Parte, capitolo

  1   Inc,   1|         d’exemplo e d’orazione al proximo suo se prima non fa utilitá
  2   Inc,   2|        pene, che debba portare il proximo mio, io per li miei peccati
  3   Inc,   3|         l’offesa che vede fare al proximo suo. Di questi cotali, perché
  4   Inc,   4|      ingratitudine e ciechitá del proximo, ha pena intollerabile;
  5   Inc,   4|          odio e dispiacimento del proximo, perseguitatore de’ miei
  6   Inc,   6|       defecto si fa col mezzo del proximo.   — Ché io ti fo a sapere
  7   Inc,   6|         in odio di me fa danno al proximo e a se medesimo che è principale
  8   Inc,   6|           medesimo in prima e del proximo; non verso di me, ché a
  9   Inc,   6|        peggio non si può fare. Al proximo fa danno non dandoli el
 10   Inc,   6|       quale debba avere a me e al proximo suo. E poi che egli ha conceputo,
 11   Inc,   6|          di po’ l’altro sopra del proximo, secondo che piace a la
 12   Inc,   6|         tanto che egli sovenga il proximo del suo, ma egli tolle l’
 13   Inc,   6|    facendo ricomprare le cose del proximo e spesse volte la propria
 14   Inc,   6|       disonestá nella persona del proximo, per la quale ne diventa
 15   Inc,   6|  parturisce la superbia? solo nel proximo per propria reputazione
 16   Inc,   6|           ne traie dispiacere del proximo suo, reputandosi maggiore
 17   Inc,   6|     parturire i peccati sopra del proximo, e farli col[14] suo mezzo.
 18   Inc,   6|          a me si fa col mezzo del proximo.~
 19   Inc,   7|          s’aoperano col mezzo del proximo, e perché le virtú sono
 20   Inc,   7|    peccati si fanno col mezzo del proximo per lo principio che ti
 21   Inc,   7|           caritá e dileczione del proximo, è principio e fondamento
 22   Inc,   7|         perché Io ti dixi che nel proximo si fondavano tucte le virtú,
 23   Inc,   7|          subbito la parturisce al proximo suo, ché in altro modo non
 24   Inc,   7|         m’ama, cosí fa utilitá al proximo suo; e non può essere altrementi,
 25   Inc,   7|        perché l’amore di me e del proximo è una medesima cosa, e tanto
 26   Inc,   7|    utilitá a me, dovetela fare al proximo. Questo manifesta che voi
 27   Inc,   7|         occhio a la necessitá del proximo in particulare. Poi che
 28   Inc,   7|            e dare edificazione al proximo di sancta e onesta vita.[
 29   Inc,   7| parturiscono nella dileczione del proximo. Perché l’ho poste tanto
 30   Inc,   7|          di me compie l’amore del proximo; compíto l’amore del proximo,
 31   Inc,   7|      proximo; compíto l’amore del proximo, ha observata la legge:
 32   Inc,   8|           come egli fa utilitá al proximo, nella quale utilitá mostra
 33   Inc,   8|           me. Ora ti dico che nel proximo pruova in se medesimo la
 34   Inc,   8|       pruovano e parturiscono nel proximo,  come gl’iniqui parturiscono
 35   Inc,   8|       parturiscono ogni vizio nel proximo loro. Se tu vedi bene, l’
 36   Inc,   8|         dileczione de l’amore del proximo. Ché conciosiacosa che egli
 37   Inc,   8|        egli la pruova in sé e nel proximo suo.~ E cosí la giustizia
 38   Inc,   8|    conceputa; alora la pruova nel proximo, come decto t’ho. E se ella,
 39     1,   9|      scandelizzarebbe in me e nel proximo suo.[23]~ El contrario che
 40     1,   9|          e a loro, rendono poi al proximo il principale debito de
 41     1,   9|       ogni cosa che fa e rende al proximo suo fa discretamente e con
 42     1,  10|       anima e fructo d’utilitá al proximo secondo la sollicitudine
 43     1,  11|          caritá ordinata verso el proximo suo.~ El lume della discrezione,
 44     1,  11|            come decto t’ho,  al proximo amore ordinato, cioè con
 45     1,  11|          a sé per fare utilitá al proximo. Ché se uno solo peccato
