a-avuto | avvam-costr | crean-fidel | fidi-invol | ioppe-oppon | oppor-rapid | rapin-sente | senti-tremo | tribu-ziani
Canto
1 1| Amandrian da un canto,~Ch'à un certo segno aprir devea
2 12| delle famiglie illustri,~Ch'abandonar la cara patria denno,~Per
3 5| splendor tal ch'ogn'occhio abbaglia,~Quantunque saldo e che
4 1| tesoro~Di chiare gemme, che abbagliar mi fero.~Dico ogni fior
5 6| ogni pena acerba e dura,~Ch'abbandonar la bella donna mai~Che sì
6 12| robusto,~E Milan seco e fa abbassargli il ciglio;~Qui fanno pace,
7 2| sua dimanda,~Ma gli occhi abbasso e di sospir più abbondo,~
8 10| che rosa ella vermiglia,~ Abbassò gli occhi, e riverente in
9 1| Macandro alle Cecropie mura~Abbate tutti i cavallier di Corte.~
10 5| Potea ciascun di lor sendo abbattuto~A nova giostra rimontar
11 | abbiamo
12 | abbiate
13 6| In una terra ricca e abbondante~Io nacqui in Lidia d'onorati
14 13| insegna~In lui la pace, e l'abbondanza regna.~~ Sotto sì chiaro
15 2| abbasso e di sospir più abbondo,~Onde ella ancor mi replica
16 13| grave danno,~Vedete che si abborda insieme il resto~E 'l più
17 13| Ciascun con la galea seco abbordata~S'azzuffa e quinci e quindi
18 7| ringrazii e lode.~~ E di novo abbracciandolo gli dice:~– Caro Filardo
19 7| spera,~Il caro suo compagno abbracciò stretto~Qual si richiede
20 11| Cresce alle notti e ai giorni abbrevia l'ore,~Tempo che di cenar
21 5| tu cerchi i tuoi riposi~Abbreviar, e 'l cor ferir c'hai sano.~
22 13| suoi turchi vede~Parte vivi abbruggiar parte affogare,~Con sessanta
23 2| d'Helle appar fra Sesto e Abido,~Quindi le rive Eusin percote
24 3| d'esser principi saranno~Abili tutti in quel consiglio
25 2| mar fanno tal guerra,~Ch'abissa il vento, il mar, l'aria
26 8| suo cor odia e 'l gusto aborre,~Che l'imagine allor che '
27 9| e di gigli,~Di viole e d'acanti ha le man piene;~Gli aurati
28 3| giunse per caso un giorno.~D'acanto, gelsomin, narciso e croco,~
29 1| per ch'altro disturbo non accada,~Tu m'assicurerai sulla
30 11| replicar faria fatica,~Né ciò accadea che ricordato fusse,~Basta
31 10| ciaschedun veduto,~ L'onora, l'accarezza e gli dà loda,~ E cosi ognun
32 9| io so che brami, adori e accarezzi;~E per contrario a morte
33 9| e apprezzi,~E quel solo accarezzo, adoro e bramo,~Ch'io so
34 11| languendo serve,~Si vol partire acceleratamente~Ma la memoria oppressa non
35 9| di gloria acquistar gli accendea il petto.~~ Come fior languidetto,
36 12| Sua castità cred'io,~Che accennar voglia: e poi così seguio:~~ –
37 10| nel petto alti pensieri accensi.~ Non avea breve alcun questa
38 2| tali.~~ Volea inferir che l'accettasse in parte,~Come volea ragion,
39 6| mia dea~Che per mio conto, accetto esser soccorso~Da lei che
40 12| che Trieste il Contarino accheta~Sotto il favor del suo potente
41 10| ti favella,~ Perché fiero accidente, iniquo e rio~ Gli ha tolto
42 5| incantato carme,~Non degli altri accidenti a quali è sotto,~Posto l'
43 12| Veneziani~Spogliar le toghe e accingere le spade,~E divenir in terra,
44 8| due donne in lor servigio accinte~Con le maniche al cubito
45 2| guerrier giovani e forti~Erano accinti a così santa impresa,~E
46 5| io sareimi a tal impresa accinto~Per sicurezza d'altri e
47 2| sì che per servo ella m'accoglie.~~ Poi che non mi trovo
48 3| Questo garzon, dove si vede accolta~Una sì rara angelica beltade~
49 7| belle donne in un drappello accolte,~Assise intorno un ricco
50 9| fallaci pensier nel petto accolti,~L'amar senza speranza è
51 2| Altri trè dì, poi quindi accomiatosse~Con general dolor, tanto
52 3| guerriera~Dalla matrona accomiatossi allora,~E acquistata la
53 10| farsetto,~ Polito indosso e accommodato molto.~ E' ver ch'egli era
54 9| nido~Che 'l re di Creta accomodar devria.~L'ultimo dedicato
55 11| penne,~A un canape pensò d'accomodarsi;~Fortuna, ch'aiutarlo si
56 8| novi, aspri martiri,~Così accompagna al lagrimar l'accento:~–
57 10| ciascun della gran corte~ Ch'accompagni il guerrier famoso e forte.~ ~
58 6| casa ella proveggia,~Come acconciar, come ordinar si deggia.~~
59 8| con frettoloso piede,~E d'acconciarli il fren mostra e la sella.~
60 3| riprese core,~E con quella acconciossi a far contrasto~Alla fiera
61 10| il sangue suo tant'arme accoppia. –~ ~ Dell'oscura risposta
