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Parte, capitolo
1 Inc, 4| sostenere infine a[8] la morte le molte tribolazioni e 2 Inc, 5| pena e fadiga infino a la morte in salute de l’anime. Quanto 3 Inc, 6| dampnazione e in caso di morte per la privazione della 4 Inc, 6| tollarle la vita e darle la morte. Crudeltá corporale usa 5 Inc, 6| l’orazione si distruga la morte loro! Or vedi che da qualunque 6 1, 10| produce fructo di vita ma di morte. Conviensi che la radice 7 1, 12| sostiene virilmente infino alla morte; e questo mi sará segno 8 1, 12| Figliuolo infino a l’obrobriosa morte della croce. E cosí fa a 9 1, 12| perseguitará in fino a la morte perché me non ama; ché se ’ 10 1, 13| vita e il popolo tuo la morte? e che la tenebre si levasse 11 1, 14| per loro difecto, loro dá morte, cioè il prezioso sangue 12 1, 14| Figliuolo, el quale tolse la morte e la tènabre e donò la luce 13 1, 14| colui che riceve), cosí dá morte a colui che iniquamente 14 1, 14| mortale, a costui gli dá morte e non vita. Non per difecto 15 1, 14| remediare a la corruczione e morte de l’umana generazione, 16 1, 14| suo infino a l’obrobriosa morte della croce, placasse l’ 17 1, 14| amara medicina della penosa morte della croce per sanare e 18 1, 15| dico che essi dimandano la morte e non la[38] possono avere, 19 1, 21| obedienzia mia, e meritò morte etternale ne l’anima e nel 20 1, 22| per voi per tòllarvi la morte e darvi la vita.~ Sí che 21 1, 26| generazione, per tollergli la morte e rivestirlo a la vita della 22 1, 27| fiume, va ad perdizione e ad morte. — Questo ponte si ha 23 1, 27| corre verso il termine della morte. Vorrebbe tenere sé, cioè 24 1, 27| venendoli meno o per la morte che egli lassi loro, o per 25 1, 30| alle braccia, giocando la morte con la vita e la vita con 26 1, 30| la vita e la vita con la morte. E alora la vita sconfisse 27 1, 30| alora la vita sconfisse la morte della colpa nostra, e la 28 1, 30| della colpa nostra, e la morte della colpa tolse la vita 29 1, 30| Agnello. Chi rimase vinto? la morte. Chi ne fu cagione? la misericordia 30 1, 30| volesti morire? Non bastò la morte, che anco discendesti a 31 1, 31| Dio la chiama arbore di morte, el quale tiene le radici 32 1, 31| perché non ama altro che cose morte. Essendo morte queste tre 33 1, 31| che cose morte. Essendo morte queste tre potenzie, tucte 34 1, 31| actuali e mentali sonno morte quanto che a grazia, e giá 35 1, 31| essi sonno facti arbori di morte, perché sonno morti, come 36 1, 31| ti dixi che era arbore di morte, perché non hanno tracta 37 1, 32| questo arbore che dánno morte, quanto sonno diversi e’ 38 1, 33| della terra infino a la morte; e gionti a la morte non 39 1, 33| la morte; e gionti a la morte non hanno rimedio. Costoro 40 1, 33| guadagni inliciti e crudeltá di morte e ingiustizia del proximo! 41 1, 34| molti obrobri infino a la morte della croce.~ Cosí questi 42 1, 35| tolta la vita e data la morte.~ Questa vita e questa signoria 43 1, 35| umiliandosi esso a l’obbrobriosa morte della croce per confondere 44 1, 35| e’ vizi destruxe con la morte sua, acciò che neuno potesse 45 1, 35| posti per camparli della morte etternale, ed essi spregiano 46 1, 36| l’ultima extremitá della morte, dove grida la mia giustizia 47 1, 36| grazia e morto giogni a la morte corporale, lévati su, e 48 1, 37| condocto a la extremitá della morte, dove il vermine della coscienzia ( 49 1, 37| sé), ora, nel tempo della morte, perché vede sé non potere 50 1, 37| se passa el ponto della morte senza lume, e solo col vermine 51 1, 38| nella seconda, cioè nella morte, non volsero sperare né 52 1, 38| pena loro; hanno ricevuto morte etterna.