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Clarice Tartufari
L'albero della morte

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


abbai-curva | curve-inten | inter-rende | reni-trasc | trasf-zitta

     Cap.
1503 IV | il torace indolenzito, le reni quasi spezzate, il sangue 1504 I | Nazionale, mentre le guardie repertavano la bicicletta in frantumi, 1505 IV | Pareva un toro ferito, reso cieco dal terrore, che giri 1506 IV | Egli assentì con un gesto e respirò a lungo con sollievo nel 1507 I | del passato le facevano ressa intorno alla memoria, domandando 1508 IV | di lei.~Gli pareva che, restando solo, sarebbe forse riuscito 1509 I | il tuo fidanzato che vuoi restare in casa, posso mandartelo 1510 IV | rimarginasse e la cicatrice restasse in lei come il segno di 1511 I | saliva in una vettura con i resti mortali del piccolo cane 1512 II | il cretino! Ma finirò col restituirgli la vista io!~La persona 1513 IV | vene pareva scorrere, si restringesse a poco a poco, si rimarginasse 1514 IV | anelli freddi di piccoli rettili velenosi. Di fronte alla 1515 III| tangibilmente le proprie parole e riafferrarle; ma le parole erano volate, 1516 I | biondi, dalle forti radici e rialzati in giro, davano una espressione 1517 IV | abitudini spezzati, poi riannodati in altra guisa, e poi la 1518 I | vatti a preparare.~Eva si riannodò con cura un nastro allentato 1519 IV | fissarono storditi, indugiando a riaversi.~Ma quando la coscienza 1520 II | insorgesse contro di lei, ribellandosi alla sua decisione.~Il fidanzato 1521 I | espressione chiusa di volontà ribelle.~– Sì, è vero; ti sorveglio, 1522 I | provocava in Germana un senso di ribellione irosa, quasichè in quel 1523 III| Salvatore si mise a ridere e si ricacciò in tasca il fazzoletto.~– 1524 I | fazzoletto odoroso cifrato a ricami, e, mostrando i risvolti 1525 IV | d'istitutrice, presso una ricca famiglia di commercianti 1526 IV | frangiata di seta bianca ricchissima.~– Sì, è bellaGermana 1527 II | del suo respiro, i folti riccioli impomatati serbavano in 1528 I | per ira la grossa testa ricciuta d'imperatore romano ed avvicinatosi 1529 III| riflessiva, come se andasse ricercando il senso nascosto nelle 1530 I | profondamente, quasi per ricercare nella persona di lei una 1531 II | maliziose interrogazioni, più ricercata nelle vesti, più molle, 1532 II | le dita un lieve cenno di richiamo verso Aldo, bisbigliò scherzosamente 1533 III| indicargli burrasca e si dileguò, richiudendo la porta con mille cautele.~ 1534 II | anticamera che la porta gli si richiudesse finalmente dietro le spalle.~ ~ 1535 II | me – poi, rapida, tornò a ricollocarsi supina e ricominciò a dondolarsi:~– 1536 I | tenendo in ispalla una cesta ricolma, quando il cagnolino della 1537 II | a ricollocarsi supina e ricominciò a dondolarsi:~– Non è così?~– 1538 III| Nini non c'era e Giuseppe, ricomparendo annunziò:~– Nossignore, 1539 I | busto sul davanzale ed ella riconobbe che l'orgoglio cedeva in 1540 I | fratello che essa amava con riconoscenza e ch'essa voleva, disperatamente 1541 I | a qualunque prezzo.~Oh! riconoscer di nuovo il passo di Aldo 1542 IV | Salvatore disse, come ricordandosi – Il tuo matrimonio – e 1543 I | lunedì.~– È giusto, non ricordavo. Si tratta di una lezione 1544 II | odio e ti disprezzo; quando ride e mi guarda vorrei che mi 1545 I | risplendente dentatura.~– Perchè ridi? – Germana le domandò involontariamente 1546 I | indicava l'incisione – sono ridicoli. Guarda. Uno agita le braccia 1547 III| che si sarebbe coperto di ridicolo. Cominciò a frugare, senza 1548 IV | indignata.~– Per questo ti riduci così che mi sembri pazzo 1549 IV | Non avrebbe egli potuto riedificare la sua vita? Abbandonando 1550 II | ostante tanti difetti, lei riesca a farsi adorare, lei sembri 1551 III| egli ripeteva con flemma riflessiva, come se andasse ricercando 1552 III| altro affare.~– Per carità, rifletta bene prima di agire – l' 1553 III| tutto. Non ho bisogno di riflettere. Vedo, vedo. – E riprendendo 1554 IV | la fuggitiva era corsa a rifugiarsi, nella casa paterna, e dov' 1555 I | assunse una espressione di rigidezza torva. Avrebbe lottato con 1556 IV | occhio incerto dalla punta rilucente del suo stivale alla gamba 1557 IV | gonna e se la trasse accanto riluttante e torva.~– Senti, senti, 1558 IV | scrutarlo almeno, avanti di rimanerne inghiottito.