12-civet | clamo-giro | gite-opera | orama-salti | salut-umili | une-zucch
Cap.
1002 I | ispettore, col quale, dopo tre gite inutili, potette alfine
1003 V | quell'insulto che Rodolfo le gittava in faccia.~«Dunque il signore
1004 III| vergogna.~Con tali criteri si giudicano talora uomini e cose.~
1005 III| certamente conoscermi e giudicarmi meglio di qualunque altra
1006 III| bastò perché il parroco giudicasse che la maestra aveva perduto
1007 V | Si meravigliava di averla giudicata brutta, scopriva in lei
1008 I | gelosamente la sua passione che giudicava insensata.~Ginevra intanto
1009 VI | età, è urgente ch'io metta giudizio, e d'altra parte, Ginevra,
1010 VI | No, perdio!» e Ginevra giungendo le mani quasi con terrore,
1011 V | scampanellata.~Erano gl'invitati che giungevano tutti insieme, empiendo
1012 II | produsse un certo effetto, e i giuocatori rimasero un istante colle
1013 IV | commiato ed uscì.~«Eppure giurerei ch'è una buona ragazza»
1014 V | vedendo che le idee erano giuste, lo stile corretto, la calligrafia
1015 V | la quale aspirava alla gloria di rendersi schiavo l'autore,
1016 I | che le faceva groppo alla gola, eppoi si gettò su di una
1017 VI | bettola vicina dove, coi gomiti puntellati su di una tavola,
1018 III| stava sempre attaccato alle gonnelle di Ginevra, la quale andava
1019 III| fresca e rosea delle sue gote. Un grosso geranio rosso,
1020 III| gli produsse subito la più gradita impressione.~Giacomo non
1021 I | considerare il cugino come un gran bambinone innocuo con cui
1022 I | e minacciandolo con una grand'aria di severità, quando
1023 III| parroco insinuava che la grandine, le pioggie prolungate,
1024 III| sazio ormai delle robuste e grassoccie campagnuole, di cui poteva
1025 I | vinta da uno slancio di gratitudine per quel povero giovanotto
1026 VI | per Milano.~Ella aveva di gravi torti verso il povero Carlo,
1027 IV | socchiuse la finestra, rialzò graziosamente le cortine e spazzolò i
1028 III| re!».~«Alla sua salute!» gridarono tutti ed i bicchieri, urtandosi,
1029 I | il pianto che le faceva groppo alla gola, eppoi si gettò
1030 V | adoperato, e, fatte due grosse trecce co' suoi bellissimi
1031 VI | corrersi per le guance alcuni grossi lacrimoni, leggendo la semplice
1032 III| rosea delle sue gote. Un grosso geranio rosso, colto nel
1033 III| dicendole una impertinenza grossolana, quegli rispose senza scomporsi:~«
1034 IV | accudire alle faccende più grossolane della casa, e che introdusse
1035 I | casa a qualunque lavoro grossolano e faticoso, purché potesse
1036 II | immaginato che quel misero gruppo di case potesse usurpare
1037 I | già la sua professione, guadagnando il necessario a mantener
1038 I | dalla mattina alla sera per guadagnare pochi soldi col faticoso
1039 II | Ecco che cosa ci abbiamo guadagnato a farle fare la maestra».~
1040 VI | non giuoco mai. Adesso poi guadagno cinque lire al giorno e
1041 I | al principio dei nostri guai? Avevamo sperato che Ginevra
1042 VI | e sentì corrersi per le guance alcuni grossi lacrimoni,
1043 I | bocconi sul letto, mordendo i guanciali per soffocare i singhiozzi
1044 III| capelli, sul collo e sulle guancie. Gli sforzi stessi che Ginevra
1045 III| bleu che le calzava come un guanto e che si addiceva a meraviglia
1046 III| un cerino, rimase fermo, guardando fissamente la fanciulla
1047 IV | pregò il commissionario di guardare ancora se ci fosse qualcosa
1048 VI | prima di andarsene volle guardarla in viso per vedere se la
1049 V | Pareva che stesse sempre lì a guardarmi ed io l'ho coperto».~Vi
1050 III| inchiodato sul petto.~Si guardarono per un secondo, gli occhi
1051 V | seducente. «Civettuola, guardati, come sei carina» le disse,
1052 II | che all'indomani avrebbero guardato insieme se tutto era ben
1053 III| vestito scuro.~Giacomo la guardava con insistenza e sentiva
1054 VI | preparo tutto, tu, appena guarita, vieni a Roma e ci mariteremo
1055 III| Ella accennò di sì e lasciò guidarsi come un automa, tenendo
1056 III| neppure che Giacomo fosse guidato da intenzioni cattive e
1057 II | bisogno di finirla, in quella guisa che il condannato sollecita
1058 II | terso e trasparente vedeva guizzare, comparire e scomparire
1059 III| disperato ella giunse a guizzargli dalle braccia e, rapida
1060 V | generica, troppo generica pei gusti e le speranze dell'attrice,
1061 I | Altronde non era Carlo il suo ideale. Conosceva ed apprezzava
1062 I | meno, la fede nei modesti ideali fino allora vagheggiati
1063 III| ravveduta.~La fanciulla, ignara delle infami calunnie che
