a-avuto | avvam-costr | crean-fidel | fidi-invol | ioppe-oppon | oppor-rapid | rapin-sente | senti-tremo | tribu-ziani
Canto
3508 5| vaghezza nova,~Udivano armonie, sentiano canti~Di vaghi uccel che
3509 13| Artemita.~Da copioso esercito i sentieri~Tutti occupati son di gente
3510 12| ingegni pellegrini,~Come tu sentirai, d'età in etade,~E con gesti
3511 6| gran passion nel cor ne sento~Che di non viver più prendo
3512 13| terra e tutti gli elementi~Senton di tanto ben gioia infinita.~
3513 4| Ch'all'un e all'altro fu sepolcro e letto.~In faccia e Creta,
3514 8| mie doglie qui chiuse e sepolte,~Né le possa caper credenza
3515 4| manca d'esser or, benché sepolto,~E quando è tratto e se
3516 11| E ordinò il re che seco seppellita~Ne fosse ogni memoria, e
3517 6| mutazion ch'in me risorge.~~ Seppi allor che venendo di viaggio~
3518 7| che teneva anco~Per lui serbata un'armatura forte,~E un
3519 11| destin tanto villano~Che mi serbi la morte entro a quel muro,~
3520 13| privo~Qualche spirito in lui serbò di vita,~Onde rivenne e
3521 1| chiaro viso e d'occhi almi e sereni~Vince tua figlia e non ha
3522 9| tutte quante~Della seconda serie e della prima~Sono intagliate
3523 3| sarà spirto di vita~Non serò mai per iscordarmi quanto~
3524 12| questi unito~Per abbassar le serpentine creste.~Segue poi l'acquisto
3525 12| Tra 'l feroce leone e i serpi d'oro,~Che qui a Trieste
3526 11| sospetta.~~ Carinta nel serrar (com'ogni sera~Solea) i
3527 6| E crudelmente in carcere serrato~E altrettanto a Lucimena
3528 12| marina~Per li tesor, per la servata prole,~Daran principio alla
3529 2| Sempre con gran prontezza la servia.~Tolse ella tanto in grazia
3530 1| che non sono~Così grandi servigi, ov'io vedessi~D'apportarti
3531 2| alcuna~Donzella meco la solea servire,~Al mio ingordo pensier
3532 9| tua fortuna esperienza.~~ Servirla ti convien celatamente~Che
3533 11| l pensier mute~C'ha di servirlo e di portargli amore.~Lette
3534 1| Che sei sì pronto e di servirmi hai brama,~Sappi che molti
3535 1| partito,~Ove gran tempo avea servita in vano~Una giovene bella
3536 11| Sua forza spesso trae di servitute~L'uomo e pregion gli schiva
3537 11| bella,~E dentro sol per suo servizio tolse~Carinta una fedel
3538 13| abbruggiar parte affogare,~Con sessanta galee si salva quivi,~Restan
3539 6| in pene~Vedemmo uscir la sesta luna nova;~Dove se l'aspettar
3540 2| prova,~Ha preso ardir la setta empia e pergiura.~D'impregionar
3541 10| rassembre~ Al fruttifero mese di Settembre.~ ~ L'imagine seconda è
3542 7| Comanda in vista assai grave e severa,~Che per allor dall'ago
3543 5| assalto il suo pregion dolce e severo;~Stanno a mirar nel fin
3544 8| alto pensier che m'arde e sface~È d'eccellenza tal ch'io
3545 2| fa ch'ogn'alma di pietà sfavilla,~Mentre le belle lagrime
3546 2| ribelle,~E l'acqua sbalza alla sfera del foco,~Che par che voglia
3547 1| Macandro alla battaglia sfide,~E gode di trovarsi ivi
3548 1| cavallier di corte,~E Macandro sfidò sdegnoso e fiero,~Ch'era
3549 8| pezzo in lagrime e sospiri~Sfoga il suo grave, insolito tormento,~
3550 9| acquistar dei,~Perché non apri e sfoghi il cor dolente~A me? che
3551 1| ch'arde e sospira~Vien per sforzar la bella sua persona;~Ma
3552 8| Che mai non fé, se non sforzatamente,~A chi la volse offender
3553 6| confuse e s'interroppe~Che si sforzava e non poteva dire.~A me
3554 3| conduce~La moglie uscita del sforzesco seme~Di cui verrà l'altro
3555 11| molte iniquità retira.~~ Sforzisi ogn'uom de aver qualche
3556 6| scemar la doglia~Con ogni sforzo e mitigar gli affanni;~Non
3557 6| ritornata or nel pensiero~Sforzommi a lagrimar come vedesti.~
3558 10| fuora~ Dove il desio troppo sfrenato il mena,~ E al palaggio
3559 9| di quei due discioglie e sgroppa~La damigella e se la pone
3560 | siamo
3561 3| giro mena,~Salta dei cespi sibilando fuori~E strugge col suo
3562 12| parte~Hanno le prudentissime Sibille;~Che venir dee per trar
3563 1| una selva oscura~Lungi il Sican da le Palladie porte.~Gli
3564 12| assalto~Va qui a difender le sicane arene,~Poscia ottenendo
3565 11| muro,~Che contra il rio sicario armi la mano,~Ti prego,
3566 12| non pur quei ma 'l re de Siciliani~Fa con Venezia pace e si
3567 5| tal impresa accinto~Per sicurezza d'altri e per mio onore,~
3568 4| almi e felici~Cleardo fa sicuri anco i nemici.~~ Non vole