~– Ah! dunque 1559 III| Nini si erano ripresi e rimanevano di fronte in atteggiamento 1560 II | perdi molto, io perdo tutto; rimango sola; ma non importa, voglio 1561 IV | restringesse a poco a poco, si rimarginasse e la cicatrice restasse 1562 III| niente – e Giuseppe era rimasto con le spalle curve come 1563 I | In famiglia ho sospetti, rimbrotti... Allo studio trascuro 1564 I | rapida e disse con accento di rimprovero:~– Perchè un'ora di ritardo 1565 IV | bagnarsi al sole e sentirsi rinascere. La sera innanzi al buio, 1566 IV | porta di casa fu aperta, rinchiusa e poco dopo si udì nella 1567 II | rumore di usci aperti e rinchiusi con furia e la eco di un 1568 IV | si ammansiva, la viltà si ringagliardiva. Non avrebbe egli potuto 1569 I | acqua; è un vero cagnolino ringhioso quando mangia, Dio liberi 1570 II | egli chiese con ansia rinnovata.~– Sciocco, sei sciocco – 1571 IV | eccezionali perchè vorresti rinunciare? sarebbe una sciocchezza! 1572 IV | se hai bisogno di me, io rinuncio.~Egli si strinse nelle spalle 1573 IV | che arrivò, si arrestò, ripartì di carriera.~Salvatore allora 1574 IV | calzandosi un guanto, se ne andò, ripetendo desolatamente fra i singhiozzi:~– 1575 I | aveva egli l'abitudine di ripetere con umiltà orgogliosa. – 1576 III| immediatamente, appena torna – aveva ripetuto due o tre volte la Signora 1577 IV | si muoveva, accasciato e ripiegato sopra di , facendosi puntello 1578 IV | indietro col busto, poi si ripiegò in avanti con mossa felina 1579 IV | eccelsa conseguita.~Già riportava il premio del coraggio dimostrato 1580 I | Germana non avrebbe dovuto riposarsi in una così confortevole 1581 III| riflettere. Vedo, vedo. – E riprendendo con fare di automa le carte 1582 IV | erculea e senta il bisogno di riprender lena.~Germana gli si avvicinò 1583 IV | rabbia cieca e folle lo riprendeva. Afferrò un vaso del Giappone 1584 IV | e ci sputò dentro a più riprese, scaraventandolo poi; fece 1585 III| Brizzi ed il Nini si erano ripresi e rimanevano di fronte in 1586 II | passo verso di lei. – Mi ripugna sentire accuse false.~– 1587 II | ed ella mormorò con una risatina lunga, velata:~– È gelosa 1588 II | sillabe, ridendo a scatti con risatine brevi, consapevole della 1589 IV | trovarsi insieme, e infatti si riscontravano a vicenda una fisonomia 1590 I | adesso li guardava ed egli risentiva grande soggezione della 1591 I | quando dorme, ha sempre una riserva di capriccetti costosi da 1592 I | sua volontà, con tutte le risorse della sua giovinezza; avrebbe 1593 I | disperatamente voleva, rispettare.~E perchè non avrebbe dovuto 1594 I | perchè non avrebbe dovuto rispettarlo?~Salvatore non era forse 1595 I | carnosa, nel giro della risplendente dentatura.~– Perchè ridi? – 1596 IV | alla piazza le fiammelle risplendevano immobili nell'aria quieta; 1597 II | allo scherzo, più pronta a rispondere con occhiate maliziose a 1598 III| indietreggiando, a ogni risposta, di un passo verso l'uscita.~– 1599 IV | con trepidazione e sentì risuonarsi dall'imo la eco di un canto 1600 IV | di Eva, morbida e piana, risuonò dall'attiguo salottino.~– 1601 I | a ricami, e, mostrando i risvolti di seta dello smoking, disse:~– 1602 III| scarpe.~Il buon Giuseppe si ritirava, si raggrinzava, si teneva 1603 IV | corse nella propria stanza e ritornò subito, appuntandosi meccanicamente 1604 III| signor principale, spingeva e ritraeva con piccoli guizzi la testa 1605 III| regalo. Una simile galera si ritrova dovunque – il Nini rispose 1606 III| sguardo se gli fosse possibile ritrovare tangibilmente le proprie 1607 IV | matrimonio – e tacque non riuscendo ad attribuire importanza 1608 IV | studio del Brizzi, non gli riuscirebbe facilissimo trovare altre 1609 IV | restando solo, sarebbe forse riuscito a placarsi. Ella si rese 1610 I | rispose, forzandosi di non rivelare nel suono della voce lo 1611 IV | vicenda una fisonomia nuova, rivelazione in ciascuno di loro di una 1612 II | mensola il fascicolo della rivista, lo gettò sul tavolo davanti 1613 I | domandando imperiosamente di rivivere a qualunque prezzo.~Oh! 1614 III| tolta la comunicazione, si rivolse a Giuseppe con viso di basilisco.~– 1615 IV | ingiustizia ignobile che la rivoltava.~– Sei stato sul punto di 1616 IV | cuore è tutto per te e si rode, si consuma; ha rabbia della 1617 I | testa ricciuta d'imperatore romano ed avvicinatosi ad Eva le 1618 IV | certezza; ne percepiva il rombo sordo, ma non giungeva ancora 1619 II | concitato, mentre Germana rompeva in singhiozzi, piena di 1620 I | azzurro del cielo una traccia rosata.~La colonna si fece tetra, 1621 I | minuto nelle fattezze e roseo delicatamente.