Parte, capitolo

 1   Inc,   2|         ne l’anima sua, di colpa, dicendo: — O Padre etterno, io mi
 2   Inc,   3|          ella faceva di sé a lui, dicendo: — Non sai tu, figliuola
 3     1,  11|         grande penitenzia per me, dicendo: — Che potrei io fare che
 4     1,  11|          risposi nella mente tua, dicendo: — Io so’ colui che mi dilecto
 5     1,  11|       parole ma molte operazioni. Dicendo «molte» non ti pongo numero,
 6     1,  13|      quasi con la parola di Moisé dicendo:~ — Signore mio, vòlle l’
 7     1,  13|        imagine e similitudine tua dicendo: «Facciamo l’uomo a la imagine
 8     1,  18|           tucto l’universo mondo, dicendo Dio: — Figliuola mia, or
 9     1,  19|       corpo suo sudore di sangue; dicendo a se medesima: — O anima
10     1,  23|           subgionse a mano a mano dicendo:~ — Tucti vi conviene tenere
11     1,  26|         dixe veritá la mia Veritá dicendo: «Se Io sarò levato in alto
12     1,  31|      nella parola ch’Io ti dissi, dicendo: «Costoro sonno coloro per
13     1,  34|           come dixe la mia Veritá dicendo: «El regno di Dio è tra
14     1,  35|        Figliuolo, con false bugie dicendo: «Costui el fa in virtú
15     1,  35|        come ti[66] dixi di sopra, dicendo che del corpo suo aveva
16     1,  36|       dove grida la mia giustizia dicendo: «Surgite, mortui; venite
17     1,  44|           sé, virilmente delibera dicendo: — Io voglio seguitare Cristo
18     1,  47|            giovano quando dimandò dicendo: «Che potrei io fare, Maestro,
19     1,  49|        farlo venire a confusione, dicendo: — Questo bene che tu hai
20     1,  49|           della misericordia mia, dicendo: — A che ti vuogli affadigare?
21     1,  51|       moveva lo ’ntellecto, quasi dicendo: — Io voglio amare, però
22     1,  51|          Veritá, Verbo incarnato, dicendo: «Quando saranno due o tre
23     1,  53|           per ansietato desiderio dicendo: «Chi ha sete venga a me
24     1,  54|        hanno sete sonno invitati, dicendo: «Chi ha sete venga a me,
25     1,  55|            nel tempio v’invitava, dicendo: «Chi ha sete venga a me
26     1,  55|           E neuno si può ritrare, dicendo: — Io ho lo stato, ho’ figliuoli,
27     1,  60|      volte socto colore di virtú, dicendo in loro medesimi: — Questa
28     1,  60|       timore della pena, el negò, dicendo che mai non l’aveva cognosciuto.~
29     1,  62|          Veritá mia disse veritá, dicendo: «Chi m’amará sará una cosa
30     1,  64|       Questo mostrò la mia Veritá dicendo a Pavolo, quando mi perseguitava: «
31     2,  65|          tedio l’orazione sancta, dicendo spesse volte: — Questa orazione
32     2,  66|     misericordia mia con umilitá, dicendo: — Io confesso al mio Creatore
33     2,  66|      levare in alto per superbia, dicendo: — Tu se’ perfecta e piacevole
34     2,  66|      rispondesti al[127] dimonio, dicendo: — Miserabile a me! Giovanni
35     2,  69| soverranno, socto colore di virtú dicendo: — Io ne perdo la pace e
36     2,  71|          E però riceve umilmente, dicendo: — Ecco l’ancilla tua: facta
37     2,  83|         dixi che Io el certificai dicendo: «Paulo, bastiti la grazia
38     2,  96|          che volesse dire Pavolo, dicendo: «Occhio non può vedere,
39     2,  98|    misericordia sua verso di lei, dicendo:~ — O dilectissima, o carissima,
40     2, 100|           e d’ogni modo che vede, dicendo: — Grazia sia a te Padre
41     2, 108|     ministri della sancta Chiesa, dicendo tu che piú distinctamente
42     2, 115|           cielo da la mia Veritá, dicendo: «Pietro, Io ti do le chiavi
43     2, 116|       questo neuno si può scusare dicendo: — Io non fo ingiuria né
44     2, 119|           che dixe la mia Veritá, dicendo: «Costoro sono ciechi e
45     2, 119|          infermitá, davano vista, dicendo: — Io soinfermo con teco
46     2, 127|          con la ferza della fune, dicendo: — «Della casa del Padre
47     2, 129|           e psalmeggino la nocte, dicendo l’officio divino; e essi
48     2, 129|       Esso ti[281] risponderebbe, dicendo che ti dará quel fructo
49     2, 129|          e farannosi beffe di te, dicendo: — Per te conviene che riesca. —
50     2, 134|           somma ed etterna bontá, dicendo: — O Dio etterno, o luce
51     3, 135|         dell’uomo in questo modo, dicendo:~ — O carissima figliuola
52     3, 139|        cui era adivenuto el caso, dicendo: — Io voglio che tu sappia
53     3, 140|           Giezzi col bastone suo, dicendo che egli el ponesse sopra ’
54     3, 141|          vetato da la mia Veritá, dicendo: «Non voliate pensare del
55     3, 141|           e la brevitá del tempo, dicendo: «Non voliate pensare il
56     3, 142|         cosí el mostroe di fuore, dicendo a quel che ’l serviva: —
57     3, 142|           con grandissimo pianto, dicendo: — O miserabile anima mia!
58     3, 146|       neuno n’aveva potuto avere, dicendo: — «Ma nel comandamento
59     3, 148|       conta nel sancto Evangelio, dicendo: «Io ebbi fame e non mi
60     3, 148|        quello ultimo di scusarsi, dicendo: — Io non ti viddi mai,
61     3, 151|      stando in mocti col tiranno, dicendo: — Questo lato è cocto:
62     3, 153|        fixo nella divina maiestá, dicendo al sommo e etterno Padre:~ —
63     4, 154|     clemenzia sua inverso di lei, dicendo: — O carissima e dolcissima
64     4, 159|   facendosi venire uno fanciullo, dicendo: — «Lassate li parvoli venire
65     4, 165|     cacciò da sé con rimproverio, dicendo: — Tu, bestia, hai menata
66     4, 167|     maestá, rendeva grazie a lui, dicendo:~ — Grazia, grazia sia a
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