a-avuto | avvam-costr | crean-fidel | fidi-invol | ioppe-oppon | oppor-rapid | rapin-sente | senti-tremo | tribu-ziani
Canto
3007 13| Incendi, uccision, strazi e rapine,~I soldati di Cristo ivi
3008 1| smemorato oblio,~E Morfeo rappresenta in varia scena~Più d'un
3009 5| elementi~Può commandar con suoi rari artefici,~Con la virtù d'
3010 10| ben con ragion ch'ei si rassembre~ Al fruttifero mese di Settembre.~ ~
3011 6| Forza è che 'l mesto viso io rasserene~E ch'in faccia il piacer
3012 10| un vestir molto stretto e rassettato;~ I cani, c'han di lepri
3013 5| dolci labbia,~Ch'i cavallier rassicurati alquanto~Prestaron fede
3014 9| Che 'l leggiadro garzon si rassomigli~Al maggio par con cui ben
3015 4| Crespo oro il crine, avorio rassomiglia~La fronte più, ch 'l ciel
3016 11| Che mentre l'intelletto rassottiglia~Comprende il caso e ne divien
3017 7| compartir, la seta e l'oro,~E in recamar quel fregio almo e divino~
3018 11| intender ti farei~Com'è tra noi reciproco l'ardore.~Forse che timor
3019 9| vale,~Che mi tien per le redini e va inanti,~Per lo sdegno
3020 12| terre dall'Ungara si vede~Redur nel Foroiulio alla sua fede.~~
3021 11| fere gli occhi un lume che reflette~Dal quarto al terzo, el
3022 1| divo aspetto,~Ch'era sol refrigerio all'arso petto.~~All'aprir
3023 2| ornamento;~Io cura avea del suo regale e ornato,~Com'a lei conveniasi,
3024 9| Poi disse: – Dunque Amor regge tua voglia?~Novello amor
3025 12| nobil re ciprigno.~~ Ecco reggendo il buon Cornelio Creta~Che
3026 4| gradita nova~Che d'ogni region, d'ogni paese~Tutti i guerrier,
3027 6| in qualch'altra lontana regione,~E viver qualche tempo esule
3028 13| che valor tanto pregiato~Regnasse in lei, né so per qual cagione~
3029 1| e maritale affetto~Lieta regnate, e grazie alte e supreme~
3030 12| industri~A dar le spalle al regnator di Lenno,~Benché col viso
3031 13| resti vincente,~Vivendo reinvestir de' la sorella~Di tutto
3032 2| quanto n'avea inteso,~Una relation fu scarsa e vana~Rispetto
3033 7| profondamente~Nel regno suo la relatrice fama,~Non poteva altra donna
3034 13| battaglia alletta,~Patria e religion questi altri affretta.~~
3035 10| Risardo~ Con tutti i suoi religioso e pio~ Andò pascendo il
3036 8| senza far motto.~~ Diè i remi all'acque e con più destro
3037 7| Agone~Dal balcon regio a remirar si pone.~~ L'alma regina
3038 2| Soletto in Alessandria mi rendei,~Quivi me le diè in dono
3039 2| gentile era e cortese,~Grazie rendendo al re la lingua sciolse,~
3040 1| tenea.~Pensa poter costui rendere ingrato~Con danari e proporli
3041 4| in pace,~Che spera più di renderla pietosa~Col dimostrarsi
3042 10| Il mondo e a un'idol van rendesse onore,~ Pur si crede ch'
3043 13| imprese sue, del suo splendore~Rendo quest'opra mia vaga e pomposa;~
3044 10| volto.~ Quegli anni che più rendon l'uom prudente~ Lo spirto
3045 2| salse e amare.~Ecco intanto repente una saetta~Dalla celeste
3046 2| abbondo,~Onde ella ancor mi replica e dimanda~E io sto pur tacendo
3047 11| Mentre i passati giuochi replicando~Si scioglie ella le perle
3048 11| onesto affetto~(Quel primo replicò) ti fa temere,~Ma fin ad
3049 12| in lui della futura fede~Resider dee di quella fede santa,~
3050 7| sì costante petto~Fia che resista all'un e l'altro affetto?~~
3051 12| sciolta da sì grave incarco,~Respirar sotto il protettor san Marco.~~
3052 4| oriente avea la fama udita~Del responso fatal del biondo dio,~Che
3053 2| taglia anco il cimiero,~Ma resse l'elmo al colpo orrendo
3054 13| sessanta galee si salva quivi,~Restan gli altri sommersi, arsi
3055 1| il terren verde percosse~Restando in sella il suo avversario
3056 1| d'amor pieno.~E certo di restarne vincitore,~E d'antepor al
3057 10| risposta assai confuse~ Restaro l'alme supplici e devote,~
3058 8| Non oprò allor ch'io non restassi morto,~Fu certo quel tiranno
3059 2| così a preghi lor sì fu restata~Altri trè dì, poi quindi
3060 9| dovea lasciar Micene~Fuss'io restato pria per mio ben cieco,~
3061 10| Floridor di lui migliore.~ ~ Restava a Floridor l'ultima prova~
3062 6| fece un mago il mio pensier restio,~Delle mie gran miserie
3063 5| placar, ma sempre invano.~Or restisi costei, che del marino~Furor
3064 11| l'uom da molte iniquità retira.~~ Sforzisi ogn'uom de aver
3065 12| da tribuni amministrate e rette,~Che scorreran dall'incarnar
3066 13| richiese,~Ma la sorella al suo retto desio,~Al giusto dimandar
