Parte, capitolo

 1   Inc,   1|         imagine e similitudine mia, raguarda costoro che sono vestiti
 2     1,  22|          dal cielo a la terra, cioè raguarda che è unita con la grandezza
 3     2,  72|            doni e le grazie mie non raguarda solamente il dono, ma raguarda
 4     2,  72|      raguarda solamente il dono, ma raguarda con l’occhio de l’intellecto
 5     2,  95| continuamente, e cosí è la veritá.~ Raguarda, carissima figliuola, ne’
 6     2,  96|            e salute de l’anime.~ Or raguarda, dolce figliuola, quanto
 7     2, 100|        dolce ed excellente stato, e raguarda costoro che corrono in questo
 8     2, 110|        occhio de l’intellecto tuo e raguarda l’excellenzia loro, in quanta
 9     2, 112|           sacramento in grazia.   — Raguarda, carissima figliuola, in
10     2, 115|           Io lo’ diei a ministrare. Raguarda[231] Gregorio dolce, Silvestro
11     2, 119|       occhio de l’intellecto tuo, e raguarda in me, sole di giustizia;
12     2, 130|     salvatiche. Vergògnati, uomo, e raguarda e’ tuoi difecti, però che
13     3, 136|         lume della sanctissima fede raguarda el prezzo del Sangue che
14     3, 138|            occhio de l’intellecto e raguarda in me; e ponendoti Io uno
15     3, 139|           occhio de l’intellecto, e raguarda in me; e, mirando, vedrai
16     3, 147|             l’anime col suono loro. Raguarda la gloriosa vergine Orsina,
17     3, 150|       ricchezze temporali.   — Doh! raguarda, carissima figliuola, quanta
18     3, 151|       umiliato in grande povertade, raguarda Dio essere facto uomo, vestito
19     3, 151|       sangue per amore del Sangue.~ Raguarda gli appostoli povarelli
20     4, 154|             croce. Chi te la tolle? Raguarda nel primo uomo, e vedrai
21     4, 158|           tempio di Spirito sancto. Raguarda Benedecto con quanto ordine
22     4, 158|            ordinò la navicella sua. Raguarda Francesco con quanta perfeczione
23     4, 158|            che non si dissolvesse.~ Raguarda il glorioso Tommasso, che
24     4, 159|    corporale fugga l’ozio. Con lume raguarda in me, che per amore gli
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