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Alfabetica [« »] dinouo 1 dinudati 1 dinudato 1 dio 226 dios 1 diparte 1 dipartimento 1 | Frequenza [« »] 232 questi 231 chi 228 mi 226 dio 225 vi 223 quando 221 era | S. Caterina da Siena Dialogo della divina provvidenza Concordanze dio |
Parte, capitolo
1 Inc, 1| per orazione s’unisce con Dio, e come questa anima, de 2 Inc, 1| contemplazione, faceva a Dio quatro petizioni.~ Levandosi 3 Inc, 1| desiderio verso l’onore di Dio e la salute de l’anime; 4 Inc, 1| meglio cognoscere la bontá di Dio in sé; perché al cognoscimento 5 Inc, 1| cognoscimento di sé e di Dio (però che l’orazione, exercitandola 6 Inc, 1| decto, unisce l’anima in Dio, seguitando le vestigie 7 Inc, 1| udito d’alcuna serva di Dio che essendo in orazione, 8 Inc, 1| grande elevazione di mente, Dio non nascondeva a l’occhio 9 Inc, 2| crebbe, essendole mostrato da Dio la necessitá del mondo. 10 Inc, 2| quanta tempesta e offesa di Dio egli era. E intesa aveva 11 Inc, 2| intollerabile de l’offesa di Dio e danno de l’anime e persecuzione 12 Inc, 2| per la quale aspectava che Dio provedesse a tanti mali. 13 Inc, 2| dolcemente si strenga fra sé e Dio e meglio cognosca la sua 14 Inc, 2| l’anima[5] allora è in Dio, e Dio ne l’anima, sí come 15 Inc, 2| anima[5] allora è in Dio, e Dio ne l’anima, sí come il pesce 16 Inc, 3| facevano il sacrifizio a Dio veniva uno fuoco e tirava 17 Inc, 3| desiderio infinito. Perché Dio, che è infinito, infinito 18 Inc, 5| Come molto è piacevole a Dio el desiderio di volere portare 19 1, 12| alcune cose giá decte, e come Dio promecte refrigerio a’ servi 20 1, 13| amaritudine; e come fa orazione a Dio per la Chiesa sancta sua 21 1, 13| amore nella grande bontá di Dio, cognoscendo e vedendo la 22 1, 13| conceputa per l’offesa di Dio e danno della sancta Chiesa 23 1, 13| fa di sé, cognosce meglio Dio, cognoscendo la bontá di 24 1, 13| cognoscendo la bontá di Dio in sé; e nello specchio 25 1, 13| nello specchio dolce di Dio cognosce la dignitá e la 26 1, 13| vedendo sé essere imagine di Dio e datole per grazia e non 27 1, 13| specchio della bontá di Dio dico che cognosce l’anima 28 1, 13| nello specchio dolce di Dio, per la puritá, che vede 29 1, 13| cognoscimento di sé e di Dio, e cresciuta la fame con 30 1, 13| n’è cagione? L’amore. Tu, Dio, se’ facto uomo, e l’uomo 31 1, 13| facto uomo, e l’uomo è facto Dio. Per questo amore ineffabile 32 1, 14| CAPITOLO XIV~ Come Dio si lamenta del popolo cristiano, 33 1, 14| la Incarnazione. Alora Dio, vollendo l’occhio della 34 1, 15| Cristo che prima, e come Dio promecte di fare misericordia 35 1, 15| vedi bene, l’uomo è facto Dio, e Dio è facto uomo per 36 1, 15| bene, l’uomo è facto Dio, e Dio è facto uomo per l’unione 37 1, 16| per amore e desiderio che Dio aveva di fare misericordia 38 1, 16| persecuzioni del mondo, vedendo che Dio fusse per lei. E cresceva 39 1, 17| CAPITOLO XVII~ Come Dio si lamenta de le sue creature 40 1, 17| orazione e lagrime.