Parte, capitolo

  1     1,  12|     indietro a mirare l’aratro per timore di veruna creatura né per
  2     1,  16|          rallegrava, perdendo ogni timore nelle persecuzioni del mondo,
  3     1,  27|       expeditamente e senza veruno timore servile[53] di piova della
  4     1,  36|         vizio, per dar lo’ amore e timore sancto con odio del vizio
  5     1,  39|       narrarlo;[72] a’ giusti dará timore di reverenzia con grande
  6     1,  41|         Costoro none aspectano con timore il divino giudicio, ma con
  7     1,  44|      ingannano con uno disordinato timore, e come Io so’ lo Idio vostro
  8     1,  47|    ordinatala con l’amore e sancto timore di me, egli può tenere ed
  9     1,  47|            con sancto amore e vero timore; ma dico del veleno della
 10     1,  48|          singularmente dentro, dal timore che essi hanno di non pèrdare
 11     1,  49|             CAPITOLO XLIX~ Come el timore servile non è sufficiente
 12     1,  49|            come exercitando questo timore si viene ad amore de le
 13     1,  49|         doppo la colpa. Con questo timore servile cominciano a escire
 14     1,  49|      sufficiente d’andare solo col timore servile; però che spazzare
 15     1,  49|     fondate in amore e non pure in timore, non è sufficiente a dare
 16     1,  49|         mondo, levandosi prima per timore della pena. E perché le
 17     1,  49|          Se essi exercitano questo timore col lume della fede, passaranno
 18     1,  49|          che ha facta a me, ma per timore della propria pena la quale
 19     1,  49|          vede seguitare, col quale timore s’era levato dal vomito:
 20     1,  49|          dimonio lo’ fa perdere il timore col quale avevano cominciato.~
 21     1,  49|         essi fecero levandosi, con timore della pena e impugnati dalla
 22     1,  49|            da la imperfeczione del timore e giognendo a l’amore),
 23     1,  54|           sicuramente senza alcuno timore servile, salito lo scalone
 24     1,  54|             cioè con sancto e vero timore, e amore della virtú.~ Alora
 25     1,  57|           sentendosi impugnati dal timore servile, cioè temendo la
 26     1,  58|            CAPITOLO LVIII~ Come el timore servile, senza l’amore de
 27     1,  58|        eterna. E come la legge del timore e quella dell’amore sono
 28     1,  58|        costoro si sonno levati con timore servile dal bòmico del peccato
 29     1,  58|        virtú, non è sufficiente il timore servile a dar lo’ vita durabile.
 30     1,  58|    durabile. Ma l’amore col sancto timore è sufficiente, perché la
 31     1,  58|       legge è fondata in amore con timore sancto.[108]~ La legge del
 32     1,  58|         sancto.[108]~ La legge del timore era la legge vecchia che
 33     1,  58|           era fondata solamente in timore, perché, commessa la colpa,
 34     1,  58|     adempirla». E uní la legge del timore con quella de l’amore. Fulle
 35     1,  58|         amore la imperfeczione del timore della pena, e rimase la
 36     1,  58|          rimase la perfeczione del timore sancto, cioè temere solo
 37     1,  58|           cosí: non bisogna dunque timore servile. E non è però che
 38     1,  58|          Debbasi dunque levare dal timore servile e giognere a l’amore
 39     1,  58|        giognere a l’amore e sancto timore di me. Altro rimedio non
 40     1,  59|            Come, exercitandosi nel timore servile, el quale è stato
 41     1,  59|           e’ quali sonno mossi dal timore servile hanno salito e congregatisi
 42     1,  59|           l’affecto, spogliati del timore servile. E facendo cosí,
 43     1,  59|     servendomi per amore e non per timore. E se con odio s’ingegnaranno
 44     1,  60|       fedelmente mi servono, senza timore servile (servendo solo per
 45     1,  60|         servile (servendo solo per timore della pena), ma servono
 46     1,  60|          primi vi vengono meno per timore che hanno di non sostenere
 47     1,  60|       basta fuggire il peccato per timore della penaabracciare
 48     1,  60|             cadendo nel primo[112] timore della pena, el negò, dicendo
 49     1,  60|       salita questa scala solo col timore servile e con l’amore mercennaio.