3067 8| lui favella.~Ma 'l gran rettor del mar gonfio e sdegnoso~
3068 12| Sotto i Participatii (ch'in Rialto~L'un dopo l'altro i primi
3069 12| Qui Pola e Zara avendo riavuto,~Si fanno a' Triestin pagar
3070 10| per esser maligni, empi e ribelli~ Dal nostro almo terren
3071 13| stessa e rozza e vile~Ma i ricami la fan bella e gentile.~~
3072 6| nostri insieme,~Essendo di ricchezze e di lignaggio~Conforme
3073 8| vi apporta,~Dalle lastre ricchissime fatali~Vedrete cosa uscir,
3074 3| l miglior tutta Toscana,~Ricchissimo, cortese, e liberale,~Di
3075 6| moglie.~~ Io ch'altro non ricerco e non disegno~(Che questo
3076 6| albergar deve una sera~Nei tuoi ricetti (albergator felice),~E ti
3077 8| Rivolge verso il solito ricetto~Con poco speme il suo destrier
3078 9| or trema or suda~Che ne riceva il suo Risardo danno.~Intanto
3079 13| dolse~Tanto) delle percosse ricevute~Da lei per me, dei colpi
3080 7| Cleardo,~E apre e legge il ricevuto scritto,~Ch'esser de man
3081 1| Pose nel piede mio questa richezza,~Avendo l'empio suo caso
3082 7| abbracciò stretto~Qual si richiede a una amicizia vera.~Satisfatto
3083 9| non l'avresti pria tanto richiesto.~~ Deh, se per altra causa
3084 10| l cretico garzone,~ E vi richiudon l'armi e quelle spoglie~
3085 6| Dall'un estremo all'altro ricondotto.~~ Da un mal estremo ad
3086 5| E nell'esser primier si riconduce;~Un dolce fiato allor contrario
3087 3| cortesia, l'officio buono,~Riconoscendo le grate opre sole~A mio
3088 3| sua stirpe dava,~Col velo ricoperse il sacro vetro,~E con la
3089 6| come vedesti.~Perché mi ricordai l'incanto fiero~Di cui non
3090 11| star presente;~Poi del re ricordandosi, ch'avea~Del suo medesmo
3091 10| l misero non vede,~ Per ricordarli poi col don felice~ La dolce
3092 6| prego che ti piaccia poi~Ricordarti di me povero amante,~Quand'
3093 11| fatica,~Né ciò accadea che ricordato fusse,~Basta ch'io son tornata
3094 6| incorre~Subitamente al medico ricorre.~~ Quando da lei venir la
3095 2| d'amor seguitar l'orme,~Ricorro a questa patria illustre
3096 2| pigliar, che fu il migliore,~Ricorsero al battel, ch'era vicino~
3097 12| racconsola,~Zara a Venezia ricovrando e Pola.~~ Mirate un'altra
3098 12| mentre ch'essi stanno a ricrearsi~Ben dritt'è ancor ch'alquanto
3099 5| vestir delizioso e vago,~Amor ridea nel suo tranquillo ciglio,~
3100 5| viso,~La dolcissima vergine ridendo~Con un discreto e grazioso
3101 10| augello~ Di lor semplicità rider parea.~ Questo ch'insidia
3102 9| e disprezzi;~Del tuo ben rido e del tuo mal mi doglio,~
3103 12| lor domino~Ogni scoglio ridur dell'onda egea;~E non pur
3104 13| alla fenestra detta~Seco ridusse e ristorar gli volse.~Ma
3105 12| troiane,~Si troverà la nobiltà ridutta~Delle misere genti italiane~
3106 10| Di novo poi nella città ridutti~ Spogliarsi l'armi e i candidi
3107 10| benché tra questi ultimo riesca,~ È però primo fra mill'
3108 6| se chiaro o fosco il dì riesce?~~ Per questo alcun non
3109 6| van nostro pensiero,~Come riesci, o nostro amor fedele,~Deh,
3110 12| Contarini uomo gagliardo~Rifar pur Grado al patriarca tolta,~
3111 3| tornò fuora,~E trovò che rifatto era il roseto,~Più che mai
3112 12| ch'a lei s'aspetta,~Vol riferire ai cavallier Circetta.~~
3113 13| Or la misera figlia è rifuggita~Con pochi suoi fidati in
3114 2| Di spessi lampi il ciel rifulge intorno,~El vento e l'aria,
3115 2| co 'l cavo legno in mar rigetta~L'onde, che prima entrar
3116 5| impetuoso e fermo,~Nel suo rigor fin alla terza sera,~Sempre
3117 11| senza nomar persona.~Legge e rilegge, alfin trova che questa~
3118 10| groppe in terra,~ Ma pose al rilevar poco intervallo~ Tosto ch'
3119 10| in piede~ E parve pigro a rilevarsi e tardo,~ Così grand'urto
3120 2| che mai fosse ardito,~È rilevato in sella si mantenne,~Onde
3121 2| posto~Le groppe avea, ma rilevossi tosto.~~ Del colpo felicissimo
3122 10| chiaro nume appartenenti,~ I rilievi, gl'impressi, i pieni e
3123 7| Che per allor dall'ago si rimagna,~E 'l desinar apparecchi
3124 9| colei ch'ella lor dice,~Rimanerà la vinta vincitrice.~~ I
3125 9| condotto~Che cominciava a rimanergli sotto.~~ Gli avea tolto
3126 10| non intende~ Che Floridor rimanga vincitore,~ Tosto altre
3127 13| mia dea restai conquiso,~E rimango prigion del suo bel viso.~~
3128 6| piace,~Io mi voglio partir, rimanti in pace.~~ Ben mi duol,
3129 13| appicciò con noi,~E sconfitti rimaser tutti i suoi.~~ Or la misera
3130 7| cade.~Si venne allora a rimembrar di quanto~Passato avea nelle
