a-avuto | avvam-costr | crean-fidel | fidi-invol | ioppe-oppon | oppor-rapid | rapin-sente | senti-tremo | tribu-ziani
Canto
501 8| duro giogo avvien che d'ira avvampi,~E invan ne gema, e per
502 5| non favella.~Intanto un avveduto suo scudiero~Portò un bel
503 6| poi sì crede~Che ben gli avvenga e in mal pur gli succede.~~
504 1| Macandro anco a Griante avvenne,~Ch'all'incontro il terren
505 3| chiamati~Furon, le proprie vite avventuraro~Per salvar quelle di persone
506 12| almi successi.~Di lei l'avventurato avvenimento~E la gloria
507 3| perigliosi,~Altre strane avventure è il suo desio,~A piè lascia
508 5| assicuro.~~ Venite cavallieri avventurosi,~E non temete alcun periglio
509 2| e 'l gelo,~Il buon mago avvertì la regia prole~Dell'onorato
510 13| spazio è poi distinto~Lo avvicinar delle contrarie schiere,~
511 8| meglio del suo error si avvide~Che non gli fa al cortese
512 3| avendolo tradito,~Ella m'avvisa che col dolce nato~In questo
513 9| altra via di quel che l'ho avvisato~(Del viaggio d'Armenia a
514 10| osar dolersi dei celesti~ Avvisi, onde restar taciti e cheti;~
515 3| non s'empie d'oro,~Pochi avvocati son che tor l'impresa~Voglian
516 7| con gran cor l'aspetta,~S'avvolge il manto e in man la spada
517 5| fresca ghirlanda il crin s'avvolse,~E i cavallier, ch'assai
518 11| i balcon, trovò la fune avvolta~Onde già Floridor calato
519 10| acceso nume~ Finì il ministro avvolto in aurea gonna,~ Che raddoppiar
520 13| la galea seco abbordata~S'azzuffa e quinci e quindi e taglia
521 5| arme e lo scudo è di color azzuro~Dove ritratto è un libro
522 13| colomba al lato manco,~Di Babilonia è il re Cloridabello,~Che
523 13| suoni, in canti,~Come sian baccanali o giorni santi.~~ Ma che
524 3| come figlia,~E mille volte bacia il suo bel volto~E quella
525 12| gli rende~Che 'l santo piè baciar non si disdegna,~E Alessandro
526 8| vincea la neve,~L'altra un bacino d'or largo e cavato~Nel
527 13| le ginocchia chine.~Alcun bagnando l'allegrezza i volti~Di
528 12| adunato;~Parean di sangue uman bagnati e tinti~Strugger il più
529 9| maestro piacque.~Dinanzi un bagno di fresche onde chiare~Parea
530 5| Condotto vien da un caval baio oscuro~Che un piè di dietro
531 12| veneto domino,~Ch'ei Castel Baldo acquisterà e Trivigi,~E
532 5| di dietro alquanto avea balzano.~L'arme e lo scudo è di
533 11| legno fosse.~~ E la punta di balzo venne a corre~Il re di Persia
534 13| Venezia ha 'l suo leon nella bandiera,~Ha il principe spagnol
535 2| fusse ancor fé in publico bandire,~Di cui la fama con la tromba
536 2| notizia al re Cleardo.~ Bandisce il re una giostra. Il buon
537 4| meglio il tracio pegno,~Se 'l bando regio al suo voler risponde;~
538 11| sede,~Alla sua man la man barbara unita.~Mover la scorge or
539 2| avuta~Vittoria contra il barbaresco ardire,~La più solenne giostra,
540 12| erede~Dell'empio Federico Barbarossa,~Che scaccierà di Roma il
541 3| Non deve per valor d'alcun barone,~Ma per man d'una vergine
542 2| di creder mostra fanno;~I baroni più nobili d'accordo~Son
543 12| Istria son presi da loro,~Che Barri aiuteran poi contra il Moro.~~
544 12| Feltro, con Belluno, e con Bassano~Al gran dominio, il qual
545 1| in pensier con gli occhi bassi,~Né tutta notte mai potei
546 8| tal ch'io no 'l rivelo;~Bastati di saper ch'esca di vita~
547 1| e Amor si vanta.~Di' le battaglie rie, le fiamme ardenti,~
548 2| il migliore,~Ricorsero al battel, ch'era vicino~Per iscampar
549 3| gentile~Che non ha paragon da Battro, a Thile».~~ E mi disse,
550 13| forse a me la sua virtute,~Beate piaghe e 'l sangue, che
551 9| cor non pon toccare.~~ O beati color, cui diero in sorte~
552 12| poi con suo onor presso le Bebe.~~ Nel secondo quadrato
553 2| cadavero, e uscir fuora~Fa da begl'occhi suoi due caldi fonti.~
554 1| Che la Regina il manda a Belgirone.~~Belgiron di tre leghe
555 7| Tornò in palagio, e 'l bellicoso Agone~Dal balcon regio a
556 12| Vicenza dassi~Con Feltro, con Belluno, e con Bassano~Al gran dominio,
557 3| Costei, disse la fata, di beltate,~D'ingegno e di valor credo
558 12| libertà promette il fato,~~ Bench'al venir di Radagasso in
559 7| E mentre così il lauda e benedice~Di pari entrar dentro un
560 12| fu (se 'l ver non celo)~A benedir le sanguinose imprese~De
561 9| Quai contenti maggior, quai benefici~Ad uomo nato il ciel largo
562 2| opra al suo disegno,~Fa beneficio a questo e a quel signore,~