~ Alora Dio, come ebbro d’amore verso 41 1, 18| può uscire de le mani di Dio, però che o egli vi sta 42 1, 18| l’universo mondo, dicendo Dio: — Figliuola mia, or vedi 43 1, 19| unione che aveva facta in Dio, gustando la larghezza e 44 1, 19| Maiestá, quasi cognoscendo che Dio avesse manifestato e’ difecti 45 1, 19| quella anima aveva facta in Dio, che non era l’unione fra 46 1, 19| cognoscere sé e la bontá di Dio in sé; e il remedio che 47 1, 19| gloria e loda del nome di Dio nella salute de l’anime. 48 1, 19| vedeva chiamati e’ servi di Dio. E singularmente chiamava 49 1, 20| pazienzia non si può piacere a Dio; e però Dio conforta lei 50 1, 20| può piacere a Dio; e però Dio conforta lei e il padre 51 1, 20| con vera pazienzia.~ Alora Dio, rispondendo a la terza 52 1, 21| la disobedienzia d’Adam, Dio fece del suo Figliuolo ponte 53 1, 22| CAPITOLO XXII~ Come Dio induce la predecta anima 54 1, 23| siamo lavoratori messi da Dio a lavorare ne la vigna de 55 1, 23| vera vite del Figliuolo di Dio.~ Qui mostrava la Veritá 56 1, 24| CAPITOLO XXIV~ Per che modo Dio pota i tralci uniti con 57 1, 25| doppo alcune laude rendute a Dio, el prega che le mostri 58 1, 25| ciò sia cosa che tu sia lo Dio nostro che non hai bisogno 59 1, 26| cosa trarrò a me». Alora Dio etterno per fare piú inamorare 60 1, 27| unigenito mio Figliuolo tucto Dio e tucto uomo.~ E passato 61 1, 30| maravigliandosi de la misericordia di Dio, raconta molti doni e grazie 62 1, 30| quasi stando nel cospecto di Dio, diceva: — O etterna misericordia, 63 1, 31| anima, che passa di sotto, Dio la chiama arbore di morte, 64 1, 31| cuore nella misericordia di Dio, umilemente aspectava che 65 1, 31| actenuta. E ripigliando Dio le sue parole dicea: — Carissima 66 1, 33| me: anco di sé s’ha facto Dio, e me perseguita con molti 67 1, 34| adoperando verso di me, Dio, e del proximo, e ingiustizia 68 1, 34| Veritá dicendo: «El regno di Dio è tra voi». Ma essi nol 69 1, 36| medesimo cibo; e cosí so’ Io Dio ora come alora; non è infermata 70 1, 47| buona volontá, è piacevole a Dio. — Costoro ti dixi che 71 1, 50| che tanta era la bontá di Dio che neuna cosa aveva posta 72 1, 50| aveva da la dolce bontá di Dio, che aveva degnato di manifestare 73 1, 51| decto, cioè nel Figliuolo di Dio, significano le tre potenzie 74 1, 56| CAPITOLO LVI~ Come Dio, volendo mostrare a questa 75 1, 58| insieme.~ Alora la bontá di Dio, volendo satisfare al desiderio 76 1, 60| quelli che amano e servono Dio per propria utilitá e dilecto 77 1, 61| CAPITOLO LXI~ In che modo Dio manifesta se medesimo all’ 78 1, 62| Alora[115] vedrete me, Dio, a faccia a faccia, e il 79 1, 64| CAPITOLO LXIV~ Come, amando Dio inperfectamente, inperfectamente 80 2, 66| del mio Figliuolo tucto Dio e tucto uomo, dandolo a 81 2, 66| perfecta e piacevole a Dio; non bisogna piú che t’affliga 82 2, 66| contrizione, vedendo chi è Dio che è offeso da me, e chi 83 2, 67| e’ quali amano e servono Dio per propria consolazione 84 2, 68| che ricevono e’ servi di Dio, e’ quali ancora amano Dio 85 2, 68| Dio, e’ quali ancora amano Dio di questo amore imperfecto 86 2, 69| lassate, e credone offendere Dio. — Ed egli non è cosí; ma 87 2, 71| quando la visitazione è da Dio, o dal demonio.