3569 3| sarà legittimo signore,~E siederà nel racquistato scanno~Poi
3570 13| qual di lor due più vaglia.~Siedono in alto i giudici c'han
3571 9| il fien maturo il villan siega.~Un'altro dietro lui le
3572 3| Già per timor dentro una siepe ascosto,~Se le fé incontro
3573 | siete
3574 12| leon significar volea.~– Significa l'estrema sua possanza –~
3575 1| cospetto.~Narra Parmin: «Signora, io fui pur ieri~A Belgiron,
3576 1| Né sia cacciato mai di signoria.~E se a donna o donzella
3577 10| manifesta,~ D'alta presenza e signoril descritta.~ Splendida e
3578 3| saluta,~Dicendole: – tu sii la ben venuta.~~ È pur gionto
3579 5| gioia~Ho perché spero che tu sil colei,~Che m'ha da liberar
3580 4| Atene ch'in Egitto.~~ Già Silibria e Perinto a destra mano~
3581 10| breve e la sua nota~ CESARE SIMONETTI il mostra e nota.~ ~ Ne
3582 2| patrio impero,~Ma la sorella simulò con arte,~Benché da molti
3583 2| timor de turbarle il cor sincero,~E ch'irata mi scacci e
3584 6| Lucimena.~~ Alfin dice ella singhiozzando forte;~«Ora sì che finito
3585 4| ancor che di lontano,~E dal sinistro lato il frigio tetto,~E
3586 3| al regno lidio contra i siri rei,~Un re cortese alla
3587 9| sostiene.~~ Costui, che sitibondo il fresco sorso~Ingozzar
3588 11| che 'l levò del proprio sito~Per la beltà che 'l petto
3589 6| Esser non potrà mai scinta e slegata,~S'un cavallier con la più
3590 10| fianchi ebbe l'usata guerra.~ Smarrì ciascun di Sfidamarte il
3591 2| fin non lo tenea difeso.~Smarrite quelle forze invitte e pronte,~
3592 1| a pena~Del suo liquor lo smemorato oblio,~E Morfeo rappresenta
3593 8| fregio~Con un fogliame di smeraldi egregio.~~ Ma lasciam pur
3594 12| fama eterna e chiara~Di Smirna e in Puglia di Brindici
3595 5| cavallier cortese~Ch'era smontata e si traea l'arnese.~~ Quando
3596 6| Cacciamo ambi la fera agile e snella.~La fera in una aperta,
3597 5| un barbaro appar veloce e snello~Di Tessaglia il signor fra
3598 3| tra fiori e foglie,~Non sò se iacolo era o anfesibena,~
3599 5| cortesi sguardi~Movea lo stral soavemente altero,~E già sentia degli
3600 4| alla beltà del viso,~Chi la soavità narrar potria~Delle dolci
3601 12| Ecco che sotto il Tiepolo è soccorsa~Candia, allor da pirati
3602 6| nulla,~Quel che bramo aver socero ritorni.~Allor le farò chieder
3603 5| tante onte~Per un garzon sofferse ingrato e rio,~Convien ch'
3604 3| Ma perché son vari i soggetti, e i versi~Vari e l'un l'
3605 7| farli cosa grata.~~ Egli soggionge poi che teneva anco~Per
3606 6| padre mio senza che più soggiorni,~Che se 'l mio cor gli scopro
3607 5| questo del Serpente. –~~ Soggiunse quel: – Da nobil zelo spinto~
3608 2| fa ch'ogni crin gode il solar raggio,~E col dentato e
3609 4| Tenedo vicina~Giunge, e solcando va l'egea marina.~~ Entra
3610 13| Adria e quei vicini al Tago~Solcano inanzi e quei del Lazio
3611 13| uccision, strazi e rapine,~I soldati di Cristo ivi raccolti~Con
3612 9| verno alla battaglia~Esce il soldato pratico e esperto,~Disegna
3613 11| canto,~La festa si facea solennemente~Fra le donne e i guerrier
3614 6| grazia degli dèi~Con festa solennissima sposati,~E ch'io conduco
3615 1| il titol d'esser bella.~~Soleva il Re per suo contento il
3616 9| tua libertà raffrena?~Che solevi di me prenderti gioco,~Quando
3617 11| pur cercò donde venisse.~~ Solicito ciascun studia e attende~
3618 9| nova~Ti è questa piaga a me solita e antica,~Che mille volte
3619 10| spacio d'ora~ La poco grata e solitaria cena,~ L'acceso Floridor,
3620 9| vermigli~Lieve aura intorno sollevando viene.~Che 'l leggiadro
3621 3| con fede e amico zelo~Di sollevarmi ove sì oppressa sono;~Di
3622 9| La donna gli ringrazia sommamente,~E d'ir anch'ella al tempio
3623 13| quivi,~Restan gli altri sommersi, arsi e cattivi.~~ Più d'
3624 11| Ma poi ch'in tanto error sommerso il vede~Dietro gli move
3625 13| cui diè Circe in luce~I sommi onor di questa patria bella.~
3626 12| alquanto io mi ripose,~E somministri forze al mio intelletto~
3627 2| m'arde la mente,~Con la sommission ch'a me s'aspetta,~E col
3628 11| poco lontano,~Sente ferri sonar, gridar persone,~Onde timida
3629 9| Una sampogna il pastorel sonava,~E per questa figura s'intendea~
3630 11| di mezza la notte, e in soni e in canti,~Ver la camera
3631 11| Che la famiglia ancor non sonnolenta~Trarrà a quel grido, e per
