Parte, capitolo

 1     1,  26|            tu mi dimandi, ti voglio dire come il ponte sta.~ Decto
 2     1,  29|           mente; cioè che volessero dire che di questo Corpo di Cristo
 3     1,  29|             del cielo. Questo volse dire quando Egli dixe: «Io venni
 4     1,  29|             tornarò ad voi». Cioè a dire: — El Padre mio mi mandò
 5     1,  29|           nel mondo.~ Ora ti voglio dire quello che Io veritá ti
 6     1,  35|             acciò che neuno potesse dire: — Il cotale vizio rimase
 7     1,  35|            giudicio. E questo volse dire la mia Veritá quando dixe: «
 8     1,  36|           de l’anime. E non possono dire: — Io non ebbi chi mi riprendesse; —
 9     1,  36|       angelo, acciò che non possano dire: — L’angelo è spirito beato
10     1,  36|            è tolto, che nol possono dire; perché ella è stata data
11     1,  39|        giudicio.   — Ora ti resto a dire della terza riprensione,
12     1,  45|           sensualitá, ora ti voglio dire come solo costoro son quegli
13     1,  55|       spianato quel che egli voleva dire e come si debba intendere,
14     1,  55|            truovino, non il possono dire; però che giá ti dixi che
15     1,  56|          mentalmente; ora ti voglio dire di coloro che hanno cominciato
16     1,  62|           Padre, quasi volesse elli dire: «El Padre ha manifestato
17     2,  66|            compire e’ molti salmi e dire i molti paternostri. E compíto
18     2,  66|            che si sonno proposti di dire, non pare che pensino piú
19     2,  66|    actenzione a l’orazione solo nel dire vocalmente: ed egli non
20     2,  66|      factosi el suo proponimento di dire cotanta orazione con la
21     2,  66|             che proposto s’aveva di dire; non avendo tenpo non se
22     2,  66|          sonno tenuti e obligati di dire; e non dicendolo, offendono.
23     2,  66|           debbono infino a la morte dire l’offizio suo. E se essi
24     2,  66|         all’ora debita che si debba dire, la mente tracta e levata
25     2,  67|          amore imperfecto ti voglio dire. E non ti voglio tacere
26     2,  67|     passione. Unde hanno per uso di dire questi cotali: — Io so che
27     2,  67|            El loro vedere e il loro dire è falso, però che, se essi
28     2,  69|          mente loro.~ Ora ti voglio dire il secondo inganno di coloro
29     2,  73|        saranno da me.~ Questo volse dire il dolce servo mio sancto
30     2,  74|         perfecto.~ — Ora ti resto a dire in che si vede che essi
31     2,  91|            di sopra.~ Restoti ora a dire, a satisfaczione del desiderio
32     2,  91|       questo modo parbe che volesse dire il glorioso apostolo Pavolo,
33     2,  93|       uomini mondani.   — Restoti a dire del fructo che  la lagrima
34     2,  93|             mie, o di bastemmiare e dire male d’ogni creatura che
35     2,  95|          lagrime.~ — Ora ti resto a dire de’ fructi che ricevono
36     2,  96|            Questo parbe che volesse dire Pavolo, dicendo: «Occhio
37     2, 100|          cosa che tu vedessi fare o dire, da qualunque creatura si
38     2, 102|         mente tua, non il debbi mai dire in particulare, cioè a colui
39     2, 102|            come decto t’ho, none il dire in particulare, ma actienti
40     2, 102|             te quello che tu volevi dire a lui; e tu ne starai sicura,
41     2, 110|          figliuola, prima ti voglio dire la dignitá loro dove Io
42     2, 111|           sopra del ministro; e nel dire le parole della consacrazione,
43     2, 119|      peccato. E per lo correggere e dire la veritá non curavano la
44     2, 121|      orazioni, ti voglio mostrare e dire la scellerata vita loro.
45     2, 123|            alcuna cosa te ne voglio dire, oltre a quel ch’Io t’ho
46     2, 125|           volta la facessero, sanno dire i subditi scellerati con
47     2, 125|          quali Io non ti voglio piú dire per non appuzzare l’orecchie
48     2, 126|            Ma un’altra te ne voglio dire, perché tu cognosca meglio
49     2, 126|           anunziare la parola mia e dire l’Offizio col cuore e con
50     2, 127|           cupido e avaro. E’ si può dire quella parola che dixe la
51     2, 127|           fanno el contrario, posso dire che ella sia facta spilonca
52     2, 128|       consacrano.   — Ora ti voglio dire della terza, cioè della
53     2, 128|             ha decto quel che debba dire, credo veramente che tu
54     2, 129|           hanno cane (perché si può dire per la debilezza sua che
55     2, 131|           la veritá, ora tel voglio dire in questo ponto sopra questi
56     2, 132| misericordia, in effecto non si può dire che questa sia speranza
57     2, 133|            Molti difecti t’avarei a dire; ma non voglio piú apuzzare
58     3, 136|            può ponere. Questo volse dire a voi la mia Veritá nel
59     3, 136|           manifesta che non possono dire di no. Poi mancano e vengono
60     3, 142|          quel che serviva nol volse dire al ministro. Vedendo ella
61     3, 148|         divino offizio che facciate dire a’ ministri miei, con digiuni
62     3, 149|        temporali.   — Ora ti voglio dire una picciola particella
63     3, 153|                perché non so che mi dire altro, però che la lingua
64     3, 153|      desidera te. Parmi ch’io possa dire la parola di Pavolo, quando
65     4, 160|       possederete». — Quasi volesse dire la mia Veritá: — Ben hai
66     4, 162|             Drictamente si potrebbe dire a loro quella parola: «Maladecti
67     4, 165|           della fede, non si pose a dire: — Come sarebbe possibile? —
68     5,   1|            di vocaboli e di modi di dire, anche a seconda degli usi
69     5,   1|            vera soddisfazione posso dire che l’autorevole parere
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