62 11| gelosia, che l'ange e che l'accora,~Nè può patir di veder posto
63 11| ben purgato ingegno,~Versi accordando al suon leggiadri e lieti,~
64 8| poi lor diè speranza,~Onde accordarsi i duo guerrier latini,~Lasciando
65 12| mogliera.~Poi con l'imperio accordasi turchesco,~Indi sotto l'
66 8| il signor caro.~Circe s'accorge, esser il duca amato~Partito
67 11| Ma finge fuor di non s'accorger punto~Che sì leggiadro e
68 7| imaginato il modo~(Ch'era pien d'accortezza e di prudenza),~A tempo
69 2| perché tutti allor s'erano accorti,~Che più l'alma n'avea Risardo
70 2| ambe le cosce,~E non lascia accostar petto con petto;~Per dargli (
71 13| che venuta era~Con Gracisa accostossi ad un alfiero,~E dimandolli
72 8| immensa,~E le due damigelle accostumate~Volano intorno alla superba
73 5| impazzan mille.~~ Per un ch'accostumato e riverente,~E che cortese
74 5| che natura i suoi tesori accresca,~Dai lati son mille feconde
75 3| stirpe perfetta,~Anzi più accrescer dee col suo valore~De gli
76 5| chioma al Cielo.~~ Come accresciuto in numero e in bellezza~
77 13| onde via più sua gloria accresco)~In moglie al Serenissimo
78 2| da chi per certa prova,~E accusan la giovane del torto~Dove
79 5| L'uno è Lideo, quel ch'accusò in Egitto~La bella donna
80 6| Ch'ella non m'abbia offeso acerbamente,~Confessando il suo fallo
81 3| patrio regno~De le piaghe acerbissime e mortali,~Acquisterà quel
82 11| frate morto,~E voi perfide achee genti villane,~Poi che da
83 2| alma smarrita al regno di Acheronte,~Se l'elmo fin non lo tenea
84 3| frigio pian che fu nomato Aclide~Io fu consorte, e vissi
85 6| prendessi alquanto di riposo.~~ «Acquetati (mi disse) Nicobaldo,~Che
86 1| provi il bel giovenco di acquistare,~Che non invidio all'eritree
87 7| campo e gli dà il core,~Ch'acquistarebbe anch'ei splendore e fama.~
88 5| infinito prezzo~Che la donna acquistato avea pur prima;~Stette a
89 12| paduano,~Onde Verona e Padoa acquisterassi~Che contra lui terran con
90 1| pian distese~Molti altri e acquistò palma novella,~E gli scudi
91 10| la risposta o dolce, od acra~ Il sacerdote il vaticinio
92 5| viril crudi nemici,~Con acute unghie e con voraci denti~
93 8| tesoro,~Dico l'illustri, adamantine mura~Onde fé l'arte inganno
94 12| successi~Ch'eran nel muro adamantino impressi.~~ – Mirate il
95 12| ammonito~Vedete qui dov'io v'addito e mostro~Che dal senato
96 5| cori impiaghi e le ferite addolci,~Quando in Cittera avesti,
97 9| Dissi di lui che stava addolorato~Per la fera risposta che
98 7| lui consorte,~Che l'avea addotta al punto della morte~~ Dice
99 12| antico,~E che 'l re di Boemia addotto in lega~Coi principi d'Italia
100 11| antichi e dei moderni tempi~Addur potrei mille di questo essempi.~~
101 7| ciò la miglior strada~Per adempir del giovane i disegni,~Senza
102 11| Che la sua volontà fosse adempita.~E così lo portar fuor delle
103 10| gran città che 'l bello Adige inonda.~ ~ Poi si vedeva
104 10| re disobedire.~ ~ Né t'adirar signor, se 'l fratel mio,~
105 11| Che al buio entra in un adito ove sente~Gran mormorio
106 8| a prima giunta il senso adombra~E gli par che quel parla
107 9| al fianco e tien la falce adonca~Con ambe mani e l'erba mira
108 5| quali è sotto,~Posto l'uom e adoprar puo 'l senno e l'arme. –~
109 1| altari avea,~E Ciprigna adorata era per Dea.~~Canta l'inclite
110 1| aggiunger le parole;~Tacito egli adorava il divo aspetto,~Ch'era
111 12| republica non Marte,~Non Giove adorerà, non altri mille~Gentili
112 5| destrier di pregio~Con ricchi adornamenti aurati e fini.~Gli cinge
113 11| il fior delle fanciulle adorne,~E una scala di lin ch'arrecat'
114 13| fora.~Ecco il Venier dell'adriana armata~Capo, col brando
115 13| l papa all'alta impresa aduna,~Venezia ha 'l suo leon
116 13| Con la misera turba ivi adunata,~Chi s'appiglia ad un legno,
117 12| cinti~Un infinito esercito adunato;~Parean di sangue uman bagnati
118 10| ritratto mirabile parea.~ Un aere in fronte avea grato e sereno~
119 10| circondato,~ E che gli uccelli aerei e pellegrini~ Non potesser
120 10| quel canto~ Una persona affabile e discreta,~ Di saggio e
121 8| assedio. –~~ Mentre tutto affannato e lagrimoso~Il bello innamorato
