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Alfabetica [« »] unto 2 uolgare 1 uomini 64 uomo 196 uòpare 1 uperte 1 upriva 1 | Frequenza [« »] 198 tua 196 misericordia 196 stato 196 uomo 189 tucto 188 facto 188 fare | S. Caterina da Siena Dialogo della divina provvidenza Concordanze uomo |
Parte, capitolo
1 Inc, 7| necessarie per la vita de l’uomo), tucte l’ho date in tanta 2 Inc, 7| ricevuti da me. Ché voglia l’uomo o no, non può fare che per 3 Inc, 8| infidelitá dello iniquo uomo, che non ama né spera in 4 1, 9| dixi.~ In ogni stato che l’uomo è, o signore o prelato o 5 1, 11| della pruova dinanzi da l’uomo, non sarebbe veritá che 6 1, 13| macula della faccia de l’uomo specchiandosi dentro nello 7 1, 13| mosse te medesimo a creare l’uomo a la imagine e similitudine 8 1, 13| tua dicendo: «Facciamo l’uomo a la imagine e similitudine 9 1, 13| Trinitá etterna, che l’uomo participasse tucto te, alta, 10 1, 13| cagione che tu ponessi l’uomo in tanta dignitá? L’amore 11 1, 13| unione che hai facta ne l’uomo, velando la Deitá etterna 12 1, 13| amore. Tu, Dio, se’ facto uomo, e l’uomo è facto Dio. Per 13 1, 13| Dio, se’ facto uomo, e l’uomo è facto Dio. Per questo 14 1, 14| compire la perfeczione ne l’uomo, a chi si dispone a ricévare; 15 1, 14| per lo peccato del primo uomo Adam, e però tucti voi, 16 1, 14| essendo sufficiente pure uomo a satisfare, che se egli 17 1, 14| volendo Io pure restituire l’uomo, el quale era indebilito 18 1, 14| satisfare a la colpa de l’uomo e disponerlo a quel bene 19 1, 14| margine che rimane quando l’uomo è guarito della piaga, cosí 20 1, 14| medicina amara, la quale l’uomo bere non poteva perché era 21 1, 14| tanta la libertá che ha l’uomo, e tanto è facto forte per 22 1, 14| stato creato.~ Oh miserabile uomo che si dilecta nel loto 23 1, 15| riceve.~ Molto era tenuto l’uomo a me per l’essere che Io 24 1, 15| ma, se tu vedi bene, l’uomo è facto Dio, e Dio è facto 25 1, 15| facto Dio, e Dio è facto uomo per l’unione della natura 26 1, 16| di fare misericordia a l’uomo non obstante che fussero 27 1, 17| quanto amore aveva creato l’uomo, (sí come di sopra alcuna 28 1, 17| Molto mi posso lagnare de l’uomo che da me non ha ricevuto 29 1, 22| unione che Io ho facta ne l’uomo.~ Questo fu di necessitá 30 1, 22| terra della natura de l’uomo non era sufficiente a satisfare 31 1, 26| unione che Io ho facta ne l’uomo, el quale Io formai del 32 1, 26| aveva, perché ’l cuore de l’uomo è sempre tracto per amore. 33 1, 26| tracto da l’amore, se giá l’uomo ignorante non fa resistenzia 34 1, 26| che, tracto il cuore de l’uomo per affecto d’amore, come 35 1, 26| creata in servigio dell’uomo. Le cose create sonno facte 36 1, 26| vedi che, essendo tracto l’uomo, ogni cosa è tracta, perché 37 1, 27| Figliuolo tucto Dio e tucto uomo.~ E passato el ponte, si 38 1, 27| continuamente corre; cosí corre l’uomo come elleno, benché a lui 39 1, 28| ignoranzia e ciechitá dell’uomo, che, essendoli facta la 40 1, 30| costrinse a dare anco piú a l’uomo, cioè lassandoti in cibo, 41 1, 30| però el dái ogni dí a l’uomo, rapresentandoti nel Sacramento 42 1, 31| e anco la dignitá de l’uomo (la quale di sopra ti mostrai), 43 1, 31| el quale, mentre che l’uomo vive in peccato mortale, 44 1, 38| orribile che non è cuore d’uomo che ’l potesse imaginare. 