abbai-curva | curve-inten | inter-rende | reni-trasc | trasf-zitta
Cap.
1002 III| Tindari entrò da un uscio interno, tenendo in mano larghi
1003 I | unghia del suo mignolo per l'intero corpo della Venere capitolina.~
1004 IV | goletto. Voleva parlare, interrogare, gridare, vituperare e non
1005 IV | ondeggianti. Rammentava di avere interrogato un dizionario di botanica,
1006 II | occhiate maliziose a maliziose interrogazioni, più ricercata nelle vesti,
1007 II | disse Aldo impazientito – interromperò le mie visite.~– Già, per
1008 III| soffiò tre volte il naso, a intervalli, poi domandò:~– Che cosa
1009 IV | vattene.~Germana provò ad intervenire: ma vide la faccia del fratello
1010 IV | giuramenti? forse aveva inteso male; forse la verità era
1011 IV | con lo sguardo tuttavia intimorito e già dominatore del bimbo,
1012 II | che non valesse la pena d'intragediarsi, com'egli diceva, seccato,
1013 II | tempo invece Germana lo intragediava senza misura nè discernimento,
1014 I | restar sola in casa per intrattenersi con Aldo! Ma ella non asseconderebbe
1015 I | affranta sopra una seggiola, intrecciando le mani e torcendole forte,
1016 IV | loro di una personalità intrinseca da entrambi non sospettata
1017 I | beneficio di tutti; di sè, che intristiva nelle ansie torturanti della
1018 II | lamentate. Come l'ubbriaco che inveisce contro la bottiglia dopo
1019 II | seccato, con parola di sua invenzione. Da qualche tempo invece
1020 III| Camillo Brizzi stava per investire con parole violente il disgraziato
1021 III| trovarono di fronte. Onde invisibili di elettricità solcavano
1022 I | sdebitarsi per i frequenti inviti a pranzo, per le cortesie,
1023 IV | dolore, aveva creduto e invocato di morire; ma col tornare
1024 I | ridi? – Germana le domandò involontariamente aggressiva.~– Perchè gli
1025 IV | fissava con pupille dilatate, ipnotizzata dal viso irriconoscibile
1026 I | uno schiamazzare di voci iraconde, sopraffacenti il rumore
1027 II | essa diceva queste cose con ironia placida, facendosi girare
1028 IV | dischiuse ad un sorriso d'ironico trionfo. Il vedersi amata
1029 III| gli salirono alle labbra irrefrenabilmente:~– Lei mi fa ridere con
1030 I | universo, tanto gli appariva irresistibile e tanto si gloriava di amarla
1031 IV | dilatate, ipnotizzata dal viso irriconoscibile del marito, poichè il naso
1032 III| volate, disseminando una irrimediabile devastazione.~ ~
1033 III| ed a quel suono aspro l'irritazione dei Brizzi raggiunse il
1034 III| fiutare una preda.~L'istinto irrompeva, spezzando i lacci di ogni
1035 I | un albero che cresce nell'isola di Giava.~– Allora sono
1036 I | egli pedalava, tenendo in ispalla una cesta ricolma, quando
1037 I | fra la polvere, forse per ispiegare ch'egli pedalava, tenendo
1038 II | il pavimento stesse per isprofondare. Non salì al terzo piano,
1039 IV | fierezza, brulicavano i bassi istinti, poco fa inesistenti, ora
1040 II | giovane, più intelligente, più istruita, più buona di me.~Aldo crollò
1041 | IV
1042 I | avvolta nella sua cima da labari imperiali per le fiammee
1043 III| istinto irrompeva, spezzando i lacci di ogni convenzionalità
1044 I | avvocato Brizzi, che, preso al laccio, dovè attendere solo in
1045 II | divano e si strappò i guanti, lacerandoli. Soffocava, i baffi rossi,
1046 III| carni il bruciore delle lacerazioni che l'uno infliggeva all'
1047 IV | il naso gonfio, gli occhi lagrimosi pel raffreddore mischiavano
1048 I | flutto, sempre più denso, a lambire ed avvolgere le rovine del
1049 III| turbinanti e la striscia lambiva gli orli del tavolo dinanzi
1050 II | il vostro danno e poi vi lamentate. Come l'ubbriaco che inveisce
1051 I | avvolgere le rovine del Fòro, le lampade ancora smorte nel chiarore
1052 II | petto per nascondere il lampeggio delle mobili pupille.~–
1053 IV | insidie dei vortici, si lancia alla conquista dello spazio,
1054 III| agitati di que' due uomini, lanciava nel cervello del Brizzi
1055 I | di quegli occhi umidi e languidi sotto l'arco ampio delle
1056 II | delle pupille natanti per languore.~Si udì il campanello della
1057 III| interno, tenendo in mano larghi fogli di carta bollata.
1058 I | gratificazioni vistose ch'egli largiva a Salvatore, si sarebbe
1059 II | egli disse.~– Così mi lasci? – Eva mormorò, improvvisamente
1060 I | fra un imbecille che si lascia menare per il naso – e indicò
1061 II | tagliente.~– Mio marito lascialo stare; non voglio che soffra.~–
1062 II | con furia brutale – No, lasciami. Hai ragione tu; non bisogna
1063 I | impallidirono, fuggirono leggere, lasciando appena sullo sfondo azzurro
1064 II | spavento per quanto si era lasciata sfuggire dalle labbra.~–
