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     Parte, capitolo                                     grigio = Testo di commento

2003 1, 38| strada di fuoco, se dovesse durare infino a l’ultimo del 2004 2, 106| poniamo che l’allegrezza ti durasse mentre che tu hai la consolazione, 2005 2, 132| inchinevoli a lassarla per le dure reprensioni che odono, 2006 1, 15| sanctificazione; dico che lo’ sará piú duro, e degni saranno di maggiore 2007 5, 2| carta.~ Il De Marinis e il Dziatzko (in Beiträge zur Kenntnis 2008 5, 2| Proctor, An index to the early printed books in the Brit. 2009 | eccetto 2010 5, 2| flore recenti, Plaudeat et ecclesia de sponsa convenienti». 2011 5, 2| italiano o in altra lingua. Eccone l’elenco in ordine cronologico:~ 2012 5, 2| domini MoCCCoLXXXXo. Est eciam quedam porcio huius libri 2013 5, 2| dignoscitur inter codicem hunc et edita exemplaria».[432]~ m)~ Nel 2014 5, 2| pp. 177-78, nota: «Haec editio (H., 4690) et illa, quam 2015 5, 2| Reichling (op. cit., vol. edito nel 1911), a sciogliere 2016 5, 2| scrittura nitida: in princ. l’effigie della santa; tit. del cod.: 2017 Var | aquae sudorem abundanter effusum... ipsa contempnebat...~~~~ 2018 5, 1| notati, non si può essere egualmente sicuri che non sia sfuggita 2019 5, 2| certa quella persona che ela sará in peccato mortale 2020 2, 99| anima a la quale Io l’ho electe. E vedrebbe che ogni cosa 2021 2, 119| lo stato suo che Io l’ho electo, lume nella sancta Chiesa. 2022 3, 145| appostolo Pavolo, vasello d’eleczione. Avendo ricevuta la doctrina 2023 Inc, 5| elegge d’amare me, cosí elegga di portare per me pene in 2024 1, 12| modo Io ve le concedo; non eleggendo voi né luogotempo né 2025 2, 89| virilmente l’ha ricevute, none eleggendole a suo modo ma a mio; e non 2026 2, 132| vita si potesse sostenere eleggerebbe la creatura, inanzi che 2027 1, 38| se possibile lo’ fusse, eleggerebbero piuttosto el fuoco e i crociati 2028 1, 19| singularmente chiamava ed eleggeva la Veritá etterna el padre 2029 1, 38| quasi fu uno punto), tu eleggevi, poi che tornasti a te, 2030 1, 24| sancta Chiesa. A questo v’eleggo, perch’Io voglio fare misericordia 2031 5, 1| Maconi, ho potuto raccogliere elementi sufficienti per un retto 2032 3, 144| infermitá, sovenendo con la elemosina nella necessitá sua. E’ 2033 5, 2| in altra lingua. Eccone l’elenco in ordine cronologico:~ 2034 5, 2| quale se parla qui, essendo elevata in contemplacione, adomandava 2035 2, 89| diversi doni e amirabili elevazioni di mente, come Io ti 2036 3, 149| mia clemenzia di dar lo’ l’elimosina e sovenire ne’ loro bisogni.~ 2037 4, 160| poniamo che alcuna volta ne l’elimosiniere Io facci multiplicare i 2038 1, 14| il peccato originale ed èlle infusa la grazia. E lo inchinamento 2039 2, 83| bontá di farlo vasello d’elleczione nell’abisso di me Trinitá 2040 5, 2| di Siena; 1 nella Vitt. Eman. di Roma; 1 nella Vaticana, 2041 5, 2| Reichling (fasc. IV, p. 177) emenda: «17 mazo, i. e. maggio 2042 5, 2| bibliogr., additiones et emendationes, fasc. II, p. 27, Monachi 2043 5, 2| Accuratissime impressus ac emendatus in alma civitate Brixiae 2044 5, 2| exemplaria eodem anno ac die emissa, titulo quidem paulum inter 2045 5, 2| typographo eodem anno ac die emissae sunt; attamen inter se differunt». 2046 2, 124| somma e etterna puritá (ed emmi tanto abominevole che per 2047 1, 26| del vizio; nel secondo s’empí d’amore con virtú, e nel 2048 Inc, 4| in questa vita acquistò, empiendo la memoria delle delizie 2049 4, 165| secondo la misura sua. Io l’empio e non la tengo vòta. Dandole 2050 2, 96| Oh! chi vedesse come s’empiono le potenzie di quella anima! 2051 1, 49| del peccato mortale, senza empirla di virtú fondate in amore 2052 1, 41| crescere, né che abbi bisogno d’empirsi, però che egli è pieno e 2053 2, 124| luogo Io ti narrai), per la enfiata loro superbia, e perché 2054 5, 2| nel 1911), a sciogliere l’enigma che avvolgeva queste ed., 2055 1, 55| fare e debbalo fare, ed ènne obligata ogni creatura che 2056 2, 124| vedere commectere quello enorme peccato actualmente. Hagli 2057 5, 1| Ringrazio poi il ch. prof. Enrico Rostagno, conservatore dei 2058 5, 2| Huré: La doctrine de Dieu enseignée à sainte Catherine de Siene... 