563 12| auspici,~Non però avrà così benigni i fati~Come questo gran
564 12| a temer de' Veneziani~È Berengario, imperador condotto.~Quei
565 10| afisa i lumi.~ Di sopra BERNARDIN PARTENIO appare,~ nell'una
566 1| incontra si tornaro.~Macandro bestemmiò le stelle e i fati,~Quando
567 3| e alloggia,~Lo sfrena e biada assai gli mette inante;~
568 9| piene;~Gli aurati panni suoi bianchi e vermigli~Lieve aura intorno
569 7| secrete~Il soverchio del re biasma timore,~Poi che scacciar
570 11| con pompa atra e funesta,~Biasmando l'empie e scelerate mani~
571 11| Attaccano a una pertica bicorne,~E ben studia finir l'ordito
572 5| le fere gli asconde e da bifolci.~Soave Amor, che di pungenti
573 6| abbia disciolto l'animal biforme,~E però mentre te mirando
574 1| pantera pinta,~Con arme bigie e sopraveste tale,~Così
575 5| Ch'ornano a Bacco i crin biondi e lucenti.~E v'ha con sì
576 3| bianco, che di neve sembra.~~ Biondissima ha la chioma e inanellata,~
577 | bisogna
578 9| vieta la sorte,~L'altro gli bisognò mandar lontano~Con molta
579 2| all'estremo lido,~Che da Bitinia il Bosforo disgiunge,~Quinci
580 6| troppo ostinato, aspro e bizzarro.~~ «Miseri noi, rispose
581 7| vermiglio,~E 'l sangue li bollia dentro ogni vena,~Così l'
582 12| l più delle volte ebbe bonaccia~Né mai d'alcun puot'esser
583 5| principe latino.~~ Non cessò Borea impetuoso e fermo,~Nel suo
584 5| impero.~E passar fiumi e boschi e valli e monti~Sì come
585 2| lido,~Che da Bitinia il Bosforo disgiunge,~Quinci il mar
586 3| fior vago e adorno,~E di bossi e ginepri intorno cinto~
587 1| allo scudo e fé sì picciol botta,~Che senza aprirli pur piastra
588 5| ch'io muoia~Quel ben che bramai tanto e poi perdei;~E così
589 9| saper chi siano i cavallieri~Braman non men de' Greci i forestieri.~~
590 6| novo diletto a Lucimena,~E bramando far cosa che le piaccia~
591 4| del valor del buon Risardo~Bramano di veder qualch'opra nova,~
592 11| ove di quanti~Cibi si pon bramar gran copia v'era.~Le cetere
593 6| cui tanto i connubi avea bramati,~Tutti i miei studi e tutti
594 3| È pur gionto quel dì bramato e caro,~Nel qual son tratta
595 2| a così santa impresa,~E bramavan veder degli altrui torti~
596 6| parenti della sposa~Che bramavano a lei farmi consorte;~Sedeasi
597 4| ch'essendo ogn'alma allor bramosa~D'acquistar fama e di mostrar
598 8| come quel che tanto era bramoso~Di riveder la sua progenie
599 1| suo figliuol che si nomò Brancardo,~Padre di Polinide, c'ho
600 13| che l'altro presto~I fieri brandi e i colpi, che si dànno;~
601 12| Veneti consegna~Ravenna e Brescia. Indi al famoso lito~Federico
602 3| è tolta;~E sappi, che in brevissima stagione~Questo garzon,
603 12| esser d'udirmi,~Onde con brevità voglio espedirmi.~~ Ma pria
604 13| il meglio aver di quella briga~Gli corre sopra e con pietosa
605 7| Steron più dì lontan dalle brigate.~~ Or, come ho detto, il
606 1| che fé, l'altiero Ismeno,~Brillò nel volto e giubilò nel
607 12| Di Smirna e in Puglia di Brindici fia.~Ecco un'altro Faletro
608 13| infinita.~I freddi mesi della bruma algenti~Tornan la terra
609 5| un tempio vi mirò d'oro brunito,~E a Clarido il mostrò nell'
610 8| che cangiasse in animali bruti~Gli uomini a sue parole,
611 13| ancor del suo macchiata e brutta.~~ Spinta da gran furor
612 10| uno e l'altro affaticato bue,~ Così leggiadramente era
613 6| alla mia donna bella~Così bugiarda e ria parla e favella:~~ «
614 10| Ch'ella lasciasse l'abito bugiardo.~ ~ Gli altri duo cavallier
615 10| stimolar gli travagliati buoi~ Che dietro si traevano
616 5| giorno della giostra più a buon'ora~Mangiò ciascun che gli
617 6| trarla meco,~Fora ben stata buona opinione,~E condurmi nel
618 1| compagno e guida.~~Sopra buoni destrier spronaro tanto~
619 10| cingea, le braccia e 'l busto~ D'un vestir molto stretto
620 6| mai da me non si scompagna~Cacciamo ambi la fera agile e snella.~
621 6| E se nol fo minaccia di cacciarmi~Di casa e di più ancor diseredarmi.~~
622 6| lontani~Che più non s'odon cacciator né cani.~~ Al fin perdemmo
623 10| Per le nevose strade il cacciatore.~ Per ultimo ingombrar quivi
624 6| serena.~Trovo cani, cavalli e cacciatori~Per dar novo diletto a Lucimena,~
625 1| dietro la pesta,~Finché cacciossi in mezzo un bosco folto,~
626 12| Alla misera Italia che non cada;~Attila nome avrà, di pietà
