Parte, capitolo

  1   Inc,   1|           la mia. —~ Bene è dunque vero che l’anima s’unisce per
  2   Inc,   3|          quando egli offende. Ma è vero questo: che col desiderio
  3   Inc,   4|           questo verranno a questo vero cognoscimento e contrizione
  4   Inc,   7|         tenebre e recato a lume di vero cognoscimento.[15]~ E poi
  5   Inc,   7|         usi l’acto della caritá. È vero che, se ella non è facta
  6     1,   9|   discrezione» non è altro che uno vero cognoscimento che l’anima
  7     1,   9|           e unito con la caritá. È vero che ha molti figliuoli,
  8     1,   9|          della discrezione era uno vero cognoscimento di sé e della
  9     1,  10|        vivere altro che d’amore. È vero che, se ella non ha amore
 10     1,  10|           non esca del cerchio del vero cognoscimento di sé; el
 11     1,  13|    specchio, cosí l’anima che, con vero cognoscimento di sé, si
 12     1,  24|            E cosí fo Io lavoratore vero: e’ servi miei che stanno
 13     1,  24|         che subito imputridisce. È vero che, mentre che avete il
 14     1,  24|           la puzza del peccato col vero dispiacimento e ricórrire
 15     1,  24|            umilitá, acquistata nel vero cognoscimento di sé e di
 16     1,  31|            è aitato da me.~ Bene è vero che ogni volta che questo
 17     1,  44|          appetisce bene.[82]~ Ma è vero che l’anima, aciecata da
 18     1,  44|     cognoscediscerne quale sia vero bene e che gli dia utilitá
 19     1,  47|           piace con sancto amore e vero timore; ma dico del veleno
 20     1,  49|        scala del corpo suo. Bene è vero che questo è quasi uno levare
 21     1,  51|           vuole vollere, si può. È vero che, quando l’anima si reca
 22     1,  54|        senza me, cioè con sancto e vero timore, e amore della virtú.~
 23     1,  60|          virtú per amore di me.~ È vero che quasi el primo chiamare
 24     1,  60|           cosa con l’amico suo.~ È vero che ’l servo può crescere
 25     1,  63|           infino che non giogne al vero amore, teme: ma perseverando
 26     2,  65|           di Cristo crocifixo, con vero amore della virtú e odio
 27     2,  73|         orazione, cioè di sancto e vero desiderio, perché in sé
 28     2,  75|           del fructo del Sangue. È vero che ne l’ultima extremitá,
 29     2,  76|            volontá essendo morta è vero segno che ella v’è gionta.~ —
 30     2,  78|        della caritá acquistata con vero cognoscimento di sé e di
 31     2,  80|          no, egli mi rende gloria. Vero è che non me la rende per
 32     2,  89|        mortale dolore e lagrime. È vero che la gravezza della colpa
 33     2,  89|            traie uno cognoscimento vero della mia bontá con uno
 34     2,  89|         caritá del proximo suo con vero cognoscimento di sé.~ Per
 35     2,  89|           medesimi.~ Bene è dunque vero che a quella altezza non
 36     2,  90|            che hanno facta a me. È vero che egli è piú apto a giognere
 37     2,  90|            le spregia.~ Egli è ben vero che ’l dimonio da la parte
 38     2,  90|          questo modo s’aumilia con vero conoscimento di sé, e col
 39     2,  91|           pianto di fuoco, cioè di vero e sancto desiderio, el quale
 40     2,  92|          di tucte l’altre virtú. È vero che termina e finisce la
 41     2,  94|          in odio, che è infinito.~ Vero è che, se avessero voluto,
 42     2,  98|         tre lumi che escono di me, vero lume.~ L’uno è uno lume
 43     2,  98|           di ragione traete da me, vero lume, con l’occhio de l’
 44     2,  98|            con esso giognete a me, vero lume; e senza esso giognereste
 45     2,  98|           darvi la grazia mia, me, vero Bene.~  che vedi di quanto
 46     2,  99|           di discrezione, cioè con vero cognoscimento di loro e
 47     2, 100|          Ma tucte le trapassò come vero capitano e vero cavaliere,
 48     2, 100|      trapassò come vero capitano e vero cavaliere, il quale Io avevo
 49     2, 101|            alcuno difecto.[205]~ È vero che in questa vita ricevono
 50     2, 106|             E però s’aumiliano con vero cognoscimento di loro, e
 51     2, 110|        perché è una cosa con meco, vero Sole. E tanto è unito, che
 52     2, 110|   nondimeno ciascuno l’ha tucto. È vero che chi piú o meno participa
 53     2, 110|            non sète alcuna cosa. È vero che Io v’ho data la materia
 54     2, 110|       doctrina della mia Veritá. È vero che s’accende piú e meno,
 55     2, 110|           lume actualmente. Questo vero lume, non essendo disposta
 56     2, 112|         accidenti del pane, questo vero Sole si ritorna a la ruota
 57     2, 116|            fa a la sancta Chiesa o vero a’ ministri, Dio la reputa
