12-civet | clamo-giro | gite-opera | orama-salti | salut-umili | une-zucch
Cap.
502 V | compiacente, le riunioni clamorose, i balli eleganti, nulla
503 I | appena finite le quattro classi elementari; ma la direttrice
504 I | Maddalena andava da parecchie clienti a prendere la biancheria
505 IV | cravatte e camicie da notte, colli, calze, fazzoletti, bigliettini
506 VI | sarebbe riuscito difficile collocarla vantaggiosamente in altra
507 IV | Ginevra spinta dall'urgenza di collocarsi e mezzo stordita dalle parole
508 VI | commissionario che l'aveva collocata presso Rodolfo.~Allorché
509 III| interruzione; i bicchieri si colmano e si vuotano frequentemente
510 V | incombevano come ospite, colmava la signora di cento piccole
511 V | corpicino tremante come una colomba spaurita; vedeva ancora
512 IV | è un signore celibe; un colonnello in ritiro che desidera una
513 VI | felici».~Un fiotto di sangue colorì il volto pallido della fanciulla
514 III| Quelle piccole persecuzioni a colpo di spillo l'avvilivano e
515 III| Un grosso geranio rosso, colto nel giardino del sindaco
516 IV | finito coll'obbedire anziché comandare.~Dopo una breve discussione
517 VI | preparerò una bella casetta dove comanderai come una regina e saremo
518 I | insignificante, ed anzi le comari del vicinato la chiamavano
519 IV | a tutto, purché io possa combinare subito!».~«Vediamo il registro.
520 IV | indicazioni date al commissionario combinavano coll'età, la condizione
521 VI | quattromila lire! È stata una combinazione, perché sai bene che non
522 III| alzava in piedi quando al cominciare del pranzo, D. Giovanni
523 V | mettersi al pianoforte, e cominciarono a ballare.~Il direttore
524 III| del sindaco che per verità cominciavano a diventare troppo lunghe
525 V | interprete esclusiva delle commedie ch'egli avrebbe potuto comporre
526 I | di parlare?».~«Col signor commendator Galli...».~«Mi dispiace,
527 V | Finita la cena, alcuni commensali, eccitati dallo champagne,
528 V | scale, quando incontrò il commesso di un libraio che gli portava
529 IV | chinò il capo in segno di commiato ed uscì.~«Eppure giurerei
530 V | le descrisse con parole commosse le ovazioni ricevute. Ella
531 I | intimamente e profondamente commossi.~Ginevra, entrata nella
532 II | grande che avrebbe potuto comodamente servire per due; un tavolo
533 III| illimitato disprezzo pe' suoi compaesani ed un altissimo concetto
534 III| giorno tutt'i rancori e compariva alla tavola del sindaco
535 III| riabbracciata la mamma, e ciò la compensava di tutto.~Carlo invece era
536 V | gli portava alcuni libri comperati il giorno precedente. Si
537 V | presenza di qualche beltà compiacente, le riunioni clamorose,
538 I | impedire o ritardare il compimento de' suoi voti; non si preoccupava
539 IV | confronto, indovinava una sì completa indifferenza nelle fraterne
540 V | autore ottenne un trionfo completo ed incontrastato.~Egli,
541 III| giardinetto attiguo alla casa e componendole egli stesso un mazzolino
542 V | commedie ch'egli avrebbe potuto comporre in avvenire.~L'Ercolani
543 II | masticando alcuni biscotti comprati dal cugino prima della sua
544 III| flessuoso.~Non era amore, ciò si comprende, era desiderio reso più
545 VI | parole senza preoccuparsi di comprenderne il senso.~«Mi ascolti, Ginevra?».~«
546 III| adorava, e che gli altri non comprendevano, commosso all'idea della
547 III| per paura di dir troppo e compromettere la cugina, non potette più
548 III| belligeranti del paese si concedevano due volte all'anno; il giorno
549 V | sui giornali tutto ciò che concerneva Rodolfo, il quale, grazie
550 III| compaesani ed un altissimo concetto di se medesimo.~La moglie
551 IV | e smarrita del volto le conciliarono subito la simpatia del padrone
552 III| Disse adunque con tono conciliativo:~«Non è necessario prendere
553 VI | ripeteva, passeggiando concitatamente per la stanza «lo credo
554 VI | martoriava, narrò con parole concitate e le dolci illusioni fino
555 IV | tutto era stato discusso e concluso.~I nuovi padroni di Ginevra
556 II | in quella guisa che il condannato sollecita col desiderio
557 IV | Difatto le trattative vennero condotte per lettera rapidamente,
558 III| correvano sul conto suo, conduceva una vita ritiratissima,
559 II | la diligenza che doveva condurla nel piccolo paesello a lei
560 III| direbbe che ti spiace di condurmi via».~Carlo crollò leggermente
561 V | girando lentamente, la condusse in un angolo ov'era una
562 III| gli occhi pietosi di lui confermando la trista verità.~Ginevra,
563 I | una sciocca».~Maddalena confermò, appena entrata, le parole
564 VI | altra parte, Ginevra, debbo confessarti che i miei affari sono dissestati
565 VI | Carlo, tu mi obblighi ad una confessione molto penosa, ma preferisco
566 IV | che so oggi. D'altronde confesso di essere stata troppo corriva
567 II | sale, allo zucchero ed ai confetti.~La padrona della bottega,
568 IV | fanciulla ed a renderla confidente nell'avvenire.~Giunta a