122 10| uscia~ Dell'uno e l'altro affaticato bue,~ Così leggiadramente
123 1| pur circondando intorno,~E affatico invan la mano e 'l piede.~
124 5| ardimento,~Poi che la giovinetta afferma e giura~Che d'ogni tradimento
125 5| passo al peregrin sicuro.~~ Affermar non si può che la muraglia~
126 3| dal destro lato,~Anzi ti affermo e dico alma guerriera,~Che
127 1| gemme.~~Stendo la man per afferrargli un corno,~Ma quel si scuote
128 3| Tanto sono a tuoi merti affezionata,~Ch'esser ti voglio in maggior
129 6| questo rio pensier tanto s'affige~In me che già mi par vederla
130 5| ne begli occhi i strali affina;~Sente il petto infiammarsi
131 1| alma coppia il rude ingegno affino.~~Fra tanto ella, che luce
132 8| affetto rio che vi concorre~S'affisa, e in lui divien tanto possente~
133 11| e invidia lo divora,~Lo afflige amor, l'infiamma e lo martira~
134 13| Parte vivi abbruggiar parte affogare,~Con sessanta galee si salva
135 12| Vedete poi che l'alto re ch'affrena~L'isola della madre di Cupido~
136 13| fiero assalto,~Vedete l'affrontar, che fanno insieme;~Mandan
137 10| E sopra un libro aperto afisa i lumi.~ Di sopra BERNARDIN
138 11| re guarnito,~E poi meglio afisando in lui le ciglia~Scorse
139 8| Che vol ragion ch'io sol m'afliga e pera,~Né mi duol di morir
140 12| Assiri né i Romani,~Né gli Afri ebbon, né i Persi né i Spartani.~~
141 10| Ateronte di Persia e l'Africano.~ Or dico, ch'esaltando
142 3| valore~Del generoso figlio di Agenore.~~ Segue ella il drago valorosamente,~
143 1| che per lo prato corse;~L'Agenoreo guerrier non fece manco,~
144 11| coppia rea prima che Febo aggiorne,~Che forse li sarebbe anco
145 1| arrogante,~Che osasse a isguardi aggiunger le parole;~Tacito egli adorava
146 2| tocca,~Onde mesto il secondo aggiungo al primo,~E fo che 'l terzo
147 4| che sapean l'effetto.~~ Aggiunta colpa a colpa, danno a danno~
148 12| sopradetta guerra~Anni cinquanta aggiunti ai quattrocento.~E così
149 4| amoroso e schietto,~Che aggiunto al gran valor ch'in lui
150 10| gli rincresca e non gli aggrade~ Ch'altra persona innanzi
151 8| sciolta e sincera;~Ma sol mi aggrava il cor che sia possente~
152 13| guardo suo mi dà salute.~M'aggreva sol (né d'altro unqua mi
153 10| prato~ Piantate avesse, e d'aggroppati lini~ Tutto quel campo fosse
154 6| scompagna~Cacciamo ambi la fera agile e snella.~La fera in una
155 7| destrier asceso~Con quell'agilità tanto spedita,~Anch'ei montò
156 5| scacciar la fame a suo bell'agio~Si ferma accanto alla pendente
157 5| alla terza sera,~Sempre agitando il picciol palischermo~Per
158 6| E fuggo come suol timido agnello~Che teme ir sotto il dente
159 7| severa,~Che per allor dall'ago si rimagna,~E 'l desinar
160 1| essequir quel ch'io bramo e agogno,~E porresti ad effetto il
161 7| palagio, e 'l bellicoso Agone~Dal balcon regio a remirar
162 11| dianzi or mesta e piena è d'agonia,~Colei che non sapea ciò
163 6| mesta,~E io da lei mi parto agro e dolente.~Ma l'aspetto
164 2| candida e pura~Ristretta (ahime) da crudo laccio indegno,~
165 5| senno, né valor potrebbe aitarme~Già contra voi se sol coi
166 2| In altra guisa penso d'aiutarme,~E d'un tal ben di farme
167 3| ora in ora,~Questi che d'aiutarmi han tolto il pondo,~Agli
168 11| non può, che questa non l'aiute,~Che qualche ben, qualch'
169 12| presi da loro,~Che Barri aiuteran poi contra il Moro.~~ L'
170 7| sendo ognun smontato,~Gli le aiutò col paggio a porre intorno;~
171 3| del mio periglio~Una fata aiutommi e diè consiglio.~~ E perché
172 5| vento a poco a poco ogni ala~E placato si rese al suo
173 5| Megara alle novelle sparte~Alarco, e Macedonia il re Amarinto;~
174 12| spavento i popoli v'invia;~E Alarico un'altra volta opprima~Ogni
175 12| Dall'empie man si salva in Albania;~Quel successor c'ha poi
176 6| consolatrice,~Sappi ch'ella albergar deve una sera~Nei tuoi ricetti (
177 6| una sera~Nei tuoi ricetti (albergator felice),~E ti dirà che d'
178 10| onorato e pien di cortesia;~ ALBERTO LAVEZUOLA, che mai stanco~
179 8| irato di Vulcano~Tenea d'Alcide l'arco e le saette,~Senza
180 | alcune
181 4| E che per gire al porto alessandrino~Avea l'aer con l'aura e '
182 13| che fer ritorno, ove gli aletta~La tralasciata istoria,
