Parte, capitolo

 1   Inc,   6|     virtú si fa col mezzo del prossimo, e ogni difecto. Chi sta
 2   Inc,   6|     medesimo che è principale prossimo. Fagli[12] danno in generale
 3   Inc,   6| perché sète tenuti d’amare il prossimo vostro come voi medesimi;
 4   Inc,   6|       la grazia, e offende il prossimo tollendoli, perché non gli
 5   Inc,   6|      male si fa per mezzo del prossimo, cioè che, non amando me,
 6   Inc,   6|      della caritá di me e del prossimo suo. Non facendo bene, séguita
 7     2,  92|      della caritá di me e del prossimo suo, e con l’amore unitivo
 8     2,  96|  terzo stato della caritá del prossimo.  che la memoria a questo
 9     2, 102|    spesse volte giudicare nel prossimo tuo quello che non sarebbe,
10     2, 128|       me sopra ogni cosa e il prossimo come se medesimo. Questa
11     3, 137|    perché offendesse me né il prossimo suo, ma perché servisse
12     3, 141|      le mani nella caritá del prossimo, non ha lecta questa doctrina
13     5,   1|        e anco per utilitá del prossimo, mossimi, e fecilo per léttara
14     5,   1|  molto piú frutto n’arebbe el prossimo di , se ’l portava, che
15     5,   1|   detti libri per utilitá del prossimo, ne fo scrivare uno altro
16     5,   1|       e «dissi», «proximo» e «prossimo», «decto» e «detto», «dannati»
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