Parte, capitolo

  1   Inc,   4|    danno de l’anime. Ma non lo’  satisfaczione di pena a
  2   Inc,   4|         da l’altra, cioè da chi  e da chi riceve. Perché
  3   Inc,   4|     perfecto amore di colui che  l’orazione e il desiderio
  4   Inc,   4|       medesima misura che colui  a me e l’altro riceve in
  5   Inc,   6|      tollendoli, perché non gli  l’orazione e i dolci desidèri
  6   Inc,   6|        occulto è quando non gli  quello che gli debba dare;
  7   Inc,   7|         caritá, la quale caritá  vita a ogni virtú; e cosí
  8   Inc,   7|  ardente desiderio di colui che ,  come di sopra fu manifestato
  9     1,   9|       molti rami; ma quello che  vita a l’arbore e a’ rami
 10     1,  11|    anima fondato in caritá, che  vita a tucte le virtú, debba
 11     1,  11|        grande penitente, che si  molto a uccidere il corpo
 12     1,  11|         amore la discrezione il  senza fine e senza modo
 13     1,  11|        caritá, come decto t’ho,  al proximo amore ordinato,
 14     1,  12|      della grazia mia, la quale  vita a l’anima; alora Io
 15     1,  14|          E però quella cosa che [34] vita, spesse volte,
 16     1,  14|          per loro difecto, loro  morte, cioè il prezioso
 17     1,  14|   dispone a ricévare; ché, come  vita e dota l’anima d’ogni
 18     1,  14|         colui che riceve), cosí  morte a colui che iniquamente
 19     1,  14|   peccato mortale, a costui gli  morte e non vita. Non per
 20     1,  14|      male a colui a cui egli el ; ma a se medesimo fa male
 21     1,  14|       quale baptesmo ha virtú e  vita di grazia in virtú
 22     1,  17| ricevuto altro che bene, e a me  odio facendo ogni male.
 23     1,  27|    ponte è una bottiga, dove si  el cibo a’ viandanti; e
 24     1,  27|  ministra el Pane della vita, e  bere il Sangue, acciò ch’
 25     1,  29|         sancto. Questa potenzia  virtú di fortezza a chi
 26     1,  29|    questa via; la sapienzia gli  lume che in essa via cognosce
 27     1,  29|   veritá; lo Spirito sancto gli  amore, el quale consuma
 28     1,  30|       tua.~ La tua misericordia  vita. Ella dá lume per lo
 29     1,  30|      misericordiavita. Ella  lume per lo quale si conosce
 30     1,  41|     beatitudine, e però non lo’  pena.~ E non ti pensare
 31     1,  41|      mio Figliuolo, la quale vi  certezza della vostra resurrexione.
 32     1,  42|      per la bugia, la quale lo’  acqua morta. E ad questo
 33     1,  43|       v’ucide. Ma se l’uomo non  questo coltello della volontá
 34     1,  44|       alcuno bene; e ad ogniuno  secondo lo stato suo e secondo
 35     1,  44|      disposto a ricevere. Altro  al secolare, altro dá al
 36     1,  44|     Altro dá al secolare, altro  al religioso; altro a’ prelati,
 37     1,  45|       volontá è quella cosa che  pena a l’uomo. Pena di mente
 38     1,  45|     sensitiva è morta, la quale  pena e affligge la mente
 39     1,  46|       figliuolo vivo, e vivo el  allo sposo suo; cosí costoro
 40     1,  47|    propria sensualitá, la quale  morte etternale.~ E drictamente
 41     1,  47|      veleno che, come el veleno  pena nel corpo, e ne l’ultimo
 42     1,  48|       saziare; e de la pena che  loro la perversa volontá
 43     1,  48|       Tu sai che l’amore sempre  pena, perdendo quella cosa
 44     2,  66| sacramento del Corpo di Cristo,  piena doctrina come l’anima
 45     2,  71|       desiderare, in quello gli . Perché vede la mente inghiottornita
 46     2,  72|       ne l’affecto di colui che , e riceve e tiene caro el
 47     2,  74|        inganno del dimonio, che  a l’anima che è legata in
 48     2,  76|          Sai che nella bocca si  la pace. Cosí in questo
 49     2,  76|       volontá, la quale volontá  pace e quiete quando ella
 50     2,  78|         quelle che ’l mondo lo’  per mia dispensazione (cioè
 51     2,  78|    muovo), ma el sentimento che  la mia caritá ne l’anima
