Parte, capitolo

 1   Inc,   4|          ricordamento di disonestá, superbia, avarizia e amore proprio
 2   Inc,   6|     atoscato.~ In cui parturisce la superbia? solo nel proximo per propria
 3   Inc,   8|           l’umilitá è provata nella superbia: cioè che l’umile spegne
 4   Inc,   8|          cioè che l’umile spegne la superbia, però che ’l superbo non
 5     1,   9|   indiscrezione sarebbe posta nella superbia, come la discrezione è posta
 6     1,  14|             amore proprio e infiata superbia e avarizia di coloro che
 7     1,  15|           con l’umilitá destruxi la superbia sua, umiliando la natura
 8     1,  17|     sensitivo, perché procede da la superbia (come il mio procede da
 9     1,  31|          arbore? ne l’altezza della superbia, la quale l’amore sensitivo
10     1,  31|            umore dalla radice della superbia; la tapinella anima è piena
11     1,  33|          Questo vizio procede da la superbia e notrica la superbia. L’
12     1,  33|            la superbia e notrica la superbia. L’uno procede da l’altro,
13     1,  33|            peggio per la miserabile superbia, la quale è piena di pareri,
14     1,  35|        veleno della invidia e della superbia erano calunniate e giudicate
15     1,  35|             nella immondizia, nella superbia, ne l’avarizia, in una invidia,
16     1,  35|             croce per confondere la superbia. Tucti e’ vizi destruxe
17     1,  36|           spegnesti col vento della superbia e vanitá del cuore, del
18     1,  38|           procede il terzo, cioè la superbia, con falsa ingiustizia e
19     1,  42|             verso el proximo, della superbia e de l’amore proprio, della
20     1,  42|             male, acompagnato dalla superbia.  che tucti in diversi
21     1,  47|      possegga con umilitá e non con superbia, possedendole come cosa
22     1,  51|         amore del vizio; unde traie superbia e impazienzia. La memoria
23     2,  66|             umilitá. Ché sai che la superbia del dimonio non può sostenere
24     2,  66|          volerti levare in alto per superbia, dicendo: — Tu se’ perfecta
25     2,  71|           può sostenere, per la sua superbia, la mente umile.~ E se tu
26     2,  81|              ribellando a me per la superbia sua, cadde e fu privato
27     2,  85|        aciecano nel lume, perché la superbia e la nuvila de l’amore proprio
28     2,  93|         hanno posta nel monte della superbia; unde, perché egli è mal
29     2,  93|         amore proprio di sé e della superbia. La quale ha facto prima
30     2,  94|         della prosperitá notrica la superbia con molta presumpzione,
31     2,  98|             non levasse il capo per superbia contra di me. Unde il fragile
32     2,  99|        caggia dentro la puzza della superbia; ed ella vi giace, però
33     2, 113|    immondizia, né siano infiati per superbia cercando le grandi prelazioni,
34     2, 116|             offesa con una perversa superbia, senza dilecto corporale;
35     2, 116|          non con malizia e fummo di superbia, la quale superbia nacque
36     2, 116|         fummo di superbia, la quale superbia nacque dal proprio amore
37     2, 117|             annodato col nodo della superbia e con la propria reputazione,
38     2, 119|             umilitá conculcavano la superbia, e andavano come angeli
39     2, 121|          unde è nato l’arbore della superbia col figliuolo della indiscrezione;
40     2, 121|           però che, come infiati di superbia, non si saziano di rodere
41     2, 121|          Unde per questa miserabile superbia e avarizia, la quale è nata
42     2, 124|        narrai), per la enfiata loro superbia, e perché sonno immondi
43     2, 124|             l’amore proprio e da la superbia, ripieno lo stomaco della
44     2, 126|          immondizia e della infiata superbia e della cupiditá, ché per
45     2, 126|           il principale vizio della superbia; e l’uomo superbo è privato
46     2, 126|    dileczione della caritá, e da la superbia viene alla immondizia e
47     2, 127|             vanamente e con infiata superbia le cercano.~ Mirano a la
48     2, 128|          predecti ministri regna la superbia, per la quale si perde el
49     2, 128|             della terza, cioè della superbia, che, perché Io te l’abbi
