Parte, capitolo

 1   Inc,   2|           che Dio provedesse a tanti mali. E perché nella comunione
 2   Inc,   6|         nella caritá sua. E tucti e’ mali dependono perché l’anima
 3     1,  15|           aveggano né si sentano de’ mali loro. Essi mi sonno facti
 4     1,  19|           sonno venuti tanti danni e mali nel mondo e nella sancta
 5     1,  21|             rimediare a tanti vostri mali, v’ho dato il ponte del
 6     1,  33|            altri è l’avarizia. E de’ mali che procedono da essa.   —
 7     1,  33| caritativamente.~ Oh quanti sonno e’ mali che per questo maladecto
 8     1,  35|        impazienzia e con molti altri mali che si commectono, sempre
 9     1,  42|          unde nacquero tucti e’ loro mali, ardará e dará pena intollerabile,
10     1,  46|                   CAPITOLO XLVI~ De’ mali che procedono da la cechitá
11     2,  90|        cominciano a conoscere i loro mali per la propria pena che
12     2,  93|             e molti omicidii e altri mali: perché la parola intrò
13     2, 125|           non correggere li predecti mali, molti altri ne seguitano.   —
14     2, 125|          difecti suoi.~ Tucti questi mali, carissima figliuola, adivengono
15     2, 125|          meretrice.~ Di tucti questi mali e di molti altri sono cagione
16     2, 125|            tanto erano venuti per li mali correggitori e per li gattivi
17     2, 125|              corporale. Tucti questi mali e molti altri, de’ quali
18     2, 126|             e molti altri miserabili mali e’ quali tu sai, e non bisogna
19     2, 126|           disonestá e di molti altri mali. L’occhio de l’intellecto
20     2, 127|      benefizi e le prelazioni. E de’ mali che per questa cupiditá
21     2, 128|         colonne e di tucti quanti e’ mali che commectono le creature:
22     2, 129|        subditi, però che, quasi, de’ mali che si fanno per li subditi
23     2, 129|              udirli, quanti sonno e’ mali che di costoro escono 
24     2, 132|              non verrebbero in tanti mali, ma sarebbero quel che debbono
25     3, 135|           venuti poi tucti quanti e’ mali; tucti contraeste di questo
26     3, 144|             ira. Oh, quanti sonno e’ mali e omicidii, quanta disonestá,
27     3, 150|                     CAPITOLO CL~ Dei mali che procedono dal tenere
28     3, 150|       figliuola mia, quanti sonno e’ mali che n’escono e veggonne
29     4, 161|             bestiale. Tanti sonno e’ mali che gli caggiono in capo
30     4, 167|             questi ed altri infiniti mali e difecti che sonno in me,
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