VII.
Ricondotta a Sant'Anastasia,
quivi ritrovai e la primiera carità negli animali che domandiamo bruti, massime
nel cane, che non trovava luogo dalla consolazione d'avermi rinvenuta; e la
primiera ferocia nella donna, che già cominciava a farmi menare la solita vita;
quando giunse il suo marito. Questi, per la povertà che regna nei dintorni di
Napoli, era ito in Basilicata al taglio d'un gran bosco; dove era stato presso
che un anno. Era circa la mezza notte quando la strega ne udì il fischio. Scese
lentissimamente del pagliaccio, dicendo:
Ora torna col malanno.
Poi aperse l'uscio, donde entrò
dentro una brutta figuraccia di brigante, in abito di pecoraio, qual era, con
una grande scure in ispalla e un gran coltellaccio al fianco.
Ci sei tornato alla fine, disse
la donna.
Quegli non rispose una sillaba.
Lasciò la scure e il coltellaccio in un canto, si spogliò la pelle di montone
ch'aveva indosso, e gittatosi sul pagliaccio, s'addormentò profondamente. Lo
stesso fece la donna allato a lui.
Il dì seguente al primo
crepuscolo, destosi il marito e postosi indosso la pelle, venne a' buoi per
trargli fuori. La sua meraviglia fu grande quando col piede urtando il mio corpicciuolo,
ch'era sulla paglia, si fu accorto di me. Volto alla moglie, disse:
Donna, che vuol dir questo?
L'è una bimba della Nunziata,
disse la donna, ch'io aveva tolta per un voto fatto a Maria Nunziata, ed anche
per mia compagnia e per mio aiuto, quanto la sarà fatta grandicella.
Ah maledetta sia tu e la mamma
che ti portò nel ventre, gridò quegli in capo alla donna. Or non sapevi tu che
noi non s'ha da vivere noi, che tu mi porti i figliuoli d'altrui da nutrire? Va
all'inferno, brutta guercia di stregaccia, che da ch'io son teco, non m'ebbi
altro bene da te se non che tu non mi partoristi alcun figliuolo, così
ammalazzata e incancherita come tu sei; e tu mi cacci i putti della Nunziata in
casa?...
Poscia, datile due grandi
sgrugnoni, bravando e minacciando, soggiunse:
Or fa ch'io non la trovi a casa
stasera.
E tirati i buoi per la cavezza,
ne andò nella sua malora.
La donna, com'è il costume di
questi selvaggi, si vendicò sopra me, più debole di lei, de' due sgrugnoni
ch'ella aveva avuti dal più forte. Questa è la scala mirabile dei compensi che
regna nell'ordine universale. M'afferrò, mi percosse, mi calpestò, gridando con
fiera voce che per causa mia ne aveva toccate dal marito. Di poi, imbastato
l'asino, mi vi legò sopra alla peggio: e tiratolo fuori, e chiuso l'usciolino,
si sedette sul basto, e s'incamminò per la via onde, dieci mesi prima o circa,
eravamo venuti.
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