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Alfabetica [« »] belzebub 1 ben 34 benché 30 bene 289 bened 1 benedecta 1 benedecto 3 | Frequenza [« »] 298 altro 294 pena 293 senza 289 bene 287 sangue 284 modo 278 ella | S. Caterina da Siena Dialogo della divina provvidenza Concordanze bene |
Parte, capitolo
1 Inc, 1| conformatisi con la mia. —~ Bene è dunque vero che l’anima 2 Inc, 3| che è facta a me, che so’ Bene infinito, richiede satisfaczione 3 Inc, 4| in me, che so’ infinito Bene; poco e assai, secondo la 4 Inc, 6| prossimo suo. Non facendo bene, séguita che fa male; facendo 5 Inc, 6| danno non facendoli quel bene che egli può, ma e’ gli 6 Inc, 6| come Io ti dixi.~ Adunque bene è la veritá che ogni offesa 7 Inc, 7| ingegnasi (poi che ha facto bene a sé per lo concipere la 8 Inc, 8| proximo loro. Se tu vedi bene, l’umilitá è provata nella 9 Inc, 8| virtú in coloro che rendono bene per male, ma Io ti dico 10 1, 11| bisogno. E però ti dixi, se bene ti ricorda giá cotanto tempo, 11 1, 11| col quale egli ama me, ma bene il pone con modo e con caritá 12 1, 11| fussi offeso Io, che so’ Bene infinito; piú sarebbe grave 13 1, 13| e godesse il tuo etterno bene. Vego che per lo peccato 14 1, 14| uomo e disponerlo a quel bene per lo quale Io l’avevo 15 1, 14| disponere al male come al bene, non obstante che egli abbi 16 1, 14| libero arbitrio può usare il bene e il male secondo che piace 17 1, 15| libertá, ma, se tu vedi bene, l’uomo è facto Dio, e Dio 18 1, 16| petizione si conteneva el bene e l’utilitá de’ cristiani 19 1, 17| E però ti dissi che ogni bene e ogni male era facto col 20 1, 17| non ha ricevuto altro che bene, e a me dá odio facendo 21 1, 19| Veramente questa anima aveva bene tenuta a mente la doctrina 22 1, 21| dovevano, non participando quel bene per lo quale Io gli avevo 23 1, 24| lavoratori veri, e lavorano bene l’anima loro, traendone 24 1, 24| mezzo del proximo e ogni bene. Sí che voi sète miei lavoratori, 25 1, 24| uniti che veruno può fare bene a sé che nol facci al proximo 26 1, 25| bisogno di noi. Del nostro bene a te non cresce grandezza, 27 1, 25| malvagi debitori.~ Se io veggo bene, somma ed etterna Veritá, 28 1, 27| cosí è la veritá.~ E, se bene ti ricorda, cosí ti dixi 29 1, 28| secondo che merita; unde ogni bene è remunerato e ogni colpa 30 1, 28| gusta e participa di quel bene che gli è apparecchiato 31 1, 28| nella[55] vita durabile. Bene è dunque macto colui che 32 1, 28| macto colui che schifa tanto bene, ed elegge, innanzi, di 33 1, 28| refrigerio e senza veruno bene; però che per lo peccato 34 1, 28| che so’ sommo ed etterno Bene.~ Bene hai dunque ragione 35 1, 28| sommo ed etterno Bene.~ Bene hai dunque ragione di dolerti, 36 1, 29| giudicare il mondo e a rendere bene a’ buoni e remunerarli delle 37 1, 30| che la tua bontá promecte bene a coloro che ti servono 38 1, 31| quanto è aitato da me.~ Bene è vero che ogni volta che 39 1, 33| rode e non gli lassa avere bene del suo bene proprio né 40 1, 33| lassa avere bene del suo bene proprio né de l’altrui.~ 41 1, 38| tu vedesti, anco non sai bene quanto egli è orribile; 42 1, 39| ora, acciò che tu vegga bene quanto l’uomo s’inganna, 43 1, 40| possono desiderare alcuno bene.~ — Egli è tanto l’odio 44 1, 40| volere né desiderare veruno bene, ma sempre mi bastemmiano. 