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Alfabetica [« »] malagevole 3 malagevolezza 5 malagevoli 1 male 103 maledecto 1 malediczione 1 maledire 1 | Frequenza [« »] 106 vede 103 dato 103 m' 103 male 102 2 102 dá 102 fanno | S. Caterina da Siena Dialogo della divina provvidenza Concordanze male |
Parte, capitolo
1 Inc, 2| parendole essere cagione del male che si faceva per tucto 2 Inc, 6| amore di me.~ Cosí ogni male si fa per mezzo del prossimo, 3 Inc, 6| facendo bene, séguita che fa male; facendo male, verso cui 4 Inc, 6| séguita che fa male; facendo male, verso cui el fa e dimostra? 5 Inc, 6| che egli può, ma e’ gli fa male e danno assiduamente. Come? 6 Inc, 7| principio e fondamento d’ogni male. Tucti gli scandali, e odio 7 Inc, 8| coloro che rendono bene per male, ma Io ti dico che spesse 8 1, 11| il merito loro; però che male ne starebbe chi non può 9 1, 11| detto t’ho, non rendendo male di colpa a sé per utilitá 10 1, 13| cagione e strumento d’ogni male. E però ti prego, divina 11 1, 14| fusse in quello medesimo male o maggiore: però che ’l 12 1, 14| maggiore: però che ’l suo male non guasta né lorda il Sangue, 13 1, 14| virtú sua, e però non fa male a colui a cui egli el dá; 14 1, 14| dá; ma a se medesimo fa male di colpa, alla quale gli 15 1, 14| Cosí si può disponere al male come al bene, non obstante 16 1, 14| arbitrio può usare il bene e il male secondo che piace a la volontá 17 1, 15| ricognoscendola, ma andando sempre di male[37] in peggio e di colpa 18 1, 17| medesimi, unde[40] procede ogni male. Con questo amore hanno 19 1, 17| caritá), contiene in sé ogni male. E questo male fanno col 20 1, 17| in sé ogni male. E questo male fanno col mezzo della creatura, 21 1, 17| dissi che ogni bene e ogni male era facto col mezzo del 22 1, 17| me dá odio facendo ogni male. Perché Io ti dissi che 23 1, 24| sai ch’Io ti dixi che ogni male si faceva col mezzo del 24 1, 24| facci al proximo suo, né male che non il faccia a lui. 25 1, 25| se’ immobile; del nostro male a te non è danno, però che 26 1, 29| corpo insieme, e rendere male di pena etternale a coloro 27 1, 31| ingratitudine, unde le procede ogni male. E se ella fusse grata de’ 28 1, 33| altro vizio, e cosí va di male in peggio per la miserabile 29 1, 37| difecto è condocto in tanto male. Se essa anima avesse lume 30 1, 37| tormento a chi ha facto male.~ 31 1, 40| sempre sta obstinata in quel male che ella ha, rodendosi in 32 1, 42| anima a fare il bene e il male, secondo che è piaciuto 33 1, 42| perché fu strumento del male.~ Rinfrescarasse lo’ la 34 1, 42| diverse sonno state le loro male operazioni: l’avaro con 35 1, 42| capo e principio d’ogni male, acompagnato dalla superbia. 36 1, 45| cui queste spine non fanno male, bene che neuno passi questa 37 1, 45| terra per lo peccato, fanno male e a cui no. E perché infine 38 1, 45| mia volontá, non lo’ fa male. E però ti dixi che sostenevano 39 1, 47| consolazione, ed essi vogliono pure male, socto colore di bene, e 40 1, 51| essi ricevono delle loro male operazioni); e narrandoti 41 1, 51| desiderio.~ Tu sai che ogni male è fondato ne l’amore proprio 42 1, 51| t’ho decto, el bene e ’l male, secondo che piace al libero 43 2, 93| spesse volte n’esce molto male; ché il misero uomo non 44 2, 93| cotali sempre giudicano in male, perché sonno fondati nel 45 2, 93| sonno fondati nel miserabile male. De’ quali giudici molte 46 2, 93| o di bastemmiare e dire male d’ogni creatura che ha in 47 2, 95| tranquilla senza veruno male, ricoperta la navicella 48 2, 98| el lume, non cognosce il male della colpa e chi n’è cagione, 49 2, 98| cognosce il vizio né il male che gli séguita dipo’ el 50 2, 98| cognoscere gli è cagione del suo male. Èvi dunque di bisogno d’ 51 2, 104| meglio colui di cui gli pare male perché fa meno penitenzia, 52 2, 104| virtú.