3131 12| detta gloria, e questa che rimira~Più fiso in lei, che l'aquila
3132 4| per la campagna erbosa,~Rimirando coi suoi quelle contrade,~
3133 9| età condotto al fin amaro,~Rimise il brando e rimontò il destriero,~
3134 10| lancie una per uno prende~ E rimonta ciascun sul corridore.~
3135 5| abbattuto~A nova giostra rimontar in sella,~Ma contra quel
3136 9| ancor l'abbia Filardo.~~ Rimontaro a caval contenti e lieti~
3137 1| destriero~Và per pigliarlo e rimontarvi sopra,~Ma 'l caval corre
3138 4| Or poi che furo in sella rimontati,~La bella Odoria l'elmo
3139 13| reame incontinente,~E de' rimover la battaglia fella~Facendo
3140 2| sententiat'hanno.~Che stia così rinchiusa in fin dell'anno.~~ Nel
3141 11| discinta~Di gir al letto le rincresce e pesa,~Ma pur per forza
3142 12| vedute.~~ E così cominciaro a rinfrescarsi~Con ragionar delle predette
3143 11| Celsidea la stanza.~~ Di ciò ringratia in parte i dèi celesti,~
3144 5| tratti in più sicuro nido,~Ne ringraziar l'eterne alme divine~Con
3145 7| Dir non potrei quanto 'l ringrazii e lode.~~ E di novo abbracciandolo
3146 3| pregione.~~ Di che ti lodo e ti ringrazio tanto,~Che fin ch'in me
3147 8| empio e leggiero~E 'l mar rinnovò in mar l'empia tempesta,~
3148 11| Era nella stagion, che si rinova~Di Bacco il soavissimo liquore,~
3149 6| Il caso è che si trova in ripa a un lago~Una sirena a un
3150 5| Clarido con le man gli occhi ripara~Dal gran fulgor del magisterio
3151 3| core,~Ma non ebbi poter di ripararmi~Contra le troppo invitte
3152 13| che non vole.~~ Pensa e ripensa e mai non chiude il ciglio,~
3153 4| man darsi la morte;~Poi ripensando a un animo sì ingrato~Non
3154 10| Benché fusse d'età cinto e ripieno~ Com'alla vista scorger
3155 2| spirito al stigio tetto,~Ripiglia il brando e drizza il colpo
3156 6| tanto.~Però dal tuo venir ripiglio core,~Real donzella, e mi
3157 11| tutti gli ornamenti suoi ripone,~A caso quella carta vien
3158 9| venga in suo favore~E la riponga nel primier suo stato,~Né
3159 1| innanzi al re Cleardo~Di riportar lo scudo del gigante.~Venne
3160 12| Voglio della stanchezza riposarmi,~E voi meco signor trarre
3161 2| ella,~E così giro insieme a riposarse,~Sin che la fresca aurora
3162 3| ch'in sella il fianco ebbe riposto~Lo sprona sì che quella
3163 3| Tolse la lancia in man, riprese core,~E con quella acconciossi
3164 1| cavallier lo scudo cesse,~E ripreso il cavallo indietro venne.~
3165 5| sembiante almo e gentile~Gli risaluta e tutta via camina;~Sente
3166 2| Il caval gira poi che si riscuote,~E al nemico suo la spada
3167 8| desto ancor più dì se ne risente.~~ Così di trarsi più non
3168 3| alcun disegna,~Però che si riserba a un cavalliero~Che non
3169 10| impresso.~ Agli altri due riserbasi altra sorte,~ Come il felice
3170 8| ben del paradiso.~~ Ma mi riserbo un'altra volta a dire~Di
3171 13| tronco verde e sodo.~Alfin risolta per miglior consiglio~Vol
3172 11| questo pensier dipenna;~Si risolve nel fin di non star muto,~
3173 1| Parthi in sella si sostenne.~Risorto il cavallier lo scudo cesse,~
3174 4| Non hanno il cor per più rispetti volto.~L'oro che sta nelle
3175 7| apparir della sua faccia bella~Risplender parve un novo sol nel mondo.~
3176 2| dosso il regio manto,~E risplendesse di un valor egregio.~E fusse
3177 11| ad una porta angusta~Che rispondea sulla strada maestra,~La
3178 4| garzon ma di donzella.~E rispondendo al prego umile e piano,~
3179 1| chiama Parmino,~E non s'ode rispondere parola,~Non vede tor, non
3180 2| inteso il vero;~E così fé risponderli da parte~Di lei che non
3181 9| vincitrice.~~ I cavallier risposero a Gracisa~(Così la Damigella
3182 5| indi l'afflitto spirto~Ristorano ambi, e all'odorifer'ombra~
3183 13| fenestra detta~Seco ridusse e ristorar gli volse.~Ma poi che fer
3184 12| un odor zefiro spira~Che ristorava ogni affannata mente.~Confetto
3185 8| donar cerca al gran martir ristoro,~Il caro amico suo dubbio
3186 2| bella man candida e pura~Ristretta (ahime) da crudo laccio
3187 2| di tanto affanno il cor ristretto~Ch'io fui per uscir fuor
3188 6| Giove, sana,~Ma per forza ristringer mi conviene~E la furia ingozzar
3189 1| cui si batte il marmo, che risuona.~Allor s'apre una porta,
3190 4| aver tante contese,~Che ritardar lor fessero il cammino,~
3191 8| padre,~Tutta l'arte di Circe ritender volle.~Ella, ch'alle maniere
3192 8| ultime vendette,~Si pose a ritentar l'ondoso sdegno~Ver questa