3632 12| canto,~Ha tra le labbra una sonora tromba,~E par che tanto
3633 9| appare~Splendono statue sontuose e rare.~~ Vedeansi intorno
3634 9| del divo~Mirano il tempio sontuoso e divo.~~ Quai animi più
3635 6| volere,~E con tal dir mi soprabonda il pianto~Sì ch'a pena ove
3636 12| avvenimento,~Comincerà la sopradetta guerra~Anni cinquanta aggiunti
3637 8| suo bene, il suo tesoro,~Sopragiungendo in fretta a suoi tormenti,~
3638 2| fu molto~A trovarsi vicin soprall'erbetta;~Pur si ritenne,
3639 9| in questo un cavallier lo sopraprese.~~ Un cavallier che stava
3640 2| compreso.~Non narro la bellezza sopraumana,~Ch'è de gli omeri miei
3641 3| ancor più avante,~Quando lor sopravenne all'improvviso~La gentil
3642 1| pinta,~Con arme bigie e sopraveste tale,~Così il destriero
3643 10| cavallier de i suoi,~ Con arme e sopravesti ricche e belle,~ Erano usciti
3644 11| Floridoro ardito come suole~Lor sopravien senza più dir parole.~~
3645 12| tutte l'altre, e fé una sola~Sorger città delle reliquie sparse,~
3646 7| a mirar sì degna mostra,~Sorinda la regina, e seco fuori~
3647 8| in se stesso stupefatto~Sorridendo ammirò l'opra celeste,~Poi
3648 9| che sitibondo il fresco sorso~Ingozzar sembra e bagnar
3649 11| in copia fanno~Di quante sorti imaginar si sanno.~~ Nella
3650 11| non farsi alla serva più sospetta.~~ Carinta nel serrar (com'
3651 6| tanto~Per cui mai sempre ho sospirato e pianto.~~ Così dicendo
3652 5| e ridenti,~Ch'i tronchi sostenea, le fronde e i frutti,~Ch'
3653 9| accomodati e sparsi,~Con mani sostenean per ogni lato~Che cingea
3654 4| spera~La calunnia crudel sostener vera.~~ Se ben non era il
3655 2| quel re di morte orrenda,~E sosterrà per tutto l'anno intero,~
3656 12| stile.~Il ciel la copre e la sostien la terra~Non men del mar,
3657 9| la sinistra il pannolin sostiene.~~ Costui, che sitibondo
3658 9| per pormi il mio destin sotterra~Mi fé drizzar nel suo gran
3659 7| periglio.~Ma come fu nel sotterraneo speco~Col buon Clarido ambi
3660 12| Prevedendo l'ingegno alto e sottile,~E come vestirà sì chiara
3661 6| Io odo le ragion vere e sottili~Che costei trova, e già
3662 5| valli ignote;~Ch'anch'io son sottoposta a sorte dura~E ne spargo
3663 4| tutto 'l mondo ha posto sottosopra.~~ Corre ciascuno all'attica
3664 8| E invan ne gema, e per sottrarsi a quello~S'aggiri assai,
3665 11| Dopo vario discorso gli sovenne,~Che 'l meglio sia giù del
3666 7| parole tacite e secrete~Il soverchio del re biasma timore,~Poi
3667 | sovra
3668 3| fama a' tempi suoi chiara e sovrana;~Pietro gli è dietro di
3669 12| le toghe e accingere le spade,~E divenir in terra, e '
3670 13| bandiera,~Ha il principe spagnol l'aquila altera.~~ Poco
3671 12| qui che si farà signore~Di Spalato, Tragurio e Sebenico,~E
3672 4| è la fama che d'intorno spande~Del grido altier di questa
3673 2| spalla un gran fendente,~Che sparato l'avria fin sulla sella,~
3674 8| Questa de' primi il lin sparecchia e sgombra.~~ Mentre a gustar
3675 10| cesto avea di grano~ Di cui spargendo gìa l'arato piano.~ ~ Era
3676 1| e grazie alte e supreme~Spargete in ogni cor vostro soggetto;~
3677 13| man della donzella ardita.~Spargeva intanto un lagrimoso rivo~
3678 5| sottoposta a sorte dura~E ne spargo di lagrime le gote,~Sperando
3679 6| tardo e lento,~E se presto a sparir fu il mio contento?~~ Io
3680 3| punto,~Ch'essendo ucciso sparirà il dragone,~Sarà rimasto
3681 1| il caso iniquo e fello.~~Sparsesi il grido, onde più d'un
3682 9| gran giudizio accomodati e sparsi,~Con mani sostenean per
3683 12| Afri ebbon, né i Persi né i Spartani.~~ E scorto che 'l magnanimo
3684 3| etade. –~~ Così dicendo sparve e la guerriera~Dalla matrona
3685 3| donna pose~Un non so che di spasmo e di terrore;~Ma pur lo
3686 6| pensieri~Son di darle ogni dì spassi e piaceri.~~ Un dì (misero
3687 11| Non potria tutto 'l mondo spaventarme~Né tutto 'l mondo a te dare
3688 9| tanti cavallieri,~Che ti spaventi il numero infinito~Sì che
3689 6| valore~Contra ogni fiero e spaventoso incanto,~Ond'io conosco
3690 8| mentre intorno all'isola si spazia~Non scorge illeso alcun
3691 3| E poi che fu ne' prati spaziosi~Il tralasciato suo camin
3692 12| riverente una corona,~E specchiandosi in lei tutta gioconda~D'
3693 3| a Risamante le parole:~–Specchinsi in quella donna gli occhi
3694 7| come fu nel sotterraneo speco~Col buon Clarido ambi inarcaro
