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Alfabetica [« »] offerta 2 offerte 1 offerto 2 offesa 58 offese 8 offesi 3 offeso 14 | Frequenza [« »] 59 r. 59 sostenere 58 abbi 58 offesa 58 vedendo 58 volere 57 capo | S. Caterina da Siena Dialogo della divina provvidenza Concordanze offesa |
Parte, capitolo
1 Inc, 2| e in quanta tempesta e offesa di Dio egli era. E intesa 2 Inc, 2| dolore intollerabile de l’offesa di Dio e danno de l’anime 3 Inc, 2| desiderio, con dolore de l’offesa e con allegrezza d’una speranza 4 Inc, 3| minima colpa? però che l’offesa che è facta a me, che so’ 5 Inc, 3| modi: l’uno è della propria offesa la quale ha commessa contra ’ 6 Inc, 3| Creatore; l’altro è de l’offesa che vede fare al proximo 7 Inc, 5| dolore intollerabile de l’offesa mia.~ Tu dimandavi di sostenere 8 Inc, 6| carissima figliuola, duolti de l’offesa mia e piagne sopra questi 9 Inc, 6| bene è la veritá che ogni offesa facta a me si fa col mezzo 10 1, 13| quale aveva conceputa per l’offesa di Dio e danno della sancta 11 1, 13| nuovamente le mostrava l’offesa sua e il danno de l’anime, 12 1, 15| amare), caggiono in maggiore offesa; e però Io per divina giustizia 13 1, 17| ansietati desidèri e dolore de l’offesa che è facta a me, e della 14 1, 28| continua amaritudine de l’offesa mia e compassione de l’ignoranzia 15 1, 37| del danno suo piú che de l’offesa mia; egli giogne a l’etterna 16 1, 37| del danno loro che de l’offesa mia. Alora commectono ingiustizia, 17 1, 37| offerirla dinanzi a me per l’offesa che m’hanno facta; ed egli 18 1, 38| sperare né dolersi de l’offesa mia ma sí della pena loro; 19 1, 44| d’amare loro medesimi con offesa di me; de’ quali Io t’ho 20 1, 49| odiata la colpa sua per l’offesa che ha facta a me, ma per 21 1, 49| la quale continuamente è offesa da loro.[96]~ Non ho data 22 2, 69| in veritá dove sta la sua offesa. Però che vedrebbe che l’ 23 2, 69| Però che vedrebbe che l’offesa non sta in non avere la 24 2, 75| uomo che offende, doppo l’offesa, non si potrebbe rilevare, 25 2, 77| lui, dolendosi piú de l’offesa che egli fa a me e danno 26 2, 78| dolorosa: dolorosa sta de l’offesa del proximo suo, e beata 27 2, 78| del crociato dolore de l’offesa mia e danno del proximo. 28 2, 82| poniamo che anco vega l’offesa che è facta a me, della 29 2, 89| disordinato, però è con offesa di me e riceve mortale dolore 30 2, 89| della colpa commessa per l’offesa facta a me, levansi con 31 2, 89| amore, dolendosi solo de l’offesa mia e del dapno del proximo 32 2, 89| divino; dolorosa sta per l’offesa che vede fare a me, bontá 33 2, 89| misericordia e dolore de l’offesa del proximo: piangendo con 34 2, 90| Creatore, dolendosi de l’offesa che hanno facta a me. È 35 2, 90| amore in sé e dolore de l’offesa mia e danno del proximo 36 2, 95| pena intollerabile de l’offesa di me, Creatore suo: non 37 2, 95| pena consolativa, solo de l’offesa mia e danno del proximo, 38 2, 101| in altrui. In sé, per l’offesa che fa a me per la legge 39 2, 101| spirito: in altrui, per l’offesa del proximo. È ben perfecto 40 2, 116| facendolo, offendono. Ed è offesa con una perversa superbia, 41 2, 116| ma offende sé; la quale offesa mi dispiace per lo dapno 42 2, 116| lo dapno suo. Ma questa è offesa facta a me proprio, senza 43 2, 116| sí che vedi che questa offesa è facta a questo Verbo; 44 2, 116| ella m’è piú grave questa offesa, facta a me e non a’ ministri, 45 2, 116| materia di dolerti de l’offesa mia e della dapnazione di 46 2, 121| gente, non vedi altro che offesa; e tucti mi gictano puzza 47 2, 121| a me rendono vitoperio e offesa, e retribuiscono a loro 48 2, 124| de’ loro difecti e de l’offesa mia pregare me per loro, 49 2, 132| pente né ha dolore de l’offesa mia in veritá come si debba 50 2, 132| suo, ma non si duole de l’offesa che ha facta a me; e cosí 51 2, 132| doluto e pentutosi de l’offesa che aveva facta a me e avesse 52 2, 133| quanto m’è spiacevole l’offesa che fanno e’ persecutori 53 2, 134| grandissimo dolore de l’offesa tua e danno di tucto quanto 54 3, 145| ingiuria; ché piú si duole de l’offesa che fa a me e dapno suo, 55 3, 151| contristano se non de l’offesa mia, la quale tristizia 56 4, 159| col lume della fede) sia offesa. E però ne caccia il nemico, 57 4, 159| si contrista se non de l’offesa che vede fare a me, suo 58 Var | dolendosi solo de l’offesa mia e del dapno del proximo...~~~~