Parte, capitolo

 1   Inc,   6|         non el fa, perché giá è privato della dileczione verso di
 2   Inc,   6|        sensitivo, il quale l’ha privato de l’affecto della caritá
 3     1,  16|       piú, perché al tucto pare privato de l’unione della caritá
 4     1,  27|    tenebre, perché Egli è luce, privato della bugia: anco con la
 5     1,  38|    quale sempre rode, vedendosi privato di me e della conversazione
 6     1,  40|     frategli, però che egli era privato della caritá e non poteva
 7     1,  54|         proximo suo. Ed essendo privato di me per la colpa sua,
 8     2,  67|   toltoli el giardino, si sente privato del dilecto. Però che, se ’
 9     2,  75|      avere e non la vorrá, sará privato del fructo del Sangue. È
10     2,  79|        che sempre offendono me, privato della mia visione, cioè
11     2,  81|        superbia sua, cadde e fu privato della mia visione: onde
12     2,  93|     sente dolore, cioè quando è privato di quella cosa che egli
13     2,  93|      saziare. E perché egli n’è privato per la colpa commessa, sta
14     2,  94|   generale. Generale è quando è privato della vita, che per forza
15     2,  94|         per forza della morte è privato d’ogni cosa. Alcuna volta
16     2,  94|  tollegli la speranza, perché è privato di quella cosa nella quale
17     2,  98|        la virtú offende me ed è privato della grazia mia. Questi
18     2, 103|       hai veduto che egli non è privato della grazia, ma del sentimento
19     2, 119|  peccato mortale, esso facto, è privato del lume della grazia; e
20     2, 119|    sente solo, che spera in sé, privato della dileczione della caritá,
21     2, 119|        fa paura, perché è solo, privato di me, che do somma sicurtá
22     2, 126|    superbia; e l’uomo superbo è privato della dileczione della caritá,
23     2, 128|         di disordinato amore, è privato de l’amore di me perché
24     3, 140|         pietoso al proximo suo. Privato è d’ogni bene e caduto in
25     3, 141|   speranza; gusta vita etterna, privato d’ogni pena e amaritudine
26     4, 158| principio suo, non essendo però privato della povertá vera e volontaria.
27     4, 161|        altro che in pena, che è privato della caritá? Conviengli
28     4, 161|   venuta la disobbedienzia, s’è privato del lume che non el lassa
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