 46     1,  11|         grande virtú e utilitá al proximo con colpa di peccato. Ma
 47     1,  11|          ogni sollicitudine, e il proximo ama con affecto d’amore
 48     1,  11|         sovenimento del corpo del proximo suo.~ Questo fa el lume
 49     1,  11|       infinito e senza modo, e al proximo (col mio amore infinito)
 50     1,  11|        caritá mia a la caritá del proximo. Con vera umilitá campa
 51     1,  11|      decto è, e poi si pruova nel proximo e si parturisce sopra di
 52     1,  11|        fructo, senza el mezzo del proximo. Se non come la donna che
 53     1,  11|      della virtú nella caritá del proximo, mostrandolo, secondo che
 54     1,  11|          commectono col mezzo del proximo.~
 55     1,  12|      colpa e la pena, in te e nel proximo tuo, dicendoti che la pena
 56     1,  12|        sopportando e’ difecti del proximo vostro con odio e dispiacimento
 57     1,  14|       crudeltá ha avuta a sé e al proximo suo. A sé l’ebbe tollendosi
 58     1,  15|      amore di me e dileczione del proximo con vere e reali virtú,
 59     1,  17|          ogni virtú parturita nel proximo ( com’Io ti dimostrai),
 60     1,  17|           divisi da la caritá del proximo, perché me non hanno amato,
 61     1,  17|         me non hanno amato, né il proximo non amano, però che sonno
 62     1,  17|           era facto col mezzo del proximo,  come Io, di sopra, questa
 63     1,  23|           facto danno a loro e al proximo.~ Ma e’ servi miei non fanno
 64     1,  24|        tanto unita con quella del proximo, che neuno può lavorare
 65     1,  24|        lavori o guasti quella del proximo.~ — Sai che modo Io tengo
 66     1,  24|         loro, lavorano quella del proximo, e non possono lavorare
 67     1,  24|           si faceva col mezzo del proximo e ogni bene.  che voi
 68     1,  24|      unita senza veruno mezzo col proximo loro, cioè l’uno con l’altro.
 69     1,  24|        bene a sé che nol facci al proximo suo, né male che non il
 70     1,  33|   larghezza, vendendo el tempo al proximo loro. Questi sonno gli usurai
 71     1,  33|           crudeli e robbatori del proximo, perché nella memoria loro
 72     1,  33|        verso di loro né verso del proximo: anco usarebbero pietá e
 73     1,  33|           operando le virtú, e al proximo, sovenendolo caritativamente.~
 74     1,  33|           morte e ingiustizia del proximo! Uccide l’anima e falla
 75     1,  33|     volere essere maggiore che ’l proximo suo, e parturisce il cuore
 76     1,  34|           verso di me, Dio, e del proximo, e ingiustizia verso di
 77     1,  34|          a loro e a me, e anco al proximo loro, ingiustamente rivendendo
 78     1,  40|      possono fare alcuno bene nel proximo e me bastemmiano, perché
 79     1,  41|        caritá mia e in quella del proximo, e uniti insieme con la
 80     1,  41|        del nome mio in loro e nel proximo.  che poi nella vita durabile
 81     1,  41|        loro finí nella caritá del proximo, non l’hanno lassata; anco
 82     1,  41|          di me e benivolenzia del proximo.  che vedi che la mutazione
 83     1,  42|        che essi dovevano fare nel proximo loro,  come si contiene
 84     1,  42|         essi hanno avuta verso el proximo, della superbia e de l’amore
 85     1,  42|            e l’odio e rancore del proximo con l’odio. El disordinato
 86     1,  46|           vive, facendo fructo al proximo loro. Come la donna che
 87     1,  46|           quel ch’Io amo, cioè il proximo suo, né si dilecta d’adoperare
 88     1,  47|           me sopra ogni cosa e ’l proximo come se medesimo. Vive col
 89     1,  48|     pigliare dilecto del bene del proximo suo! Di tucte quante le
 90     1,  54|     grazia mia e dalla caritá del proximo suo. Ed essendo privato
 91     1,  54|          me sopra ogni cosa, e il proximo come te medesima. Questo