569 III| buone parole, mentre lei, confortata dalla presenza del cugino
570 VI | porla in quel ginepraio. La confortò, dicendole che non gli sarebbe
571 IV | umile, tanto piccino al suo confronto, indovinava una sì completa
572 VI | aveva nella testa una grande confusione d'idee, sentiva negli orecchi
573 III| spensieratezza dei suoi diciotto anni congiunta ad una innata riservatezza
574 V | in avvenire.~L'Ercolani conoscendo quali doveri gl'incombevano
575 IV | servo, gl'ingiunse di far conoscere alla fanciulla le abitudini
576 III| sindaco deve certamente conoscermi e giudicarmi meglio di qualunque
577 I | che suonò il campanello, consegnò le carte all'usciere e si
578 I | maestra, e dette il suo consenso.~Quanto alla ragazza, accettò
579 I | allora era stato gelosamente conservato per le grandi occasioni.~
580 IV | avvide ch'ella era ormai considerata come una estranea in quella
581 III| che la lezione di oggi la consigliasse a ravvedersi».~«La ringrazio,
582 VI | impreveduta e brutale.~La consigliò di coricarsi, le accomodò
583 II | tormentava, una specie di consolazione al pensiero che gli era
584 III| più scrupoloso.~Uniche sue consolazioni erano le lettere che il
585 III| passo del vangelo, com'è consuetudine nei parroci di campagna,
586 VI | prenda per cameriera. Non contare su di me, che ne ho abbastanza
587 I | sussiego, quasiché egli contasse davvero qualche cosa.~«Con
588 V | collo del direttore, ma si contenne e disse, volgendosi alle
589 III| Figurati la mamma come sarà contenta! Non se l'aspetta davvero,
590 V | sminuiscono il pregio.~Rodolfo era contentissimo di lei, ma non glielo diceva
591 I | lettera ne indovinarono il contenuto e fu un unanime grido di
592 VI | necessario, fanciulla mia» continuò egli, mostrando non avvedersi
593 VI | la rudezza delle parole contrastava singolarmente col tono supplichevole
594 VI | aveva in certo qual modo contribuito a porla in quel ginepraio.
595 I | scoraggiata di chi scendeva, contribuivano a far sì che Ginevra salisse
596 IV | educazione. Onorario da convenirsi». Seguiva il nome e l'indirizzo.~
597 IV | freddamente su quanto le convenisse di fare.~Estrasse il denaro
598 VI | ammogliava e che a lei non conveniva di restare più a lungo in
599 III| pioggerella fitta fitta che si convertì bentosto in un solenne acquazzone.~
600 III| sindaco si sarebbero bentosto convertite in odio e persecuzione.
601 III| persecuzioni, non avendo potuto convincerla colle lusinghe. Disse adunque
602 I | animo trambasciato per la convinzione ch'erasi messa su di una
603 VI | scialletto sulle spalle e la coperta sulle ginocchia, trascinò
604 I | castagno, erano morbidi e copiosi; le sopracciglia fine e
605 VI | espansioni meno spontanee e cordiali.~Una domenica mattina Rodolfo
606 III| Ginevra, non abituata a tanta cordialità e parendole che il sindaco
607 I | rispettive mogli e si celebrò cordialmente l'avvenimento da sì lungo
608 II | la quale, essendosi già coricata, tardò un buon quarticello
609 V | regina si adorna colla sua corona ed una milionaria co' suoi
610 I | quale si divertiva la sera a correggergli qualche problemuccio o spiegargli
611 IV | secondandone le vedute, correndo per le agenzie nella speranza
612 I | come un brivido di freddo correrle per le ossa. Quegli uscieri
613 VI | lì a rattristarla e sentì corrersi per le guance alcuni grossi
614 V | idee erano giuste, lo stile corretto, la calligrafia elegante.
615 III| delle infami calunnie che correvano sul conto suo, conduceva
616 IV | confesso di essere stata troppo corriva e mi spiace davvero di averla
617 VI | danaro e partì colla prima corsa senza nemmeno partecipare
618 V | erasi limitato a farle una corte generica, troppo generica
619 V | falsamente insinuato che Rodolfo corteggiava la bellissima prima attrice
620 IV | nemmeno e, colla fredda cortesia che hanno le grandi dame
621 IV | rialzò graziosamente le cortine e spazzolò i mobili in modo
622 IV | spazzolini, cerette pei capelli, cosmetici per la barba stavano alla
623 V | profumo ch'ella adoperava costantemente. Aveva un bel ripetere a
624 VI | compassione nel vedere il volto costernato della fanciulla, molto più
625 III| voleva andarsene a tutti i costi, ma proprio in quella che
626 V | intendono far valere ad ogni costo l'opera loro e che invece
627 I | lavora troppo e di chi è costretto a lottare continuamente
628 III| urtano, dei bicchieri che cozzano, si ode solo di tanto in
629 VI | cominciò a riflettere tra il cozzare dei bicchieri ed il vociare
630 IV | accatastati guanti e mutande, cravatte e camicie da notte, colli,
631 VI | che tiene tante scuole e crea tante maestre per farle
632 III| brindisi a re Umberto. Né si creda che ciò li obbligasse a
633 V | faccia.~«Dunque il signore crede ch'io sia una ladra?» domandò
634 IV | diventò smorta in viso e, credendo di non avere ben compreso,
635 III| frequentavano la scuola si credevan lecito di trattare la maestra
