Parte, capitolo

  1   Inc,   1|          meco per amore. E però ti dico che se tu mi dimandassi: —
  2   Inc,   4|    sostenga, puramente pur pena. E dico che si punisce con la pena
  3   Inc,   4|           la grazia.~ In generale, dico che per li desidèri vostri
  4   Inc,   4|            si può rompere. Anco ti dico che, non obstante la durizia
  5   Inc,   4|       dinanzi da me per loro. Cosí dico a te e al padre de l’anima
  6   Inc,   5|       cresce dolore. Adunque Io vi dico che voi dimandiate, e egli
  7   Inc,   7|       corporalmente (corporalmente dico per le cose necessarie per
  8   Inc,   8|          amore che ha a me. Ora ti dico che nel proximo pruova in
  9   Inc,   8|           de l’anime.[18]~ Anco ti dico che non tanto che si pruovi
 10   Inc,   8|            bene per male, ma Io ti dico che spesse volte gictará
 11     1,  11|   particulare,  come Io ti dixi; dico che in veritá non avará
 12     1,  11|   conceputa la virtú in sé. E cosí dico el vizio che tucti si commectono
 13     1,  12|           di voi a me. Sacrifizio, dico, actuale e mentale unito
 14     1,  12|           piacevole a lui. Cosí vi dico che voi dovete offerire
 15     1,  12|        anima che mi serve. Ricevo, dico, da loro gli anxietati desidèri,
 16     1,  12|            piena in celo.~ Anco ti dico che quanto ora abondará
 17     1,  13|        specchio della bontá di Dio dico che cognosce l’anima la
 18     1,  14|           della sancta Chiesa; ciò dico de’ miei ministri, e’ quali
 19     1,  14|    dispiacimento della colpa sua.~ Dico dunque che fa danno a colui
 20     1,  15|           la loro sanctificazione; dico che lo’ sará piú duro, e
 21     1,  15|           che ricevano. Onde Io ti dico che essi dimandano la morte
 22     1,  22|       della vostra umanitá. E però dico che tiene dal cielo a la
 23     1,  26|      ineffabile amore.~ Consumato, dico, ché non v’ama per propria
 24     1,  29|      truovo la via? Dicotelo, cioè dico a coloro a cui cadesse questa
 25     1,  29|            crociati tormenti.~ Ora dico a voi, carissimi figliuoli
 26     1,  37|          hanno offeso. Tormentati, dico, da’ miei ministri dimoni,
 27     1,  38|          questi seguitano: cosí ti dico che ne lo ’nferno egli hanno
 28     1,  46|      infidelitá. Della infedelitá, dico, di coloro che hanno ricevuto
 29     1,  47|            amore e vero timore; ma dico del veleno della perversa
 30     1,  47|        perversa volontá de l’uomo. Dico che ella avelena l’anima
 31     1,  49|       amore de le virtú.~ — Ora ti dico che alquanti sonno che,
 32     1,  54|       dispone ad avere sete. Sete, dico, della virtú, de l’onore
 33     1,  61|        caritá comune. Manifestasi, dico, in loro vedendo e provando
 34     1,  63|           d’amico e di figliuolo.~ Dico che l’amore filiale è perfecto,
 35     1,  63|         dal Figliuolo.~ Or cosí ti dico: che, per fare levare l’
 36     1,  63|          l’orazione actuale, cioè, dico, facta ne l’actuale tempo
 37     2,  69|          quiete della mente, e non dico l’ore mie a l’ora né al
 38     2,  71|           ricevere l’affecto mio), dico che ’l dimonio alora si
 39     2,  73|         amico e filiale.~ Dixiti e dico che ella vi giogne con perseveranzia,
 40     2,  75|           che truova in me, e però dico che séguita me: non me,
 41     2,  76|         ella v’è gionta.~ — Ora ti dico che tucto questo ch’Io t’
 42     2,  76|    ciascuno secondo lo stato suo.~ Dico che mangia prendendo el
 43     2,  76|           in veritá perfectamente. Dico che lo schiaccia codenti,
 44     2,  78|           mia e danno del proximo. Dico che sonno beati, però che ’
 45     2,  84|           del corpo suo, tornando, dico, el sentimento nel corpo (
 46     2,  84|            poco al sentimento suo, dico che per l’unione che Io
 47     2,  85|            servi miei.~ Unde Io ti dico che molto è meglio andare
 48     2,  91|       anime, e non pare che possa. Dico che costoro hanno lagrima
 49     2,  91|          per lo proximo loro. Cioè dico che la divina mia caritá
 50     2,  91|            senza lagrima d’occhio. Dico che queste sono lagrime
 51     2,  92|           t’ho. Come infinite? Non dico che in questa vita siate