1065 III| distruggitrice di una passione ancora latente e quasi ignara.~Salvatore
1066 III| ufficio gonfia nelle tasche laterali pel volume di parecchi fazzoletti,
1067 I | già! se non ci fosse il lavorìo lungo, spesso difficile,
1068 I | Germana tornò al suo tavolo da lavoro decisissima a troncare ogni
1069 I | Dopo era affar suo tenersi legato Aldo e sottrarlo al fascino
1070 I | liberata di un sul colpo della legge e dell'extra.~ ~
1071 II | molle, più duttile, e una leggera ebbrezza lo aveva vinto,
1072 I | impallidirono, fuggirono leggere, lasciando appena sullo
1073 IV | calcagni il diffondersi di un leggerissimo calore, che lo dissolveva.
1074 IV | l'egoismo inconsapevole e legittimo di chi non trova logico
1075 IV | come attraverso un velario. Lembi di pensiero gli vagavano
1076 IV | Salvatore l'afferrò per un lembo della gonna e se la trasse
1077 IV | il bisogno di riprender lena.~Germana gli si avvicinò
1078 IV | impotenza sua a portargli lenimento, disse:~– Se hai bisogno
1079 IV | fievole e dolce, che gli leniva lo spasimo e gli sedava
1080 III| di Salvatore andava con lentezza dal mento all'estremità
1081 IV | camminava svelta, aspirando con letizia il fresco odore della primavera.
1082 III| frugare, senza ragione, fra lettere e carte, poi domandò con
1083 I | nuovamente assorbirsi nella lettura, ma la collera si addensava
1084 II | delicate; guadagna con le sue lezioni lo stipendio di un uomo,
1085 IV | avrebbe potuto tornare ariosa, libera, luminosa, lieta di effluvi
1086 IV | con mossa faticosa come liberandosi a fatica da un peso immane;
1087 I | giubilante per essersi liberata di un sul colpo della legge
1088 I | ringhioso quando mangia, Dio liberi stuzzicarla quando dorme,
1089 IV | tu non vedessi.~Egli si liberò dalla stretta amorosa di
1090 III| un sì, per un no lei mi licenzia il personale! Un po' di
1091 III| violento pletorico, scagliava licenziamenti all'impazzata, Salvatore
1092 IV | di tentare l'approdo su lidi nuovi. Ma bisognava fuggire
1093 IV | ariosa, libera, luminosa, lieta di effluvi e di fruscii.
1094 II | niente di male, poichè si limitava a una schermaglia pericolosa,
1095 IV | Zeffira, preparami una limonata; ho sete.~Germana ebbe un
1096 II | giurarglielo che noi siamo limpidi come due bicchieri d'acqua
1097 III| di sagoma massiccia, in linea presso la parete, assumevano
1098 III| amministrazione e si faccia liquidare l'onorario che le spetta.~–
1099 I | mese un biglietto da cento lire.~Salvatore rimaneva umiliato
1100 IV | arrestò di schianto, diventò livida al suono delle sue parole,
1101 III| guardarsi, poi Salvatore, livido in volto, cogli occhi approfonditi
1102 I | mordicchiargli scherzosa il lobo dell'orecchio, poi si divincolò
1103 I | mi hanno soprannominato locomotiva; dunque io non posso arrivare
1104 IV | legittimo di chi non trova logico partecipare all'altrui rovina,
1105 I | Ella si sapeva estranea, lontana dal cuore di suo fratello.
1106 IV | più energia per mentire o lottare, attendeva.~– Da quanto
1107 IV | tutta rosea nel volto e luccicante negli occhi.~– Ma lui sa
1108 II | coscienza, ond'ebbe un lampo di lucidezza e di volontà. Prese il cappello
1109 IV | altre occupazioni anche più lucrose? Oh! certo, certo! Germana
1110 I | ogni giorno più diventava ludibrio della moglie! Era un dovere
1111 III| andò a immergersi nella luminosità di un raggio di sole e mandò
1112 I | Dovresti saperlo; oggi è lunedì.~– È giusto, non ricordavo.
1113 III| finestre avevano tinnito lungamente. Al suo passaggio tempestoso
1114 I | purchè il matrimonio avesse luogo all'epoca fissata. Dopo
1115 IV | sopra di lui, gli bisbigliò lusinghiera, tutta rosea nel volto e
1116 I | proveniva dai modi abitualmente lusinghieri di lei e dalla preoccupazione
1117 II | No, ti sbagli e, in ogni m o d o, tu me l'avresti già
1118 I | mettere combustibile alla macchina – Salvatore esclamò gravemente
1119 IV | schiacciata sotto il cumulo delle macerie e così divisi, quantunque
1120 IV | innanzi; il dolore cocente le maciullava tuttavia le carni; ma l'
1121 II | fazzoletto e si asciugò la fronte madida. Finalmente disse:~– Avevo
1122 II | pare l'esordio di una scena madre.~– Ed è infatti un dramma,
1123 IV | cielo, simile all'albero maestro di una nave prodigiosa solcante
1124 I | quel giocondo crepuscolo di maggio.~Germana rimase a lungo
1125 IV | essersi temprata sotto il maglio della volontà, se la passione
1126 | mai
1127 I | va a lacrimare sui vecchi malanni di Margherita Gautier?~Salvatore,
1128 III| Salvatore era infreddato maledettamente e gli occhi apparivano turgidi,
1129 I | veleno per la cui virtù malefica ogni vigore di bontà dovesse
1130 I | Aldo e sottrarlo al fascino malefico.~Era un dovere da compiersi