3695 4| che l'ange e lo martira~Spedisse un messo in fretta a Stellidone,~
3696 13| credo mai che la sua gloria spegna~Il tempo ch'ogni cosa alfin
3697 12| affetto~E 'l libero voler spenda ciascuno.~D'ottantasei n'
3698 13| non si lavora.~Ciascun gli spende in giuochi, in suoni, in
3699 3| era e sempre il suo largo spendea~In usar cortesie gionto
3700 4| guerrier più degno,~Che speran che la faccia il re consorte~
3701 1| mal guidata impresa,~Né sperarei, senza il suo lume grato,~
3702 2| vita il re digiuno,~Che non sperasse ereditar lo stato;~E non
3703 13| oppressa,~Quando le nove già sperate intende~Da un Giustinian
3704 2| suo valore.~Il re, che non sperava altronde aiuto,~Creder si
3705 11| piacer tanti,~Poi che fu spesa in danze, in gioco e in
3706 8| ella in quel tempo~Quando spese in cangiar la nostra imago~
3707 1| contra il gigante strano,~Spesero in governar l'arme e i destrieri~
3708 9| racquistar l'indarno tempo speso,~Altier lo rende amor, bello
3709 11| posa a far soggiorno~Tra spesse piante in grembo ai fior
3710 11| condutto~E 'l popol corse allo spettacol tutto.~~ Cleardo assiso
3711 13| preziosissimo oro~Con leggiadro spettacolo appar fuora,~Altri scopre
3712 2| lor fa nota~Qual pena era spettante ai lor demerti,~Come del
3713 7| era già posto~Giudice e spettator d'i cavallieri,~E si struggea
3714 6| Che non sei tu, cui me spettava solo;~Ma lassa ho di morir
3715 7| non così tosto~Vede lancie spezzar, votar destrieri.~Or mentre
3716 12| Gente del Saladin rotte e spezzate;~Qui Pola e Zara avendo
3717 4| ripose,~Benché Risardo, a cui spiacea l'aviso,~La pregasse a tener
3718 3| non potesse,~Ch'andavano spiando mia persona,~Trovarmi in
3719 12| ancor ch'in questa parte io spiani~L'alte sue imprese in più
3720 11| Argomento~~ Floridoro a spiar la regal cena~Va di nascosto
3721 1| scudo in mano,~Ove pinto una spica era di grano.~~Gli dà lo
3722 9| donna afflitta e mesta,~E spicca un salto al fin ch'egli
3723 6| tien in man o lancia, o spiedo, o dardo;~Chi tien a lassa
3724 5| fer rami e 'l novo stelo~Spiegò la vaga e verde chioma al
3725 4| nel fin quel cor fero e spietato~Non move servitù d'alcuna
3726 3| giocondo e lieto.~~ Tra folte spine dunque e rami ombrosi~Si
3727 5| Da nobil zelo spinto~Che spinger suole un generoso core,~
3728 13| in quelle guerre.~~ Tanto spinsero inanzi i lor destrieri~Per
3729 13| suo macchiata e brutta.~~ Spinta da gran furor lo scudo getta,~
3730 11| Persia onde sian vostre arme spinte,~Voi mirerà poi che sarete
3731 5| tempo ogni mestizia sgombra,~Spiran l'aurette un delicato spirto,~
3732 6| non posso viver io,~Ch'io spiro col suo fiato, ella col
3733 4| al gran valor ch'in lui splendea~Gli portavano amor tutti
3734 5| rubicondo fregio~Di preziosi e splendidi rubini,~L'impresa è il re
3735 9| ove fenestra non appare~Splendono statue sontuose e rare.~~
3736 11| illustre fanciulla i cui splendori~Dalla gran maga antiveduti
3737 1| quell'incanto opprima,~E spogli la piramide fatale~Della
3738 12| sian veduti i Veneziani~Spogliar le toghe e accingere le
3739 10| Non dovessimo mai l'arme spogliarci.~ Dunque se 'l sangue ho
3740 2| in una stanza l'arme li spogliaro,~E di femminile l'abito
3741 10| poi nella città ridutti~ Spogliarsi l'armi e i candidi colori,~
3742 13| novi rai la testa bionda~Sporgerà fuor del mar forse presago~
3743 3| dentro alcune scoglie grosse~Sporgersi in fuor, la giovene gagliarda~
3744 9| fogliami espressi in oro.~~ Sporgonsi in fuora i ricchi capitelli,~
3745 6| dèi~Con festa solennissima sposati,~E ch'io conduco a casa
3746 3| figlia, Salarisa detta.~~ La sposerà quel re bello, e altero~
3747 1| crollar di testa,~Quasi sprezzando ognun, ch'era in quel loco.~
3748 13| regina~Questo reame, e a sprezzar si volse~Costei, ch'era
3749 9| sua regina.~Così d'accordo spronano egualmente~I lor destrieri
3750 2| e io ch'a canto~Me gli spronava amor corro in gran fretta.~
3751 6| sbuca leggiero~E io gli sprono dietro il mio destriero.~~
3752 13| Che trovammo l'Armenia sproveduta~E la pigliammo in sù la
3753 13| altro rodendo il fren rendea spumoso,~Che di verde e di bianco
3754 1| Parmin soggiorno;~Poi, quando spunta il sol dall'oceano,~Fa in
3755 12| ch'altri no 'l preme.~E squarcia l'union, scherne i furori,~
3756 7| i rai,~Ch'una obligazion stabile e ferma~Nel cor le avea
