Parte, capitolo

  1   Inc,   7|             necessarie per la vita de l’uomo), tucte l’ho date in tanta
  2   Inc,   7|            ricevuti da me. Ché voglia l’uomo o no, non può fare che per
  3   Inc,   8|                 infidelitá dello iniquo uomo, che non amaspera in
  4     1,   9|              dixi.~ In ogni stato che l’uomo è, o signore o prelato o
  5     1,  11|               della pruova dinanzi da l’uomo, non sarebbe veritá che
  6     1,  13|                macula della faccia de l’uomo specchiandosi dentro nello
  7     1,  13|            mosse te medesimo a creare l’uomo a la imagine e similitudine
  8     1,  13|                tua dicendo: «Facciamo l’uomo a la imagine e similitudine
  9     1,  13|                  Trinitá etterna, che l’uomo participasse tucto te, alta,
 10     1,  13|                cagione che tu ponessi l’uomo in tanta dignitá? L’amore
 11     1,  13|               unione che hai facta ne l’uomo, velando la Deitá etterna
 12     1,  13|               amore. Tu, Dio, se’ facto uomo, e l’uomo è facto Dio. Per
 13     1,  13|                Dio, se’ facto uomo, e l’uomo è facto Dio. Per questo
 14     1,  14|             compire la perfeczione ne l’uomo, a chi si dispone a ricévare;
 15     1,  14|                per lo peccato del primo uomo Adam, e però tucti voi,
 16     1,  14|                essendo sufficiente pure uomo a satisfare, che se egli
 17     1,  14|            volendo Io pure restituire l’uomo, el quale era indebilito
 18     1,  14|               satisfare a la colpa de l’uomo e disponerlo a quel bene
 19     1,  14|             margine che rimane quando l’uomo è guarito della piaga, cosí
 20     1,  14|              medicina amara, la quale l’uomo bere non poteva perché era
 21     1,  14|               tanta la libertá che ha l’uomo, e tanto è facto forte per
 22     1,  14|            stato creato.~ Oh miserabile uomo che si dilecta nel loto
 23     1,  15|             riceve.~ Molto era tenuto l’uomo a me per l’essere che Io
 24     1,  15|                  ma, se tu vedi bene, l’uomo è facto Dio, e Dio è facto
 25     1,  15|                facto Dio, e Dio è facto uomo per l’unione della natura
 26     1,  16|                di fare misericordia a l’uomo non obstante che fussero
 27     1,  17|             quanto amore aveva creato l’uomo, ( come di sopra alcuna
 28     1,  17|             Molto mi posso lagnare de l’uomo che da me non ha ricevuto
 29     1,  22|             unione che Io ho facta ne l’uomo.~ Questo fu di necessitá
 30     1,  22|                 terra della natura de l’uomo non era sufficiente a satisfare
 31     1,  26|             unione che Io ho facta ne l’uomo, el quale Io formai del
 32     1,  26|             aveva, perché ’l cuore de l’uomo è sempre tracto per amore.
 33     1,  26|             tracto da l’amore, se giá l’uomo ignorante non fa resistenzia
 34     1,  26|               che, tracto il cuore de l’uomo per affecto d’amore, come
 35     1,  26|                 creata in servigio dell’uomo. Le cose create sonno facte
 36     1,  26|              vedi che, essendo tracto l’uomo, ogni cosa è tracta, perché
 37     1,  27|             Figliuolo tucto Dio e tucto uomo.~ E passato el ponte, si
 38     1,  27|       continuamente corre; cosí corre l’uomo come elleno, benché a lui
 39     1,  28|              ignoranzia e ciechitá dell’uomo, che, essendoli facta la
 40     1,  30|           costrinse a dare anco piú a l’uomo, cioè lassandoti in cibo,
 41     1,  30|                 però el dái ogni  a l’uomo, rapresentandoti nel Sacramento
 42     1,  31|                  e anco la dignitá de l’uomo (la quale di sopra ti mostrai),
 43     1,  31|                  el quale, mentre che l’uomo vive in peccato mortale,
 44     1,  38|              orribile che non è cuore d’uomo che ’l potesse imaginare.