1064 III| abbastanza intelligente e molto ignorante che aveva vissuto in Roma
1065 | II
1066 | III
1067 III| alla tavola del sindaco ilare e sorridente, riserbandosi
1068 I | Carlo diventava anche più illeggibile quando ella gli si metteva
1069 III| di modi, molti vizi, un illimitato disprezzo pe' suoi compaesani
1070 III| quella stanza fiocamente illuminata dalla candela, tutto contribuiva
1071 I | regolari, il viso le si illuminava tutto ed in quei momenti
1072 I | raggianti intorno alla tavola imbandita, a sentire i magnifici progetti
1073 III| che l'ospite aveva loro imbandito.~Nei pranzi di campagna
1074 V | questo» rispose Ginevra imbarazzata.~«Perché allora?».~«Perché
1075 V | se stesso ch'era pazzo e imbecille, aveva un bell'evocare immagini
1076 II | perché non avrebbe mai immaginato che quel misero gruppo di
1077 V | imbecille, aveva un bell'evocare immagini di altre donne, la figura
1078 I | fatto istanza per venire immediatamente occupata, e nemmeno sospettava
1079 VI | che passavano i giorni immemori di tutto e di tutti, quasiché
1080 III| capo sulla spalla.~Tutti immersi nei loro discorsi non avevano
1081 I | alle due donne che stavano impacciate e rese anche più timide
1082 I | loro contegno timidamente impacciato, le affollò di domande con
1083 VI | cose serie» diss'egli con impaccio evidente, mentre Ginevra
1084 I | di gioia. Maddalena se ne impadronì con mano tremante e la passò
1085 V | poche pagine l'artista s'impadronisce del lettore e questi dimentica
1086 II | uno specchio; due seggiole impagliate, tre o quattro chiodi disposti
1087 V | te».~Ginevra arrossì ed impallidì successivamente. Avrebbe
1088 V | s'inchinò, mentre Ginevra impallidiva, quasiché l'attrice avesse
1089 I | ricreazione, parte pel desiderio d'imparare e sollevarsi un po' a livello
1090 IV | salotto da pranzo e rispose impazientemente di non aver nulla da aggiungere
1091 I | Ginevra rideva alle impazienze ed alle ingenue domande
1092 I | potevano sopraggiungere ad impedire o ritardare il compimento
1093 III| momenti di tregua, non li impegnano a risparmiarsi nei giorni
1094 V | sovvenne allora come aveva impiegate le venti lire e provò un
1095 II | uscita, volgendosi ad un impiegato per sapere dove trovavasi
1096 IV | Altronde quando la necessità s'impone non è il caso di avere tanti
1097 IV | vasto appartamento di un imponente palazzo. Quando il servo
1098 V | altrui. Credi tu ch'io lasci impormi dalle tue arie di duchessa?
1099 I | marito avrebbero dovuto imporsi per sopperire alle spese
1100 I | rispose brutalmente:~«Che t'importa dei fatti miei? Che ne capisci
1101 IV | dichiarato ch'era cosa di lieve importanza, ma all'indomani la febbre
1102 I | cappello sulla tavola e gl'impose con alterigia:~«Ho sete,
1103 III| riserbo che fino allora si era imposto e dal contegno di Ginevra,
1104 IV | natura di artista fine ed impressionabile.~Rodolfo fissò in volto
1105 V | abbandonarsi con voluttà alle impressioni che la lettura gli suscita.~
1106 VI | resistere ad una scossa tanto impreveduta e brutale.~La consigliò
1107 III| un tratto il perché dell'improvvisa venuta del cugino. «Molto
1108 I | cui poteva trastullarsi impunemente e non supponeva neppure
1109 III| profondo, e videro comparire inaspettatamente sulla soglia della porta
1110 VI | rompere, con una parola, l'incanto della sua felicità.~Da qualche
1111 I | dopo molte ansie, molte incertezze, molti timori, Ginevra venne
1112 VI | orecchi un ronzio sordo ed incessante e le tempie le martellavano
1113 V | andar sola!».~Rodolfo s'inchinò, mentre Ginevra impallidiva,
1114 III| il mento che egli teneva inchiodato sul petto.~Si guardarono
1115 I | lunghezza di quei tre anni, agl'incidenti che potevano sopraggiungere
1116 V | intrecciate, la testa leggermente inclinata sulla spalla destra e gli
1117 III| singhiozzi, ripetendo frasi incoerenti, chiamando insistentemente
1118 III| sua influenza; il sindaco incolpava il parroco di tutti i disordini,
1119 V | conoscendo quali doveri gl'incombevano come ospite, colmava la
1120 II | ma quando si trovò nell'incomodo carrozzone insieme a due
1121 III| con un rifiuto ostinato ed inconcepibile.~Quando furono in istrada
1122 V | ottenne un trionfo completo ed incontrastato.~Egli, tornando fra le scene
1123 II | ora avrebbe trovato lodi, incoraggiamenti ed accoglienze festose dov'
1124 IV | qualche tempo un malessere indefinito che le toglieva il sonno,
1125 II | Ginevra, che, per farsi indicare dove trovavasi la scuola,
