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Clarice Tartufari
L'albero della morte

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


abbai-curva | curve-inten | inter-rende | reni-trasc | trasf-zitta

     Cap.
501 III| era rimasto con le spalle curve come per evitare gl'impeti 502 III| protendendosi.~Il Nini anche lui si curvò.~– Diventa pazzo lei!~Eva, 503 III| era assunta la missione di cuscinetto fra l'avvocato e il personale.~ 504 | d 505 II | accanto.~– Di tutto, di tutte. corpo alle ombre.~Eva si 506 IV | avvocato Brizzi giuocava a dama con Eva e Germana bisbigliava 507 II | a caro prezzo, il vostro danno e poi vi lamentate. Come 508 I | sopra, al terzo piano, per dare una lezione. Dovresti saperlo; 509 II | lei piangesse, mi pare che darei la mia vita per consolarla.~ 510 IV | per tenerla avvinta senza darle sospetto.~– Adesso capisco! 511 I | abbandonare il busto sul davanzale ed ella riconobbe che l' 512 | de' 513 III| raffica. A ogni modo bisognava decidersi; la signora in persona era 514 III| mise il cappello con mossa decisa per significare che abbandonava 515 III| considerare definitive le decisioni del principale fino a quando 516 I | al suo tavolo da lavoro decisissima a troncare ogni indugio. 517 II | cappello per andarsene, decisissimo a non più tornare.~– Buona 518 I | mano e salutò col suo fare deciso di persona abituata all' 519 IV | come una verminaia; si decomponeva la sua fierezza, brulicavano 520 IV | avvertendo egli in come una decomposizione, come una verminaia; si 521 III| che è per lei, per il suo decoro che io agisco? – e di nuovo 522 I | devozione di Salvatore, il quale dedicava allo studio dell'avvocato 523 I | persona di lei una conferma definitiva de' suoi sospetti, ovvero 524 IV | tornò si erano compresi definitivamente. Egli non aveva più nulla 525 III| studio di non considerare definitive le decisioni del principale 526 IV | ed aveva assunto impegno definitivo di recarsi a Shanghai, in 527 IV | le era apparsa misera e deforme. A che cosa le serviva di 528 I | sparpagliò per opposte vie, senza degnare di uno sguardo la colonna 529 I | sua attività a renderlo degno del posto di fiducia a lui 530 I | minuto nelle fattezze e roseo delicatamente.~Eva si accostò alla parete 531 II | di me; ha le fattezze più delicate; guadagna con le sue lezioni 532 I | pianto dalle gote, e il volto delicato le assunse una espressione 533 I | piccole mani di dove il denaro fugge come l'acqua; è un 534 I | tacito flutto, sempre più denso, a lambire ed avvolgere 535 I | giro della risplendente dentatura.~– Perchè ridi? – Germana 536 IV | Salvatore la casa pareva deserta da anni ed egli guardava 537 II | complicazioni ed i lunghi discorsi; desiderava che tutti fossero contenti 538 III| all'altro mentalmente col desiderio ardentissimo dell'odio. 539 II | Non ti capisco e non desidero affatto di capirti.~– Allora 540 IV | stanza in disordine; la desolazione entrava dal vano delle due 541 III| Salvatore con una parolina a destra, un amichevole suggerimento 542 III| disseminando una irrimediabile devastazione.~ ~ 543 I | vantaggiosa, che tu non devi trascurare.~Germana le si 544 IV | fare insolito:~– Vai di ; devo parlare con mia moglie.~ 545 I | per le cortesie, per la devozione di Salvatore, il quale dedicava 546 III| paravento, sicuro.~– Non dia peso alle mie parole; sa 547 III| un po' d'indulgenza, che diamine!~Il Brizzi intanto pensava 548 IV | Salvatore.~– Tu sapevi e non mi dicevi. Tutti contro di me.~Ella 549 II | è finito: Germana lo ha dichiarato ed io sottoscrivo.~– Ma 550 II | che la difendi?~– Sì, la difendo – egli disse avanzandosi 551 I | il lavorìo lungo, spesso difficile, della digestione, non varrebbe 552 IV | senza indugio, bisognava diffidare di . Per questo, dietro 553 IV | dalla nuca ai calcagni il diffondersi di un leggerissimo calore, 554 IV | finestre, tutte aperte, diffondevano luce e gaiezza sopra le 555 IV | stessa.~Salvatore entrò difilato nel salotto e, vedendo Germana, 556 I | spesso difficile, della digestione, non varrebbe la pena di 557 I | della voce lo spasimo che le dilaniava il petto. Oh! era evidente! 558 IV | trionfante gli rideva dentro e si dilatava, egli con volto accigliato, 559 IV | una cinematografia, poi si dileguarono improvvise; ma egli, volendo 560 II | Allora doveva convincerla, dimostrandole ch'essa è più bella, più 561 IV | riportava il premio del coraggio dimostrato la sera innanzi; il dolore 562 II | Brizzi e si trovava alle dipendenze di Salvatore Tindari, che 563 III| cautamente alla porta del signor direttore, poscia entrò, rimanendo 564 I | Che cosa avrebbe potuto dirgli Germana?