636 II | partisse solo alle dieci.~Credevano di aver tutto preveduto,
637 V | approfittano della roba altrui. Credi tu ch'io lasci impormi dalle
638 III| che forse non l'avrebbero creduta, si limitò a rispondere:~«
639 I | che hanno la disgrazia di crescere negli angusti quartieri
640 III| per la vergogna.~Con tali criteri si giudicano talora uomini
641 I | chiamavano brutta addirittura, criticandone la pallidezza del viso e
642 V | ciò che accade sovente al critico, il quale stabilisca di
643 II | principale erano appesi un crocifisso tutto annerito ed un ritratto
644 II | assassini lette altravolta nella cronaca del Messaggero, e batteva
645 IV | ultima frase sembrò ironica e crudele al marito che, fissando
646 III| Giacomo lasciando i due cugini a fare i preparativi della
647 VI | allegro per vederla sorridere, curandola con quelle cure minuziose
648 VI | sorridere, curandola con quelle cure minuziose che giovano all'
649 II | arrivata con quello sguardo di curiosità insolente che tanto umilia
650 IV | restare con Giuseppe per custodirgli la casa.~Quando arrivarono,
651 III| essere mio superiore non le dà il diritto d'insultarmi»
652 | da'
653 IV | vecchia signora cerca una dama di compagnia; un vedovo
654 IV | cortesia che hanno le grandi dame quando trattano con persone
655 VI | sé una buona sommetta di danaro e partì colla prima corsa
656 IV | una occupazione qualsiasi, dando e ricevendo informazioni,
657 V | quali potessero recarle danno e sminuire la simpatia ch'
658 III| se voleste, ben altro vi darei!».~Ginevra si fece di porpora,
659 III| la maestra avesse voluto dargli una lezione, e s'inviperì
660 V | parecchie volte si divertiva a darle, con aria di serietà, ordini
661 IV | erano buone, le indicazioni date al commissionario combinavano
662 IV | della figliuola, e non se ne davan pensiero, finché il sabato
663 | davanti
664 I | vincere quel momento di debolezza.~S'inginocchiò ed appoggiando
665 II | buon quarticello prima di decidersi ad aprire.~Il pianterreno
666 III| la presenza della vecchia decidesse il sindaco ad andarsene
667 IV | gettò su di una poltrona, decisa a riflettere freddamente
668 I | famigliarità. – A mezzanotte si decisero finalmente e, dopo aver
669 V | per quell'atto cortese di deferenza.~A poco a poco Rodolfo cominciò
670 I | mesi all'epoca dell'esame definitivo, quando un nepote di Maddalena,
671 I | insolentemente e che si degnavano appena d'indicarle colla
672 VI | e indovinò che la fibra delicata della fanciulla non aveva
673 III| per le donne magroline e delicate, tantoché la sua giovane
674 V | viso, quasi per aspirare il delicato profumo di eliotropio ch'
675 II | tutte le orrende storie di delitti e di assassini lette altravolta
676 VI | mille di quelle sciocchezze deliziose e di quegli sconclusionati
677 I | pochi giorni.~Tutti rimasero delusi, ma tutti nascosero accuratamente
678 II | Messaggero, e batteva i denti pel freddo e per la paura.~
679 III| non escluso il parroco che deponeva in quel giorno tutt'i rancori
680 II | qualche oggetto in mano che deponevano su di una seggiola, dimenticando
681 I | troppo pazientare».~«È di un deputato questo biglietto?».~«No,
682 V | la rappresentazione, e le descrisse con parole commosse le ovazioni
683 I | con un batticuore da non descriversi.~Giunte nella piccola anticamera
684 VI | quasiché vivessero in un deserto.~La domenica, allegri e
685 II | che ci fosse o che cosa desiderasse in quel punto misterioso,
686 I | avvenimento da sì lungo tempo desiderato. A vederli tutti lieti e
687 V | prevedere e prevenire tutt'i desideri di lui, e ciò senza quell'
688 VI | instancabilmente, studiandone i desiderii, mostrandosi allegro per
689 IV | babbo, Iddio mi provvederà. Desidero anch'io di andarmene ché
690 III| nel piano superiore, fu destata da tutto quel baccano e
691 II | intiera giornata, giunsero a destinazione senza che Ginevra nemmeno
692 VI | di un sonno pesante e si destò dopo molte ore tormentata
693 V | leggermente inclinata sulla spalla destra e gli occhi spalancati,
694 I | umiliata per l'impertinenza detta alla figliuola, e da quel
695 I | accanto per sorvegliarne il dettato, chinandosi su di lui per
696 V | abbandonò senza resistere.~«Devi esser mia, sempre mia, tutta
697 VI | sedere sulle ginocchia.~«Devo parlarti di tante cose serie»
698 IV | supplichevole.~Il servo, un buon diavolo di giovanotto, rimase commosso
699 VI | Carlo, quantunque non lo dica, rammenta spesso, troppo
700 IV | espansioni di lei che non osava dichiararsi e limitavasi a mostrarle
701 III| sguardo limpido sul volto del dicitore. Ciò bastò perché il parroco
702 V | chiudendo con forza la porta dietro di sé.~Aveva già discese
703 III| medico assunse un giorno la difesa della giovinetta, vi fu
704 V | giovanetta tanto buona e dignitosa. Prese i libri e salì di
705 V | impadronisce del lettore e questi dimentica lo scopo per abbandonarsi
706 VI | Ma prevedo che stenterò a dimenticarla, era tanto carina!».~Dopo