~Eva si accostò 1622 I | snodava in morbide spire sul rosso più acceso del tappeto; 1623 IV | di me.~Ella avvampante di rossore, gli cinse il capo nelle 1624 I | persone gesticolava fra le rotaie dei binari, una vecchia 1625 I | vuota e indicava i panini rotolati fra la polvere, forse per 1626 I | Trajana, che emergente dai rottami del Fòro, sembrava avvolta 1627 I | giubilo, volgersi a lui, rovesciare il corpo all'indietro, stendergli 1628 IV | logico partecipare all'altrui rovina, non essendo partecipe delle 1629 I | lambire ed avvolgere le rovine del Fòro, le lampade ancora 1630 I | verso il salotto da pranzo.~Rughe di corruccio le solcavano 1631 II | d'ingresso chiamare con rullìo breve, imperioso. Entrambi 1632 I | ginnasiale; camminando fa la ruota come un pavone, parla cantando, 1633 I | gli si era cacciato fra le ruote della bicicletta, facendolo 1634 III| spiegare – il Brizzi rispose ruvido, già pentito.~Tacquero a 1635 III| abbassate, quattro seggiole di sagoma massiccia, in linea presso 1636 II | accuse false.~– Allora tu non sai chi è quella donna! – Germana 1637 I | dovesse spegnersi, ogni più salda tempra di volontà dovesse 1638 I | tasca qualche noticina da saldare.~L'avvocato Camillo Brizzi 1639 III| cervello, fiotti di collera gli salirono alle labbra irrefrenabilmente:~– 1640 III| la signora in persona era salita poc'anzi in cerca di suo 1641 IV | piana, risuonò dall'attiguo salottino.~– Zeffira, preparami una 1642 I | ciclista, il quale, divorando a salti i gradini della Cordonata, 1643 II | la porta, senza nemmeno salutare; ma, sul punto di varcare 1644 II | avvocati si scambiarono un saluto eccessivamente cerimonioso 1645 I | fascicolo che teneva in mano e salutò col suo fare deciso di persona 1646 IV | travolgerla? No, voleva salvarsi, voleva che la ferita, ora 1647 | salvo 1648 III| lei, della sua cute. Nubi sanguigne gli avvolsero allora il 1649 IV | la ferita, ora aperta e sanguinante, da cui tutto il sangue 1650 IV | la sua collera.~– Voglio sapere tutto o ti ammazzo.~– Di 1651 I | dare una lezione. Dovresti saperlo; oggi è lunedì.~– È giusto, 1652 II | la conoscessi bene, se tu sapessi ...~– Non so niente, non 1653 IV | Salvatore, Salvatore.~– Tu sapevi e non mi dicevi. Tutti contro 1654 I | occhi; non diventare troppo sapiente – e, ridendo, coprì con 1655 II | della esasperazione:~– Tu sbadigli?~– Oh Dio! te ne chiedo 1656 II | è chiaro. – Un piccolo sbadiglio dischiuse appena la bocca 1657 III| chiuso nel proprio gabinetto, sbattendo l'uscio così forte che i 1658 I | giunse il rumore di una porta sbattuta ed Eva esclamò gioiosa:~– 1659 III| apparivano turgidi, rossi, come sbattuti dal pianto; invece egli 1660 III| muovendo appena le labbra sbiancate.~– Dov'è stato fino adesso? 1661 II | mettersi a sedere; Eva lo sbirciò con espressione di pietà 1662 II | abbottonandosi il soprabito; poi sbottonandoselo subito di nuovo.~Eva si 1663 II | chiesta in moglie, a lunga scadenza, per avere il tempo di formarsi 1664 III| vecchie carte ammassate negli scaffali, un odore indistinto circolava; 1665 III| un violento pletorico, scagliava licenziamenti all'impazzata, 1666 II | e ad altri la più lieve scalfitura.~Allora, quando si sentiva 1667 II | altro.~I due avvocati si scambiarono un saluto eccessivamente 1668 IV | trovarono altre parole da scambiarsi, spiritualmente estranei, 1669 I | perchè non ammetto di essere scambiato per un imbecille e guai...~ 1670 IV | non gridare, non facciamo scandali.~Zeffira, per un attimo 1671 IV | mettersi in salvo.~Il Tindari scansò con un urtone la sorella 1672 IV | sputò dentro a più riprese, scaraventandolo poi; fece ruzzolare dal 1673 III| ammucchiarsi sul davanti delle scarpe.~Il buon Giuseppe si ritirava, 1674 IV | fianco. Più tardi, egli aveva scartabellato il dizionario, mentre l' 1675 I | attese, poi soggiunse:~– La scatola dei profumi ti è arrivata?~– 1676 II | sopra le sillabe, ridendo a scatti con risatine brevi, consapevole 1677 I | arrivata?~– Sì, grazie.~– Ho scelto quanto c'era di meglio – 1678 II | Mi pare l'esordio di una scena madre.~– Ed è infatti un 1679 I | pranzare e ho avuto una scenata con mia moglie per essere 1680 I | taglio della veste rossa che, scendendo a tunica di sotto le ascelle, 1681 II | poichè si limitava a una schermaglia pericolosa, ma tuttora innocente, 1682 III| di una pupilla malvagia e schernitrice. Credeva d'impazzire.