183 1| una furia di maniera~Ch'Aletto è più placabile e Megera.~~
184 13| Gracisa accostossi ad un alfiero,~E dimandolli con gentil
185 13| freddi mesi della bruma algenti~Tornan la terra verde e
186 10| Contra Satirion, Sirio, e Algiero,~ E ciaschedun di lor con
187 12| avrà, di pietà nudo,~Ch'allagherà di sangue ogni contrada,~
188 12| libertade,~Mentre fuori allargando i lor confini~Giustizia
189 12| grido,~Onde di feste e d'allegrezze piena~Si vede esser la gente,
190 6| Veder giostre, udir suoni e allegri stridi,~Mirar pompe, cavalli,
191 1| vincer gli dèi.~~Con questo allentò il freno e punse il fianco~
192 7| pieno~Le diverse vivande allesse e arroste,~E col pepe e
193 5| arrecando.~Mentre di vari cibi allessi e arrosti~Si va la donna
194 11| splende~Col diverso animale allesso e arrosto,~E le grate vivande
195 2| diligenza e con paterno amore~D'allevar la fanciulla Risamante,~
196 | alli
197 3| giungea,~O cavallier, gli dava alloggiamento;~Ricco era e sempre il suo
198 13| padiglioni.~Che cavallieri alloggiano e pedoni.~~ Quel giorno
199 11| a man sinistra cala~E s'allontana in tutto dalla scala.~~
200 4| qual causa fà, ch'or si allontani~Dalla felice sua patria
201 10| Cinti e divisi son da verdi allori.~ ~ Il pavimento è tutto
202 10| Dando lume a colui ch'alluma il giorno.~ ~ A pena di
203 11| sala aurea, lucente~Dell'allumata cera in ogni canto,~La festa
204 10| del suo splendor la terra allumi.~ Ha lungo manto e d'anni
205 9| levato il guardo~Troppo altamente e 'l giovenil desio,~Tanta
206 10| una cappella è il sacro altare~ Con colonne di porfido
207 1| Allor, che 'l fero Dio gli altari avea,~E Ciprigna adorata
208 7| Resta il garzon tanto alterato e pieno~Di gran spavento
209 4| però cangia i suoi costumi alteri,~Ma che ritorni il nano
210 6| petti~E tacendo, movemmo alterni gridi;~Tutti gli altri godean
211 10| in atto~ In premio dell'altissima vittoria~ Diede al guerrier
212 | altr'
213 8| verso l'austro e 'l sol per altretante~Verso la sera illuminava
214 7| Credea che Floridor fesse altretanto~E si voltò per dirgli alcuna
215 | altrettanta
216 | Altrimenti
217 2| Il re, che non sperava altronde aiuto,~Creder si può, che
218 7| come ognun si vede il capo alzare~Se Cinzia opponsi al lume
219 11| ballo invita,~E lei cortese alzarsi dalla sede,~Alla sua man
220 11| almen ch'ella vi senta,~Alzerà sì la voce empia e ribella,~
221 10| pel che più degli altri s'alzi o chini,~ Nella man manca
222 6| dal dolor lasso e conquiso~Alzo le luci sospirando ancora,~
223 10| sereno~ Che più felice e amabile il rendea,~ Di GIOSEPPE
224 9| rifiuto~Perché di Risamante aman l'ardire,~Amano il suo valor,
225 11| erano in festa~E ch'oggi, amando il re di Persiani,~L'accompagnar
226 9| Risamante aman l'ardire,~Amano il suo valor, l'audacia
227 6| fervidi sospiri,~E ci dolemmo amaramente insieme,~Io piango i suoi,
228 5| Alarco, e Macedonia il re Amarinto;~Vennero in fretta al publicato
229 2| entrar nel legno,~E con gridi amarissimi e con pianti~Chieser mercede
230 2| tanto era grata,~Così ad amarla ogni persona mosse.~Costei
231 5| avea tanto divina~Ch'ad amarlo ogni cor ben ch'aspro inchina.~~
232 4| stretto,~Dove Leandro e Hero amarsi invano~Ch'all'un e all'altro
233 6| note:~«Crudel, poi che l'amarti non mi giova,~Né di pianto
234 6| Siria ebbe desio~Al re, ch'ambasciator grato il raccolse.~Pensa
235 12| Ecco che manda al papa ambasciatore~Per trattar contra il turco
236 | ambedue
237 5| di lontano uscita~Più ch'ambra discendea limpida e fresca;~
238 6| Chiari acque, verdi piante, ameni fiori,~Lieti colli, fresch'
239 6| fussi congiunto~Con lei, ch'amerò sempre infin ch'io muoia.~
240 12| Pisani~Vecchi nemici ad amicarsi piega.~Il muro tracio qua
241 5| onore,~A chi la roba e l'amicizie vere.~Altri per sua cagione
242 12| superbo~Fian da tribuni amministrate e rette,~Che scorreran dall'
243 8| Di natura sì degne opre ammirandi,~Mi maraviglio sì, poi che
244 11| pensando ch'io t'apprezzi e ammiri~Da me lontano lagrimi e
245 8| stesso stupefatto~Sorridendo ammirò l'opra celeste,~Poi disse: –
246 12| Però dal gran pontefice ammonito~Vedete qui dov'io v'addito
247 11| Le donne son gentili e amorose~E si mostran ben grate alle