3757 12| Ecco poi che per lor fia stabilito~Nel suo ducato il buon Ercol
3758 10| d'un segnale,~ Perdé le staffe e pur rimase dritto.~ Ma
3759 7| che neve bianco~Ch'in una stalla ha ritrovato a sorte;~Né
3760 2| quel re la Parca taglia~Lo stame e 'l mira spento in sull'
3761 13| dicea) l'amato volto~Che mi stampò nel cor la man d'Amore?~
3762 5| Fingea lo scudo una Nereide stanca~Che su uno scoglio una gran
3763 12| e glorioso,~Voglio della stanchezza riposarmi,~E voi meco signor
3764 | starà
3765 | stare
3766 | starebbe
3767 10| legge darci,~ Che mentre noi starem nel regno vostro~ Non dovessimo
3768 11| unito?~Doveva ei procurar di starle a lato~E non partirsi essendone
3769 9| Sopra cui di rilievo assisi starsi~Veggonsi più fanciulli ignudi
3770 11| consenta~L'amato ben quando può starvi unito?~Doveva ei procurar
3771 | state
3772 8| durar dovea futuro.~~ E statuì che 'l tempo non potesse~
3773 8| ella potesse far contra i statuti~Di natura sì degne opre
3774 | Stavano
3775 10| poca luce,~ Una giovane stavasi romita~ E non ardia con
3776 13| duo guerrieri in mezzo uno steccato.~~ Gli Artemitani ascesi
3777 5| Veggon de' fiori i bei campi stellati~Dove più d'un capriol scorrea
3778 8| raro~Che sceso in noi dallo stellato chiostro~È miracolo e onor
3779 4| Spedisse un messo in fretta a Stellidone,~Che venga a mantener contra
3780 13| istoria, i labri sciolse,~E stendendo la man candida e bella~Mostra
3781 1| che fa fiorir le gemme.~~Stendo la man per afferrargli un
3782 7| volson comparir, ma ritirate~Steron più dì lontan dalle brigate.~~
3783 10| La chioma sulle spalle ha stesa e piana~ E una vite ha nella
3784 | stesse
3785 8| ardir, voglia sì insana,~Stian le mie doglie qui chiuse
3786 6| che passi l'onda atra di stige~La vergine ombra del mortal
3787 13| se 'l re manda l'alma ai stigi rei~O riman preso, perde
3788 2| in ogni lingua, in ogni stilo~La bellissima vergine del
3789 4| piglio errore;~L'abito fa stimarti uomo virile,~Ma la voce
3790 4| Per l'educazion poco è stimata.~~ Se la milizia il mago
3791 2| però mi fa motto e indarno stimo,~Che cerchi quel ch'a lei
3792 5| non lento,~E i cavallier stimola e conforta~A seguitarla
3793 10| ei nel nobile teatro,~ E stimolar gli travagliati buoi~ Che
3794 5| piazza.~Ma non poteano oprar stocco né mazza.~~ Potea ciascun
3795 10| I sacerdoti con dorata stola~ Van per lo tempio taciturni
3796 8| fangoso e lordo,~Altri di stolido orso iniquo e fello.~Ma
3797 9| tutto il viso mi percuote e straccia;~E mentre egli mi batte
3798 10| traevano l'aratro.~ Eran tutti stracciati i panni suoi,~ Il color
3799 5| al matutino sole.~~ Una stradetta assai larga e capace~Gira
3800 11| più disposta all'amoroso strale,~E una faccia avea gioconda
3801 5| Amor che ne begli occhi i strali affina;~Sente il petto infiammarsi
3802 2| e volta~La nave, che si strazia e si querela;~Né pur del
3803 11| Prende la fune, e ben legata stretta~La raccomanda all'asse del
3804 2| Poi che 'l guerrier tien strette ambe le cosce,~E non lascia
3805 1| sarà in gran necessità e strettezza,~E però un savio mago suo
3806 6| giostre, udir suoni e allegri stridi,~Mirar pompe, cavalli, e
3807 1| impaccia,~Che più tenaglia stringer non potria,~Nè val che si
3808 7| bel volto.~~ Duo sproni stringon molto il nostro core,~L'
3809 12| sangue uman bagnati e tinti~Strugger il più bel loco e 'l più
3810 12| sangue ogni contrada,~E struggerà con mille infami esempi~
3811 9| ricchezza, d'intaglio e di struttura.~Tutto d'oro e di pietre
3812 7| canto.~~ Mentre di preparar studiano a pieno~Le diverse vivande
3813 3| muro appeso~Chiuso in un studiol d'oro lucente.~Come v'ha
3814 10| sente.~ ~ Ma il barbarico stuol che non intende~ Che Floridor
3815 5| Per diverso sentier lo stuolo orrendo~Tutto di qua di
3816 9| Risardo e i suoi compagni stupefatti~Restano un pezzo a contemplar
3817 12| litigi.~Però feste mirabili e stupende~Fansi in onor dell'aurea
3818 7| parve un novo sol nel mondo.~Stupida ogn'alma al re fida o ribella~
3819 8| a maraviglia~Che di novo stupir l'ausonie ciglia.~~ Avea
3820 8| comandi,~Mi par sì lieve ch'io stupisco invero~Ch'ella degnasse
3821 3| tutto amore e leggiadria.~~ Stupisse la donzella, che comprende~
3822 10| e fosco ingegno~ Quanto sublime e chiaro era il disegno.~ ~
3823 8| lor concesse i lochi più sublimi,~E volle anco a seder che