1126 I | che si degnavano appena d'indicarle colla mano la direzione
1127 III| su Giacomo uno sguardo d'indicibile disprezzo ed ebbe per un
1128 IV | indovinava una sì completa indifferenza nelle fraterne espansioni
1129 I | stirava da parecchi anni, la indirizzò ad un capo divisione al
1130 II | quelle inezie che divengono indispensabili nell'occasione di una partenza.
1131 V | della sua commedia.~Ginevra, indispettita, propose di non cambiare
1132 II | cominciò a sentire le ossa indolenzite per gli sbalzi della carrozza
1133 III| finiti, Geltrude salì ad indossare il tradizionale abito di
1134 V | un tratto che nel gilet indossato il giorno innanzi aveva
1135 III| rendeva adorabile.~Quel giorno indossava un abito di panno bleu che
1136 II | scendere dal letto per gettarsi indosso qualche cosa; si rannicchiava,
1137 V | abbigliamento con cura minuziosa.~Indossò il solito abitino bleu,
1138 V | ed alzò il capo, quasi indovinando che lei stesse lì ad aspettarlo.~
1139 III| nella sua stanza; ma egli, indovinandone l'intenzione, le sbarrò
1140 I | Appena videro la lettera ne indovinarono il contenuto e fu un unanime
1141 V | e che ne aveva in parte indovinato la causa esclamò:~«Manca
1142 VI | distrassero e lo fecero indugiare fino a notte avanzata.~Quando
1143 V | fosse punto disposto all'indulgenza, non aveva mai avuto occasione
1144 I | quantità di buone ragioni per indurlo ad acconsentire.~Giuseppe,
1145 IV | commissionario, si lasciò indurre a farsi condurre subito
1146 III| ombrosa, dava un fascino da inebbriare.~Tutt'i preparativi essendo
1147 I | domanda potesse rimanere inesaudita, ma il disinganno giunse
1148 II | trascurato tante di quelle inezie che divengono indispensabili
1149 III| fanciulla, ignara delle infami calunnie che correvano sul
1150 I | un'espressione d'ingenuità infantile che seduceva; lo sguardo
1151 | infatti
1152 IV | trattano con persone di molto inferiori a sé, le disse:~«Voleva
1153 III| raccolti erano castighi inflitti da Dio al paese, reo di
1154 III| autorità, il parroco la sua influenza; il sindaco incolpava il
1155 II | balsamica che respirava influivano felicemente sul suo morale;
1156 V | che le ricerche riuscivano infruttuose, disse:~«E inutile che ti
1157 I | nuovo passo fosse riuscito infruttuoso e, senza spiegarsene la
1158 VI | Aveva tutto preveduto all'infuori di questo. Anche lei! Anche
1159 VI | acquistare un trono, voluto ingannare quel bravo e leale giovanotto
1160 IV | Ebbene?».~«Non voglio ingannarla ragazza mia, ne ho mandate
1161 III| cominciò a sperare di essersi ingannata; ma, arrivati in casa, Giacomo
1162 III| insinuare ch'egli erasi ingannato nel giudicare favorevolmente
1163 III| contegno di Ginevra, a cui l'ingenua spensieratezza dei suoi
1164 I | alle impazienze ed alle ingenue domande della mamma.~«Che
1165 I | fazzoletto che teneva nelle mani, inghiottì due o tre volte la saliva
1166 III| mezzo a quelle pareti nude e ingiallite, se tutta la sua esistenza
1167 I | momento di debolezza.~S'inginocchiò ed appoggiando la fronte
1168 I | di 600 lire annue e coll'ingiunzione di trovarsi al posto nel
1169 V | provava emozioni improvvise e ingiustificate; passava con rapida volubilità
1170 V | da un timore puerile ed ingiustificato di non trovarla più, da
1171 VI | rende talora sospettoso ed ingiusto.~Ginevra pensa con rimpianto
1172 VI | piuttosto che lasciarmi credere ingrata».~E qui gli narrò la sua
1173 VI | mostrarti che non sono un ingrato» ed uscì, che gli tardava
1174 III| frequentare la chiesa per non inimicarsi il sindaco, taluno le suggeriva
1175 III| trovar da malignare sulle innocenti gentilezze che un uomo quasi
1176 III| resa audace dalla propria innocenza.~Carlo che fino allora aveva
1177 I | cugino come un gran bambinone innocuo con cui poteva trastullarsi
1178 I | formando e le splendide innovazioni che volevano introdurre
1179 IV | stazione, ma l'ora essendo già inoltrata, non si meravigliò molto
1180 IV | ragazza non era rimasta inoperosa e si pentì quasi di averla
1181 I | molti timori, Ginevra venne inscritta come alunna nel primo corso
1182 I | sua passione che giudicava insensata.~Ginevra intanto aveva fatto
1183 VI | lasciava fare passiva ed insensibile come una statua.~«Debbo
1184 III| cominciò prudentemente ad insinuare ch'egli erasi ingannato
1185 V | giornale aveva falsamente insinuato che Rodolfo corteggiava
1186 III| avvenivano in paese, il parroco insinuava che la grandine, le pioggie
1187 III| frasi incoerenti, chiamando insistentemente la mamma, quasi che le sue
