1 | maiale veniva spesso come a fiutarmi ed a riscaldarmi col suo 2631 1 | e ad essere regolarmente flagellati1.~ ~ ~ 2632 2 | fra quella nuova specie di flagellazione. Verso le dodici ore entrarono 2633 4 | conobbi mai il più infernale flagello.~Il seguente il prete, 2634 4 | del Popolo si trova la via Flaminia, ch'è ora la via di Firenze; 2635 3 | abbandonarmi.~E così io fluttuava in un gran mare di cose 2636 3 | queste opere: ma di questo ti fo accorta, che tu non ne prenda 2637 2 | qualcuna di queste briose focacce che qui chiamano pizze, 2638 1 | tornare ai loro paterni focolari; nel silenzio della solitudine 2639 2 | ma nascosa in un largo fodero d'acciaio, urtandosi in 2640 3 | piedi calpestando tutte le foglie cadute e risecche, ond'era 2641 3 | so s'io sia stata troppo folle a voler filosofare, così 2642 4 | LXXIV.~ ~La follia in cui ero venuta non mi 2643 1 | antichi boschi ond'erano folte le labbra e le guance dei 2644 2 | forma di zazzerina, i miei foltissimi capelli, i quali, acciocché 2645 2 | di accoccolarmi in quel foltissimo cerchio, soddisfeci di qualche 2646 3 | mondo, perché avevano il fondamento loro non nella natura delle 2647 1 | a corte e punita con la forca. Io le costava forse un 2648 1 | creta. Intorno erano le forchette e i cucchiai di ferro rugginoso. 2649 2 | peggio con una sorta di forconi a più rebbi, che parea che 2650 4 | fiume una lunga pertica forcuta, di cui era armato, e mi 2651 4 | si fosse recuperato nella foresta ove noi eravamo, ed eccola 2652 1 | tozzo di pane il dal forestiere: e mi racconta sempre che 2653 2 | volermi menare senz'altra formalità, non ci si era appena riserrato 2654 4 | olografi, nel quale dichiarava formalmente che, salvo quel che di legge 2655 4 | che la natura abbia mai formata. Oh signore se voi sapeste... 2656 1 | nome, che aveva il primo formato qui un orto di piante rare 2657 2 | quei gendarme quinto che formava un cuneo coi primi due di 2658 1 | presso che tutti per terra, e formavano la biblioteca di queste 2659 1 | di santa Caterina detta a Formello; indi pigliammo la gran 2660 4 | ed ogni maniera d'insetti formicolavano in quelle sale; ed io, benché 2661 4 | Fuggimmo di Mola, dell'antico Formio, ed io mirava estatica la 2662 1 | Ora aggiungeva carboni nei fornelli, ora versava acqua bollente 2663 2 | preparare un così ricco fornimento, giudicai che fosse giunto 2664 2 | disparte da noi a mensa più fornita, che suora Geltrude, fingendo 2665 4 | assai ben recipiente, e fornito d'ogni maniera di suppellettile: 2666 2 | luce si fu messo per quel foro ingraticolato di ferro, 2667 2 | dolcezza. E guardandomi come forsennata le mani e le dita e l'ugne, 2668 2 | destra, per essermi stato fortemente premuto in quel trambusto 2669 1 | tempera della morte, sanata e fortificata dalla vostra assoluzione, 2670 4 | sentii di repente come un fortore negli occhi, che mi espresse 2671 4 | anche le congiunture più fortuite: che, nelle condizioni in 2672 4 | mio fosse stato altro che fortuito. E dopo ch'io, in premio 2673 3 | fastidire il vicino povero e le fortune afflitte, ed il migliore 2674 1 | giorno, a una luce così fosca e sinistra, che quasi non 2675 4 | robuste braccia, ed, al fosco lume d'una lucerna che quivi 2676 2 | altra fitta in una specie di fosserella operata nel traverso del 2677 4 | spazzo. Vi scaveremo una fossicella della sua misura, che vedete 2678 Not | sperati roghi di carbon fossile (ch'è la più viva aspirazione 2679 3 | Ricolto a gran pena da un fosso dov'era caduto, e trasportato 2680 | fosti 2681 2 | ribaldo cuoco ricacciata e fracassata nella buca, egli rompendomi 2682 2 | scompiglio, né udii mai un fracasso cotale. Chi fuggiva, chi 2683 1 | aprissero e dessero la via al fragorio ed al tuono d'una gran tempesta. 