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Alfabetica [« »] acciecalo 1 acciecati 2 acciecato 2 acciò 157 accompagnata 1 accordano 1 accordata 1 | Frequenza [« »] 163 tucti 162 sia 158 divina 157 acciò 155 servi 151 bontá 151 timore | S. Caterina da Siena Dialogo della divina provvidenza Concordanze acciò |
Parte, capitolo
1 Inc, 4| decto.~ Tu mi chiedi pene acciò che si satisfacci a l’offese 2 Inc, 4| variate e diverse passioni acciò che cognoscano la poca fermezza 3 Inc, 4| per riducerli a grazia, acciò che la mia veritá sia compíta 4 Inc, 6| piagne sopra questi morti, acciò che con l’orazione si distruga 5 Inc, 7| mezzo che io v’ho posto acciò che exercitiate e proviate 6 Inc, 7| grazia.~ Sí che vedi che acciò che essi usassero la virtú 7 1, 12| portare. Hottelo mostrato acciò che tu e gli altri servi 8 1, 13| e destili l’intellecto acciò che cognoscesse, vedendo, 9 1, 13| Figliuolo; e destili la volontá acciò che potesse amare quello 10 1, 13| amore e destile l’essere acciò che ella gustasse e godesse 11 1, 13| caduta nella grande guerra, acciò che della guerra si facesse 12 1, 14| massa corrocta d’Adam, acciò che sostenesse pena in quella 13 1, 14| servitudine e facto libero, acciò che signoreggiasse la sua 14 1, 15| e la salute de l’anime, acciò che, costrecto da le lagrime 15 1, 19| in lui uno lume di grazia acciò che in veritá seguitasse 16 1, 21| ponte del mio Figliuolo, acciò che passando el fiume non 17 1, 22| in veritá seguitano me, acciò che tu ti doglia della dannazione 18 1, 22| rocta, sí come Io ti dixi, acciò che giogneste a vita e passaste 19 1, 22| natura mia, Deitá etterna, acciò che fusse sufficiente a 20 1, 22| strada. Perché si fece via? acciò che in veritá veniste a 21 1, 23| terra della vostra umanitá, acciò che voi, tralci uniti con 22 1, 24| amoroso Verbo? Io gli poto, acciò che faccino molto fructo, 23 1, 24| con le molte tribolazioni, acciò che faccino piú fructo e 24 1, 26| conficti ti sonno scalone acciò che tu possa giognere al 25 1, 26| il ponte ha tre scaloni acciò che, salendo el primo e 26 1, 26| facta per loro: anco per me, acciò che mi serva con tucto el 27 1, 26| in alto, e abbi le scale, acciò che si possa salire con 28 1, 27| ponte si ha le pietre murate acciò che, venendo la piova, non 29 1, 27| murate col Sangue suo, acciò che ogni fedele possa andare 30 1, 27| vita, e dá bere il Sangue, acciò ch’e’ viandanti peregrini 31 1, 29| narrarò.~ Hocti decto questo acciò che ne le menti di chi ode 32 1, 29| hammi facto vostro ponte, acciò che esciate del fiume e 33 1, 29| richieggio lagrime e sudori acciò che da me ricevano misericordia.~ 34 1, 30| che mi preghiate per loro, acciò che Io lo’ facci misericordia».[ 35 1, 30| cioè lassandoti in cibo, acciò che noi, debili, avessimo 36 1, 31| quale di sopra ti mostrai), acciò che tu meglio conosca la 37 1, 32| ricchezze le gictavano da loro, acciò che ’l pensiere delle ricchezze 38 1, 33| terra che gl’inghioctisca, acciò che si ravegano delle colpe 39 1, 35| destruxe con la morte sua, acciò che neuno potesse dire: — 40 1, 36| doctrina e veritá per angelo, acciò che non possano dire: — 41 1, 39| ho decto delle due: ora, acciò che tu vegga bene quanto 42 1, 42| della dignitá de’ giusti, acciò che meglio cognosca la miseria 43 1, 43| cognoscimento di voi e di me, e acciò che la virtú sia provata, 44 1, 44| però vi diei el ponte, acciò che voi non annegaste.~ 45 1, 46| etterna. — Questo t’ho decto acciò che tu cognosca meglio e 46 1, 47| ha ordinato la mia bontá acciò che veruno abbi scusa di 47 1, 49| del mondo (le quali Io do acciò che l’anima cognosca che ’ 48 1, 54| de l’intellecto vostro, acciò che in lui raguardi el fuoco 49 1, 55| come si debba intendere, acciò che tu meglio abbi cognosciuta 50 1, 59| l’amore che Io lo’ porto; acciò che salgano con amore co’ 51 1, 62| velame della vostra umanitá, acciò che mi poteste vedere. Io, 52 1, 63| gionta alla perfeczione. E acciò che ella vi giognesse, mi 53 1, 64| mezzo del proximo vostro, acciò che faciate a lui quello 54 2, 66| doctrina della mia Veritá, acciò che per debilezza non vengano 55 2, 66| suoi.