 52     2,  85|       propria volontá, la quale  una arra d’inferno a l’uomo
 53     2,  89|  impedito lo stato unitivo (che  lagrime di grande dolcezza),
 54     2,  93|   Restoti a dire del fructo che  la lagrima gictata con desiderio,
 55     2,  93|    divina bontá e mia giustizia  remunerazione imperfecta,
 56     2,  93|      volere quella cosa che lo’  sempre insazietá,  come
 57     2,  94|       lagrima de l’occhio in sé  morte e pena, ma la radice
 58     2,  94|       dicevo che questa lagrima  morte? perché ella è il
 59     2,  94|     dixi;  che ’l dimonio lo’  quello fructo che ha per
 60     2,  94|  Adunque vedi che questo pianto  fructo di pene in questo
 61     2,  94|       finito, e ne l’ultimo lo’  la infinita conversazione
 62     2,  95|      timore e amore proprio che  pena; ma pena consolativa,
 63     2,  98|  illuminata da questo lume), vi  vita e favi andare per la
 64     2,  98|       di darli la virtú che gli  vita, né la dignitá nella
 65     2, 100|        Agnello, mia Veritá, gli  doctrina di perfeczione,
 66     2, 100|         via quella cosa che lo’  scandalo, cioè la propria
 67     2, 100|    mormorazione verso colui che  e verso colui che riceve,
 68     2, 101|      comincio di sicurtá che si  a l’uomo, per la quale aspecta
 69     2, 101|     perfecta in sé, ma per fede  certezza di giognere al
 70     2, 105|         me. E la penitenzia lo’  come strumento e non per
 71     2, 106|        ha, tanto meno vede e si  a cognoscere con prudenzia
 72     2, 110|         cioè che non si divide,  lume a tucto quanto el mondo
 73     2, 124|       che io possa piú; o tu mi  refrigerio e mostrami in
 74     2, 129|  macchia del peccato mortale, e  tanto vigore a la conscienzia
 75     2, 131|  peccato, l’aspecto loro non le  quel timoremecte paura
 76     2, 131|       terribilezza loro non lo’  noia né alcuno timore, perché
 77     2, 132|       dentro.~ Tucto questo lo’  el fuoco e l’abisso della
 78     2, 132|       altra reprensione che lo’  la coscienzia ne l’aspecto
 79     2, 134|      che bussano a te per loro.  lo’, Padre etterno, ché
 80     2, 134|        te l’adimanda in veritá. ’ dunque il fructo del Sangue
 81     3, 136|    pagato per lui, el quale gli  ferma speranza e certezza
 82     3, 140|         del vecchio Testamento,  una utile doctrina.   —
 83     3, 141|       ha tolto el lume e non si  a vederlo, e però si scandelizza.
 84     3, 142|    Spirito sancto, el quale gli  stimolo di coscienzia, unde
 85     3, 151|     amaritudine del fiele, egli  a voi perfectissima dolcezza;
 86     3, 151|         stando in tristizia, vi  consolazione; stando confitto
 87     3, 152|    povertá: della ricchezza che  nell’anima che la elegge
 88     3, 153|        me la tolle, e chi me la , e il segno che io l’abbi
 89     4, 154|      suo, che questa nutrice le , è l’avilire se medesimo,
 90     4, 154|        l’osservò in sé; ella vi  vita, perché ella è via
 91     4, 154|       la via tenebrosa, che gli  morte etternale.~ Tucti
 92     4, 155|     tucti producono fructo, che  vita in sé e nel proximo
 93     4, 158|         pruovino che fructo lo’  la disobbedienzia; ché,
 94     4, 160|         di quali? Di quello che  la propria sua volontá,
 95     4, 161|        de’ figliuoli! Questo ti  la disobbedienzia tua. Non
 96     4, 163|      obedienzia, e de’ beni che  a chi in veritá la piglia.   —
 97     4, 163|      della volontá propria, che  guerra e morte ne l’anima!
 98     4, 163|     narrai.~ Questa obbedienzia  uno lume ne l’anima: mostra
 99     4, 163|        perversa volontá che gli  morte. Il vero obbediente,
100     4, 166|   distintamente; della pace che  l’obbedienzia e della guerra
101     4, 166|  obbedienzia e della guerra che  la disobbedienzia, e quanto
102   Var     |          per loro difecto, loro  morte...~~~~12 v.~~~~1~~~~
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