1188 I | tremante ebbe il coraggio d'insistere:~«Dunque noi che si credeva
1189 VI | io sappia almeno perché» insisteva lui ostinatamente, sperando
1190 VI | quella biricchina avesse insistito avrei finito col mandare
1191 II | quello sguardo di curiosità insolente che tanto umilia ed offende.~
1192 I | uscieri che la squadravano insolentemente e che si degnavano appena
1193 I | poveretto che una barriera insormontabile fosse sorta tra lui e la
1194 VI | Carlo assistette Ginevra instancabilmente, studiandone i desiderii,
1195 III| vecchio e sindaco, osi insultare una ragazza senza protezione,
1196 V | avesse avuto intenzione d'insultarla dicendo quelle parole.~Quando
1197 III| superiore non le dà il diritto d'insultarmi» rispose Ginevra, resa audace
1198 V | tutto preferito a quell'insulto che Rodolfo le gittava in
1199 III| sulla cinquantina abbastanza intelligente e molto ignorante che aveva
1200 IV | quale non avrebbe mai potuto intendersela con Margherita ch'egli intendeva
1201 IV | a mezzogiorno? Bada che intendo trovar sempre tutto pronto
1202 V | proprio delle persone che intendono far valere ad ogni costo
1203 I | colta da una tenerezza più intensa per la sua casa ed i suoi,
1204 V | colla maggiore o la minore intensità della luce, con que' piccoli
1205 III| Giacomo fosse guidato da intenzioni cattive e che altri potessero
1206 III| mostrarsi preziosa e rendersi interessante.~Finirono di pranzare alle
1207 IV | limitavasi a mostrarle il proprio interesse secondandone le vedute,
1208 II | ora che le sembrò lunga ed interminabile come una intiera giornata,
1209 I | che Ginevra salisse quelle interminabili scale con un batticuore
1210 V | prima attrice, che aveva interpretato con finezza squisita la
1211 V | schiavo l'autore, e farsi interprete esclusiva delle commedie
1212 III| gli occhi di lei sbarrati, interrogando ansiosamente, gli occhi
1213 III| fanciulla quasi due ore interrogandola su mille cose, conducendola
1214 I | andava tormentando con mille interrogazioni:~«Ebbene che cosa hai imparato
1215 VI | io vorrei sposarti. Non m'interrompere, lasciami finire! So che
1216 I | La sua preghiera venne interrotta dal rumore leggero che fece
1217 III| lei dipende!».~«Ginevra!» interruppe lui fremente.~«Mi chiami
1218 III| le une alle altre senza interruzione; i bicchieri si colmano
1219 III| mentre Carlo ripeteva ad intervalli:~«Ginevra! Oh! Ginevra,
1220 II | ed interminabile come una intiera giornata, giunsero a destinazione
1221 I | possibile quelle ore di dolce ed intima famigliarità. – A mezzanotte
1222 I | andarono tutti a coricarsi intimamente e profondamente commossi.~
1223 II | accompagnata, mentre la vecchia intirizzita di freddo, le raccomandava
1224 III| entrambi dotati di carattere intollerante.~Il sindaco voleva far valere
1225 V | innanzi a lui, colle mani intrecciate, la testa leggermente inclinata
1226 IV | ulteriori, e Ginevra venne introdotta.~La figura gentile, la semplicità
1227 I | innovazioni che volevano introdurre nella loro casa, ci sarebbe
1228 IV | grossolane della casa, e che introdusse Ginevra ed il commissionario
1229 I | potranno servire».~La fanciulla intuì quanto dolore avrebbe recato
1230 IV | Ginevra, comprendendo l'inutilità d'ogni preghiera, chinò
1231 VI | così inaspettata che fu invaso da un'ira violenta contro
1232 IV | in aiuto della fanciulla, inventando con molta disinvoltura una
1233 II | servire per due; un tavolo inverniciato con sopra un vecchio mobile
1234 I | libri nelle lunghe sere d'inverno, sopportando il freddo e
1235 I | pareva già di formare l'invidia e l'ammirazione di tutte
1236 I | un po' seccate ed un po' invidiose, non si stancavano mai di
1237 III| dargli una lezione, e s'inviperì più che mai:~«Rammenti che
1238 III| Ginevra fu naturalmente invitata al famoso pranzo e andò
1239 III| seguitava a supplicarla, invocandola coi nomi più dolci e le
1240 III| mamma, quasi che le sue invocazioni possedessero la virtù di
1241 I | Ginevra, senza nutrire le iperboliche speranze della mamma, poetizzava
1242 VI | inaspettata che fu invaso da un'ira violenta contro la cugina
1243 III| mai» rispose Ginevra con ironia «ed è meglio per tutti farla
1244 IV | Quest'ultima frase sembrò ironica e crudele al marito che,
1245 IV | sguardo acuto ed il sorriso ironico. Della vita aveva tutto
1246 VI | leggero soffio gelato che irrigidiva l'entusiasmo dei primi giorni,
1247 III| faceva per isvincolarsi lo irritavano e gli davano le vertigini.~«