 45     1,  39|              che tu vegga bene quanto l’uomo s’inganna, ti dirò della
 46     1,  39|          sostenere pene e tormenti come uomo: non che la natura mia divina
 47     1,  39|                ma lassa’ lo patire come uomo per satisfare a le colpe
 48     1,  40|                che, finita la vita dell’uomo, è legato el libero arbitrio;
 49     1,  42|                 specchio la faccia dell’uomo, cosí nel corpo si rapresenta
 50     1,  43|               con esso v’ucide. Ma se l’uomo non  questo coltello della
 51     1,  43|              quanta è la stoltizia de l’uomo, che si fa debile colá dove
 52     1,  45|             quella cosa che  pena a l’uomo. Pena di mente e di corpo
 53     1,  45|                 vedrebbe, se non come l’uomo che ha la forma de l’occhio,
 54     1,  47|               dovete usare.~ Usandole l’uomo cosí, observa el comandamento,
 55     1,  47|             della perversa volontá de l’uomo. Dico che ella avelena l’
 56     1,  48|                la volontá dava pena a l’uomo. E perché i servi miei sonno
 57     1,  48|               create sonno minori che l’uomo, però che elle sonno facte
 58     1,  48|              che elle sonno facte per l’uomo e non l’uomo per loro: e
 59     1,  48|                facte per l’uomo e non l’uomo per loro: e però non può
 60     1,  51|                  nganno e ciechitá de l’uomo e come in questa vita gustano
 61     1,  51|              non offendarebbe, perché l’uomo di sua natura non può desiderare
 62     1,  54|                grazia. E perché alora l’uomo si truova pieno della caritá
 63     1,  55|             tenere in qualunque stato l’uomo si sia, però che neuno stato
 64     1,  55|             luogo e in ogni stato che l’uomo è, amando e tenendo ogni
 65     1,  55|              che modo debba tenere ogni uomo generalmente.~
 66     1,  56|        dibarbicata. In ogni stato che l’uomo è, gli è bisogno d’ucidere
 67     2,  66|             Figliuolo tucto Dio e tucto uomo, dandolo a ministrare per
 68     2,  67|                 loro adiviene come de l’uomo che è in uno giardino: che
 69     2,  75|              infermitá e fragilitá de l’uomo, per la quale fragilitá
 70     2,  75|                né gli avenire. Neanco l’uomo che offende, doppo l’offesa,
 71     2,  78|           sangue suo, tucto Dio e tucto uomo, el quale ricevete nel Sacramento
 72     2,  83|                 gridava: «Disaventurato uomo, chi mi dissolverebbe dal
 73     2,  85|                una arra d’inferno a l’uomo che vive a la volontá sensitiva,
 74     2,  93|               che, in qualunque stato l’uomo si sia, non debba mai lassare
 75     2,  93|               molto male; ché il misero uomo non cognosce sé, e vuolsi
 76     2,  93|             peccato mortale) e perché l’uomo è posto sopra tucte le cose
 77     2,  95|               della virtú.  come fa l’uomo, che, poi che ha sanato
 78     2,  96|          crocifixo, dove cognobbe Dio e uomo. Oltre a questo cognoscimento,
 79     2, 100|            medesimi, e spogliatisi de l’uomo vecchio, cioè della propria
 80     2, 100|              sensualitá, e vestiti de l’uomo nuovo, Cristo dolce Iesú,
 81     2, 100|               d’altrui, la volontá de l’uomo, ma la volontá mia in loro
 82     2, 100|          giudicare l’occulto cuore de l’uomo. Quello che tu non vedi
 83     2, 100| inestimabilemente; e nella volontá de l’uomo giudicare la volontá mia
 84     2, 101|                di sicurtá che si  a l’uomo, per la quale aspecta di
 85     2, 110|               Io dixi, Io Dio sofacto uomo e l’uomo è facto Dio per
 86     2, 110|               Io Dio sofacto uomo e l’uomo è facto Dio per l’unione
 87     2, 110|                 sole, tucto Dio e tucto uomo, perché egli è una medesima
 88     2, 110|              non si divide tucto Dio ed uomo in questa bianchezza dell’
 89     2, 110|          ciascuno sotucto Dio e tucto uomo, come decto ho.  come
 90     2, 110|                divide tucto Dio e tucto uomo, ma in ciascuna parte è
 91     2, 110|                actualmente tucto Dio ed uomo,  come decto t’ho.~ Ma
 92     2, 110|                  e tucto l’avete, Dio e uomo,  come ti diei exemplo
 93     2, 111|            bianchezza tucto Dio e tucto uomo, la natura divina unita
 94     2, 111|              della Trinitá, tucto Dio e uomo, nascoso e velato socto
 95     2, 111|               altro, né il vedere Dio e uomo in quello pane, né quel
