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Alfabetica [« »] vecchio 11 vechia 1 veda 2 vede 106 vedendo 58 vedendola 2 vedendole 2 | Frequenza [« »] 108 figliuola 108 molti 107 alora 106 vede 103 dato 103 m' 103 male | S. Caterina da Siena Dialogo della divina provvidenza Concordanze vede |
Parte, capitolo
1 Inc, 3| l’altro è de l’offesa che vede fare al proximo suo. Di 2 Inc, 6| tucte l’altre cose che si vede che egli abbi bisogno; consigliandolo 3 Inc, 7| per amor di me), perché vede che in altro modo non sarebbe 4 1, 9| secondo che è bisogno e che si vede di potere fare secondo la 5 1, 9| me le grazie e i doni che vede e cognosce avere ricevuti 6 1, 9| a sé rende quello che si vede avere meritato, cognoscendo 7 1, 13| nello specchio meglio si vede la macula della faccia de 8 1, 13| Dio, per la puritá, che vede in lui, meglio cognosce 9 1, 14| desidèri vostri. Ma mira e vede come la sposa mia ha lordata 10 1, 22| unigenito mio Figliuolo, e vede la grandezza sua che tiene 11 1, 31| occhio de l’intellecto non vede né cognosce la mia veritá, 12 1, 31| pur per lo fiume, e non vede che l’acqua non l’aspecta.[ 13 1, 37| tempo della morte, perché vede sé non potere escire delle 14 1, 39| che è cosí lucido, non vede altro che tenebre; e l’occhio 15 1, 39| tenebre; e l’occhio sano vede la luce. E questo non è 16 1, 43| la extremitá de la morte vede e gusta el luogo suo, prima 17 1, 44| principali ne’ quali el vede piú disposto a ricevere. 18 1, 45| desiderando di vedere me ella mi vede: nella quale visione sta 19 1, 45| amore proprio di sé, non vede; ha la forma de l’occhio 20 1, 46| Unde, come il morto non vede, cosí l’occhio, ricuperta 21 1, 46| pupilla, come decto t’ho, non vede, né cognosce se medesimo 22 1, 49| propria pena la quale se ne vede seguitare, col quale timore 23 1, 51| occhio, che non discerne né vede se non cotali chiarori. 24 1, 51| lo ’ntellecto ogni cosa vede e l’affecto ama con alcuna 25 1, 54| il capo indietro quando vede giognere alcuna puntura 26 1, 62| basta a noi», dixe: «Chi vede me vede il Padre, e chi 27 1, 62| noi», dixe: «Chi vede me vede il Padre, e chi vede el 28 1, 62| me vede il Padre, e chi vede el Padre vede me». Questo 29 1, 62| Padre, e chi vede el Padre vede me». Questo disse, però 30 1, 63| amico, e in quello che si vede che egli è facto amico.[ 31 2, 65| schiecto e liberale. E perché vede bene e cognosce che per 32 2, 66| trovata nel Sangue, el quale vede che per amore fu sparto. 33 2, 66| salute del proximo (sí come vede il bisogno e la necessitá) 34 2, 66| faceva in molti modi se si vede l’actuale unita con la mentale, 35 2, 70| miei, quando ella se ne vede privata cade in amaritudine 36 2, 71| ’l dimonio in quello che vede la mente disposta a ricevere 37 2, 71| in quello gli dá. Perché vede la mente inghiottornita 38 2, 74| ti resto a dire in che si vede che essi sieno gionti a 39 2, 79| ché l’occhio vedendo non vede, l’orecchia udendo non ode, 40 2, 79| Desiderando di vedere me, egli mi vede a faccia a faccia; desiderando 41 2, 79| ne’ sancti miei, egli la vede sí nella natura angelica 42 2, 80| ma nelle creature mortali vede la gloria e loda del nome 43 2, 82| passata di questa vita, vede pienamente la gloria e loda 44 2, 82| desiderio. — Questo chi el vede e gusta: che in ogni cosa 45 2, 82| e gionta a me, fine suo, vede schiectamente, e nel suo 46 2, 82| loda del nome mio.