1248 V | battaglia fra la passione che irrompeva balda e sicura della vittoria
1249 III| scherza!».~«Oh! no, non ischerzo!» disse lui animandosi ed
1250 V | fierezza di donna per non iscoppiare in singhiozzi quando seppe
1251 VI | chiudendo gli occhi per isfuggire alle luminose visioni del
1252 II | la stanchezza, parte per ispegnere il lume e non vedere più
1253 V | libri e salì di nuovo per ispiegare a Ginevra come stavan le
1254 II | colle carte in mano per isquadrare la nuova arrivata con quello
1255 I | Ginevra intanto aveva fatto istanza per venire immediatamente
1256 I | portalettere, e che in casa non istava quasi mai, cominciò col
1257 III| inconcepibile.~Quando furono in istrada Giacomo le offrì il braccio
1258 V | dalla passione, stava per istringerla nelle braccia, quando si
1259 III| abitanti del paese, già istruiti di quanto era avvenuto nella
1260 I | divisione al ministero dell'istruzione pubblica.~Ginevra vi si
1261 I | o per farlo sempre più istupidire, come sosteneva lui; ma
1262 III| rimase qualche minuto come istupidita, si passò due o tre volte
1263 III| stessi che Ginevra faceva per isvincolarsi lo irritavano e gli davano
1264 | IV
1265 III| discese egli non era più là.~«Vergine santa, ditemi
1266 VI | le guance alcuni grossi lacrimoni, leggendo la semplice e
1267 V | signore crede ch'io sia una ladra?» domandò con voce tremante
1268 II | misterioso, ma era certa che laggiù trovavasi la felicità e
1269 III| cosa pensarne».~Ginevra lanciò su Giacomo uno sguardo d'
1270 I | abitualmente un abito di lanetta bigia che fino allora era
1271 II | svanire ad una ad una tutte le larve ridenti che fino allora
1272 VI | sposarti. Non m'interrompere, lasciami finire! So che per te ci
1273 III| detto gli voltò le spalle, lasciandolo pallido di collera per la
1274 VI | dinanzi a te piuttosto che lasciarmi credere ingrata».~E qui
1275 III| i bicchieri, urtandosi, lasciarono cadere ondate di vino sulla
1276 V | sono certissimo di averle lasciate qui nella tasca!».~«In tal
1277 VI | l'accarezzò, mentre lei lasciava fare passiva ed insensibile
1278 I | diritto, mentre dall'altro lato struggevasi al pensiero
1279 II | polverosa, un cartellone ed una lavagna. Sulla parete principale
1280 I | l'aria abbattuta di chi lavora troppo e di chi è costretto
1281 VI | voluto ingannare quel bravo e leale giovanotto che le aveva
1282 V | sorridente, fiduciosa nella lealtà di Rodolfo, come nella onnipotenza
1283 III| frequentavano la scuola si credevan lecito di trattare la maestra dall'
1284 III| sola nella sua stanza a leggere, a lavorare, a piangere
1285 V | colla più schietta allegria.~Leggeva avidamente sui giornali
1286 IV | commosso dall'agitazione che leggevasi sul volto della fanciulla
1287 I | genitori, si mise a studiare di lena per ben prepararsi agli
1288 V | strinse forte e, girando lentamente, la condusse in un angolo
1289 II | sorpresa. Le portò un paio di lenzuola, aspettò che la nuova ospite
1290 III| mentalmente ripetendo i versi del Leopardi:~ ~Qui passo gli anni, abbandonata,
1291 VI | poscia cadde in una specie di letargo e quando Maria entrò nella
1292 V | in un giornale e da lui letta la mattina stessa senza
1293 II | di delitti e di assassini lette altravolta nella cronaca
1294 III| sue consolazioni erano le lettere che il cugino le scriveva
1295 VI | la semplice e commovente letterina della fanciulla. Stette
1296 V | artista s'impadronisce del lettore e questi dimentica lo scopo
1297 V | alle impressioni che la lettura gli suscita.~Rodolfo subiva,
1298 III| frutta il sindaco si alzò e, levando in alto il bicchiere, esclamò
1299 II | II~ ~All'indomani si levarono di buon'ora, quantunque
1300 III| verso tutte le donne, si levò con premura affettata e,
1301 I | per celia, ché anzi quelle lezioni serali erano tutta la sua
1302 IV | sua stanza per piangere liberamente.~Carlo erasi allontanato
1303 V | incontrò il commesso di un libraio che gli portava alcuni libri
1304 V | di analizzare qualche bel libro. Dopo poche pagine l'artista
1305 IV | meno breve si sono tutte licenziate».~Ginevra arrossì ed accennò
1306 III| comprendere che la fanciulla lo licenziava.~«Vi faccio dunque molta
1307 III| partenza.~Ginevra era quasi lieta dell'accaduto. Sarebbe tornata
1308 I | desiderato. A vederli tutti lieti e raggianti intorno alla
1309 I | sempre dalla speranza di un lieto avvenire, fu colta da una
1310 V | ne era sempre schermita, limitandosi ad accennare la misera condizione
1311 V | posseggono; ma Rodolfo erasi limitato a farle una corte generica,