627 2| inconti~Sopra 'l freddo cadavero, e uscir fuora~Fa da begl'
628 1| nell'entrar del giovene cadmeo~Uscì Aliforte alla seconda
629 3| battaglia in quella antica etade~Cadmo fé già col drago orrendo
630 13| il ciel rimbomba e geme,~Cadon gli uccei sul liquefatto
631 8| ferro audace~Scioglia questo caduco e fragil velo,~E la cagion
632 9| collegio strano~Tre cavallier caduti erano al piano.~~ Il prancipe
633 4| l volo.~Al promontorio Cafareo poi venne,~Ove del verde
634 11| successo~Che la vostra pazzia caggion n'è stata.~Pur quando brami
635 11| sospeso sta gli vien veduto~Un calamar col foglio e con la penna,~
636 11| meglio sia giù del balcon calarsi,~Che più sicura e miglior
637 11| avvolta~Onde già Floridor calato s'era,~E senza motto far
638 13| parlar prescrisse~Che già calava in mar Febo la luce;~E pur
639 13| di sé stessa,~E sì gran calca intorno il nunzio serra~
640 1| Dico ogni fior ch'egli calcando venne,~Di perla o di rubin
641 10| vendemiator co' piedi suole~ L'uva calcar per farne uscir il mosto,~
642 8| fredda pietra son, se viva e calda~Carne, sarebbe ogni giudizio
643 2| dolcemente,~Che mi fa sospirar sì caldamente.~~ Io non rispondo a questa
644 7| che se di lei punto gli cale,~Se di vederla viva è il
645 10| avanti al tuo desio~ Me, Calindrano, al tuo servigio appella,~
646 5| udir quel romor presero il calle~Che li condusse alla più
647 12| obbedienza Zara~Datasi a Caloman re di Ongaria.~Del sangue
648 8| lagrime e i lamenti.~~ Il calpestio gli orecchi al garzon fiede,~
649 12| quadro è manifesto e piano~Di Cambrai la memorabil lega.~Vedete
650 11| disciolta;~E fu la diligente cameriera~Di schivarle cagion vergogna
651 9| venisse meco lo pregai~Per caminar secura d'ogni scorno;~Il
652 9| la strada presi~E vidi e camminai molti paesi.~~ Ma non ho
653 9| che se non vol esser mio campione,~Se non vuol venir meco
654 12| sotto il Tiepolo è soccorsa~Candia, allor da pirati molestata.~
655 10| ridutti~ Spogliarsi l'armi e i candidi colori,~ Né fu chi comprendesse
656 11| cavallier ch'era sì come il cane~Dietro all'odor venuto a
657 8| Poco mi par che fesse ella cangiando~Gli umani corpi in orsi,
658 8| vien costretto in arbore a cangiarsi,~Fa ch'in dubbio si stan
659 8| miracoli sì grandi.~Ma che cangiasse in animali bruti~Gli uomini
660 2| mandar lettera o messo,~Ma cangio in rozze e vil le regie
661 9| con tal soccorso~L'ardor canicolar l'uom tempra e scaccia.~
662 1| ingegno~Gli incolti versi, che cantando vegno.~~E voi BIANCA Illustrissima,
663 13| de' barbari Helicona~Qui cantano le muse e Apollo suona.~~
664 5| scudo e cimiero.~Ma per non cantar sempre d'un soggetto~Or
665 3| che di lui scriva Apollo e cante.~~ Granduca di Toscana sta
666 10| aspri e gelati~ Mostra il canuto vecchiarel tremante,~ Che
667 12| mille palme chiare~Gli fa capaci, e nel fatato muro~Lor fa
668 13| tanta~Letizia che non pon caperla i cori,~Ciascun della vittoria
669 12| fu il quadro e più non vi capia,~Onde non poté 'l suo seguir
670 13| arde ancor nel mare.~Quel capitan, che de' suoi turchi vede~
671 13| Spezza e fracassa e 'l capitano prende;~E di gloria immortal
672 10| e corta~ Per lo vento un cappel di lana porta.~ ~ Con la
673 3| illustri e degne~Che dei CAPPELLI è la famiglia eletta,~Verrà
674 9| mostrava~Sino al ginocchio, una capra giacea,~Che con grave dolor
675 9| dolor languendo stava~E due capretti partorir parea.~Una sampogna
676 5| campi stellati~Dove più d'un capriol scorrea leggiero,~E poco
677 6| né tardo.~Ecco intanto un capriuol sbuca leggiero~E io gli
678 1| lettere d'oro~Vede uniti i caratteri e le note~Che le scoprir
679 9| intorno intorno~Di vivaci carbonchi fiammeggiava,~Che la notte
680 6| volta venne~E crudelmente in carcere serrato~E altrettanto a
681 5| di là mille arbor tutti,~Carchi di pomi d'or vaghi e ridenti,~
682 10| stanza~ Si vede un vecchiarel carco di orrore,~ Che presso ad
683 8| schietto.~Sono le soglie e i cardini d'argento,~E di vivi rubini
684 7| infante~Ove fatte gli fur carezze tante.~~ E da chi scrive
685 5| al valor dell'incantato carme,~Non degli altri accidenti
686 12| figlio.~Quel per far danno al carrarese ingiusto~(Che sprezza ancor
687 3| avea~Un suo poder con ricco casamento;~E se donna o donzella vi
688 2| Che tosto ch'egli uscì cascò sul prato~L'effigie che
689 9| Risardo, c'ha gran voglia~Di castigar quell'uom crudo e insano,~