2684 4 | arcavoli. Costui, con un fragorosissimo vocione da Masaniello, con 2685 4 | dolori che la natura ha frammessi necessariamente al suo corso 2686 3 | fra una parola e l'altra frammettendo sempre quella di marito, 2687 4 | avere bambini a petto, o frammettermi più di cose che mi potessero 2688 4 | non mi consentono più di francheggiare il vizio apertamente. Io 2689 4 | un viso così schietto e franco, e, direi quasi, casto d' 2690 1 | la venne adagino adagino frangendo coi denti, e finalmente 2691 2 | ossa sfracellate e di carne franta e sanguinosa, che una creatura 2692 4 | giunse poco di poi il cocchio franto, e il sole si coricò nel 2693 4 | una volta mi conduco ora a Frascati, ora ad Albano, ora a Marino, 2694 2 | orizzonte, e tutte terminate a frastaglio ed a lineette greche: e 2695 4 | pareva annunziare pace, fraternità ed amore, e l'atrocità dell' 2696 4 | volto al prete, gli disse freddamente:~Ora vostra riverenza può 2697 2 | tutto grondava gocciole freddissime, feci una gran prova di 2698 1 | Sullo strame si voltolava e fregava un maiale di maravigliosa 2699 2 | monache, già ristucche e frementi del mio brancolare, mi spingevano 2700 4 | facemmo una gran prova di frenare il riso, e, lodata la disinvoltura 2701 4 | del davanti nella loro frenesia; non però che consentissero 2702 4 | fortuna pose in mano il freno di quelle contrade, non 2703 3 | deviandare a scuolafrequentare maestri. Cerca, se mai ti 2704 Not | cortesissimo autore, più di frequente, il suo giudizioso volume, 2705 1 | villeggianti, che in quel mese sono frequenti in quei luoghi amenissimi, 2706 4 | guastando la chioma troppo frescamente, gli comparvero, ultimo 2707 4 | sperando che quelle aure fresche e placidissime di quel beato 2708 2 | ristrinsi ed appuntai con fretolosa e tremante mano la camicia 2709 2 | acconciato pur dianzi in fretta. In sul quale posatami, 2710 1 | fece bollire con qualche fronda d'alloro. Mi lisciò, mi 2711 3 | letto.~Apersi finalmente il frontespizio di quel libro. Era una geografia. 2712 4 | quel medesimo saputo a Frosinone, e noi, col testimonio ancora 2713 4 | calcare e il pigiare di quella frotta fu tale, che finalmente 2714 1 | spinsero addosso all'asino, frugando nelle bisacce, che gli pendevano 2715 4 | valentía ucciso il cervo.~Frugaron dappertutto quei bellicosi, 2716 4 | armadi, e ogni altra cosa, frugò e rovistò per tutto, mentre 2717 4 | ragionò tutta notte, che di frusta, di mitera, di gogna, di 2718 2 | scalpitare di cavalli, e un frustare interminato. Suora Geltrude 2719 4 | partita ad un gran suono di fruste e di campanelle, fra i più 2720 1 | scampolino di frutte vizze che un fruttaiuolo gli offeriva a prezzo vilissimo. 