~– 1683 IV | ebbe una risata sonora di scherno e squassò Eva, come preso 1684 II | Germana, più facile allo scherzo, più pronta a rispondere 1685 I | piedi per mordicchiargli scherzosa il lobo dell'orecchio, poi 1686 II | richiamo verso Aldo, bisbigliò scherzosamente misteriosa:~– Pst! Pst! 1687 IV | indietreggiò quasi per non rimanere schiacciata sotto il cumulo delle macerie 1688 I | facendolo ruzzolare e rimanendo schiacciato. Due guardie si precipitarono 1689 I | Trajano, di dove saliva uno schiamazzare di voci iraconde, sopraffacenti 1690 IV | giovani popolani facevano schiamazzo, un cane abbaiava in lontananza 1691 IV | marito – e si arrestò di schianto, diventò livida al suono 1692 IV | sfodera le unghie e mi tiene schiava.~Salvatore ebbe una risata 1693 IV | giro, gli occhi iniettati schizzarono fiamme, perchè la rabbia 1694 I | ridendo, coprì con la mano scintillante di gemme le pagine del libro.~ 1695 IV | fuori. In alto le stelle scintillavano a miriadi, intorno alla 1696 IV | rinunciare? sarebbe una sciocchezza! D'altronde che cosa puoi 1697 III| niente, che rimaneva a sciorinargli davanti con flemma metodica 1698 I | e le disse:~– Smetti di sciuparti gli occhi; non diventare 1699 I | gesti di malizia gli faceva scivolare nella tasca qualche noticina 1700 IV | sarebbe sommerso a foggia di scoglio, che scompare agli occhi 1701 IV | a foggia di scoglio, che scompare agli occhi del navigante 1702 II | facevano capolino, apparendo, scomparendo, a guisa di bimbi allegri 1703 IV | Eva entrasse da un uscio, scomparisse dall'altro, empiendo la 1704 IV | fra le ciocche della barba scomposta. Si guardavano stupidamente, 1705 III| Giuseppe con voce gioiosa, scorgendo di tra il battente semiaperto 1706 I | colpevole che a lei pareva di scorgere in ciascuna parola, in ciascun 1707 IV | sangue delle sue vene pareva scorrere, si restringesse a poco 1708 IV | . Per questo, dietro la scorta di un annunzio, era corsa 1709 I | poscia andarsene col marito, scortato fino alla porta d'ingresso 1710 IV | mascelle contratte, della bocca screpolata e arida fra le ciocche della 1711 IV | di una frana improvvisa e scrosciante.~Salvatore si aggrappò con 1712 IV | all'orlo dell'abisso, e scrutarlo almeno, avanti di rimanerne 1713 I | Eva chiese, dopo avere scrutato rapida con l'occhio verso 1714 IV | accorsero.~Germana fece scudo di al corpo della cognata; 1715 I | rise di nuovo con fragore, scuotendo la moglie per le braccia 1716 I | facendole velo allo sguardo, scuotendole di tremito convulso la mano. 1717 II | raggiera intorno ai capelli scuri ed alla faccia alabastrina, 1718 II | avvocato Brizzi entrava, scusandosi:~– Ho dimenticato qui un 1719 III| tentato di balbettare:~– Scusi tanto, signor avvocato... – 1720 I | mio! era forse un mezzo di sdebitarsi per i frequenti inviti a 1721 I | con fracasso e Germana, seccata, alzò la faccia dal libro~– 1722 II | intragediarsi, com'egli diceva, seccato, con parola di sua invenzione. 1723 IV | serbava la sua rigidità secolare, le tramvie si incrociavano 1724 II | egli parlava di cose gravi, secondandolo in ogni opinione, appoggiandosi 1725 II | inferno, ti dico! Ho il mio secondo bambino con la febbre e 1726 II | senta; voglio confidarle un secreto.~Aldo piegò il busto per 1727 IV | leniva lo spasimo e gli sedava il tumulto dello spirito.~– 1728 I | divano e attese che Eva gli sedesse accanto; ma Eva, in piedi 1729 III| cortine abbassate, quattro seggiole di sagoma massiccia, in 1730 I | distratta e vedergli in volto i segni dello sgomento, poi, all' 1731 IV | restasse in lei come il segno di una suprema battaglia 1732 I | nel vano della finestra a seguire con l'occhio le accese nubi, 1733 I | sera.~– Ah! sì? disse Eva e seguitò a canticchiare:~Non puoi 1734 I | opaco della luce fuggente, sembravano occhi velati di tristezza.~ 1735 III| scorgendo di tra il battente semiaperto l'avvocato Nini, che attraversava 1736 I | Già; ma la signora di sente freddo.~La voce di Eva, 1737 II | le gote con rapido gesto, sentendo che la cognata si avvicinava.~ 1738 IV | le gote, mentre Germana sentendosi agghiacciare, torceva lentamente 1739 IV | importanza alla catastrofe sentimentale di Germana di fronte alla 1740 IV | stanza per bagnarsi al sole e sentirsi rinascere. La sera innanzi 1741 III| vinti da rigidità, eppure sentivano quasi nelle loro carni il 1742 II | che mi battesse tanto mi sento indegna. Maltrattami dunque 1743 | senz' 1744 IV | nell'aria quieta; la colonna serbava la sua rigidità secolare, 1745 II | folti riccioli impomatati serbavano in giro la traccia del cappello, 1746 II | agosto – disse Eva – Il sereno torna subito.