690 6| spiana.~Se non era legato di catene~Non si partia da me, per
691 3| vedi la corona e 'l manto,~Caterina è sua figlia, che destino~
692 13| gli altri sommersi, arsi e cattivi.~~ Più d'una nave in pezzi
693 12| mar spiegate~Son dal Leon Cattolico in levante~Per racquistar
694 12| etade,~Dai liti iberi alle caucasee porte~O dall'ardenti all'
695 7| provvedendo di nascosto~D'arme e cavai con diligenza e tosto.~~
696 7| incontrarlo viene,~Il giovene cavalca disarmato,~Né fuor che '
697 13| Biondaura atroce guerra.~~ Cavalcan con Gracisa a gran giornate,~(
698 10| seco gir partito prese,~ E cavalcò per le medesme strade;~
699 13| Che giunsero la donna e i cavalieri~Al minacciato muro d'Artemita.~
700 1| accende.~~Erane occulto il cavaliero amante~Da che mirò le belle
701 10| instavano Filardo~ Che si cavasse ormai l'elmo di testa,~
702 8| altra un bacino d'or largo e cavato~Nel fondo che lo sparso
703 5| Per cui si va nell'antro cavernoso;~Quivi la donna a cui in
704 1| bisogno di lui perché mi cavi~D'un gran martir che nel
705 2| entra il mare,~Altri co 'l cavo legno in mar rigetta~L'onde,
706 4| monte~E 'l bel terreno alfin Cecropio mira.~Giunto, a terra gettar
707 10| valore~ Vogliam che 'l tutto ceda a tuo favore.~ ~ Piacque
708 6| un sole,~E io di fé non cedo a chi che sia.~Ella che
709 8| alto~Che mentre più che può celando vallo,~Fa il viso or d'ostro
710 9| fianco sol se gli vedea celare~D'un pannolin, come al maestro
711 8| troppo elevati amori.~Vol celarsi a Filardo e più ch'ei prega~
712 13| indizio fuori;~Il poeta divin celebra e canta~Con dolce stil gli
713 4| il prego e 'l pianto~Per celebrarne i debiti imenei.~Sdegnosa
714 11| guerrier famoso e degno.~Né celebraro men come discreti~Gli esterni
715 6| imenei~Fur legitimamente celebrati,~E che fummo per grazia
716 6| contento~Che 'l mio connubio celebrato fusse,~E così ognun di noi
717 1| cavalliero,~Alfin che non si celi e non si copra,~Corre il
718 10| Sopra il suo capo, il nobil CELIO MAGNO~Parea di chiaro e
719 11| a sorte in quella opaca cella,~S'era alla mensa con Clarido
720 3| un successor di loro,~Poi Celsidoro, e indi Florideo~Con due
721 11| abbrevia l'ore,~Tempo che di cenar s'ha per costume~Di notte
722 8| Ulisse invola~~ Oltra 'l cener ch'al sacro mausoleo~Dell'
723 8| dolor colmo e di pieta,~E 'l cenere mortal del padre mio~Chiuso
724 1| damigelle e i camerieri~A un cenno sol partir dal suo cospetto.~
725 3| non di questi sono,~I quai cercan con fede e amico zelo~Di
726 11| gli fu imposto,~Né cura di cercar l'altrui facende~Per essequir
727 5| dapoi, come farovi udire,~La cercasse placar, ma sempre invano.~
728 2| supremo imperador de traci,~Ho cercato (dicea) queste contrade,~
729 2| inteso il doloroso avviso~Cercavan di saper chi l'avea ucciso.~~
730 9| trovarmi in sì misera sorte~Cercherei darmi or di mia man la morte.~~
731 12| superbi porti.~~ Ma perché cerco ognor d'esser più breve~
732 11| non disse,~Chi sei? né pur cercò donde venisse.~~ Solicito
733 1| quella strada, ora per questa~Cercollo assai, per che l'amava molto.~
734 6| tarda,~Avean portato molte cere accese,~Al cui venir la
735 11| notte allo splendor del cereo lume.~~ Poi che in tanta
736 7| pronta e le man preste,~E già Cerere e Bacco eletto e santo~Della
737 10| vita in dono.~ Fatta la cerimonia che si deve,~ Il cavallier
738 3| e il raro,~E buon Tomaso Cernovicchio a paro.~~ Ne debbono esser
739 | certi
740 6| io men vado errando~Come cerva da veltri assediata.~Ecco
741 8| qual fugace e temidetto cervo~Fuggo piagato indarno il
742 3| in giro mena,~Salta dei cespi sibilando fuori~E strugge
743 12| pria ne i lazii prati~Raro cespo a fiorir d'alme radici~Che
744 5| più schermo~Parve alquanto cessar la furia altera,~E l'aer
745 11| ch'a morte ne venisse,~Non cessaresti che pietoso e forte~All'
746 3| oppressa sono;~Di cui mai cessarò di alzar al cielo~L'immensa
747 13| disegni pienamente?~~ Or cessata la furia e 'l grido infesto~
748 2| quanto inchina e piega,~Cessato quel furor con altrettanta~
749 3| consiglio.~~ E perché non cessava da ogni lato~La persecuzion
750 10| chini,~ Nella man manca un cesto avea di grano~ Di cui spargendo
751 11| bramar gran copia v'era.~Le cetere e le lire consonanti~Da
752 1| detto il suo fedel Parmino,~Chel felice giovenco da lui scorto~
753 12| che resa Antenorea umile e cheta~Patteggia, col leon famoso