3193 7| cavalliero~Contra sua voglia è ritenuto in freno~Percuote ad or
3194 12| Ordini, leggi, magistrati, e riti.~~ E benché sian nel Vatican
3195 4| intento al destinato assalto~Ritien alquanto al suo destrier
3196 7| una per Floridor, per sé ritiene~L'altra, e al servo e questo
3197 7| sdegno e di dolore~Poi che ritienlo il re che tanto l'ama;~Gli
3198 3| ella va innanzi,~Né val che ritirandosi il serpente~Cerchi fuggir
3199 13| tutto ciò prender riposo~Né ritirar la sua persona ardita;~Ma
3200 3| entrar, ma fur costretti a ritirarsi.~~ Buio era il loco, ove
3201 7| Non volson comparir, ma ritirate~Steron più dì lontan dalle
3202 5| impresa perigliosa,~Non mi ritiro indietro, anzi più godo~
3203 1| entro la tana ascosa~Insieme ritirò le pietre e i passi.~Allor
3204 3| Poi quando a noi di Lidia ritirosse~Gravida mi trovò, del non
3205 9| un'altra volta ancor se la ritoglia,~Per tormentarla, ai cavallier
3206 3| non fé lunga dimora,~Ma ritornando al loco, onde scesa era,~
3207 9| lor calar al piano.~Ma 'l ritornar all'un vieta la sorte,~L'
3208 9| sperar lieto successo.~E ritorniam nel campo a mostrar quanto~
3209 11| fosse~Tutta pensosa in letto ritornosse.~~ La cagion di quel strepito
3210 3| sacro vetro,~E con la figlia ritornossi in dietro.~~ Tornaro, ove
3211 11| chi l'alto saper ch'ebbe a ritrarla~La figlia incomparabile
3212 5| pinte,~Che dall'arte parean ritratte e finte.~~ Silano, che dal
3213 5| Quanto meglio saria se con ritrosi~Accenti e con parlar fiero
3214 4| non si rende al suo desir ritroso~Colui, ma discoprendo il
3215 9| se nol dicesse altrui,~E ritrovando un suo compagno stretto~
3216 9| la nuda~Carne più volte a ritrovar si vanno.~Già per timore
3217 6| chiave invola,~E vien a ritrovarmi al buio e sola.~~ E non
3218 12| così ragionando tuttavia~Si ritrovaro al fin del quarto segno;~
3219 11| altro tenea la fune el fusto ritto~Mentre salisse il suo compagno
3220 4| dopo Galbo ne divenne,~E riuscì talmente il suo disegno~
3221 4| pensier porre)~nella milizia riuscir più d'una,~E 'l pregio e '
3222 10| Che non sariano in fatto riusciti~ Quando il fin si potesse
3223 6| giunge per ventura a questa riva,~Il qual sia il più fedel
3224 8| che tanto era bramoso~Di riveder la sua progenie bella,~E
3225 11| in guai~Né forse son per rivederlo mai.~~ Ma non promette questo
3226 1| di questo error m'apre e rivela.~~«Non è fatto per te, Parmin (
3227 8| eccellenza tal ch'io no 'l rivelo;~Bastati di saper ch'esca
3228 8| creanza~E con modesti e riverenti inchini,~Entrar due donne
3229 7| un tratto il viso bello~E riverir quella novella schiera.~
3230 10| dà loda,~ E cosi ognun lo riverisce e loda.~ ~ O re, se conoscesti
3231 5| fresca;~La terra da duo rivi tripartita~Fa che natura
3232 5| beato~Sedici volte il sol rivide il toro.~L'aer del suo bel
3233 9| Cadde per terzo l'african Riviero.~Il primo nello scudo un
3234 13| Spargeva intanto un lagrimoso rivo~Biondaura, avendo la novella
3235 1| virtù via più ch'umana~Talor rivolger del mio basso ingegno~Gli
3236 1| gran gigante e fiero,~A cui rivolse ognun gli occhi, e 'l pensiero.~~
3237 12| E Rodi avendo e Metelin rivolte~Alla devozion del suo bel
3238 6| Né mi posso doler, s'a me rivolto~Fu sempre il cor di Lucimena
3239 3| Risamante a quel grido rivoltosse~E non veggendo alcun non
3240 8| garzon fiede,~Ond'ei si rizza e con astutia bella~Corre
3241 5| a chi l'onore,~A chi la roba e l'amicizie vere.~Altri
3242 10| campo chiede.~ Appresso un robustissimo garzone~ D'aspetto fiero
3243 11| dardi~Geloso e impaziente si rodea.~Talor (se ben non è) gli
3244 13| in terra spento,~L'altro rodendo il fren rendea spumoso,~
3245 8| interdetta.~~ Fatto il debito rogo usato e pio~Del popol di
3246 13| ingegno.~~ Appar dapoi, che la romana sede,~E Filippo di Spagna
3247 12| Grazie che né gli Assiri né i Romani,~Né gli Afri ebbon, né i
3248 12| Vedete qui l'imperador romano~Col re di Francia e quel
3249 13| Apron le palle il mar di rombo tale~Che sbalza sino al
3250 10| luce,~ Una giovane stavasi romita~ E non ardia con gli altri
3251 3| questo loco io stia chiuso e romito,~Perché secura esser non
3252 9| Alla gran moltitudine, al romore,~Dove trovar che del collegio
3253 3| boschetto ombroso~Di vermigli rosai fioriti e belli,~Il resto
3254 12| Ongaria.~Del sangue padovan rosse le glebe~Farà poi con suo
3255 1| una ghirlanda è posta~Di rossi fiori assai più che corallo.~