~– No, è finito: 1747 II | più gradita, ascoltandolo seria quando egli parlava di cose 1748 II | fianco con l'atto di una serpe che si snodi al sole e, 1749 III| c'è? L'orario a che cosa serve? Questa è una baraonda, 1750 III| sua sorella non vuol più servire da paravento, ed ha ragione.~ 1751 II | tuoi paroloni.~– Già, mi servo dei paroloni di tua cognata, 1752 IV | preparami una limonata; ho sete.~Germana ebbe un brivido. 1753 III| ferma carte di cristallo sfaccettato, sospinto con furia, andò 1754 III| Brizzi parve che in ogni sfaccettatura brillasse il tremolio di 1755 IV | conquista dello spazio, pronto a sfidare nuovi pericoli, pur di tentare 1756 III| equivoca dei polsini alquanto sfilacciati. In compenso egli abbondava 1757 I | capelli attorcigliati, la sfilatura agile del busto, la grazia 1758 IV | il santo; con me invece sfodera le unghie e mi tiene schiava.~ 1759 I | angolo opposto del salotto, sfogliava un album illustrato e canticchiava 1760 IV | vecchia incisione, mentre sfondava col piede un piccolo paravento 1761 I | lasciando appena sullo sfondo azzurro del cielo una traccia 1762 II | per quanto si era lasciata sfuggire dalle labbra.~– No, no, 1763 III| fazzoletto.~– Le solite sue sfuriate! Anche questa volta farò 1764 I | vedergli in volto i segni dello sgomento, poi, all'improvviso, con 1765 IV | braccia ammaccate, le vesti sgualcite, il torace indolenzito, 1766 IV | sopra di lui.~– Io andrò a Shangai come istitutrice: dovrei 1767 IV | definitivo di recarsi a Shanghai, in qualità d'istitutrice, 1768 I | agile del busto, la grazia sicura dei fianchi, il bizzarro 1769 II | Finalmente disse:~– Avevo la sicurezza di trovarvi soli. Ti sei 1770 | Siete 1771 I | avvocato?~Camillo accese una sigaretta.~– Sicuramente, sicuramente – 1772 II | sollevandosi un poco. – Allora significa che lei non ha occhi per 1773 III| cappello con mossa decisa per significare che abbandonava lo studio 1774 I | rispose Zeffira. – Il signore è in ritardo questa sera 1775 IV | riusciva a staccarsi una sillaba dal palato.~Eva, presa da 1776 II | lungo con la voce sopra le sillabe, ridendo a scatti con risatine 1777 II | contegno.~– Capirà, dopo simili burrasche.~– Collere d'innamorati, 1778 I | sprofondò le mani nelle tasche, simulando ira:~– Ah! Sì! Tu hai mangiato? 1779 IV | disse con sollecitudine sincera;~– Come sei pallida! Ti 1780 II | con appassionato impeto sincero – È migliore di tutti noi; 1781 II | con furia e la eco di un singhiozzare soffocato.~– Vi bisticciate 1782 IV | ripetè a se stesso con un singhiozzo e cominciò a piangere. Grondavano 1783 III| amichevole suggerimento a sinistra, raggiustava le cose, tantochè 1784 | sino 1785 III| ardentissimo dell'odio. In certe situazioni gli abissi dell'anima si 1786 IV | le pupille accese nelle smarrite pupille di lei, premendole 1787 I | gelosia; di Aldo, che si smarriva; di Salvatore, che ogni 1788 III| convenzionalità sociale, ed essi smarrivano la coscienza della individualità 1789 I | della cognata e le disse:~– Smetti di sciuparti gli occhi; 1790 III| le nari gli si gonfiarono smisuratamente; poi, osservando che il 1791 I | i risvolti di seta dello smoking, disse:~– Io sono già in 1792 I | Fòro, le lampade ancora smorte nel chiarore opaco della 1793 II | cognata è più alta, più snella di me; ha le fattezze più 1794 II | atto di una serpe che si snodi al sole e, facendo con le 1795 II | disse con voce indugiante, soavissima:~– Bambino, bambino, lei 1796 I | indietro, stendergli le mani e socchiudere le palpebre per sottrarsi 1797 III| tra il pertugio dell'uscio socchiuso.~Nella stanza d'ingresso, 1798 III| di ogni convenzionalità sociale, ed essi smarrivano la coscienza 1799 I | di capriccetti costosi da soddisfare, eppure io non cederei l' 1800 III| non ci capiva nulla, si soffiò tre volte il naso, a intervalli, 1801 II | la eco di un singhiozzare soffocato.~– Vi bisticciate sempre 1802 II | strappò i guanti, lacerandoli. Soffocava, i baffi rossi, arricciati 1803 II | lascialo stare; non voglio che soffra.~– Quanta tenerezza – Camillo 1804 II | paroloni di tua cognata, perchè soffriamo della stessa pena. Siamo 1805 III| lini; anzi di lini doveva soffrire tormentosa penuria a giudicarne 1806 IV | fratello che, a sua volta, soffriva di impaccio per la presenza 1807 IV | stima.~– E tu allora?~– Io soffrivo, ero ingiusta.~– È vero – 1808 I | ed egli risentiva grande soggezione della sorellina, che indovinava 1809 I | e l'avvocato attese, poi soggiunse:~– La scatola dei profumi 1810 IV | simile a un adolescente che sogni di amore e, mentre la viltà 1811 IV | maestro di una nave prodigiosa solcante la vastità dell'azzurro.