1312 II | sue fantasticherie non si limitavano qui, e molto lontano, quasi
1313 IV | non osava dichiararsi e limitavasi a mostrarle il proprio interesse
1314 III| fisso il suo bello sguardo limpido sul volto del dicitore.
1315 I | imparare e sollevarsi un po' a livello della cugina, parte pel
1316 IV | condurre in una modesta locanda per passarvi la notte.~All'
1317 IV | lacrima, disse molte parole in lode della morta e propose infine
1318 II | poco d'ora avrebbe trovato lodi, incoraggiamenti ed accoglienze
1319 IV | attribuivano la sua tristezza alla lontananza della figliuola, e non se
1320 II | la trasportasse in paesi lontani, sconosciuti e bizzarri.~
1321 I | mostravasi più né allegro, né loquace, poiché pareva al poveretto
1322 VI | labbra aride, gli occhi luccicanti, e indovinò che la fibra
1323 V | la minore intensità della luce, con que' piccoli nonnulla
1324 IV | mobili in modo da renderli lucidi come fossero nuovi.~Rodolfo
1325 I | Maddalena non pensava punto alla lunghezza di quei tre anni, agl'incidenti
1326 VI | la donna e Ginevra, parte lusingata dalle maniere affettuose
1327 III| potuto convincerla colle lusinghe. Disse adunque con tono
1328 III| faceva scuola, ripetendo macchinalmente le stesse cose e lasciando
1329 I | sfuggire qualche sproposito più madornale del solito; né si avvedeva
1330 V | rappresentare, e passava la maggior parte delle serate a lavorare
1331 V | disposizione degli oggetti, colla maggiore o la minore intensità della
1332 I | tavola imbandita, a sentire i magnifici progetti che andavano formando
1333 III| spiccatissimo per le donne magroline e delicate, tantoché la
1334 IV | già da qualche tempo un malessere indefinito che le toglieva
1335 III| a forza~Tra lo stuol dei malevoli divengo!~ ~In quella si
1336 IV | aver altro da fare» osservò malignamente la cugina.~Ginevra non rispose
1337 III| altri potessero trovar da malignare sulle innocenti gentilezze
1338 I | metteva vicino, e che il malizioso scolare teneva la penna
1339 I | rado, e dove l'aria è resa malsana dal numero eccessivo delle
1340 V | indovinato la causa esclamò:~«Manca una ballerina! Perché non
1341 III| grandi, perché le aveva mancato di rispetto, dicendole una
1342 I | bambini rosei e sorridenti.~Mancavano pochi mesi all'epoca dell'
1343 VI | insistito avrei finito col mandare all'aria il matrimonio e
1344 I | lire. Avevo destinato di mandarle alla mamma, ma so che per
1345 IV | ingannarla ragazza mia, ne ho mandate quattro, e nemmeno troppo
1346 III| Nei pranzi di campagna si mangia molto e si chiacchiera poco,
1347 IV | agenzia e vi si recò appena mangiato.~«Che posto desidera, signorina!»
1348 IV | morte di Maddalena e non mangiava nemmeno più in casa, perché
1349 III| in odio e persecuzione. Mangiò pochissimo e gl'invitati
1350 I | adesso, è assolutamente una mania!».~Maddalena colla voce
1351 VI | vantaggiosamente in altra maniera, e le propose intanto di
1352 VI | Ginevra, parte lusingata dalle maniere affettuose di Maria, parte
1353 V | le lagrime, gli stese la manina piccola e magra ch'egli
1354 V | si tolsero in fretta i mantelli e si posero in coro a cinguettare
1355 I | guadagnando il necessario a mantener sé e la famiglia, senza
1356 III| non aveva mai veduto dei marenghi. Giacomo, che da tanto tempo
1357 VI | Carlo e Ginevra sono maritati da tre anni ed hanno un
1358 VI | guarita, vieni a Roma e ci mariteremo subito. Acconsenti?...»
1359 VI | incessante e le tempie le martellavano come se qualcuno la picchiasse
1360 VI | qualche modo il dolore che la martoriava, narrò con parole concitate
1361 VI | Ci pensi ancora a quel mascalzone?» le disse bruscamente appena
1362 III| ostilità erano giunte al massimo grado di accanimento e la
1363 II | mise a passeggiare al sole, masticando alcuni biscotti comprati
1364 VI | le accomodò le coltri con materna sollecitudine e, dopo averla
1365 IV | hai fatto dunque tutta la mattinata per ridurti a preparar la
1366 III| me, non vedi che divento matto?».~Con uno sforzo disperato
1367 III| componendole egli stesso un mazzolino di fiori.~Ginevra, non abituata
1368 | medesimo
1369 V | vibrato una poesia abbastanza mediocre, stampata in un giornale
1370 I | scoraggiata! Le ripugnava di mendicare ciò che credeva spettarle
1371 V | stessa senza prestarvi la menoma attenzione.~In parecchie
1372 I | lavoro senza disturbarsi menomamente, finché non ebbe terminato,
1373 I | pagando una tenue somma mensile.~Carlo era un buono e bravo
1374 III| paesello pettegolo e andava mentalmente ripetendo i versi del Leopardi:~ ~