 96     2, 111|           sancto desiderio, gusta Dio e uomo.  che vedi che ’ sentimenti
 97     2, 115|         maggiore ruina non può venire l’uomo che se ne fa punitore.~
 98     2, 116|                 che darmivi tucto Dio e uomo in cibo,  come Io t’ho
 99     2, 120|               loro virtú. Però che ogni uomo virtuoso è degno d’amore,
100     2, 120|               ministrandovi tucto Dio e uomo, cioè il Corpo e ’l Sangue
101     2, 124|        sacramento, quanta è possibile a uomo in questa vita; in quanto
102     2, 124|             Figliuolo tucto Dio e tucto uomo,  come ricevete nel sacramento
103     2, 126|               vizio della superbia; e l’uomo superbo è privato della
104     2, 126|           abominevole[265] e miserabile uomo, non uomo, ma animale, che
105     2, 126|                  e miserabile uomo, non uomo, ma animale, che la carne
106     2, 128|           vedendo me, Dio, umiliato a l’uomo, dandovi el Verbo del mio
107     2, 128|                teco stare. E tu, misero uomo, che se’ facto ministro
108     2, 128|              percuote.~ O disaventurato uomo! Tu non pensi che tu non
109     2, 128|             Figliuolo tucto Dio e tucto Uomo,  come Egli è quando è
110     2, 129|               l’offizio del sacerdote a uomo idiota, il quale a pena
111     2, 129|                in su quella extremitá l’uomo che iniquamente è vissuto
112     2, 129|                 è; ché forte cosa è a l’uomo trovarsi disarmato nel campo
113     2, 130|             signore di corte.~ O misero uomo, a che se’ venuto? Tu debbi
114     2, 130|                 salvatiche. Vergògnati, uomo, e raguarda e’ tuoi difecti,
115     2, 131|       malagevole, e però naturalmente l’uomo teme la morte.~ Ma perché
116     2, 132|              séguita doppo la virtú a l’uomo virtuoso, e la pena che
117     2, 132|               quanta è la ciechitá dell’uomo, e spezialmente di questi
118     2, 133|            Sacramento tucto Dio e tutto uomo, dandoti la similitudine
119     2, 134|              basso e piccolo per fare l’uomo grande. Da qualunque lato
120     2, 134|           ministrando tucto Dio e tucto uomo nel corpo mistico della
121     2, 134|                veritá che ’l cuore dell’uomo non sa tanto adimandare
122     2, 134|               ineffabile che tu hai a l’uomo,  che bussano a la porta.
123     3, 135|                 come providde creando l’uomo a la imagine e similitudine
124     3, 135|                 sua non mancava mai a l’uomo, pure che egli la voglia
125     3, 135|                 uno dolce lagnarsi dell’uomo in questo modo, dicendo:~ —
126     3, 135|                ragione. Ma lo ignorante uomo piglia in morte quello che
127     3, 135|              che ciò che Io ho dato a l’uomo è somma providenzia. Unde
128     3, 135|            questa morte, Io providi a l’uomo dandovi el Verbo de l’unigenito
129     3, 135|                 quale aveva ingannato l’uomo.~  che usai grande providenzia
130     3, 135|               tanto quanto offendesse l’uomo, volendo ritornare a me
131     3, 135|                  provide di rivestire l’uomo. El quale, avendo perduto
132     3, 135|                 l’affreddato cuore de l’uomo, se egli non è giá obstinato,
133     3, 135|             crocifixo tucto Dio e tucto uomo, cibo degli angeli e cibo
134     3, 136|                 necessitá e salute dell’uomo in molti e diversi modi (
135     3, 136|                 i desidèri mondani dell’uomo sono a me in odio, e in
136     3, 136|               mia providenzia, purché l’uomo non presummi né speri in
137     3, 136|           ricreazione che ha ricevuto l’uomo nel Sangue, ricreandolo
138     3, 136|           exercitato in virtú. El macto uomo non vede che di tempo in
139     3, 137|              procurare a la salute dell’uomo. E però ha ogni cosa in
140     3, 137|                  Alcuna volta parrá a l’uomo, o grandine o tempesta o
141     3, 138|              provedere a la salute de l’uomo, e non per verun altro fine.~
142     3, 140|             quanta è la ignoranzia dell’uomo. Egli è senza veruno senno
143     3, 140|                proprio sapere. O stolto uomo, e non vedi tu che il sapere
144     3, 140|                e carissima figliuola, l’uomo non fu lealefedele a
145     3, 140|           sovengano a la necessitá dell’uomo. El cielo adornato degli[
146     3, 140|               animali, per la vita dell’uomo; el mare, adornato di pesci.