~ — E doppo 88 2, 78| gionta a questo stato; e come Dio non si parte mai da essa 89 2, 78| carne e ’l sangue suo, tucto Dio e tucto uomo, el quale ricevete 90 2, 79| CAPITOLO LXXIX~ Come Dio da’ predecti perfectissimi 91 2, 80| rendono gloria e loda a Dio, vogliano essi o no. — 92 2, 81| rendono gloria e loda a Dio. — Questi stanno in questa 93 2, 82| gloria e loda del nome di Dio in ogni creatura. E come 94 2, 83| vestimento ritornò ad me, Dio ecterno.~ Sicché Paulo avea 95 2, 83| gustare me, senza pena, Dio ecterno, per lo modo che 96 2, 84| discorda però dalla volontá di Dio; ma piú tosto si gloria 97 2, 84| altra pena per onore di Dio. — Questi non sentono 98 2, 86| molte cose giá decte; e come Dio induce questa devota anima 99 2, 87| devota anima fa petizione a Dio di volere sapere de li stati 100 2, 87| l’unione che era facta in Dio e sí per quello che aveva 101 2, 87| l’affecto della caritá di Dio (e nondimeno aveva una allegrezza 102 2, 87| promessa che la veritá di Dio aveva facta a lei, insegnandole 103 2, 87| ella e gli altri servi di Dio, per volere che egli faccia 104 2, 87| decti stati de l’anima che Dio aveva a lei narrati, vedendo 105 2, 87| le die’ la Veritá, cioè Dio, che per altra via non poteva 106 2, 87| dimandava. Manifestandole Dio se medesimo, cioè la benignitá 107 2, 88| la Veritá prima dolce di Dio: — O dilectissima e carissima 108 2, 89| adempire la legge di me, Dio etterno, senza quella del 109 2, 90| sanctissima fede corre a me, Dio etterno, per la cui bontá 110 2, 91| fuoco. E per che cagione Dio sottrae le lagrime corporali. — 111 2, 92| varietadi di lagrime. E come Dio vuole essere servito con 112 2, 92| finita, perché Io, che so’ Dio infinito, voglio essere 113 2, 93| vivono nel mondo, facendosi Dio delle creature e delle cose 114 2, 93| sé non ci è altro che Io, Dio etterno; e però solo Io 115 2, 94| ordinata e costrignerebbe me, Dio etterno, a farli misericordia. 116 2, 96| crocifixo, dove cognobbe Dio e uomo. Oltre a questo cognoscimento, 117 2, 97| devota anima, ringraziando Dio de la dechiarazione de’ 118 2, 97| Benché di sopra so, dolce Dio etterno, che tu me ne dichiarasti 119 2, 97| da te, se egli è da te, Dio etterno, o no. Se bene mi 120 2, 98| ad ogni anima che vuole a Dio in veritá servire. E prima, 121 2, 98| del lume generale. Alora Dio etterno, dilectandosi della 122 2, 98| quello che dimandava. Alora Dio etterno disse a lei: — Acciò 123 2, 99| me, ma per piú piacere a Dio e averlo piú per grazia 124 2, 100| il cibo de l’onore di me, Dio etterno, e della salute 125 2, 100| amore loro è ordinato in me, Dio etterno, e nel proximo, 126 2, 101| afamata de l’onore di me, Dio etterno, e del cibo della 127 2, 103| pregando per alcuna persona, Dio la manifestasse, ne la mente 128 2, 103| per sottraimento che Io, Dio etterno, avarò facto di 129 2, 106| visioni mentali sono da Dio o dal demonio. — Ora ti 130 2, 106| fame de l’onore di me, Dio etterno, e della salute 131 2, 107| CAPITOLO CVII~ Come Dio è adempitore de’ sancti 132 2, 108| anima, rendendo grazie a Dio, s’umilia. Poi fa orazione 133 2, 108| somma ed etterna bontá di Dio, e chi so’ io, miserabile, 134 2, 109| CAPITOLO CIX~ Come Dio rende sollicita la predecta 135 2, 109| predecte petizioni. Alora Dio etterno, vollendo l’occhio 136 2, 110| ne’ veri gustatori. Alora Dio etterno diceva: — Carissima 137 2, 110| Unde, sí come Io dixi, Io Dio so’ facto uomo e l’uomo 138 2, 110| facto uomo e l’uomo è facto Dio per l’unione della natura 139 2, 110| dolcissimo suo, è uno sole, tucto Dio e tucto uomo, perché egli 140 2, 110| Sole.