707 II | preveduto, eppure avevano dimenticato tante piccole spesuccie,
708 II | poco parvenza di realtà. Dimenticava le umiliazioni subite, i
709 I | accuratamente il loro scontento, dimostrando un entusiasmo che in verità
710 IV | Il fatto della mattina dimostravale evidentemente che il sindaco
711 | dinanzi
712 | dinnanzi
713 III| una maestra che da lei dipende!».~«Ginevra!» interruppe
714 III| tantoché la sua giovane dipendente gli produsse subito la più
715 I | Ginevra ottenne finalmente il diploma di maestra, Maddalena preparò
716 I | Trovavano sempre qualche cosa da dire, avevano quasi il presentimento
717 III| serio» chiese Ginevra «si direbbe che ti spiace di condurmi
718 I | classi elementari; ma la direttrice della scuola disse una volta
719 I | d'indicarle colla mano la direzione che doveva seguire, quell'
720 V | vivissima impressione.~Stava per dirgliene qualche cosa, allorché lo
721 III| Giacomo, colla scusa di dirigere e sorvegliare, stava sempre
722 I | col piatto in mano, lei diritta, accigliata, sdegnosa.~«
723 V | reclamò sorridendo i suoi diritti di padrone. Ginevra credette
724 III| Ginevra; ma era urgente dirle tutto e non sapeva con quali
725 IV | giacché la desidera, le dirò francamente che mi sono
726 I | alle mie compagne poi posso dirti ch'erano tutte più ben vestite
727 VI | quel dolore e che sentiva disarmata la propria collera dal silenzio
728 IV | settimana tutto era stato discusso e concluso.~I nuovi padroni
729 II | che fumavano nella pipa e discutevano dei loro affari, mischiando
730 IV | casa. Margherita faceva e disfaceva a suo talento senza il menomo
731 II | seduto sul letticciuolo disfatto di Ginevra, in quella camera
732 III| è sua la colpa delle mie disgrazie. D'altronde la residenza
733 I | struggevasi al pensiero di disingannare i genitori che avevano tanto
734 IV | sorridere nel vedere il disordine che vi regnava. Pettini,
735 III| incolpava il parroco di tutti i disordini, di tutti i pettegolezzi
736 III| più pungente dall'immensa disparità degli anni, dal riserbo
737 VI | pianto dirotto.~«Perché disperarsi così, figliuola mia, che
738 III| matto?».~Con uno sforzo disperato ella giunse a guizzargli
739 I | commendator Galli...».~«Mi dispiace, ma adesso è occupato e
740 V | smetti, bambina, mi fai dispiacere ad appassionarti così» disse
741 III| dalle mani di Geltrude e disponendoli in bell'ordine sulla tavola,
742 IV | maestra, cameriera, sono disposta a tutto, purché io possa
743 VI | confessarti che i miei affari sono dissestati parecchio e che solo una
744 I | innamorato; ma, riflettendo alla distanza che correva tra lui, povero
745 V | Ciò che pel passato lo distraeva lo annoiava adesso! Le cene
746 VI | amici buontemponi che lo distrassero e lo fecero indugiare fino
747 V | allo specchio, arruffandosi distratta i capelli sulla fronte.~
748 V | giungeva a dominare. Diventava distratto, non intendeva più nulla
749 I | proseguì il suo lavoro senza disturbarsi menomamente, finché non
750 IV | davvero di averla inutilmente disturbata».~Quest'ultima frase sembrò
751 III| Tra lo stuol dei malevoli divengo!~ ~In quella si aprì la
752 II | tante di quelle inezie che divengono indispensabili nell'occasione
753 III| pietà di me, non vedi che divento matto?».~Con uno sforzo
754 IV | di altra maestra.~Ginevra diventò smorta in viso e, credendo
755 VI | due sposi non sorgono seri diverbi.~Evitano con cura ogni allusione
756 III| era preoccupatissimo.~Il diverbio coll'ispettore avevagli
757 V | fisionomia animata da tante diverse emozioni, che Rodolfo provò
758 VI | fuggivano in campagna, divertendosi a rincorrersi, a tenersi
759 VI | Parla, Rodolfo, parla» e divertivasi a strisciare lievemente
760 VI | ancora maestra ed ammoniva dolcemente i suoi bambini; ora volgeva
761 VI | entrambi ed è solo grazie alla dolcezza di Ginevra ed all'amore
762 VI | puoi comprendere se ciò mi dolga, ma, alla mia età, è urgente
763 II | casa, la poverina rimase dolorosamente sorpresa nel vedere la miseria
764 I | nemmeno sospettava che la sua domanda potesse rimanere inesaudita,
765 V | dopo avere cerimoniosamente domandato a Rodolfo se abbisognava
766 I | mani.~«Perché, ma perché?» domandava Carlo affannoso, non sapendo
767 III| loro. Era tristissima e domandavasi con terrore se tutta la
768 I | è diventata maestra! Lo domanderò a Ginevra che è maestra!»
769 V | il servizio al vecchio domestico e a due camerieri del caffè
770 V | difficilmente giungeva a dominare. Diventava distratto, non
771 VI | orologio ch'egli avevale donato, e scrisse:~«Parto senza
772 I | alunna nella scuola normale, donde sarebbe uscita maestra dopo
773 III| comprese questa frase a doppio senso, credette che la maestra
774 III| maestra, il parroco rincarò la dose delle sue calunnie e, siccome
775 III| da Ginevra, sono entrambi dotati di carattere intollerante.~
776 VI | parecchio e che solo una buona dote può rimettermi in carreggiata».~
777 | dov'