2059 4, 155| cielo, giá mai dentro non vi entrarrá, non obstante che ella sia 2060 1, 43| punto della morte, essendo entrati nella vita loro socto la 2061 4, 159| vuole essere il primo che entri in coro e l’ultimo che n’ 2062 4, 167| profondo, che quanto piú c’entro tanto piú truovo, e quanto 2063 2, 127| dixe la mia Veritá quando entrò nel tempio, che egli vi 2064 5, 2| ultimo fb, questa nota, di epoca posteriore a quella del 2065 2, 105| come decto è, non a ogniuno equalmente, ma secondo che sonno apti 2066 4, 158| visse, l’exercizio suo non er’altro che orare, predicare, 2067 | erat 2068 | eravamo 2069 2, 130| puoi lassare, perché le tue erede sonno e’ poveri e la sancta 2070 2, 130| averli, perché rimangano eredi del tuo. Ma tu se’ ladro 2071 5, 1| Guglielmo Flete, degli eremitani di Sant’Agostino in Lecceto, 2072 4, 158| predicare, disputare con gli eretici e confessare, annunziando 2073 1, 51| cognosce la veritá; e però erra cercando el bene e i dilecti 2074 3, 139| con lume, acciò che non errassero né mancassero in speranza 2075 5, 2| rimanenti. Ma la numer. è errata, perché, mancando le cc. 2076 5, 2| Speco; ma, dopo diligente esame, essendo risultata non vera 2077 5, 1| gli undici codici da me esaminati) che non ha avuto originariamente 2078 Inc, 4| ricévonne vita di grazia escendo della colpa. Ma se essi, 2079 4, 154| etterno: la superbia che esci e fu producta da l’amore 2080 1, 29| vostro ponte, acciò che esciate del fiume e potiate giognere 2081 2, 74| ricevuto lo Spirito sancto, che escîro fuore di casa e, perduto 2082 5, 2| gran parte del 2o; ff. 149, esclusi i mancanti; numer. recente; 2083 5, 2| La doctrine spirituelle, escrite par forme de dialogue, de 2084 5, 2| dell’Azzoguidi e sembra eseguita sopra altro testo. Un esempl. 2085 5, 1| Casanatense possiede un esemplare. Fu stampato separatamente 2086 5, 2| pel primo, introdusse ed esercitò nella sua cittá natale l’ 2087 5, 1| virgineo dictabat», non esiste piú. Ciò però non toglie 2088 5, 2| Caterina col presente libro esistente appo il nobile signor Silvio 2089 2, 119| e sancta Scriptura e con especchio di vita; Silvestro contra 2090 5, 1| com’io stesso ne faccio esperimento, ora che m’affatico a trasportarlo 2091 3, 142| disponesse a riceverli con espirituale, sancto e vero desiderio. 2092 5, 1| tutte le ingenuitá delle espressioni, certe incongruenze nei 2093 5, 2| d’extase et ravissement d’esprit etc. traduict d’ital. en 2094 5, 2| parole, o soltanto lettere, espunte: non mancano però, qua e 2095 Inc, 2| di questa anima crebbe, essendole mostrato da Dio la necessitá 2096 4, 165| fusse sospeso dalla terra, essendoti inposta l’obbedienzia (parlandoti 2097 2, 132| odono, come farebbero non essendovisi nutricati dentro.~ Tucto 2098 5, 2| affermano che questa ed. è essenzialmente[437] differente da quella 2099 2, 86| perfeczione, se essa non essercita el tempo suo nel cognoscimento 2100 | esset 2101 5, 2| semplicemente «N», ovvero «nota» per esteso; spesso vi è disegnata una 2102 1, 43| abracciano, stregnendo con estrecte d’amore me, sommo e etterno 2103 3, 142| mezzo del corpo, cioè con estrumento di fuore. Benché parlandoti 2104 4, 159| l’ordine quello che è in etá da ciò; ma, per qualunque 2105 | etc. 2106 5, 2| paraît que l’une des deux a été copiée sur l’autre, en changeant 2107 5, 2| che guarda l’immagine dell’eterno Padre, e presso di lei, 2108 5, 2| Nogara, direttore del museo etrusco Vaticano, al quale si rendono 2109 3, 138| per privarli dalle pene etternali, per guadagno e per dar 2110 1, 27| dimonio, la quale elli dixe ad Eva. La quale bugia ruppe la 2111 2, 85| nuovo Testamento della vita evangelica, con che è dichiarata a’ 2112 2, 96| vòlli al glorioso Giovanni evangelista, quanto lume egli acquistò 2113 2, 96| col quale lume acquistato evangelizzò me, ha cotanto tempo.~ E, 2114 5, 2| tutta in gotico italiano, evidentemente non è tutta di una sola 2115 | ex 2116 5, 2| argentato. Provenienza: ex-convento di San Domenico in Siena.~ 2117 5, 2| f. di riguardo anter. l’ex-libris di Iacopo Contarini, col 2118 4, 159| sará exaltato, e chi sé exalta sará umiliato: anco questo 2119 2, 128| dixe la mia Veritá: «Chi si exaltará, cioè per superbia, sará 2120 4, 159| e al loro prelato, sonno exaltati da me, sommo ed etterno 2121 4, 161| disobbedienzia, a comendazione ed exaltazione de l’obbedienzia.~ Questo 2122 3, 142| tanto misterio. Io, che exalto gli umili, trassi a me il 2123 4, 154| petizioni debbono essere exauditi; e però Io, somma veritá, 2124 5, 2| Ale illustrissime et excellentissime madame et duchesse, madonna 2125 4, 155| attaccata a la cintura. E de le excellenzie sue. — Poi che Io t’ho 2126 5, 2| conversi, nunc accuratius typis excusi... sumptibus A. Mylii. 8o.~ 2127 5, 2| col. 1a, in principio: «exellentissima» per «excellentissima».