Parte, capitolo

  1   Inc,   1|         quattro petizioni. La prima era per se medesima; la seconda
  2   Inc,   1|      particulare in alcuno caso che era adivenuto.~
  3   Inc,   2|           mondo.   Questo desiderio era grande ed era continuo;
  4   Inc,   2|             desiderio era grande ed era continuo; ma molto maggiormente
  5   Inc,   2|       tempesta e offesa di Dio egli era. E intesa aveva ancora una
  6   Inc,   2|         avere la messa; el quale  era il  di Maria. Venuta la
  7   Inc,   2|           macchie che le pareva, ed era ne l’anima sua, di colpa,
  8   Inc,   3|       tirava a sé il sacrifizio che era accepto a lui, cosí faceva
  9   Inc,   4|             satisfaczione, e anco l’era donato. Cosí è la veritá,
 10   Inc,   4|             e a giudicio quello che era dato per misericordia; non
 11   Inc,   5|       Perché giá ti dixi che quanto era maggiore l’amore, tanto
 12   Inc,   7|             senza il desiderio, non era sufficiente a punire la
 13     1,   9|            radice della discrezione era uno vero cognoscimento di
 14     1,  11|      uccidere la propria volontá, m’era molto a grado. Ma Io volevo
 15     1,  11|             ogni operazione actuale era finita, e però le chiamai «
 16     1,  13|             lume e il cognoscimento era maggiore in quella anima
 17     1,  13|            anima per lo modo decto, era cresciuta una dolce amaritudine,
 18     1,  13|           una dolce amaritudine, ed era scemata l’amaritudine. Era
 19     1,  13|          era scemata l’amaritudine. Era scemata per la speranza
 20     1,  13|        facto modo che possibile non era a corpo umano a potere sostenere
 21     1,  13|             corpo. Unde, se non che era cerchiata di fortezza da
 22     1,  13|             è somma fortezza, non l’era possibile di camparne mai.~
 23     1,  13|             l’umana generazione che era caduta nella grande guerra,
 24     1,  14|        massa de l’umana generazione era corrocta per lo peccato
 25     1,  14|          satisfare, perché la colpa era facta contra me che so’
 26     1,  14|         restituire l’uomo, el quale era indebilito e non poteva
 27     1,  14|           la cagione decta e perché era molto indebilito, mandai
 28     1,  14|         uomo bere non poteva perché era molto indebilito. Egli fece
 29     1,  14|         avesse il fine per lo quale era stato creato.~ Oh miserabile
 30     1,  15|             cui egli riceve.~ Molto era tenuto l’uomo a me per l’
 31     1,  15|         imagine e similitudine mia. Era tenuto di rendermi gloria,
 32     1,  17|           che ogni bene e ogni male era facto col mezzo del proximo,
 33     1,  19|            misericordia: e dolorosa era vedendo offendere tanta
 34     1,  19|             faceva al corpo (perché era piú perfecta l’unione che
 35     1,  19|         aveva facta in Dio, che non era l’unione fra l’anima e il
 36     1,  21|            non s’adempiva. E questo era però che la colpa aveva
 37     1,  22|            volere rifare la via che era rocta,  come Io ti dixi,
 38     1,  22|          della natura de l’uomo non era sufficiente a satisfare
 39     1,  26|         essendo levato in alto, non era levato dalla terra, perché
 40     1,  26|            dalla terra, perché ella era unita e impastata con essa.