 50     1,  60|          movimenti, nel cuore, del timore servile e de l’amore mercennaio
 51     1,  63|            imperfecto, essendo nel timore servile: exercitandosi e
 52     1,  63|          sancto, alora, perduto el timore, seguitavano e predicavano
 53     1,  63|            comincia a piagnere per timore della pena. Poi si leva
 54     2,  65|           Perché si rinchiuse? Per timore, cognoscendo la sua imperfeczione,
 55     2,  71|            etterna, l’anima riceve timore sancto nel primo aspecto;
 56     2,  71|          primo aspecto; e con esso timore riceve allegrezza e sicurtá
 57     2,  71|          me, nel primo aspecto, el timore e, al fine e al mezzo, l’
 58     2,  74|        fuore di casa e, perduto el timore, anunziavano la parola mia,
 59     2,  74|            diversi modi; perché ’l timore è perduto, el quale teneva,
 60     2,  74|            che non manifestava per timore di non perdere le proprie
 61     2,  76|           confessando senza alcuno timore di propria pena che ’l mondo
 62     2,  77|            perseguiti, el mondo ha timore di loro.~ Questo permette
 63     2,  77|            nascondono la virtú per timore ma per umilitá; e se egli
 64     2,  77|           egli non la nasconde per timore della pena né per timore
 65     2,  77|           timore della pena né per timore di perdere la propria consolazione,
 66     2,  85|           ella era fondata solo in timore. Venendo el Verbo de l’unigenito
 67     2,  85|        dandole l’amore, levando el timore della pena e rimanendo el
 68     2,  85|          della pena e rimanendo el timore sancto. E però dixe la mia
 69     2,  85|          le manca, tollendo via el timore della pena e fondandola
 70     2,  85|           fondandola in amore e in timore sancto.~ Chi la dichiarò
 71     2,  86|      mostrata la imperfeczione del timore servile e la imperfeczione
 72     2,  88|     lagrime imperfecte fondate nel timore.~ Ma prima, delle lagrime
 73     2,  88|           seconde sonno quelle del timore, di coloro che si levano
 74     2,  88|          si levano dal peccato per timore della pena, e per timore
 75     2,  88|           timore della pena, e per timore piangono.[170]~ El terzo
 76     2,  88|            una anima levandosi dal timore e da l’amore imperfecto
 77     2,  89|     cognoscendo le colpe loro, per timore della pena cominciano a
 78     2,  89|       virtú, comincia a perdere il timore, perché cognosce che solo
 79     2,  89|        perché cognosce che solo el timore non è sufficiente a darli
 80     2,  90|           che conoscono loro senza timore servile, cioè di propria
 81     2,  90|          l’uno di non rimanere nel timore servile, e l’altro nella
 82     2,  90|          di coloro che, levati dal timore, sono gionti a l’amore e
 83     2,  92|          ha in veritá senza alcuno timore di potere perdere quello
 84     2,  94|           è vento d’aversitá, o di timore, o di coscienzia, che sonno
 85     2,  94|          questo viene uno vento di timore servile, nel quale gli fa
 86     2,  94|           o ricchezza. Questo[185] timore non gli lassa possedere
 87     2,  94|       possiede; e però gli séguita timore servile e pauroso, facto
 88     2,  94|            Mentre che il vento del timore l’ha percosso, ed elli giogne
 89     2,  94|             trarli per amore e col timore, ché per importunitá dirizzassero
 90     2,  95|           a levare da la colpa per timore della pena, ad acquistare
 91     2,  95|            del peccato mortale per timore della pena. Questo è il
 92     2,  95|       libero arbitrio el messo del timore della pena. Poi che egli
 93     2,  95|       exercitando l’anima el primo timore, votiato de’ peccati l’affecto
 94     2,  95|         poniamo che sia levata dal timore, riceve consolazione e dilecto
 95     2,  95|          intrato dentro poi che ’l timore l’ebbe purificata, comincia
 96     2,  95|           l’anima è trapassata dal timore a l’amore delle virtú, si
 97     2,  95|          vera pazienzia ucise ogni timore e amore proprio che  pena;
 98     2, 108|         debita reverenzia e sancto timore verso di loro, per amore
 99     2, 116|       amore sensitivo, e da quello timore perverso che ebbe Pilato
100     2, 116|           che ebbe Pilato che, per timore di non perdere la signoria,
101     2, 116|            del disordinato amore e timore servile, e con la propria
102     2, 117|          reputazione, col nodo del timore servile; che, per timore
103     2, 117|           timore servile; che, per timore di non perdere le signorie
104     2, 117|           e ora, come ribelli, per timore e socto colore di correggere
105     2, 119|        correggevangli senza veruno timore servile, perché non actendevano
106     2, 119|         con sollicitudine e sancto timore divellevano le spine de’
107     2, 119|          vivevano in sancto e vero timore, e allevavansi come fiori
108     2, 119|          perché correggevano senza timore servile, perché n’erano
109     2, 119|          virilmente e senza veruno timore. Questa era ed è quella
110     2, 119|            faceale stare in sancto timore, ed e’ cuori erano uniti.