1131 III| primavera che, piena di vezzi e malizie, spingeva l'alito odoroso
1132 II | guisa di bimbi allegri e maliziosi.~Aldo la contemplava e non
1133 I | si varrebbe della fiacca malleabilità del carattere di lui per
1134 II | tanto mi sento indegna. Maltrattami dunque e sorvegliami, purchè
1135 II | mia. Ebbene, è assurdo, è malvagio, ma io non ne provo nessuna
1136 IV | umiliazione se n'era andata e la malvagità non più le snodava in petto
1137 IV | corsa, tanto il respiro gli mancava.~– Che cosa ti è successo? –
1138 I | vuoi restare in casa, posso mandartelo a teatro appena arriverà.~–
1139 II | Germana:~– La signora Gerbi ha mandato a domandare di te; sei in
1140 II | Con questi criteri tu manderesti in galera la giustizia in
1141 III| luminosità di un raggio di sole e mandò faville a guisa di metallo
1142 I | cagnolino ringhioso quando mangia, Dio liberi stuzzicarla
1143 I | Hai fatto così presto a mangiare?~– E già! se non ci fosse
1144 I | ampio delle sopracciglia marcatissime!~In lontananza squillarono
1145 IV | partiva, andava oltre il mare ed egli provava sollievo
1146 IV | feccia il calice del suo martirio. Allungò il braccio, prese
1147 II | Quella poverina di là si sta martoriando per causa mia. Ebbene, è
1148 IV | della fronte convessa, delle mascelle contratte, della bocca screpolata
1149 I | menomazione della sua dignità maschile, mentre il cuore gli si
1150 IV | premendole con le dita adunche la massa cedevole delle carni, provava
1151 III| quattro seggiole di sagoma massiccia, in linea presso la parete,
1152 II | bocca somigliò al frutto maturo del melograno.~Camillo balzò
1153 I | guantate di nero un grosso mazzo di fiori; una bicicletta
1154 III| forse la traccia di qualche mazzolino di viole portate all'occhiello
1155 IV | ritornò subito, appuntandosi meccanicamente il cappello. Cercava qualchecosa
1156 II | ho aspettato nemmeno il medico per correre qui nella paura
1157 I | Crollò il capo per non più meditare e stava per alzarsi, quando
1158 III| nella grave loro immobilità meditativa. Qualche cosa di animalesco
1159 II | somigliò al frutto maturo del melograno.~Camillo balzò in piedi
1160 I | facevano ressa intorno alla memoria, domandando imperiosamente
1161 IV | disperdendosi subito; le memorie apparivano, scomparivano
1162 I | di Germana quasi per una menomazione della sua dignità maschile,
1163 II | ed Eva, prendendo dalla mensola il fascicolo della rivista,
1164 III| uno infliggeva all'altro mentalmente col desiderio ardentissimo
1165 II | perdurava, ma i fantasmi della mente cambiavano di proporzioni
1166 IV | quasi fossero due estranei meravigliati di trovarsi insieme, e infatti
1167 II | giuro di no, quantunque tu meriteresti che fosse.~– Ti aspetterò
1168 I | Brizzi nella vasta azienda, e meritevole del largo stipendio, delle
1169 III| ma di una giovinezza così meschina e cauta, così povera di
1170 I | porgergli regolarmente ogni mese un biglietto da cento lire.~
1171 IV | Ma quando?~– Sempre; da mesi.~– Non è vero, non è vero –
1172 III| mandò faville a guisa di metallo incandescente.~All'avvocato
1173 III| sciorinargli davanti con flemma metodica il fazzoletto bianco di
1174 I | dovendo lacrimare, è prudente mettere combustibile alla macchina –
1175 IV | stato lui, non è vero, a mettertelo in testa?~– Chi lui? – Salvatore
1176 III| momento che per una febbre tu metti l'universo a soqquadro –
1177 II | II.~ ~Aldo Nini arrivò mezz'ora dopo e Germana, pallidissima,
1178 | miei
1179 II | appassionato impeto sincero – È migliore di tutti noi; è il solo
1180 I | cederei l'unghia del suo mignolo per l'intero corpo della
1181 IV | famiglia di commercianti milanesi. E adesso, immersa nel sole,
1182 I | squillarono le note di una musica militare e Germana si eresse di scatto
1183 III| girando verso di lui con minaccia que' suoi occhi tondi a
1184 I | quello che si divora in dieci minuti. Che cosa ne pensa lei,
1185 I | eroica al viso graziosamente minuto nelle fattezze e roseo delicatamente.~
1186 I | aveva ingigantito le cose, mirandole attraverso il prisma della
1187 IV | le stelle scintillavano a miriadi, intorno alla piazza le
1188 IV | lagrimosi pel raffreddore mischiavano di grottesco la terribilità
1189 IV | dall'alto, le era apparsa misera e deforme. A che cosa le
1190 IV | rimanere immobile e zitta.~– Misericordia! È impazzito! – Eva pensò
1191 III| infatti si era assunta la missione di cuscinetto fra l'avvocato
1192 II | bisbigliò scherzosamente misteriosa:~– Pst! Pst! senta; voglio
1193 II | Germana lo intragediava senza misura nè discernimento, e ciò
1194 IV | ma non giungeva ancora a misurarne la profondità. Si fece astuto
1195 II | nascondere il lampeggio delle mobili pupille.~– Per chimere.~–