45 1, 40| non possono desiderare il bene? però che, finita la vita 46 1, 40| e non poteva desiderare bene né in onore di me né in 47 1, 40| non possono fare alcuno bene nel proximo e me bastemmiano, 48 1, 41| visione, participando quel bene che Io ho in me medesimo, 49 1, 41| exultano participando l’uno el bene de l’altro con l’affecto 50 1, 41| affecto della caritá, oltre al bene universale che essi hanno 51 1, 41| aggiontolo a l’universale bene.~ E non vorrei però che 52 1, 41| che tu credessi che questo bene particulare, il quale Io 53 1, 41| etterna, tucti participano el bene di quella anima, e l’anima 54 1, 41| quella anima, e l’anima del bene loro. Non che ’l vasello 55 1, 41| cosí exultano in me nel bene di quella anima el quale 56 1, 41| né il cuore a pensare il bene loro.~ Oh quanto dilecto 57 1, 41| in vedere me che so’ ogni bene! oh quanto dilecto avaranno 58 1, 41| corpo glorificato! El quale bene ora non avendo, di qui al 59 1, 41| decto[76] t’ho. Dicevoti del bene che avarebbe il corpo glorificato 60 1, 41| possano adoperare alcuno bene, ma godonsi quel che essi 61 1, 42| strumento de l’anima a fare il bene e il male, secondo che è 62 1, 42| a’ miei electi gloria e bene infinito col corpo loro 63 1, 43| l’Agnello, vegono[81] el bene il quale Io l’ho aparecchiato 64 1, 43| amore me, sommo e etterno Bene, ne l’ultima extremitá della 65 1, 44| anime sotto colore d’alcuno bene. E come quelli che tengono 66 1, 44| gli piglia socto colore di bene, però che in altro modo 67 1, 44| lassarebbero pigliare se alcuno bene proprio o dilecto non vi 68 1, 44| natura sempre appetisce bene.[82]~ Ma è vero che l’anima, 69 1, 44| discerne quale sia vero bene e che gli dia utilitá a 70 1, 44| alcuna utilitá e d’alcuno bene; e ad ogniuno dá secondo 71 1, 45| queste spine non fanno male, bene che neuno passi questa vita 72 1, 45| quale è il piú singulare bene che hanno e’ beati? È d’ 73 1, 45| gusta me sommo e etterno Bene; gustando sazia e empie 74 1, 45| non posso volere altro che bene; e per bene le concedo: 75 1, 45| volere altro che bene; e per bene le concedo: per amore e 76 1, 45| col lume della fede che ’l bene debba essere remunerato 77 1, 45| contra me che so’ infinito Bene; e recansi a grazia che 78 1, 45| loro sonno remunerate di bene infinito.~ Poi cognoscono 79 1, 45| me per affecto d’amore.~ Bene è dunque la veritá che costoro 80 1, 45| hanno cognosciuto me, sommo Bene, e cercatolo colá dove egli 81 1, 46| del lume della fede. Hanno bene la forma del sancto baptesmo 82 1, 46| anima di me che so’ ogni bene, privandola della grazia. 83 1, 46| di grazia. Nondimeno il bene adoperare o con grazia o 84 1, 46| però lassare, però che ogni bene è remunerato come ogni colpa 85 1, 46| come ogni colpa punita. El bene che si fa in grazia, senza 86 1, 46| bontá, pure fanno alcuno bene; none in stato di grazia, 87 1, 47| observo». Ed Egli dixe: «Bene, se tu vuogli essere perfecto, 88 1, 47| pure male, socto colore di bene, e dánnosi a pigliare l’ 89 1, 48| lassa pigliare dilecto del bene del proximo suo! Di tucte 90 1, 49| facta scala del corpo suo. Bene è vero che questo è quasi 91 1, 49| confusione, dicendo: — Questo bene che tu hai cominciato non 92 1, 51| vuoli amare, io ti darò bene quello che tu possa amare. — 93 1, 51| con alcuna chiarezza di bene e di dilecto; e se questo 94 1, 51| può desiderare altro che bene. Sí che il vizio è colorato 95 1, 51| colorato col colore del proprio bene, e però offende l’anima. 