~ 1812 II | la sicurezza di trovarvi soli. Ti sei incapricciata di 1813 II | di formarsi una posizione solida; frequentando la casa assiduamente 1814 III| tasca il fazzoletto.~– Le solite sue sfuriate! Anche questa 1815 IV | guardò stupita e le disse con sollecitudine sincera;~– Come sei pallida! 1816 IV | eroismo era entrato in lei, sollevandola al disopra della propria 1817 II | Bugie? – esclamò Eva, sollevandosi un poco. – Allora significa 1818 I | e frenando la voglia di sollevarla a guisa di una bamboletta 1819 III| Piccole nubi di polvere si sollevarono; il ferma carte di cristallo 1820 IV | ella chiese tentando sollevarsi col busto.~– Non ti muovere –– 1821 IV | sopra una spalla.~Salvatore sollevò le spalle con violenza per 1822 II | con accento di fastidio~– Somigli a mia cognata con i tuoi 1823 II | bocca di Eva e la bocca somigliò al frutto maturo del melograno.~ 1824 IV | passato fosco si sarebbe sommerso a foggia di scoglio, che 1825 | Son 1826 IV | Salvatore ebbe una risata sonora di scherno e squassò Eva, 1827 I | sotto l'arco ampio delle sopracciglia marcatissime!~In lontananza 1828 I | schiamazzare di voci iraconde, sopraffacenti il rumore delle tramvie 1829 I | l'orgoglio cedeva in lei, sopraffatto dal dolore e che le dolcezze 1830 I | vuoi? Allo studio mi hanno soprannominato locomotiva; dunque io non 1831 III| febbre tu metti l'universo a soqquadro – e, tolta la comunicazione, 1832 I | guai...~Salvatore entrò, sorbendo il caffè; Eva gli mosse 1833 IV | certezza; ne percepiva il rombo sordo, ma non giungeva ancora 1834 III| indietreggiare fino alle sorgenti iniziali e generiche delle 1835 II | conosco. Avevo la certezza di sorprenderti con quell'imbecille.~Eva 1836 IV | bocca si dischiuse ad un sorriso d'ironico trionfo. Il vedersi 1837 II | breve, imperioso. Entrambi sorsero in piedi, pronti, ed Aldo 1838 I | Salvatore disse, vuotando di un sorso la tazzina, – tu non capisci 1839 II | indegna. Maltrattami dunque e sorvegliami, purchè mio marito rimanga 1840 III| era privato del mezzo di sorvegliarlo durante le ore di ufficio, 1841 I | affari per occuparmi di te e sorvegliarti.~– Ah! dunque è vero che 1842 I | ribelle.~– Sì, è vero; ti sorveglio, perchè non ammetto di essere 1843 IV | intrinseca da entrambi non sospettata durante anni di convivenza. 1844 III| che non capiva niente, non sospettava niente, che rimaneva 1845 IV | tenerla avvinta senza darle sospetto.~– Adesso capisco! È ipocrita. 1846 III| s'interruppe.~Il Tindari sospettò qualchecosa e pensò alla 1847 II | Forse.~– Verrai?~– Forse.~Lo sospinse adagio fuori del salotto 1848 III| di cristallo sfaccettato, sospinto con furia, andò a immergersi 1849 IV | fresco odore della primavera. Sospirò più volte, traendosi dalle 1850 IV | di peso, come chi abbia sostenuto una fatica erculea e senta 1851 IV | marito seduto, tenendolo sottomesso con la sola forza delle 1852 II | Germana lo ha dichiarato ed io sottoscrivo.~– Ma perchè questa catastrofe? – 1853 I | illustrato e canticchiava sottovoce:~– Alfredo, Alfredo di questo 1854 I | suo tenersi legato Aldo e sottrarlo al fascino malefico.~Era 1855 I | socchiudere le palpebre per sottrarsi all'incanto troppo forte 1856 I | dalla discesa di via Testa Spaccata, la folla fece largo al 1857 III| gli abissi dell'anima si spalancano e mostrano il fondo.~– Lei 1858 IV | dal vano delle due porte spalancate. A Salvatore la casa pareva 1859 III| il bottoncino d'oro dello sparato brillava incerto di tra 1860 IV | elettrica e raccolse gli oggetti sparpagliati sul tappeto, appoggiò il 1861 III| apparenze della collera gli spasimi della furente gelosia. Battè 1862 III| agire – l'altro supplicò spaventato.~– Adesso io vedo tutto. 1863 IV | lancia alla conquista dello spazio, pronto a sfidare nuovi 1864 I | vigore di bontà dovesse spegnersi, ogni più salda tempra di 1865 III| preda.~L'istinto irrompeva, spezzando i lacci di ogni convenzionalità 1866 I | tempra di volontà dovesse spezzarsi.~Eva si chinò amabilmente 1867 I | bicicletta giaceva al suolo spezzata e il giovane ciclista, tumido 1868 IV | indolenzito, le reni quasi spezzate, il sangue sospeso per il 1869 IV | i fili delle abitudini spezzati, poi riannodati in altra 1870 IV | le ciglia aggrottate si spianarono, la bocca si dischiuse ad 1871 I | dunque è vero che mi vai spiando? – Eva chiese, dopo avere 1872 II | sua pace.