778 III| ritiratissima, e adempiva il proprio dovere senza entusiasmo, ma collo
779 V | Ercolani conoscendo quali doveri gl'incombevano come ospite,
780 I | avrebbero un bel da fare se dovessero parlare con tutte! Quanto
781 II | fila sulla parete e che dovevano servire per appendervi i
782 V | commedia in due atti che dovevasi in breve rappresentare,
783 III| esempio di scandalo, mentre dovrebbero, per la posizione che occupano,
784 V | più lo attraeva.~Sempre, dovunque, tra lui ed il restante
785 V | non posso assolutamente dubitare di lui, così dubito di te».~
786 IV | senza far nulla!».~«Non dubitate, babbo, Iddio mi provvederà.
787 V | assolutamente dubitare di lui, così dubito di te».~Ginevra arrossì
788 V | impormi dalle tue arie di duchessa? Breve. O quando torno hai
789 III| occhi stava per ribattere le dure parole dell'ispettore, ma
790 I | Maddalena, che faceva l'ebanista in una piccola città di
791 I | resa malsana dal numero eccessivo delle persone che la respirano.
792 V | risposero in coro, ad eccezione della prima attrice, ma
793 V | cena, alcuni commensali, eccitati dallo champagne, proposero
794 III| e rumorosa, a cui fanno eco anche coloro, i quali non
795 I | senza essere costretta ad economizzare fino il centesimo.~Allora
796 IV | casa. Si esige una relativa educazione. Onorario da convenirsi».
797 II | maestra produsse un certo effetto, e i giuocatori rimasero
798 I | impossibile sulle prime, le parve effettuabile e quasi facile, tantoché
799 V | Ti faccio paura anche in effige? È ben vero, che sono cattivo
800 V | riunioni clamorose, i balli eleganti, nulla più lo attraeva.~
801 I | finite le quattro classi elementari; ma la direttrice della
802 VI | preferisca vivere quasi di elemosina anziché diventare mia moglie?
803 III| quale erano ammessi i pochi eletti del paese, non escluso il
804 VI | tanto carina!».~Dopo questo elogio funebre si addormentò ed
805 V | trent'anni, molto bella ed eminentemente civetta, di quella civetteria
806 III| colla voce strozzata dall'emozione, ma egli reso frenetico,
807 V | giungevano tutti insieme, empiendo ad un tratto la casa di
808 III| con nuova e più accanita energia.~Era una specie di armistizio
809 III| il bicchiere, esclamò con enfasi:~«Alla salute del re!».~«
810 IV | uno scapolo le sembrava enorme, onde pregò il commissionario
811 I | umidi quartieri dove il sole entra di rado, e dove l'aria è
812 I | mai di canzonarla.~Il meno entusiasmato di tutti era Carlo, il quale
813 III| dolori, tacendogli solo l'episodio del sindaco.~Carlo, vinto
814 I | Mancavano pochi mesi all'epoca dell'esame definitivo, quando
815 VI | mostrando non avvedersi dell'equivoco in cui Ginevra era caduta «
816 I | entrata, le parole di Ginevra, esagerando anche un pochino le promesse
817 III| candela, tutto contribuiva ad esaltarlo ed a togliergli la ragione.~
818 IV | Non era cattivo.~Facile ad esaltarsi, facile a dimenticare, rideva
819 I | pochi mesi all'epoca dell'esame definitivo, quando un nepote
820 I | per ben prepararsi agli esami di ammissione, e finalmente,
821 IV | Ginevra riordinò tutto con esattezza scrupolosa, ripiegò i calzoni
822 VI | tavolo un pugno formidabile, esclamando: «No, perdio!» e Ginevra
823 III| di tanto in tanto qualche esclamazione di meraviglia alla vista
824 II | mischiando al discorso esclamazioni brutali e sconcie bestemmie,
825 V | autore, e farsi interprete esclusiva delle commedie ch'egli avrebbe
826 III| di scuola deve occuparsi esclusivamente de' suoi alunni. Altronde
827 III| pochi eletti del paese, non escluso il parroco che deponeva
828 VI | braccia di Rodolfo.~«Va bene, esco io pure, ed alle due tornerò.
829 I | vicinato, le pareva che Ginevra esercitasse già la sua professione,
830 V | professione di maestra da lei esercitata, perché temeva che Rodolfo
831 VI | buono che tanto fascino esercitava sull'animo del povero Carlo.~
832 IV | pel governo della casa. Si esige una relativa educazione.
