Parte, capitolo

 1   Inc,   7|      tucte in uno, perché abbi materia, per forza, d’usare la caritá
 2     1,  13|    cresce quando gli è data la materia, cosí crebbe il fuoco in
 3     1,  38|       cosa materiale, la quale materia el fuoco la consumasse,
 4     1,  63|      proprio di sé. E però l’è materia di cognoscersi e di levarsi
 5     2,  93|      altro luogo, sopra questa materia, di sopra ti narrai, dandoli
 6     2,  98|       l’anima, e non ha alcuna materia d’insuperbire: anco di vera
 7     2, 108|      cosa, acciò che io avesse materia di crescere il dolore e
 8     2, 110|        questo lume: secondo la materia che colui, che riceve, porta,
 9     2, 110|        candele, e l’una avesse materia d’una oncia e l’altra di
10     2, 110|       vero che Io v’ho data la materia con che voi potiate notricare
11     2, 110|    questo lume e riceverlo. La materia vostra è l’amore, perch’
12     2, 110|     secondo che portará e dará materia a questo fuoco; però che,
13     2, 110|     tucti abbiate una medesima materia, cioè che tucti siate creati
14     2, 111|        anima ebbe sopra questa materia.   — O carissima figliuola,
15     2, 112|     cioè che, consumata quella materia, cioè gli accidenti del
16     2, 113|       altro luogo sopra questa materia Io ti narrai. Ma molto maggiormente
17     2, 116|        acciò che tu avessi piú materia di dolerti de l’offesa mia
18     2, 121|    altri servi miei aviate piú materia d’offerire a me, per loro,
19     2, 123|      t’ho decto, per darti piú materia di pianto e di compassione.~
20     2, 123|        vostro exemplo gli sète materia e cagione, non che egli
21     2, 124|        anima ebbe sopra questa materia.   — Io ti fo a sapere,
22     2, 127|         consiglio sopra questa materia, perché egli è in quello
23     2, 129|       t’ho decto per darti piú materia di pianto e d’amaritudine
24     2, 130|     tuoi difecti, però che hai materia di vergognarti da qualunque
25     2, 134|       hai invitata, dandomi la materia del pianto, e d’offerire
26     3, 140|  cognosca te non essere e abbi materia d’umiliarti e non d’insuperbire.
27     3, 144| carissima figliuola, per darti materia di pianto di vedere gionta
28     3, 144|     provasse, acciò che avesse materia di cognoscerlo; ché, non
29     3, 148|    altra, acciò che l’uno abbi materia, per suo bisogno, di ricòrrire
30     3, 149|      che poi seguitò, avessero materia di fare il principio e fondamento
31     4, 159|       dilectava, per non avere materia di stare di fuore, ha tolta
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