~ E questo debba fare acciò che ’l cognoscimento di 56 2, 66| particulare, ma in comune, acciò che la mente non sia contaminata 57 2, 66| larghezza della misericordia, acciò che non venga a confusione. 58 2, 70| della quale v’ho facto ponte acciò che per lui giongano a me. 59 2, 71| proveduto in darvi el segno, acciò che l’anima, se ella vuole 60 2, 72| decto t’ho.~ Hottelo decto, acciò che tu e gli altri servi 61 2, 72| caritá di me donatore.~ E acciò che l’anima non abbi scusa 62 2, 73| col cognoscimento di me, acciò che non venga a confusione. 63 2, 75| cuore, mostrandovelo aperto, acciò che vedeste che piú amavo 64 2, 76| favellandoti Io in persona sua, acciò che tu cognosca l’excellenzia 65 2, 78| sète peregrini e viandanti, acciò che non veniate meno, ne 66 2, 86| della dannazione de l’anime, acciò che ’l dolore e l’amore 67 2, 89| grazia, di darle questo lume acciò che sempre cresca, perché 68 2, 91| crescendo in continua virtú, acciò che si nutrichi el fuoco 69 2, 97| e di misericordia, che, acciò che schiectamente possa 70 2, 97| dimostrata la veritá, e acciò ch’io possa vedere due altri 71 2, 97| che non la fa? Pregoti che acciò ch’io non sia ingannata 72 2, 97| le quali io t’adimando, acciò che in veritá io possa servire 73 2, 98| mia veritá. E però voglio, acciò che meglio la cognosca, 74 2, 98| Dio etterno disse a lei: — Acciò che tu meglio possa intendere 75 2, 98| del piú vile della terra, acciò che, vedendo la bellezza 76 2, 99| grandissima penitenzia: e acciò che la sensualitá loro non 77 2, 102| carissima figliuola; ed acciò che tu meglio sia dichiarata 78 2, 102| cose singulari tu faccia, acciò che l’ignoranzia non impedisca 79 2, 102| la quale Io ti chiamo, e acciò che ’l dimonio, col mantello 80 2, 102| actienti a la parte piú sicura, acciò che fuga lo inganno e la 81 2, 102| Io volevo che tu facessi, acciò che in veritá servissi me.~ 82 2, 103| anima che riceve l’orazione, acciò che chi prega insiememente 83 2, 103| cognoscere perfectamente voi, acciò che piú perfectamente cognosciate 84 2, 105| riprendere il proximo tuo, acciò che tu non sia ingannata 85 2, 105| la loro propria volontá, acciò che in neuna cosa ribellino 86 2, 108| vita della perregrinazione, acciò che io non sia ingannata 87 2, 108| bontá di dirne alcuna cosa, acciò che io avesse materia di 88 2, 108| buoni pastori); sí che, acciò che questo cresca in me, 89 2, 110| ministri della sancta Chiesa. E acciò che tu meglio possa cognoscer 90 2, 110| ministri per la salute vostra, acciò che per loro vi sia ministrato 91 2, 110| mistico della sancta Chiesa, acciò che aviate vita, dandovi 92 2, 110| cosí riceve il fuoco. E acciò che meglio m’intenda, pongoti 93 2, 112| perregrini e viandanti, acciò che aviate refrigerio e 94 2, 113| tucto questo t’ho decto acciò che tu meglio cognosca la 95 2, 113| posti e’ miei ministri, acciò che piú ti doglia delle 96 2, 116| come Io tel manifestai, acciò che tu avessi piú materia 97 2, 116| dapnazione di questi miserabili, acciò che col dolore e con l’amaritudine 98 2, 117| colpa del peccato mortale, acciò che di quel male che essi 99 2, 118| in servizio del dimonio; acciò che tu piú ti doglia.