833 I | lottare continuamente colle esigenze della vita, in quel giorno
834 IV | Tornare a Roma perché?~Esigere nuovi sacrifizi dal cugino?~
835 IV | eccellenti in ambi i casi; ma si esigono le più ampie informazioni
836 I | pallidezza del viso e l'esilità della persona; ma un attento
837 I | rifiuto, onde accettò senza esitare le due carte da dieci ch'
838 V | preoccupato dei preparativi e dell'esito, Ginevra torturata dalla
839 V | supplichevole e le stese con espansione ambo le mani.~Ginevra, sorridendo
840 III| sindaco le dava una triste esperienza della vita, mostrandole
841 IV | osservare ch'era meglio dare esplicite spiegazioni per evitare
842 VI | così in favore di Ginevra, esponendo queste ed altre molte ragioni
843 III| buone mettono sempre nell'esprimere i loro sentimenti, non sospettando
844 IV | cinismo o di sentimentalismo.~Esprimeva sempre ciò che sentiva e
845 | essendosi
846 | essersi
847 V | prima degli altri e rimase estatico nel vederla così seducente. «
848 IV | quanto le convenisse di fare.~Estrasse il denaro dal borsellino,
849 IV | Vorresti forse ch'io piangessi eternamente?» borbottò Giuseppe alzando
850 VI | il segreto, rispondendo evasivamente alle affettuose domande
851 VI | diss'egli con impaccio evidente, mentre Ginevra teneva gli
852 IV | della mattina dimostravale evidentemente che il sindaco e l'ispettore
853 VI | non sorgono seri diverbi.~Evitano con cura ogni allusione
854 VI | parlato, poiché Rodolfo evitava ogni allusione alla promessa
855 V | imbecille, aveva un bell'evocare immagini di altre donne,
856 VI | presa dal delirio, nel quale evocava tutte le vicende della sua
857 IV | incarico di accudire alle faccende più grossolane della casa,
858 V | tutta occupata nelle sue faccenduole, ed ebbe gli occhi bagnati
859 | facendo
860 | facendosi
861 V | popolarità.~Un giornale aveva falsamente insinuato che Rodolfo corteggiava
862 VI | maestre per farle poi morir di fame, la colpa è in parte anche
863 I | quelle ore di dolce ed intima famigliarità. – A mezzanotte si decisero
864 I | fosse toccata in sorte alla famigliuola.~Per molti e molti giorni
865 III| naturalmente invitata al famoso pranzo e andò in casa del
866 II | improvvisamente da una pazza e fanciullesca paura.~Spense il lume, cacciò
867 I | tutto colla sua giovine fantasia, e le pareva che sarebbe
868 II | tratto dal desiderio di fantasticare come quando a 15 anni frequentava
869 II | vita travagliosa.~Le sue fantasticherie non si limitavano qui, e
870 I | nulla alla mamma, ché ciò le farebbe dolore. Altronde oggi abbiamo
871 | faremo
872 VI | all'ammalato più di ogni farmaco, tanto che in capo a dieci
873 | farmi
874 | farne
875 | farti
876 II | luminose come racconti di fate.~Tornava ottimista e le
877 I | tanti sacrifizi e tante fatiche la mia figliuola non potrà
878 | fatte
879 VI | di Carlo perorava così in favore di Ginevra, esponendo queste
880 III| ingannato nel giudicare favorevolmente la nuova maestra, il parroco
881 IV | da notte, colli, calze, fazzoletti, bigliettini sgualciti,
882 V | dopo la recita. Ginevra era febbrilmente agitata. Non le dava pace
883 I | ormai le veniva meno, la fede nei modesti ideali fino
884 II | che respirava influivano felicemente sul suo morale; ma quando
885 V | successiva, e si sottrasse dalle felicitazioni degli amici, poiché gli
886 IV | disse il commissionario, fermandosi ad un tratto sulla seguente
887 III| candela con un cerino, rimase fermo, guardando fissamente la
888 II | di paese.~La diligenza si fermò innanzi ad una bottega dove
889 I | momento di pace, sempre coi ferri in mano a stirare dalla
890 I | bianco letticciuolo, pregò ferventemente dal profondo dell'anima,
891 V | ancora, e ringraziò Iddio con fervore, come se il ritorno di Rodolfo
892 II | incoraggiamenti ed accoglienze festose dov'era stata per lo innanzi
893 II | pane, dall'anisetta alla fettuccia, dal pepe alla carta, dalle