~ Egli la vede a pieno in veritá ne’ sancti 47 2, 85| Tucto questo lume e’ si vede nel vecchio e nel nuovo 48 2, 89| etterna, la quale cognosce, e vede essa natura divina unita 49 2, 89| dolorosa sta per l’offesa che vede fare a me, bontá e grandezza 50 2, 89| gusta! che, gustandola, vede le segrete cose mie, onde 51 2, 98| cioè che l’anima, che non vede con l’occhio de l’intellecto 52 2, 100| perfecti e agl’imperfecti. E vede che lo inamorato Agnello, 53 2, 100| sancto desiderio. E non vede sé per sé, cercando la propria 54 2, 100| stato e d’ogni modo che vede, dicendo: — Grazia sia a 55 2, 100| gode de’ diversi modi che vede, che se gli vedesse andare 56 2, 100| tucti per una via, perché vede manifestare piú la grandezza 57 2, 100| bene, ma di quella cosa che vede che expressamente è peccato, 58 2, 104| quella medesima via; e se vede che non vi vadano, ne piglia 59 2, 106| che egli ha, tanto meno vede e si dá a cognoscere con 60 2, 106| sente allegrezza perché si vede quello che ama e desiderava 61 2, 106| ha allegrezza perché si vede avere quello che desiderava; 62 2, 110| divide però la imagine che si vede dentro nello specchio; cosí, 63 2, 110| ne l’assai e nel poco, vede tucto el lume, cioè il caldo 64 2, 111| Tu vedi che l’occhio non vede altro che quella bianchezza 65 2, 111| infidelitá.~ Chi gusta e vede e tocca questo sacramento? 66 2, 111| anima. Con che occhio el vede? con l’occhio de l’intellecto, 67 2, 111| sanctissima fede. Questo occhio vede in quella bianchezza tucto 68 2, 111| che in esso sacramento si vede ricevere. Sí che vedi che 69 2, 116| aciecato dal proprio amore, non vede; ma elli vede bene, ma fa 70 2, 116| amore, non vede; ma elli vede bene, ma fa vista di non 71 2, 116| coscienzia sua. Vedrebbe, e vede, che egli perseguita el 72 2, 128| considerando le sue iniquitá, vede che con buona conscienzia 73 2, 128| consecrará. E, come cieco, non vede che l’errore e il difecto 74 2, 129| unigenito mio Figliuolo. E vede e sa che quella anima non 75 2, 131| della sanctissima fede, vede me, suo infinito ed etterno 76 2, 131| che tanto dolcemente si vede gionta a questo passo, però 77 2, 132| maggiore dolore, perché si vede nella vita sua essere stato 78 3, 136| prezzo e utilitá che se ne vede trare, o con esperanza che 79 3, 136| virtú. El macto uomo non vede che di tempo in tempo Io 80 3, 137| mia providenzia; e cosí vede e tiene che con providenzia 81 3, 138| gusto s’inganna, perché non vede l’animale immondo che si 82 3, 138| dilecto del suono, perché non vede colui che canta; se non 83 3, 138| sensualitá; ma, perché non vede, è ingannato dal suono, 84 3, 141| può credere l’uomo, che mi vede pascere e nutricare il vermine 85 3, 141| providenzia. Ma egli non vede, perché s’ha tolto el lume 86 3, 141| però gode in ciò che ella vede o sente in sé o in altrui. 87 3, 144| servire il proximo quando il vede nella infermitá, sovenendo 88 3, 144| anima rimane serena: ciò che vede le pare che gridi Dio, tucta 89 3, 144| mia providenzia, perché si vede essere uscita di sí grande 90 3, 144| amore, come decto è, egli si vede diminuire il dilecto, la 91 3, 145| intollerabile dolore quando gli vede dilongare dalla mia bontá; 92 3, 146| siano, perché tucti gli vede in me, creati dalla mia 93 3, 148| morire di fame; ma egli non vede che la sua miseria e crudeltá 94 3, 151| meno inpaccio, in cui si vede piú rilucere la providenzia 95 3, 151| dona la ricchezza sua. Chi vede tanta excellenzia? in cui 96 3, 151| è di portarla quando la vede tanto prolongare? Potrassi 97 4, 159| però il perfecto obbediente vede dalla longa, col lume della 98 4, 159| della propria volontá. E vede bene che pure passare gli 99 4, 159| contrista se non de l’offesa che vede fare a me, suo Creatore; 100 4, 159| ultimo che n’esca. E quando vede il frate piú obbediente 101 4, 161| peggio che animale. E non vede egli che piú fadiga gli 102 4, 161| che con l’altrui? E non vede egli ch’egli sta a pericolo 103 4, 161| rimedio? No, che egli nol vede: perché con la nuvila de 104 4, 161| ingannare il prelato suo, quando vede che gli diniega quello che 105 4, 162| perché? Perché questo si vede manifestamente che egli 106 4, 162| di quella colpa che egli vede, con uno lume naturale,