~ 2128 3, 146| sancta vita, ponendola per exempro dinanzi a loro. Rilucono 2129 5, 2| ignore même le lieu où il a exercé sa presse». Il Panzer (Annales 2130 1, 50| sua salute, ma tucte ad exercitamento e a provazione della virtú, 2131 2, 131| dileczione e affecto d’amore, exercitandole con grande sollicitudine; 2132 2, 81| loro. Essi gli aumentano exercitandoli in virtú con molte molestie 2133 1, 60| quando alcuna volta Io, per exercitargli nella virtú e per levarli 2134 1, 59| congregazione, conviensi exercitarla col lume de l’intellecto 2135 4, 158| lusinghe. Ogni cosa sta poi in exercitarsi nella virtú e in perseverare 2136 2, 92| tucte dánno vita, se sonno exercitate in virtú, come detto t’ho. 2137 2, 119| hanno riconosciuto da me, e exercitatolo con sollicitudine e profonda 2138 3, 144| ne l’exercizio, quando s’exercitava a l’orazione e a l’altre 2139 2, 126| Sacramento; e tu laidamente le exerciti in miserabili toccamenti. 2140 5, 2| quintus, italicos scriptores exhibens, col. 334 pel 1 cod.; e 2141 5, 2| tandem post multos labores exhibita (a fr. Theodorico Loher 2142 5, 1| de Venetiis; loco cuius exhibui prefato fratri Thomae dialogum 2143 1, 27| ogni fedele possa andare expeditamente e senza veruno timore servile[ 2144 4, 157| volontá in lei, per andare piú expediti a diserrare il cielo. Questi 2145 5, 2| poema doppo la pratica et la experientia che ebbe di lei».~ 1580, 2146 2, 129| egli debba scegliere uomini experti e fondati in virtú che sappino 2147 3, 140| d’esse sue creature. Ed exponendo una figura del vecchio Testamento, 2148 1, 53| CAPITOLO LIII~ Exposizione sopra quella parola che 2149 3, 153| la lingua finita non può exprimere l’affecto de l’anima che 2150 5, 2| dubio Henrici Alding typo 1o exscripti varia exemplaria eodem anno 2151 1, 63| caritá, exercitandosi in extirpare ogni perversa volontá spirituale 2152 5, 2| Valentia: Fioreti utilissimi extracti dal divoto Dyalogo vulgare 2153 | eziandio 2154 5, 2| de paracuellos...».[430]~ f)~ Nella Palatina della Nazionale-centrale 2155 4, 155| coltello della giustizia, fabricando le iniquitá vostre in su 2156 1, 26| facendone una ancudine dove si fabricasse il figliuolo de l’umana 2157 1, 35| rimase che non fusse punito e fabricato con pene, — come ti[66] 2158 4, 162| Egli con l’obbedienzia la fabricò sopra el Corpo suo.~ Levinsi 2159 5, 2| ff. non numer. Nelle due facce del f. 3 (membr.) un inno 2160 | Facciamo 2161 2, 104| medesimo, parendoli che non faccian bene. Or vedi quanto è ingannato, 2162 | facciano 2163 5, 2| margine laterale della prima facciata, sotto all’argomento del 2164 | faccio 2165 2, 119| nelle menti delle creature e faceale stare in sancto timore, 2166 2, 83| senza la gravezza del corpo, facendogliele Io gustare per sentimento 2167 | facendoli 2168 1, 11| vile n’è facto signore, facendosene beffe.[28]~ E però gli uomini 2169 3, 137| traesse della servitú e facesseli liberi e diserrasse lo’ 2170 | facessero 2171 | faceste 2172 2, 134| buono, o etterna grandezza, facestiti basso e piccolo per fare 2173 3, 149| spregiavano le ricchezze e facevansi povari volontariamente; 2174 | facevi 2175 2, 104| quale solevate fare quando faciavate la vostra penitenzia. La 2176 5, 2| scrittura semigotica di non facile lettura; iniziali in rosso; 2177 4, 156| inmaculato e umile Agnello, facitore, adempitore e donatore della 2178 2, 86| veduti córrire in veritá, e factati gustare la perfeczione de 2179 1, 38| angeli per loro difecto, e factisi degni della conversazione 2180 4, 167| Tu, Trinitá etterna, se’ factore; e io, tua factura, ho cognosciuto, 2181 2, 66| l’anima ignorante che, factosi el suo proponimento di dire 2182 2, 123| non per li tuoi meriti, e factoti mio ministro, acciò che ’ 2183 4, 162| che al cuore freddo pare fadigoso a portare: portano fadiga 2184 5, 1| ella dètta, non scrive) le fallisce, e allora per una parola 2185 3, 138| medesimi, e però vegono falsamente, però che chi non cognosce 2186 1, 35| operazioni del mio Figliuolo, con false bugie dicendo: «Costui el 2187 2, 127| l’uno e l’altro usano la falsitá e l’inganno verso Cristo 2188 5, 2| guardia, gli stemmi delle famiglie senesi Gori-Pannilini e 2189 3, 149| principio circa diciotto fanciulle vergini senza avere cavelle, 2190 4, 158| perfeczione, chi v’entra per fanciullezza, chi v’entra per timore, 2191 3, 150| dignitá dello infinito e fannolo finito, cioè che ’l desiderio 2192 3, 146| pene, senza veruna utilitá: fannosi márteri del dimonio e non 2193 2, 131| aspecto e con molte e diverse fantasie; ma, perché ne l’anima non 2194 2, 90| che aumentano la virtú e fanvi giognere a la grande perfeczione.