45 1, 39| che tu vegga bene quanto l’uomo s’inganna, ti dirò della 46 1, 39| sostenere pene e tormenti come uomo: non che la natura mia divina 47 1, 39| ma lassa’ lo patire come uomo per satisfare a le colpe 48 1, 40| che, finita la vita dell’uomo, è legato el libero arbitrio; 49 1, 42| specchio la faccia dell’uomo, cosí nel corpo si rapresenta 50 1, 43| con esso v’ucide. Ma se l’uomo non dá questo coltello della 51 1, 43| quanta è la stoltizia de l’uomo, che si fa debile colá dove 52 1, 45| quella cosa che dá pena a l’uomo. Pena di mente e di corpo 53 1, 45| vedrebbe, se non come l’uomo che ha la forma de l’occhio, 54 1, 47| dovete usare.~ Usandole l’uomo cosí, observa el comandamento, 55 1, 47| della perversa volontá de l’uomo. Dico che ella avelena l’ 56 1, 48| la volontá dava pena a l’uomo. E perché i servi miei sonno 57 1, 48| create sonno minori che l’uomo, però che elle sonno facte 58 1, 48| che elle sonno facte per l’uomo e non l’uomo per loro: e 59 1, 48| facte per l’uomo e non l’uomo per loro: e però non può 60 1, 51| nganno e ciechitá de l’uomo e come in questa vita gustano 61 1, 51| non offendarebbe, perché l’uomo di sua natura non può desiderare 62 1, 54| grazia. E perché alora l’uomo si truova pieno della caritá 63 1, 55| tenere in qualunque stato l’uomo si sia, però che neuno stato 64 1, 55| luogo e in ogni stato che l’uomo è, amando e tenendo ogni 65 1, 55| che modo debba tenere ogni uomo generalmente.~ 66 1, 56| dibarbicata. In ogni stato che l’uomo è, gli è bisogno d’ucidere 67 2, 66| Figliuolo tucto Dio e tucto uomo, dandolo a ministrare per 68 2, 67| loro adiviene come de l’uomo che è in uno giardino: che 69 2, 75| infermitá e fragilitá de l’uomo, per la quale fragilitá 70 2, 75| né gli avenire. Neanco l’uomo che offende, doppo l’offesa, 71 2, 78| sangue suo, tucto Dio e tucto uomo, el quale ricevete nel Sacramento 72 2, 83| gridava: «Disaventurato uomo, chi mi dissolverebbe dal 73 2, 85| dá una arra d’inferno a l’uomo che vive a la volontá sensitiva, 74 2, 93| che, in qualunque stato l’uomo si sia, non debba mai lassare 75 2, 93| molto male; ché il misero uomo non cognosce sé, e vuolsi 76 2, 93| peccato mortale) e perché l’uomo è posto sopra tucte le cose 77 2, 95| della virtú. Sí come fa l’uomo, che, poi che ha sanato 78 2, 96| crocifixo, dove cognobbe Dio e uomo. Oltre a questo cognoscimento, 79 2, 100| medesimi, e spogliatisi de l’uomo vecchio, cioè della propria 80 2, 100| sensualitá, e vestiti de l’uomo nuovo, Cristo dolce Iesú, 81 2, 100| d’altrui, la volontá de l’uomo, ma la volontá mia in loro 82 2, 100| giudicare l’occulto cuore de l’uomo. Quello che tu non vedi 83 2, 100| inestimabilemente; e nella volontá de l’uomo giudicare la volontá mia 84 2, 101| di sicurtá che si dá a l’uomo, per la quale aspecta di 85 2, 110| Io dixi, Io Dio so’ facto uomo e l’uomo è facto Dio per 86 2, 110| Io Dio so’ facto uomo e l’uomo è facto Dio per l’unione 87 2, 110| sole, tucto Dio e tucto uomo, perché egli è una medesima 88 2, 110| non si divide tucto Dio ed uomo in questa bianchezza dell’ 89 2, 110| ciascuno so’ tucto Dio e tucto uomo, come decto ho. Sí come 90 2, 110| divide tucto Dio e tucto uomo, ma in ciascuna parte è 91 2, 110| actualmente tucto Dio ed uomo, sí come decto t’ho.~ Ma 92 2, 110| e tucto l’avete, Dio e uomo, sí come ti diei exemplo 93 2, 111| bianchezza tucto Dio e tucto uomo, la natura divina unita 94 2, 111| della Trinitá, tucto Dio e uomo, nascoso e velato socto 95 2, 111| altro, né il vedere Dio e uomo in quello pane, né quel 96 2, 111| sancto desiderio, gusta Dio e uomo. Sí che vedi che ’ sentimenti 97 2, 115| maggiore ruina non può venire l’uomo che se ne fa punitore.