 52     2,  93|         passò e introe la parola.~ Dico che l’arbore ha sette rami
 53     2,  99|          del dimonio; e giá non el dico per me, ma per piú piacere
 54     2, 100|          se ben ti ricorda. Ora ti dico, carissima figliuola, che
 55     2, 101|            l’arra di vita etterna? Dico che ricevono l’arra, ma
 56     2, 101| perfeczione della vita immortale.~ Dico che non è perfecta questa
 57     2, 102|      qualunque stato voi sète: ciò dico di coloro che stanno nella
 58     2, 104|    ansietato desiderio: desiderio, dico, delle vere e reali virtú.~
 59     2, 105|           loro.~ Anco t’ho decto e dico che in veruno modo del mondo
 60     2, 106|      desiderio della virtú. Ora ti dico che alcuna volta potrá avere
 61     2, 107|            saravi dato». E cosí ti dico che Io voglio che tu facci:
 62     2, 110|        questo Sacramento. «Spenta» dico, perché da voi non sète
 63     2, 114|       veruna comparazione.~ Ora ti dico che la substanzia, che essi
 64     2, 116|         loro, perché Io lo’ dixi e dico che i miei cristi non voglio
 65     2, 116|        come decto t’ho. Unde Io ti dico che, se tucti gli altri
 66     2, 118|           sancta Chiesa. E cosí ti dico generalmente della religione
 67     2, 119|           reame del cielo. Cosí ti dico degli altri che in questo
 68     2, 120|     excellenzia loro: una sprizza, dico, per rispecto di quello
 69     2, 122|            della giustizia. Ora ti dico che questi miserabili tapinelli
 70     2, 124|       veleno di peccato. Questo ti dico perché tu vega quanta puritá
 71     2, 124|           telo in generale, non ti dico, ne mostrai de’ particulari,
 72     2, 124|      occhio della pietá, e dixi, e dico: — Figliuola mia, el vostro
 73     2, 126|        catena del diavolo.~ Ora ti dico, carissima figliuola, guarda
 74     2, 127|         morto sepellisca l’altro»? Dico che «morto» s’intende in
 75     2, 131|           e salute de l’anime. Non dico puramente del lume della
 76     2, 133|          promesso t’aveva.~ Ora ti dico da capo che, con tucti quanti
 77     3, 135|   provedere a la vostra necessitá. Dico «con prudenzia», però che
 78     3, 136|            giustizia.  che Io ti dico che la mia providenzia non
 79     3, 137|         mia providenzia, e cosí ti dico che infino a l’ultimo provederá.
 80     3, 145|        caritá perfecta.   — Ora ti dico de’ perfecti, che Io gli
 81     3, 145|       quanto amasse il mio onore.~ Dico che questi dilecti figliuoli,
 82     3, 145|           persone adormentate, non dico morte. Però che ’l sentimento
 83     3, 145|          cadrebbero eglino.  che dico che in loro pare che dormano
 84     3, 146|         discepoli che l’aitassero. Dico che in questa figura, la
 85     3, 148|        quello del grande. Piccolo, dico, quanto a misura, non che ’
 86     3, 149|      intenzione, non semplicemente dico povari, però che molti sonno
 87     3, 149|           provato in te medesima.~ Dico che Io proveggo col moltiplicare.
 88     3, 151|            delle ricchezze. Ora ti dico, per contrario, che ogni
 89     3, 153|       Vidde «arcana Dei». E io che dico? Non ci aggiongo con questi
 90     3, 153|     sentimenti grossi; ma tanto ti dico che hai gustato e veduto,
 91     4, 154|          l’umilitá. Cosí ti dixi e dico che la disobbedienzia viene
 92     4, 156|            obedienti.   — Ma Io ti dico, carissima figliuola, tucto
 93     4, 158|         tua nol potrebbe narrare.~ Dico che questa anima, cresciuto
 94     4, 158|        pochi e[375] buoni. «Pochi» dico, perché non sonno molti
 95     4, 158|          al pecto de l’ordine. Non dico «ne l’ordine», che in sé,
 96     4, 159|            e la sorella. La sposa, dico, della vera e prompta obbedienzia
 97     4, 164|         non gli nuoce. Inperfecto, dico, ché piú perfecta e piú
 98     4, 164|            il merito, t’ho decto e dico, che egli è dato secondo
 99     4, 165|           e obbedienzia. Questo ti dico, perché tu vegga quanto
100     5,   1|          dei suoi discepoli[17]. E dico «dei suoi discepoli», perché
101     5,   2|         fama precipuus. Usque nunc dico anno Domini 1398». Segue,
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