~ 53 1, 41| corrite verso il termine della morte. Nel desiderio del mio onore 54 1, 42| riprensione. Nel ponto della morte la riceve solamente l’anima; 55 1, 43| anima ne la extremitá de la morte vede e gusta el luogo suo, 56 1, 43| sappi che nel punto della morte, essendo entrati nella vita 57 1, 43| poi a l’extremitá della morte con questa perversa signoria, 58 1, 43| in su la extremitá della morte; e prima che egli l’abbino, 59 1, 43| viene l’extremitá della morte, se egli è vissuto perfectamente 60 1, 43| l’ultima extremitá della morte. E cosí gustano vita etterna 61 1, 43| corpo nella extremitá della morte: e’ dannati co’ l’odio e 62 1, 46| ed essi le parturiscono morte. Morte sonno perché tucte 63 1, 46| essi le parturiscono morte. Morte sonno perché tucte l’operazioni 64 1, 46| l’operazioni loro sonno morte, essendo facte in peccato 65 1, 47| sensualitá, la quale dá morte etternale.~ E drictamente 66 1, 47| avelena l’anima e dálle la morte se esso non el vomita per 67 1, 48| meno a loro col mezzo della morte, overo che di quello che 68 1, 48| corregono, e ricevonne poi morte etternale.[93]~ Or costoro 69 1, 48| caritá. Facti sonno arbori di morte, e però tucte le loro operazioni 70 1, 48| le loro operazioni sonno morte, e con pena vanno per lo 71 1, 52| e chi vuole giognere a morte etternale persevera nel 72 1, 55| perseveranzia infino a la morte.~ Questo è quel modo che 73 1, 55| perché con esse pigliate la morte, ma perché n’abbiate vita.~ 74 1, 60| alcuno rispecto; o nella morte, riconoscendo la sua imperfeczione 75 2, 66| Essi debbono infino a la morte dire l’offizio suo. E se 76 2, 75| l’ultima extremitá della morte, perché non è sicuro che, 77 2, 75| mi ricordarò di te nella morte. — Sí che neuno debba pigliare 78 2, 77| perseverano infino a la morte, dove rimangono sconfitti 79 2, 79| parte se non col mezzo della morte, ma partonsi le potenzie 80 2, 79| cioè infino a l’ora de la morte), l’occhio era legato a 81 2, 82| su la croce, nella penosa morte, terminò la pena del crociato 82 2, 82| infino a l’ultimo della morte per la salute vostra; ma 83 2, 82| che la pena terminò nella morte loro, ma none l’affecto 84 2, 83| riceve l’anima doppo la morte. Onde la memoria gli pareva 85 2, 84| sentono malagevolezza della morte, però che n’hanno desiderio, 86 2, 84| amore di me, desidera la morte. E però dice: «Chi mi dissolverebbe 87 2, 84| col medeximo Paulo: «La morte m’è in dexiderio e la vita 88 2, 84| refrigerio nel desiderio della morte, che, spesse volte, per 89 2, 85| profetavano de l’avenimento e morte del mio Figliuolo. Per questo 90 2, 85| imposi, corse a l’obrobriosa morte della croce.~ Tucto questo 91 2, 85| morta in sé, per la quale morte fece unione in me, che in 92 2, 89| lagrime cordiali che generano morte, perché procedevano dal 93 2, 89| primi che hanno lagrime di morte, de’ quali Io t’ho decto 94 2, 90| coloro che sonno in stato di morte (di colpa di peccato mortale), 95 2, 93| germina altro che fructi di morte, fiori putridi, foglie macchiate, 96 2, 93| produce fructo di vita, ma di morte. E’ fructi sonno le loro 97 2, 93| ho facto per veritá, e in morte quello che Io do per vita. 98 2, 94| vita, che per forza della morte è privato d’ogni cosa. Alcuna 99 2, 94| per vita l’ha ricevuto in morte con quella misura del dolore 100 2, 94| lagrima de l’occhio in sé dá morte e pena, ma la radice unde 101 2, 94| dicevo che questa lagrima dá morte? perché ella è il messo 102 2, 94| che vi manifesta la vita o morte che fusse nel cuore.