~ 2195 | far 2196 | farci 2197 | farmi 2198 2, 104| loro; e però vanno come farnetichi, e privansi del bene della 2199 5, 2| Parigi.~ 1579, Venezia, Farri: Dialogo. In fine è il poemetto 2200 | farsi 2201 2, 120| miserabilmente; ma non però farvene giudici, ché Io non voglio, 2202 2, 126| sostenni che li fussero fasciati gli occhi per te illuminare; 2203 4, 155| creatura; e però è obbediente, fassi subdito a’ comandamenti 2204 5, 2| Donati, che feci la detta fatica, rasato il presente foglio, 2205 5, 2| Iacopo Contarini, col motto: «Fatiget non rapiat». A f. 5a comincia 2206 3, 138| giudici, e’ quali sonno fatti tucti giustamente e per 2207 3, 151| speranza e prompta obbedienzia: fattisi obbedienti a’ comandamenti 2208 3, 151| ordine e timore sancto; fattone non posessore, ma dispensatore 2209 2, 121| di cuore. El cuore loro favella con disordinata vanitá. 2210 2, 76| Hottelo narrato da capo, favellandoti Io in persona sua, acciò 2211 2, 102| sancto desiderio.~ Ora ti favellarò in particulare a te: e, 2212 2, 131| comunemente per ogniuno, e Io ti favello[287] in generale. E anco 2213 2, 98| questo lume), vi vita e favi andare per la via della 2214 5, 2| presso Poppi. Nell’ultimo fb, questa nota, di epoca posteriore 2215 5, 2| Allodi comunicò, in data 3 febbraio 1912, che il detto cod., 2216 5, 1| trarre di mano: pregommi e fecemi pregare che io gliel donasse, 2217 3, 141| si truova vestito di me; fecesi in tucto servo per umilitá, 2218 5, 2| Maria dolcie. Questo libro fecie la venerabile vergine Katerina 2219 5, 2| ignoti, primus mentionem fecit Tamarus de Marinis». Si 2220 1, 15| servitudine del dimonio, fecivi liberi; e non tanto che 2221 5, 2| la venerandissima vergine fedelissima serva e sposa di Geso Christo 2222 5, 2| dum esset in raptu sue felicissime mentis....»: poi due righe 2223 3, 135| con superbia e piacere feminile, volendo piú tosto conscendere 2224 2, 127| spendilo luxuriosamente con femmine e uomini disonesti e co’ 2225 4, 160| strecto. L’anima, che è ferita di questa dolce saetta, 2226 2, 134| ansietata e affocata d’amore, ferito el cuore di molta amaritudine, 2227 3, 140| la terra e il mare e il fermamento; cioè il cielo, perché si 2228 1, 50| stava in amaritudine. E fermando essa l’occhio de l’intellecto 2229 2, 128| essere immobili e statue ferme innanzi a tucto el popolo 2230 2, 77| reverenzia; e però sonno tanto fermi e stabili nel loro volere 2231 2, 128| facto come uno animale feroce, senza veruno timore di 2232 5, 2| ordine cronologico:~ 1511, Ferrara, L. de Rubei da Valentia: 2233 5, 2| diversorum typographorum prae se ferunt: Werneri Raptoris, Bernardi 2234 2, 104| perdareste l’exercizio e la fervente orazione, la quale solevate 2235 2, 127| cacciandoli fuore con la ferza della fune, dicendo: — « 2236 4, 159| perfeczione: pigliare largamente e festinamente la chiave de l’obbedienzia 2237 2, 127| nasce da queste due colonne fetide e puzzolenti, cioè la immondizia 2238 2, 129| miserabilemente, lo’ fará fiaccare il collo con lui insieme.~ 2239 2, 91| caritá accende con la sua fiamma l’anima che offera ansietati 2240 3, 151| essendo tempo di freddo, col fiato de l’animale e col fieno, 2241 2, 122| portano nel pecto loro per fibbiale la ingiustizia. La quale 2242 4, 161| tempestoso sopra le braccia sue, fidandosi nel suo misero sapere; e 2243 3, 138| con tucto questo, non si fidano di me, che non voglio altro 2244 3, 140| fede morta a se medesimo, fidasi delle creature e non di 2245 2, 129| questa misericordia pigli fiducia e grandissima sicurtá, offerendo 2246 3, 151| fiato de l’animale e col fieno, el riscaldava. Essendo 2247 5, 1| estasi di lei:~ Qualiter ita fieri possit, scribitur in libro, 2248 5, 2| regolarmente, e non giá «figluola», «meglo», «voglo», come 2249 3, 146| senza e’ discepoli, erano figurativi dentro ne l’anima de’ servi 2250 5, 2| Bernardin de Dacia, ne figure dans aucune autre édition 2251 2, 76| amore, e’ quali sonno due filaia di denti nella bocca del 2252 1, 62| egli da me; e però a sancto Filippo, quando gli dixe: «Mostraci 2253 5, 2| che comincia «Dixit David filius ysay...» si legge: «Hinc 2254 | finalmente 2255 5, 2| fuit anno Domini 1398 circa finem mensis novembris».[435]~ 2256 1, 63| la tenebre sua, apre la finestra, vomitando el fracidume 2257 5, 1| poiché la pace avvenne sul finire del luglio 1378, Caterina 2258 1, 10| cominciato a cognoscere sé, e finirebbe nella confusione se questo 2259 2, 93| non finisce mai (perché finisca a[184] grazia per la colpa 2260 5, 2| Siena....». A f. 140b: «Qui finiscie illibro fatto e conpilato 2261 2, 96| etterno Bene, che mai non finisco. Costoro hanno ricevuto 2262 1, 40| hanno el tempo.