~Ella si sapeva 565 IV | ed a sua volta interrogò, diritta davanti al marito seduto, 566 II | rispose – Che cosa vuoi dirmi?~Ella ripetè:~– Bisogna 567 IV | Che cosa avrei potuto dirti? Mi pareva impossibile che 568 II | intragediava senza misura discernimento, e ciò lo staccava da lei 569 I | guardie si precipitarono dalla discesa di via Testa Spaccata, la 570 I | di animalesco nella bocca dischiusa e carnosa, nel giro della 571 II | complicazioni ed i lunghi discorsi; desiderava che tutti fossero 572 I | disse ed annoiata cambiò discorso.~– Vuoi andare questa sera 573 III| la soglia per prudenza e discrezione.~L'avvocato Brizzi, seduto 574 III| investire con parole violente il disgraziato giovane di studio, ma si 575 IV | li rifiutava con ira e disgusto; ma quel giorno volle imporsi 576 II | in persona. Calunniare è disonesto.~– Tu difendi mia cognata; 577 IV | in lei, sollevandola al disopra della propria disperazione 578 IV | ammassava nella stanza in disordine; la desolazione entrava 579 II | denti con l'espressione disperata di un ferito che si strappi 580 I | riconoscenza e ch'essa voleva, disperatamente voleva, rispettare.~E perchè 581 IV | Salvatore si aggrappò con impeto disperato ai piccoli pugni chiusi 582 IV | vagavano per il cervello, disperdendosi subito; le memorie apparivano, 583 II | Non perda il sonno, non si disperi; tutto si accomoderà – Eva 584 I | e trarlo, sia pure a suo dispetto, da quel viluppo di rovi; 585 III| appunto in cui Eva poteva disporre di con tranquillità.~ 586 II | com'ella era, tanto più dispotica quanto più l'abiezione altrui 587 II | accanto a lui ti odio e ti disprezzo; quando ride e mi guarda 588 III| le parole erano volate, disseminando una irrimediabile devastazione.~ ~ 589 IV | è un miserabile. Glielo dissi ieri sera.~Salvatore, senza 590 IV | affrettava il passo per dissolversi, con voluttà, in nebbia 591 I | petto tremuli sospiri. Un dissolvimento di tutto l'essere le fece 592 I | tale pensiero come ci si distoglie da uno spettacolo nauseabondo; 593 I | Camillo Brizzi! Germana volle distogliersi da tale pensiero come ci 594 I | e sorrisi per apparirgli distratta e vedergli in volto i segni 595 III| cuore del Nini la fiamma distruggitrice di una passione ancora latente 596 IV | constatare che nulla in lei fosse distrutto.~Salvatore l'afferrò per 597 IV | gli rispose; la collera le divampava in petto col furore di un 598 III| Nini anche lui si curvò.~– Diventa pazzo lei!~Eva, quantunque 599 I | sciuparti gli occhi; non diventare troppo sapiente – e, ridendo, 600 IV | spiritualmente estranei, dopo che Eva diventata elemento essenziale nella 601 II | cambiavano di proporzioni e diventavano grotteschi.~– A proposito 602 II | spiegherò meglio. Io soffro, divento malvagia e mi inasprisco.~– 603 I | mia cognata impara e si diverte. Almeno così dice.~– Tua 604 II | soffro?~– Capisco che ti diverti a tormentarmi. Bada che 605 IV | non è vero – ella esclamò, divincolandosi con forza, poichè cominciava 606 IV | il più piccolo moto per divincolarsi dalla stretta di quelle 607 I | lobo dell'orecchio, poi si divincolò rapida e disse con accento 608 IV | viscido al posto dell'adorata divinità, eppure, sprofondando le 609 I | guadagnare quello che si divora in dieci minuti. Che cosa 610 I | largo al ciclista, il quale, divorando a salti i gradini della 611 I | sono stata coscienziosa. Ho divorato appena i due terzi del pranzo.~ 612 II | si svolge in me.~Aldo con docilità prese posto sul divano e 613 I | abitualmente questa la prima domanda ch'egli faceva nell'entrare 614 I | ressa intorno alla memoria, domandando imperiosamente di rivivere 615 II | signora Gerbi ha mandato a domandare di te; sei in ritardo di 616 II | che fosse.~– Ti aspetterò domani. Verrai?~– Forse.~– Verrai?~– 617 IV | gridare – egli impose alla domestica con voce strozzata.~Germana 618 III| dove l'ansia, quantunque dominata, vibrava:~– L'avvocato Nini 619 IV | tuttavia intimorito e già dominatore del bimbo, il quale veda 620 II | canzonatoria.~– Lei mi sembra don Bartolo; sembra una statua.~ 621 II | ricollocarsi supina e ricominciò a dondolarsi:~– Non è così?~– È proprio 622 II | abbandonandosi nella seggiola a dondolo e cullandosi pian piano. 