111     2, 119|          essi traggono il perverso timore servile; però che, per timore
112     2, 119|      timore servile; però che, per timore di non perder lo Stato o
113     2, 119|          la sicurtá; e, legati dal timore servile, fanno vista di
114     2, 119| providenzia mia. Erano privati del timore servile, e però non temevano
115     2, 119|            quando ella non teme di timore servile. Ma coloro che sperano
116     2, 119|       cielo e la terra. Con questo timore e perversa speranza che
117     2, 119|           gli altri perdevano ogni timore, perché non erano soli,
118     2, 122|     cognoscono, per lo disordinato timore di non dispiacere alle creature,
119     2, 122|         difecto che ’l minore, per timore che essi avaranno che non
120     2, 128|       animale feroce, senza veruno timore di me. Tu devori el proximo
121     2, 128|           e non consecraranno, per timore del mio giudicio, e per
122     2, 128|          per tollersi ogni freno e timore del loro mal fare. Sarannosi
123     2, 128|          Unde gli viene un poco di timore del mio giudicio; non per
124     2, 129|         ombra lo’ fa paura, non di timore sancto, ma di timore servile.
125     2, 129|            di timore sancto, ma di timore servile. Eglino si debbono
126     2, 129|    miratura che gli sia facta, per timore non se ne impacciará piú.
127     2, 129|             unde, fra el dono e il timore servile, lassará stare quella
128     2, 129|         mondo e per lo disordinato timore e dono che ha ricevuto da
129     2, 129|          fusse stato umile e senza timore, avarebbe cercata la salute
130     2, 130|           perduto el sancto e vero timore di me. Ma, come la meretrice
131     2, 131|       passa la natura, cioè che ’l timore, che gli è naturale, lo
132     2, 131|        aspecto loro non le  quel timoremecte paura come a uno
133     2, 131|          non lo’  noia né alcuno timore, perché in loro non hanno
134     2, 131|           perché in loro non hanno timore servile, anco timore sancto.
135     2, 131|         hanno timore servile, anco timore sancto. Unde non temono
136     2, 132|         loro, ricevono nocimento e timore ne l’aspecto delle dimonia.
137     2, 132|            coscienzia e di paura e timore ne l’orribile aspecto loro.~
138     3, 145|           bisogna stare nel sancto timore di me; ché molti per lo
139     3, 148|           ricognoscono, con quello timore sancto e debita reverenzia,
140     3, 148|           speri in me senza veruno timore servile.~
141     3, 151| disordenato amore, ma con ordine e timore sancto; fattone non posessore,
142     3, 151|       dubbitazione, privandola del timore servile e dálle sicurtá
143     3, 151|        servile e dálle sicurtá con timore sancto.~ Tucte le virtú,
144     4, 156|         male, sicurtá senza veruno timore, ricchezza senza povertá,
145     4, 158|      fanciullezza, chi v’entra per timore, chi per pena e chi per
146     4, 158|     dilatando la fede senza veruno timore. Ché non tanto ch’egli la
147     4, 158|         come vero cavaliere, senza timore servile, egli esce fuore
148     4, 161|          dilunga. Il capitolo, per timore della penitenzia, il fugge
149     4, 165|          s’ha tolta la debilezza e timore tollendosi la propria volontá,
150     4, 165|            debilezza e disordenato timore.~ E che mangia e beie questa
151     4, 167|           è turbida, e però non ha timore, perché cognosce la veritá;
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