~ Se eglino finiscono in odio con la colpa del 2263 5, 2| XI di giugno 1473, e finissi a VII di novembre in 2264 5, 1| litterulam) a Stefano Maconi, che finiva cosí: «Sappi, o mio carissimo 2265 5, 2| è miniata, con fregi a fiorami nei margini. A f. 115a, 2266 5, 2| discretum virum Franciscum N. fiorentinum». Oltre le Revelazioni contiene 2267 5, 2| Piero amonticelli a presso a Fiorenza. L’Azzoguidi stampò in Bologna 2268 5, 2| L. de Rubei da Valentia: Fioreti utilissimi extracti dal 2269 5, 2| maggior parte, dal comm. Carlo Fiorilli, che vivamente ringraziamo [ 2270 5, 2| r. bibl. naz. centr. di Fir. (Roma 1885).~ [26] Cfr. 2271 5, 2| il Paradiso, di presso a Firence». Da cc. 190a-201b Miracoli 2272 5, 2| foglio volante, senza datafirma, recante la seguente notizia: « 2273 5, 2| tipografi in Napoli. L’ed. firmata «Raptor» è cosí descritta 2274 5, 2| il primo dei quattro, che firmava il suo cognome con la sola 2275 2, 134| grazia che sieno facti due fiumi d’acqua, che esca di te, 2276 3, 153| occhio de l’intellecto suo fixo nella divina maiestá, dicendo 2277 5, 2| lettere dorate, il nome: «Flavia Petrucci-Palleschi ne’ Borghesi»; 2278 5, 2| ritrova il nobile signor Flavio Petrucci».~ Le cc. 78b e 2279 5, 2| publ. Bibl. Magliabechiana Flor. adservantur, Firenze 1793- 2280 5, 2| Gaudeat Ytalia florescens flore recenti, Plaudeat et ecclesia 2281 5, 2| N. fiorentinus o Franc. florentinus è Francesco Di Dino, Dini, 2282 5, 2| comincia: «Gaudeat Ytalia florescens flore recenti, Plaudeat 2283 2, 125| di fame. E poi che è bene foderato egli e ha le buone vivande, 2284 2, 85| via el timore della pena e fondandola in amore e in timore sancto.~ 2285 Inc, 7| dixi che nel proximo si fondavano tucte le virtú, e cosí è 2286 5, 2| fruytes and precyous plantes for the helthe of mannes soule ( 2287 3, 151| dal ricco danpnato, non forbito né governato da loro, Io 2288 5, 2| ff. che hanno dei piccoli fori. Leg. moderna in cartoni 2289 5, 2| delle bibl. d’Italia, t. 1 (Forlí, 1890).~ [32] Cfr. I. Luchaire, 2290 1, 26| facta ne l’uomo, el quale Io formai del limo della terra. Questo 2291 5, 2| Trattato della discrezione, formando i primi otto capitoli come 2292 5, 2| e dei cattivi sacerdoti, formano un trattato distinto da 2293 2, 134| vaselli che tu hai creati e formati a la imagine e similitudine 2294 2, 98| cioè legandola col corpo formato del piú vile della terra, 2295 2, 123| sfornita, e non con quelli fornimenti che le sonno necessari. 2296 2, 95| affecto d’amore, comincia a fornire la casa di virtú. Benché[ 2297 | Forse 2298 3, 145| uno farlo adormentare piú fortemente.~ Alcuna volta proveggo 2299 2, 77| permette la mia bontá: di fortificarli e farli grandi dinanzi a 2300 1, 36| come decto è; e’ quali, fortificati dalla potenzia mia, illuminati 2301 5, 1| vivissime grazie al ch. prof. Fortunato Donati, bibliotecario della 2302 | fossero 2303 5, 2| da Bologna, c. 1475. Il Fossi (Cat. codd. saec. XV impressorum 2304 3, 146| che ella t’è propria. E fotti sapere che tucti e’ misteri 2305 2, 114| ministrino in vostra salute.~ E fovi a sapere che, senza veruna 2306 2, 79| al nome mio, ma trovavasi fra’ mortali che sempre offendono 2307 3, 151| sua, nudo fu spogliato e fragellato alla colonna, e assetato 2308 2, 90| buonamente dato da me a’ fragili, che, come ignoranti, s’ 2309 5, 2| Caterina. Nei ff. 189-195 un frammento del Liber de providentia 2310 5, 1| venerabile vescovo de le parti di Francia..., el quale ne le parti 2311 5, 2| continentes qualiter rex Franciae et collegium parisiense 2312 5, 2| Dacia, Conradi Bonebach, Francisci Dini. Ad hos igitur viros 2313 5, 2| anyo 1568 comence yo fray Francisco Casal daguila la prouacion 2314 5, 2| neapolitana per discretum virum Franciscum N. fiorentinum». Oltre le 2315 5, 1| particella, raramente per una frase, che non colleghi con la 2316 5, 2| qualche volta aggiunte di frasi mancanti, per errore, le 2317 4, 159| liberamente la comunica cofratelli suoi, non pensando el 2318 5, 2| 1438 per manus cuiusdam fratris dicte domus». D’altra mano, 2319 5, 2| martire anyo 1568 comence yo fray Francisco Casal daguila 2320 4, 162| obbedienzia comune, cioè che freddamente passano l’obbedienzia loro, 2321 1, 42| ne’ corpi loro, come la fregiatura sopra del panno, non per 2322 5, 2| degni di attenzione. Piú frequente è la sigla «nô» o anche 2323 5, 2| per «ve la lassò», ecc.