248 1| costui signor ch'io dico~Dell'Amphionio re figliol minore,~Sì liberal,
249 6| La fera in una aperta, ampia campagna~Esce del bosco
250 12| desir contraria e bruna,~S'amplierà costei quietamente~Senza
251 8| può con vari versi e varie ampolle,~Fece all'amante ogni scienza
252 10| altro una lince e nomasi Anachia.~ La lancia Floridoro in
253 12| Sotto costui verran gli Anconitani,~Già fatti amici, del dominio
254 11| fer ch'io non vi dico,~E s'andaro a posar ch'era ormai giorno~
255 12| che prepara~L'armata per andarsene in Soria.~Ecco ritorna a
256 4| stupor ch'una gentile~Giovane andasse in abito virile.~~ Andava
257 10| gusto,~ Seco scherzando andavangli da lato,~ Ei gli lusinga
258 3| di quelli non potesse,~Ch'andavano spiando mia persona,~Trovarmi
259 6| e come il cor mi stava.~Andavo sospirando per le strade~
260 9| stati al sacro tempio sieno,~Anderan poi con lei nel regno armeno.~~
261 9| Damigella era nomata)~Ch'essi anderian sì come ella divisa~Ad aiutar
262 1| lui la briglia torse,~E andollo a colpir sì ardito e franco,~
263 12| Gregorio santo~Sopra la Puglia andran queste galere~(Le dovete
264 10| di Sufiana,~ Il primo, ch'Androcaspe è nominato,~ Una tigre crudel
265 3| Non sò se iacolo era o anfesibena,~Ch'in Africa ad ogn'altra
266 13| chiaro di sì gran vittoria~D'angeli accompagnato a Dio ne riede,~
267 5| più scarso.~Le belle luci angeliche e divine~Avriano ogni cor
268 6| leggiadri,~Che di veder l'angelico sembiante~Venisser gli occhi
269 2| se esser può) l'estreme angosce,~E mandargli lo spirito
270 12| prende Tiro e mette a passi angusti~Con le sue forze il popolo
271 4| petto nudo~E 'l pone in tal angustia, in tal affanno,~Che, se
272 10| era scolpito~ Che da vivi animai pareva uscito.~ ~ Del mese
273 11| foco splende~Col diverso animale allesso e arrosto,~E le
274 2| e rende;~Così dal vivo e animato monte,~Come Macandro par,
275 3| E rende l'alma franca e animosa~Contra ogni strana, orribile
276 3| Non trova il tempo negli annali suoi~Notata ancor di lei
277 13| tanto l'eccede,~Ch'in foco annega, e arde ancor nel mare.~
278 1| che dentro a me chiudo e annido.~Dille che venga sola e
279 12| Coritta acquista, indi Ferrara annoia,~Qui sopra il re Ferrando
280 1| piace,~C'aver suol l'arco annunciator di pace.~~Era questo garzon
281 10| Udite del gran dio gli annunzi veri.~ ~ Quello di voi
282 2| Son con Lideo che mostra ansia e affanno;~Secondo il suo
283 3| Sì per la nobiltà degli antenati,~Sì perché d'esser principi
284 10| scudo al garzon rompe l'antenna.~ ~ Da Floridor fu colto
285 12| potente regno,~E che resa Antenorea umile e cheta~Patteggia,
286 1| restarne vincitore,~E d'antepor al greco il pregio armeno,~
287 10| nati?~ ~ Nella facciata anterior fra loro~ Un uom d'ogn'onor
288 11| Silano si partisse~Dall'antic'Alba, ancor che trasferito~
289 11| la servente~Ch'in una sua anticamera dormia,~E poi ch'è sola
290 11| schiva e morte ria,~E degli antichi e dei moderni tempi~Addur
291 10| Quando il fin si potesse antivedere.~ Quanti da propri suoi
292 11| splendori~Dalla gran maga antiveduti furo?~E con che strazi uscir
293 5| giace~Per cui si va nell'antro cavernoso;~Quivi la donna
294 11| Lette c'ha ben le note aperte e mute,~Interpretato ben
295 11| e giuoco, e riso~L'udito appaga, il gusto e la favella,~
296 9| gemme d'incredibil pregio.~~ Appaion le fenestre altere e sante~
297 8| idea.~~ L'odio ch'egli ha d'appalesar si affretta~Per vendicare
298 12| cavallier condotti,~Dove apparean della futura gente~Le lunghe
299 7| si rimagna,~E 'l desinar apparecchi alla compagna.~~ Preste
300 3| scende o poggia,~E la cena apparecchia in uno istante.~Il cavallier
301 7| mel, ch'in copia avieno~Apparecchian le torte e le composte,~
302 2| ordine è dato~Che 'l legno apparecchiar faccia megliore,~Vol, ch'
303 4| disarmarsi,~Ove dovea la cena apparecchiarsi.~~ Ma mentre di costei ragiono
304 6| mogliere,~Dove la nova sposa apparecchiata~Esser dovea tanto da me
305 9| Come guerriero all'arme apparecchiato.~~ Perché nel fin del verno
306 13| seta e i panni d'oro~Con apparenza non più vista ancora.~Ne'
307 3| Ma poi rimase al subito apparire~Di quel che vide incontra
308 1| difese~Altri in quel punto apparrecchiarsi in sella,~Verso il palagio