~ Dicevo 103 2, 94| arbore, e ogni cosa l’è in morte, e stanno in continue pene, 104 2, 95| Alquanti sonno che escono della morte del peccato mortale per 105 2, 95| mangiavano el cibo de l’anime. La morte loro dava vita: resuscitavano 106 2, 96| fructo del pianto loro, morte etternale. Costoro dal pianto 107 2, 100| sollicitudine, a l’obrobriosa morte della croce e compí l’obbedienzia 108 2, 101| durabile, dove ha vita senza morte, e sazietá senza fastidio, 109 2, 110| la natura umana, né per morte[222] né per verun’altra 110 2, 115| mio Figliuolo, sostenendo morte e passione, con la morte 111 2, 115| morte e passione, con la morte sua destrusse la morte vostra, 112 2, 115| la morte sua destrusse la morte vostra, facendovi bagno 113 2, 115| suo. Sí che ’l sangue e morte sua, ed in virtú della natura 114 2, 119| la veritá non curavano la morte.~ Questi erano veri ortolani, 115 2, 119| facevano diposito, e doppo la morte loro non rimaneva la molta 116 2, 119| infino a l’ultimo della morte. Sí che vedi che non erano 117 2, 119| l’anime si mectevano a la morte per trarle delle mani delle 118 2, 120| l’ultima extremitá della morte non correggendosi né pigliando 119 2, 124| ti pareva essere in su la morte. Tu non vedevi luogo dove 120 2, 124| vostra, corse a l’obbrobriosa morte della sanctissima croce. 121 2, 125| observandolo infino alla morte. Dicevoti che a tanto erano 122 2, 127| ladro e furo, degno della morte etternale, imboli quel de’ 123 2, 127| el contrario, ché le cose morte e transitorie si pongono 124 2, 127| angeli, lassare le cose morte a’ morti ed essi governare 125 2, 128| umiliarsi a l’obrobriosa morte della croce. Egli ha el 126 2, 128| umiliato a l’obrobriosa morte della croce! Egli ha el 127 2, 129| l’ultima extremitá della morte. E poi che egli hanno facti 128 2, 129| si debbono dispónare a la morte per trare l’anime delle 129 2, 129| che venga el punto della morte. Ma le corna della tua superbia 130 2, 129| l’ultima extremitá della morte, dove tu non potrai pigliare 131 2, 130| quali prima eleggevano la morte che volessero offender me 132 2, 130| che li giogne l’onda della morte, e vanne insieme co’ suoi 133 2, 130| nemici suoi nel ponto della morte ad accusarlo, sí come Io 134 2, 131| De la differenzia de la morte de’ giusti ad quella de’ 135 2, 131| peccatori. E prima, de la morte de’ giusti. — E perché 136 2, 131| e quanto è differente la morte loro, e in quanta pace è 137 2, 131| loro, e in quanta pace è la morte del giusto, piú e meno, 138 2, 131| venendo el punto della morte, la morte loro è in pace, 139 2, 131| el punto della morte, la morte loro è in pace, perché i 140 2, 131| naturalmente fa parere la morte malagevole, e però naturalmente 141 2, 131| naturalmente l’uomo teme la morte.