~ Frequentissimi nel margine, in tutto il 2324 1, 41| sue, le quali sonno rimase fresche, riservate le cicatrici 2325 Inc, 6| volta con inganno e con frode facendo ricomprare le cose 2326 5, 2| of Siena...., translated from the original italian, with 2327 5, 2| revuellata... In f.o, senza front.; carat. rom.; s. segn. 2328 5, 2| maravigliose cose.... Nel frontespizio una fig. xilogr. rappresenta 2329 5, 1| suo paese, e che molto piú frutto n’arebbe el prossimo di 2330 5, 2| Katheryne of Sene, with ghostly fruytes and precyous plantes for 2331 2, 102| parte piú sicura, acciò che fuga lo inganno e la malizia 2332 4, 159| vocale ed exercizio corporale fugga l’ozio. Con lume raguarda 2333 2, 127| poverelli che per umilitá fuggano le prelazioni, ed essi tolgono 2334 4, 159| è abitatore della cella, fuggendovi l’ozio, come decto è.~ L’ 2335 2, 66| Sai che alora el dimonio fuggí. E tornando poi con l’altra, 2336 2, 124| questo modo camparete e fuggirete la lebbra. —~ Questo è il 2337 2, 128| fuggi: ma tu hai ragione di fuggirli, poniamo che tu nol debba 2338 2, 125| posti in tanta dignitá! Essi fuggono dal coro, come se fusse 2339 4, 159| perché sia piú sollicito a fugire da sé e venire a me. E se 2340 1, 23| baptesmo si fortificò e fugli dato un coltello d’amore 2341 2, 94| grazia mia in veruno modo), fugono lo stimolo della coscienzia, 2342 1, 58| timore con quella de l’amore. Fulle tolto per l’amore la imperfeczione 2343 4, 158| sua legata con questi tre funicelli: con obbedienzia, continenzia 2344 4, 159| piglia una sancta invidia, furandoli quella virtú: non volendo 2345 1, 34| rendere. Anco, come ladri, furano quello che è mio e dannolo 2346 1, 9| indiscretamente, come ladro, furarebbe l’onore a me e darebbelo 2347 2, 93| come ladro, l’onore ha furato di me, suo Creatore, e datolo 2348 1, 15| lagrime loro, mitighi el furore della divina mia giustizia.~ 2349 3, 150| se fussero stati amati e fussersi facti amare per le virtú 2350 2, 134| ci amasti prima che noi fussimo. O buono, o etterna grandezza, 2351 2, 129| quello dolce Sangue del quale fusti facto ministro. Questo né 2352 5, 2| in cart., cop. di tela.~ g)~ Nella biblioteca Landau 2353 1, 42| Ogni operazione buona e gactiva è facta col mezzo del corpo; 2354 5, 2| di Firenze[23].~ 5) Cod. Gadd. pluteo LXXXIX Sup. C. membr.; 2355 5, 2| recto del 1o f. di guardia Gaetano Milanesi notò: «Si dubita 2356 5, 2| 23 novembris de sancto gallo». Leg. come i precedenti.~ 2357 5, 2| della precedente ed. Il Gamba (Serie dei testi di lingua, 2358 2, 93| peccati, legati nella radice e gambone de l’amore proprio di sé 2359 3, 145| coll’odio e rimproverio gastiga il sentimento; el quale 2360 5, 2| 92 versi, che comincia: «Gaudeat Ytalia florescens flore 2361 2, 92| se fusse secco, giá non gemarebbe); cosí el cuore, rinverdito 2362 2, 91| dinanzi a me, Padre, con gemito inenarrabile per voi.~ Adunque 2363 Inc, 4| El quale cognoscimento genera odio e dispiacimento del 2364 5, 2| ordinis cartusiensis est apud generalem dicti ordinis». A f. 6b, 2365 5, 2| d’indice.~ p)~ Nella Casa generalizia dei frati predicatori a 2366 4, 161| puzza gitta questo fructo generato col fiore de l’arbore? Gitta 2367 1, 39| intollerabile, la quale le genererá confusione e vergogna.~ 2368 5, 2| Nencini.~ 1553, Colonia, I. Gennepaeus: Theologiae mysticae mirabilium 2369 2, 127| a grandezza di stato e a gentilezza e a ricchezza e che sappiano 2370 5, 2| f. di guardia, gli stemmi gentilizi Borghesi e Petrucci-Palleschi 2371 5, 2| note storiche, biografiche, geografiche. La scrittura delle note, 2372 3, 141| primo non fu tolto, che non germinasse spine di molte tribolazioni 2373 1, 45| el mondo per lo peccato germinato spine e triboli, chi sono 2374 4, 165| disobbedienzia, e, rinverdita, germinava il fructo de l’obbedienzia. 2375 3, 141| permecto e do che ’l mondo lo’ germini le molte tribulazioni: e 2376 3, 140| per lo peccato di Adam, germinoe spine, dove in prima ci 2377 5, 2| fedelissima serva e sposa di Geso Christo crucifixo Catarina 2378 5, 2| Katheryne of Sene, with ghostly fruytes and precyous plantes 2379 2, 99| della superbia; ed ella vi giace, però che, se ella non vi 2380 2, 122| creature, li lassano dormire e giacere nelle loro infermitá. Ma 2381 2, 113| raguardassero la loro dignitá, non giacerebbero nella tenebre del peccato 2382 2, 134| quando l’umana generazione giaceva inferma per lo peccato di 2383 2, 134| Figliuolo. Ora, quando Io giacevo inferma della infermitá 2384 5, 2| l’ed. veneta del Sarzina [Giacomo Scaglia], 1611, e quella 2385 2, 125| tanto male è venuto ne’ giardini delle sancte religioni, 2386 1, 47| Vive col cuore spogliato e gictale da sé per desiderio, cioè 2387 Inc, 8| ti dico che spesse volte gictará carboni accesi di fuoco 2388 2, 129| dal corpo, el dovarebbe gictare fuore. Chi n’è cagione di 2389 4, 159| essi l’hanno presa, e non gictarla da loro.