1375 IV | ad aprire Ginevra rimase meravigliata nel vedere l'anticamera
1376 V | la giovane cameriera. Si meravigliava di averla giudicata brutta,
1377 IV | essendo già inoltrata, non si meravigliò molto che nessuno stesse
1378 III| fanciulla, nuova a tali bizze meschine, non sapeva a quale partito
1379 II | Quantunque abituata alla meschinità della sua casa, la poverina
1380 V | V~ ~Era già un mese che Ginevra trovavasi presso
1381 V | con Ginevra gli avevano messo la febbre addosso. Gli sembrava
1382 III| cadere per udirne il suono metallico, e mentre Giacomo si chinava
1383 VI | mia età, è urgente ch'io metta giudizio, e d'altra parte,
1384 V | di Rodolfo, e si voltò, mettendo un lieve grido non so se
1385 III| rispose Ginevra che non voleva mettere la donna a parte del suo
1386 V | obbligarono la prima amorosa di mettersi al pianoforte, e cominciarono
1387 III| persone giovani e buone mettono sempre nell'esprimere i
1388 IV | ridurti a preparar la tavola a mezzogiorno? Bada che intendo trovar
1389 IV | le aveva detto «non puoi mica pretendere di vivere come
1390 I | maestra in un paesello a poche miglia da Frascati collo stipendio
1391 V | colla sua corona ed una milionaria co' suoi brillanti.~Rodolfo
1392 I | le braccia sulla tavola e minacciandolo con una grand'aria di severità,
1393 I | entrata nel palazzo della Minerva sentì come un brivido di
1394 I | ad un capo divisione al ministero dell'istruzione pubblica.~
1395 V | oggetti, colla maggiore o la minore intensità della luce, con
1396 IV | Allora Carlo le narrò minutamente com'erano andate le cose.~
1397 V | suo abbigliamento con cura minuziosa.~Indossò il solito abitino
1398 II | discutevano dei loro affari, mischiando al discorso esclamazioni
1399 II | desiderasse in quel punto misterioso, ma era certa che laggiù
1400 II | allietata la noia del viaggio e mitigato il dolore della separazione.~
1401 II | inverniciato con sopra un vecchio mobile che aveva la pretesa di
1402 III| posizione che occupano, essere modelli di virtù.~Ginevra, che assisteva
1403 III| faceva nella scuola tutte le modificazioni ch'ella gli suggeriva e
1404 I | due amici colle rispettive mogli e si celebrò cordialmente
1405 | moltissime
1406 V | pervenuto ad acquistarsi una momentanea popolarità.~Un giornale
1407 I | anni passarono regolari e monotoni senza che nessun avvenimento
1408 II | influivano felicemente sul suo morale; ma quando si trovò nell'
1409 I | tendenti al castagno, erano morbidi e copiosi; le sopracciglia
1410 I | gettò bocconi sul letto, mordendo i guanciali per soffocare
1411 VI | tante maestre per farle poi morir di fame, la colpa è in parte
1412 II | tettoia Carlo credette di morire, e la povera Maddalena sentì
1413 VI | crollò vivamente il capo mormorando: «È impossibile!».~«Impossibile!
1414 III| vertigini.~«Cara, cara» mormorava affannoso «abbi pietà di
1415 VI | come stavan le cose e fu mosso a compassione nel vedere
1416 III| triste esperienza della vita, mostrandole che non basta esser virtuosi
1417 VI | studiandone i desiderii, mostrandosi allegro per vederla sorridere,
1418 III| panciotto, lo trasse fuori per mostrarglielo.~Ginevra, dopo averlo girato
1419 IV | dichiararsi e limitavasi a mostrarle il proprio interesse secondandone
1420 V | la mezzanotte gl'invitati mostrarono il desiderio di ritirarsi,
1421 III| sentenziarono che lo faceva per mostrarsi preziosa e rendersi interessante.~
1422 VI | pensato di provvedere per mostrarti che non sono un ingrato»
1423 I | ed allorché, sorridendo, mostrava i dentini bianchi e regolari,
1424 VI | dubbio tormentoso.~Rodolfo mostravisi sempre tenero ed appassionato
1425 IV | verso di lei, e Giuseppe si mostrò addirittura brutale, quando
1426 V | aveva mai avuto occasione di muoverle il menomo rimprovero.~Ella
1427 VI | ed invece Ginevra non gli muoveva nemmeno una parola di rimprovero,
1428 IV | erano accatastati guanti e mutande, cravatte e camicie da notte,
1429 VI | tardava di sottrarsi al muto dolore della povera tradita.~
1430 | n'
1431 III| volgerei all'ispettore, narrandogli come lei, vecchio e sindaco,
1432 V | aveva sollecitato Ginevra di narrargli la sua storia, ma ella se
1433 III| ad accettare per non far nascere sospetti con un rifiuto
1434 I | e scoppiò in singhiozzi, nascondendo il volto fra le mani.~«Perché,
1435 I | fanciulla sì colta e sì gentile, nascondeva gelosamente la sua passione
1436 I | rimasero delusi, ma tutti nascosero accuratamente il loro scontento,