623 II | tu non sai chi è quella donna! – Germana disse con passione – 624 I | lei, sulla parete. Era un dono dell'avvocato Camillo Brizzi. 625 I | liberi stuzzicarla quando dorme, ha sempre una riserva di 626 I | Brizzi, che, preso al laccio, dovè attendere solo in salotto 627 I | favorisce un palco.~– Allora, dovendo lacrimare, è prudente mettere 628 I | piano, per dare una lezione. Dovresti saperlo; oggi è lunedì.~– 629 III| simile galera si ritrova dovunque – il Nini rispose e, prima 630 III| altronde si formerà. Non dubiti che ci penserò io.~– Lei? – 631 II | No, no, così non può durare – ella disse nel pianto. – 632 II | nelle vesti, più molle, più duttile, e una leggera ebbrezza 633 II | più duttile, e una leggera ebbrezza lo aveva vinto, constatando 634 III| striscia luminosa con occhio di ebete. Dopo lunghi sospiri e camminando 635 IV | affrontata, e di una vittoria eccelsa conseguita.~Già riportava 636 II | si scambiarono un saluto eccessivamente cerimonioso e breve; poscia 637 III| sua voce incollerita aveva echeggiato dall'una all'altra stanza 638 IV | produssero in mezzo a quei due l'effetto di una frana improvvisa 639 IV | libera, luminosa, lieta di effluvi e di fruscii. Intanto perchè 640 IV | fruscio delle sue gonne e gli effluvî del suo profumo. Germana 641 I | passa fra una piramide di Egitto e la piramide di Cajo Cestio?~ 642 IV | eccezionali – ella disse con l'egoismo inconsapevole e legittimo 643 IV | chiese.~– Bugiardo, falso, egoista, ipocrita. Ah! tu non lo 644 IV | dopo che Eva diventata elemento essenziale nella vita di 645 IV | la chiavetta della luce elettrica e raccolse gli oggetti sparpagliati 646 III| fronte. Onde invisibili di elettricità solcavano l'atmosfera. Le 647 III| chiamato a suon di campanello elettrico dal signor principale, spingeva 648 IV | provava sollievo all'idea di eliminare, per l'avvenire, un testimonio 649 I | la colonna Trajana, che emergente dai rottami del Fòro, sembrava 650 IV | scomparisse dall'altro, empiendo la stanza col fruscio delle 651 IV | a capo chino, senza più energia per mentire o lottare, attendeva.~– 652 II | piaciuta; l'aveva giudicata energica, attiva, intelligente, amorosa 653 I | Brizzi tutte le proprie energie, facendolo prosperare. Questo 654 I | un braccio, le disse con enfasi: – Alla greppia, sorellina.~ 655 II | controlli sul danaro, che entra e che esce! Un inferno, 656 IV | tumulto, rispose alla cognata entrando in salotto:~– Che cosa vuoi?~ 657 I | domanda ch'egli faceva nell'entrare in casa.~– Dove sta mia 658 IV | giocondo fantasma di Eva entrasse da un uscio, scomparisse 659 III| visibile, e dalla bianchezza equivoca dei polsini alquanto sfilacciati. 660 I | se volesse nuotare fra l'erba; un altro ha il codino della 661 IV | abbia sostenuto una fatica erculea e senta il bisogno di riprender 662 | eri 663 I | espressione di fierezza eroica al viso graziosamente minuto 664 IV | della luce un soffio di eroismo era entrato in lei, sollevandola 665 I | così.~Il profumo che Eva esalava intorno a dalle ciocche 666 III| Dal fazzoletto un profumo esalò; il profumo di lei, della 667 II | in piedi al colmo della esasperazione:~– Tu sbadigli?~– Oh Dio! 668 II | danaro, che entra e che esce! Un inferno, ti dico! Ho 669 II | fa nascere quello che non esiste.~Germana perdè la testa.~– 670 IV | Nulla era cambiato! Il mondo esisteva come ieri, e, come ieri 671 II | allora mi spieghi... – ed esitò, preso da un turbamento 672 II | proprio imbarazzo.~– Mi pare l'esordio di una scena madre.~– Ed 673 IV | abbracciò la cognata con espansione.~– Sei gentile oggi, molto 674 I | ostile sopratutto alle espansioni a cui egli avrebbe voluto 675 | essendo 676 I | percettibile, si chiudesse l'essenza di un veleno per la cui 677 IV | che Eva diventata elemento essenziale nella vita di Salvatore 678 IV | sue vicinanze vita di esseri, vegetazione di piante.~ 679 I | Germana?~Ella si sapeva estranea, lontana dal cuore di suo 680 III| con lentezza dal mento all'estremità della barba; quel suono, 681 IV | annunzio, era corsa all'albergo Exelsior ed aveva assunto impegno 682 | extra 683 | facciamo 684 | facciate 685 | facendo 686 | facendole 687 | facevi 688 I | abbondantemente della propria facezia.~– Sta bene; ma io ho già 689 II | interessante di Germana, più facile allo scherzo, più pronta 690 IV | Brizzi, non gli riuscirebbe facilissimo trovare altre occupazioni 691 III| nel soprabito, di cui le falde gli scendevano fin sotto 692 II | vedervi altrove.