1196 I | Eva ed Aldo proveniva dai modi abitualmente lusinghieri
1197 III| impeti di una raffica. A ogni modo bisognava decidersi; la
1198 III| intorno all'attaccapanni di mogano dove molti cappelli stavano
1199 II | ricercata nelle vesti, più molle, più duttile, e una leggera
1200 I | morbida e piena, indugiandosi mollemente su le vocali, giunse di
1201 III| accartocciati sul ventre in molteplici pieghe, si gonfiavano a
1202 | molti
1203 IV | Nulla era cambiato! Il mondo esisteva come ieri, e, come
1204 I | le ascelle, si snodava in morbide spire sul rosso più acceso
1205 III| torciglione, che andava mordicchiando. Allorchè il Brizzi ebbe
1206 I | sulla punta dei piedi per mordicchiargli scherzosa il lobo dell'orecchio,
1207 I | Quegli uomini stanno morendo e si contorcono nelle convulsioni
1208 I | una vettura con i resti mortali del piccolo cane sventurato.~
1209 IV | parrucca, giacenti all'ombra mortifera di quelle fronde. Ma egli
1210 IV | fronde. Ma egli non era morto, non era nemmeno agonizzante.
1211 I | sorbendo il caffè; Eva gli mosse incontro e un velo di soavità
1212 II | gettando indietro la testa, mostrandogli nel riso breve la freschezza
1213 III| dell'anima si spalancano e mostrano il fondo.~– Lei è un miserabile,
1214 I | ciclista, tumido in volto, mostrava in giro la canestra vuota
1215 IV | con volto accigliato, con movimenti bruschi per ingannare se
1216 III| adunò, poi sparpagliò il mucchio delle carte ammassate. Piccole
1217 I | osservato ancora! Ma perchè muoiono?~– Perchè si sono distesi
1218 III| l'avvocato Nini rispose, muovendo appena le labbra sbiancate.~–
1219 IV | sollevarsi col busto.~– Non ti muovere –– egli comandò. – Voglio
1220 IV | nemmeno agonizzante. Poteva muoversi, parlare, urlare, imprecare,
1221 IV | finalmente solo.~Non si muoveva, accasciato e ripiegato
1222 III| si erano intesi, non si muovevano, vinti da rigidità, eppure
1223 IV | formidabile, le impose con la muta espressione delle ciglia
1224 | n'
1225 II | a forza di parole, si fa nascere quello che non esiste.~Germana
1226 I | tristezza.~Allora Germana si nascose il viso nelle palme, crollando
1227 III| andasse ricercando il senso nascosto nelle parole del Brizzi.~
1228 I | umiltà orgogliosa. – Ha il nasetto a punta, due piccoli baffettini
1229 I | si riannodò con cura un nastro allentato della vestaglia;
1230 II | col tremolio delle pupille natanti per languore.~Si udì il
1231 II | rimanga nella sua pace.~– È naturale, si spiega. La sua pace
1232 I | distoglie da uno spettacolo nauseabondo; sapeva bene che, pensando
1233 IV | all'albero maestro di una nave prodigiosa solcante la vastità
1234 IV | scompare agli occhi del navigante ardito, il quale superate
1235 III| Se un consulto ti pare necessario, si faccia... No, non mi
1236 | nessuna
1237 | nessuno
1238 IV | spettacolo insolito della neve, lo aveva chiamato alla
1239 IV | in casa. Era di festa e nevicava un poco; sua moglie, per
1240 IV | avvicinò e lo chiamò per nome dolcemente.~– Salvatore,
1241 | Nonostante
1242 III| povero Giuseppe di Arimatea.~Nonpertanto tutte le stanze dello studio
1243 III| ricomparendo annunziò:~– Nossignore, l'avvocato Nini non è ancora
1244 | nostra
1245 I | lontananza squillarono le note di una musica militare e
1246 I | scivolare nella tasca qualche noticina da saldare.~L'avvocato Camillo
1247 | nove
1248 IV | durante un crepuscolo di novembre, e Salvatore intanto affrettava
1249 II | mani gli tremavano e una nube punteggiata di bagliori
1250 IV | delle carni, provava dalla nuca ai calcagni il diffondersi
1251 II | per mostrarsi nella sua nudità morale e farsi accettare
1252 I | annaspa come se volesse nuotare fra l'erba; un altro ha
1253 IV | a vicenda una fisonomia nuova, rivelazione in ciascuno
1254 I | vesti. Germana allora volle nuovamente assorbirsi nella lettura,
1255 II | Eva rimase in piedi per obbligar l'avvocato Brizzi ad abbreviare
1256 II | rispose:~– Io non posso obbligarti a mantenere la tua parola;
1257 I | binari, una vecchia signora obesa urlava, agitando nelle mani
1258 II | pronta a rispondere con occhiate maliziose a maliziose interrogazioni,
1259 III| mazzolino di viole portate all'occhiello da qualche cliente, forse
1260 I | trascuro gli affari per occuparmi di te e sorvegliarti.~–
1261 IV | facilissimo trovare altre occupazioni anche più lucrose? Oh! certo,
1262 II | trascuri la tua famiglia e ti occupi dei fatti miei? Per il tuo
1263 II | rabeschi del tappeto. Egli odiava le complicazioni ed i lunghi
1264 I | baciò con passione i capelli odorosi.~Eva gli dette un piccolo
1265 | oltre
1266 II | di tutte. Dà corpo alle ombre.~Eva si girò sopra un fianco
1267 | ond'