1437 V | chiaro con una profusione di nastri e di fiori, si tolsero in
1438 IV | nobile, perché possedeva una natura di artista fine ed impressionabile.~
1439 III| di battaglia.~Ginevra fu naturalmente invitata al famoso pranzo
1440 VI | di parlarle colla calma necessaria ed invece, dopo un'ora appena,
1441 IV | presentava. Altronde quando la necessità s'impone non è il caso di
1442 IV | venivano tardi e in senso negativo.~Finalmente una sera egli
1443 III| parroco un secreto e temibile nemico.~Malgrado tutte queste chiacchiere
1444 I | esame definitivo, quando un nepote di Maddalena, che faceva
1445 III| tradizionale abito di seta nera. Giacomo rimase solo con
1446 V | di Ginevra.~L'ordine, la nettezza, quella specie di eleganza
1447 I | pulita, in mezzo ad una nidiata di bambini rosei e sorridenti.~
1448 II | e scomparire rapidamente nimbi dorati e figure luminose.~
1449 IV | ciò che sentiva e sembrava nobile, perché possedeva una natura
1450 IV | spiegazioni per evitare noie ulteriori, e Ginevra venne
1451 III| per giuocare la solita e noiosissima tombola, risorsa di tutte
1452 I | spiegarsi la scappata di lei.~La nomina giunse una domenica, mentre
1453 I | corso a tutte ci sarebbe da nominare una maestra per ogni bambino».~
1454 I | come una carta.~Ginevra era nominata maestra in un paesello a
1455 | nonnulla
1456 IV | domandò:~«Sei milanese?».~«Nossignore, sono romana».~«E come dunque
1457 | nostri
1458 II | segretario ed altre due o tre notabilità del paese passavano regolarmente
1459 V | inutilmente.~Rodolfo, che credeva notare un certo turbamento, sotto
1460 V | compagnia, che aveva assai notata la preoccupazione di Rodolfo
1461 I | giunse bentosto, giacché il novembre si avvicinava senza che
1462 VI | sole anche se coperto dalle nubi; Rodolfo assicurava ch'era
1463 I | l'aria è resa malsana dal numero eccessivo delle persone
1464 I | genitori; Ginevra, senza nutrire le iperboliche speranze
1465 III| punto, perché aveva sempre nutrita la secreta speranza di vincere
1466 I | affezione fraterna ch'ella nutriva verso di lui. Altronde non
1467 IV | visino avrebbe finito coll'obbedire anziché comandare.~Dopo
1468 I | tiene uno scalpello per obbligare la giovane maestra ad aggiustargliela
1469 V | accatastarono le seggiole, obbligarono la prima amorosa di mettersi
1470 III| Né si creda che ciò li obbligasse a nulla scambievolmente,
1471 VI | esitante.~«Ebbene, Carlo, tu mi obblighi ad una confessione molto
1472 I | figliuola, e da quel giorno l'obbligò a portare abitualmente un
1473 III| passo gli anni, abbandonata, occulta,~Senz'amor, senza vita,
1474 III| dovrebbero, per la posizione che occupano, essere modelli di virtù.~
1475 I | di mamme, che desiderano occupare le figliuole! Dio santo,
1476 IV | speranza di trovarle una occupazione qualsiasi, dando e ricevendo
1477 IV | onde, malgrado le molte occupazioni e le moltissime distrazioni,
1478 V | consiglio di Rodolfo e si occupò del suo abbigliamento con
1479 III| bicchieri che cozzano, si ode solo di tanto in tanto qualche
1480 V | mite, che non aveva mai odiato nessuno, nemmeno i suoi
1481 VI | Ginevra? Ti sono dunque tanto odioso che tu preferisca vivere
1482 II | insolente che tanto umilia ed offende.~Il medico, meno zotico
1483 VI | sa, Carlo, se apprezzo l'offerta che tu mi fai e se te ne
1484 V | rimorso all'idea di avere offesa quella povera giovanetta
1485 III| furono in istrada Giacomo le offrì il braccio e rimase in silenzio
1486 V | colla disposizione degli oggetti, colla maggiore o la minore
1487 II | Andavano, venivano con qualche oggetto in mano che deponevano su
1488 V | di un vecchio ritratto ad olio, fatto molti anni indietro
1489 IV | dichiarato una guerra ad oltranza.~Si affacciò alla finestra
1490 | oltre
1491 III| una innata riservatezza ombrosa, dava un fascino da inebbriare.~
1492 | ond'
1493 III| urtandosi, lasciarono cadere ondate di vino sulla tovaglia,
1494 III| scandalo ch'essi davano a' suoi onesti parrocchiani. Anzi una domenica,
1495 V | lealtà di Rodolfo, come nella onnipotenza di Dio.~
1496 III| formidabile e disposti ad onorare il lauto pranzo che l'ospite
1497 IV | una relativa educazione. Onorario da convenirsi». Seguiva
1498 III| volgesse la parola.~«Ho l'onore di parlare col signor sindaco,
1499 IV | con molta disinvoltura gli onori di casa e si ricordò confusamente
1500 V | far valere ad ogni costo l'opera loro e che invece ne sminuiscono
1501 I | correva tra lui, povero operaio, e quella fanciulla sì colta
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