~L'accusa era falsa, Aldo protestò impetuosamente.~– 693 II | Mi ripugna sentire accuse false.~– Allora tu non sai chi 694 IV | egli le chiese.~– Bugiardo, falso, egoista, ipocrita. Ah! 695 IV | tutto questo a causa di fanciullagini insignificanti.~Era atroce, 696 IV | nell'attesa che il giocondo fantasma di Eva entrasse da un uscio, 697 II | gelosia perdurava, ma i fantasmi della mente cambiavano di 698 | farmi 699 | farò 700 II | interruppe con accento di fastidio~– Somigli a mia cognata 701 IV | Salvatore si alzò con mossa faticosa come liberandosi a fatica 702 | fatta 703 III| un raggio di sole e mandò faville a guisa di metallo incandescente.~ 704 I | delle Camelie. L'avvocato ci favorisce un palco.~– Allora, dovendo 705 III| laterali pel volume di parecchi fazzoletti, si apriva, sul panciotto 706 IV | di assaporare sino alla feccia il calice del suo martirio. 707 IV | ripiegò in avanti con mossa felina e, curva sopra di lui, gli 708 I | stanza, frenar di nuovo con femminea malizia palpiti e sorrisi 709 IV | salvarsi, voleva che la ferita, ora aperta e sanguinante, 710 IV | ma egli, volendo tenersi fermo in una idea qualsiasi, si 711 IV | La vecchia incisione gli fermò lo sguardo per un momento, 712 IV | portata in casa. Era di festa e nevicava un poco; sua 713 I | fidanzato e si varrebbe della fiacca malleabilità del carattere 714 III| più altro da tentare.~– È fiacchetto, ma intelligenteSalvatore 715 III| accendeva nel cuore del Nini la fiamma distruggitrice di una passione 716 IV | occhi iniettati schizzarono fiamme, perchè la rabbia cieca 717 I | labari imperiali per le fiammee nubi del tramonto, vaganti 718 IV | intorno alla piazza le fiammelle risplendevano immobili nell' 719 I | busto, la grazia sicura dei fianchi, il bizzarro taglio della 720 IV | divano, forse per riprendere fiato, giacchè doveva essersi 721 I | renderlo degno del posto di fiducia a lui affidato dal Brizzi 722 IV | dall'imo la eco di un canto fievole e dolce, che gli leniva 723 IV | Sei stato sul punto di finirmi – e, camminando in furia 724 II | marito. Oh! il cretino! Ma finirò col restituirgli la vista 725 I | nero un grosso mazzo di fiori; una bicicletta giaceva 726 III| avvolsero allora il cervello, fiotti di collera gli salirono 727 III| sono comparse che bisogna firmare subito – e depose in ordine 728 III| che il Brizzi non aveva firmato, uscì dalla stanza, mentre 729 I | donnina piena di difetti nel fisico e nel morale – aveva egli 730 II | palme sopra i ginocchi, fissando i rabeschi del tappeto. 731 I | E tu? – Germana domandò, fissandola.~Eva rispose placidamente:~– 732 IV | quantunque allacciati, si fissarono storditi, indugiando a riaversi.~ 733 I | matrimonio avesse luogo all'epoca fissata. Dopo era affar suo tenersi 734 IV | inchiodata e riversa. Lo fissava con pupille dilatate, ipnotizzata 735 IV | colonna Traiana, che sotto la fissità del suo sguardo, sembrava 736 III| avanti nell'atteggiamento di fiutare una preda.~L'istinto irrompeva, 737 I | ombra salì col suo tacito flutto, sempre più denso, a lambire 738 III| brillava incerto di tra il fluttuare del nero barbone. Salvatore 739 IV | perchè la rabbia cieca e folle lo riprendeva. Afferrò un 740 III| del Brizzi i germi della follia, accendeva nel cuore del 741 II | affannoso del suo respiro, i folti riccioli impomatati serbavano 742 II | frequentemente di trovarsi nel folto di un ginepraio per la preoccupazione 743 I | parla cantando, ha tanti fori nelle piccole mani di dove 744 II | scadenza, per avere il tempo di formarsi una posizione solida; frequentando 745 III| Salvatore disse. – D'altronde si formerà. Non dubiti che ci penserò 746 IV | buttò riversa sul divano e, formidabile, le impose con la muta espressione 747 I | I capelli biondi, dalle forti radici e rialzati in giro, 748 I | posso – Germana rispose, forzandosi di non rivelare nel suono 749 II | con viso apatico e voce di forzata compunzione, rispose:~– 750 IV | lasciò cadere senza più forze sopra una seggiola; i ginocchi 751 I | ammassata in lei una grande, fosca ombra ad ottenebrare l'immagine 752 IV | combattere ed il passato fosco si sarebbe sommerso a foggia 753 IV | con la sola forza delle fragili dita posate appena sopra 754 IV | quei due l'effetto di una frana improvvisa e scrosciante.