894 VI | luccicanti, e indovinò che la fibra delicata della fanciulla
895 IV | Il signore può ciecamente fidarsi delle informazioni da me
896 I | anima, pregò implorando la fiducia in sé stessa che ormai le
897 V | rimasta calma, sorridente, fiduciosa nella lealtà di Rodolfo,
898 V | ricorrere a tutta la sua fierezza di donna per non iscoppiare
899 I | che desiderano occupare le figliuole! Dio santo, tutte vogliono
900 III| capo senza rispondere.~«Figurati la mamma come sarà contenta!
901 II | rapidamente nimbi dorati e figure luminose.~Non sapeva nemmeno
902 V | mondo veniva a frapporsi la figurina modesta e gentile di Ginevra
903 II | quattro chiodi disposti in fila sulla parete e che dovevano
904 II | intieramente occupata da quattro file di banchi, da una cattedra
905 II | Il sole che entrava pel finestrino, scaldandole i piedi e le
906 II | appoggiata ai vetri dell'ampio finestrone, architettando colla pazza
907 V | che aveva interpretato con finezza squisita la difficile parte
908 V | prima attrice, ma Rodolfo, fingendo non accorgersi del suo veto,
909 VI | m'interrompere, lasciami finire! So che per te ci vorrebbe
910 III| e rendersi interessante.~Finirono di pranzare alle cinque
911 II | voluto che quel viaggio non finisse più, che il vapore la trasportasse
912 I | dovesse fare la sarta appena finite le quattro classi elementari;
913 III| Tutt'i preparativi essendo finiti, Geltrude salì ad indossare
914 III| giovinetta in quella stanza fiocamente illuminata dalla candela,
915 VI | regina e saremo felici».~Un fiotto di sangue colorì il volto
916 I | Trovarono il signore che stava firmando alcune carte e che proseguì
917 II | Quando il treno sbuffando e fischiando, si mosse pesantemente sotto
918 V | tanto bene armonizzava colla fisonomia dolce e la personcina gentile
919 III| rimase fermo, guardando fissamente la fanciulla ch'era assalita
920 IV | e crudele al marito che, fissando in volto Ginevra, avvedevasi
921 V | gentile di Ginevra che lo fissava co' suoi occhi dolci e gli
922 III| nulla e seguitò a tenere fisso il suo bello sguardo limpido
923 IV | impressionabile.~Rodolfo fissò in volto Ginevra e le domandò:~«
924 III| nelle braccia quel corpicino flessuoso.~Non era amore, ciò si comprende,
925 III| timori e che tremava come una foglia.~«La ringrazio tanto tanto,
926 V | senza scopo; le strappò il foglio di mano e restò sorpreso,
927 II | testolina tanti castelli folgoreggianti, tante cose belle, ridenti
928 IV | città, in mezzo a tanta folla non v'era nemmeno una persona
929 I | non era abituata a tante formalità e che, essendo romana, non
930 I | magnifici progetti che andavano formando e le splendide innovazioni
931 II | appendervi i vestiti, ne formavano tutto l'arredo.~Ginevra
932 III| loro delle porzioni troppo formidabili, qualche scherzo generalmente
933 V | certamente prodigato alla fortunata rivale e dovette ricorrere
934 III| più stare alle mosse e, forzandosi di parer calmo, disse all'
935 IV | giacché la desidera, le dirò francamente che mi sono giunte pessime
936 V | innanzi aveva lasciato venti franchi in oro.~Tolse il gilet dall'
937 V | restante del mondo veniva a frapporsi la figurina modesta e gentile
938 III| cugino che amava come un fratello, gli si era messa vicino
939 I | cordiale e di quell'affezione fraterna ch'ella nutriva verso di
940 IV | completa indifferenza nelle fraterne espansioni di lei che non
941 IV | poltrona, decisa a riflettere freddamente su quanto le convenisse
942 II | brevi, affrettati, quasi freddi in apparenza, poiché tutti
943 III| Ginevra!» interruppe lui fremente.~«Mi chiami signorina e
944 I | tre volte la saliva per frenare il pianto che le faceva
945 III| dall'emozione, ma egli reso frenetico, non l'ascoltava ed aveva
946 III| taluno la consigliava di non frequentare la chiesa per non inimicarsi
947 II | fantasticare come quando a 15 anni frequentava il primo corso normale e