[379]~ E perché 2390 2, 130| mio col divino officio e gictarmi oncenso d’umili e devote 2391 2, 119| e il lume[246] che essi gictarono e missero con l’odore della 2392 1, 32| E anco le ricchezze le gictavano da loro, acciò che ’l pensiere 2393 5, 2| XVII de mazoSegue il giglio dei Giunti, c. lett. L. 2394 5, 2| rappresenta la santa in ginocchio davanti al Crocifisso, e 2395 1, 30| Figliuolo tuo alle braccia, giocando la morte con la vita e la 2396 2, 123| barattieri; e poi che hanno giocata l’anima loro e messala nelle 2397 3, 141| del nome[319] mio. Io sogiocondo, che tengo l’anima, che 2398 2, 66| orazione vocale imperfecta giognará, perseverando con l’exercizio, 2399 1, 60| piacevole a me, che per questo giognaranno a l’amore de l’amico.~ E 2400 2, 132| disperasse, e con la disperazione giognarebbe con le dimonia a l’etterna 2401 1, 63| figliuolo.~ Ma che modo tiene a giógnarvi? Dicotelo. Ogni perfeczione 2402 2, 66| nel modo che decto t’ho, giognerá ad perfeczione; e però non 2403 2, 66| dispiacimento del peccato, giognerebbe a l’etterna dannazione; 2404 2, 98| vero lume; e senza esso giognereste a la tenebre.~ Due lumi, 2405 2, 96| ma con molto sostenere giognerete a le virtú provate. che 2406 1, 43| quella grande perfeczione e giognessero a l’extremitá, costoro abracciano 2407 1, 22| come Io ti dixi, acciò che giogneste a vita e passaste l’amaritudine 2408 2, 98| della veritá, e con esso giognete a me, vero lume; e senza 2409 1, 21| Per lo peccato suo non giogneva a questo termine, e questa 2410 1, 57| exercitando el primo chiamare, giognevano al secondo; ma pochi si 2411 2, 78| levandosi da l’amore imperfecto, gionsero a la grande perfeczione. 2412 2, 95| sonno imperfecte e non sonno gionte ancora alla mensa della 2413 5, 2| l’anno 1445, e finito il giorno 17 di giugno». Leg. moderna.~ 2414 5, 1| Urbano VI e per la regina Giovanna di Napoli.~ [8] Citato dal 2415 2, 67| fusse tribulato che ora, e giovavami di fare bene; ma ora non 2416 3, 146| parola tua, io la gittarò»; — gittandola, ne prese in tanta abondanzia, 2417 4, 155| proponimento di non offendere piú. Gittarai allora a terra el bructo 2418 3, 146| e alla parola tua, io la gittarò»; — gittandola, ne prese 2419 3, 146| Veritá quando gli comandò che gittasse la rete nel mare, Pietro 2420 4, 161| porta del cielo, tu l’hai gittata da te, e con la chiave della 2421 3, 150| e’ l’era inpedimento, le gittavano da loro. E questi de le 2422 2, 110| il sancto baptesmo e poi gittoe l’acqua della colpa dentro 2423 1, 37| Unde la disperazione di Giuda mi spiacque piú e fu piú 2424 3, 137| Figliuolo, poco stecte il popolo giudaico senza profeta, per confortare 2425 2, 100| né per persecuzione de’ giudei, né per scherni, villania 2426 2, 100| contrario riceve l’anima che giudicará la volontá mia, come decto 2427 2, 110| esso lume; nondimeno tu giudicarai che meno n’abbi colui che 2428 2, 102| giudicare a dricto e tu giudicaresti a torto andando dietro al 2429 2, 120| dovete pregare per loro e non giudicarli, e il giudicio lassate a 2430 2, 103| per questo semplice vedere giudicassi che vizio fusse in quella 2431 2, 100| verso del proximo quando giudicaste la mala volontá loro verso 2432 4, 163| col lume della fede, ha giudicata la volontá del suo prelato 2433 1, 35| superbia erano calunniate e giudicate ingiustamente l’operazioni 2434 3, 151| cosí.~ E chi non avarebbe giudicato che Lazzaro povero fusse 2435 2, 99| loro perfeczione, facendosi giudicatori di coloro che non vanno 2436 2, 100| unione e puritá: che tu non giudichi mai, in alcuna cosa che 2437 2, 102| questo cadresti ne’ falsi giudíci, e’ quali Io t’ho vetati, 2438 3, 138| giudicare gli occulti miei giudizi, e’ quali sonno tucti dricti. 2439 3, 146| in me, mare pacifico. E giugnendo la storia che fu inanzi 2440 2, 83| legata, cioè che non può giugnere col peso del corpo a gustare 2441 5, 2| della santa, si trovò da me, Giulio Donati, che feci la detta 2442 5, 1| Virtude eterna»: altri giunse perfino a fare del «glorioso 2443 1, 43| ricevere. — Egli è facto giustiziere mio dalla mia giustizia 2444 2, 78| Io non reputo di dovere gloriarmi altro che in Cristo crocifixo». 