309 2| ornato,~Com'a lei conveniasi, appartamento.~E sì crebbe il mio amor
310 10| Che sono al chiaro nume appartenenti,~ I rilievi, gl'impressi,
311 9| altro alla verità non si appartiene.~~ Risardo e i suoi compagni
312 7| per te, senza alcun par, m'appello. –~E mentre così il lauda
313 8| cui Vulcan la tempra feo,~Appese e sparte, ispicca ella e
314 6| e bramo altrove~Fuggir e appiattarmi e non so dove.~~ Mi getto
315 13| stima,~Ch'alla battaglia s'appicciò con noi,~E sconfitti rimaser
316 13| turba ivi adunata,~Chi s'appiglia ad un legno, acciò dall'
317 13| immortal memoria,~Con quanti applausi il gran Veniero è giunto~
318 7| Presso Cleardo ad un balcon s'appoggia,~Mirando il degno e regio
319 13| ardimento,~L'altro stassi appoggiato in gran pensieri~Com'uom
320 1| servigi, ov'io vedessi~D'apportarti piacer, ch'io non facessi.~~
321 7| di quel fa festa~Che gli apporterà pena iniqua e dura!~Felice
322 6| animal gagliardo,~Altri s'apposta ai varchi più secreti~E
323 3| giunger di lei si fusse apposto;~Lieta la donna il prende
324 8| propria sua virtù, ch'Ulisse apprese.~~ Perché mentre egli in
325 5| volse venir seco in Atene.~~ Appresentarsi inanzi al re Cleardo~Che
326 10| E si fu al re Cleardo appresentato,~ Dinanzi a cui venne tremante
327 1| agli occhi iniqui e rei~S'appresentò quella beltà che scorno~
328 3| aver (non chi al morir s'appresse)~Ma chi opri pur la lingua
329 7| fanciullo i suoi dolori appresta~Mentre d'armarsi anch'ei
330 10| alle sue spalle il passo appreste,~ E per quel ch'alla vista
331 9| Sai pur Floridor mio ch'apprezzo e amo~Tutto ciò ch'egualmente
332 3| ch'al nascer dell'aurora~Apra le foglie e spiri odor novello.~
333 2| Gli è 'l ver, che 'l lampo apria sovente il velo,~Né li mostrava
334 9| il Giugno allor che nelle apriche~Campagne il fien maturo
335 9| questa figura s'intendea~L'April, quando il pastor lieto
336 12| cieli amici,~Il qual frondi aprirà sì ricche e belle,~Che l'
337 4| 'l mandato suo la bocca aprire,~E più ch'essendo ogn'alma
338 1| picciol botta,~Che senza aprirli pur piastra né maglia,~Volò
339 1| tesoro erede,~Mi chino e apro la man, ma quel non meno~
340 2| cresce a poco, a poco,~E ad Aquilon contrasta e al ciel ribelle,~
341 4| contento e lieto~Al fiato d'Aquilone il lino attorto,~Né vedea
342 12| guerra alcuna,~E grande aquisterà forza e vantaggio~Prima
343 10| Per li gradi salì dell'ara sacra~ E com'è suo costume
344 10| Or alla giostra il re d'Arabia venne,~ C'ha la fenice,
345 5| bello,~Non so già s'egli è arabico o indiano,~Ma s'io risguardo
346 10| Di cui spargendo gìa l'arato piano.~ ~ Era il Decembre
347 7| sa la mano il freno~E in arbitrio al destrier lascia la briglia;~
348 5| lor che non toccaro~Degli arbori di dentro frutto alcuno,~
349 3| cinto~Da un verde muro d'arbuscei distinto.~~ In mezzo è un
350 8| sol di lui non mira.~~ Gli archi, le basi, i capitelli e '
351 13| son che l'opre vane~Son d'archibugi e d'altre arme lontane.~~
352 10| Sol la regia fanciulla arder si sente~ Di contrario voler
353 10| giovane stavasi romita~ E non ardia con gli altri uscir in luce,~
354 8| il colpo amaro.~Ma come ardirò mai chiamarmi servo~Di lui
355 6| Perché torno in Atene ove l'ardite~Genti desio di gloria in
356 9| esprimer non potrei com'arsi e ardo~Da che per pormi il mio
357 12| parte~Del mondo sacrifici, are e faville,~Ma solo un Dio,
358 1| di sua fierezza.~Le donne argive, a cui speranza e tema~Combattea
359 2| cui la fama con la tromba arguta~Fa in ogni parte la novella
360 10| questi i propri segni,~ Ariete, Toro, Gemini e i seguenti.~
361 1| regno acheo tanto veleno.~~S'arma, e prende licenza da colei,~
362 11| spero ben che potrò tosto armarme~Di queste tue che son nere
363 7| dolori appresta~Mentre d'armarsi anch'ei gode e procura,~
364 9| Dalla regina delle genti armene,~Che dalla sua sorella è
365 1| bella Biondaura, ch'agli Armeni~Comanda, e al valor mio (
366 13| viaggio,~Benché oggidì l'Armenie sono due,~Mà già per una
367 1| pensiero.~~Costui del Regno Armenio era partito,~Ove gran tempo
368 2| suo valore,~E ch'al grande armiraglio ordine è dato~Che 'l legno
369 8| facondo~Mosse una soavissima armonia,~Talmente ch'era ai due
370 5| vaghezza nova,~Udivano armonie, sentiano canti~Di vaghi