1268 III| respiro gli divenne breve, un'onda porporina gli coperse la
1269 IV | braccio, prese la stoffa ondeggiante e disse con labbra contratte:~–
1270 IV | une alle altre, informi e ondeggianti. Rammentava di avere interrogato
1271 II | brevi, consapevole della sua onnipotenza, orgogliosa di strapparsi
1272 III| e si faccia liquidare l'onorario che le spetta.~– Grazie,
1273 III| ampia vetrata di cristalli opachi, il sole formava una larga
1274 I | ancora smorte nel chiarore opaco della luce fuggente, sembravano
1275 II | gravi, secondandolo in ogni opinione, appoggiandosi a' suoi giudizi.
1276 IV | si tolse il cappello e, opponendosi con la volontà agl'impeti
1277 I | Eva, in piedi all'angolo opposto del salotto, sfogliava un
1278 IV | tirare il respiro, attendeva. Oramai l'esistenza della voragine
1279 III| occhi approfonditi dentro le orbite, disse:~– Ha ragione; lei
1280 II | Penso di restar qui un'oretta e poi andare a cena.~Germana
1281 II | tornare. Non è una trovata originale, ma riesce ugualmente.~–
1282 II | Per il tuo piacere. Siete originali voi uomini! Cercate, pagandolo
1283 IV | a lui senza più luce, nè orizzonte, circoscritto, grigio, come
1284 III| la striscia lambiva gli orli del tavolo dinanzi a cui
1285 IV | mille cautele, fino all'orlo dell'abisso, e scrutarlo
1286 IV | impazzito! – Eva pensò e non osava tentare il più piccolo moto
1287 I | di persona abituata all'ossequio; poi disse, togliendosi
1288 III| gonfiarono smisuratamente; poi, osservando che il giovane di studio
1289 I | vero, è vero, non lo avevo osservato ancora! Ma perchè muoiono?~–
1290 | ossia
1291 II | Mi spieghi come, non ostante tanti difetti, lei riesca
1292 IV | in una idea qualsiasi, si ostinava a fissare la incisione.
1293 I | una grande, fosca ombra ad ottenebrare l'immagine dell'unico fratello
1294 | ovvero
1295 II | l'esistenza.~Ella rispose pacata:~– Hai torto di accusare
1296 III| Anche questa volta farò da paciere e buona notte.~Il Tindari
1297 IV | gigante bruto al posto del suo pacifico e bonario compagno; egli
1298 III| succedendo che io sono il padrone e che qui dentro io solo
1299 II | originali voi uomini! Cercate, pagandolo a caro prezzo, il vostro
1300 I | scintillante di gemme le pagine del libro.~Germana si alzò
1301 IV | staccarsi una sillaba dal palato.~Eva, presa da spavento,
1302 IV | sopra le facciate dei vecchi palazzi.~Nulla era cambiato! Il
1303 IV | sollecitudine sincera;~– Come sei pallida! Ti senti male?~– No, no,
1304 II | mezz'ora dopo e Germana, pallidissima, gli disse a capo chino:~–
1305 III| si gonfiavano a guisa di palloni intorno ai ginocchi e scendevano
1306 I | col viso appoggiato alla palma, intenta a fissare una vecchia
1307 IV | amorosamente le braccia, si palpava ansiosa per constatare che
1308 I | nuovo con femminea malizia palpiti e sorrisi per apparirgli
1309 III| fazzoletti, si apriva, sul panciotto chiaro, a fantasia, e il
1310 I | canestra vuota e indicava i panini rotolati fra la polvere,
1311 III| teneva chiuso dentro i suoi panni, come una lumaca dentro
1312 | parecchi
1313 IV | accusatore del passato. Una parentesi nella sua esistenza, un
1314 I | la ruota come un pavone, parla cantando, ha tanti fori
1315 II | ascoltandolo seria quando egli parlava di cose gravi, secondandolo
1316 I | a troncare ogni indugio. Parlerebbe la sera stessa al fidanzato
1317 I | e l'altro di Margherita parleremo di affari – e, quantunque
1318 III| impazzata, Salvatore con una parolina a destra, un amichevole
1319 III| dei Brizzi raggiunse il parossismo.~– Di qual matrimonio va
1320 III| giudicarne almeno dalla parsimonia del goletto, appena visibile,
1321 IV | di chi non trova logico partecipare all'altrui rovina, non essendo
1322 IV | altrui rovina, non essendo partecipe delle altrui colpe.~«Quando
1323 IV | come istitutrice: dovrei partire fra una settimana; ma se
1324 IV | Oh! certo, certo! Germana partiva, andava oltre il mare ed
1325 III| tinnito lungamente. Al suo passaggio tempestoso Giuseppe si era
1326 III| Allora è convenuto; lei passi all'amministrazione e si
1327 III| e generiche delle umane passioni. Non si erano scambiati