2721 2 | a una sola percossa di fucile, trarre il fuoco della pietra, 2722 3 | delle sue sciagure, il solo fugace pensiero di staccarmi un 2723 3 | cuore. E spesso i fantasmi fugaci della prima età, e le speranze, 2724 2 | finalissima pena me ne sciolsi, e fuggendo alle mie compagne, e raccontando 2725 4 | uccidere te e me d'un colpo, e fuggi una volta da questa schifosa 2726 4 | rubatimi mille marenghini, si fuggì verso Napoli con la donzella, 2727 4 | e da cui a fiero stento fuggiamo, se il pensiero di non vederli 2728 4 | morde le sponde taciturno. Fuggimmo di Mola, dell'antico Formio, 2729 4 | gran tempo nel tuo grembo, fuggirà da questo corpo che la matrigna 2730 3 | ricoverasse, e che ogni fatica di fuggirla fosse vana.~Discendendo 2731 4 | trovar con Paolo la sera e fuggirne in Francia con lui. Ma egli 2732 1 | che noi si partiva, ne a fuggirsene dal padrone per raggiungerci. 2733 4 | istante, ma sempre, e vuole fuggirti dall'ospizio, e, con un 2734 1 | cause del mio dolore mi sono fuggite.~Il primo avvenimento, onde 2735 4 | dell'età sua, in quei che fuggiti che sono, mai più, mai più 2736 3 | rammentavano gli scheletri che fuggivamo, e il suono lontano delle 2737 4 | che s'appuntò solo in quel fulgido amore che illumina e muove 2738 4 | l'altre stelle. In quel fulgore, in quell'amore m'appuntava 2739 1 | piovendomi e ventandomi e fulminandomi nel viso, perché s'era il 2740 4 | e il suo stagnare e il fulminare dei nostri cavalli, parea 2741 4 | partorire quegli antichi fulmini di guerra. Questa, già prima 2742 4 | degli uomini, e del mondo, fulminò, annullò in sul nascere 2743 2 | ambo le mani una larga e fumante pentolaccia, con entro qualcosa 2744 1 | che fra gli odori di quei fumanti manicaretti, era già quasi 2745 1 | studenti ricominciarono a fumare disperatamente. Donna Mariantonia 2746 1 | pochissimo di residuo cibo e fumato a posta loro, entrarono 2747 4 | fatale possanza. Nell'alba funesta in cui io mi sentii vinta 2748 2 | accollato alla gola con un funicello, a uso cane; e il resto 2749 4 | cielo, e per quelli eterni fuochi giura di mai più non abbandonarmi.~ ~ ~ 2750 1 | rischio di passarmi fuor fuora, né senza ferirmi nel petto 2751 2 | non vedendo anima nata, fuorché le orride vecchiarde, e 2752 4 | sbirri in mezzo ai quali il furente baccalare aveva loro ingiunto 2753 2 | non crescerne gioia a quel furfante, le calde lacrime che già 2754 4 | della vita mia. Poi si corse furiando sul deserto lastricato, 2755 4 | convento quel popolo di furibonde, e il duca, ficcato finalmente, 2756 4 | stessa curiosità, passione furiosissima delle donne, che aveva spinto 2757 4 | solennizzato legalmente un furto, non per grandezza ma per 2758 3 | di future gravidanze e di futuri figliuoli, e fra una parola 2759 1 | gran mano di stranieri, gabellieri, birri, grascini ed altre 2760 4 | sicarii di Antonio. Vidi Gaeta a sinistra, e mi sparì ch' 2761 1 | grosso bastone in mano, e per gagliofferia aveva tuttavia il cappello 2762 4 | buon'ora, aveva scontrato un gaglioffo di Russo che veniva di Nemi, 2763 2 | poterono la loro troppo vivida gaiezza.~Durante tutti gli undici 2764 2 | con una giovane tutta in gala a braccio, che credo fosse 2765 3 | settentrione e si chiamano galassia o via lattea, forma ancor 2766 1 | di quella vita, come il galeotto si avvezza al remo ed alla 2767 2 | espiando nelle pubbliche galere qualche lieve colpa di gioventù, 2768 1 | acceso in un poco d'olio galleggiante sull'acqua in un bicchiere.~ ~ ~ 2769 1 | la peste a Noia e che le galline ve l'hanno appiccata? e 2770 2 | mento, come i bargigli al gallo o la giogaia al bue. E ultimamente 2771 3 | trotto, ora all'ambio, ora al galoppo, sfidava quanti calessetti 2772 1 | credo, che prese Vasco di Gama dal Capo di Buona Speranza. 