 92     1,  54|      pieno della caritá mia e del proximo suo, subbito si truova la
 93     1,  54|          cioè l’amore di me e del proximo, e congregata la memoria
 94     1,  54|           me e salute di sé e del proximo, ha desiderio della via,
 95     1,  55|          cioè la caritá mia e del proximo tuo, cioè d’amare me sopra
 96     1,  55|          me sopra ogni cosa, e ’l proximo come te medesima.~ Alora,
 97     1,  55|       stando nella dileczione del proximo, portando el cuore e l’affecto
 98     1,  55|          e dileczione di me e del proximo. Questo si può fare in ogni
 99     1,  60|         amore imperfecto amano el proximo loro. E però non basta100     1,  60|           e allentano l’amore del proximo.~ E’ primi vi vengono meno
101     1,  60|         l’utilitá che facevano al proximo, e ritragono a dietro da
102     1,  61|     fondate nella caritá pura del proximo suo.~
103     1,  64|          inperfectamente s’ama el proximo. E de’ segni di questo amore
104     1,  64|           manifesta nel mezzo del proximo. Bene il sanno e’ semplici,
105     1,  64|    schiectamente beie l’amore del proximo suo,  come il vasello
106     1,  64|           pieno. Cosí l’amore del proximo, spirituale e temporale,
107     1,  64|           v’ho posto el mezzo del proximo vostro, acciò che faciate
108     1,  64|          questo amore in me e nel proximo è ancora imperfecto, e che
109     2,  66|       solo della caritá mia e del proximo suo.~ Questo dove l’acquistò?
110     2,  66|           la caritá in salute del proximo ( come vede il bisogno
111     2,  66|      actualmente nella salute del proximo è uno orare virtuale: poniamo
112     2,  66|          egli fa nella caritá del proximo suo, o in sé per exercizio
113     2,  66|        ogni exercizio in sé e nel proximo, che fa con buona volontá,
114     2,  66|     dilecto o utilitá in me o nel proximo suo.[130]~
115     2,  69|    consolazione, non sovengono al proximo ne le sue necessitadi.~ —
116     2,  69|          spesse volte vedranno el proximo loro in necessitá o spirituale
117     2,  69|      sovenendo a la necessitá del proximo che lassando tucte le loro
118     2,  69|       caritá perfecta di me e del proximo, e di conservarla in essa
119     2,  69|        piú lassando la caritá del proximo per lo suo exercizio actuale
120     2,  69|       lassando l’exercizio per lo proximo.~ Perché nella caritá del
121     2,  69|           Perché nella caritá del proximo truovano me, e nel dilecto
122     2,  69|        diminuiscono la caritá del proximo; diminuita la caritá del
123     2,  69|           diminuita la caritá del proximo, diminuisce l’affecto mio
124     2,  69|        consolazioni in salute del proximo, riceve e guadagna me e
125     2,  69|         riceve e guadagna me e il proximo suo, sovenendolo e servendolo
126     2,  69|         tempo della necessitá del proximo suo; anco sta in essere
127     2,  69|       trovato senza la caritá del proximo, el quale egli debba amare
128     2,  74|       parturire le virtú sopra el proximo suo. Non che esca fuore
129     2,  74|          al tempo del bisogno del proximo suo, in molti e diversi
130     2,  74|          parturisce la caritá nel proximo suo), riceve uno stato ultimo
131     2,  74|           mia senza la caritá del proximo, e quella del proximo senza
132     2,  74|         del proximo, e quella del proximo senza la mia non può essere
133     2,  76|          della virtú. In sé e nel proximo suo schiaccia ogni ingiuria,
134     2,  76|         portando e sopportando el proximo suo. E poi che l’ha schiacciato,
135     2,  76|      fuoco della caritá mia e del proximo suo. E cosí giogne questo
136     2,  76|          dileczione di caritá col proximo suo; dilectandosene e rugumando
137     2,  76|        virtú senza pena sopra del proximo loro: non che le pene non