 41     1,  26|             impastata con essa. Non era veruno che sopra el ponte
 42     1,  27|             la via delle virtú. Non era ancora diserrato el cielo
 43     1,  28|          quello ch’Io ti dissi, che era ponte l’unigenito mio Figliuolo (
 44     1,  29|            salendo in celo. Egli ci era una via che c’insegnava
 45     1,  31|          colui el quale ti dixi che era arbore di morte, perché
 46     1,  34|         cognoscere vita etterna che era fra loro, come dixe la mia
 47     1,  34|             gloria a me e a lui che era una cosa con meco; e però,
 48     1,  37|            del quale Io ti dixi che era aciecato per lo proprio
 49     1,  40|             frategli, però che egli era privato della caritá e non
 50     1,  40|            il faceva? però che egli era stato el maggiore e avevali
 51     1,  40|            miserie nelle quali egli era vissuto,  che egli era
 52     1,  40|            era vissuto,  che egli era cagione della dannazione
 53     1,  41|          aumentando la virtú. L’uno era cagione a l’altro di manifestare
 54     1,  44|            che vedevi che la radice era unita con la terra; e questa
 55     1,  44|        unita con la terra; e questa era la natura divina unita con
 56     1,  44|          arbore, se ben ti ricorda, era alcuna spina; dalla quale
 57     1,  44|            lolla pareva grano e non era; e però, come vedevi, molte
 58     1,  45|        gravezza del corpo, el quale era una legge che impugnava
 59     1,  45|       contra lo spirito. El corpo l’era uno mezzo che non lassava
 60     1,  45| singularmente, gustare vita etterna era d’avere quello che la volontá
 61     1,  46|             portavano dietro; e non era il veleno senza l’oro né
 62     1,  46|         veleno, ma el primo aspecto era l’oro. E neuno si difendeva
 63     1,  49|      bomicando el veleno el quale l’era stato gictato dallo scarpione
 64     1,  49|       seguitare, col quale timore s’era levato dal vomito: perché
 65     1,  50|             avendo veduto che tanta era la bontá di Dio che neuna
 66     1,  55|          giá ti dixi che ogni stato era piacevole e accepto a me,
 67     1,  58|           108]~ La legge del timore era la legge vecchia che fu
 68     1,  58|             da me a Moisé. La quale era fondata solamente in timore,
 69     1,  58|        offende,  come anticamente era dato e ordinato nella legge
 70     1,  58|           pena subbito che la colpa era commessa. Ora non è cosí:
 71     1,  60|             perché l’amore loro non era schiecto; ma, con quella
 72     1,  62|              Questo disse, però che era una cosa con meco, e quello
 73     1,  63|           amico, dicotelo. In prima era imperfecto, essendo nel
 74     1,  63|            però ti dixi che d’amico era facto figliuolo.~ Ma che
 75     1,  63|    Figliuolo, pianse. El suo pianto era ancora imperfecto: e imperfecto
 76     1,  63|           Ogni cosa che egli diceva era decta in particulare a’
 77     1,  63|        particulare a’ discepoli, ed era decta in generale e comunemente
 78     1,  63|  consolazione di prima. Quando ella era nella colpa del peccato
 79     1,  64|        amore proprio spirituale non era bene dibarbicata.~ E però
 80     2,  67|       perché el loro bene adoperare era fondato nel proprio loro
 81     2,  73|             faceva peccato dove non era peccato»: cioè che vedeva,
 82     2,  73|       coscienzia, la colpa dove non era la colpa.~ Or cosí debba
 83     2,  75|           verso l’umana generazione era infinito, e l’operazione
 84     2,  75|           sostenere pena e tormenti era finita: e per la cosa finita
 85     2,  75|           amavo, perché l’amore mio era infinito. E però volsi che
 86     2,  76|       desiderio e fame de l’anime s’era disposto a volere ricevere (
 87     2,  78|            el quale stando in croce era beato e doloroso: doloroso
 88     2,  78|          beato e doloroso: doloroso era, portando la croce del corpo,
 89     2,  78|          umana generazione; e beato era, perché la natura divina,
 90     2,  78|            lei senza velame. E però era beato e doloroso, perché
 91     2,  79|           sentimento del corpo, che era tucto alienato per l’affecto
 92     2,  79|      spirito, ché per la parola mia era quasi certificato quando
 93     2,  79|          ora de la morte), l’occhio era legato a non potere vedere
 94     2,  79|     perfeczione di caritá (ché egli era perfecto), ma era imperfecto
 95     2,  79|          ché egli era perfecto), ma era imperfecto ché non aveva
 96     2,  79|            nel suo amore;[156] unde era con pena. Ché se fusse stato
 97     2,  83|             excepto che l’anima non era separata dal corpo, ma per
 98     2,  83|         Paulo avea provato che cosa era gustare me senza la gravezza
 99     2,  83|       essenzia mia, el quale vedere era impedito dalla legge e gravezza
100     2,  84|          corpo (el quale sentimento era tracto in me per affecto
101     2,  84|            ti dixi che il corpo non era sufficiente a portare la
102     2,  85|         pareva tenebrosa perché non era intesa, non per difecto
103     2,  85|          imperfeczione, perché ella era fondata solo in timore.
104     2,  85|             dimostrare che Egli non era rompitore della legge: «
105     2,  86|         quasi come lebbrosa. Questo era per lo difecto de’ ministri,
106     2,  87|           ebbra  per l’unione che era facta in Dio e  per quello
107     2,  87|           cognosciuto, perché non l’era escito di mente la doctrina
108     2,  89|           dal cuore, perché l’amore era disordinato fuore di me;
109     2,  89|             perfeczione perché Egli era una cosa con meco e Io con
110     2,  89|             Io con lui; l’anima sua era beata per l’unione della
111     2,  90|              unde venne la lagrima, era corrocto, e però n’esce
112     2,  92|           lo infinito desiderio che era unito con la lagrima. La
113     2,  93|           unde sonno procedute, non era schiecto, ma molto maculato
114     2,  96|          quale egli vidde che tanto era spiaciuta a me, che Io l’
115     2,  96|          darle vita etterna. Questa era la veritá: hovelo manifestato
116     2,  98|             della quale ti dixi che era la pupilla de l’occhio.