2445 1, 13| Chiesa; però che piú sarai tu gloriato di perdonare a tante creature 2446 2, 74| non temevano pene, anco si gloriavano nelle pene; non curavano 2447 2, 78| Pavolo mio banditore: «Io mi glorio nelle tribulazioni e negli 2448 2, 131| turbazione di mente. Or cosí gloriosamente passano bagnati nel Sangue, 2449 2, 66| consumate le iniquitá mie e godarommi, per desiderio, nel mio 2450 2, 95| quale pena ingrassa l’anima. Godene in sé, perché ella è uno 2451 2, 119| piangenti e godevano cogodenti, e cosí dolcemente sapevano 2452 1, 13| acciò che ella gustasse e godesse il tuo etterno bene. Vego 2453 1, 12| anco nelle tribolazioni godete. El mondo si rallegra facendovi 2454 1, 49| che ti vuogli affadigare? Gòdeti questa vita, e nella extremitá 2455 2, 119| piangevano co’ piangenti e godevano co’ godenti, e cosí dolcemente 2456 4, 165| mio stimare e comprendare godo in me medesimo. Il quale 2457 1, 41| adoperare alcuno bene, ma godonsi quel che essi hanno portato, 2458 2, 119| stava dinanzi a l’imperadore Gostantino disputando con quegli dodici 2459 2, 127| mai quanto che ad essere, governandole e ministrando lo’ e’ sacramenti 2460 2, 125| aciecati dánno gli offizi e governano e’ subditi. E se essi non 2461 3, 141| mandò uno angelo perché ’l governasse e provedesse a la sua necessitá. 2462 1, 23| mondo. Veruna cosa è facta o governata senza me. che Io so’ 2463 3, 151| danpnato, non forbito né governato da loro, Io provedevo che 2464 4, 158| disobbedienti subditi e gattivi governatori.~ E se tu raguardi la navicella 2465 2, 119| decto è.~ Con quanta umilitá governavano e conversavano cosubditi 2466 2, 127| governare le cose temporali, le governino.~ E perché ti dixi «l’uno 2467 5, 1| chiudere questa Nota, compio il gradito dovere di rendere pubbliche 2468 5, 2| Boutourlin n. 678) e il Graesse (Trésor de livres rares 2469 5, 2| ovvero uno di quei soliti graffi che servono ad indicare 2470 5, 1| rispettata la doppia forma grafica di una medesima parola, 2471 5, 1| del Maconi, anche perché, graficamente, è piú corretta.~ Che poi 2472 5, 1| è per volgare, e chi sa gramatica o ha scienzia non legge 2473 5, 2| contenevano il capitolo 1o e gran parte del 2o; ff. 149, esclusi 2474 3, 137| volta parrá a l’uomo, o grandine o tempesta o saecta che 2475 1, 38| affliggeli e ardeli con grandissime pene, in diversi modi, secondo 2476 3, 136| el Corpo suo ha sostenuti grandissimi tormenti, e con la sua obbedienzia 2477 3, 151| le spighe e mangiavano le granella. E, ne l’ultimo della vita 2478 1, 44| mondo. Quella lolla pareva grano e non era; e però, come 2479 Var | 16~~~~...perdidit vitam gratiae et mortem invenit. Ammissit 2480 4, 167| inebbri l’anima mia.~ Deo gratias. Amen.~ Qui finisce el libro 2481 2, 110| questo lume con lume e con gratitudine del benefizio ricevuto da 2482 1, 15| XV~ Come la colpa è piú gravemente punita doppo la passione 2483 4, 164| difetto, non sarebbe senza gravissima colpa: non però obligato 2484 2, 126| corpi loro ne ricevono gravissime pene. Questo e molti altri 2485 2, 129| del subdito inviluppata in gravissimi peccati, e avará a satisfare 2486 3, 145| dal fuoco del desiderio, gridino a me, con speranza ferma 2487 4, 159| sportello, passando dalla chiave grossa de l’obbedienzia generale 2488 5, 2| inutile fratello. Amen» (in grosse maiuscole gotiche, rosse 2489 2, 69| salute del proximo, riceve e guadagna me e il proximo suo, sovenendolo 2490 2, 132| missi nelle mani perché tu guadagnassi con esso; e tu, come presumptuoso, 2491 3, 138| colui che canta; se non si guardasse da lui, per lo diletto egli 2492 2, 119| la cittá, se ella non è guardata da me. Vana sará ogni sua 2493 3, 144| con leggerezza, con modi e guardature disoneste è cagione di dare 2494 2, 120| l’angelo che vi serve e guardavi e spira le buone e sancte 2495 1, 35| ciechitá umana, che non guardi la tua dignitá! ché di grande 2496 2, 119| subditi loro come veri guardiani, spirando ne’ cuori loro 2497 2, 119| sollicitudine: però che solo Io la guardo. È vero che l’essere e le[ 2498 2, 134| amara medicina, acciò che io guarisca e mi levi da la mia infermitá. 2499 1, 14| che rimane quando l’uomo è guarito della piaga, cosí la colpa 2500 2, 119| reprensione, non guarisce mai, ma guastará l’altre membra, che gli 2501 1, 24| che neuno può lavorare o guastare la sua che non lavori o 2502 4, 155| che, tanto quanto l’uomo guastasse la chiave sua per lo libero


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