Canto
1 1| la spoglia opima,~Se re fia quel ch'avrà sì ricco pegno,~
2 3| nutrito nelle selve antiche~Fia di Nauplia naval città pregiata,~
3 6| esser grave a chi m'ascolta~Fia ben che ne ragioni un'altra
4 7| qual sì costante petto~Fia che resista all'un e l'altro
5 8| sciocca opinion lontana,~Fia questa spada alfin sola
6 10| seguo e delle due sorelle,~ Fia ben che, differendo a dirne
7 11| scoperto perderà la testa,~Fia come ladro e malfattor punito,~
8 11| nel core,~Che per caso non fia che 'l pensier mute~C'ha
9 11| core.~~ Non dubitar, non fia tal gita invano~Ch'io son
10 12| d'ogn'atto gentile;~E che fia di virtù salda colonna~Sì
11 12| innalzerà così superba mole,~Che fia cagion di partorir nel mondo~
12 12| cor sì (che dopo un tempo fia)~Che per tema il terren
13 12| ma 'l suo desire.~Che non fia mai così divin pennello~
14 12| affetto~Tal nome aver che ne fia sempre detto.~~ E perché
15 12| Concorreran negli alti concistori,~Fia nondimen quel sol vittorioso~(
16 12| sacro e giustissimo senato~Fia come l'oro al paragon provato.~~
17 12| Orseolo, quel che di tal nome fia~Secondo, star fa la Dalmazia
18 12| Venezia il grido~Che ne fia piena ogni sponda, ogni
19 12| e in Puglia di Brindici fia.~Ecco un'altro Faletro che
20 12| Roma il papa giusto~E ne fia preso il suo figliuol Augusto.~~
21 12| allor tiranno,~Del cui furor fia d'Attila minore~L'usata
22 12| pontefice Clemente~Che allor fia con Venezia collegato~A'
23 12| Ecco poi che per lor fia stabilito~Nel suo ducato
24 12| guerre.~Tal che per lei fia chiuso lungamente~Di Giano
25 12| Di Giano il tempio e non fia chi il disserre.~E molti
26 13| che negli altrui confini~Fia la stagion, com'esser suol,
27 13| alfin divora.~E poi che fia per tanta patria degna,~
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