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Alfabetica [« »] dichiarò 2 dici 3 diciotto 1 dico 101 dicono 10 dicosta 1 dicotelo 7 | Frequenza [« »] 102 fanno 101 1 101 coloro 101 dico 101 riceve 101 verso 100 ordine | S. Caterina da Siena Dialogo della divina provvidenza Concordanze dico |
Parte, capitolo
1 Inc, 1| meco per amore. E però ti dico che se tu mi dimandassi: — 2 Inc, 4| sostenga, puramente pur pena. E dico che si punisce con la pena 3 Inc, 4| la grazia.~ In generale, dico che per li desidèri vostri 4 Inc, 4| si può rompere. Anco ti dico che, non obstante la durizia 5 Inc, 4| dinanzi da me per loro. Cosí dico a te e al padre de l’anima 6 Inc, 5| cresce dolore. Adunque Io vi dico che voi dimandiate, e egli 7 Inc, 7| corporalmente (corporalmente dico per le cose necessarie per 8 Inc, 8| amore che ha a me. Ora ti dico che nel proximo pruova in 9 Inc, 8| de l’anime.[18]~ Anco ti dico che non tanto che si pruovi 10 Inc, 8| bene per male, ma Io ti dico che spesse volte gictará 11 1, 11| particulare, sí come Io ti dixi; dico che in veritá non avará 12 1, 11| conceputa la virtú in sé. E cosí dico el vizio che tucti si commectono 13 1, 12| di voi a me. Sacrifizio, dico, actuale e mentale unito 14 1, 12| piacevole a lui. Cosí vi dico che voi dovete offerire 15 1, 12| anima che mi serve. Ricevo, dico, da loro gli anxietati desidèri, 16 1, 12| piena in celo.~ Anco ti dico che quanto ora abondará 17 1, 13| specchio della bontá di Dio dico che cognosce l’anima la 18 1, 14| della sancta Chiesa; ciò dico de’ miei ministri, e’ quali 19 1, 14| dispiacimento della colpa sua.~ Dico dunque che fa danno a colui 20 1, 15| la loro sanctificazione; dico che lo’ sará piú duro, e 21 1, 15| che ricevano. Onde Io ti dico che essi dimandano la morte 22 1, 22| della vostra umanitá. E però dico che tiene dal cielo a la 23 1, 26| ineffabile amore.~ Consumato, dico, ché non v’ama per propria 24 1, 29| truovo la via? Dicotelo, cioè dico a coloro a cui cadesse questa 25 1, 29| crociati tormenti.~ Ora dico a voi, carissimi figliuoli 26 1, 37| hanno offeso. Tormentati, dico, da’ miei ministri dimoni, 27 1, 38| questi seguitano: cosí ti dico che ne lo ’nferno egli hanno 28 1, 46| infidelitá. Della infedelitá, dico, di coloro che hanno ricevuto 29 1, 47| amore e vero timore; ma dico del veleno della perversa 30 1, 47| perversa volontá de l’uomo. Dico che ella avelena l’anima 31 1, 49| amore de le virtú.~ — Ora ti dico che alquanti sonno che, 32 1, 54| dispone ad avere sete. Sete, dico, della virtú, de l’onore 33 1, 61| caritá comune. Manifestasi, dico, in loro vedendo e provando 34 1, 63| d’amico e di figliuolo.~ Dico che l’amore filiale è perfecto, 35 1, 63| dal Figliuolo.~ Or cosí ti dico: che, per fare levare l’ 36 1, 63| l’orazione actuale, cioè, dico, facta ne l’actuale tempo 37 2, 69| quiete della mente, e non dico l’ore mie a l’ora né al 38 2, 71| ricevere l’affecto mio), dico che ’l dimonio alora si 39 2, 73| amico e filiale.~ Dixiti e dico che ella vi giogne con perseveranzia, 40 2, 75| che truova in me, e però dico che séguita me: non me, 41 2, 76| ella v’è gionta.~ — Ora ti dico che tucto questo ch’Io t’ 42 2, 76| ciascuno secondo lo stato suo.~ Dico che mangia prendendo el 43 2, 76| in veritá perfectamente. Dico che lo schiaccia co’ denti, 44 2, 78| mia e danno del proximo. Dico che sonno beati, però che ’ 45 2, 84| del corpo suo, tornando, dico, el sentimento nel corpo ( 46 2, 84| poco al sentimento suo, dico che per l’unione che Io 47 2, 85| servi miei.