138     2,  76|            se ella amasse me e il proximo per propria utilitá, sarebbe
139     2,  76|          e loro amano per me e ’l proximo per me, per rendere loda
140     2,  77|      bisogno del servizio suo nel proximo, egli non la nasconde per
141     2,  77|          ma fedelmente servono el proximo loro, non raguardando a
142     2,  78|           caritá mia e quella del proximo,  com’Io ti dixi. Ma è
143     2,  78|        sostenere, fare utilitá al proximo, conservare e acquistare
144     2,  78|      dolorosa sta de l’offesa del proximo suo, e beata per l’unione
145     2,  78|          l’offesa mia e danno del proximo. Dico che sonno beati, però
146     2,  82|          vestiti della caritá del proximo, passarono per la porta
147     2,  86|           fare utilitá, a te e al proximo tuo, di doctrina e di cognoscere
148     2,  86|         ad amore e dileczione del proximo, facendo a lui utilitá di
149     2,  86|      anime vostre e di quelle del proximo, e nel corpo mistico della
150     2,  86|            lavorare in virtú: nel proximo e nella sancta Chiesa, in
151     2,  86|     parturendo le virtú sopra del proximo vostro per lo modo che decto
152     2,  86|           e aumentavasi sopra del proximo.~ E però voglio che facciate
153     2,  86|           che facciate utilitá al proximo vostro; e per questo modo
154     2,  88|      perfeczione nella caritá del proximo, amando me senza rispecto
155     2,  89|         l’amore, e compassione al proximo,  come nel terzo stato
156     2,  89|       geme nella caritá mia e del proximo suo con cordiale amore,
157     2,  89|        offesa mia e del dapno del proximo e non di penadanno proprio
158     2,  89|           di sé, nella caritá del proximo, nella quale trovò pianto
159     2,  89|          e dolore de l’offesa del proximo: piangendo con coloro che
160     2,  89|      terzo stato della caritá del proximo), non sarebbe perfecto.
161     2,  89|     tenere continuo la caritá del proximo suo con vero cognoscimento
162     2,  89|          sé, perché la caritá del proximo è tracta da la caritá mia,
163     2,  89|           conosce me, ad amare il proximo suo. Unde, perché vidde,
164     2,  89|          v’ho posto,[174] cioè il proximo suo, che è quel mezzo a
165     2,  89|           si faceva col mezzo del proximo a ogni creatura in comune
166     2,  89|           me sopra ogni cosa e il proximo come voi medesimi.~ Bene
167     2,  89|         etterno, senza quella del proximo vostro, perché sonno due
168     2,  90|          vestito della caritá del proximo, unde traie uno pianto d’
169     2,  90|          l’offesa mia e danno del proximo suo. Questo è unito con
170     2,  90|         paziente nella caritá del proximo, non per consolazione né
171     2,  91|    dinanzi a me per loro e per lo proximo loro. Cioè dico che la divina
172     2,  92|       desideri me e la caritá del proximo suo; inperò che la caritá
173     2,  93|          e dispiacimento verso el proximo suo.  come ladro, l’onore
174     2,  93|     giudicio ultimo è inverso del proximo suo, unde spesse volte n’
175     2,  93|           dispiacimento verso del proximo suo, e dilungamento da l’
176     2,  93|          Figliuolo e in danno del proximo suo. E non si curano d’altro
177     2,  93|       della virtú e in salute del proximo. Queste sonno le foglie
178     2,  94|  grandezza di sé e avilimento del proximo suo. Se egli è signore,
179     2,  94|    dilecti e dispiacere mio e del proximo loro. Tucto l’adiviene perché
180     2,  95|           gionta nella caritá del proximo suo, mangiando con lo svenato
181     2,  95|          l’offesa mia e danno del proximo, fondata in caritá, la quale
182     2,  96|         caritá mia con quella del proximo l’una condisce l’altra.