96 1, 51| e però erra cercando el bene e i dilecti colá dove non 97 1, 51| sí com’Io t’ho decto, el bene e ’l male, secondo che piace 98 1, 54| pieno di me che so’ ogni bene.[104]~ Poi che è salito, 99 1, 60| imperfecto che anco non ha bene levato el panno de l’amore 100 1, 60| sanctificazione, cioè perché abbino el bene e il fine per lo quale Io 101 1, 60| voglio altro che il loro bene, nel sangue de l’unigenito 102 1, 64| manifesta nel mezzo del proximo. Bene il sanno e’ semplici, che 103 1, 64| proprio spirituale non era bene dibarbicata.~ E però Io 104 1, 64| Figliuolo. Sí com’Io ti dixi, se bene ti ricorda, che sopra del 105 2, 65| liberale. E perché vede bene e cognosce che per altro 106 2, 66| andare col modo, ché Io so bene che, come l’anima è prima 107 2, 66| imperfecta la sua orazione. Debba bene, per non cadere ne l’ozio, 108 2, 66| d’orare chi non cessa di bene adoperare». E però ti dixi 109 2, 67| la quale Io do per loro bene, si conturbano in quel poco 110 2, 67| conturbano in quel poco del bene che adoperavano. E chi gli 111 2, 67| tribolazione, e quel poco del bene ch’io facevo mel pare quasi 112 2, 67| perché l’exercizio del bene adoperare non si può perdere ( 113 2, 67| ora, e giovavami di fare bene; ma ora non me ne giova 114 2, 67| si fussero dilectati del bene per amore del bene della 115 2, 67| dilectati del bene per amore del bene della virtú, non l’avarebbero 116 2, 67| cresciuto. Ma perché el loro bene adoperare era fondato nel 117 2, 67| fondato nel proprio loro bene sensitivo, però lo’ manca 118 2, 67| comune gente in alcuno loro bene adoperare. Questi sonno 119 2, 68| so’ remuneratore d’ogni bene che si fa, poco e assai, 120 2, 70| che so’ Io colui, sommo Bene, che le conservo la buona 121 2, 72| sensitivo, nel loro poco bene adoperare, cioè di quella 122 2, 73| verso di me, quando per suo bene sottrago el dilecto da la 123 2, 75| caritá. E cosí manifestoe, se bene ti ricorda, la mia Veritá, 124 2, 77| facti piccoli per umilitá. Bene lo vedi tu nei sancti miei, 125 2, 77| ingiuria e riprenda el suo bene adoperare, che egli non 126 2, 79| essendo mortale, gusta el bene degl’inmortali; ed essendo 127 2, 80| portare, il privarò del bene della terra per darli piú 128 2, 80| darli piú abondantemente del bene del cielo. Sí che la misericordia 129 2, 82| perfeczione saziati d’ogni bene.~ 130 2, 83| veduto e gustato questo bene quando Io el trassi al terzo 131 2, 84| pena temendo che el loro bene adoperare non el voglia 132 2, 88| spregiato el desiderio tuo. Apre bene l’occhio de l’intellecto, 133 2, 89| proximo come voi medesimi.~ Bene è dunque vero che a quella 134 2, 90| grandissimo odio che gli altri, bene che, exercitandosi, l’uno 135 2, 90| tempo è che si conosca tanto bene l’anima se Io so’ in lei, 136 2, 90| modo? Dicotelo: sé conosce bene, vedendosi nelle bactaglie 137 2, 90| resistere che non l’abbia; può bene resistere a la volontá a 138 2, 90| quali si sente molestare.