~ 98 2, 116| che darmivi tucto Dio e uomo in cibo, sí come Io t’ho 99 2, 120| loro virtú. Però che ogni uomo virtuoso è degno d’amore, 100 2, 120| ministrandovi tucto Dio e uomo, cioè il Corpo e ’l Sangue 101 2, 124| sacramento, quanta è possibile a uomo in questa vita; in quanto 102 2, 124| Figliuolo tucto Dio e tucto uomo, sí come ricevete nel sacramento 103 2, 126| vizio della superbia; e l’uomo superbo è privato della 104 2, 126| abominevole[265] e miserabile uomo, non uomo, ma animale, che 105 2, 126| e miserabile uomo, non uomo, ma animale, che la carne 106 2, 128| vedendo me, Dio, umiliato a l’uomo, dandovi el Verbo del mio 107 2, 128| teco stare. E tu, misero uomo, che se’ facto ministro 108 2, 128| percuote.~ O disaventurato uomo! Tu non pensi che tu non 109 2, 128| Figliuolo tucto Dio e tucto Uomo, sí come Egli è quando è 110 2, 129| l’offizio del sacerdote a uomo idiota, il quale a pena 111 2, 129| in su quella extremitá l’uomo che iniquamente è vissuto 112 2, 129| è; ché forte cosa è a l’uomo trovarsi disarmato nel campo 113 2, 130| signore di corte.~ O misero uomo, a che se’ venuto? Tu debbi 114 2, 130| salvatiche. Vergògnati, uomo, e raguarda e’ tuoi difecti, 115 2, 131| malagevole, e però naturalmente l’uomo teme la morte.~ Ma perché 116 2, 132| séguita doppo la virtú a l’uomo virtuoso, e la pena che 117 2, 132| quanta è la ciechitá dell’uomo, e spezialmente di questi 118 2, 133| Sacramento tucto Dio e tutto uomo, dandoti la similitudine 119 2, 134| basso e piccolo per fare l’uomo grande. Da qualunque lato 120 2, 134| ministrando tucto Dio e tucto uomo nel corpo mistico della 121 2, 134| veritá che ’l cuore dell’uomo non sa tanto adimandare 122 2, 134| ineffabile che tu hai a l’uomo, sí che bussano a la porta. 123 3, 135| come providde creando l’uomo a la imagine e similitudine 124 3, 135| sua non mancava mai a l’uomo, pure che egli la voglia 125 3, 135| uno dolce lagnarsi dell’uomo in questo modo, dicendo:~ — 126 3, 135| ragione. Ma lo ignorante uomo piglia in morte quello che 127 3, 135| che ciò che Io ho dato a l’uomo è somma providenzia. Unde 128 3, 135| questa morte, Io providi a l’uomo dandovi el Verbo de l’unigenito 129 3, 135| quale aveva ingannato l’uomo.~ Sí che usai grande providenzia 130 3, 135| tanto quanto offendesse l’uomo, volendo ritornare a me 131 3, 135| provide di rivestire l’uomo. El quale, avendo perduto 132 3, 135| l’affreddato cuore de l’uomo, se egli non è giá obstinato, 133 3, 135| crocifixo tucto Dio e tucto uomo, cibo degli angeli e cibo 134 3, 136| necessitá e salute dell’uomo in molti e diversi modi ( 135 3, 136| i desidèri mondani dell’uomo sono a me in odio, e in 136 3, 136| mia providenzia, purché l’uomo non presummi né speri in 137 3, 136| ricreazione che ha ricevuto l’uomo nel Sangue, ricreandolo 138 3, 136| exercitato in virtú. El macto uomo non vede che di tempo in 139 3, 137| procurare a la salute dell’uomo. E però ha ogni cosa in 140 3, 137| Alcuna volta parrá a l’uomo, o grandine o tempesta o 141 3, 138| provedere a la salute de l’uomo, e non per verun altro fine.~ 142 3, 140| quanta è la ignoranzia dell’uomo. Egli è senza veruno senno 143 3, 140| proprio sapere. O stolto uomo, e non vedi tu che il sapere 144 3, 140| e carissima figliuola, l’uomo non fu leale né fedele a 145 3, 140| sovengano a la necessitá dell’uomo. El cielo adornato degli[ 146 3, 140| animali, per la vita dell’uomo; el mare, adornato di pesci. 