117     2, 101|  sanctissima. Però che la carne sua era dolorosa e tormentata, e
118     2, 101|             e tormentata, e l’anima era beata per l’unione della
119     2, 105|            che la riprensione non t’era licito di farla altro che
120     2, 106|            da me o no. El suo segno era l’allegrezza che rimaneva
121     2, 106|            ti dixi che, quando ella era dal dimonio, questa visitazione
122     2, 108|            cognosciuta la veritá, s’era innamorata della veritá,
123     2, 111|             Crocifixo. El sacerdote era venuto a l’altare di Maria;
124     2, 111|           quello pane, né quel pane era impedito da me, cioè che
125     2, 111|             da me, cioè che non gli era tolto né la bianchezza né
126     2, 115|           etterna, che grande tempo era stata serrata per lo peccato
127     2, 115|          cellaio, nel quale cellaio era il sangue de l’unigenito
128     2, 115|             porta di questo cellaio era Cristo in terra, a cui era
129     2, 115|          era Cristo in terra, a cui era commesso a ministrare el
130     2, 115|            religione cristiana. Chi era acceptato e unto da lui
131     2, 115|           acceptato e unto da lui n’era facto ministro, e altri
132     2, 116|       cagione Io ti mostrai che piú era grave la colpa di coloro
133     2, 116|             l’ingiuria,  come mia era la reverenzia. E cosí è
134     2, 116|            perché la reverenzia non era facta a me per mezzo di
135     2, 119|       privati. E perché in loro non era colpa di peccato, però tenevano
136     2, 119|         senza veruno timore. Questa era ed è quella margarita, in
137     2, 119|        colpa, non teme.~ E però non era tenebrosa questa margarita
138     2, 119|         quali Io t’ho narrato; anco era lucida, ed erano abbracciatori
139     2, 119|            Chiesa in debito. Questo era per la larghezza della loro
140     2, 119|        Spirito sancto. Questo amore era ed è acompagnato, a chi
141     2, 119|          data sopra di loro. Questo era perch’Io rispondevo a l’
142     2, 122|           per li buoni pastori, non era scellerata, anco erano virtuosi
143     2, 124|            manifestai a te quanto m’era spiacevole, e quanto el
144     2, 124|             mondo di questo peccato era corrocto. Unde, levando
145     2, 124|         altare, in segno che questo era veritá, levossi la puzza
146     2, 128|            del quale Io ti dixi che era fondamento di queste tre
147     2, 129|           perché, quando el prelato era subdito, non fu obbediente
148     2, 129|        proprio. Ignorante e superbo era subdito, e molto piú è ignorante
149     2, 129|         mostra il dilecto colá dove era l’amaro, né la cosa perfetta
150     2, 129|             cosa perfetta colá dove era imperfeczione, né il lume
151     2, 129|          cane della coscienzia, che era debile, comincia ad abbaiare
152     2, 131|            lume de l’intellecto, se era amico o nemico. A l’amico,
153     2, 132|          con la bocca, el cuore tuo era di longa da me. E’ subditi
154     3, 135|           che per la disobbedienzia era caduto ne l’umana generazione.