3256 2| spinse,~E 'l puro acciar di rosso fregio tinse.~~ Come d'alta
3257 9| amoroso affetto,~Tingendo di rossor l'umide gote,~Queste aperse
3258 12| armata.~Ecco fortuna che sua rota inforsa,~Come l'ha sotto
3259 12| tante~Gente del Saladin rotte e spezzate;~Qui Pola e Zara
3260 13| Ottomani il gelo.~Eccoli tutti rotti finalmente~In preda ai defensori
3261 12| piega.~Il muro tracio qua rovina e spezza,~Là di Ragusi atterra
3262 10| Sfidamarte fu costretto~ A rovinar col suo signor addosso,~
3263 2| lettera o messo,~Ma cangio in rozze e vil le regie spoglie~E
3264 6| d'amor ministri fidi,~Ci rubammo coi sguardi i cor dei petti~
3265 6| desio~Dove il mio cor mi fu rubato e tolto,~E correr seco ogni
3266 12| incorona;~Indi una giovenetta rubiconda~Di lieta palma un ramuscel
3267 2| Movean le guancie fresche e rubiconde~Invidia ai gigli e alle
3268 2| E fanciulla era ancor, rubolla al padre;~Tal che dolente
3269 1| divino~D'un'alma coppia il rude ingegno affino.~~Fra tanto
3270 12| soccorso a Emanuello~Contra Ruggier di Puglia allor signore~
3271 4| Dato avendo egli volta a Ruggipardo,~Veniva audace alla seconda
3272 2| interna fonte~Esce con furia e ruinosa scende~Con torta via per
3273 4| Potrian venir per lei spesso a rumore,~Potrian più d'un guerrier
3274 3| l drago invan s'aggiri e ruote.~Si fora il drago, e per
3275 2| cielo, il vento e 'l mar si rupper fede.~Levossi un vento allor
3276 13| verde piano~D'un corrente ruscel vermiglio irriga;~La guerriera,
3277 10| più caldo l'anno.~ ~ Un rustico arator si vedea poi~ Oprarsi
3278 3| tema era del serpe e non sà dove.~~ In questo ode una
3279 10| l'autor dell'anno.~ ~ I sacerdoti con dorata stola~ Van per
3280 10| l'altar nel mezzo almo e sacrato~ Di marmo lustro assai più
3281 12| questo torse il piè dai sacri marmi,~Né so se a lor fu
3282 12| in ogni parte~Del mondo sacrifici, are e faville,~Ma solo
3283 10| faccia, pur in testa~ Del sacrosanto altar, ma da man dritta,~
3284 4| altri e chi più in pregio saglia;~Gli è ver ch'i traci discostarsi
3285 11| dome,~E d'aiutar Marcan fa sagramento,~A cui fu morto il frate
3286 12| Tolemaida e tante~Gente del Saladin rotte e spezzate;~Qui Pola
3287 3| te concetta~Unica figlia, Salarisa detta.~~ La sposerà quel
3288 10| quello adora,~ Per li gradi salì dell'ara sacra~ E com'è
3289 11| contenta,~Anzi temo io come saliate a quella,~Sì che vi veggia
3290 11| fune el fusto ritto~Mentre salisse il suo compagno in cima,~
3291 2| L'onde, che prima entrar salse e amare.~Ecco intanto repente
3292 11| parole il destrier punse~E saltò fuor del cerchio ch'avea
3293 5| quant'uomo imaginar si pote~Salutan ambi il desiato lido,~E
3294 6| assediata.~Ecco più d'un parente salutando~Mi viene in contra in vista
3295 8| e viva gente~Si mosse a salutarla riverente.~~ Ma come meglio
3296 13| ritorno~E con l'usato stil si salutaro;~Ma lor di quanto ella pensato
3297 4| contrasto dalla gente~Fu salutato re publicamente.~~ Ma ben
3298 13| Quando col guardo suo mi dà salute.~M'aggreva sol (né d'altro
3299 6| meno.~~ Oltra i sguardi, i saluti e i lieti cenni,~Che con
3300 3| fanciul cortese~Tosto il saluto a quella fata rese.~~ La
3301 3| ch'ella disse inante,~Che salutolle con giocondo viso;~E elle
3302 2| E come al lido poi fusse salvato~Dalla furia del mar crudo
3303 5| arme ornati~(Che seco le salvò ciascun guerriero)~Onde
3304 12| suo bel regno,~Con Andro, Samo, e Scio, con altre molte~
3305 9| capretti partorir parea.~Una sampogna il pastorel sonava,~E per
3306 11| i bei sembianti,~Sì ch'a sanarli il cor punto e conquiso~
3307 3| empio tiranno.~~ Onde avendo sanato il patrio regno~De le piaghe
3308 12| ver non celo)~A benedir le sanguinose imprese~De l'immanissimo
3309 4| difetto~Uccise poi quei che sapean l'effetto.~~ Aggiunta colpa
3310 2| non esprimo~Pur alfin per saperlo apre la bocca,~E la cagion
3311 11| partirsi essendone pregato.~~ – Sapess'io almen (dicea) dove ito
3312 10| ignori.~ Anzi saria, ma se sapesti il vero~ De suoi novelli
3313 9| annulla,~E puoi giurar, che ne sapevi nulla.~~ S'anco d'entrar
3314 2| vetro il suo sembiante,~Non saprebbe ogni parte esaminando,~Qual
3315 13| tal favor ch'esprimer non saprei,~Torna alla cara patria
3316 9| nol direi,~E se potrò e saprò donarti aita~Ecco pronta
3317 13| Biondaura che la nova ebbe saputa~Raccolse molta gente e di
3318 3| fuore,~Il qual cresciuto poi sara 'l rimedio~Del regno suo