183     2,  97|           possa servire a te e al proximo mio e non cadere in neuno
184     2, 100|         per proprio dilecto né al proximo per propria utilitá, ma
185     2, 100|       portano con compassione del proximo e non con mormorazione verso
186     2, 100|         in me, Dio etterno, e nel proximo, e non disordinato. E perché
187     2, 100|     scandalizzata né in me né nel proximo tuo; però che lo sdegno
188     2, 100|          lo sdegno cade verso del proximo quando giudicaste la mala
189     2, 100|           de l’odio conceputo nel proximo per lo suo giudicio.[204]~
190     2, 100|       sempre nella dileczione del proximo, sta sempre nella mia; e
191     2, 101|          notrica della caritá del proximo, del quale ha fame e desiderio (
192     2, 101|            della caritá mia e del proximo suo in se medesima, non
193     2, 101|          altrui, per l’offesa del proximo. È ben perfecto a grazia;
194     2, 101|      sonno per la compassione del proximo e per tollersi delizie e
195     2, 102|       modo si debba reprendere el proximo, a ciò che la persona non
196     2, 102|      della virtú della caritá del proximo, non notricasse dentro ne
197     2, 102|       manifestasse el difecto del proximo tuo nella mente tua, non
198     2, 104|     scandalizzato né in sé né nel proximo suo, ma d’ogni cosa gode
199     2, 105|          sopra la reprensione del proximo.   — Ora t’ho decto, carissima
200     2, 105|       modo tu debbi riprendere il proximo tuo, acciò che tu non sia
201     2, 105|         mantello della caritá del proximo.~ Compíto t’ho ora, carissima
202     2, 108|       scandalo o mormorazione del proximo loro. E pregoti, dolcissimo
203     2, 108|          loro ed edificazione del proximo.~ So’ certa, Veritá etterna,
204     2, 113|          e caritá, amando me e il proximo suo, e sovenendo il proximo
205     2, 113|       proximo suo, e sovenendo il proximo di quello che può, ministrandoli
206     2, 113|           amore verso di me e del proximo loro, ministrando lo’ el
207     2, 113|       crudeli verso di loro e del proximo, però che la crudeltá loro
208     2, 113|           possono usarla senza el proximo loro. Perché, se essi sonno
209     2, 116|      anima sua, e offende me e il proximo suo. Me, perché non rende
210     2, 116|     gloria e loda al nome mio; el proximo, perché non gli rende la
211     2, 116|           si faceva col mezzo del proximo, e ogni virtú: el peccato
212     2, 116|          caritá di me, Dio, e del proximo; e la virtú con la dileczione
213     2, 116|       della caritá: offendendo il proximo, offendono me col mezzo
214     2, 119|           con la caritá mia e del proximo loro. Con umilitá conculcavano
215     2, 119|        larghezza della caritá del proximo e de’ subditi loro; e quegli
216     2, 123|         voi, ma non fate danno al proximo, ponendo actualmente la
217     2, 124|     trovarete la caritá mia e del proximo vostro, però che per onore
218     2, 124|            con vera pazienzia, el proximo vostro, pena, tormento e
219     2, 125|         trarle de l’orto del loro proximo. Tucti e’ loro dilecti sonno
220     2, 126|           se’ tenuto d’amonire il proximo tuo e d’anunziare la parola
221     2, 126|       dispiacimento che tu hai al proximo tuo quando ti paresse ricevere
222     2, 126|     picciolo danno che ricevi dal proximo tuo, la perdi.~ O figliuola
223     2, 127|           in te per grazia, né il proximo tuo per amore. La substanzia
224     2, 127|       modi vendaranno el tempo al proximo loro per la loro cupiditá;
225     2, 128|        capo contra me e contra el proximo suo, e d’agnello umile,
226     2, 128|        facendo ingiuria a me e al proximo tuo, e con ingiuria e con
227     2, 128|        timore di me. Tu devori el proximo tuo e stai in divisione,
228     2, 130|   dilectarsi per dare doctrina al proximo loro in prendere sancta
229     2, 131|        stare nella dileczione del proximo vostro, a costoro è dato
