Parte, capitolo

 1   Inc,   2|          avere la messa; el quale  era il dí di Maria. Venuta
 2   Inc,   2|         messa; el quale dí era il  di Maria. Venuta la mactina
 3     1,  29|        essendo salito al cielo el  de la Ascensione, non si
 4     1,  29|          la resurrexione quaranta , questo ponte si levò da
 5     1,  29|          l’angelo a’ discepoli el  de l’Ascensione, stando
 6     1,  29|        tornará se non ne l’ultimo  del giudicio, quando verrá
 7     1,  30|          tuoi. E però el dái ogni  a l’uomo, rapresentandoti
 8     1,  35|          sará ripreso ne l’ultimo  del giudicio. E questo volse
 9     1,  38|          durare infino a l’ultimo  del giudicio, e andare sopra
10     1,  39| reprensione, la quale si fará nel  del giudicio.   — Ora ti
11     1,  39|     riprensione, cioè de l’ultimo  del giudicio. Giá t’ho decto
12     1,  39|             Sappi che ne l’ultimo  del giudicio, quando verrá
13     1,  41|        sua, rivestita ne l’ultimo  del giudicio del vestimento
14     1,  42|           pena aspectano l’ultimo  del giudicio, perché se
15     1,  63|        infino a doppo e’ quaranta , cioè doppo l’Ascensione,
16     1,  63|    perfeczione, doppo e’ quaranta  (cioè doppo questi due stati),
17     2, 108|    parlaresti: de’ difecti che al  d’oggi essi commectono.
18     2, 115|        verranno di qui a l’ultimo  del giudicio;  che tutti
19     2, 124|       gusto del corpo tuo per piú ,  come tu sai.~  che
20     2, 130|    vergogna alcuna. Le pasque e i  solempni, ne’ quali egli
21     3, 136|     principio del mondo infino al  d’oggi, ha proveduto e provederá,
22     3, 136|      nelle cose piccole che tucto  Io permecto per salute loro,
23     3, 141|           e con avarizia pensa el  di domane: el quale li fu
24     3, 141|           Non voliate pensare del  di domane; basti al dí la
25     3, 141|        del dí di domane; basti al  la sollicitudine sua», riprendendovi
26     3, 141|            Non voliate pensare il  di domane». Quasi dica la
27     3, 141|          avere; basta il presente . — E insegnavi a di mandare
28     3, 142|        adivenuto e adiviene tucto  a’ servi miei. Ma, tra l’
29     3, 142|           della sancta chiesa, el  della conversione del glorioso
30     3, 142|         avevo satisfacto, per piú  sentí per admirabile modo
31     3, 145|      della salute de l’anime, che  e nocte bussano alla porta
32     3, 146|       crocifixo. Ma, apparendo el , che egli esce della colpa
33     3, 149|       avendo Io sostenuto che tre  erano state senza pane,
34     3, 150|        veggonne e pruovanne tucto ; e non vogliono vedere né
35     4, 158|          obbedienzia. Bene che al  d’oggi male s’observi; anco
36     4, 159|    fratelli suoi, non pensando el  di domane; ma nel dí presente
37     4, 159|           el dí di domane; ma nel  presente tolle la sua necessitá,
38     4, 162|        sonno questi cotali che al  d’oggi si pascono in questa
39     4, 163|           vero obbediente; e ogni  di nuovo il tiene, augmentando
40     4, 165|           terra e inaffiarlo ogni , egli, obbediente, col lume
41     5,   1|       ebbe veduto e tenuto alcuno , tanto li piaque che mai
42     5,   2|    matrona romana serva di Dio el  et l’ora che la decta sposa
43     5,   2|    professo di decto monasterio a  XI di giugno 1473, e finissi
44     5,   2|          giugno 1473, e finissi a  VII di novembre in decto
45     5,   2|           Fu finito di scrivere a  ventidue dicembre, correndo
46     5,   2|    ristampò il Dialogo nel 1494 a  17 de mazo (Hain-Copinger,
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