754 1| dimandar chi è quello;~Ma chetamente aperse e senza luce~E la
755 3| resta~Che la sappia costei chiamar per nome,~E brama udir la
756 8| amaro.~Ma come ardirò mai chiamarmi servo~Di lui per un soggetto
757 10| attorno~ Che liberali son chiamate e dette;~ Nel mezzo un nobil
758 9| Ma scopri il tuo valor sì chiaramente~Che resti ogni altra gloria
759 10| alla sinistra mano~ Del chiarissimo padre il vivo raggio,~ Avea
760 6| Dell'oscura pregion la chiave invola,~E vien a ritrovarmi
761 13| depinta una scemata luna;~Le chiavi con la mitra arrecheranno~
762 11| persone,~Ma quando lor si chieggion quelle cose~Che 'l donarle
763 12| col papa e la cristiana chiesa.~~ Questa immortal republica
764 2| amarissimi e con pianti~Chieser mercede al sommo eterno
765 9| ch'abbia il crine~Tenuto chin sotto una lunga pioggia~
766 3| accosta al buco e 'l capo china e guarda,~E viste dentro
767 13| al cielo e le ginocchia chine.~Alcun bagnando l'allegrezza
768 10| più degli altri s'alzi o chini,~ Nella man manca un cesto
769 5| mio pensier non pave. –~Chinò la donna i lumi onesti e
770 13| gentil tanto si trova~Lieta chiudendo in sé due teste tali,~Che
771 1| aperto~Il ben che dentro a me chiudo e annido.~Dille che venga
772 3| ell'ha pensato è sogno e ciancia,~Perché vi trova in scambio
773 5| la donna e 'l cavallier cibando,~Per caso il cavallier mirò
774 8| infame e duro~Dormir trova il Ciclope in cima il monte,~E l'occhio
775 5| L'istesso ramo anco 'l cimier corona~Ch'è de'più illustri
776 4| insegna nei scudi o nei cimieri.~~ Parea ciascun in vista
777 4| vermiglia~Neve di grana o di cinabro aspersa,~Par che la bocca
778 10| parea di queste sette~ Voler cinger la testa illustre e rara~
779 12| la sopradetta guerra~Anni cinquanta aggiunti ai quattrocento.~
780 2| levar di letto,~L'una si cinse la feminea vesta~L'altra
781 6| di tanta pietà l'anima ho cinta,~Che pria che passi l'onda
782 8| sole,~Girar i poli e fermar Cintia spesso,~E far fiorir le
783 10| Egli roppe la lancia alla cintura,~ Ma 'l teban lui percosse
784 11| correr la terra.~~ Tu sacro Cinzio, a cui la bionda chioma~
785 4| per la doglia~Vol che di cio 'l fratel l'impresa toglia.~~
786 1| fero Dio gli altari avea,~E Ciprigna adorata era per Dea.~~Canta
787 12| d'Austria e 'l nobil re ciprigno.~~ Ecco reggendo il buon
788 1| non cede,~Et io lo vo pur circondando intorno,~E affatico invan
789 10| Tutto quel campo fosse circondato,~ E che gli uccelli aerei
790 1| franco,~Che maraviglia ai circonstanti porse;~Nell'incontrar per
791 5| muro, onde 'l gran monte è circuito~Silano allor le luci al
792 5| ferite addolci,~Quando in Cittera avesti, in Papho, o in Gnido,~
793 13| la potente sua turchesca classe.~~ Di quà, di là preparasi
794 2| raccontò l'alta guerriera~Al re Cleandro, e del gigante aggiunse~
795 12| Mirate il gran pontefice Clemente~Che allor fia con Venezia
796 12| col leon famoso e degno.~E Clodia, c'have altrui volto il
797 13| ardita alla battaglia fiera.~Cloridabel non fu di lei men presto~
798 10| All'insegna ch'avea del cocodrilo.~ ~ Preser del campo e
799 12| la palma, onde l'onora e cole,~Vittoria è nominata; e
800 1| spinse,~E con quella gran colera ch'avea,~Prese col braccio
801 12| Fa con Venezia pace e si collega.~Ecco il Michael terzo ch'
802 12| Che allor fia con Venezia collegato~A' danni della fera d'oriente,~
803 6| piante, ameni fiori,~Lieti colli, fresch'ombre, aria serena.~
804 7| faccia addolorata e pia,~Sì colma de pietà, priva d'orgoglio,~
805 1| tua tal rende onore;~E per colmar di gloria il parthio lido,~
806 6| Lasciando me, che sol t'adoro e colo,~E io piglierò sposo d'altra
807 12| Che pur le sappia il manto colorire,~Ond'almen dee di generoso
808 5| fiumicello,~Ch'ombrose avea le colorite sponde~D'ogni più ricca
809 9| acerba~Età nel viso fresco e colorito;~Tutta è di fiori e d'or
810 8| uscir, ch'assai più importa,~Colosso e Tantalon ciascun estremo~
811 2| mia,~Come del fatto ella colpevol sia.~~ Fur seco presi ancor
812 8| di smalto,~E danna e fa colpevole il cavallo~Del suo partir,
813 1| al destrier ale~Venne a colpirlo con tal furia in fronte,~
814 6| amoroso stral nel cor fu colta,~Così la guancia mia vaga
815 8| superba mensa.~Chi serve di coltel, chi nell'aurate~Coppe il
816 12| vittoria degna.~~ Qui si prende Comacchio, i Narentani~Son quei colà
