Parte, capitolo

 1     2, 129|        prelato era subdito, non fu obbediente al prelato suo. Unde riceve
 2     3, 135|          egli, come inamorato vero obbediente, corse a l’obrobriosa morte
 3     3, 140| grandissima soavitá. Ogni cosa era obbediente a l’uomo; ma, per la colpa
 4     3, 146|           gittò la rete.  che fu obbediente, credendo con fede viva
 5     4, 154|            a vita etterna se non l’obbediente, però che senza l’obbedienzia
 6     4, 154|            Unde venne che tanto fu obbediente questo Verbo? Da l’amore
 7     4, 154|         vera umilitá; unde tanto è obbediente quanto umile, e umile quanto
 8     4, 154|       quanto umile, e umile quanto obbediente. Questa umilitá è baglia
 9     4, 155|       della mia creatura; e però è obbediente, fassi subdito a’ comandamenti
10     4, 158|       dentro morta, se egli è vero obbediente, cioè che perfectamente
11     4, 158|           però che, se egli è vero obbediente e observatore de l’ordine,
12     4, 158|         che tanto era umile quanto obbediente, e tanto obbediente quanto
13     4, 158|         quanto obbediente, e tanto obbediente quanto umile. E, trapassando
14     4, 159|    disobbediente con la virtú de l’obbediente, acciò che meglio cognosca
15     4, 159|          pura.~ E però il perfecto obbediente vede dalla longa, col lume
16     4, 159|            suo. E però il perfecto obbediente leva sé sopra di sé e signoreggia
17     4, 159|      tristizia.~ E che guerra ha l’obbediente? Fagli guerra la ingiuria?
18     4, 159|          le conversazioni del vero obbediente sonno buone e perfecte,
19     4, 159|           l’ozio, come decto è.~ L’obbediente vuole essere il primo che
20     4, 159|           quando vede il frate piú obbediente e[383] sollicito di lui,
21     4, 159|          caritá del proximo suo. L’obbediente non abandona il refectorio,
22     4, 159|           serve caritativamente. L’obbediente non vuole fare l’obbedienzia
23     4, 159|           o tedio di mente il vero obbediente e perfecto. Egli passa,
24     4, 160|      scorda de l’obbedienzia, ma è obbediente infino a la morte.[386]~
25     4, 161|            di veritá, fondata ne l’obbediente Agnello, unigenito mio Figliuolo,
26     4, 161|          virtú,  come fa il vero obbediente. Egli cerca d’ingannare
27     4, 161|       mensa del refectorio, dove l’obbediente notrica in pace e in quiete
28     4, 163|          remedio che tiene il vero obbediente; e ogni  di nuovo il tiene,
29     4, 163|       sopra le sue, perché il vero obbediente non ha a rendare ragione
30     4, 163|            Padre etterno?[394] Sia obbediente, però che l’obbedienzia
31     4, 163|           vostra regola, facendosi obbediente infino all’obrobriosa morte
32     4, 163|          che gli  morte. Il vero obbediente, col lume della fede, ha
33     4, 163|            è umiliata, tanto piú è obbediente; e l’obbedienzia con la
34     4, 164|         misura de l’amore che ha l’obbediente, con questa misura gli è
35     4, 164|            è misurato. Ché al vero obbediente la inperfeczione del prelato
36     4, 164|         misura de l’amore del vero obbediente, acciò che ogniuno, in qualunque
37     4, 165|         prelato loro. Unde il vero obbediente obbedisce piú a la intenzione
38     4, 165|          m’è piacevole, la terra è obbediente a questa virtú, gli animali
39     4, 165|     obbedienti, l’acqua sostiene l’obbediente. E se tu ti vòlli alla terra,
40     4, 165|           ti vòlli alla terra, a l’obbediente obbedisce,  come vedesti,
41     4, 165|          inaffiarlo ogni , egli, obbediente, col lume della fede, non
42     4, 165|          piacevole.~ Ciò che fa, l’obbediente si merita: se egli mangia,
43     4, 165|        dato a cognoscere da me.~ L’obbediente, dunque, col lume della
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