1328 IV | a rifugiarsi, nella casa paterna, e dov'egli era atteso con
1329 II | fuggì dal salotto come se il pavimento stesse per isprofondare.
1330 I | camminando fa la ruota come un pavone, parla cantando, ha tanti
1331 I | forse per ispiegare ch'egli pedalava, tenendo in ispalla una
1332 III| in silenzio glaciale e la penna tremava nelle dita contratte
1333 I | nauseabondo; sapeva bene che, pensando all'avvocato Camillo Brizzi,
1334 II | Ama la tua donnina e non pensare ad altro.~– Ma quel ragazzaccio? –
1335 IV | incomprensibile. Tutti avranno pensato di me quello che non era.~–
1336 III| diamine!~Il Brizzi intanto pensava che, allontanando il Nini,
1337 III| formerà. Non dubiti che ci penserò io.~– Lei? – il Brizzi esclamò
1338 II | giorno più.~– Dunque che cosa pensi di fare? – Germana domandò.~
1339 II | dici, che io non dico e che pensiamo in questo momento.~– Non
1340 II | fissare il tappeto, rispose:~– Penso di restar qui un'oretta
1341 I | si alzò di scatto, poi si pentì del proprio impeto e rimase
1342 III| suo ridere come preso da pentimento e terrore.~– Che cosa c'
1343 III| Brizzi rispose ruvido, già pentito.~Tacquero a lungo, senza
1344 III| doveva soffrire tormentosa penuria a giudicarne almeno dalla
1345 I | profumo sottile, appena percettibile, si chiudesse l'essenza
1346 II | fretta il cappello.~– Non perda il sonno, non si disperi;
1347 II | che non esiste.~Germana perdè la testa.~– Vedi? Vedi?
1348 II | finito, finito per sempre. Tu perdi molto, io perdo tutto; rimango
1349 III| vengo; ho detto di sì, perdio!~Salvatore aveva fatto della
1350 II | sempre. Tu perdi molto, io perdo tutto; rimango sola; ma
1351 II | spasimo atroce della gelosia perdurava, ma i fantasmi della mente
1352 II | quanto valga; io che l'ho perduta per causa tua. La mia casa
1353 II | tardi, ho sonno.~– Sei una perfetta incosciente. Porti il disastro
1354 IV | pronto a sfidare nuovi pericoli, pur di tentare l'approdo
1355 IV | cuore impietrito per un pericolo di morte e tutto questo
1356 II | limitava a una schermaglia pericolosa, ma tuttora innocente, poichè
1357 II | fascicolo importante. Mi sono permesso di venirlo a riprendere
1358 II | che cosa?~Germana rimase perplessa. Era strano come, parlando,
1359 I | piazza Venezia.~Un gruppo di persone gesticolava fra le rotaie
1360 III| guizzi la testa di tra il pertugio dell'uscio socchiuso.~Nella
1361 IV | intorno a sè, poi galoppi pesantemente. Eva, per istinto, si teneva
1362 III| la stanza, empiva di sè i petti agitati di que' due uomini,
1363 II | famiglia. Germana gli era piaciuta; l'aveva giudicata energica,
1364 IV | La voce di Eva, morbida e piana, risuonò dall'attiguo salottino.~–
1365 II | nessuna pietà, mentre se lei piangesse, mi pare che darei la mia
1366 IV | chiuse dentro le palme pian pianino per tenerla avvinta senza
1367 IV | esseri, nè vegetazione di piante.~Eva la chiamò:~– Germana,
1368 III| punta dei piedi, egli andò a picchiare cautamente alla porta del
1369 IV | sotto le coltri per farsi piccina e sentir meno il suo dolore,
1370 IV | seggiola; i ginocchi gli si piegavano per l'impeto della commozione
1371 II | confidarle un secreto.~Aldo piegò il busto per accostarle
1372 IV | di fronte alla catastrofe piombata sopra di lui.~– Io andrò
1373 IV | sarebbe forse riuscito a placarsi. Ella si rese conto di ciò
1374 II | diceva queste cose con ironia placida, facendosi girare intorno
1375 III| Quando il Brizzi, un violento pletorico, scagliava licenziamenti
1376 III| gli scendevano fin sotto i polpacci, e abbondava sopratutto
1377 IV | Salvatore la prese per i polsi dolcemente e, sempre più
1378 III| bianchezza equivoca dei polsini alquanto sfilacciati. In
1379 II | facendosi girare intorno al polso il sottile braccialetto
1380 IV | fracasso, una frotta di giovani popolani facevano schiamazzo, un
1381 I | danaro che alla sorella di porgergli regolarmente ogni mese un
1382 I | lucenti dei capelli e da ogni poro della cute bianchissima,
1383 III| gli divenne breve, un'onda porporina gli coperse la fronte, e
1384 II | Eva, sorridente e fresca, porse la mano al giovane, poi
