Parte, capitolo

 1   Inc,   6|             el debito che gli debba dare della dileczione e dell’
 2   Inc,   6|              quello che gli debba dare; palese è quando parturisce
 3   Inc,   7|        questo debba fare ogniuno, e dare edificazione al proximo
 4     1,  11|             E però non debba veruno dare giudicio di ponere maggiore
 5     1,  14|            della croce per sanare e dare vita a voi, fanciulli indebiliti
 6     1,  15|          egli me la tolse e volsela dare a sé; per la qual cosa trapassò
 7     1,  26|          mostrare non vi poteva che dare la vita per voi. Per forza
 8     1,  28|             etterna che promecte di dare refrigerio a chi s’affadiga
 9     1,  30|             vego che ti costrinse a dare anco piú a l’uomo, cioè
10     1,  47|            l desiderio loro debbono dare a me, e ogni altra cosa
11     1,  49|         servile non è sufficiente a dare vita eterna; e come exercitando
12     1,  49|         timore, non è sufficiente a dare vita etterna, se esso non
13     1,  58|          virtú, non è sufficiente a dare vita eterna. E come la legge
14     1,  58|             nella legge di Moisé di dare la pena subbito che la colpa
15     1,  60|             che non è sufficiente a dare vita etterna; ma conviensi
16     2,  66|          che stava in sul ponte per dare il cibo e confortare e’
17     2,  68|       parrebbe ch’Io non avesse che dare); anco le do in diversi
18     2,  68|             piace a la mia bontá di dare. E se Io non do, anco quel
19     2,  68|            Io non do, anco quel non dare Io el fo per amore e non
20     2,  71|             che a me è possibile di dare; e non raguardo alla indegnitá
21     2,  76|             che ’l mondo le volesse dare, ma arditamente confessa
22     2,  76|            che il mondo lo’ volesse dare. Ma tucte queste cose trapassano
23     2,  78|            alcuna volta lo’ volesse dare. E non solamente quelle
24     2,  89|            lagrime che cominciano a dare vita, cioè di coloro che,
25     2,  91|            volta Io permecto di non dare lagrime corporalmente, per
26     2,  97|           che doctrina io gli debbo dare. Benché di sopra so, dolce
27     2, 100|  persecuzioni che ’l mondo[202] può dare e il dimonio, tucte corrono
28     2, 100|       Questi non perdono el tempo a dare i falsi giudici né verso
29     2, 100|           neuno giudicio voi potete dare per giudicio, ma per sancta
30     2, 105|             fondamento che tu debbi dare a coloro che venissero a
31     2, 109|             sia dunque sollicita di dare orazioni per tucte le creature
32     2, 109|           commectere negligenzia in dare orazioni ed exemplo di vita
33     2, 109|             che tu sia uno mezzo di dare a ciascuno quello che gli
34     2, 114|         parte sua, quando egli può, dare per limosina; però che essi
35     2, 119|           de’ subditi.   — Ora, per dare un poco di refrigerio a
36     2, 119|            cosí dolcemente sapevano dare a ciascuno el cibo suo:
37     2, 121|             virtú de’ buoni,  per dare refrigerio a l’anima tua,
38     2, 121|         sonno tenuti ed obligati di dare a’ poveri, ma essi tolgono
39     2, 121|         sciagurati che non vorranno dare a chi n’ha bisogno quello
40     2, 129|            che il cibo che si debba dare a questo cane è il cibo
41     2, 129|           Però che altro non ti può dare se non quelli crociati tormenti
42     2, 130|     figliuoli, e ine dilectarsi per dare doctrina al proximo loro
43     2, 132|     coscienzia, perché tu le dovevi dare non per parole lusinghevoli
44     3, 138|          per lo diletto egli li può dare la morte.~ Cosí fanno costoro
45     3, 140|            avevo creato, volendogli dare il sommo ed etterno Bene.
46     3, 140|          abbi clemenzia a voler lo’ dare quello che è di necessitá
47     3, 140|             sia bello per poter lo’ dare bellezza, né abbi cibo per
48     3, 141|            ricco e potevolo e posso dare, e la ricchezza mia è infinita;
49     3, 141|          Questo fa la mia bontá per dare piú a pieno delle ricchezze
50     3, 142|          alcuno ministro che l’ha a dare questo cibo, che, costrecto
51     3, 144|   guardature disoneste è cagione di dare morte a sé e ad altrui.
52     3, 145| propriamente a loro, che l’avesse a dare pena; ma solo si dolgono
53     3, 148|            l’acto), providdi di non dare a uno uomo, né a ogniuno
54     3, 148|        altra cosa.~ E non potevo Io dare a ogniuno tucto?  bene;
55     3, 151|             morte, con desiderio di dare la vita per amore della
56     4, 167|            gravezza del corpo mio e dare la vita per gloria e loda
57     4, 167|          profondo! E che piú potevi dare a me che dare te medesimo?
58     4, 167|            piú potevi dare a me che dare te medesimo? Tu se’ fuoco
59     5,   1|           biblioteche, ma anche per dare il Libro nella sua vera
60     5,   1|              il quale, soltanto col dare ai periodi una costruzione
61   Var     |            83 v.~~~~ — ~~~~Ora, per dare un poco di refrigerio a
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