817 2| diligenza mia,~Ch'a me sol comandava, e dir solea~Ch'alcun meglio
818 11| saldo e 'l ciglio lieto.~~ E comandò ch'in ricca sepoltura~Fusse
819 1| argive, a cui speranza e tema~Combattea 'l cor, c'han fama di bellezza~
820 2| venne;~Era valente e spesso combatteo~Coi più famosi e sempre
821 7| mette in opra.~~ Come se la cometa in cielo appare~Tutti dan
822 12| miracoloso avvenimento,~Comincerà la sopradetta guerra~Anni
823 6| piacque ella ai miei.~~ Cominciammo a scoprirsi i novi affetti~
824 9| altro la battaglia cruda~Cominciano e ai gran colpi che si danno~
825 12| eran più vedute.~~ E così cominciaro a rinfrescarsi~Con ragionar
826 12| de vostri orecchi degna,~Cominciarò dal tempo che riceve~Il
827 9| già l'avea condotto~Che cominciava a rimanergli sotto.~~ Gli
828 5| pia, ch'agli elementi~Può commandar con suoi rari artefici,~
829 8| genitrice mia~Che dell'uman commercio empia ribelle~(Da me poi
830 4| innocente,~Tolto da suoi commiato, il patrio lido~Lascia,
831 7| nostro core,~L'uno è il commun desio d'acquistar fama,~
832 11| lento,~Felice occasion, comoda e grata~Di scoprir agli
833 10| caro al tuo pensiero~ Saria comor che 'l suo bel nome ignori.~
834 3| esser suo conto le rende.~Compar la fata e a lei dona il
835 7| Così quando la vergine compare~Ciascun si volta al raggio
836 12| dotato~È 'l trionfo divin che comparisce~Di sì superbi e ricchi manti
837 7| intente e volte~Le gemme in compartir, la seta e l'oro,~E in recamar
838 11| egregia architettura~Ben compartita è ugual per ogni faccia,~
839 10| Dicea l'argento in note compartito~Sopra il suo capo, il nobil
840 4| ha l'oriente~E del resto compiace alla sua mente.~~ E dice
841 12| segno;~La donna allor che compiacer li volse~Alla seconda faccia
842 1| Benché la sua modestia non comporta~Che se ne mostri afflitta
843 8| muro di diamante~Tre usci comportian d'avorio schietto.~Sono
844 13| vedete insieme unite,~E compose uno esercito sì grande~In
845 7| Apparecchian le torte e le composte,~Quella, ch'avea del bel
846 1| Scegli d'ornati, e ben composti accenti~Il più bel fior,
847 5| cinto ha il piè d'un ben composto muro~Che chiude il passo
848 11| sta sospeso~Acciò ch'ella comprenda i suoi desiri;~Si rende
849 10| candidi colori,~ Né fu chi comprendesse il lor ritorno~ Ch'era già
850 6| onorata dote.~~ Quando io comprendo l'animo ostinato~Del padre
851 9| per l'alto valor ch'in un comprese,~Di tutti insieme poi tanto
852 11| Resta Cleardo, a cui l'alma compunse~Ira e dolor di così fatto
853 7| figlio~Di Silvarte e 'l comun sente bisbiglio.~~ Mentre
854 5| un dell'altro era germano~Comuni coi parenti ebbon l'imprese.~
855 2| rese,~Tutta la lode a lei conceder volse.~Lo prega il re, c'
856 5| canti~Di vaghi uccel che fan concenti a prova;~Che lieti i due
857 1| agguaglia lo stil con quei concetti,~Ch'escon de' pensier miei
858 5| su uno scoglio una gran concha tira,~L'ostrica un gran
859 6| scampar non si potea.~~ Or per conchiuder fui preso e legato~Da gente
860 13| re ch'in lei non crede,~Conchiudon qui la fortunata lega.~Or
861 10| ragionevole rispetto.~ ~ Tra lor conchiusa in breve spacio d'ora~ La
862 11| suo petto arse e accese.~Conchiuso in breve spacio l'epigramma,~
863 12| riposo~Concorreran negli alti concistori,~Fia nondimen quel sol vittorioso~(
864 7| Mirando il degno e regio concistoro~Di tanti illustri eroi che '
865 6| odioso non mi leghi~E la conclusa pratica disciolga;~Ma non
866 12| comune, al comodo, al riposo~Concorreran negli alti concistori,~Fia
867 10| empio e acerbo.~ ~ Eran concorsi in numero infinito~ Duchi,
868 12| disdegna,~E Alessandro allor conculca e preme~L'altera testa,
869 13| Al giusto dimandar non condiscese;~Talché sdegnata Risamante
870 6| medesma ella cittade,~D'egual condition, di pari etade.~~ Era venuto
871 10| felice~ La dolce avara sua condonatrice.~ ~ Di quella bella man
872 4| cortese e liberal signore~Condotta in una loggia a disarmarsi,~
873 12| Giovane presso i cavallier condotti,~Dove apparean della futura
874 8| Ma che fortuna a caso lo conduca~A provar s'ha la sorte amica
875 6| dall'ira audace,~Che mi conduchin pur dove lor piace.~~ Ch'
876 11| Publicamente in piazza fu condutto~E 'l popol corse allo spettacol
877 6| abbia offeso acerbamente,~Confessando il suo fallo Amore accusa,~
878 6| a tua donna aita».~~ Il confessar l'error con atti umili,~