~ Ma perché la virtú nel 142 2, 131| che poi, al ponto della morte, la coscienzia non si rode, 143 2, 131| perché meglio nel tempo della morte cognosce il tesoro del tempo 144 2, 131| memoria del Sangue, cosí nella morte s’innebria e anniegasi nel 145 2, 131| vengono a l’extremitá della morte, perché sonno stati annunziatori 146 2, 132| CAPITOLO CXXXII~ De la morte de’ peccatori e de le pene 147 2, 132| pene loro nel punto de la morte. — O carissima figliuola, 148 2, 132| è terribile e obscura la morte loro! Però che nel punto 149 2, 132| Però che nel punto della morte, sí come Io ti dixi, le 150 2, 132| venendo a l’extremitá della morte e cognoscendo il difecto 151 2, 132| perché ne l’ultimo della morte egli abbino a che ataccarsi 152 2, 132| E perché nel punto della morte (poi che la vita loro è 153 2, 132| speranza, giognendo a la morte non sonno cosí inchinevoli 154 2, 132| quale ora ti rende fructo di morte. Oh, misero te! quanta è 155 2, 132| Acciò che nel punto della morte tu non l’esca delle mani, 156 2, 132| generalmente, che nella morte (dove l’anima comincia piú 157 2, 132| figliuola, la pena della morte e la bactaglia che ricevono 158 2, 132| bactaglia che ricevono nella morte, quella del giusto da quella 159 2, 132| loro, piú cognoscono nella morte loro e’ grandi difecti che 160 2, 133| e confusione hanno nella morte, e quanto crudelmente, piú 161 2, 133| sonno cruciati doppo la morte. Ora t’ho atenuto quel ch’ 162 2, 133| infino a l’ultimo della morte. E, cosí facendo, adempirò 163 3, 135| ignorante uomo piglia in morte quello che Io do in vita, 164 3, 135| per tollere via questa morte, Io providi a l’uomo dandovi 165 3, 135| obbediente, corse a l’obrobriosa morte della sanctissima croce, 166 3, 135| sanctissima croce, e con la morte vi die’ la vita. None in 167 3, 136| Figliuolo a l’obrobriosa morte della croce; onde il mondo 168 3, 137| mia providenzia: e vita e morte (per qualunque modo Io la 169 3, 137| contrario, e ne l’ultimo fará morte la quale dará grande admirazione 170 3, 137| facto per camparlo della morte etternale; ed egli tiene 171 3, 138| sai, che senza pericolo di morte riebbe lo stato suo. E come 172 3, 138| diletto egli li può dare la morte.~ Cosí fanno costoro e’ 173 3, 138| purificarla nel Sangue, n’ha morte etternale. L’udire è l’amore 174 3, 140| per la quale cadde nella morte. E Io fui fedele a lui, 175 3, 140| mortale. E questo fu doppo la morte de l’unigenito mio Figliuolo, 176 3, 140| inamorato a l’obrobriosa morte della croce. Ine si distese. 177 3, 140| de l’anima, tollendole la morte nel sancto baptesmo. Egli 178 3, 141| pazienzia: anco ne tragono morte, e gustano in questa vita 179 3, 141| tanto la vita quanto la morte, tanto l’onore quanto el 180 3, 141| manifesto che Io non voglio la morte del peccatore, ma voglio 181 3, 143| mondo, che giacciono nella morte del peccato mortale, provego 182 3, 143| decto è ch’Io non voglio la morte del peccatore, ma che egli 183 3, 143| quali so’ facti puzza di morte, obscuri e tenebrosi per 184 3, 143| per la via a giognere alla morte etternale, se non si correggono 185 3, 143| quelli, che è condannato a la morte e va a la giustizia, andasse 186 3, 144| occhio non porge altro che morte, perché è posto a vedere 187 3, 144| disoneste è cagione di dare morte a sé e ad altrui. Oh misero 188 3, 144| miseria, e cosí n’acquisti la morte.~ Cosí l’orecchia si dilecta 189 3, 144| Ma tucto questo non è a morte, però che Io non voglio 190 3, 144| però che Io non voglio la morte sua (guarda che egli non 191 3, 144| verrebbeli a ruina e a morte quello che Io gli ho dato 192 3, 145| persone adormentate, non dico morte. Però che ’l sentimento 193 3, 146| sostenere infino a l’obbrobriosa morte della croce. Cosí questi 194 3, 147| uomini, che tucti sonavano morte, ricevendo e’ loro nemici; 195 3, 147| rimangono presi: partonsi dalla morte e vengono alla vita.~ Tucti 196 3, 148| mentre che vissero e nella morte loro, gustâro me per affecto 197 3, 149| grazia né perfeczione, ma morte etternale.