2773 2 | letti a curarsi chi della gamba, chi del braccio e chi del 2774 Not | presero amendue di bella gara; prima di opprimermi; poi, 2775 2 | che, cadendomi addosso nel garbuglio, mi presse sì forte, che 2776 4 | Sant'Agata, e quindi al Garigliano, all'antico Liri, e non 2777 1 | della scala, cominciava a garrirmi della mia tardanza:~Credevo 2778 4 | trovatala quivi, l'aveva come garrita del suo essere venuta tardi; 2779 4 | questo loro straordinario gastigo a non so qual alto magistrato, 2780 4 | questo sazievole di duca sono gavillosi e maligni. Della misera 2781 4 | uffici della vita consueta, gelate le mani e il volto, tremante, 2782 1 | gocciolava dalla fronte un sudore gelato. Ma a poco a poco il senso 2783 1 | talvolta che dal freddo mi gelavano i piedi e in tal guisa mi 2784 1 | l'aria aperta. Sudavo e gelavo a un tempo, e mi palpitava 2785 3 | Carmine la sentii fatta assai gelida. E guardandola nel viso 2786 1 | parve che quella mano di gelo m'afferrasse anche il cuore 2787 3 | afflitte, ed il migliore gemere sempre. E rimasi stupefatta 2788 2 | impotenza li richiusi; ma non gemetti d'averla ritrovata.~ ~ ~ 2789 2 | ancella, con cotesto tuo sordo gemito; che m'hai già rotto il 2790 3 | Bosforo, fra i profumi e le gemme orientali, nuotavo con le 2791 1 | guardare qualunque animale sia generato come membra fuor dell'uso 2792 4 | aveva assai volte profferto generosamente cinquanta colonnati il mese, 2793 4 | spesso l'uomo perdona per generosità, spesso per amore, e più 2794 2 | mi dolgono i denti e le gengive, e tanto ho arida e risecca 2795 Not | viva aspirazione di questa genia), mi denunziò nella Rivista 2796 4 | Questa goffa e delirante genìa si risolve pazzamente da 2797 4 | inamabile durezza di quelle genìe. Né mai, dal primo che 2798 2 | festivissima, come se i genii del riso le fossero stati 2799 2 | spaventevoli. Verso la fine del gennaio mi era soprappresa una specie 2800 Not | amicizia.~ ~Torino a 1 gennario MDCCCLXII.~Antonio Ranieri~~  ~ 2801 4 | di doghe che n'andava a Genova, ed io in una carica di 2802 4 | rarissimo di modestia e di gentilezza d'animo; che come agli stolti 2803 1 | pensiero che quella mia gentucciaccia sarebbe tornata a casa giusto 2804 4 | volsi a Gesù, e ne implorai genuflessa l'aiuto in tanta mia occorrenza; 2805 3 | sepolcro, e v'attendeva il sole genuflesso, e l'adorava, e ne invocava 2806 4 | il traditore. Poi un a Genzano seppe che i briganti m'avevano 2807 3 | delle idee astronomiche e geografiche; né a mensa, o a letto, 2808 2 | Ercole, come quella nuova gerarchia procedevano in quel camerone.~ 2809 4 | te rimisi la causa mia.~Gerem. XX, 12~~ 2810 4(5)| fuori di Russia, solo in Germania s'ardiscono a farlo, che 2811 1 | nipoti, l'uno cugino l'altro germano, di don Gaetano; e tanto 2812 4 | Iddio n'aveva mandato il germe nel Lazio, aveva voluto 2813 1 | calumnias quae sub sole geruntur,~et lacrymas innocentium, 2814 4 | parole e così disonestamente gesteggiava con le mani.~Questi, adunque, 2815 1 | il birro con parole e con gesti e con toccamenti eloquentissimi 2816 2 | sempre a questa furia il gesto e la sembianza di colei.~ 2817 Not | di tutta l'innumerabile gesuiteria EXTRA MUROS, per mostrarsi 2818 Not | mi denunziò nella Rivista gesuitica la Scienza e la Fede (nobile 2819 4 | sepolta, ebbi la forza di gettarmi a' piedi suoi, e dirle il 2820 1 | tutte le grandi comunità, mi gettarono nella più disperata tristezza. 