147 3, 140| cosa era obbediente a l’uomo; ma, per la colpa e disobbedienzia 148 3, 140| Insalvatichí el mondo e l’uomo, el quale uomo è un altro 149 3, 140| mondo e l’uomo, el quale uomo è un altro mondo. Ma io 150 3, 141| raconciai el secondo mondo de l’uomo. Al primo non fu tolto, 151 3, 141| tribolazioni e che in ogni cosa l’uomo non trovasse ribellione. 152 3, 141| la speranza del mondo all’uomo e farlo córrire e dirizzare 153 3, 141| suo. E tanto ignorante è l’uomo a non cognoscere la veritá, 154 3, 141| corpo.~ E come può credere l’uomo, che mi vede pascere e nutricare 155 3, 141| quello solitario, sanctissimo uomo che tucto aveva lassato 156 3, 142| di solo pane non viveva l’uomo, ma d’ogni parola che procede 157 3, 142| Corpo di Cristo tucto Dio e uomo: egli rispose che non volea 158 3, 143| concependo el cuore de l’uomo amore al peccato mortale 159 3, 143| la quale merita lo iniquo uomo che Io usi contra di lui. 160 3, 144| e agli altri nemici de l’uomo che percuotano l’altre porte; 161 3, 144| affecto disordenato de l’uomo, che ha uperte le porte 162 3, 145| sostenere e col mezzo de l’uomo, mostrò a me quanto amasse 163 3, 146| buoni e perfecti mezzi tra l’uomo, che è caduto in guerra, 164 3, 146| reconciliare in pace con meco l’uomo, col molto sostenere infino 165 3, 148| Io ho creato e ordinato l’uomo acciò che goda nel mio sommo, 166 3, 148| legame della caritá: voglia l’uomo o no, egli ci è legato. 167 3, 148| providdi di non dare a uno uomo, né a ogniuno a se medesimo, 168 3, 148| in tucto alla vita de l’uomo; ma chi n’ha una parte, 169 3, 148| altre menbra. Non fa cosí l’uomo superbo, che, vedendo il 170 3, 148| angelo si comunica con l’uomo, cioè con l’anime de’ beati, 171 3, 149| ordinate per la vita de l’uomo. E tu sai che egli è cosí, 172 3, 150| uccidono l’anima: fanno l’uomo crudele a se medesimo, tolgonli 173 3, 150| create sonno facte per l’uomo perché il servissero e non 174 3, 150| se ne faccia servo, e l’uomo die servire a me che so’ 175 3, 150| a quante pene si mecte l’uomo, per mare e per terra, per 176 3, 151| raguarda Dio essere facto uomo, vestito della viltá e umanitá 177 3, 151| non cognosce lo ignorante uomo, che tanto m’offende e tiene 178 3, 151| morte che naturalmente l’uomo teme? Perché la sposa, la 179 3, 151| naturale. E come potrá l’uomo che è in questo stato dolersi 180 3, 151| proveggo. E unde verrá che l’uomo, stando nelle ricchezze 181 4, 154| e quale è il segno che l’uomo l’abbi o no, e chi è la 182 4, 154| tolle? Raguarda nel primo uomo, e vedrai la cagione che 183 4, 154| infinita bontá, vedendo che l’uomo, cui Io tanto amavo, non 184 4, 155| chiave del Verbo. E se l’uomo non va col lume della fede 185 4, 155| uomini stolti che seguitano l’uomo vecchio, il primo padre 186 4, 155| perfectamente che, tanto quanto l’uomo guastasse la chiave sua 187 4, 155| racconciare. O cieco sopra cieco uomo, che, poi che tu hai guasta 188 4, 161| Questo non è frate, ma uno uomo vestito: uomo in forma, 189 4, 161| frate, ma uno uomo vestito: uomo in forma, ma in effecto 190 4, 162| mi dispiacque tanto ne l’uomo, che Io non volsi che passasse 191 4, 162| punizione, ché, non essendo l’uomo sufficiente a portare la 192 4, 163| disobbedienzia del primo uomo fu serrato il cielo, e con 193 4, 166| inextimabile ch’Io ebbi all’uomo, mandai el Verbo de l’unigenito 194 4, 166| E come tucti dal primo uomo vecchio contraeste la morte, 195 4, 166| avete contracta la vita da l’uomo nuovo, Cristo dolce Iesú, 196 Var | essendo sufficiente pure uomo...~~~~12 v.~~~~2~~~~manca~~~~