3824 10| D'età matura un uom gli succedea~ Che par ch'alle sue spalle
3825 8| Con le maniche al cubito succinte.~~ L'una in man porta un
3826 9| timore Odoria or trema or suda~Che ne riceva il suo Risardo
3827 13| disparte.~~ Era ciascun sudato e sanguinoso;~De' lor destrier,
3828 10| Il re d'Ircania e quei di Sufiana,~ Il primo, ch'Androcaspe
3829 4| potea il nochier trovar suggetto~Miglior di questo, o più
3830 | sugli
3831 | sulle
3832 4| breve spinge il legno al Sunnio monte~E 'l bel terreno alfin
3833 9| gran doglia di morire,~Lo supplica Filardo e lo scongiura~Ch'
3834 6| tempesta.~~ Ella mi prega, e supplicando trova~D'umiltà tutti i termini
3835 9| richiese~I cavallier con supplice preghiera~Che volessero
3836 6| disciolga;~Ma non val ch'io lo supplichi e gli nieghi,~Che vol che
3837 10| confuse~ Restaro l'alme supplici e devote,~ Col cor doglioso
3838 6| il suo caso spedito,~Onde supplico lei mia donna e diva,~Che
3839 2| trovar giusta pietade,~Alto e supremo imperador de traci,~Ho cercato (
3840 11| morto e un via maggiore~Suscitar ne potria da queste mura,~
3841 11| Tutta s'ammira e trema e sta suspesa~Benché sia Celsidea tutta
3842 2| Come l'altro matin le sveglia e desta~Le belle donne si
3843 5| innanzi,~Per la sicura via svelati furo~E scoprir di lontano
3844 13| e la donzella~L'insegne sventolar del bianco giglio;~Che 'l
3845 5| gran romor d'intorno~Si sviar da sì lieto, almo soggiorno.~~
3846 8| or mi constringe~Quindi sviarmi e poner fine al canto.~Come
3847 10| sazio Floridor troppo e svogliato~ Dall'assiduo pensier che
3848 10| un dito,~Quasi gli sia il tacer lode e guadagno.~Dicea l'
3849 13| improviso sì nostra venuta,~Tacita sì, sì presta oltra ogni
3850 7| giovenil furore,~E con parole tacite e secrete~Il soverchio del
3851 10| stola~ Van per lo tempio taciturni e cheti;~ Il tempio alato
3852 11| il vede~Dietro gli move taciturno il piede.~~ Giunsero in
3853 2| che 'l cor le strinse;~Si tacque un poco pria come pensasse~
3854 9| resta,~Cava del fodro il suo tagliente brando~E gli segna un gran
3855 13| destra le fendea.~~ Pur tagliò di maniera ch'uscir fenne~
3856 13| dell'Adria e quei vicini al Tago~Solcano inanzi e quei del
3857 1| propinquo veggio,~Come una talpe sia sotto il terreno.~Mi
3858 1| Così dicendo entro la tana ascosa~Insieme ritirò le
3859 10| re, noi siam fratelli~ Di Tanafrè, gran principe de' Sciti,~
3860 8| assai più importa,~Colosso e Tantalon ciascun estremo~Che vendetta
3861 11| quella in questa~Camera tardi il giovane pentito,~E ben
3862 11| quell'antica Roma~Che già 'l tartaro vinse, il turco e 'l moro,~
3863 11| gran parte della sera,~Le tavole fur poste, ove di quanti~
3864 9| acque;~Con la destra una tazza al labbro tiene,~Con la
3865 10| Oprarsi anch'ei nel nobile teatro,~ E stimolar gli travagliati
3866 1| più genti estinse~Il buon tebano innanzi si facea,~Quando
3867 13| bei fili adorno e tesso~La tela mia c'ha in sé rozzo ordimento,~
3868 5| fere il mar col tridentato telo.~~ L'altro è quel Stellidon,
3869 5| fusse alcun magico orrore,~Tem'io gli incanti assai più
3870 7| di tanto core,~Che mai temé d'alcun periglio fello.~
3871 8| alcun ch'oda, e ascolte~Sì temerario ardir, voglia sì insana,~
3872 5| cavallieri avventurosi,~E non temete alcun periglio strano. –~
3873 8| ignaro,~E qual fugace e temidetto cervo~Fuggo piagato indarno
3874 13| Che 'l sol con chiaro e temperato raggio~Fa nel verno apparir
3875 2| ingombra e fiede,~Che 'l tempestoso mar tanto non freme.~Tosto
3876 6| sguardo tolto~Quando ne i tempii e quando alla finestra;~
3877 8| crudele~Che seppe in un temprar l'ascentio e 'l mele~~ Miser
3878 2| credendo esser stato vincitore,~Temprava al quanto il grave suo dolore.~~
3879 6| E le scopro il mio mal tenace e fermo.~La bella donna
3880 1| sì lo impaccia,~Che più tenaglia stringer non potria,~Nè
3881 2| dì, ch'ella il bel crin tendeva al Sole~Senza la compagnia,
3882 11| luna~E tutto era il giardin tenebre e ombra,~La fanciulla si
3883 4| vole.~~ Più non la tiene in tenebrosa parte~Ma in un libero albergo
3884 4| frigio tetto,~E all'isola di Tenedo vicina~Giunge, e solcando
3885 7| non gli concede,~Ch'in sì tenera età valor non crede.~~ L'
3886 6| manco scontento,~S'io non tenessi il suo caso spedito,~Onde
3887 7| Egli soggionge poi che teneva anco~Per lui serbata un'