~ Unde Io ti dico che molto è meglio andare 48 2, 91| anime, e non pare che possa. Dico che costoro hanno lagrima 49 2, 91| per lo proximo loro. Cioè dico che la divina mia caritá 50 2, 91| senza lagrima d’occhio. Dico che queste sono lagrime 51 2, 92| t’ho. Come infinite? Non dico che in questa vita siate 52 2, 93| passò e introe la parola.~ Dico che l’arbore ha sette rami 53 2, 99| del dimonio; e giá non el dico per me, ma per piú piacere 54 2, 100| se ben ti ricorda. Ora ti dico, carissima figliuola, che 55 2, 101| l’arra di vita etterna? Dico che ricevono l’arra, ma 56 2, 101| perfeczione della vita immortale.~ Dico che non è perfecta questa 57 2, 102| qualunque stato voi sète: ciò dico di coloro che stanno nella 58 2, 104| ansietato desiderio: desiderio, dico, delle vere e reali virtú.~ 59 2, 105| loro.~ Anco t’ho decto e dico che in veruno modo del mondo 60 2, 106| desiderio della virtú. Ora ti dico che alcuna volta potrá avere 61 2, 107| saravi dato». E cosí ti dico che Io voglio che tu facci: 62 2, 110| questo Sacramento. «Spenta» dico, perché da voi non sète 63 2, 114| veruna comparazione.~ Ora ti dico che la substanzia, che essi 64 2, 116| loro, perché Io lo’ dixi e dico che i miei cristi non voglio 65 2, 116| come decto t’ho. Unde Io ti dico che, se tucti gli altri 66 2, 118| sancta Chiesa. E cosí ti dico generalmente della religione 67 2, 119| reame del cielo. Cosí ti dico degli altri che in questo 68 2, 120| excellenzia loro: una sprizza, dico, per rispecto di quello 69 2, 122| della giustizia. Ora ti dico che questi miserabili tapinelli 70 2, 124| veleno di peccato. Questo ti dico perché tu vega quanta puritá 71 2, 124| telo in generale, non ti dico, ne mostrai de’ particulari, 72 2, 124| occhio della pietá, e dixi, e dico: — Figliuola mia, el vostro 73 2, 126| catena del diavolo.~ Ora ti dico, carissima figliuola, guarda 74 2, 127| morto sepellisca l’altro»? Dico che «morto» s’intende in 75 2, 131| e salute de l’anime. Non dico puramente del lume della 76 2, 133| promesso t’aveva.~ Ora ti dico da capo che, con tucti quanti 77 3, 135| provedere a la vostra necessitá. Dico «con prudenzia», però che 78 3, 136| giustizia. Sí che Io ti dico che la mia providenzia non 79 3, 137| mia providenzia, e cosí ti dico che infino a l’ultimo provederá. 80 3, 145| caritá perfecta. — Ora ti dico de’ perfecti, che Io gli 81 3, 145| quanto amasse il mio onore.~ Dico che questi dilecti figliuoli, 82 3, 145| persone adormentate, non dico morte. Però che ’l sentimento 83 3, 145| cadrebbero eglino. Sí che dico che in loro pare che dormano 84 3, 146| discepoli che l’aitassero. Dico che in questa figura, la 85 3, 148| quello del grande. Piccolo, dico, quanto a misura, non che ’ 86 3, 149| intenzione, non semplicemente dico povari, però che molti sonno 87 3, 149| provato in te medesima.~ Dico che Io proveggo col moltiplicare. 88 3, 151| delle ricchezze. Ora ti dico, per contrario, che ogni 89 3, 153| Vidde «arcana Dei». E io che dico? Non ci aggiongo con questi 90 3, 153| sentimenti grossi; ma tanto ti dico che hai gustato e veduto, 91 4, 154| l’umilitá. Cosí ti dixi e dico che la disobbedienzia viene 92 4, 156| obedienti. — Ma Io ti dico, carissima figliuola, tucto 93 4, 158| tua nol potrebbe narrare.~ Dico che questa anima, cresciuto 94 4, 158| pochi e[375] buoni. «Pochi» dico, perché non sonno molti 95 4, 158| al pecto de l’ordine. Non dico «ne l’ordine», che in sé, 96 4, 159| e la sorella. La sposa, dico, della vera e prompta obbedienzia 97 4, 164| non gli nuoce. Inperfecto, dico, ché piú perfecta e piú 98 4, 164| il merito, t’ho decto e dico, che egli è dato secondo 99 4, 165| e obbedienzia. Questo ti dico, perché tu vegga quanto 100 5, 1| dei suoi discepoli[17]. E dico «dei suoi discepoli», perché 101 5, 2| fama precipuus. Usque nunc dico anno Domini 1398». Segue,