~ Sí che vedi quanto male ne seguitarebbe per fare 53 2, 116| malizia, cioè che cognosce il male che egli fa, ma per lo disordinato 54 2, 117| mortale, acciò che di quel male che essi hanno in loro medesimi, 55 2, 117| dixi, non farebbero tanto male, ma correggerebbersi di 56 2, 120| bene che, se uno immondo e male vestito vi recasse uno grande 57 2, 124| Non che lo’ dispiaccia el male perché lo’ piaccia alcuno 58 2, 125| non so’ io, e dice[260] male a me! — Male fa colui la 59 2, 125| e dice[260] male a me! — Male fa colui la cui reprensione 60 2, 125| debba però riprendere il male (o buono o gattivo che egli 61 2, 125| sia) nel suo subdito; ma male fa che egli non corregge 62 2, 125| scellerata; però che egli fa male pure a sé e non altrui, 63 2, 125| scuoprono molto piú. E tanto male è venuto ne’ giardini delle 64 2, 125| riscaldamenti. E cosí vanno di male in male, e molto ne l’adiviene 65 2, 125| E cosí vanno di male in male, e molto ne l’adiviene del 66 2, 125| molto ne l’adiviene del male per lo possedere; perché, 67 2, 125| l’anime de’ subditi loro: male e gattivamente me la possono 68 2, 126| corpo tuo hanno ricevuto in male il suono, perché le tre 69 2, 127| 272]~ Sí che vedi quanto male, e molto piú, e quasi senza 70 2, 129| anima.~ Vedi dunque quanto male séguita di questi tre vizi, 71 2, 134| anima mia, cagione d’ogni male! Non indugiare piú a fare 72 3, 137| volontá di colui che fa el male e la ingiuria, ma el tempo 73 3, 138| dicevo. Essi giudicano in male, in loro danno, in ruina 74 3, 138| vorrá giudicare in bene e in male, secondo el suo basso, infermo 75 3, 140| ogni bene e caduto in sommo male. E unde riavará la vita? 76 3, 141| none sperare in me, ogni male: essi si fanno giudici della 77 3, 144| giudicando l’operazioni buone in male e le gattive in bene; bastemiando, 78 3, 144| e perché tu vegga quanto male esce della principale porta 79 3, 145| fussero virtuosi. E cosí el male anco si fa con questo mezzo 80 3, 148| unde, quando il capo ha male, la mano il soviene; e se 81 3, 148| cosí piccolo menbro, ha male, il capo non si reca a schifo 82 3, 149| ricchezza l’arebbe facto male e sarebbe stata loro dannazione; 83 3, 150| Se tu raguardi bene, ogni male n’esce di questo disordenato 84 3, 151| mostrato e decto che ogni male, danno e pena in questa 85 3, 151| disordenato amore, sommo male e intollerabili pene: poniamo 86 4, 155| sposa, non sente veruno male: sente pace e quiete. L’ 87 4, 156| obbedienzia, corrono, andando di male in peggio, di peccato in 88 4, 156| è cagione di tanto loro male e di tanta ciechitá, che 89 4, 156| e ogni bene senza veruno male, sicurtá senza veruno timore, 90 4, 158| obbedienzia. Bene che al dí d’oggi male s’observi; anco la luce 91 4, 159| della sanctissima fede, il male e il danno che ne gli verrebbe 92 4, 161| de l’affecto, el quale è male piantato, come decto è. 93 4, 161| investigare e giudicare in male la volontá del prelato suo: 94 4, 161| fratello suo, giudicando in suo male quello che egli ha facto 95 4, 161| bene, e fa’la stare in ogni male. In questa vita le fai portare 96 4, 162| poniamo che faccino meno male che gli altri de’ quali 97 4, 162| quali Io t’ho contato, pure male fanno: ché essi non si partirono 98 4, 162| manifestamente che egli fa male, e la conscienzia glil manifesta; 99 4, 162| lume naturale, che egli fa male quel che fa. Unde chi el 100 4, 162| dimandasse: — E non fai tu male di fare questo? — Direbbe: — 101 4, 162| nondimeno pur cognosce che fa male: col quale cognoscimento 102 4, 162| tiepidi, che né un grande male fanno né uno grande bene, 103 4, 163| è uno bene senza veruno male; sta nella nave, nascosta,