3888 6| Nicobaldo mio, che via, che modo~Tenirem mai per districar tal nodo?»~~
3889 2| acqua ha penetrato.~~ Ben si tenner perduti i naviganti,~Scorto
3890 2| cor letizia nacque,~Che 'l tennero a buon fin di quella guerra.~
3891 7| sotto è scritto.~Era il tenor ch'un mal troppo gagliardo~
3892 11| Interpretato ben tutto il tenore,~Un piacer pien di tema
3893 9| l grido tuo l'orecchie tente~Dell'inclita e real fanciulla
3894 7| sì periglioso saggio,~Che tenti esporsi ad un periglio certo~
3895 2| Macandro prese altro partito,~E tentò di venir (ma non l'ottenne)~
3896 2| inchinava~Il sol lo sparso crin tepido e giallo;~E che doglioso
3897 8| quel bianco lin l'asciuga e terge~Che la donna a tal fin sull'
3898 8| all'inique e dure stelle~Termina allor la genitrice mia~Che
3899 6| supplicando trova~D'umiltà tutti i termini che puote,~E poi ch'i preghi
3900 6| diva e onorata festa~Sì terminò col dì chiaro e lucente,~
3901 12| acquisterassi~Che contra lui terran con Genua mano.~Poi le terre
3902 13| Quel giorno non aveano i terrazzani~Assalto alcun per quanto
3903 1| e vuo' provar nei tuoi terreni~Con chi fra i guerrier tuoi
3904 6| Da lei, ch'in una camera terrestra~Ad un balcon venia basso
3905 12| come poi fè) nel mare.~Dei terrestri trionfi e dei marini,~Di
3906 11| che ne sente~Mena un colpo terribile e possente.~~ Pensò troncargli
3907 4| più, ch 'l ciel serena e tersa,~Direste che son d'ebeno
3908 11| credea si trova involto~Nei tesi inganni e nell'angusta gabbia,~
3909 5| tripartita~Fa che natura i suoi tesori accresca,~Dai lati son mille
3910 13| di sì bei fili adorno e tesso~La tela mia c'ha in sé rozzo
3911 3| Che di sua man gli avea tessuto Ersina,~E s'allaccia lo
3912 8| Chi vi difenderà dal gran Theante~Che vi moverà assalto all'
3913 3| ha paragon da Battro, a Thile».~~ E mi disse, c'hai nome
3914 6| tratta all'ultimo tormento;~E tieni il detto mio per fermo e
3915 2| fosse alla presenza quando~Tiensi donna talor lo specchio
3916 12| paesi.~~ Ecco che sotto il Tiepolo è soccorsa~Candia, allor
3917 11| sonar, gridar persone,~Onde timida s'alza e va al balcone.~~
3918 7| latino il figlio,~E se n'andò timidamente seco~Com'uom, che per onor
3919 10| inanima alle prede,~ Ch'alle timide lepri il laccio tende~ E
3920 2| Che l'arbor spezza e 'l timon arde, e seco~Manda il miser
3921 1| bianco?~Rispose il buon Tinacrio: – Non han questi~Occhi
3922 11| Prende la dura piuma, indi la tinge~Nell'atro inchiostro è cosi
3923 9| il suo amoroso affetto,~Tingendo di rossor l'umide gote,~
3924 2| puro acciar di rosso fregio tinse.~~ Come d'alta montagna
3925 12| di sangue uman bagnati e tinti~Strugger il più bel loco
3926 1| Etna ogn'ora,~Sospirando Tipheo, s'accende e stride;~Nipote
3927 2| una angelica beltade~Dalle tirane man crude e rapaci,~Ch'avendo
3928 2| il pregio crede.~~ Ma nel tirar, che fece in sé rivenne~
3929 6| fece e la maniera~Che per tirarlo alla sua rete tenne,~Come
3930 10| arator tenia~ L'aratro, che tiravano quei due~ Lassi animali,
3931 1| campion di Celsidea,~E se 'l tirò con tanta forza al petto,~
3932 4| Stellidon di cui dicea,~L'altro Tisandro fu molto migliore,~Di cui
3933 1| favella,~Ogn'altra perde il titol d'esser bella.~~Soleva il
3934 13| Che no 'l lascia coi piè toccar la terra.~~ Vedete l'abbracciar
3935 5| Fu la ventura lor che non toccaro~Degli arbori di dentro frutto
3936 11| mano~Che la punta del piè toccasse il piano.~~ Com'egli è in
3937 6| qui sempre rimane:~Oggi toccò ad un altro, a te dimane.~~
3938 10| faccia~ Di gloriosa porpora togato,~ Di girli appresso ogniun
3939 12| i Veneziani~Spogliar le toghe e accingere le spade,~E
3940 12| mandate.~E da lor presa è Tolemaida e tante~Gente del Saladin
3941 6| che donna al mio dispetto tolga,~E se nol fo minaccia di
3942 3| sella e 'l freno al destrier tolle~Si cava l'elmo e siede all'
3943 12| l genero poi c'ha l'arme tolte~Contra Pisani e rompe il
3944 3| imiti, e il raro,~E buon Tomaso Cernovicchio a paro.~~ Ne
3945 4| collo è d'alabastro eletto,~Tondo come colonna, e di cristallo~
3946 11| un carbonchio a par d'un torcio ardea.~Tosto il giudizio
3947 8| Come vezzoso, indomito torello~Uso libero a gir tra verdi
3948 8| corpi in orsi, in lupi, in tori,~Quando alla nostra età
3949 12| pirati molestata.~Ecco per torle un grave assedio scorsa~
3950 5| E salva lui dalla ferina torma,~Giungono i Greci al re.