 58     2, 116|            l’etterna dapnazione. È vero che, giognendo a l’extremitá,
 59     2, 119|         che hanno tracta da questo vero lume.~ Questo lume è egli
 60     2, 119|            ordinata a ricevere me, vero Sole, che tucte e tre non
 61     2, 119|    potenzie de l’anima loro di me, vero Sole, come decto t’ho, fanno
 62     2, 119|        condiczione del sole da me, vero Sole, perché per affecto
 63     2, 119|       subditi vivevano in sancto e vero timore, e allevavansi come
 64     2, 119|           pastore. Ma se elli sará vero e buono medico di quelle
 65     2, 119|           che solo Io la guardo. È vero che l’essere e le[245] grazie
 66     2, 121|       della propria sensualitá con vero cognoscimento di loro, reputandosi
 67     2, 121|       officio loro ministrando me, vero Sole, con la tenebre del
 68     2, 124|    candelabro, ministratori di me, vero Sole, in lume di virtú,
 69     2, 124|          lume sopranaturale da me, vero lume ( come in un altro
 70     2, 130|            hai perduto el sancto e vero timore di me. Ma, come la
 71     2, 131|     guardia, ma stassi in pace.~ È vero che l’anima per umilitá
 72     2, 131|      ignoranzia; ma sollicito, con vero lume, tenesti l’occhio tuo
 73     2, 131|     seguitata[288] la doctrina del vero e buono Pastore Cristo,
 74     2, 132|           exulta in me. Con questo vero lume e cognoscimento gusta
 75     2, 134|            che ci desti el Pastore vero de l’unigenito tuo Figliuolo,
 76     3, 135|          Unde egli, come inamorato vero obbediente, corse a l’obrobriosa
 77     3, 136|           secondo che Io, giusto e vero medico, veggo che vi bisogna
 78     3, 138|    vorranno actenere a me, che sovero lume e so’ Colui che gli
 79     3, 140|            dolci e soavi fructi. È vero che l’ortolano di questo
 80     3, 142|          con espirituale, sancto e vero desiderio. E però ti dixi
 81     3, 144|    conserva la cittá de l’anima. È vero che ha la guardia del libero
 82     3, 146|           mano dricta è viva d’uno vero e schiecto, dolce e divino
 83     3, 146|           anime.~ E che questo sia vero, tu il vedi ne’ servi miei
 84     3, 149|         loro a’ servi del mondo. È vero che, per provarli in pazienzia,
 85     3, 151|        notrico. E trovossi mai uno vero mio servo, sposo della povertá,
 86     4, 158|          ma offende se medesimo. È vero che, per difecto di colui
 87     4, 158|            dentro morta, se egli è vero obbediente, cioè che perfectamente
 88     4, 158| temporalmente; però che, se egli è vero obbediente e observatore
 89     4, 158|            vuole che sieno poveri. Vero è che egli mancava in fede,
 90     4, 158|         mortale. Alluminato da me, vero lume, con providenzia providde
 91     4, 158|            la morte sua); ma, come vero cavaliere, senza timore
 92     4, 159|           che le conversazioni del vero obbediente sonno buone e
 93     4, 159|           pena o tedio di mente il vero obbediente e perfecto. Egli
 94     4, 161|         delle virtú,  come fa il vero obbediente. Egli cerca d’
 95     4, 162|          cioè i veri obbedienti. È vero che tra e’ perfecti e questi
 96     4, 162|            Benché egli non dice il vero, ché con l’aiutorio mio
 97     4, 163|        piglia.   — Questo è quello vero remedio che tiene il vero
 98     4, 163|          vero remedio che tiene il vero obbediente; e ogni  di
 99     4, 163|            sopra le sue, perché il vero obbediente non ha a rendare
100     4, 163|       volontá che gli  morte. Il vero obbediente, col lume della
101     4, 164|      misura gli è misurato. Ché al vero obbediente la inperfeczione
102     4, 164|            de l’amore.[396]~ È ben vero che in molte altre cose,
103     4, 164|           la misura de l’amore del vero obbediente, acciò che ogniuno,
104     4, 165|        dell’opere e del premio del vero obediente.   — Tucti v’ho
105     4, 165|          del prelato loro. Unde il vero obbediente obbedisce piú
106     4, 165|      abbate suo. Ma l’abbate, come vero medico, perché egli non
107     5,   1|        quel codice. Egli adottò, è vero, alcune[416] varianti; ma,
108     5,   1|            questo ms. con altri. È vero che non ho potuto avere
109     5,   1|           altri codici. Restano, è vero, alcuni punti un po’ oscuri:
110     5,   2|              Anno MCCCCLXXVIII die vero vicesima octava mensis aprilis
111     5,   2|          Anno M.CCCC.LXXVIII., die vero vicesima octaua mensis aprilis,
112     5,   2|         Anno MCCCCLXXVIII[438] die vero vicesima octaua mensis aprilis
113   Var     |         174~~~~16~~~~Bene è dunque vero...~~~~70 v.~~~~1~~~~manca~~~~
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