879 2| minaccie e da promesse,~Confessaro alle menti inique e felle~
880 3| troppo invitte arme d'Amore.~Confesso ch'io dovea prima privarmi~
881 12| ristorava ogni affannata mente.~Confetto intanto e vin soave mira~
882 5| raccolto in terra era al confine~De' vaghi orecchi e in fronte
883 11| la legge e tutta resta~Confusa e 'l cor gli trema e la
884 13| più vista al mondo,~Quella confusion de morti e vivi,~Qual penna,
885 4| l'aura e 'l giorno;~Ben congetture avea ch'el fier Lideo~Avesse
886 6| In matrimonio allor fussi congiunto~Con lei, ch'amerò sempre
887 6| mia colei~Di cui tanto i connubi avea bramati,~Tutti i miei
888 6| palazzo fu contento~Che 'l mio connubio celebrato fusse,~E così
889 13| cieco, né sì stolto~Che non conosca chi m'ha tolto il core.~
890 6| estremo ad un estremo bene~Ci conoscemo aver fatto tragitto,~Quando
891 11| fuor dell'intelletto~Non conoscendo il re di vita fuora,~Che
892 9| scintilla viva~Di desio di conoscerti e vedere.~Credimi, Floridor,
893 10| riverisce e loda.~ ~ O re, se conoscesti il cavalliero~ Che tanto
894 6| castel messo.~E perché ancor conosci che m'importi~Quanto mi
895 1| E per ch'abbia ciascun conoscimento~Di chi quest'opra fé tanto
896 1| La Regina di Dacia, a cui conquise~Lo sposo già destin crudel
897 10| principal ministro, che consacra~ Le vittime ad Apollo e
898 1| da lor ch'in premio prese~Consacrò tutti a quella imagin bella;~
899 12| con quel patto a' Veneti consegna~Ravenna e Brescia. Indi
900 7| invia~E gli appresenta il consegnato foglio,~Appunto allor che
901 12| tempo in tempo e mille onor consegue.~~ Ecco che a' preghi di
902 7| L'ama da figlio, e ha per conseguente~Timor di lui che non patisca
903 13| e fortunata a pieno,~Che conseguì nel falso Ambraccio seno.~~
904 9| resti in tal tormento)~Di conseguirne il desiato intento.~~ Se
905 11| esser può ch'uom di lasciar consenta~L'amato ben quando può starvi
906 5| Raggidora.~~ La qual non consentendo al gran desire~Del cavallier
907 1| figlia,~Nè senza il suo consentimento volse~Torcer un dito al
908 6| Ch'io non son mai per consentir a quanto~Oprar disegnan
909 9| l tuo cor fiede;~Non si conserva in guisa tal (cred'io)~La
910 10| ove sia eterno il grido,~ Conservaste l'onor del regno nostro,~
911 13| ognun grida e l'appella~Conservator della sua patria bella.~~
912 11| Gran mormorio di paggi e di conserve,~E per fuggirlo a man sinistra
913 12| onorato principe la pace~Conserverà delle felici arene.~Al suo
914 12| gesti mirabili e divini~Conserveran la patria in libertade,~
915 7| oprar l'asta e la spada,~Considerato avea, come prudente,~Qual
916 9| giovane dolente,~Che gli van consolando il mesto core~E racquetando
917 9| caro,~Qual vi narrai, ch'a consolar lo venne~Con gran pietà
918 6| morte.~~ Ogni arte io fo per consolarla, ogni opra,~Indi mi parto
919 11| ritorno.~Vari pensieri or consolati or mesti~Fan nel cor giovenil
920 2| Di tal promessa il nano consolato~Asciuga da begli occhi il
921 6| vera~Di questa tua fatal consolatrice,~Sappi ch'ella albergar
922 6| core,~Real donzella, e mi consolo alquanto,~Veggendo pur ch'
923 11| era.~Le cetere e le lire consonanti~Da umiliar ogni anima più
924 8| Che trasformasse i suoi consorti in fiere,~Che mai non fé,
925 8| Deh, fuggi amico il mio consorzio, e in parte~Ne va lontan
926 8| la di lor pietade or mi constringe~Quindi sviarmi e poner fine
927 8| mio~Chiuso nell'urna sacra consueta,~Circe per donar loco al
928 11| allegrezza e in piacer tanti~Si consumò gran parte della sera,~Le
929 2| che la donna in suo favor consunse~L'empio gigante, a lei grato
930 9| ingombra la muraglia~Un contadin che 'l capo avea scoperto,~
931 9| figura~D'un faticoso e rozzo contadino;~Gli finge intorno il capo
932 12| Mentre i fatti di lei verrò contando.~~ Fioriran questi ingegni
933 10| usciti ad acquistar l'alloro~ Contandovi Filardo e Floridoro.~ ~
934 5| ch'io leggo e spesso odo contare;~Benché dall'empio, iniquo
935 12| maggior grado.~~ Vedete il Contarini uomo gagliardo~Rifar pur
936 12| segno,~E che Trieste il Contarino accheta~Sotto il favor del
937 12| quai se tutti i nomi io vo contarte~Temo che 'l mio parlar troppo
938 5| in pena e in pianto. –~Ma contarvi la sorte iniqua e dura~Ch'
939 2| In altra parte vi sarà contato,~Ch'ora un poco lo stil
940 11| Acreonte.~~ Numerava i sospir, contava i sguardi~Che troppo spessi
