Parte, capitolo

 1   Inc,   7|          vita. E questo debba fare ogniuno, e dare edificazione al
 2     1,   9|        bontá; unde subbito rende a ogniuno discretamente il debito
 3     1,  17|       diceva: — Or non vedi tu che ogniuno mi percuote; e Io gli ho
 4     1,  28|   cognoscente, e sogiusto, che a ogniuno rendo giustamente secondo
 5     1,  39|        riceva tremore, e renderá a ogniuno il debito suo.~ A’ dannati
 6     1,  42|        tucta la puzza della terra, ogniuno per sé in diverso modo,
 7     1,  43|           di questa vita, e riceve ogniuno el luogo suo, come decto
 8     1,  44|      utilitá e d’alcuno bene; e ad ogniuno  secondo lo stato suo
 9     1,  47|            in questo stato comune, ogniuno secondo lo stato suo. E
10     1,  52|         suo.~ Due termini sonno, e ogniuno richiede perseveranzia:
11     2,  66|          stato che Io l’ho posto.~ Ogniuno, secondo lo stato suo, debba
12     2,  85|    qualunque maniera gente si sia. Ogniuno riceve secondo la sua capacitá
13     2,  85|            questo perfecto lume; e ogniuno avutolo in diversi modi,
14     2, 104|          tu mel ponga per regola a ogniuno. Però che tucti e’ corpi
15     2, 105|       affecto, come decto è, non a ogniuno equalmente, ma secondo che
16     2, 106|            voglio che tu sappi che ogniuno non riceve però inganno
17     2, 109|          mia non mancará in voi; e ogniuno umilemente riceva quello
18     2, 109|          esso è apto a ricevere, e ogniuno ministri quello che Io gli
19     2, 109|          Io gli darò a ministrare, ogniuno nel modo suo, secondo che
20     2, 110|           voi cristiani, nondimeno ogniuno può crescere in amore e
21     2, 110|        ricevevano), poniamo che in ogniuno el vedessi tucto intero
22     2, 119|          vita in virtú del Sangue; ogniuno posto in diversi gradi,
23     2, 119|            altro luogo ti narrai.~ Ogniuno ha dato, secondo lo stato
24     2, 120|       tocca a’ buoni e a’ gattivi: ogniuno l’ha a ministrare, come
25     2, 125|           della caritá fraterna, e ogniuno vuole essere il maggiore
26     2, 125|         vuole essere il maggiore e ogniuno mira di possedere. Unde
27     2, 128|     debbono essere umili  perché ogniuno debba avere la virtú de
28     2, 131|            virtú, che generalmente ogniuno può avere, ma perché questi,
29     2, 131|           fa legge comunemente per ogniuno, e Io ti favello[287] in
30     2, 131|            sé, facendo giustizia a ogniuno e rendendo discretamente
31     3, 136|          mondo, e in particulare a ogniuno secondo el suo[309] stato.
32     3, 143|      grazia, o ella è perfecta. In ogniuno uso, dilargo e do la mia
33     3, 143|          328] vostro giusto, che a ogniuno rendo secondo che averá
34     3, 145|          mia bontá di concederle a ogniuno, secondo ch’egli è acto
35     3, 146|         basso intendimento e alto; ogniuno può pigliare la parte sua,
36     3, 147|         che gli è dato a lavorare, ogniuno perfectamente nel grado
37     3, 148|          non dare a uno uomo, né a ogniuno a se medesimo, el sapere
38     3, 148|             E non potevo Io dare a ogniuno tucto?  bene; ma volsi,
39     3, 149|            di loro e del mondo: ma ogniuno proveggo. Unde i povaregli
40     4, 155|          vicario la pone in mano d’ogniuno, ricevendo il sancto baptesmo,
41     4, 155|           de l’obbedienzia;  che ogniuno l’ha in particulare, ed
42     4, 156|      extremitá della morte, benché ogniuno possa e debba sperare infine
43     4, 158|      medesimo l’altre? — ; ma in ogniuno non è principale (poniamo
44     4, 159|         non rifiutando mai labore, ogniuno serve caritativamente. L’
45     4, 164|         vero obbediente, acciò che ogniuno, in qualunque stato egli
46     4, 164|     ciascuno è acto a ricevare; ma ogniuno s’empie con questa misura
47     4, 165|        lavorare in diversi modi. A ogniuno gli sará dato il prezzo
48     4, 165|          in me, participo a voi, a ogniuno secondo la misura sua. Io
49     4, 166| excellenzia de l’unitivo amore. In ogniuno t’ho mostrato chiaramente
50     4, 166|        beati, quando avará riavuto ogniuno la dota del corpo suo.~
51     4, 166|        quelli fuore de l’ordine, d’ogniuno distintamente; della pace
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