Parte, capitolo

 1     1,   9|           vita da l’umilitá, e come rende ad ciascuno el debito suo.   —
 2     1,   9|             mia bontá; unde subbito rende a ogniuno discretamente
 3     1,   9|           suo.~ E principalmente il rende a me, rendendo gloria e
 4     1,   9|        avere ricevuti da me. E a sé rende quello che si vede avere
 5     1,   9|          degna delle pene. Alora si rende odio e dispiacimento nelle
 6     1,   9|           virtú, ogni cosa che fa e rende al proximo suo fa discretamente
 7     1,  10|            e divariati sapori; egli rende fructo di grazia a l’anima
 8     1,  10|         fructi de’ servi miei. A me rende odore di gloria e loda al
 9     1,  11|          che vedi che discretamente rende e debba rendere, ogni anima
10     1,  11|       fragilitá, e cognoscendola le rende il debito de l’odio. Ha
11     2,  80|       voglia el mondo o no, egli mi rende gloria. Vero è che non me
12     2,  80|        gloria. Vero è che non me la rende per lo modo che debba, amando
13     2, 109|              CAPITOLO CIX~ Come Dio rende sollicita la predecta anima
14     2, 116|         proximo suo. Me, perché non rende gloria e loda al nome mio;
15     2, 116|             proximo, perché non gli rende la dileczione della caritá.
16     2, 131| discretamente il debito suo. E però rende a me giustizia con vera
17     2, 131|        giustizia con vera umilitá e rende gloria e loda al nome mio,
18     2, 131|          sancta conscienzia; e a sé rende indegnazione, reputandosi
19     2, 131|       grazia.~ La coscienzia sua mi rende buona testimonianza, e Io
20     2, 132|           medesimo, il quale ora ti rende fructo di morte. Oh, misero
21     4, 158|          una luce ardentissima, che rende lume ne l’ordine suo[377]
22     4, 159|            veritá. Èvi el fuoco che rende caldo a tucti e’ servi e
23     4, 164|        religiosi e di quella che si rende ad alcuna persona fuore
24     5,   1|            manoscritti.~ Ma ciò che rende l’edizione del Gigli d’impossibile