147     3, 140|                 cosa era obbediente a l’uomo; ma, per la colpa e disobbedienzia
148     3, 140|               Insalvatichí el mondo e l’uomo, el quale uomo è un altro
149     3, 140|                mondo e l’uomo, el quale uomo è un altro mondo. Ma io
150     3, 141|         raconciai el secondo mondo de l’uomo. Al primo non fu tolto,
151     3, 141|       tribolazioni e che in ogni cosa l’uomo non trovasse ribellione.
152     3, 141|               la speranza del mondo all’uomo e farlo córrire e dirizzare
153     3, 141|              suo. E tanto ignorante è l’uomo a non cognoscere la veritá,
154     3, 141|            corpo.~ E come può credere l’uomo, che mi vede pascere e nutricare
155     3, 141|           quello solitario, sanctissimo uomo che tucto aveva lassato
156     3, 142|               di solo pane non viveva l’uomo, ma d’ogni parola che procede
157     3, 142|             Corpo di Cristo tucto Dio e uomo: egli rispose che non volea
158     3, 143|                concependo el cuore de l’uomo amore al peccato mortale
159     3, 143|               la quale merita lo iniquo uomo che Io usi contra di lui.
160     3, 144|                e agli altri nemici de l’uomo che percuotano l’altre porte;
161     3, 144|                affecto disordenato de l’uomo, che ha uperte le porte
162     3, 145|              sostenere e col mezzo de l’uomo, mostrò a me quanto amasse
163     3, 146|            buoni e perfecti mezzi tra l’uomo, che è caduto in guerra,
164     3, 146|         reconciliare in pace con meco l’uomo, col molto sostenere infino
165     3, 148|               Io ho creato e ordinato l’uomo acciò che goda nel mio sommo,
166     3, 148|           legame della caritá: voglia l’uomo o no, egli ci è legato.
167     3, 148|              providdi di non dare a uno uomo, né a ogniuno a se medesimo,
168     3, 148|                 in tucto alla vita de l’uomo; ma chi n’ha una parte,
169     3, 148|             altre menbra. Non fa cosí l’uomo superbo, che, vedendo il
170     3, 148|                angelo si comunica con l’uomo, cioè con l’anime de’ beati,
171     3, 149|               ordinate per la vita de l’uomo. E tu sai che egli è cosí,
172     3, 150|               uccidono l’anima: fanno l’uomo crudele a se medesimo, tolgonli
173     3, 150|                create sonno facte per l’uomo perché il servissero e non
174     3, 150|                 se ne faccia servo, e l’uomo die servire a me che so’
175     3, 150|                a quante pene si mecte l’uomo, per mare e per terra, per
176     3, 151|               raguarda Dio essere facto uomo, vestito della viltá e umanitá
177     3, 151|               non cognosce lo ignorante uomo, che tanto m’offende e tiene
178     3, 151|                morte che naturalmente l’uomo teme? Perché la sposa, la
179     3, 151|                naturale. E come potrá l’uomo che è in questo stato dolersi
180     3, 151|            proveggo. E unde verrá che l’uomo, stando nelle ricchezze
181     4, 154|                e quale è il segno che l’uomo l’abbi o no, e chi è la
182     4, 154|               tolle? Raguarda nel primo uomo, e vedrai la cagione che
183     4, 154|           infinita bontá, vedendo che l’uomo, cui Io tanto amavo, non
184     4, 155|                chiave del Verbo. E se l’uomo non va col lume della fede
185     4, 155|           uomini stolti che seguitano l’uomo vecchio, il primo padre
186     4, 155|       perfectamente che, tanto quanto l’uomo guastasse la chiave sua
187     4, 155|        racconciare. O cieco sopra cieco uomo, che, poi che tu hai guasta
188     4, 161|              Questo non è frate, ma uno uomo vestito: uomo in forma,
189     4, 161|             frate, ma uno uomo vestito: uomo in forma, ma in effecto
190     4, 162|                mi dispiacque tanto ne l’uomo, che Io non volsi che passasse
191     4, 162|           punizione, ché, non essendo l’uomo sufficiente a portare la
192     4, 163|                disobbedienzia del primo uomo fu serrato il cielo, e con
193     4, 166|             inextimabile ch’Io ebbi all’uomo, mandai el Verbo de l’unigenito
194     4, 166|                  E come tucti dal primo uomo vecchio contraeste la morte,
195     4, 166|            avete contracta la vita da l’uomo nuovo, Cristo dolce Iesú,
196   Var     |                essendo sufficiente pure uomo...~~~~12 v.~~~~2~~~~manca~~~~
Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (VA1) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2008. Content in this page is licensed under a Creative Commons License