~ 755 IV | piace? – e spiegò una ciarpa frangiata di seta bianca ricchissima.~– 756 I | repertavano la bicicletta in frantumi, e la signora, tutta in 757 IV | vita di Salvatore si era frapposta tra i loro due cuori fraterni 758 IV | frapposta tra i loro due cuori fraterni e li aveva divisi.~La sera 759 IV | snodava in petto gli anelli freddi di piccoli rettili velenosi. 760 I | ma la signora di sente freddo.~La voce di Eva, morbida 761 I | Germana le si avvicinò fremente per gridarle in faccia tutto 762 I | moglie per le braccia e frenando la voglia di sollevarla 763 I | sul tappeto della stanza, frenar di nuovo con femminea malizia 764 II | formarsi una posizione solida; frequentando la casa assiduamente aveva, 765 II | se stesso, e gli accadeva frequentemente di trovarsi nel folto di 766 II | avvicinava.~Eva, sorridente e fresca, porse la mano al giovane, 767 II | mostrandogli nel riso breve la freschezza delle gengive.~Camillo tentò 768 IV | aspirando con letizia il fresco odore della primavera. Sospirò 769 I | Zeffira entrò, avviandosi frettolosa verso la finestra, che chiuse 770 IV | ombra mortifera di quelle fronde. Ma egli non era morto, 771 IV | con gioioso fracasso, una frotta di giovani popolani facevano 772 III| di ridicolo. Cominciò a frugare, senza ragione, fra lettere 773 III| vertigine.~– Guardi, cerchi, frughi intorno, e vedrà, capirà. 774 IV | luminosa, lieta di effluvi e di fruscii. Intanto perchè non uscire? 775 I | attigua.~– Zeffira, e la frutta?~– Ma che cosa fa mia cognata? – 776 II | Eva e la bocca somigliò al frutto maturo del melograno.~Camillo 777 I | piccole mani di dove il denaro fugge come l'acqua; è un vero 778 I | chiarore opaco della luce fuggente, sembravano occhi velati 779 I | assottigliarono, impallidirono, fuggirono leggere, lasciando appena 780 I | portiera.~– Dunque non sei fuggita? – Salvatore disse allegramente, 781 IV | dov'egli sapeva che la fuggitiva era corsa a rifugiarsi, 782 I | sicuramente – ed inghiottiva il fumo per impedire che parole 783 III| collera gli spasimi della furente gelosia. Battè col pugno 784 IV | così che mi sembri pazzo furioso?~Egli si lasciò cadere senza 785 I | moglie nelle braccia e, furtivo, le baciò con passione i 786 III| si era chiuso nel proprio gabinetto, sbattendo l'uscio così 787 IV | aperte, diffondevano luce e gaiezza sopra le facciate dei vecchi 788 IV | che giri intorno a , poi galoppi pesantemente. Eva, per istinto, 789 IV | rilucente del suo stivale alla gamba intarsiata della seggiola 790 I | Uno agita le braccia e le gambe come un burattino; l'altro 791 I | vecchi malanni di Margherita Gautier?~Salvatore, che non capiva, 792 II | della stessa pena. Siamo gelosi; vediamo, non siamo ciechi 793 I | di un tête-à-tête. Tra un gemito e l'altro di Margherita 794 IV | di quella piccola mano gemmata e si mise due dita fra la 795 I | la mano scintillante di gemme le pagine del libro.~Germana 796 III| alle sorgenti iniziali e generiche delle umane passioni. Non 797 II | breve la freschezza delle gengive.~Camillo tentò svincolarsi 798 IV | come ieri, e, come ieri la gente camminava svelta, aspirando 799 I | dice.~– Tua cognata? Per le gentilezze che mi usa tua cognata! 800 II | a Germana:~– La signora Gerbi ha mandato a domandare di 801 III| nel cervello del Brizzi i germi della follia, accendeva 802 I | orgoglio, allorchè Eva con gesti di malizia gli faceva scivolare 803 I | Venezia.~Un gruppo di persone gesticolava fra le rotaie dei binari, 804 II | le mani sopra le spalle, gettando indietro la testa, mostrandogli 805 I | rimase in piedi con la testa gettata all'indietro. I capelli 806 II | fascicolo della rivista, lo gettò sul tavolo davanti a Camillo.~– 807 IV | Giappone e lo buttò in terra, ghermì un portafiori di argento 808 III| fogli di carta bollata. La giacca d'ufficio gonfia nelle tasche 809 IV | forse per riprendere fiato, giacchè doveva essersi recato a 810 IV | degli uomini in parrucca, giacenti all'ombra mortifera di quelle 811 II | piano. Il cuscino di raso giallo formava raggiera intorno 812 IV | riprendeva. Afferrò un vaso del Giappone e lo buttò in terra, ghermì 813 I | che cresce nell'isola di Giava.