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Alfabetica [« »] santi 6 santo 5 sapendo 2 sapere 32 saperlo 1 sapesse 1 sapete 2 | Frequenza [« »] 32 larghezza 32 nemici 32 nol 32 sapere 32 tue 32 vogliono 31 agnello | S. Caterina da Siena Dialogo della divina provvidenza Concordanze sapere |
Parte, capitolo
1 Inc, 6| proximo. — Ché io ti fo a sapere che ogni virtú si fa col 2 1, 11| la propria volontá: cioè sapere tenere a freno il corpo, 3 2, 85| molti grossi e idioti nel sapere la Scriptura sancta, e nondimeno 4 2, 87| petizione a Dio di volere sapere de li stati e fructi de 5 2, 87| unita, volendo alcuna cosa sapere sopra de’ decti stati de 6 2, 87| lagrime;[169] e però voleva sapere da la Veritá la differenzia 7 2, 87| per altra via non poteva sapere quello che desiderava di 8 2, 87| quello che desiderava di sapere degli stati e fructi delle 9 2, 88| tu m’adimandi di volere sapere delle ragioni delle lagrime 10 2, 89| riceverá spirito di profezia in sapere le cose future. Questo fa 11 2, 97| inanimata a la virtú. Vorrei sapere se questa allegrezza può 12 2, 98| intenda quello che tu vuoli sapere. E due altri lumi sonno 13 2, 114| vostra salute.~ E fovi a sapere che, senza veruna comparazione, 14 2, 119| che pongono nel loro poco sapere, pigliano tanta miserabile 15 2, 124| materia. — Io ti fo a sapere, carissima figliuola, che 16 2, 129| nondimeno anco gli sará facto sapere, acciò che, come medico 17 2, 131| sperare nel loro proprio sapere); e perché essi perdêro 18 3, 135| sempre proveggo; e sí ti fo sapere che ciò che Io ho dato a 19 3, 137| sancti profeti. Anco ti fo sapere che, innanzi l’avenimento 20 3, 138| basso, infermo e picciolo sapere. E non si vorranno actenere 21 3, 138| volontá, l’aptitudine, el sapere, el potere a poterlo fare. 22 3, 138| medesimi e al loro proprio sapere, non s’attengono a me, che 23 3, 140| confidarsi nel suo proprio sapere. O stolto uomo, e non vedi 24 3, 140| uomo, e non vedi tu che il sapere tuo tu non l’hai da te, 25 3, 140| 315] né confidarti del tuo sapere. Ma, perché se’ facto animale 26 3, 146| ella t’è propria. E fotti sapere che tucti e’ misteri e modi 27 3, 148| ogniuno a se medesimo, el sapere fare quello che bisogna 28 4, 161| fidandosi nel suo misero sapere; e non vuole navigare sopra 29 4, 165| possibile? — ma, senza volere sapere la possibilitá, compiè l’ 30 4, 165| perde sé e ogni suo parere e sapere, e possiede me per grazia, 31 4, 166| decti stati, volendo tu sapere degli stati delle lagrime 32 5, 1| della Laurenziana, al cui sapere ed alla cui instancabile