941 12| tanti sien so senza che gli conte~Da Paulo Lucio a Nicolò
942 13| ascesi in su le mura~Mesti contemplan la crudel battaglia,~Gli
943 11| Non si può saziar di contemplarla~Del re latin la stupefatta
944 5| vermiglio~Ogni occhio fea di contemplarlo vago;~Ogni sua parte, fuor
945 12| sotto il medesmo impero.~~ Contemplate il Venier principe giusto~
946 3| l'un l'altro il proseguir contende,~Tal io son, qual fanciul
947 4| inganno~E far le voglie sue contente e liete,~Accusa Raggidora,
948 10| E con gaudio comune e contentezza~ Sarete i primi eroi di
949 13| La giovene che seco avea conteso~Era a Biondaura, che ciascun
950 9| porte eran d'avorio e d'or conteste,~Con figure d'intaglio almo
951 4| rimasto all'incontro vincitore~Continuamente al corso s'abbandona;~L'
952 4| Onde il meschin tenea in continui guai~L'anima involta in
953 2| con le vostre armi.~~ Così contò l'innamorato nano~Della
954 6| guerrier di Lidia e del contorno;~Né men d'ogni donzella
955 8| per quella porta~Quando i contrasti havrete empi e mortali~Passati,
956 1| dono;~E parmi che tra noi contratta sia~Già sì grande amicizia
957 6| altro il seme,~Avean tra lor contratto il maritaggio~Che ci rese
958 1| bella figlia sua turba e contrista,~Le dice, figlia mia sia
959 1| fama di bellezza~Molto si contristar, che 'l guerrier greco~Fusse
960 7| morta.~~ Floridor legge e si conturba tanto,~Tanto s'intenerisce
961 1| La dubbia mente sua vien conturbando.~Già, come a lei vicin fosse
962 9| instrutta),~Smarrita resto e mi conturbo tutta.~~ Tosto m'afferra
963 13| di quella impresa,~Onde convenga poi cangiarlo in pianta,~
964 10| regni~ Sopra le case lor convenienti;~ E tutti quei ritratti
965 13| ruine~Di genti assai, son convenute alfine. –~~ Ma non avea
966 4| proceder sì benigno avea,~Un conversar così amoroso e schietto,~
967 6| star sotto il suo impero~Conviemmi e ad altro amor volger le
968 7| indugio con parlar soave~Ai convitati suoi parer men grave.~~
969 8| era già posto in ordine il convito.~Si mosser dunque, e in
970 9| illuminava.~Di sopra esser coperta d'ogni intorno~La macchina
971 13| minacciato muro d'Artemita.~Da copioso esercito i sentieri~Tutti
972 1| che non si celi e non si copra,~Corre il cavallo e tal
973 10| quadri d'alabastro e di coralli,~ Sorge l'altar nel mezzo
974 7| argento,~Col manto puro e la corazza schietta,~E le penne sull'
975 11| e in fretta~Giù per la corda il suo mortal depone,~Né
976 12| col signor della Turchia.~Coritta acquista, indi Ferrara annoia,~
977 3| bocca~Le corre sopra, e corla già non puote;~Ma 'l ferro
978 12| Ecco reggendo il buon Cornelio Creta~Che si ribella e poi
979 8| architrave e tali~Son le cornici, e sopra gli usci e intorno~
980 3| fu nepote al re dal sommo coro;~Floricelso tuo genero sia
981 10| nullo incontro teme.~ Per coronarsi il crin di palma e alloro~
982 11| scioglie ella le perle e le corone,~E 'l bel collo e 'l bel
983 3| Vestirà a Bianca il bel corporeo velo~Che porterà dal ciel
984 6| possa che non vada~E che non corra il rio destino al segno,~
985 2| Per lo prato il destrier correa disteso;~Macandro irato
986 13| cade e 'l verde piano~D'un corrente ruscel vermiglio irriga;~
987 4| gesti la grazia e leggiadria~Corrispondente alla beltà del viso,~Chi
988 12| successo a quello~De rei Corsali opprimere il furore,~E mossa
989 1| avversario a farsi inante,~Corsero il campo e presero la volta~
990 8| indi in qua tanti anni sono~Corsi, e pur fresca e giovanetta
991 3| se le rende,~Come in gran corti a praticar fosse uso.~La
992 3| albergo avesse,~Ma quando la cortina ebbe levata,~Che lo specchio
993 10| spoglia indosso non avea~ Ma corto è il manto che l'adorna
994 12| stendardo~Zara che s'era al Corvatin rivolta.~Vedete in Puglia
995 2| guerrier tien strette ambe le cosce,~E non lascia accostar petto
996 1| cenno sol partir dal suo cospetto.~Narra Parmin: «Signora,
997 12| tributo.~~ Vedete la città di Costantino~Presa da loro e l'isola
998 12| grave assedio scorsa~Sin a Costantinopoli l'armata.~Ecco fortuna che
999 6| poteva dire.~A me della costanza il freno roppe~Il suo martir
1000 13| tal opra assai si duole,~È costretta voler quel che non vole.~~
1001 3| provarsi~D'entrar, ma fur costretti a ritirarsi.~~ Buio era
1002 12| Sia la città d'Antenore costrutta~ Delle reliquie nobili troiane,~
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