Parte, capitolo

 1   Inc,   4|           e però si duole perché m’ama, ché se ella non m’amasse
 2   Inc,   6|          altro. Non amando me, non ama lui; non amandolo, non el
 3   Inc,   7|        cognosciuta la mia bontá, l’ama senza mezzo ed amala con
 4   Inc,   7|            sé. Ma come in veritá m’ama, cosí fa utilitá al proximo
 5   Inc,   7|             e tanto quanto l’anima ama me, tanto ama lui, perché
 6   Inc,   7|       quanto l’anima ama me, tanto ama lui, perché l’amore verso
 7   Inc,   7|          facto in me, per lo quale ama lui, disteso l’affecto alla
 8   Inc,   8|         dello iniquo uomo, che non amaspera in me, a colui
 9   Inc,   8|          in lui (ché colui che non ama me non può avere fede10   Inc,   8|          sensualitá, la quale egli ama), el servo fedele mio non
11     1,  11|           a l’amore col quale egli ama me, ma bene il pone con
12     1,  11|        sollicitudine, e il proximo ama con affecto d’amore ponendo
13     1,  12|          peccato mortale. Ma chi m’ama sta in me, e Io in lui;
14     1,  12|           a la morte perché me non ama; ché se ’l mondo avesse
15     1,  18|        offende la creatura: perché ama quel che non debba amare,
16     1,  26|         Consumato, dico, ché non v’ama per propria utilitá, però
17     1,  27|            le cose create che egli ama, ed egli è pur elli che
18     1,  27|        vita sua e le cose che egli ama, che non corrissero venendoli
19     1,  31|            volontá mia, perché non ama altro che cose morte. Essendo
20     1,  33|      comandamenti miei. Costui non ama persona se non per propria
21     1,  45|            cognosce, e cognoscendo ama, e amando gusta me sommo
22     1,  46|         propria sensualitá; anco l’ama, cercando di satisfare a
23     1,  46|         peccati mortali. Né me non ama; non amando me, non ama
24     1,  46|            ama; non amando me, non ama quel ch’Io amo, cioè il
25     1,  47|          desiderio, cioè che non l’amatiene senza la mia volontá,
26     1,  48|           quante le cose, che esso ama sensitivamente, ne trae
27     1,  51|         ogni cosa vede e l’affecto ama con alcuna chiarezza di
28     1,  56|            m’è figliuolo, cioè che ama me senza alcuno rispecto.~
29     1,  58|       anima che disordinatamente l’ama e possiede.[109]~
30     1,  61|           medesimo all’anima che l’ama.~ — Sai in che modo manifesto
31     1,  61|      manifesto me ne l’anima che m’ama in veritá, seguitando la
32     1,  63|          prudenzia. Alora, se ella ama senza rispecto, con viva
33     1,  64| inperfectamente, inperfectamente s’ama el proximo. E de’ segni
34     1,  64|           non è perfecto colui che ama di spirituale amore? Se
35     1,  64|          che la creatura, che egli ama, satisfaccia a l’amore suo,
36     1,  64|  imperfecto el mostra in colui che ama di spirituale amore. Tucto
37     2,  66|     cognosce: chi piú cognosce piú ama; piú amando, piú gusta.~
38     2,  67|         mio, che imperfectamente m’ama, cerca piú la consolazione,
39     2,  67|  consolazione, per la quale egli m’ama, che me. E a questo se ne
40     2,  79|          va dietro a l’intellecto, ama e uniscesi in quello che
41     2,  79|      mortale, non ha quel che egli ama, però ha pena. Ma, separata
42     2,  79|           il desiderio suo, e però ama senza pena. È saziata, e
43     2,  82|         Vedendo me, Padre etterno, ama; amando, è saziato; saziato,
44     2,  84|           ne l’anima che in veritá ama e serve me.~
45     2,  85|           quanto piú cognosce, piú ama, e quanto piú ama, piú cognosce.
46     2,  85|    cognosce, piú ama, e quanto piú ama, piú cognosce. Cosí l’uno
47     2,  89|         privata di quella cosa che ama, cioè delle consolazioni
48     2,  89|          cognosce, e cognoscendo l’ama. Tracto l’affecto dietro
49     2,  89|           vide in sé essere amata, ama ogni creatura che ha in
50     2,  89|         suo. Unde, perché vidde, l’ama ineffabilemente,  che
51     2,  89|            ineffabilemente,  che ama quella cosa che vidde che
52     2,  92|         questa vita, ma quanto piú ama meno gli pare amare; e cosí
53     2,  93|         duole il cuore quanto egli ama. Gli uomini del mondo piangono
54     2,  94|           perdere la cosa che egli ama. O egli teme di perdere
55     2,  96|         Poi che l’ha cognosciuta l’ama: amandola, el dimostra amando
56     2,  98|         virtú e odio el vizio; chi ama el vizio e odia la virtú
57     2, 106|    creatura, che ha in sé ragione, ama o desidera d’avere, avendola
58     2, 106|     allegrezza. E tanto quanto piú ama quella cosa che egli ha,
59     2, 106|           nel ricevere la cosa che ama non gli li lassa vedere,
60     2, 106|          perché si vede quello che ama e desiderava d’avere; e
61     2, 106|        riceve quella cosa che egli ama.~  che per pura allegrezza
62     2, 119|            di quello che l’affecto ama. E subbito che elle sonno
63     2, 128|          le creature: però che chi ama sé di disordinato amore,
64     2, 128|           amore di me perché non m’ama; e, non amandomi, m’offende,
65     2, 128|      insieme, di bisogno è che chi ama el mondo d’amore sensitivo
66     2, 128|     sensitivamente, odii me; e chi ama me in veritá, odii el mondo.
67     2, 131|            E chi piú cognosce, piú ama: e chi piú ama, piú riceve.
68     2, 131|       cognosce, piú ama: e chi piú ama, piú riceve. El merito vostro
69     3, 136|           sensuale, quanto serve e ama la propria sensualitá; del
70     3, 138|             che disordinatamente l’ama, gli paiono dolci e soavi
71     3, 144|      provare se perfectamente egli ama me e il mezzo che Io gli
72     3, 144|          perfecta e inperfecta che ama me, con quella ama la creatura.
73     3, 144|  inperfecta che ama me, con quella ama la creatura. Come el cognosce
74     3, 144|            della creatura cui egli ama di singulare amore, come
75     3, 145|         molto m’amano. E chi molto ama, molto si duole; unde a
76     3, 150|   ricchezze. È insaziabile, perché ama cosa meno di sé; però che
77     3, 151|           facto ponto, ché chi non ama non si duole, anco si dilecta
78     4, 154|        anima se ella è in grazia e ama in veritá o no; e però la
79     4, 155|      fedele a me e al proximo suo, ama me e sta nella dileczione
80     4, 161|     comanda l’obbedienzia, ed egli ama la disobbedienzia; la povertá
81     4, 161|      caritá fraterna, ché egli non ama altro che sé, non d’amore
82     4, 163|     cognosce sé e me, con quello m’ama e s’aumilia. E quanto piú
83     4, 163|            s’aumilia. E quanto piú ama ed è umiliata, tanto piú
84     4, 164|            l’amore. Se il secolare ama piú che il religioso, piú
85   Var     |            della creatura cui egli ama di singulare amore, come
86   Var     |        Quando la creatura cui egli ama di singulare amore, come
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