2821 4 | miei, ed ecco il giovane gettarsi a' suoi piedi e scongiurarlo 2822 1 | PADRE E MADRE CHE QUI NE GETTATE~ALLE VOSTRE LIMOSINE SIAMO 2823 1 | contratto, accostandosi a me e ghermendomi alla peggio, me le diede, 2824 1 | rimaste padrone del campo, si ghermirono come due uccelli di rapina. 2825 1 | speranze della patria. Si ghermivano per il naso, si strappavano 2826 2 | alcuna delle bocche del ghetto, e ne abbiate un istante 2827 4 | freddo in quelle lugubri ghiacciaie, e le naturali angosce della 2828 1 | mondo di più malinconico, mi ghiacciarono su gli occhi le calde lacrime 2829 2 | immagine mi rendette quel ghiotto e saporito desinare. Eran 2830 4 | della dea a offerirle e ghirlande di rose ed altri segni vie 2831 3 | savi medici della città. Gi uni risposero ch'era tisico 2832 1 | dall'inedia e dal morbo, giace sopra un misero letticciuolo 2833 2 | Quelle fra le giovinette giacenti che ebbero la forza di levarsi, 2834 2 | avrei mille volte tolto di giacermi tutta la notte in terra 2835 2 | pietoso lamento di alcune, che giacevano senza quasi più poter dare 2836 1 | travagliosa mattinata, mi giacevo così tra viva e morta sul 2837 2 | che per fiacchezza erano giaciute tutto il su i lettucci, 2838 Ded | DEL SUO IMMORTALE MAESTRO~GIACOMO LEOPARDI~~  ~ 2839 4 | e il colore del viso era gialleggiante, e tutto insieme rammentava 2840 4 | buio della notte il funesto giallore della sua facciata.~Si corse 2841 2 | s'avvia dalla casetta nel giardino, gridando, ti ti, ti ti; 2842 4 | avendo in su gli occhi avanzi giganteschi della rovina di quelli, 2843 2 | d'essermi messa in questo ginepraio. Ma i fatti son maschi e 2844 4 | sapete che questi barbari giocano il sangue, e non ha guari 2845 4 | quale egli si dilettava di giocare e notte; che sapete che 2846 4 | della sua villa, per un gran giocatore che egli era venuto malato 2847 4 | il sangue, e non ha guari giocavano la libertà e si rendevano 2848 2 | i bargigli al gallo o la giogaia al bue. E ultimamente di 2849 2 | vestimento, ne parlò alcuna gioiante parola alle compagne. Un' 2850 3 | Palestina e l'Egitto! o Tabor, o Giordano, o Asfaltide, come mi tornò 2851 1 | la mano. Riuscimmo a San Giorgio a Cremano, Quindi ci conducemmo 2852 2 | nonnulla che somministrano giornalmente, i cinque grani per testa 2853 1(1)| ufficiale. Venezia. Per Giovan Pietro Pinelli, stampatore 2854 2 | occhiali che bollava, e quel giovanaccio di pelo rossigno che scriveva; 2855 2 | distribuendo a molte fra quella giovanaglia, acciocché la filassero 2856 3 | parlarmi così:~Tu credi, giovanetta inesperta, che l'andare 2857 4 | ufficiali, tutti per lo più giovanotti azzimati e attillatuzzi, 2858 4 | vittoriosa corruzione; e senza giovare nulla a me, davo da ridere 2859 1 | perché allora le mie braccia giovavano a donna Mariantonia. Ma 2860 3 | maiali, degli agnelli e dei giovenchi, perché sono più deboli 2861 4 | stesso, che così sempre mi gioverà nominarlo, che molte altre 2862 2 | ritornò. Quelle fra le giovinette giacenti che ebbero la forza 2863 4 | pericolate. Una schiera di giraffe, di orangutanghi, di cinocefali, 2864 4 | per Porta Maggiore. Quivi girammo a dritta, e per molte ora 2865 4 | appoggiate sulla pancia, che girando a tondo per tutta la persona, 2866 3 | volte maggiore di essa; e girandovisi non nella medesima direzione 2867 3 | intorno a questo sole si girano undici altre terre delle 2868 2 | all'immagine; e il loro girarsi mi parve l'iride della speranza.