3319 12| guerra tiene.~Qui contra i Saracin spiega l'insegna~E ne riporta
3320 | saran
3321 5| un generoso core,~Anch'io sareimi a tal impresa accinto~Per
3322 10| per non sapere,~ Che non sariano in fatto riusciti~ Quando
3323 3| Credo ch'a nostra età pochi sarieno,~Ch'a rischio si mettesser
3324 2| scende~Con torta via per la sassosa fronte,~E largo il fiume
3325 10| Che presso il duca avea Satirione.~ Volea Satirion far la
3326 11| dissi inante.~~ Non si può saziar di contemplarla~Del re latin
3327 7| sopra pensiero~Tutto sì sbigottì, tutto si scosse.~Gode Amor
3328 1| più che corallo.~La donna sbigottita se le accosta~E vede in
3329 5| punto piagato e fatto sano,~Sbigottito la mira egli e Silano.~~
3330 13| Dell'elmo sanguinoso il capo sbriga,~E dimostra a ciascun la
3331 6| Ecco intanto un capriuol sbuca leggiero~E io gli sprono
3332 7| or col piè il sentiero~E sbuffa impaziente e rode il freno,~
3333 2| cor sincero,~E ch'irata mi scacci e dia licenza,~Trattandomi
3334 5| parlar fiero e villano~Da te scacciasti i cavallieri arditi,~Che
3335 3| racquistato scanno~Poi che scacciato avrà l'empio tiranno.~~
3336 12| Federico Barbarossa,~Che scaccierà di Roma il papa giusto~E
3337 5| ardita fronte~Tra lor si scaglia e con percosse orrende~Dall'
3338 6| iracondo,~E poca fiamma gli scaldava il core,~Come ode ch'in
3339 10| Appresso avea ritratto lo scalpello~ Un uom d'età più giovane
3340 3| ciancia,~Perché vi trova in scambio del dragone~Una nobil matrona
3341 6| levato avea~Onde per me scampar non si potea.~~ Or per conchiuder
3342 8| aggiri assai, non però sì che scampi.~Così Floridor preso al
3343 7| interditto~Che produr risse e scandali potea,~Data licenzia a quel
3344 10| gira.~ ~ Per vietar ogni scandalo occorrente~ Che del troppo
3345 3| siederà nel racquistato scanno~Poi che scacciato avrà l'
3346 9| mentre egli mi batte e mi scapiglia,~Non può ottener che la
3347 9| invano~Tutta rossa nel viso e scapigliata.~Risardo che gentile era
3348 9| egregie pietre e d'opre di scarpello;~E di figure c'han diverso
3349 2| inteso,~Una relation fu scarsa e vana~Rispetto a quel c'
3350 7| donne di lor vista assai più scarse,~Non sono alle fenestre
3351 6| pentita si rendea;~Così fui scatenato e braccia e dorso~E gambe
3352 10| destrier lo toglie.~ ~ Rivier scavalca, il re di Persia abbatte,~
3353 4| cose,~Ma sendo da Risardo scavalcati;~In lei stupore, in lor
3354 1| contra gli viene.~~ ~ ~ Scegli d'ornati, e ben composti
3355 11| funesta,~Biasmando l'empie e scelerate mani~Ch'offeso avean così
3356 5| Benché dall'empio, iniquo e scelerato~Non ben si possa in modo
3357 7| e dar si fece~Due lancie scelte già fra diece e diece.~~
3358 6| Che le prometto anch'io scemar la doglia~Con ogni sforzo
3359 8| fine al canto.~Come poi si scemasse il lor martire~Farò nell'
3360 13| panno~Portan depinta una scemata luna;~Le chiavi con la mitra
3361 6| onde sia all'alma il dolor scemo,~E che si ponga fine al
3362 1| Morfeo rappresenta in varia scena~Più d'un caso a mortali
3363 12| dorma,~Anzi che muoia e scenda nell'inferno.~Felice dunque
3364 3| Pensa fra sé la vergine scendendo~D'aver il capo a premere
3365 3| nome illustre e degno~Che scenderà ne' germi suoi regali;~Medico
3366 3| giardin t'avviso,~Se pria non scendi in quella tomba fiera,~Che
3367 10| all'ultimo martire.~ ~ Scendon le scale e lascian mesti
3368 10| mente,~ Se l'animo si può scerner dal volto.~ Quegli anni
3369 11| diritto~Dov'il buon Floridor scese pur prima,~In terra il legno
3370 2| sostenne.~L'asta in più schegge al ciel volò del foco,~Ma
3371 10| debil destrier preme la schena,~ Altier vien a incontrarlo,
3372 10| dura,~ Né si poté l'Egizio schermir tanto~ Ch'Apollideo n'ottenne
3373 12| preme.~E squarcia l'union, scherne i furori,~E torna più che
3374 10| lepri avido il gusto,~ Seco scherzando andavangli da lato,~ Ei
3375 2| però dal piè la svelle o schianta,~Ma gli alti rami al quanto
3376 1| Sin da fanciul d'ignobil schiatta avea,~E era alla regina
3377 7| manto puro e la corazza schietta,~E le penne sull'elmo ha
3378 8| centro della terra,~E lì schiude le vie per ogni canto~Sì
3379 10| Allor pien di furor la bocca schiuse~ Il profetico sommo sacerdote~
3380 11| la diligente cameriera~Di schivarle cagion vergogna molta,~Che
3381 3| fuor d'ogni periglio,~E schiverà di morte il colpo amaro~
3382 11| stile,~Che sia d'arme, o scienzia, premiato~Da più d'un spirto