~– È naturale, si spiega. La sua pace è la tua – 1873 III| Ha ragione; lei mi ha spiegato anche troppo. Germana serviva 1874 II | di capirti.~– Allora mi spiegherò meglio. Io soffro, divento 1875 I | più riconoscente ad Eva di spillargli danaro che alla sorella 1876 I | tormentarmi, Eva! Io sono fra le spine per causa tua. In famiglia 1877 I | ascelle, si snodava in morbide spire sul rosso più acceso del 1878 IV | sedava il tumulto dello spirito.~– Povero Salvatore! Povero 1879 IV | altre parole da scambiarsi, spiritualmente estranei, dopo che Eva diventata 1880 IV | terribilità degli zigomi sporgenti, della fronte convessa, 1881 II | rimaneva fisso nel proposito di sposare Germana, o prima o poi, 1882 I | anche prima che Salvatore sposasse Eva?~I doni? Dio mio! era 1883 IV | quattro anni.~– Poco dopo sposati allora?~Eva chinò il capo 1884 IV | adorata divinità, eppure, sprofondando le pupille accese nelle 1885 I | lucenti di Salvatore, che si sprofondò le mani nelle tasche, simulando 1886 IV | di argento cesellato e ci sputò dentro a più riprese, scaraventandolo 1887 I | improvviso, con una lunga, squillante risata di giubilo, volgersi 1888 I | marcatissime!~In lontananza squillarono le note di una musica militare 1889 I | Germana disse.~Una risata squillò di tra le pieghe della portiera.~– 1890 IV | vituperare e non riusciva a staccarsi una sillaba dal palato.~ 1891 II | discernimento, e ciò lo staccava da lei ogni giorno più.~– 1892 IV | campestre nelle vicinanze di uno stagno durante un crepuscolo di 1893 | stanno 1894 | stare 1895 II | don Bartolo; sembra una statua.~Aldo si mise a ridere per 1896 | stavano 1897 IV | guardò fuori. In alto le stelle scintillavano a miriadi, 1898 I | rovesciare il corpo all'indietro, stendergli le mani e socchiudere le 1899 | stesse 1900 IV | terrore.~– Chi ti conosce ti stima.~– E tu allora?~– Io soffrivo, 1901 II | allora.~– Lo inganno, ma lo stimo; lo inganno, ma voglio la 1902 IV | punta rilucente del suo stivale alla gamba intarsiata della 1903 IV | Allungò il braccio, prese la stoffa ondeggiante e disse con 1904 IV | allacciati, si fissarono storditi, indugiando a riaversi.~ 1905 II | onnipotenza, orgogliosa di strapparsi d'attorno il velo d'ogni 1906 II | disperata di un ferito che si strappi le bende per abbreviarsi 1907 I | Eva gli dette un piccolo strappo alla barba nera, si allungò 1908 II | bende per abbreviarsi lo strazio dell'agonia, disse al fidanzato:~– 1909 IV | Salvatore glieli prese, così stretti, nelle mani e se li chiuse 1910 III| Tindari, con rassegnato stringersi delle spalle, indicava che 1911 IV | adesso, immersa nel sole, si stringeva al petto le mani intrecciate, 1912 IV | voleva giungere carponi, strisciando con mille cautele, fino 1913 III| quella cosa bianca e viva strisciante su quel nero viluppo, davano 1914 IV | alla domestica con voce strozzata.~Germana supplicò:~– Per 1915 I | due piccoli baffettini da studente ginnasiale; camminando fa 1916 IV | scomposta. Si guardavano stupidamente, quasi fossero due estranei 1917 I | di Giava.~– Allora sono stupidiEva disse ed annoiata 1918 IV | cosa vuoi?~Eva la guardò stupita e le disse con sollecitudine 1919 I | Salvatore chiese ad Eva, stupito:~– Non vai a vestirti? È 1920 III| contemplava con occhi di stupore e spavento, tentò nascondere 1921 I | quando mangia, Dio liberi stuzzicarla quando dorme, ha sempre 1922 IV | mancava.~– Che cosa ti è successo? – Eva gli domandò premurosa, 1923 I | non varrebbe la pena di sudar dieci ore per guadagnare 1924 III| a destra, un amichevole suggerimento a sinistra, raggiustava 1925 | sui 1926 | sullo 1927 I | una bicicletta giaceva al suolo spezzata e il giovane ciclista, 1928 III| lumaca quando, chiamato a suon di campanello elettrico 1929 II | colori a lui preferiti, suonando la musica a lui più gradita, 1930 III| del Brizzi.~Il campanello suonava ininterrotto, la mano di 1931 III| telefono sulla scrivania suonò con furore ed a quel suono 1932 IV | navigante ardito, il quale superate le insidie dei vortici, 1933 II | rapida, tornò a ricollocarsi supina e ricominciò a dondolarsi:~– 1934 I | in una così confortevole supposizione? Crollò il capo per non 1935 IV | lei come il segno di una suprema battaglia affrontata, e 1936 IV | l'impeto della commozione suscitata in lui dalla speranza.~– 1937 IV | ieri la gente camminava svelta, aspirando con letizia il 1938 I | mortali del piccolo cane sventurato.~La folla, ridendo e commentando 1939 II | delle gengive.~Camillo tentò svincolarsi con furia brutale – No, 1940 II | vero dramma, Aldo, che si svolge in me.