3951 11| Sopra tutte le cose la tormenta~Che 'l cavallier ne sia
3952 9| ancor se la ritoglia,~Per tormentarla, ai cavallier di mano.~Ma
3953 13| mesi della bruma algenti~Tornan la terra verde e colorita,~
3954 8| color tutto s'accese.~~ E tornando in se stesso stupefatto~
3955 8| stesso è cosi vago~Che di tornarvi poi non trova il tempo;~
3956 12| gli Istri a sua devozion tornati.~E da lui Pera di là a pochi
3957 4| gli amanti,~Feste, versi, tornei, preghiere e pianti.~~ La
3958 4| lui forse par greve,~Che torni in Alessandria, e che l'
3959 2| furia e ruinosa scende~Con torta via per la sassosa fronte,~
3960 7| copia avieno~Apparecchian le torte e le composte,~Quella, ch'
3961 2| bramavan veder degli altrui torti~La bella Raggidora esser
3962 13| moglier diletta~Dal gran duca toscan fra mille eletta?~~ A la
3963 7| eletto e santo~Della lunga tovaglia empie ogni canto.~~ Mentre
3964 13| gente ardita,~Per tutto son trabacche e padiglioni.~Che cavallieri
3965 10| Cui l'imperio devea di Trabisonda,~ Delle cui chiare imprese
3966 3| tomba scura,~Ma in quel che traboccò la bestia fella~Lasciò la
3967 10| Quanti da propri suoi sono traditi~ Nell'onor, nella vita e
3968 6| mandata intorno,~Perché traesse al suo muro infelice~Tutti
3969 10| travagliati buoi~ Che dietro si traevano l'aratro.~ Eran tutti stracciati
3970 11| cavalliero~Fusse dell'amor suo trafitto e punto.~Ahi, falso amor,
3971 4| guerrier, in cui virtù si trova~Tragge in Atene all'onorate imprese,~
3972 6| Ci conoscemo aver fatto tragitto,~Quando eravan più privi
3973 12| farà signore~Di Spalato, Tragurio e Sebenico,~E che difende
3974 13| ritorno, ove gli aletta~La tralasciata istoria, i labri sciolse,~
3975 3| fu ne' prati spaziosi~Il tralasciato suo camin seguio;~Di trovar
3976 3| Giovanni alla presenza~Non tralignar dal suo splendor antico,~
3977 1| muro al guardo suo chiaro traluce.~~La Regina conosce ognun
3978 4| ch'ordito avea l'ingiusta trama~E sentiva per lei tanto
3979 5| orizonte~Scoprì del sol nel tramontar la fronte.~~ Accolse il
3980 1| inanzi al re d'Achei~Si transferì nella gran sala un giorno.~
3981 1| dall'arso petto.~Duca di Transilvania il giovene era,~Bello di
3982 1| fallo~Dentro Parmino e 'l transilvanio duce,~Che 'l muro al guardo
3983 9| rare.~~ Vedeansi intorno il transparente muro~I mesi tutti figurati
3984 12| riposarmi,~E voi meco signor trarre a riposo. –~Con questo torse
3985 13| giorno anco a trovarli~E li trarrem di qui forse col tempo.~
3986 11| Dall'antic'Alba, ancor che trasferito~Fusse dal tempo all'isola
3987 8| trova molto~Dall'esser suo trasfigurato in volto.~~ A Floridor parea
3988 5| Silano, là ove in arbore trasforma~Il cavallier la magica donzella~
3989 8| chi dice ingiustamente~Che trasformasse i suoi consorti in fiere,~
3990 8| errando~Di lor medesmi son trasformatori;~E con tal facilità girsi
3991 1| è composta~E risplende e traspar come un cristallo.~Nell'
3992 1| Dall'impeto i cavalli trasportati~Con poco lor disconcio oltra
3993 6| seguiamo quella,~La qual ci trasportò tanto lontani~Che più non
3994 13| che forte piagato era,~Trattandolo da re non da prigione.~In
3995 2| mi scacci e dia licenza,~Trattandomi da sciocco e da leggiero~
3996 4| Fosse costei nel regno suo trattata,~Ma la cagion dir non vi
3997 2| ruota,~Lor fa provar mille travagli certi,~E gli getta nel fondo;
3998 10| teatro,~ E stimolar gli travagliati buoi~ Che dietro si traevano
3999 13| Altri le freccie o qualche trave uccide,~Caccia altri il
4000 2| lor sì fu restata~Altri trè dì, poi quindi accomiatosse~
4001 12| E venticinque manco di trecento~Dal di lei memorabil nascimento.~~
4002 13| CANTO TREDICESIMO~~ ~ Argomento~~ Seguono
4003 3| giovenetto non giungeva ancora~Ai tredici anni, e era fresco e bello~
4004 12| e più vittorie e paci e tregue~Di tempo in tempo e mille
4005 9| se la pone in groppa.~~ Tremava ancor la donna come foglia~
4006 6| quel ch'i mi faccia allora,~Tremo di gran paura e bramo altrove~
4007 10| le faci il sacro lume~ E tremò del gran tempio ogni colonna.~
4008 5| lungi poi le spiche bionde~Tremolando imitar le marine onde.~~
4009 5| caso duro,~Lo spavento e 'l tremor che nel cor hanno~È tal,
|