Parte, capitolo

 1   Inc,   2| intollerabile de l’offesa di Dio e danno de l’anime e persecuzione
 2   Inc,   4|          gli fo amare e dolere del danno de l’anime. Ma non lo’ 
 3   Inc,   6|           Chi sta in odio di me fa danno al proximo e a se medesimo
 4   Inc,   6|     principale prossimo. Fagli[12] danno in generale e in particulare.
 5   Inc,   6|          me, ché a me non può fare danno se none in quanto Io reputo
 6   Inc,   6|        quello che fa ad altrui. Fa danno a sé di colpa, la qual colpa
 7   Inc,   6|            può fare. Al proximo fa danno non dandoli el debito che
 8   Inc,   6|         che, non facendolo, gli fa danno particulare; e non tanto
 9   Inc,   6|            non tanto che gli facci danno non facendoli quel bene
10   Inc,   6|           può, ma e’ gli fa male e danno assiduamente. Come? Per
11   Inc,   8|             l superbo non può fare danno a l’umile; né la infidelitá
12     1,  11|         ordinata caritá che non fa danno di colpa a sé per fare utilitá
13     1,  13|    conceputa per l’offesa di Dio e danno della sancta Chiesa e miseria[
14     1,  13|         mostrava l’offesa sua e il danno de l’anime,  come di socto
15     1,  14|           sua.~ Dico dunque che fa danno a colui che ’l riceve indegnamente,
16     1,  23|            hanno offeso me e facto danno a loro e al proximo.~ Ma
17     1,  25|         del nostro male a te non è danno, però che tu se’ somma ed
18     1,  28|      compassione de l’ignoranzia e danno loro, con la quale ignoranzia
19     1,  36|        fructo della virtú[67] e il danno del vizio, per dar lo’ amore
20     1,  37|            passione, dolendosi del danno suo piú che de l’offesa
21     1,  37|         quando si dogliono piú del danno loro che de l’offesa mia.
22     1,  58|          di non offendere, non per danno proprio, ma per non offendere
23     2,  68|         verso di lei, ne riceve il danno e lo inganno che Io ti dirò.~
24     2,  70|           amore ne riceve anco piú danno. Ché se l’affecto suo solo
25     2,  77|          offesa che egli fa a me e danno de l’anima sua che della
26     2,  78|           dolore de l’offesa mia e danno del proximo. Dico che sonno
27     2,  89|           proximo e non di penadanno proprio di sé, perché non
28     2,  90|           dolore de l’offesa mia e danno del proximo suo. Questo
29     2,  93|     sensualitá, unde vi viene ogni danno de l’anima e del corpo.
30     2,  93|       unigenito mio Figliuolo e in danno del proximo suo. E non si
31     2,  93|          facta ne l’anima) esce in danno temporale! Ché per le parole
32     2,  95|             solo de l’offesa mia e danno del proximo, fondata in
33     2, 116|      reverenzia. E cosí è mio ogni danno: scherni, villanie, obrobrio
34     2, 121|            quale puzza a me non fa danno veruno né nuoce, ma a loro
35     2, 123|      nascoste, offendete me e fate danno a voi, ma non fate danno
36     2, 123|           danno a voi, ma non fate danno al proximo, ponendo actualmente
37     2, 126|            paresse ricevere alcuno danno temporale da lui, e odiandolo
38     2, 126| disordinati dilecti e per picciolo danno che ricevi dal proximo tuo,
39     2, 127|         Questo è spiacevole a me e danno a la sancta Chiesa. Debbonle
40     2, 129|          come decto è, ed essi lo’ danno ad avere cura d’anime, e
41     2, 129|            mondo. Tucto questo tuo danno tu nol vedi, però che, come
42     2, 132|            piú è spiacevole a me e danno a loro questo ultimo peccato
43     2, 132|          cagione perché egli è piú danno a loro e spiacevole a me:
44     2, 132|            dolere: duolsi bene del danno suo, ma non si duole de
45     2, 134|           dolore de l’offesa tua e danno di tucto quanto el mondo:
46     2, 134|      quanto el mondo: perché fanno danno al mondo, essendo specchio
47     3, 138|         giudicano in male, in loro danno, in ruina e in odio quello
48     3, 145|      essere amato e servito) e del danno de l’anime, vedendoli andare
49     3, 150|            vederecognoscere il danno loro.[351]~
50     3, 151|    mostrato e decto che ogni male, danno e pena in questa vita e
51     3, 151|            non pare che gli faccia danno piú[357] né freddocaldo
52     4, 156|           se non l’osservate, fate danno a voi e ingiuria a l’anima
53     4, 159|     sanctissima fede, il male e il danno che ne gli verrebbe del
54     4, 162|            molto spiacevole a me e danno a loro. Drictamente si potrebbe
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