~ 2869 1 | avidissima di levarmisi dinanzi, girata con la sinistra mano la 2870 4 | libri. E quando era scapolo, giravamo per Roma e pe' contorni, 2871 1 | afferrarmi pei capelli e gittarmi a furia sullo strame, o, 2872 1 | avanzo della vivanda, si gittarono sopra il terzo pane ch'era 2873 4 | avrebbe tolta la fatica di gittarsi di così alto, aveva finalmente 2874 1 | ritrattami in cucina e gittatami sul pagliericcio, mi sentiva 2875 3 | furiosamente, e fui dentro, e, gittatomele al collo, la baciai mille 2876 2 | il capo.~E così detto, e gittatomi quel tozzo nel viso, si 2877 1 | montone ch'aveva indosso, e gittatosi sul pagliaccio, s'addormentò 2878 2 | stecchi di gambe, e con un giubboncello assai ben sudicio indosso, 2879 1 | accommiatò con infinito giubilo di don Peppino, che fra 2880 4 | grazia di se a Roma, ma a Giudea, forse non ebbe a sdegno, 2881 4 | Qualunque più spilorcio giudeo vi fosse venuto, trovava 2882 3 | libri ch'ella non aveva giudicato convenevole d'accomunarmi, 2883 2 | dopo tanto piangere, io giudicava seccati in sempiterno. Se 2884 4 | suora Giustina medesima mi giudicò colpevole?~In breve il convento 2885 Not | più di frequente, il suo giudizioso volume, mi fu guida e scorta 2886 1 | mia adorata, se tu sei o giungi invisibile per tutto, non 2887 1 | tanta mente. Ah padre! s'io giungo al termine, e voi non mi 2888 4 | di quelle vive statue di Giunone, che in Roma domandano minenti, 2889 1 | ore della notte, quando giunsero i tre Aquilani, che, presa 2890 4 | per quelli eterni fuochi giura di mai più non abbandonarmi.~ ~ ~ 2891 1 | e raccolta dalla morte, giurando che mai più per l'avvenire 2892 4 | che si chiaman fratelli, e giurano il patto dell'unione contro 2893 3 | non dovetepure solo giurare; ma dire: è, non è.~Gli 2894 4 | capo, non indugiarono a giurarmi tutte sul viso ch'io sola 2895 4 | e che sperava, s'egli mi giurasse alla fine sull'altare quella 2896 4 | tante volte in tante guise giuratami, che Iddio ci sarebbe pio 2897 4 | euremi e i responsi dei giureconsulti, e addusse le pandette, 2898 2 | essere passeggiate, e come giuridicamente visitate, da certi baccalari 2899 2 | farmi la mia parte; ch'io ti giuro, per la Madonna santissima 2900 2 | mia, ed a riguardare con giusti occhi quella mia operazione, 2901 2 | volesse rimettere della sua giustissima austerità. Ma come san Dionigi 2902 Not | catechismo governativo, onde Gladstone trasse l'invidioso vero, 2903 4 | non era schiavo della sua gleba; e che gli aveva allora 2904 3 | degli altri carnefici che gliele tenevano afferrate. Abbandonata 2905 1 | quanto poteva nell'aureola di gloria che lo circondava, e con 2906 4 | antica Capua, e delle sue glorie, e della morte che v'apparve 2907 4 | traboccante di tenerezza, e vi gocciolai su involontariamente uno 2908 2 | che quasi tutto grondava gocciole freddissime, feci una gran 2909 4 | che il sangue veniva giù a goccioli:~Ti colsi finalmente nella 2910 4 | Serraglio. Ond'io cominciava a godermi l'antica stima di tutte 2911 4 | cangiare di tanto in così poco.