~ Bene avete dunque ragione di 139 2, 93| operazione, perché ogni bene è remunerato e ogni colpa 140 2, 93| e ogni colpa punita. El bene che è facto fuore della 141 2, 93| a’ cristiani. Sí che vedi bene che, in qualunque stato 142 2, 93| miei sempre giudicano in bene, perché sonno fondati in 143 2, 93| sonno fondati in me, sommo Bene. Ma questi cotali sempre 144 2, 94| di virtú, riceve infinito bene, e se finisce in odio, sta 145 2, 94| che non possono desiderare bene, privati della misericordia 146 2, 96| doctrina sua, perché cognobbe bene nel terzo stato che non 147 2, 96| quanto è il dilecto e ’l bene che riceve, e ne l’ultimo 148 2, 96| etterna, sommo ed etterno Bene, che mai non finisco. Costoro 149 2, 97| te, Dio etterno, o no. Se bene mi ricorda tu mi dicesti, 150 2, 98| sonno nella caritá comune: bene che decto te l’abbi de l’ 151 2, 98| vento. Ma non le potete bene cognoscere se prima non 152 2, 98| peccato, se egli non vuole; ma bene impugna contra lo spirito. 153 2, 98| cosí chi non cognosce il bene e la cagione del bene, cioè 154 2, 98| il bene e la cagione del bene, cioè la virtú, non può 155 2, 98| desiderare me, che so’ esso Bene, e la virtú che Io v’ho 156 2, 98| la grazia mia, me, vero Bene.~ Sí che vedi di quanto 157 2, 100| vuole altro che ’l vostro bene; e perché siate sanctificati 158 2, 100| mortificare il corpo. Essi hanno bene mortificato el corpo, ma 159 2, 100| rosa. E non tanto che del bene, ma di quella cosa che vede 160 2, 100| la voce, in tanto che, se bene ti ricorda, tu ritornasti 161 2, 100| vuole altro che ’l vostro bene, e ciò ch’Io do e permecto, 162 2, 103| me, in tanto che del suo bene parrá che l’anima tua ingrassi, 163 2, 103| caritá che participiate il bene l’uno de l’altro; e un’altra 164 2, 104| parendoli che non faccian bene. Or vedi quanto è ingannato, 165 2, 104| operazioni finite a me che so’ Bene infinito, e però Io vi richiego 166 2, 104| farnetichi, e privansi del bene della terra e del bene del 167 2, 104| del bene della terra e del bene del cielo. E in questa vita, 168 2, 110| questo fuoco; però che, bene che tucti abbiate una medesima 169 2, 111| carissima figliuola, apre bene l’occhio dell’intellecto 170 2, 111| con l’occhio del corpo, bene che, per lo lume grande, 171 2, 116| non vede; ma elli vede bene, ma fa vista di non vedere 172 2, 116| prezioso Sangue: ma truovo bene chi mi percuote continuamente 173 2, 117| Io nol vegga. Potrebbersi bene nascondere a l’occhio della 174 2, 117| difecto è punito, come ogni bene è remunerato, sí come in 175 2, 119| possiede per affecto d’amore. Bene il provavano, questi gloriosi 176 2, 119| come zelanti de l’anime e bene della sancta Chiesa e dilatazione 177 2, 120| data a loro.~ Voi sapete bene che, se uno immondo e male 178 2, 120| inmondo. Dispiacerebbevi bene, e ingegnarestevi, per amore 179 2, 120| della caritá.~ Voi sapete bene che lo’ voglio fare grazia, 180 2, 121| ritraggono, e piú no. Tucto el bene della Chiesa non spendono 181 2, 121| quello che essi possono: bene che neuno peccato possa 182 2, 121| dolce Dio etterno, che ogni bene remunero e ogni colpa punisco.~ 183 2, 123| questi dimòni incarnati, del bene della Chiesa adornano la 184 2, 124| perché lo’ piaccia alcuno bene, ma perché la natura loro 185 2, 124| peccato actualmente. Hagli bene inanzi gictata la saecta 186 2, 124| t’ho.