1385 IV | buttò in terra, ghermì un portafiori di argento cesellato e ci
1386 IV | indicò sul tavolo il piccolo portamonete di bulgaro, che Eva afferrò.
1387 IV | infinito per l'impotenza sua a portargli lenimento, disse:~– Se hai
1388 IV | vecchia incisione era stata portata in casa. Era di festa e
1389 III| qualche mazzolino di viole portate all'occhiello da qualche
1390 IV | entrava dal vano delle due porte spalancate. A Salvatore
1391 II | una perfetta incosciente. Porti il disastro intorno a te
1392 I | squillò di tra le pieghe della portiera.~– Dunque non sei fuggita? –
1393 III| non ama la luce? – e si portò con gesto di violenza all'
1394 I | la sorella avesse la sua porzione di affettuosità, onde le
1395 IV | forza delle fragili dita posate appena sopra le spalle atletiche.~–
1396 III| telefonica, Salvatore si pose le mani nelle tasche dei
1397 II | il tempo di formarsi una posizione solida; frequentando la
1398 III| Arimatea, quantunque egli non possedesse nè balsami, nè lini; anzi
1399 III| lo sguardo se gli fosse possibile ritrovare tangibilmente
1400 II | arretita da un fascino più potente della sua vigile civetteria.~–
1401 III| così meschina e cauta, così povera di vita, così impacciata
1402 II | fra le belle. Vede? Quella poverina di là si sta martoriando
1403 I | cognata? – domandò Germana.~– Pranza – rispose Zeffira. – Il
1404 I | Non ho nemmeno finito di pranzare e ho avuto una scenata con
1405 I | Sta bene; ma io ho già pranzato. Avevo fame.~Un lampo di
1406 II | nelle altrui carni. Faceva pratica nello studio dell'avvocato
1407 I | alzarsi, quando Eva entrò preceduta dal fruscio delle sue vesti.
1408 IV | chiusi di Eva, come per non precipitare; Eva indietreggiò quasi
1409 I | schiacciato. Due guardie si precipitarono dalla discesa di via Testa
1410 III| atteggiamento di fiutare una preda.~L'istinto irrompeva, spezzando
1411 II | adornandosi dei colori a lui preferiti, suonando la musica a lui
1412 IV | smarrite pupille di lei, premendole con le dita adunche la massa
1413 IV | conseguita.~Già riportava il premio del coraggio dimostrato
1414 IV | successo? – Eva gli domandò premurosa, appoggiandogli una mano
1415 II | porta fu chiusa ed Eva, prendendo dalla mensola il fascicolo
1416 II | Dunque che decisione vuoi prendere?~– A proposito di che cosa?~
1417 IV | bella – Germana disse.~– Prendila, ne ho comperate due. Questa
1418 IV | attiguo salottino.~– Zeffira, preparami una limonata; ho sete.~Germana
1419 I | cognata! Alle corte, vatti a preparare.~Eva si riannodò con cura
1420 I | chi ti dice che io voglia presentarmi in un palco di prima fila
1421 I | Non vorrai, immagino, presentarti così in un palco di prima
1422 II | Salvatore Tindari, che lo aveva presentato in famiglia. Germana gli
1423 IV | rimanga col piede sospeso nel presentimento di una voragine ignorata.~–
1424 IV | soffriva di impaccio per la presenza di lei.~Gli pareva che,
1425 IV | violenza per liberarsi dalla pressione, pur così dolce, di quella
1426 I | mirandole attraverso il prisma della fantasia agitata,
1427 III| allontanando il Nini, si era privato del mezzo di sorvegliarlo
1428 IV | apparivano, scomparivano prive di fisonomia, addossate
1429 I | confermava Aldo, questo proclamava Zeffira e perchè dunque
1430 I | telefonato oggi chiedendomi di procurarti un palco?~– Per mia cognata.
1431 IV | albero maestro di una nave prodigiosa solcante la vastità dell'
1432 I | fosse ben certo di annoiarsi prodigiosamente, si rassegnava di buon umore
1433 IV | suono delle sue parole, che produssero in mezzo a quei due l'effetto
1434 I | Germana scrutava la cognata profondamente, quasi per ricercare nella
1435 I | soggiunse:~– La scatola dei profumi ti è arrivata?~– Sì, grazie.~–
1436 I | L'avvocato Brizzi mi ha promesso un palco.~– E tu? – Germana
1437 II | Entrambi sorsero in piedi, pronti, ed Aldo prese in fretta
1438 II | della mente cambiavano di proporzioni e diventavano grotteschi.~–
1439 III| il piacere. Hanno forse prorogato l'epoca del matrimonio?
1440 II | intorno gli oggetti.~– Avanti prosegua. Che cosa dovrei spiegare? –