3383 2| risponder poi la lingua scinse,~Ma in quel punto s'udir
3384 9| Desterà in lei qualche scintilla viva~Di desio di conoscerti
3385 5| belle~E 'l ciel s'ornò di scintillanti stelle.~~ L'alba comparve
3386 12| regno,~Con Andro, Samo, e Scio, con altre molte~Si mostrerà
3387 2| licenza,~Trattandomi da sciocco e da leggiero~M'avea di
3388 8| forte o 'l ferro audace~Scioglia questo caduco e fragil velo,~
3389 9| camino,~Perché potresti a lei sciogliendo il laccio,~Te poner meco
3390 6| il petto.~~ Quei che la scioglierà beato al mondo,~Ch'oltra,
3391 8| priva e dell'amato lido.~~ Sciolser gli avari il vento empio
3392 2| brando nudo,~E dal legno si sciolsero e da loro,~Che restar preda
3393 1| Himeneo, lieto, e giocondo~Sciolti avea i voti al protettor
3394 11| non s'indugia un colpo a sciorre~Sopra il fiero Marcan che
3395 10| Tanafrè, gran principe de' Sciti,~ Né per esser maligni,
3396 2| l terzo ancor più caldo scocca.~Veggendo ella che 'l mal
3397 2| Dalla celeste man sul pin scoccare,~Che l'arbor spezza e 'l
3398 12| altero e trionfante~Torna da Scodra a queste rive sante.~~ Scorgete
3399 12| abitar fra i più deserti scogli~Con le sostanze lor, con
3400 6| da quella rete il cor mai scoglia~In che mi colser gli amorosi
3401 3| guarda,~E viste dentro alcune scoglie grosse~Sporgersi in fuor,
3402 6| in mirar me si turba e si scolora,~Un gaudio che mi prende
3403 8| stanco~Disarma il bello e scolorito volto,~E stende sopra un
3404 7| cecropia dama~Come gli la scolpì profondamente~Nel regno
3405 10| Lassi animali, e nel terren scolpia~ Con la sinistra le fatiche
3406 8| Mille belle figure eran scolpite.~Se fredda pietra son, se
3407 9| finge intorno il capo la scoltura~Ghirlanda, non di rose,
3408 8| vogliano importar queste scolture,~Se fur per adornar questo
3409 6| perché mai da me non si scompagna~Cacciamo ambi la fera agile
3410 13| battaglia s'appicciò con noi,~E sconfitti rimaser tutti i suoi.~~
3411 1| Celsidea più ch'altri si sconforta~Che sia la gloria sua sì
3412 4| costei,~Non è piangendo a scongiurarlo tardo~Per la fé c'hanno
3413 2| sanguinoso.~~ Ella riman sì sconsolata allora,~Che si lascia cader
3414 4| guerrier gagliardo.~~ Alla scoperta gir non fa disegno,~Ma da
3415 1| avaro e dell'audace amante,~Scopertasi alla gente del castello~
3416 8| più ch'ei prega~Che gli si scopra, ei più s'asconde e niega.~~
3417 9| piante all'arbore vicino,~E scoprendosi altero e disdegnoso,~– Non
3418 12| Mastino. –~Così la donna che scopria i vestigi~Materni e avea
3419 9| ormai questo suo mal voglia scoprire.~– Dunque, li dice, il nostro
3420 6| ai miei.~~ Cominciammo a scoprirsi i novi affetti~Con sospiri
3421 1| che dal tuo canto,~S'io ti scoprissi un certo mio bisogno,~Tu
3422 5| condusse alla più trita strada;~Scopron d'un monte allor le late
3423 6| la mia donna e 'l tutto scordo,~E fuggo come suol timido
3424 12| privilegi ornasti il velo~Che scordò il mondo le passate offese.~
3425 10| per quel ch'alla vista si scorgea~ Era non men d'ingegno almo
3426 5| guerrier movean più avanti~Scorgean nova beltà, vaghezza nova,~
3427 1| bella;~Quando il re, non scorgendo in sue difese~Altri in quel
3428 10| ripieno~ Com'alla vista scorger si potea,~ Di vera gloria
3429 12| Scodra a queste rive sante.~~ Scorgete sotto il Vendramin che Troia~
3430 13| quanto si vedea,~Non si scorgeva alcun menar le mani,~Come
3431 8| la cagion di ciò però non scorgo,~Né so perché la vuoi tener
3432 5| ricca e fruttuosa fronde.~~ Scorgon di qua e di là mille arbor
3433 13| grido orribil, che si sente,~Scorre per l'ossa agli Ottomani
3434 5| stellati~Dove più d'un capriol scorrea leggiero,~E poco lungi poi
3435 12| amministrate e rette,~Che scorreran dall'incarnar del verbo~
3436 12| per torle un grave assedio scorsa~Sin a Costantinopoli l'armata.~
3437 9| fianco.~~ Né molto andar, che scorser di lontano~Una donzella
3438 13| di là preparasi la gente~Scorte l'arme contrarie esser vicine,~
3439 8| dell'età sua sotto altra scorza.~Pur dianzi il fatto voi
3440 7| Tutto sì sbigottì, tutto si scosse.~Gode Amor del bel tratto
3441 8| Sì che la vana opinion si scosta,~Per la vergogna che nel
3442 11| enigma che 'l garzon già scrisse~In cui l'occulta sua fiamma
3443 3| Silvestro di tal gloria~Ch'i scrittor ne faranno eterna istoria.~~
3444 12| per legger di brevi e di scritture~Possono interpretar quelle
3445 3| amante,~Degno, che di lui scriva Apollo e cante.~~ Granduca