~ Sí come tu sai, se bene ti ricorda innanzi la mortalitá, 187 2, 124| tu sai e decto t’ho. E se bene ti ricorda, facendoti sentire 188 2, 125| fructi che se ne vegono, bene lo sai tu che n’hai veduti, 189 2, 125| freddo e di fame. E poi che è bene foderato egli e ha le buone 190 2, 125| observatori de l’ordine. Porranno bene le pietre in capo, delle 191 2, 127| di ladroni». —~ Tu vedi bene, dolcissima figliuola, che 192 2, 127| che compra gli starebbe bene che egli li desse, in quello 193 2, 129| ignoranzia, non sapendo bene le parole sacramentali, 194 2, 129| tuoi, a cui egli toccò. Bene è dunque pastore senza cane 195 2, 129| ogni colpa è punita e ogni bene è remunerato: ché, se in 196 2, 130| e furo, però che tu sai bene che tu non el puoi lassare, 197 2, 131| suo infinito ed etterno Bene, el quale aspecta d’avere 198 2, 131| passo, però che gusta el bene della natura angelica! Questo 199 2, 131| giognere a questo amore? — sí bene che egli è possibile che 200 2, 132| nella misericordia mia, bene che per li loro difecti 201 2, 132| loro, nella misericordia, bene che Io non lo’ ’l do perché 202 2, 132| si debba dolere: duolsi bene del danno suo, ma non si 203 2, 132| del vizio, veggono troppo bene el bene[293] che séguita 204 2, 132| veggono troppo bene el bene[293] che séguita doppo la 205 2, 132| pena che riceve l’uno e del bene che riceve l’altro, che 206 2, 133| amiate in veritá. Tu sai bene che Io ti manifestai che 207 2, 134| caritá! O sommo ed etterno Bene, chi t’ha mosso te, Dio 208 2, 134| se’, infinito e etterno Bene, e noi siamo coloro che 209 2, 134| risponde lo’[299] dunque. Io so bene che la misericordia t’è 210 3, 135| che era facta contra a me, Bene infinito, la quale richiedeva 211 3, 136| è. Sí che essi ricevono bene della mia providenzia, ma 212 3, 136| volere altro che il loro bene nelle cose piccole che tucto 213 3, 138| permecte è solamente per nostro bene e per nostra salute. E come 214 3, 138| fo per amore e per loro bene, per privarli dalle pene 215 3, 138| voce, vorrá giudicare in bene e in male, secondo el suo 216 3, 140| dare il sommo ed etterno Bene. E, per compire questa mia 217 3, 140| proximo suo. Privato è d’ogni bene e caduto in sommo male. 218 3, 141| providenzia né senza vostro bene, ma con molta providenzia 219 3, 141| intendono né giudicano in bene, se non quando si veggono 220 3, 141| lo’ essere privati d’ogni bene. E, perché sonno aciecati 221 3, 141| affliggitiva. Ogni cosa giudica in bene, perché in tucte giudica 222 3, 141| corpo mortale, gusta il bene immortale! Ogni cosa ha 223 3, 142| principio come ne l’ultimo? Sí bene: ma follo per crescerla 224 3, 143| vedere, non era cavelle. Era bene ed è alcuna cosa la creatura 225 3, 144| nemici che l’aprano. Ma do bene licenzia alle dimonia e 226 3, 144| in male e le gattive in bene; bastemiando, dando falsa 227 3, 144| ma, come Io ti dicevo, do bene licenzia ne l’altre che 228 3, 145| amino me e che essi hanno bene studiato, seguitando questa 229 3, 145| luogo io ti dixi che ogni bene si faceva col mezzo del 230 3, 145| operazione. Perché neuno bene può essere facto se non 231 3, 145| caritá, non può essere veruno bene, poniamo che gli acti suoi 232 3, 145| corpo mortale, gustano il bene degl’inmortagli; stando 233 3, 147| allegrezza dove participará il bene l’uno de[342] l’altro, e 234 3, 148| goda nel mio sommo, etterno bene. E in tucto ho proveduto, 235 3, 148| dare a ogniuno tucto? Sí bene; ma volsi, con providenzia, 236 3, 148| arei facto. — El misero sa bene (e cosí dixe Egli) che quello 237 3, 148| che l’uno gusti pure il bene suo proprio, nella beata 238 3, 148| che il grande gusta el bene del piccolo, e il piccolo 239 3, 148| della caritá, godendo el bene l’uno de l'altro, exultano 240 3, 149| egli spera in me: conducoli bene alcuna volta[346] in su 241 3, 150| acquistare il sommo ed etterno Bene! Lo fanno questi filosofi, 242 3, 150| ricchezza. Se tu raguardi bene, ogni male n’esce di questo 243 3, 150| essere unito in me che so’ bene infinito, egli l’ha posto 244 3, 151| per contrario, che ogni bene, pace e riposo e quiete 245 3, 151| morte, ha dato a voi vita.