371 5| era smontata e si traea l'arnese.~~ Quando al trar dell'elmetto
372 13| levante~Ch'in verde scudo arreca il giglio bianco~È la nostra
373 5| novi piatti or vin fresco arrecando.~Mentre di vari cibi allessi
374 11| adorne,~E una scala di lin ch'arrecat'hanno~Attaccano a una pertica
375 11| non sa come ei qui l'abbia arrecata,~Il tempo breve non le dà
376 10| Frangileo, che fu l'altro, avea arrecato~ Un uom selvaggio in mezzo
377 13| Le chiavi con la mitra arrecheranno~Questi che 'l papa all'alta
378 1| Ritorno al toro e quel s'arretra e fugge,~Or con quello,
379 5| questo loco.~Deh, dimmi ond'arricchita te ne sei~Che saper bramo
380 9| Di mille fior da zefiro arricchito;~Spira dal suo bel crin
381 2| some,~Ch'a tutti i Greci fé arricciar le chiome.~~ Sì forte lo
382 10| sta coi membri involti e arricciati,~ Con le man stese a quel
383 4| sempre al suo onor fortuna arrida~Il terzo cavallier superbo
384 4| oltra che al mal far fortuna arride,~Coi servi può dell'or sì
385 12| ridente~Ai bei principi arriderà fortuna,~Che mentre in altre
386 1| lo può lieto e felice.~D'arrischiar vita, facultade e fama,~
387 2| giorni e due notti al legno arrise~Fortuna sì che più nocchier
388 13| che mai venisse il tempo~D'arrivar in Armenia a quella terra~
389 9| lice,~Tenta ogni via per arrivarne al segno~Prima che di morir
390 6| è donna, o cavallier, ch'arrivi,~Gli sopragiunge al cor
391 9| Tal che 'l meschin di sua arroganza in merto~Perdé la vita insieme
392 10| lento~ Fu la sua dea che n'arrossisce e tace;~ E da quel giorno
393 7| diverse vivande allesse e arroste,~E col pepe e col mel, ch'
394 5| Mentre di vari cibi allessi e arrosti~Si va la donna e 'l cavallier
395 11| diverso animale allesso e arrosto,~E le grate vivande in copia
396 12| Così pria, che da gli Unni arsa e destrutta~Con le terre
397 5| commandar con suoi rari artefici,~Con la virtù d'una parola
398 13| fanno insieme;~Mandan l'arteglierie la nebbia in alto~Di nero
399 13| mezzo uno steccato.~~ Gli Artemitani ascesi in su le mura~Mesti
400 8| Che seppe in un temprar l'ascentio e 'l mele~~ Miser m'accorgo
401 7| lo vede in sul destrier asceso~Con quell'agilità tanto
402 1| cavallier, che stava ad ascoltarla.~~Ma non son di costor per
403 9| che le ragion mie con pace ascolti,~Scaccia un poco dal cor
404 11| sente unqua riposo~Da che ascondesti i bei sembianti tuoi!~Deh,
405 3| per timor dentro una siepe ascosto,~Se le fé incontro a mezzo
406 8| che lor più lunga etade ascrisse,~Di quel, c'hanno ordinato
407 3| vestito~Di virtù è quello e è Asdrubal con esso.~Ma lascia questo
408 8| le man l'un dopò l'altro asperge~Di quello umor che spira
409 4| Neve di grana o di cinabro aspersa,~Par che la bocca al minio
410 11| grembo ai fior disteso,~Aspettando, che lasci il cielo oscuro~
411 8| iniquo e fello.~Ma d'esser aspettata io mi ricordo~Dalla donna
412 6| errore~E che sei quella c'ho aspettato tanto.~Però dal tuo venir
413 4| in Alessandria, e che l'aspette~(Dice) ch'a lui verrà quanto
414 1| grand'Olivo accanto,~Et ivi aspetterò chi venga in prova~Contra
415 8| dolor nell'affannata mente~E aspettò che 'l cavallier morisse,~
416 8| superbo muro,~E mentre irato aspira alla vendetta~E pensa darlo
417 10| assai che troppo ardita~ Aspirasse alla via ch'al ciel conduce,~
418 8| sdegnoso~Gli mosse irato asprissima procella,~Come a fautor
419 7| Che lo vien sì scortese ad assalire.~~ Ferma il cavallo e con
420 11| opra,~Che minacciando avea assaliti loro~E con la spada era
421 10| avia,~ L'un dopo l'altro assalse Floridoro~ Il re di Media
422 1| suo difetto chiaro,~E l'assaltò una furia di maniera~Ch'
423 11| Il re di Persia perfido assassino,~E tosto fu chi fé di questo
424 11| stretta~La raccomanda all'asse del balcone,~E di calar
425 13| con Gracisa~Ove Artemita assedia Risamante.~Della battaglia
426 11| può star dalla sua donna assente.~~ O dèi per qual mio error
427 1| disturbo non accada,~Tu m'assicurerai sulla tua fede,~Che 'l patto
428 5| A vederne l'effetto io l'assicuro.~~ Venite cavallieri avventurosi,~
429 5| e all'odorifer'ombra~S'assidon poi d'un amoroso mirto.~
430 10| troppo e svogliato~ Dall'assiduo pensier che lo molesta,~
