Parte, capitolo

 1   Inc,   7|          tucto a uno, anco a cui ne do una, e a cui ne do un’altra
 2   Inc,   7|           cui ne do una, e a cui ne do un’altra particulare? poniamo
 3     1,  15|       misericordia al mondo. E però do Io fame e desiderio ne’
 4     1,  43|        cavelle se non quanto Io gli do; e Io el permecto per amore
 5     1,  45|            ch’Io voglio.~ Se Io lo’ do pena da parte delle dimonia,
 6     1,  47|             l’avete quanto Io ve le do, e tanto le tenete quanto
 7     1,  47|        lasso, e tanto ve le lasso e do quanto Io vego che faccino
 8     1,  49| tribulazioni del mondo (le quali Io do acciò che l’anima cognosca
 9     1,  49|           loro.[96]~ Non ho datado la misericordia perché essi
10     1,  53|             che troviate me, che vi do acqua viva, che ve la do
11     1,  53|            do acqua viva, che ve la do per mezzo di questo dolce
12     1,  53|             quale conteneva me, che do acqua viva, unendosi la
13     1,  55|          suo come vasello a me, che do bere a chi me l’adimanda,
14     1,  60|        umilitá. E per questo lo’ ’l do e ritrago da loro la consolazione,
15     1,  60|       providenzia; e che ciò che Io do e permecto, do per loro
16     1,  60|           ciò che Io do e permecto, do per loro sanctificazione,
17     2,  67|           tribulazione, la quale Io do per loro bene, si conturbano
18     2,  68|        colui che riceve; per questo do consolazione mentale, quando
19     2,  68|           mia caritá con che Io lel do e la indegnitá sua che riceve,
20     2,  68|        quella medesima. E Io non le do a uno modo (ché cosí parrebbe
21     2,  68|           avesse che dare); anco le do in diversi modi, secondo
22     2,  68|          bontá di dare. E se Io non do, anco quel non dare Io el
23     2,  68|           piú. Molto differenti gli do: alcuna volta[133] do dilecto
24     2,  68|           gli do: alcuna volta[133] do dilecto d’una allegrezza
25     2,  68|            l’affecto mio con che Io do; e con viva fede creda ch’
26     2,  68|           con viva fede creda ch’Io do a necessitá o della salute
27     2,  70|           quali spesse volte dono e do a’ servi miei, quando ella
28     2,  72|            del dono e non di me che do. Ma l’anima, che in veritá
29     2,  80|            li difecti loro. Anco le do al peccatore come al giusto,
30     2,  89|        affecto della mia caritá che do, ma l’appetito delle proprie
31     2,  91|            medico, e voi infermi; e do a tucti quello che è di
32     2,  93|            e in morte quello che Io do per vita. Ogni cosa condannano
33     2,  94|       perché v’amo ineffabilemente, do uno stimolo di coscienzia,
34     2,  99|           Io, dolce e prima Veritá, do stato e tempo e luogo e
35     2,  99|            E vedrebbe che ogni cosa do per amore; e però con amore
36     2, 100|      sanctificati in me, però ve lo do e permecto.~ Poi che l’anima
37     2, 100|            vostro bene, e ciò ch’Io do e permecto, do perché aviate
38     2, 100|            ciò ch’Io do e permecto, do perché aviate il fine vostro
39     2, 104|       diversi e variati modi che Io do ne l’anima. Non fanno cosí
40     2, 106|           mia caritá con che Io lo’ do.~ Qui possono ricevere inganno
41     2, 107|      desiderio de’ servi miei. Anco do a chi mi dimanda, e invitovi
42     2, 107|            Io so’ quel Padre che vi do el pane della grazia col
43     2, 107|       quello che bisogna, perché vi do la fame e la voce con che
44     2, 115|             dicendo: «Pietro, Io ti do le chiavi del regno del
45     2, 119|           che, come l’angelo che Io do a vostra guardia vi ministra
46     2, 119|            solo, privato di me, che do somma sicurtá a l’anima
47     2, 124|             è il modo che Io diei e do a te e agli altri. Ma per
48     2, 132|              bene che Io non lo’ ’l do perché essi offendano con
49     2, 132|      mortale.~ Questo cognoscimento do non perché venga a disperazione,
50     3, 135|       piglia in morte quello che Io do in vita, e cosí si fa crudele
51     3, 137|          fructo. In particulare lo’ do ogni cosa per mia providenzia:
52     3, 138|              e con grande amore lo’ do e permecto ogni cosa, ed
53     3, 141|          providenzia lo’ permecto e do che ’l mondo lo’ germini
54     3, 141|             avaro; Io so’ Colui che do a chi m’adimanda, apro a
55     3, 141|             speranza, che ogni cosa do con uno medesimo amore e
56     3, 141|          che nella grande fadiga Io do la grande fortezza, e non
57     3, 141|            viva; e per sua vita gli do ciò ch’Io gli do.~ Questo
58     3, 141|           vita gli do ciò ch’Io gli do.~ Questo ha veduto l’anima
59     3, 143|           In ogniuno uso, dilargo e do la mia providenzia; ma in
60     3, 144|          volontá, che è libera, non do Io licenzia a’ nemici che
61     3, 144|             nemici che l’aprano. Ma do bene licenzia alle dimonia
62     3, 144|          volontá. Alla quale Io non do licenzia che i nimici de
63     3, 144|              ma, come Io ti dicevo, do bene licenzia ne l’altre
64     3, 147|         possino sonare. E ciò ch’Io do e permetto in questa vita
65     3, 149|            con sollicitudine che Io do di loro a’ servi del mondo.
66     3, 149|            verun altro modo, davo e do una disposizione a quel
67     3, 152|           voi, che abbia essere, vi do per questo fine. Questo
68     4, 159|            me, che per amore gli li do, unde traie fuore il capo
69     4, 166|             e permectendo ciò ch’Io do, e tribulazioni e consolazioni
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