Parte, capitolo

 1     1,  18|                 Sappi che veruno può escire delle mie mani: però che
 2     1,  18|          amore. Ma di me non possono escire: o eglino ci stanno per
 3     1,  19|        desiderio che aveva di vedere escire del corpo suo sudore di
 4     1,  37|            perché vede sé non potere escire delle mie mani, questo vermine
 5     1,  49|          timore servile cominciano a escire del fiume, bomicando el
 6     1,  50|              essi debbono tenere per escire al tucto del pelago e tenere
 7     1,  51|              hanno a tenere a potere escire del fiume e salire il ponte.
 8     1,  52|             tenere questi andatori a escire del fiume e che Io ti spianasse
 9     1,  54|        creatura razionale per potere escire del pelago del mondo e andare
10     1,  55|            in sé ragione, per potere escire del pelago del mondo e per
11     1,  59|        poteva andare per lo ponteescire del fiume che non salisse
12     2,  74|            volere sostenere pena, ed escire fuore di casa per lo nome
13     2, 105|            consiglio e che volessero escire delle tenebre del peccato
14     2, 106|          virtú, cioè che non si vega escire di quello camino con umilitá
15     2, 111|       manifestai me a te, vedendo tu escire del pecto mio uno lume come
16     2, 128|            non pensi che tu non puoi escire di me. È questo l’officio
17     3, 151|            agl’infermi solitari farò escire l’altro solitario della
18     4, 155|            obbedienzia del Verbo, né escire della doctrina sua; tu te
19     4, 156|             macti, non tardate piú a escire del loto delle inmondizie,
20     4, 159|  conversazione (anco sonemici), né escire de’[381] costumi e delle
21     4, 162|         indebilito, non si sforza ad escire di quella colpa che egli
22     4, 162|              non pare ch’io ne possa escire. — Benché egli non dice
23     4, 162|            con l’aiutorio mio ne può escire, se vuole; nondimeno pur
24     4, 162| cognoscimento gli è agevole a potern’escire, se vuole.~ Ma questi tiepidi,
25     4, 167|          cosí desidera l’anima mia d’escire della carcere del corpo
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