431 2| Parthi~L'amata in tutte assimigliar le parti.~~ Volse, che si
432 12| fondo,~Grazie che né gli Assiri né i Romani,~Né gli Afri
433 7| in un drappello accolte,~Assise intorno un ricco e bel lavoro.~
434 9| capitelli,~Sopra cui di rilievo assisi starsi~Veggonsi più fanciulli
435 10| tardo~ A più d'un che l'astringe e lo molesta,~ Sapea finger
436 12| Dalle donzelle di Circetta astute,~Che fin'allor non s'eran
437 8| fiede,~Ond'ei si rizza e con astutia bella~Corre al destrier
438 4| grandezza venne~Con arte, con astuzia, e con ingegno~Che signor
439 7| Propinquo al re della prudente Atena.~Ardea negli occhi e in
440 10| in Siria avea la corte,~ Ateronte di Persia e l'Africano.~
441 11| piuma, indi la tinge~Nell'atro inchiostro è cosi il foglio
442 11| di lin ch'arrecat'hanno~Attaccano a una pertica bicorne,~E
443 1| gran martello d'or quivi è attaccato,~Con cui si batte il marmo,
444 4| e d'animo dotate,~Né men atte a mostrar con studio e cura~
445 7| e l'oro~Ch'al corso e in atteggiar presto e leggiero,~Esser
446 1| quella età novella,~Ch'in Attene piovea propizio il Fato~
447 11| parlare intende.~~ Come l'attenta orecchia al senso apporta~
448 1| muto,~E voltatosi al re, ch'attento stava,~Disse con alta e
449 6| Il confessar l'error con atti umili,~Con infinite lagrime
450 7| a canto~Restò con l'alma attonita e pensosa;~Poi nol veggendo
451 4| fiato d'Aquilone il lino attorto,~Né vedea l'ora mai nel
452 2| estinto era per fama)~La colpa attribuiva a quella dama.~~ Parla con
453 5| semplici fere inganna e attrista.~~ Sirio d'età più forte
454 11| costui, per cui tanto m'attristo,~Forse mai più non tornerà
455 11| scale.~Fortuna, che gli audaci spesso aita~Gli fu così
456 11| colpa d'Amore.~~ Come vago augellin ch'in aria sciolto~Con libere
457 10| pigliar che fea più d'un augello~ Di lor semplicità rider
458 10| Vincitor della giostra auguria e sente.~ ~ Ma il barbarico
459 2| guerra.~Il cavalliero a cui l'augurio piacque,~Sfida Macandro
460 12| fia preso il suo figliuol Augusto.~~ Ecco che torna e mena
461 10| ad ora~ Nel cuor si sente aumentar la pena,~ Col raggio di
462 10| Tosto all'armi vermiglie, aure e leggiadre,~ Scorto fu
463 10| egregio simulacro.~ ~ Son l'auree chiome sue splendide e chiare~
464 5| mestizia sgombra,~Spiran l'aurette un delicato spirto,~Ma poco
465 8| maraviglia~Che di novo stupir l'ausonie ciglia.~~ Avea tre gran
466 12| pianteran con opportuni auspici,~Non però avrà così benigni
467 8| alabastro eletto,~Tre verso l'austro e 'l sol per altretante~
468 10| L'ore pronte a servir l'autor dell'anno.~ ~ I sacerdoti
469 3| ingegno e di valor credo t'avanzi;~Né pur a te, ma a quante
470 3| Tant'altri, in cui l'empia avarizia ha regno;~Dovria pur di
471 | aveano
472 | avemmo
473 | avendolo
474 | avendosi
475 11| il pensier gisse,~Che s'avenia per colpa dell'ingorda~Sua
476 6| Ch'aspettar ti convien l'avenimento~Di una regia fanciulla illustre
477 6| E altrettanto a Lucimena avenne.~Più giorni poi fui tanto
478 6| castel poco distante~Una aventura onde ciascun si prova,~E
479 6| amante~A quella impresa aventurosa e nova.~Trovasi in un castel
480 | avermi
481 | averne
482 6| farmi un danno~Di cui sempre averò l'anima offesa.~L'iniqua
483 11| al suo signor avere,~Io v'avertisco il periglioso effetto,~Che
484 | avessero
485 6| privi d'ogni spene,~Quando avevam più il cor lasso e afflitto.~
486 5| benché fosse a veder gemme avezzo,~Questa pur sovra ogni altra
487 3| dee col suo valore~De gli avi eccelsi suoi l'alto splendore.~~
488 10| Ornato e nome Lucidalbo avia,~ L'un dopo l'altro assalse
489 10| I cani, c'han di lepri avido il gusto,~ Seco scherzando
490 7| pepe e col mel, ch'in copia avieno~Apparecchian le torte e
491 13| presso la bellezza, onde m'avinse~Non credea che valor tanto
492 8| scaccia e 'l giorno spento aviva.~Data che m'ebbe in luce,
493 | avrai
494 | avran
495 5| quel fiume chiaro~Gustar, c'avrebbon mal rotto il digiuno,~E
496 11| signore,~Ch'un'altra volta avrem miglior ventura. –~Floridor,
497 | avrete
498 5| luci angeliche e divine~Avriano ogni cor d'aspe e di tigre
499 | avuta
500 1| c'abbia il suo intento,~C'avutol sia poi di morir contento.~~
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