948 III| parole.~Perfino i ragazzi che frequentavano la scuola si credevan lecito
949 III| si colmano e si vuotano frequentemente ed in mezzo al tintinnio
950 III| diventare troppo lunghe e troppo frequenti.~Per solennizzare l'anniversario
951 V | solito abitino bleu, ancora freschissimo, perché quasi mai adoperato,
952 I | la ricevette in piedi e frettoloso, come uomo ristucco di certe
953 II | perché l'aria era diventata frizzante, ed anche perché i suoi
954 VI | rincasò e si avvide della fuga di Ginevra provò un dolore
955 III| e sentenziarono ch'ella fuggiva coll'amante e che teneva
956 VI | due scolari in vacanza, fuggivano in campagna, divertendosi
957 I | a sé ed ai suoi, non il fulgido avvenire che la madre aveva
958 III| Giacomo stava seduto al sole fumando la pipa e leggendo il Messaggero.~
959 II | insieme a due contadini che fumavano nella pipa e discutevano
960 II | dolore della separazione.~Il fumo del tabacco la soffocava.~
961 VI | carina!».~Dopo questo elogio funebre si addormentò ed in capo
962 III| cacciamo!».~Carlo che schizzava fuoco dagli occhi stava per ribattere
963 III| ed aveva preso a baciarla furiosamente sui capelli, sul collo e
964 VI | preveduto pianti, scene, furori, ed invece Ginevra non gli
965 VI | Rodolfo, e ciò la fa piangere furtivamente e le fa dimenticare quanta
966 I | andamento della famiglia Gabrielli.~Maddalena vedeva approssimarsi
967 III| Giacomo, il quale piccavasi di galanteria verso tutte le donne, si
968 I | Col signor commendator Galli...».~«Mi dispiace, ma adesso
969 IV | colla testa confusa e le gambe che le si piegavano; salì
970 V | ed ella rifiutò con tanto garbo ch'egli rimase lì, rigirando
971 V | il segreto desiderio di gareggiare colla rivale, la persuasero
972 V | trascinò nella sala.~Tutti gareggiarono per fare un giro colla graziosa
973 II | benissimo farsi condurre dal garzone della bottega.~La scuola
974 V | saltellare per la casa come una gazzella, diventava pensoso allorché
975 VI | passato un leggero soffio gelato che irrigidiva l'entusiasmo
976 V | un sospiro che pareva un gemito e, vinta, affascinata, si
977 III| cortesie cavalleresche che due generali nemici si usano nei momenti
978 III| formidabili, qualche scherzo generalmente brutale, seguito da una
979 II | vetturino le provvigioni di ogni genere ch'egli le portava da Frascati,
980 IV | seguito alla disgrazia, aveva generosamente stabilito di restare con
981 VI | le fa dimenticare quanta generosità siavi stata nella condotta
982 IV | colla morte nell'animo. La gente che passava o affaccendata
983 III| malignare sulle innocenti gentilezze che un uomo quasi vecchio
984 III| sindaco fosse un perfetto gentiluomo, paragonato a tutti coloro
985 III| delle sue gote. Un grosso geranio rosso, colto nel giardino
986 VI | avrebbe voluto stritolarla, gettarle in faccia i nomi più bassi
987 II | più quelle pareti nude e giallognole che davano alla camera l'
988 III| mille cose, conducendola nel giardinetto attiguo alla casa e componendole
989 III| geranio rosso, colto nel giardino del sindaco ed appuntato
990 VI | contribuito a porla in quel ginepraio. La confortò, dicendole
991 IV | di fiori, di piante, di gingilli in modo da somigliare ad
992 V | Leggeva avidamente sui giornali tutto ciò che concerneva
993 V | avere offesa quella povera giovanetta tanto buona e dignitosa.
994 III| quel calore che le persone giovani e buone mettono sempre nell'
995 VI | quelle cure minuziose che giovano all'ammalato più di ogni
996 III| terrore se tutta la sua gioventù sarebbesi appassita in mezzo
997 I | poetizzava tutto colla sua giovine fantasia, e le pareva che
998 V | avvide, la strinse forte e, girando lentamente, la condusse
999 III| mostrarglielo.~Ginevra, dopo averlo girato e rigirato fra le dita,
1000 V | loro passione.~Dopo aver girellato senza scopo due buone ore,
1001 V | gareggiarono per fare un giro colla graziosa cameriera,
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