1441 I | proprie energie, facendolo prosperare. Questo Eva asseriva, questo
1442 III| stato? – il Brizzi domandò, protendendosi.~Il Nini anche lui si curvò.~–
1443 III| dell'avvocato Nini, il quale protendeva la faccia in avanti nell'
1444 II | L'accusa era falsa, Aldo protestò impetuosamente.~– Con questi
1445 I | scambiati fra Eva ed Aldo proveniva dai modi abitualmente lusinghieri
1446 II | è malvagio, ma io non ne provo nessuna pietà, mentre se
1447 IV | dentro; vattene.~Germana provò ad intervenire: ma vide
1448 I | della cute bianchissima, provocava in Germana un senso di ribellione
1449 I | Allora, dovendo lacrimare, è prudente mettere combustibile alla
1450 III| rimanendo presso la soglia per prudenza e discrezione.~L'avvocato
1451 III| furente gelosia. Battè col pugno sul tavolo e balzò in piedi.~–
1452 II | Allora, quando si sentiva pungere da tutte le parti, diventava
1453 II | gli tremavano e una nube punteggiata di bagliori scendeva a confondergli
1454 IV | ripiegato sopra di sè, facendosi puntello al mento con le mani intrecciate,
1455 III| brillasse il tremolio di una pupilla malvagia e schernitrice.
1456 II | come due bicchieri d'acqua pura.~– Non mi ha creduto.~–
1457 | qua
1458 IV | sul tappeto, appoggiò il quadro su di una seggiola e rimase
1459 IV | di recarsi a Shanghai, in qualità d'istitutrice, presso una
1460 | qualsiasi
1461 | qualunque
1462 | quant'
1463 | Quanta
1464 | quanti
1465 II | te; sei in ritardo di un quarto d'ora per la tua lezione.~
1466 I | senso di ribellione irosa, quasichè in quel profumo sottile,
1467 | quei
1468 | questi
1469 IV | risplendevano immobili nell'aria quieta; la colonna serbava la sua
1470 II | sopra i ginocchi, fissando i rabeschi del tappeto. Egli odiava
1471 IV | forza, poichè cominciava a raccapezzarsi.~– Bugiarda, sta ferma.~–
1472 IV | chiavetta della luce elettrica e raccolse gli oggetti sparpagliati
1473 IV | che lo dissolveva. Questo raddoppiò la sua collera.~– Voglio
1474 I | capelli biondi, dalle forti radici e rialzati in giro, davano
1475 III| evitare gl'impeti di una raffica. A ogni modo bisognava decidersi;
1476 IV | gli occhi lagrimosi pel raffreddore mischiavano di grottesco
1477 II | pensare ad altro.~– Ma quel ragazzaccio? – egli chiese con ansia
1478 IV | giovinezza, circonfusa di raggi, sarebbe insorta a combattere
1479 II | cuscino di raso giallo formava raggiera intorno ai capelli scuri
1480 III| immergersi nella luminosità di un raggio di sole e mandò faville
1481 III| l'irritazione dei Brizzi raggiunse il parossismo.~– Di qual
1482 III| suggerimento a sinistra, raggiustava le cose, tantochè si era
1483 III| Giuseppe si ritirava, si raggrinzava, si teneva chiuso dentro
1484 IV | di un benessere immenso; rallentò la stretta ed Eva si alzò
1485 I | una vecchia incisione in rame, chiusa dentro una cornice
1486 IV | infinita pietà nella voce, con rammarico infinito per l'impotenza
1487 IV | informi e ondeggianti. Rammentava di avere interrogato un
1488 IV | La sera innanzi al buio, rannicchiata sotto le coltri per farsi
1489 IV | incisione. Sicuro! Essa rappresentava un albero! Upas autiaris!
1490 II | pian piano. Il cuscino di raso giallo formava raggiera
1491 III| a quando il Tindari, con rassegnato stringersi delle spalle,
1492 I | annoiarsi prodigiosamente, si rassegnava di buon umore per non mostrarsi
1493 IV | imporsi di accettare per reazione contro la collera da cui
1494 IV | giacchè doveva essersi recato a casa a tutta corsa, tanto
1495 I | Nazionale, una troupe francese recita la Signora delle Camelie.
1496 I | Per mia cognata. Quando recitano in francese mia cognata
1497 IV | esclamò con meraviglia e si recò ad aprirgli ella stessa.~
1498 IV | il mento sul petto.~– E regali ogni giorno, è vero?~Volse
1499 III| spetta.~– Grazie, glielo regalo. Una simile galera si ritrova
1500 I | alla sorella di porgergli regolarmente ogni mese un biglietto da
1501 I | intelligenza e la sua attività a renderlo degno del posto di fiducia
1502 I | preoccupazione in lui costante di rendersi a tutti gradito.~Zeffira
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