~ Io so’ quel Sole, Dio etterno, unde è proceduto 141 2, 110| Corpo senza la Deitá di me Dio etterno, perché l’una non 142 2, 110| cosí non si divide tucto Dio ed uomo in questa bianchezza 143 2, 110| fame, in ciascuno so’ tucto Dio e tucto uomo, come decto 144 2, 110| ostia, non si divide tucto Dio e tucto uomo, ma in ciascuna 145 2, 110| riceva actualmente tucto Dio ed uomo, sí come decto t’ 146 2, 110| rimane, e tucto l’avete, Dio e uomo, sí come ti diei 147 2, 111| quella bianchezza tucto Dio e tucto uomo, la natura 148 2, 111| abisso della Trinitá, tucto Dio e uomo, nascoso e velato 149 2, 111| impediva l’altro, né il vedere Dio e uomo in quello pane, né 150 2, 111| sancto desiderio, gusta Dio e uomo. Sí che vedi che ’ 151 2, 113| dignitá de’ sacerdoti. E come Dio richiede in essi maggiore 152 2, 114| quali sovenite loro, a me, Dio, che so’ infinito, el quale 153 2, 115| ministra o riceve. E come Dio non vuole che li secolari 154 2, 116| Chiesa o vero a’ ministri, Dio la reputa facta a sé, e 155 2, 116| ricevere che darmivi tucto Dio e uomo in cibo, sí come 156 2, 116| privazione della caritá di me, Dio, e del proximo; e la virtú 157 2, 120| difecto) per amore di me, Dio etterno, che ve li mando, 158 2, 120| tesoro ministrandovi tucto Dio e uomo, cioè il Corpo e ’ 159 2, 121| facendosi del ventre loro dio, mangiando e beiendo disordinatamente. 160 2, 121| però che Io so’ il dolce Dio etterno, che ogni bene remunero 161 2, 123| postigli a servire solo me, Dio etterno, a ministrare i 162 2, 124| del mio Figliuolo tucto Dio e tucto uomo, sí come ricevete 163 2, 126| facendoti del ventre tuo Dio. Nella lingua tua stanno 164 2, 128| d’insuperbire vedendo me, Dio, umiliato a l’uomo, dandovi 165 2, 128| cognoscessero, non se ne farebbero Dio. Chi l’ha tolto il[275] 166 2, 128| unigenito Figliuolo tucto Dio e tucto Uomo, sí come Egli 167 2, 128| sia Cristo Figliuolo di Dio vivo, dato a me in cibo 168 2, 129| l’inferno. Tu t’hai facto dio e signore il mondo e te 169 2, 133| molte cose giá decte, e come Dio in tucto vieta che i sacerdoti 170 2, 133| sancto Sacramento tucto Dio e tutto uomo, dandoti la 171 2, 134| laudando e ringraziando Dio, fa orazione per la sancta 172 2, 134| etterna bontá, dicendo: — O Dio etterno, o luce sopra ogni 173 2, 134| Bene, chi t’ha mosso te, Dio infinito, d’aluminare me, 174 2, 134| soavissimo e dolcissimo medico, Dio etterno, m’hai data una 175 2, 134| generazione, ministrando tucto Dio e tucto uomo nel corpo mistico 176 3, 135| tractato de la providenzia di Dio. E prima de la providenzia 177 3, 135| etterna providenzia di me Dio, Padre vostro, Trinitá etterna, 178 3, 135| di Cristo crocifixo tucto Dio e tucto uomo, cibo degli 179 3, 136| CAPITOLO CXXXVI~ Come Dio providde dando la speranza 180 3, 137| CAPITOLO CXXXVII~ Come Dio provide nel Testamento vecchio 