~ 198 3, 150| perdono col mezzo della morte. Allora cognoscono che vane 199 3, 151| ricomperati di Sangue; dando a sé morte, ha dato a voi vita.~ Bene 200 3, 151| umiliandosi a l’obrobriosa morte della croce; e di viltá, 201 3, 151| altro.~ Guarda giá che la morte de l’appetito delle ricchezze 202 3, 151| temono l’amaritudine della morte: ma con ansietato desiderio 203 3, 151| strazi e villanie; e a la morte, con desiderio di dare la 204 3, 151| mentalmente, come decto è.~ La morte hanno in desiderio e la 205 3, 151| E perché non temono la morte che naturalmente l’uomo 206 3, 151| questo stato dolersi della morte sua, che desidera di lassare 207 3, 152| molto sostenere infino alla morte. Ma confortati ed exulta 208 4, 154| conpirla, corse all’obrobriosa morte della croce. Chi te la tolle? 209 4, 154| della grazia e diègli la morte, perdette la innocenzia 210 4, 154| obligati d’obbedire infino alla morte. E chi è fuore de l’obbedienzia 211 4, 154| via tenebrosa, che gli dá morte etternale.~ Tucti vi conviene 212 4, 155| tucti avavate tracta la morte. Ma e’ non bastarebbe, se 213 4, 156| tenebre in tenebre e di morte in morte; tanto che si conducono 214 4, 156| in tenebre e di morte in morte; tanto che si conducono 215 4, 156| fossa della extremitá della morte col vermine della conscienzia 216 4, 156| l’ultima extremitá della morte, benché ogniuno possa e 217 4, 157| se non che, avareste la morte), ma pigliano la particulare, 218 4, 158| perseverare infino alla morte; ché per l’entrare veruno 219 4, 158| mostrando di non volere la morte del peccatore, ma che si 220 4, 158| Unde, nella extremitá della morte, venendoli meno la voce 221 4, 158| morisse, gli revelai la morte sua); ma, come vero cavaliere, 222 4, 159| che egli el passarebbe con morte e non con vita, perché non 223 4, 160| è obbediente infino a la morte.[386]~ 224 4, 161| ch’egli sta a pericolo di morte etternale, come il panno 225 4, 161| staccato col mezzo della morte, non avarebbe[388] piú rimedio? 226 4, 161| questo misero? Fructo di morte, perché ha piantata la radice 227 4, 161| vita della grazia e dágli morte etternale. E che puzza gitta 228 4, 161| tollile la vita e da’le la morte, traendola della navicella 229 4, 161| navicella col mezzo della morte, tu, disobbedienzia, conduci 230 4, 163| electa per sposa, toltole la morte della volontá propria, che 231 4, 163| propria, che dá guerra e morte ne l’anima! Tu se’ larga, 232 4, 163| obbediente infino all’obrobriosa morte della croce, nella cui obbedienzia ( 233 4, 163| perversa volontá che gli dá morte. Il vero obbediente, col 234 4, 164| obbedienzia, obbedirle infino alla morte. E se tu mi dimandassi quale 235 4, 164| egli observa infino alla morte, di darli vita etterna.~ 236 4, 165| sua grida pace; e nella morte riceve quello che nella 237 4, 166| nella vita, l’altra nella morte in quelli che senza speranza 238 4, 166| della quinta che germina morte, anco ti contai.~ Hotti 239 4, 166| disobbediente, ponendoti che la morte venne nel mondo per la disobbedienzia 240 4, 166| uomo vecchio contraeste la morte, cosí tucti, chi vuole portare 241 4, 167| raguardato a me, che so’ morte; né tu, medico, alle gravi 242 5, 2| chiaro gli notifica la sua morte, benché onestamente».~ 2o 243 5, 2| Inghilterra appena avvenuta la morte della santa. Nei margini 244 Var | per loro difecto, loro dá morte...~~~~12 v.~~~~1~~~~mancano~~~~ 245 Var | della grazia e diegli la morte la innocenzia...~~~~122