~Godevano, intanto, del mio atroce 2912 2 | per la lucerna che v'avete goduta iersera e stanotte; e costa 2913 4 | partita, e ch'io non aveva goduto una sola delle tante dolcezze 2914 4 | vuol condurmi seco. Questa goffa e delirante genìa si risolve 2915 4 | trasparissero in istrano accordo la goffaggine e la ferocia nativa. E nondimeno 2916 1 | negli orecchi una maniera di goffissima canzona a canto fermo, che, 2917 3 | ogni più laido e sozzo e goffo e vecchio e scrignuto uomo 2918 2 | state balestrate nelle fiere gole ov'io n'andava; che il numero 2919 4 | come una piattola, salvo la goletta con le sue facciuole ch' 2920 2 | placide e turchinissime del golfo; e mandando dalla bocca 2921 4 | potei tener più sui miei gomiti, ed accasciandomi sotto 2922 3 | cammello e tutta carica di gomme odorate, seguivo fra il 2923 2 | il Tevere, quando è più gonfio e vorticoso, nei cunei che 2924 4 | cacciarmi indosso certe gonnelle d'un fiero capecchio ed 2925 2 | gliene diedi, e mi rimasi in gonnelletta, che quasi a un tratto ebbi 2926 4 | gravità, e per le spire del gorgo fra il quale venni a cadere, 2927 2 | di petto l'un l'altro, e gorgogliando, e strillando, e confondendosi, 2928 4 | Voi volete annaffiarvi il gorgozzule con qualche rimedio a uso 2929 4 | palagio di Teoderico, onde il Goto contemplava gran parte di 2930 4 | Francesco d'Accorso, Cuiacio e Gottifredo; e pervenuto al codice francese, 2931 1 | impose di sparecchiare, e di governare tutti gli arnesi da tavola; 2932 3 | tornava lieto, e rasciutta e governata la bestiuola, se n'andava 2933 Not | nuocere, a casa.~Ma le furie governative furono niente a quelle dei 2934 Not | autore d'un catechismo governativo, onde Gladstone trasse l' 2935 1 | una pentola, ora lavava e governava d'ogni maniera orciuoli 2936 4 | vidi sciami infiniti di gracchianti uccelli quasi accompagnarlo 2937 4 | intendendo quel ch'egli gracchiava, per risposta gli domandavano 2938 4 | lido onde ogni tempesta è gradevole, diventa esso medesimo un 2939 1 | allontanato, la donna con graffi, con pugni e con calci mi 2940 2 | letto, e grattandosi, anzi graffiandosi per tutta la persona in 2941 4 | non rompono statue, non graffiano pitture, non rubano, come 2942 1 | i capelli a ciocche, si graffiarono i visi, si troncarono a 2943 2 | riportarono il tegame e le granate nell'altre camere, per fare 2944 4 | sulla cima più eretta ancora grandeggiano le rovine d'un palagio di 2945 4 | convento, ed io maravigliai grandemente l'immortalità dei carnefici. 2946 4 | grandi di voi paiono quelle grandezze che significate, allo stupido 2947 1 | che, per una specie di grandiosità da studenti, era avanzato 2948 1 | stranieri, gabellieri, birri, grascini ed altre spie, ci furono 2949 1 | larghissima complessione, con grassissimi e sbiavati visi, dove non 2950 4 | costui un uomo altissimo e grassissimo, con una pancia che pareva 2951 1 | sulla via per un vano della grata, aggiungendo:~Voglio togliermi 2952 4 | I feroci, non so se per gratificarselo o per vendicarsi sopra di 2953 2 | scese nuda del letto, e grattandosi, anzi graffiandosi per tutta 2954 4 | mi dimandava di chi ero gravida, un'altra di quanti mesi, 2955 3 | vani cicalecci di future gravidanze e di futuri figliuoli, e 2956 2 | operazione, compostami con gravosa pena sul letticciuolo, tutta 2957 4 | universo tutto, come il più gravoso impedimento a questa mia 2958 2 | senza pagare. Allora la graziosa badessa, come sforzandosi 2959 2 | ridere, tutti ammirando i graziosi e leggiadri sali del duchino. 