~– Allora sono stupidi – 814 IV | Ella scorgeva adesso un gigante bruto al posto del suo pacifico 815 III| Eva, quantunque assente, giganteggiava, empiva di la stanza, 816 II | trovarsi nel folto di un ginepraio per la preoccupazione appunto 817 I | piccoli baffettini da studente ginnasiale; camminando fa la ruota 818 IV | tramvie si incrociavano con gioioso fracasso, una frotta di 819 III| ma il signor avvocato, girando verso di lui con minaccia 820 II | ironia placida, facendosi girare intorno al polso il sottile 821 IV | reso cieco dal terrore, che giri intorno a , poi galoppi 822 II | corpo alle ombre.~Eva si girò sopra un fianco con l'atto 823 I | d'ingresso dalla signora, giubilante per essersi liberata di 824 I | lunga, squillante risata di giubilo, volgersi a lui, rovesciare 825 III| soffrire tormentosa penuria a giudicarne almeno dalla parsimonia 826 II | gli era piaciuta; l'aveva giudicata energica, attiva, intelligente, 827 IV | Da incriminata diventò giudice ed a sua volta interrogò, 828 II | opinione, appoggiandosi a' suoi giudizi. E poichè egli non commetteva 829 IV | tranquillo, poichè voleva giungere carponi, strisciando con 830 IV | percepiva il rombo sordo, ma non giungeva ancora a misurarne la profondità. 831 IV | mentre l'avvocato Brizzi giuocava a dama con Eva e Germana 832 I | ella non asseconderebbe il giuoco.~– Se è per il tuo fidanzato 833 IV | stato accolto con amplessi e giuramenti? forse aveva inteso male; 834 II | ripetè, crollando il capo.~– Giurami che non mi tradisci.~– Ti 835 II | proprio così.~– Lei doveva giurarglielo che noi siamo limpidi come 836 IV | dalla speranza.~– Dunque tu giuri che non è vero? – le domandò 837 II | che non mi tradisci.~– Ti giuro di no, quantunque tu meriteresti 838 II | manderesti in galera la giustizia in persona. Calunniare è 839 | gl' 840 III| erano immerse in silenzio glaciale e la penna tremava nelle 841 IV | strinse i pugni.~Salvatore glieli prese, così stretti, nelle 842 I | irresistibile e tanto si gloriava di amarla nell'annichilimento 843 IV | si mise due dita fra la gola e il goletto. Voleva parlare, 844 III| bollata. La giacca d'ufficio gonfia nelle tasche laterali pel 845 III| fronte, e le nari gli si gonfiarono smisuratamente; poi, osservando 846 I | mentre il cuore gli si gonfiava di orgoglio, allorchè Eva 847 III| in molteplici pieghe, si gonfiavano a guisa di palloni intorno 848 IV | del marito, poichè il naso gonfio, gli occhi lagrimosi pel 849 IV | afferrò per un lembo della gonna e se la trasse accanto riluttante 850 IV | stanza col fruscio delle sue gonne e gli effluvî del suo profumo. 851 I | quale, divorando a salti i gradini della Cordonata, dileguò 852 II | suonando la musica a lui più gradita, ascoltandolo seria quando 853 I | costante di rendersi a tutti gradito.~Zeffira entrò, avviandosi 854 II | Germana prese dal tavolo una grammatica francese e si avviò verso 855 I | ridendo e commentando a gran voce, si sparpagliò per 856 III| quasi cogitabondo nella grave loro immobilità meditativa. 857 I | macchina – Salvatore esclamò gravemente e, presa Germana per un 858 II | quando egli parlava di cose gravi, secondandolo in ogni opinione, 859 I | sfilatura agile del busto, la grazia sicura dei fianchi, il bizzarro 860 I | fierezza eroica al viso graziosamente minuto nelle fattezze e 861 I | disse con enfasi: – Alla greppia, sorellina.~L'avvocato Camillo 862 I | si avvicinò fremente per gridarle in faccia tutto il suo dolore, 863 III| tondi a fior di testa, aveva gridato:~– Niente, niente, non voglio 864 II | aveva creduto ascoltare il grido della sua propria coscienza, 865 III| impazzire.~– Eccolo, eccolo – gridò Giuseppe con voce gioiosa, 866 IV | orizzonte, circoscritto, grigio, come viottolo campestre 867 IV | singhiozzo e cominciò a piangere. Grondavano le lacrime, il dolore si 868 I | mani guantate di nero un grosso mazzo di fiori; una bicicletta 869 IV | camminando al buio in una grotta, senta ventarsi in faccia 870 II | proporzioni e diventavano grotteschi.~– A proposito di me – ella 871 IV | raffreddore mischiavano di grottesco la terribilità degli zigomi 872 I | verso piazza Venezia.~Un gruppo di persone gesticolava fra 873 II | le fattezze più delicate; guadagna con le sue lezioni lo stipendio 874 I | pena di sudar dieci ore per guadagnare quello che si divora in 875 I | scambiato per un imbecille e guai...