50     2, 128|            vizi sonno conditi dalla superbia,  come le virtú sonno
51     2, 128|            vita dalla caritá.~ E la superbia nasce ed è nutricata da
52     2, 128|             vestela del vizio della superbia, unde nasce ogni difecto
53     2, 128|         trai fuore il mirollo della superbia, cioè la impazienzia; però
54     2, 128|      impazienzia è il merollo della superbia. Unde d’ogni cosa si turbano
55     2, 128|             tanto m’è spiacevole la superbia, che ella cadde di cielo
56     2, 128|        angelo volse insuperbire. La superbia non saglie in cielo, ma
57     2, 128|           Chi si exaltará, cioè per superbia, sará umiliato; e chi se
58     2, 128|             di gente mi dispiace la superbia, ma molto piú in questi
59     2, 128|          montone con le corna della superbia, e chiunque se gli accosta,
60     2, 128|             274] con le corna della superbia tua, facendo ingiuria a
61     2, 128|         questo fanno le corna della superbia, che non si vogliono inchinare
62     2, 128|             proprio, che notrica la superbia, non l’ha punto tolto da
63     2, 128|            rivendaría.~ O maladecta superbia, fondata ne l’amore proprio,
64     2, 128|           il[275] cognoscimento? la superbia. E a questo modo sonno diventati
65     2, 128|         egli hanno da me, perché la superbia gli ha aciecati, non veggono
66     2, 129|          altri defecti e’ quali per superbia e per l’amore proprio si
67     2, 129|         altro difecto, è cagione la superbia fondata in amore proprio.
68     2, 129|            proprio e le corna della superbia. Però che, se egli avesse
69     2, 129|         tucti gli altri peccati: la superbia, avarizia e inmondizia delle
70     2, 129|        membri del dimonio. E per la superbia, disonestá e cupiditá loro
71     2, 129|        morte. Ma le corna della tua superbia t’hanno percosso dentro
72     2, 129|             dove esso cadde, per la superbia sua, da l’altezza del cielo.~
73     2, 129|           cadi da l’altezza (per la superbia tua) della dignitá del sacerdote
74     2, 129|             decto è, le corna della superbia tua t’hanno aciecato. Ma
75     2, 130|             dignitá loro, perché la superbia e amore proprio non l’aveva
76     2, 130|       confuso, e le corna della tua superbia non ti lassano vedere la
77     2, 132|             però che le corna della superbia non lo’ lassano intendere
78     3, 135| disobbedienzia a la immondizia, con superbia e piacere feminile, volendo
79     3, 143|          con odio, con rancore, con superbia e con ogni miseria (delle
80     3, 150|          ricchezza.~ Egli n’esce la superbia, volendo essere il maggiore;
81     4, 154|            da me, Padre etterno: la superbia che esci e fu producta da
82     4, 154|          disobbedienzia viene dalla superbia, che esce da l’amore proprio
83     4, 154|              è la inpazienzia, e la superbia la notrica; con tenebre
84     4, 155|   schiacciandola col martello della superbia, arrugginilla con l’amore
85     4, 155|             te l’apra? Credi che la superbia, che ne cadde, vi salga?
86     4, 156|           proprio con la miserabile superbia, unde sonno partiti da l’
87     4, 156|             Tagliate le corna della superbia, col quale tagliare[371]
88     4, 158|        tenebre con la tenebre della superbia: non che questa luce in
89     4, 158|       quanto a l’anime loro. Dove è superbia non può essere obbedienzia;
90     4, 159|      povertá. Essi ne vengono nella superbia, portando il capo ricto
91     4, 159|            umilitá, ma passanla con superbia, chinando il capo per forza.
92     4, 159|          amore proprio, che produce superbia, nemico della caritá e umilitá,
93     4, 159|              levata l’altezza della superbia e chinato il capo a l’obbedienzia
94     4, 161|        inpazienzia, nutricata dalla superbia col proprio piacere. La
95     4, 161|           proprio piacere. La quale superbia decto è che esce dall’amore
96     4, 161|         volontá sua per forza; e la superbia gli li tiene ritto. Tucte
97     4, 161|       radice de l’affecto suo nella superbia, che egli ha tracta del
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