230     2, 131|         difenditori della fede al proximo loro. Eglino se l’hanno
231     2, 131|          doctrina della parola al proximo loro) levasi adunque con
232     2, 131|         affocati nella caritá del proximo, passati per la porta del
233     3, 137|          l’operazioni mie, né nel proximo suo; ma ogni cosa trapassa
234     3, 140|         non può essere pietoso al proximo suo. Privato è d’ogni bene
235     3, 141|      Ristrigne la caritá verso el proximo suo, e con avarizia pensa
236     3, 143|         di me e la dileczione del proximo loro) cercano con inextimabile
237     3, 144|       dileczione della caritá del proximo suo); ritiene e’ dilecti
238     3, 144|           o in udire e’ facti del proximo suo per giudicio; dove Io
239     3, 144|     parola mia e la necessitá del proximo suo. La lingua ho data perché
240     3, 144|          Creatore, e in ruina del proximo, nutricandosi delle carni
241     3, 144|            in tòllere le cose del proximo suo, e con laidi e miserabili
242     3, 144|        sonno facte per servire il proximo quando il vede nella infermitá,
243     3, 144|          sancto e utile a sé e al proximo suo per gloria e loda del
244     3, 144|        che la caritá perfecta del proximo dipende dalla perfecta caritá
245     3, 145|         portano per la salute del proximo loro, perché altro mezzo
246     3, 145|           si faceva col mezzo del proximo tuo e ogni operazione. Perché
247     3, 145|        non nella caritá mia e del proximo; e, se non è facto in questa
248     3, 146|        vera umilitá, chiamando il proximo per dileczione, chiedendo
249     3, 146|         l’umilitá e la caritá del proximo, ché gli aitasse a trare
250     3, 146|           me sopra ogni cosa e il proximo come se medesimo. Allora
251     3, 147|         onore e la dileczione del proximo. Lo intellecto è chiuso
252     3, 147|      medesimo suono: a servire il proximo per gloria e loda del nome
253     3, 148|          non sia nella caritá del proximo, egli ci è legato per necessitá.
254     3, 148|          d’amore nella caritá del proximo.~ Chi l’ha ordinato? La
255     3, 150|        rivendarìa delle carni del proximo suo e del tempo: come sonno
256     3, 150|       odio e rancore verso il suo proximo, e crudeltá con infidelitá
257     3, 150|         Perdono la dileczione del proximo, non si curano d’acquistare
258     3, 151|            cioè la dileczione del proximo. Èvi la longa perseveranzia
259     4, 155|           me sopra ogni cosa e ’l proximo come voi medesimi; e sonno
260     4, 155|         altri, è fedele a me e al proximo suo, ama me e sta nella
261     4, 155|           fadiga e detrazione dal proximo.~ Questa obbedienzia fu
262     4, 155|       stando nella dileczione del proximo![369] Tu se’ unta di vera
263     4, 155|         non appetisci le cose del proximo fuore della volontá mia.
264     4, 155|           che  vita in sé e nel proximo suo. Tu se’ tucta gioconda,
265     4, 156|           e’ quali usate verso il proximo vostro, furti e tradimenti,
266     4, 156|       ingiurie che fate a me e al proximo vostro con quelle che sonno
267     4, 156|           me sopra ogni cosa e ’l proximo come voi medesimi. Non vi
268     4, 159|         separato dalla caritá del proximo suo. L’obbediente non abandona
269     4, 160|   fictivamente e con ambizione al proximo suo, però che la caritá
270     4, 165|     obbedienzia; se egli serve il proximo, l’obbedienzia; se egli
271     4, 167|       caritá tua e dileczione del proximo. Chi t’ha costretto? Non
272     5,   1|          legge «dixi» e «dissi», «proximo» e «prossimo», «decto» e «
273   Var     |          egli fa nella caritá del proximo... è uno orare...~~~~51 
274   Var     |        uno orare nella caritá del proximo...~~~~38 v.~~~~2~~~~~~132~~~~
275   Var     |        offesa mia e del dapno del proximo...~~~~69 v.~~~~1~~~~mancano~~~~
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