~Salvatore entrò, sorbendo 876 I | urlava, agitando nelle mani guantate di nero un grosso mazzo 877 IV | piangere e, calzandosi un guanto, se ne andò, ripetendo desolatamente 878 I | pronta, chiudendo l'album e guardando bene in faccia l'avvocato 879 II | evidente. L'avvocato Brizzi, guardandola, ascoltandola, aveva creduto 880 III| Giuseppe rimaneva in piedi a guardare la striscia luminosa con 881 IV | moglie, senza toccarla, senza guardarla:~– Via, via; non voglio 882 III| Tacquero a lungo, senza guardarsi, poi Salvatore, livido in 883 IV | della barba scomposta. Si guardavano stupidamente, quasi fossero 884 III| un senso di vertigine.~– Guardi, cerchi, frughi intorno, 885 III| spingeva e ritraeva con piccoli guizzi la testa di tra il pertugio 886 III| una lumaca dentro il suo guscio, ed assumeva veramente l' 887 IV | Non è vero.~Salvatore gustò per ogni vena la voluttà 888 IV | egli scorgeva un essere ibrido e viscido al posto dell' 889 III| passione ancora latente e quasi ignara.~Salvatore Tindari entrò 890 IV | atroce, era una ingiustizia ignobile che la rivoltava.~– Sei 891 IV | presentimento di una voragine ignorata.~– Perchè è un bugiardo, 892 | II 893 | III 894 II | d'attorno il velo d'ogni illusione per mostrarsi nella sua 895 I | salotto, sfogliava un album illustrato e canticchiava sottovoce:~– 896 II | per nascondere il proprio imbarazzo.~– Mi pare l'esordio di 897 I | fosca ombra ad ottenebrare l'immagine dell'unico fratello che 898 I | E perchè?~– Non vorrai, immagino, presentarti così in un 899 IV | liberandosi a fatica da un peso immane; Eva a capo chino, senza 900 IV | voluttà di un benessere immenso; rallentò la stretta ed 901 III| sospinto con furia, andò a immergersi nella luminosità di un raggio 902 IV | commercianti milanesi. E adesso, immersa nel sole, si stringeva al 903 III| stanze dello studio erano immerse in silenzio glaciale e la 904 IV | fiammelle risplendevano immobili nell'aria quieta; la colonna 905 III| cogitabondo nella grave loro immobilità meditativa. Qualche cosa 906 IV | Via, via; non voglio immondizie qui dentro; vattene.~Germana 907 IV | e sentì risuonarsi dall'imo la eco di un canto fievole 908 III| così povera di vita, così impacciata e vincolata di timori che 909 IV | a sua volta, soffriva di impaccio per la presenza di lei.~ 910 I | lentamente si assottigliarono, impallidirono, fuggirono leggere, lasciando 911 I | in francese mia cognata impara e si diverte. Almeno così 912 II | Sta benedisse Aldo impazientito – interromperò le mie visite.~– 913 III| scagliava licenziamenti all'impazzata, Salvatore con una parolina 914 IV | zitta.~– Misericordia! È impazzito! – Eva pensò e non osava 915 I | inghiottiva il fumo per impedire che parole di violenza gli 916 I | grossa testa ricciuta d'imperatore romano ed avvicinatosi ad 917 I | nella sua cima da labari imperiali per le fiammee nubi del 918 I | alla memoria, domandando imperiosamente di rivivere a qualunque 919 II | chiamare con rullìo breve, imperioso. Entrambi sorsero in piedi, 920 II | era falsa, Aldo protestò impetuosamente.~– Con questi criteri tu 921 II | come, parlando, le cose s'impiccolivano. Lo spasimo atroce della 922 IV | per il terrore, il cuore impietrito per un pericolo di morte 923 II | respiro, i folti riccioli impomatati serbavano in giro la traccia 924 I | del carattere di lui per imporglisi e trarlo, sia pure a suo 925 IV | disgusto; ma quel giorno volle imporsi di accettare per reazione 926 II | tutto; rimango sola; ma non importa, voglio che sia così – e 927 II | dimenticato qui un fascicolo importante. Mi sono permesso di venirlo 928 IV | riuscendo ad attribuire importanza alla catastrofe sentimentale 929 IV | potuto dirti? Mi pareva impossibile che tu non vedessi.~Egli 930 IV | rammarico infinito per l'impotenza sua a portargli lenimento, 931 IV | muoversi, parlare, urlare, imprecare, piangere; eppure in fondo 932 IV | due l'effetto di una frana improvvisa e scrosciante.~Salvatore 933 IV | cinematografia, poi si dileguarono improvvise; ma egli, volendo tenersi 934 III| parole; sa bene, io sono impulsivo.~Il Tindari, che batteva 935 III| ufficio.~Parve che la terra si inabissasse. L'avvocato Brizzi guardò 936 III| il Nini, lo guardò fisso, inarcando le ciglia, stringendo forte 937 II | soffro, divento malvagia e mi inasprisco.~– Sta benedisse Aldo 938 III| faville a guisa di metallo incandescente.~All'avvocato Brizzi parve 939 I | palpebre per sottrarsi all'incanto troppo forte di quella bocca 940 II | di trovarvi soli. Ti sei incapricciata di lui; è chiaro. – Un piccolo 941 IV | in petto col furore di un incendio. Aveva le braccia ammaccate, 942 IV | quelle dita che la tenevano inchiodata e riversa. Lo fissava con 943 II | domandò, tenendo il mento inchiodato sul petto per nascondere 944 IV | Eva chinò il capo di più e inchiodò il mento sul petto.