3446 11| foglio e con la penna,~Lo scriver loda, indi ne fa rifiuto,~
3447 8| Meritaro in diamante essere sculte.~~ Ma perché vi bisogna
3448 12| più ch'anco Circe, avendo sculto~Da questi in poi, lasciò
3449 9| lodan l'architetto e lo scultore,~Quell'opre e quei lavori
3450 8| darlo al regno inferno e scuro,~Il vento lo trasporta a
3451 6| E non avendo modo di far scusa,~Ch'ella non m'abbia offeso
3452 10| onorati eroi. –~ ~ Le oneste scuse il re, ch'era prudente,~
3453 1| tra sé Parmin, s'io me ne scuso,~S'io lascio di accettar
3454 4| almo e divino.~Risardo si scusò tutto cortese~Coi due guerrier
3455 1| infiammaro il petto,~Non sdegnate accettar questo umil dono,~
3456 4| celebrarne i debiti imenei.~Sdegnosa ella lo sprezza e non si
3457 2| aspra risposta Risamante~Sdegnossi contra lei di giusto sdegno,~
3458 12| signore~Di Spalato, Tragurio e Sebenico,~E che difende il muro di
3459 8| campo è dalla neve oppresso,~Seccar i prati e tornar l'aria
3460 6| che si toglia~La vita e secchi il fior de suoi verdi anni,~
3461 7| Nella caverna entrò chiusa e secreta,~E con la donna, i cui detti
3462 7| Poi che ciascun di lor securtà prende~Si traggono ambi
3463 6| bramavano a lei farmi consorte;~Sedeasi anch'ella ornata riccamente~
3464 11| de le diverse arene~Che sedessero insieme ad una mensa~Con
3465 3| render mi fa grazia infinita,~Sediamo insieme, ch'io vo farti
3466 5| nacque al giorno almo e beato~Sedici volte il sol rivide il toro.~
3467 10| mostrò di cader più d'un segnale,~ Perdé le staffe e pur
3468 13| Che ne darà grandissimi segnali,~E Fiorenza gentil tanto
3469 10| lato era scolpito,~Di lui seguace e del suo onor compagno,~
3470 2| in danno proprio i suoi seguaci sfrena,~E Niobe e Penteo,
3471 4| quinci or quindi gira,~E seguendo l'esempio di Risardo,~Dismonta
3472 8| umana sua natural veste,~Che seguendovi avrei veduto cose~Più del
3473 2| nocchier non chiede,~Ma 'l seguente matin sua speme uccise~Che
3474 10| Ariete, Toro, Gemini e i seguenti.~ Par poi ch'ogni pianeta
3475 10| più fresca un nobil uom seguia,~ Che nell'aspetto esser
3476 6| campagna~Esce del bosco e noi seguiamo quella,~La qual ci trasportò
3477 12| costei, che di virtute l'orma~Seguirà ogni or nel suo divin governo;~
3478 12| union d'incliti eroi~Che seguiran chi Pallade e chi Marte.~
3479 12| impresso,~E se vi fusse spaZio seguirebbe:~«A cui l'Europa e tutto '
3480 1| difficil l'opra;~Non cessa di seguirlo il cavalliero,~Alfin che
3481 11| periglioso effetto,~Che può seguirne e faccio il mio dovere. –~–
3482 9| dell'anno, ove il suo corso~Séguita il sol, stava dall'altra
3483 5| cavallier stimola e conforta~A seguitarla e non aver spavento.~Silano
3484 4| Egitto il piè non mette~E 'l seguitarlo a lui forse par greve,~Che
3485 10| O quanti matrimoni son seguiti~ E seguon tuttavia per non
3486 11| troncargli il collo, e ben seguito~Saria senza alcun dubbio
3487 8| un rio di pianto amaro,~E seguìto l'avria, ma le 'l contese~
3488 9| il suo gregge fecondo.~~ Seguiva appresso un giovane d'acerba~
3489 10| dir vi annoi~ Se di lor seguo e delle due sorelle,~ Fia
3490 10| matrimoni son seguiti~ E seguon tuttavia per non sapere,~
3491 13| TREDICESIMO~~ ~ Argomento~~ Seguono i due guerrier l'istoria
3492 12| dall'incarnar del verbo~Seicento anni oltre nontasette.~E
3493 1| Segue il destrier dentro una selva oscura~Lungi il Sican da
3494 10| altro, avea arrecato~ Un uom selvaggio in mezzo una fontana.~ Già
3495 3| viene,~Il qual nutrito nelle selve antiche~Fia di Nauplia naval
3496 8| tratta e discorre,~E con sembianze rie nel petto imprime~Cosa
3497 9| lor d'inclita stima,~Che sembran di finissimo diamante~Tutte
3498 9| venenoso, orribile dragone.~Sembrano il cauto arciero e 'l serpe
3499 10| la cui stagione,~ Che si semini il gran nel campo chiede.~
3500 8| or, cresce l'effetto~Nel semplicetto e ancor tenero petto.~~
3501 5| sì leggiadra vista~Le più semplici fere inganna e attrista.~~
3502 12| famoso~Vari i parer de' vari senatori,~Ch'al ben comune, al comodo,
3503 13| che l'inclita guerriera,~Sendole ormai 'l posar troppo molesto,~
3504 6| giorni miei turbati e mesti,~Sendomi ritornata or nel pensiero~
3505 6| tutto il pensier mio.~Però sentendo la novella piaga,~Che la
3506 2| spera~Sua libertà; per che sententiat'hanno.~Che stia così rinchiusa
3507 2| Di liberar costei da tal sentenza,~S'è (come dici) ingiusta,
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