181 3, 137| tucto non sia providenzia di Dio. — Generalmente Io providi 182 3, 137| vostro tramezzatore tra me, Dio etterno, e voi. Doppo lui, 183 3, 138| CAPITOLO CXXXVIII~ Come ciò che Dio ci permecte è solamente 184 3, 139| CAPITOLO CXXXIX~ Come Dio providde in alcuno caso 185 3, 139| ansietato desiderio. Alora Dio etterno dimostrava la dannazione 186 3, 139| de’ servi miei. Io so’ lo Dio vostro remuneratore d’ogni 187 3, 140| CAPITOLO CXL~ Qui, narrando Dio la providenzia sua verso 188 3, 140| Spirito sancto, tucto me, Dio, abisso di Trinitá, conformato 189 3, 141| CAPITOLO CXLI~ Come Dio provede verso di noi, che 190 3, 141| giusto e misericordioso Dio; Io largo e none avaro; 191 3, 142| CAPITOLO CXLII~ Come Dio providde verso de l’anime 192 3, 142| el Corpo di Cristo tucto Dio e uomo: egli rispose che 193 3, 142| abisso della Trinitá di me, Dio etterno, illuminando l’occhio 194 3, 142| se’ nel tempio sancto di Dio e hai veduto il ministro, 195 3, 143| CXLIII~ De la providenzia di Dio verso di coloro che sono 196 3, 143| del ventre loro si fanno dio, con odio, con rancore, 197 3, 144| CXLIV~ De la providenzia che Dio usa verso di coloro che 198 3, 144| che vede le pare che gridi Dio, tucta infiammata d’amoroso 199 3, 144| passione, e amali per me, Dio. E, con questo amore ordinato 200 3, 145| CXLV~ De la providenzia che Dio usa verso di coloro che 201 3, 148| CXLVIII~ De la providenzia di Dio in generale, la quale usa 202 3, 149| CXLIX~ De la providenzia che Dio usa verso de’ poveri servi 203 3, 151| E de la providenzia di Dio verso di quelli che questa 204 3, 151| grande povertade, raguarda Dio essere facto uomo, vestito 205 3, 153| laudando e ringraziando Dio, el prega che esso le parli 206 4, 154| e cosí sempre vedeva me, Dio etterno. Questa visione 207 4, 162| medesimo modo. E quello Dio so’ ora, che allocta. La 208 4, 165| CAPITOLO CLXV~ Come Dio non merita secondo la fadiga 209 4, 165| obedienti, e de’ miracoli che Dio ha mostrati per questa virtú. 210 4, 167| ringraziando e laudando Dio, fa orazione per tucto el 211 4, 167| d'octobre. Amen.~ Prega Dio per lo tuo inutile fratello.~ [ 212 5, 1| che fa quattro petizioni a Dio, e Dio, che risponde a lei, 213 5, 1| quattro petizioni a Dio, e Dio, che risponde a lei, informandola 214 5, 1| sentimenti, salvo che la lengua. Dio Padre parlava in liei, ed 215 5, 1| medesima recitava le parole di Dio Padre dette a liei, e anco 216 5, 1| data per la persona di Dio Padre parlando allo intelletto 217 5, 1| piú, quello che in liei Dio parlava», ecc. Ella diceva 218 5, 1| Poiché co’ la grazia di Dio l’ebbi fatto, el mandai 219 5, 1| santa; e dove ella chiama Dio «Veritá eterna», essi hanno 220 5, 2| d’octobre. Amen. «Prega Dio per lo tuo inutile fratello. 221 5, 2| Certi nuovi misteri che Dio adoperò ne l’anima della 222 5, 2| matrona romana serva di Dio el dí et l’ora che la decta 223 5, 2| doctrina data per la persona di Dio Padre parlando allo ’ntellecto 224 5, 2| divina doctrina data da Dio a la sopradetta vergine 225 5, 2| oratione se unisce la anima con Dio, et como questa anima de 226 5, 2| quactro petecione al summo Dio». Il colofono: «Anno M.CCCC.