~– E 945 I | umore per non mostrarsi incivile coll'avvocato Brizzi, che, 946 III| tramontana. La sua voce incollerita aveva echeggiato dall'una 947 IV | giusto. La mia cecità è incomprensibile. Tutti avranno pensato di 948 IV | ella disse con l'egoismo inconsapevole e legittimo di chi non trova 949 I | il caffè; Eva gli mosse incontro e un velo di soavità le 950 II | sonno.~– Sei una perfetta incosciente. Porti il disastro intorno 951 IV | così la inorgogliva. Da incriminata diventò giudice ed a sua 952 IV | secolare, le tramvie si incrociavano con gioioso fracasso, una 953 II | abiezione altrui le appariva incurabile ed evidente. L'avvocato 954 II | battesse tanto mi sento indegna. Maltrattami dunque e sorvegliami, 955 III| stringendo forte la bocca per indicargli burrasca e si dileguò, richiudendo 956 III| rispose, facendosi più umile e indietreggiando, a ogni risposta, di un 957 III| loro e dell'ambiente per indietreggiare fino alle sorgenti iniziali 958 IV | per non precipitare; Eva indietreggiò quasi per non rimanere schiacciata 959 III| bollati uno sguardo rapido e indifferente, poi disse al Nini:~– Allora 960 IV | strinse nelle spalle con indifferenza – No, no, ti ringrazio. 961 IV | la stretta ed Eva si alzò indignata.~– Per questo ti riduci 962 III| negli scaffali, un odore indistinto circolava; forse la traccia 963 III| smarrivano la coscienza della individualità loro e dell'ambiente per 964 I | sospetti, ovvero qualche indizio che i sospetti annientasse.~ 965 IV | vesti sgualcite, il torace indolenzito, le reni quasi spezzate, 966 I | soggezione della sorellina, che indovinava ostile a sua moglie, ostile 967 IV | si fissarono storditi, indugiando a riaversi.~Ma quando la 968 II | consolarla.~Eva disse con voce indugiante, soavissima:~– Bambino, 969 IV | i bassi istinti, poco fa inesistenti, ora già innumerevoli e 970 IV | rese conto di ciò e con una infinita pietà nella voce, con rammarico 971 IV | nella voce, con rammarico infinito per l'impotenza sua a portargli 972 III| delle lacerazioni che l'uno infliggeva all'altro mentalmente col 973 III| lei? Dunque spetta a me informarla dei fatti della sua famiglia? 974 IV | addossate le une alle altre, informi e ondeggianti. Rammentava 975 III| nero barbone. Salvatore era infreddato maledettamente e gli occhi 976 II | Camillo disse, beffardo, – Ingannalo meno allora.~– Lo inganno, 977 IV | con movimenti bruschi per ingannare se stesso, prese il cappello 978 IV | almeno, avanti di rimanerne inghiottito.~– Ah! dunque tu lo credi 979 I | Sicuramente, sicuramente – ed inghiottiva il fumo per impedire che 980 III| tra i tarli delle carte ingiallite, fin dentro le nari del 981 I | di rovi; forse ella aveva ingigantito le cose, mirandole attraverso 982 IV | allora?~– Io soffrivo, ero ingiusta.~– È veroSalvatore disse, 983 IV | insignificanti.~Era atroce, era una ingiustizia ignobile che la rivoltava.~– 984 IV | testa in giro, gli occhi iniettati schizzarono fiamme, perchè 985 III| Brizzi.~Il campanello suonava ininterrotto, la mano di Salvatore andava 986 III| indietreggiare fino alle sorgenti iniziali e generiche delle umane 987 IV | del suo sguardo, sembrava innalzarsi lentamente per attingere 988 II | simili burrasche.~– Collere d'innamorati, acquazzoni di agosto – 989 II | schermaglia pericolosa, ma tuttora innocente, poichè egli rimaneva fisso 990 IV | fa inesistenti, ora già innumerevoli e voraci. Tese l'orecchio 991 IV | Il vedersi amata così la inorgogliva. Da incriminata diventò 992 IV | ardito, il quale superate le insidie dei vortici, si lancia alla 993 IV | meravigliati di trovarsi insieme, e infatti si riscontravano 994 IV | a causa di fanciullagini insignificanti.~Era atroce, era una ingiustizia 995 III| poichè l'altro taceva, egli insistè con più forza.~– Lei mi 996 II | speranza che il fidanzato insorgesse contro di lei, ribellandosi 997 IV | circonfusa di raggi, sarebbe insorta a combattere ed il passato 998 IV | del suo stivale alla gamba intarsiata della seggiola che gli stava 999 I | non bastavano forse la sua intelligenza e la sua attività a renderlo 1000 IV | da anni ed egli guardava intensamente nell'attesa che il giocondo 1001 I | viso appoggiato alla palma, intenta a fissare una vecchia incisione


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