155     3, 135|            satisfare a la colpa che era facta contra a me, Bene
156     3, 135|        umana, che aveva offeso (che era finita), fusse unita con
157     3, 135|         perregrinazione. Soctoposto era ad ogni miseria, serrata
158     3, 135|            ad ogni miseria, serrata era la porta del cielo e perduta
159     3, 135|          con pena di corpo,  come era usanza nel Testamento vecchio,
160     3, 135|          della mia caritá, el quale era velato sotto questa cennere
161     3, 137|         sangue suo, che tanto tempo era stato serrato. Ma, poi che
162     3, 138|            caritá, vedeva come egli era somma e etterna Bontá, e
163     3, 138|             consolazioni; ogni cosa era dato per amore e per provedere
164     3, 138|          che manifestava che questa era la veritá. Alora diceva
165     3, 138|        Figliuolo, el quale dixe che era «via, veritá e vita», ed
166     3, 139|         dannazione di colui per cui era adivenuto el caso, dicendo: —
167     3, 139|        nella quale tu vedi che egli era, Io permissi questo caso,
168     3, 140|      grandissima soavitá. Ogni cosa era obbediente a l’uomo; ma,
169     3, 140|       risuscitasse quel giovano che era morto. Eliseo non andò,
170     3, 140|         Vedendo Eliseo che egli non era risuscitato, andò egli con
171     3, 140|            volte, in segno che egli era resuscitato. Questo fu figurato
172     3, 141|          affecto loro con esperanza era tucto posto[320] ine, non
173     3, 141|             sua necessitá. El corpo era sovenuto nel suo bisogno,
174     3, 142|            de l’anima Io ti narrai, era piú perfecta l’unione che
175     3, 142|          per passione corporale non era potuta andare alla chiesa
176     3, 142|             de l’umilitá, tanto piú era levata in su, dandole a
177     3, 142|          quella particella che se n’era levata) si partí da l’altare
178     3, 142|             della chiesa, dove ella era. E, credendosi ella che
179     3, 142|     desiderio che, come piú volte l’era adivenuto, Io l’avesse satisfacto
180     3, 143|          quando viene a vedere, non era cavelle. Era bene ed è alcuna
181     3, 143|            vedere, non era cavelle. Era bene ed è alcuna cosa la
182     3, 143|       quello, che egli ne pigliava, era non cavelle, però che ’l
183     3, 144|            exercizio quello che non era suo.  che vedi che lo
184     3, 146|           rispose che tucta nocte s’era afadigato e neuno n’aveva
185     3, 149|      piccola quantitá, la quale non era bastevole a loro,  come
186     3, 149|         fare il monasterio. Sai che era luogo di peccatrici. Ella
187     3, 149|            perfecto: ché, se Agnesa era perfecta ella, non erano
188     3, 149|              e l’umile sua orazione era a me piacevole. Distesi
189     3, 149|           volontá de la povertá non era spirituale, facta per gloria
190     3, 150|      scienzia, cognoscendo che e’ l’era inpedimento, le gittavano
191     3, 151|        Stefano parevano rose: chi n’era cagione? L’amore, col quale
192     3, 151|             riposo? E nondimeno non era né fu cosí: ché sosteneva
193     3, 151|            di lebbra; perché in lui era viva la volontá unde procede
194     3, 151|             ogni pena, e in Lazzaro era morta, e viva in me, che
195     4, 154|           via, e però dixe egli che era via, veritá e vita; e chi
196     4, 155|           voi. Giá ti dixi che ella era una chiave che diserrò il
197     4, 155|    inpazienzia: perché la pazienzia era unita con l’obbedienzia;
198     4, 158|           Agnello, col quale egli s’era conficto e chiavellato per
199     4, 158|        vasello del corpo quello che era ne l’affecto de l’anima
200     4, 158|    proveduti? Non mancava, ché egli era vestito delle fede, ma con
201     4, 158|             e giá ti dixi che tanto era umile quanto obbediente,
202     4, 158|             ha ogni dilecto; ma non era cosí nel principio suo,
203     4, 158|             principio suo, che egli era uno fiore: anco c’erano
204     4, 159|          dixi che lo Spirito sancto era padrone di queste navicelle[
205     4, 161|             o per amore. Meglio gli era, e meno fadiga, a fare l’
206     4, 161|         pena, perché la volontá sua era viva a non volere. E, se
207     4, 163|            etterna, che tanto tempo era stata serrata.[395]~
208     4, 165|         Unde, per mostrare quanto m’era piacevole, vi feci il segno,
209     4, 165|           in segno che quella anima era levata dalla secchezza della
210     4, 165|             il pomo di quello legno era chiamato per li sancti padri «
211     4, 166|            v’ho fatto ponte, perché era rocta la strada del cielo.~
212     5,   1|        secondo la sua consuetudine, era rapita dai sensi corporei,
213     5,   1|          Poi, perché el dicto libro era ed è per volgare, e chi
214     5,   1|          cose in quello libro che n’era meglio dichiarato che da
215     5,   1|           certosa di Pavia[9] e che era stato dato a lui da fra
216     5,   1|             Caterina, e cosí grande era la reverenza alla sua alta
217     5,   1|             non si concede riposo.~ Era dunque necessaria una nuova
218     5,   1|        Perché Caterina, com’è noto, era di nascita popolana, e,
219     5,   2|               meglo», «voglo», come era scritto prima; 5o finalmente,
220     5,   2|            beato Raimondo da Capua, era stato chiuso in una cassetta
221     5,   2|    Riccardiana di Firenze; un altro era posseduto dal bibliofilo
Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (VA1) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2008. Content in this page is licensed under a Creative Commons License