~Aldo con docilità 1941 III| chiaro – e poichè l'altro taceva, egli insistè con più forza.~– 1942 I | tetra, l'ombra salì col suo tacito flutto, sempre più denso, 1943 IV | Il tuo matrimonio – e tacque non riuscendo ad attribuire 1944 III| rispose ruvido, già pentito.~Tacquero a lungo, senza guardarsi, 1945 II | bianco e il profilo diventò tagliente.~– Mio marito lascialo stare; 1946 I | dei fianchi, il bizzarro taglio della veste rossa che, scendendo 1947 | tale 1948 | Tali 1949 III| fosse possibile ritrovare tangibilmente le proprie parole e riafferrarle; 1950 III| sinistra, raggiustava le cose, tantochè si era convenuto nello studio 1951 III| alito odoroso fino tra i tarli delle carte ingiallite, 1952 I | cosa troverò io sopra la tavola?~– Non tremare; sono stata 1953 I | vuotando di un sorso la tazzina, – tu non capisci il francese; 1954 I | Allora perchè mi hai telefonato oggi chiedendomi di procurarti 1955 III| ebbe tolta la comunicazione telefonica, Salvatore si pose le mani 1956 IV | Eva, presa da spavento, temendo un colpo di apoplessia, 1957 III| lungamente. Al suo passaggio tempestoso Giuseppe si era alzato in 1958 I | spegnersi, ogni più salda tempra di volontà dovesse spezzarsi.~ 1959 IV | cosa le serviva di essersi temprata sotto il maglio della volontà, 1960 IV | davanti al marito seduto, tenendolo sottomesso con la sola forza 1961 II | voglio che soffra.~– Quanta tenerezzaCamillo disse, beffardo, – 1962 IV | le palme pian pianino per tenerla avvinta senza darle sospetto.~– 1963 IV | stretta di quelle dita che la tenevano inchiodata e riversa. Lo 1964 IV | Di che? – ella chiese tentando sollevarsi col busto.~– 1965 III| ambasciata di urgenza, aveva tentato di balbettare:~– Scusi tanto, 1966 IV | mischiavano di grottesco la terribilità degli zigomi sporgenti, 1967 IV | faccia del fratello così terribilmente minacciosa, ch'ella disse 1968 I | Ho divorato appena i due terzi del pranzo.~Salvatore rise 1969 IV | già innumerevoli e voraci. Tese l'orecchio ad ascoltare 1970 II | benissimo. La tranquillità è un tesoro. So io quanto valga; io 1971 IV | eliminare, per l'avvenire, un testimonio accusatore del passato. 1972 I | abbandoneremo alle dolcezze di un tête-à-tête. Tra un gemito e l'altro 1973 I | rosata.~La colonna si fece tetra, l'ombra salì col suo tacito 1974 IV | invece sfodera le unghie e mi tiene schiava.~Salvatore ebbe 1975 IV | Salvatore balzò come una tigre, l'afferrò per le spalle, 1976 III| impacciata e vincolata di timori che nello studio lo chiamavano 1977 III| cristalli delle finestre avevano tinnito lungamente. Al suo passaggio 1978 IV | Salvatore, senza nemmeno tirare il respiro, attendeva. Oramai 1979 III| ridere con la sua calma! Tocca proprio a lei consigliarmi 1980 IV | disse alla moglie, senza toccarla, senza guardarla:~– Via, 1981 I | all'ossequio; poi disse, togliendosi i guanti:~– Dunque si va 1982 IV | albero venefico, il quale non tollera nelle sue vicinanze vita 1983 IV | Germana!~La ragazza si tolse il cappello e, opponendosi 1984 IV | le vesti sgualcite, il torace indolenzito, le reni quasi 1985 I | intrecciando le mani e torcendole forte, mentre Salvatore 1986 IV | sentendosi agghiacciare, torceva lentamente il capo e chiudeva 1987 III| aveva fatto della barba un torciglione, che andava mordicchiando. 1988 III| di lini doveva soffrire tormentosa penuria a giudicarne almeno 1989 IV | paravento di seta. Pareva un toro ferito, reso cieco dal terrore, 1990 II | Ella rispose pacata:~– Hai torto di accusare me se il veleno 1991 I | che intristiva nelle ansie torturanti della gelosia; di Aldo, 1992 III| animalesco tremava nelle tozze dita dell'avvocato Brizzi, 1993 II | capo.~– Giurami che non mi tradisci.~– Ti giuro di no, quantunque 1994 IV | e contemplava la colonna Traiana, che sotto la fissità del 1995 I | di uno sguardo la colonna Trajana, che emergente dai rottami 1996 I | accadendo in piazza Fòro Trajano, di dove saliva uno schiamazzare 1997 III| vorticoso come vento di tramontana. La sua voce incollerita 1998 I | per le fiammee nubi del tramonto, vaganti nell'aria in quel 1999 III| chiese con meraviglia ancora tranquilla. – Per un sì, per un no 2000 I | di lui per imporglisi e trarlo, sia pure a suo dispetto, 2001 I | vantaggiosa, che tu non devi trascurare.~Germana le si avvicinò 2002 II | veleno ti piace. Perchè trascuri la tua famiglia e ti occupi 2003 I | rimbrotti... Allo studio trascuro gli affari per occuparmi


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