~ Bene v’ha dato dunque regola 246 3, 151| sarebbe divisa da quello bene, e trovarebbesi di fuore 247 3, 151| come decto è. Fogli Io bene sostenere, sí com’Io ti 248 3, 151| perfecta pace e quiete e ogni bene; e ne’ miseri, che posseggono 249 3, 153| inextimabile, o etterno e infinito bene, o pazzo d’amore! E hai 250 4, 156| senza veruna guerra, e ogni bene senza veruno male, sicurtá 251 4, 156| senza tenebre, uno sommo bene infinito e non finito, e 252 4, 156| infinito e non finito, e uno bene participato con tucti e’ 253 4, 156| Chi l’ha messo in tanto bene? Il sangue de l’Agnello, 254 4, 156| sonno cavelle. Voi vedete bene che, stando ne l’odio, voi 255 4, 158| trovavano la loro necessitá. Bene la provavano e pruovano 256 4, 158| e perfecta obbedienzia. Bene che al dí d’oggi male s’ 257 4, 158| perfecti, tucti ci stanno bene in questa navicella. Egli 258 4, 159| propria volontá. E vede bene che pure passare gli conviene[ 259 4, 159| caritá fraterna,[382] quel bene che egli ha in sé vorrebbe 260 4, 160| piú perfecta. Ricominciti bene al cognoscimento di te, 261 4, 161| prelato suo. Questi sta bene nella navicella de l’ordine 262 4, 161| che egli ha facto in suo bene; e, cosí scandalizzato, 263 4, 161| la necessitá vel mena. Bene fecero dunque gli obbedienti, 264 4, 161| dilecto di dolcezza e d’ogni bene, e fa’la stare in ogni male. 265 4, 162| figliuola, che essi sono bene acti a giognere alla grande 266 4, 162| male fanno né uno grande bene, non cognoscono la freddezza 267 4, 163| virtú? Diremo che ella è uno bene senza veruno male; sta nella 268 4, 163| veritá. Unde ella è uno bene cognosciuto nel Verbo, el 269 4, 163| volontá del suo prelato in bene, e però non cerca la volontá 270 4, 165| giudicando la volontá sua in me.~ Bene il mostrò quello di cui 271 4, 165| obbedisce, sí come vedesti, se bene ti ricorda d’avere lecto 272 4, 165| tranquilitá e riposo: uno bene inextimabile, che neuno 273 4, 165| può essere compreso questo bene infinito, se non come il 274 4, 165| medesimo. Il quale godere e bene, che Io ho in me, participo 275 4, 166| ultimo de l’obbedienzia. Se bene ti ricorda, dal principio 276 4, 166| colpa commessa contro a me, bene infinito, puramente pur 277 4, 166| ogni cosa è data per vostro bene, perché siate sanctificati 278 4, 167| clemenzia e il tuo infinito bene non m’ha spregiata. Ho cognosciuta 279 4, 167| rapresentami te, sommo e infinito Bene: Bene sopra ogni bene, Bene 280 4, 167| sommo e infinito Bene: Bene sopra ogni bene, Bene felice, 281 4, 167| infinito Bene: Bene sopra ogni bene, Bene felice, Bene incomprensibile 282 4, 167| Bene: Bene sopra ogni bene, Bene felice, Bene incomprensibile 283 4, 167| ogni bene, Bene felice, Bene incomprensibile e Bene inextimabile. 284 4, 167| Bene incomprensibile e Bene inextimabile. Bellezza sopra 285 Var | v.~~~~2~~~~~~174~~~~16~~~~Bene è dunque vero...~~~~70 v.~~~~ 286 Var | v.~~~~2~~~~~~177~~~~22~~~~Bene avete dunque ragione di 287 Var | confortarvi...~~~~72 r.~~~~2~~~~Bene avete dunque ed a ragione 288 Var | v.~~~~1~~~~~~398~~~~5~~~~Bene il mostrò quello di cui 289 Var | legge...~~~~179 r.~~~~1~~~~Bene il mostrò quello chi legge...~~~~