~ Questo 100 2, 119| tagliará dalla congregazione, acciò che non imputridisca gli 101 2, 119| Chiesa per vostra guardia, acciò che voi, ciechi, abbiate 102 2, 121| carissima figliuola, che, acciò che tu e gli altri servi 103 2, 123| e factoti mio ministro, acciò che ’l ministri a l’altre 104 2, 124| miei vi poteste ponere, acciò che questa lebbra non vi 105 2, 124| questi miserabili peccati acciò che sieno piú solliciti 106 2, 124| tuoi ci possiamo riposare, acciò che questa lebbra non ci 107 2, 126| suo; e il costato aperto, acciò che tu vedessi el secreto 108 2, 127| prendano exemplo e temano, acciò che neuno si levi piú a 109 2, 128| dovarebbe fare il popolo acciò che non venisse in quello 110 2, 129| meglio la misericordia mia, acciò che tu in questa misericordia 111 2, 129| anco gli sará facto sapere, acciò che, come medico che egli 112 2, 129| in vigilia ed orazione, acciò che la mactina, disposto, 113 2, 129| posto nello stato angelico, acciò che tu possa conversare 114 2, 132| confusione e rimproverio. Acciò che nel punto della morte 115 2, 132| ti dánno la confusione, acciò che poi, con loro insieme, 116 2, 132| difecto suo con esperanza; acciò che con la vergogna e cognoscimento 117 2, 133| la similitudine del sole, acciò che tu vedessi che per li 118 2, 134| dolce e amara medicina, acciò che io guarisca e mi levi 119 2, 134| spezialmente da’ ministri tuoi, acciò che io distilli uno fiume 120 2, 134| sangue del tuo Figliuolo, acciò che le dimonia infernali 121 3, 135| etterno. Die’ le l’intellecto acciò che nella sapienzia de l’ 122 3, 135| clemenzia dello Spirito sancto, acciò che potesse amare quello 123 3, 135| unita con cosa infinita, acciò che infinitamente satisfacesse 124 3, 135| Sangue della mia Veritá, acciò che possa giognere al termine 125 3, 138| ve n’avevo facto ponte, acciò che tucti poteste venire 126 3, 139| Io permissi questo caso, acciò che col sangue suo nel Sangue 127 3, 139| mia misericordia con lume, acciò che non errassero né mancassero 128 3, 142| crescerla nel lume della fede, acciò che mai non manchi che ella 129 3, 144| mostrarle la mia providenzia, acciò che ella si fidi di me e 130 3, 144| che procuro la salute sua; acciò che ella stia umile e vegga 131 3, 144| perché egli el provasse, acciò che avesse materia di cognoscerlo; 132 3, 145| doctrina sua, fa fructo. E, acciò che ’l fructo vostro cresca 133 3, 145| peso delle molte fadighe, acciò che la virtú della pazienzia 134 3, 145| crèsciare in amore e in pena; acciò che, stimolati dal fuoco 135 3, 145| con le molte tribulazioni, acciò che faccino maggiore e piú 136 3, 146| e’ pesci nella rete sua, acciò che si conservino e crescano 137 3, 146| in ogni maniera di genti; acciò che in ogni cosa poteste 138 3, 147| Questo t’ho decto, acciò che col lume de l’intellecto 139 3, 148| creato e ordinato l’uomo acciò che goda nel mio sommo, 140 3, 148| legato per necessitá. Unde, acciò che in acto e in affecto 141 3, 148| parte, e chi n’ha un’altra, acciò che l’uno abbi materia, 142 3, 151| de l’odio e de l’amore, acciò che purifichi il luogo suo: 143 3, 153| promectesti che mi narraresti, acciò che io d’essa virtú m’inamori, 144 4, 155| uno cingolo e cignerti, acciò che tu non la perda.~ Sappi, 145 4, 156| obbedienzia perde la ruggine, acciò che con essa potesse di 146 4, 156| tenete questa obbedienzia, acciò che, insiememente con gli 147 4, 158| la salute de l’anime. E, acciò che non attendano ad altro, 148 4, 159| la virtú de l’obbediente, acciò che meglio cognosca l’uno 149 4, 159| o l’exercizio corporale, acciò che con la vocale ed exercizio 150 4, 161| non avere che spendere, acciò che non gli traesse della 151 4, 162| dichiarata questa parola, acciò che in te non cadesse errore 152 4, 162| sapienzia mia in darvi lume, acciò che cognosciate la mia veritá. 153 4, 163| sorella non irrugginiscano, acciò che, nel tempo che le bisognano 154 4, 164| amore del vero obbediente, acciò che ogniuno, in qualunque 155 4, 166| strada della veritá, morta, acciò che non sia poi ripresa 156 4, 167| della grande perfeczione, acciò che con lume e non con tenebre 157 Var | 2~~~~~~194~~~~1~~~~...e acciò ch’io possa vedere...~~~~