2960 4 | spelonca era una lapida greca trovata novellamente nel 2961 2 | frastaglio ed a lineette greche: e Capri, all'ultimo, quindi 2962 4 | pareva uno di questi papassi greci, e con una smisuratissima 2963 4 | quel colloquio in su, la Grecia non vanta nessun dialettico 2964 2 | Hanneman, fermò, più tosto in greco che in italiano, la diagnosi 2965 3 | bacerebbero anch'essi i piedi di Gregorio! Ma s'eglino ci beffarono, 2966 4 | scorgevano da uno de' più gretti angoli di Roma, dissi:~Deh 2967 4 | picchiai il petto e il seno, gridai, stupii, piansi e bestemmiai 2968 1 | se con un fiero calcio, gridandomi in capo che non si conveniva 2969 2 | le mani, cominciarono a gridar forte che s'io non voleva 2970 4 | condannato alle fiamme, sentì gridarsi grazia intorno; e racconcio 2971 1 | sulla via, strascinandolo, gridasse sollazzevolmente: È morto. 2972 1 | gente:~Fatica, fatica, mi gridava in capo quanto n'avea nella 2973 4 | di tutte le alunne che mi gridavano rea, mi vietarono di prendere; 2974 4 | all'uscio, mettendo un mio grimaldello nel serrame, ho alzato il 2975 4 | dormirvi su stipate alla foggia groenlandese. Questi letti, che potrebbero 2976 2 | livido e nericcio, e tutto grommato e impastricciato d'una muffa, 2977 1 | inferno a quella inchiesta! Io grondai tutta, m'annegai in un pelago 2978 2 | veniva giù a furia dalle grondaie prossime al finestrucolo 2979 3 | sentì voto l'arcione, tutto grondante di sudore e di sangue, versò 2980 1 | di paglia che gli era in groppa. Un brutto ceffo fra costoro, 2981 1 | un maiale di maravigliosa grossezza, che grugnì forte al nostro 2982 2 | per l'uno de' manichi un grossissimo tegame pieno insino all' 2983 1 | giudicarono, nelle loro grossolane menti, ch'io avessi addosso 2984 2 | e l'intonico assai ben grossolano delle mura e delle basse 2985 4 | finalmente, per uscire, la gruccia della serratura a colpo 2986 1 | maravigliosa grossezza, che grugnì forte al nostro entrare. 2987 2 | Uh! Uh! Uh!~Cominciò a grugnire del riso il duchino, pure 2988 3 | ridicola; e a non ridergli sul grugno, ci costava uno sforzo grandissimo.~ 2989 2 | gocciolava un sangue nero grumoso, che a me medesima faceva 2990 4 | fatti incontanente suoi gruppi e valige, era montato su 2991 2 | prometteva loro un sei grani di guadagno; e l'altre se ne stettero, 2992 3 | finalmente non comportavano, guadagnò in prima la mano, e poi 2993 4 | vedere gli occhi e udire i guai del figliuolo di don Serafino, 2994 1 | d'una bimba che pianga e guaisca e notte; e questa mi 2995 2 | badessa, e sciogliendola e gualcendola e poi sciorinandola verso 2996 2 | abbigliata, e del naso e delle guancie e del mento e della pappagorgia 2997 1 | ed avea la cravatta e i guanti bianchi, e di sopra la giubba 2998 4 | diceva a tutti uno per uno, guardandoci da quegli occhi cavi:~Tu 2999 1 | alla porta della Casa, e guardano, con ammirabile impassibilità, 3000 3 | porci l'occhio addosso, ed a guardarci ed a riguardarci per entro 3001 4 | abbassando gli occhi senza guardarla, mi messi a seguitare i 3002 3 | disprezzammo; e senza né pure guardarli, passamm'oltre.~Ridotte 3003 1 | quasi parea che la natura si guardasse in seno a se stessa, come 3004 1 | momento io aveva stupidamente guardata senza intendere.~Chi può 3005 4 | poveri e de' non poveri.~Guardate un re caduto dal trono. 3006 4 | s'affacciò dalla ripa un guardiano di que' bufali, e mi vide: 3007 2 | furono cagione che assai guardie e custodi e serventi che 3008 1 | stesso. Poi mi rilevo, lo guardo, mi viene dalla sua vista


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